Posts written by Fryese39

view post Posted: 24/6/2010, 13:31 Fryese Nara vs Anzo Rin - Esami
SPOILER (click to view)
tranquillo vai con calma e buona fortuna per gli esami
view post Posted: 22/6/2010, 12:14 Fryese Nara vs Anzo Rin - Esami
CITAZIONE
beh, circa 4-5 metri... per quanto riguardo l'innata me ne ero dimenticato :D

view post Posted: 21/6/2010, 22:12 Fryese Nara vs Anzo Rin - Esami

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui

† Black Lightning - Nera Folgore †




{Se hai paura di perdere, hai già perso.}

Gocce d’acqua ricche di molecole complesse che avevano richiesto molto tempo per formarsi, precipitarono violentemente sul roccioso suolo bagnato e fradicio. Scivolavano dolcemente su quelle formazioni rocciose del soffitto altrettanto roccioso, le stalattiti. La foschia dominava quel luogo soffocante, umido e oscuro, l’esatto opposto di quello che avrebbe desiderato: non più la Luce, ma il buio e l’oscurità nei suoi occhi splendenti e allo stesso tempo scuri come la pece. La Luce lo avrebbe fatto uscire dal cunicolo oscuro, dalla “foresta” fitta, ma era costretto a tornare nell’oscurità, concretamente però, che oscurava non solo quella grotta, ma anche la mente di Fryese, e con essa la sua Luce.

Nell’animo del ragazzo c’era solo odio per gli altri e desiderio di Luce, che veniva convertita dallo sguardo in oscurità: una Luce Nera.
Questi pensieri strani vagavano nella mente di Fryese, rimbalzando come forsennati, senza un ordine, un ordine preciso, senza dar conto a cosa pensava, senza riflettere almeno per un istante su che idee strane si faceva della vita. Fottersi e odiare le persone, le solite persone, raggiungere la gloria, il potere, la Luce, rimanendo nell’oscurità, come un assassino che agisce nel buio, ove la morte assale solo chi la teme, mentre prevale solo chi non prova paura.
Fermo in piedi nella caverna, creando queste immagini di “Luce Nera” nella mente, aspettava Anzo che ritardava a venire. Ma non era vero perché bastarono pochi secondi dopo questo pensiero che Fryese vide arrivare l’avversario. Aveva il coprifonte del villaggio sul braccio e non ci volle molto a far capire a Fryese che era di Kiri. Quando lo vide arrivare, cercò di distogliere la sua mente da quegli atteggiamenti che avrebbe dovuto assumere in futuro. Volle concentrarsi solo sull’esame, e quindi sullo scontro che sarebbe infuriato a breve tra i due contendenti.

Ciao,sono Anzo Rin, piacere,vengo da Kiri. Allora? Vogliamo iniziare?

Dalla sua bocca uscirono le solite parole. Ciao, sono, vengo e iniziamo. Sperava di incontrare persone diverse ora in avanti, ma tutte le presentazioni sono di solito così. Se ne voleva fare una ragione. Non fece caso a quello che stava dicendo Anzo in quegli istanti; era ancora sconnesso dalla realtà, ma si doveva concentrare. Cercò ancora una volta di non pensare ai pensieri di prima e con un meccanismo mentalmente ritardato rispose facendo finta di essere cortese, tuttavia sentiva in corpo che voleva già colpirlo, non per odio, ma per rabbia, una rabbia che aumentava ogni giorno sempre più e le cui cause sono quello che succedeva ogni giorno, che lo irritava a tal punto da odiare tutti, ma la cui effettiva origine, forse, era proprio la morte dei suoi cari genitori. All’inizio era riuscito a fronteggiare la situazione, ma forse la crescita, sia fisica che mentale, ne risente sotto questo aspetto del ragazzo.



Io sono Fryese Nara …
Non pronunciò altre parole.

Inoltrandosi in una parte della caverna, che diventava sempre più umida e ricca di nebbia, la quale avrebbe influenzato lo scontro o a favore o a sfavore del ragazzo, si diresse verso una delle due pareti rocciose e bagnate, con le mani in tasca e le spalle rivolte verso Anzo. Non è maleducazione. Si chiama fottersi della gente.
Voleva subito iniziare, ma senza una strategia sarebbe stato difficile riuscire a vincere. Poteva contare, però, sulla grande abilità nel creare strategie del suo clan, il clan Nara, che gli permise di elaborare un piano in pochi secondi. Fermo, con lo sguardo rivolto verso la parete che si innalzava solida e resistente, non esitò a girare lentamente il collo e, con la coda dell’occhio, a lanciargli solo uno sguardo, che di intero non aveva niente: un mezzo sguardo.

Iniziamo! Se hai paura di perdere, hai già perso.
Finì la frase con un sorriso di spavalderia e arroganza, come se era convinto di vincere lo scontro. Non aveva paura dell’avversario. In quei momenti niente lo terrorizzava, neppure la morte, perché sapeva di non poter perdere. Per questo pronunciò queste parole: <se hai paura di perdere, hai già perso>, parole che continuava a ripetere non solo a voce, ma anche nella mente, ogni secondo e ogni istante, per incoraggiarsi da solo.

Sapeva già come agire e poteva sfruttare questo Senjutsu, ereditato dal clan, a suo completo favore. Non poteva assolutamente perdere questo incontro e pertanto cercò di eseguire nei tempi precisi quello che aveva in mente di fare. Tuttavia i pensieri che girovagavano nella mente di Fryese a riguardo della “Luce Nera” non erano scomparsi completamente. Ma forse era meglio così: avere una grande motivazione di vincere e nutrire un profondo odio per gli altri, anche se appena germogliato, lo avrebbe stimolato ancor di più …


Girò la testa nuovamente verso la parete con tanta voglia di sfogarsi con qualcuno e questo scontro era la migliore soluzione.
Sapeva già cosa fare. Con uno scatto fece uscire la mano destra dalla tasca, in cui impugnava un Kunai, il cui manico era nascosto dalle dita piegate fortemente, e girò il palmo verso l’alto. Si avvicinò a quelle rocce bagnate velocemente, concentrò in pochi secondi una quantità di Chakra media nei piedi e incominciò ad arrampicarsi sulla parete, cercando di fare attenzione a non scivolare a causa di quelle gocce, seppure poche, che scendevano a tratti lentamente e a tratti velocemente dal muro. Di fronte al Nara non c’era più il muro, bensì qualche stalattite appuntita, a cui doveva porgere molta attenzione altrimenti si sarebbe potuto ferire. Pian piano si stava avvicinando a quelle strutture pericolose, ma cosa aveva in mente di preciso? Fryese non era uno stupido e quando era arrivato nella caverna aveva notato che le stalattiti non erano presenti uniformemente sul soffitto. Era come se ci fossero due gruppi di stalattiti, separate da un piccolo intervallo di spazio, a formare una specie di corridoio “rovesciato”. Pertanto sfruttò quest’irregolarità naturale, come se il destino lo avesse voluto aiutare nello scontro. Come? Arrivato alla fine del muro, si spostò con il corpo verso la direzione del corridoio sul soffitto e con la mano sinistra, si appoggiò ad una stalattite, mentre i piedi si trovavano ancora sul muro; per paura (solo per modo di dire perché non aveva paura di niente) che la struttura pericolante si rompesse, concentrò ancora un po’ di Chakra ed effettuò un lungo scatto, come se avesse voluto saltare orizzontalmente da una parete all’altra. Ovviamente ciò era impossibile, ma non era questa la vera intenzione del ragazzo. Prima di lasciare i piedi dal muro, posizionò in una buona posizione il braccio destro, quello che aveva il Kunai nella mano e spostò il corpo lentamente verso la superficie bagnata, in modo da poter dare maggior spinta nel salto, come se fosse retto da una molla, sempre con la mano sinistra appoggiata ad una stalattite che si trovava alla sua sinistra. In un istante si spinse proprio come stesse effettuando un salto, aiutandosi anche con la mano sinistra.

Ma perché il Kunai? A cosa serviva? Si diede la spinta, percorrendo velocemente nello spazio parallelamente alla parete sovrastante. Mentre percorreva questo moto, il Kunai, impugnato con molta forza, scalfiva le stalattiti e questo permise a Fryese di rallentare gradualmente la velocità del salto. Le stalattiti venivano scalfite. Alcune, essendo meno resistenti, si frantumarono, altre riportarono solo un graffio e altre si ritrovarono tagliate in due parti, di cui una rimase saldata al soffitto e l’altra, con la punta ancora appuntita, cadde violentemente sul pavimento pietroso.
Durante il salto il ragazzo provò un leggero senso di ebbrezza, che mosse i suoi capelli scuri e setosi ma, a causa dell’umidità presente nella caverna, bagnati e umidi. Pian piano la velocità si stava per azzerare e ciò avrebbe fatto rimanere per qualche secondo in aria il giovane ragazzo. Era proprio ciò che voleva e così successe. Lentamente la mano stava per cedere e con essa si avvicinava il momento in cui si sarebbe dovuto fermare.

Ce l’ho quasi fatta! Solo un ultimo sforzo…
Eccolo finalmente arrivato al capolinea. Si trovava in aria quasi al centro dello spazio dello scontro. Davanti a lui ancora delle stalattiti in piedi. Dietro, invece, si erano dimezzate. La mano destra stava per aprirsi a causa di tutti quei colpi di prima. Ma doveva cercare di resistere ancora un pochino. In pochi attimi infilzò il Kunai al soffitto e girò il busto leggermente verso una parte della nebbia, che gli impediva la vista dell’avversario. Fryese, però, sapeva dove si sarebbe dovuto trovare. Infatti quel mezzo sguardo che ha lanciato prima di salire come un ragno sulla parete gli è servito proprio per poter avvistare la posizione esatta di Anzo. Durante i movimenti e le azioni successive a questo “inizio” della sfida ha sempre tenuto d’occhio quella posizione. La nebbia non era solo uno svantaggio, ma anche un vantaggio per Fryese perché anche l’avversario non avrebbe potuto avvistarlo subito. Si trovava adesso in una posizione perfetta: le gambe e il busto erano paralleli al soffitto, le mani e i piedi, invece, pronti a muoversi per le azioni che avrebbe dovuto eseguire successivamente, come se stesse nuotando nell’aria, un’aria umida e soffocante. Infatti appoggiò velocemente la mano destra ancora stanca su una stalattite intatta davanti a sé, quella sinistra si infilò nel taschino della gamba sinistra e i piedi nuovamente irrorati di Chakra blu eseguirono un movimento che li portò attaccati al soffitto. Il Chakra gli permise di rimanere attaccato al soffitto e la mano appoggiata alla stalattite lo aiutò a sprecare meno Chakra perché senza l’aiuto dell’appoggio avrebbe dovuto usare più Chakra per rimanere appeso come un pipistrello al soffitto.
Ma non ci rimase per molto: si lasciò il Kunai alle spalle dandosi un piccolo slancio con le gambe e i piedi in avanti, verso l’avversario, dal quale non toglieva mai lo sguardo. La mano destra si infilò nella tasca. In un attimo raccolse le armi necessarie alla sua strategia e le fece uscire dai taschini: 2 Shuriken e 2 Kunai. Assunse una posizione a x delle braccia, tipica posizione per lanciare delle armi. Due Kunai e due Shuriken partirono ad una velocità media-alta verso Anzo. La forza di gravità lo attirava sempre più velocemente verso il suolo. Pian piano che si stava avvicinando a terra, incominciò ad unire le dita indice e medio di tutte e due le mani, tipica posizione del Clan Nara. Ecco la tecnica del controllo dell’ombra, che gli permetteva di unire la sua ombra con quella dell’avversario.

La strategia stava per concludersi a breve. Ma c’era un particolare fondamentale del piano di cui solo Fryese ne era a conoscenza, qualcosa che l’avversario non poteva vedere per la nebbia: il Kunai. Il ragazzo ha usato il Kunai solo per rallentare la corsa durante il salto nell’aria? No, perché al Kunai c’è attaccato una Flash, che si sarebbe attivata a momenti, portando benefici solo per il Nara. Appena mise i piedi per terra, infatti, quest’arma particolare si attivò alle spalle del ragazzo e produsse un bagliore che permise all’ombra di allungarsi e trovarsi molto più vicino all’avversario. Il flash prodotto illuminò per qualche secondo quasi tutta la superficie rocciosa della caverna e permise al ragazzo di dare un ultimo sguardo alle armi metalliche lanciate precedentemente. Sicuramente non lo avrebbe colpito, ma non era questa la sua intenzione. I Kunai e gli Shuriken, infatti, si dirigevano ai lati dell’avversario, formando una specie di semicerchio allungato. Nel frattempo l’ombra di Fryese, che senza il flash si sarebbe trovata a 3-4 metri circa di distanza, si trovò a meno di un metro e in pochi decimi di secondi si sarebbe unita con quella dell’avversario.
Non doveva assolutamente confondersi o distrarsi nemmeno per un istante. Il suo piano era quasi compiuto.

Le possibilità di quello che sarebbe successo dopo sono due:
1) Anzo vide le armi arrivare verso di lui e si accorse che, rimanendo fermo, avrebbe potuto evitare semplicemente il colpo perché i Kunai e gli Shuriken non lo avrebbero colpito, nemmeno sfiorato, ma così facendo non avrebbe avuto la possibilità di scorgere l’ombra che lo stava per afferrare se fosse rimasto fermo.
2) Anzo vide l’ombra o Fryese che attuò la tecnica del controllo dell’ombra. Per non essere bloccato e costretto a eseguire gli stessi movimenti del giovane Nara, si sarebbe mosso a destra, a sinistra o indietro, ma così facendo sarebbe stato colpito o dagli Shuriken o dai Kunai.
Un piano davvero astuto. Egli aveva fiducia in questa strategia e sperava intensamente che sarebbe riuscito a colpirlo.

Non posso fallire, non adesso!!







• Stato Fisico: Illeso.

• Stato Mentale: Concentrato.

• Chakra: 190/200 (consumo basso innata)

• Consumi: 2 Kunai + 1 Flash + 2 Shuriken

• Tecniche: ///

• Armi:
Kunai {2}
Shuriken {1}
Flash {2}

• Note: dove non si capisce dimmelo...



Edited by Fryese39 - 22/6/2010, 13:11
view post Posted: 20/6/2010, 09:22 Fryese Nara vs Anzo Rin - Esami
SPOILER (click to view)
chiedo proroga di un giorno. Domani sera posto, ok?
view post Posted: 18/6/2010, 15:40 Scusate potete aiutarmi? - Info & Proposte
nella descrizione fornitasi da degli incaricati specializzati, c'è l'immagine che rappresenta la tecnica... per poterla incollare devi fare Destra>Apri immagine in un'altra scheda>copiare l'URL... spero che il resto lo sappia fare anche da solo ;)
view post Posted: 17/6/2010, 18:31 Fryese Nara vs Anzo Rin - Esami

Narrato
Parlato
Parlato Altrui

† La Luce †



Suono della sveglia, risveglio, alzata. Andare in cucina. Colazione. Vestirsi. Andarsene. Solita routine, come ogni fottuto giorno.

Ma il 17 Giugno era un giorno completamente diverso perché avrebbe dovuto affrontare gli esami Chunin. Era diventato Genin e aveva appreso velocemente nuove tecniche da poco, ma nonostante ciò iniziò subito un nuovo esame. Dopo aver fatto domanda di partecipazione qualche giorno prima ai supervisori, infatti, ricevette un messaggio di posta, che lo invitava in un luogo fuori dal villaggio per l’esame. Si sarebbe scontrato contro un certo Anzo Rin.

La temperatura era elevata, segno dell’arrivo della fatidica estate, e il ragazzo poteva percepire questo “straordinario” cambiamento nel clima dai raggi del Sole che riscaldavano non solo la sua pelle, ma anche il suo cuore e sembravano, quel giorno, come dei particolari messaggeri di una divinità superiore nel cielo, il cui messaggio era quello di imporre la sua evidente supremazia e di rendere le persone infime e impotenti di fronte a questo Dio, che li costrinse a chiudere gli occhi o a coprirsi con la mano per paura; forse era questa la vera sensazione che voleva far sentire nei cuori della gente; ma tutto non era altro che finzione. L’unico cambiamento che si poteva percepire nell’aria, quel giorno, era quello relativo all’animo di Fryese, a cui non gliene fregava più niente delle stupide vecchiette del villaggio che gli chiedono ogni giorno di andare a fare qualche servizi etto. Sembrava profondamente cambiato da quando si limitava ai soliti e noiosi allenamenti. Adesso aspirava a compiere durante il giorno qualcosa che lo portasse sulla strada della gloria. Era un piccolo ragno, ma nonostante ciò aspirava a nutrirsi già della mosca, la sua preda …

Ore 8:25. Uscì di casa e non osava neanche guardare cosa stavano facendo le persone. Non gliene fregava proprio niente. Se qualcuno lo avesse nominato o chiamato, lo avrebbe mandato immediatamente a fanculo. Solo perché si era scocciato della monotonia dei giorni? Sì. Era come se qualcuno non ti permettesse di respirare la vera aria, soffocandoti.

Come un passero che aspira ad evadere dalla foresta buia e ripetitiva per poter ammirare la Luce, anch’egli ambisce ad estraniarsi dalle altre persone che pronunciavano sempre le stesse parole e facevano sempre le stesse cose, ogni giorno, dagli allenamenti che lo avevano proprio rotto, per poter raggiungere la Luce, un’aspirazione definita irraggiungibile, che tutti desiderano e sognano ma che nessuno riesce a toccare con l’animo.

Si dirigeva a sguardo fisso e lentamente verso la porta d’uscita dal villaggio. Fece vedere il documento che attestava la possibilità di uscire da quelle mura, che racchiudevano gente monotona, proprio ciò di cui Fryese non voleva certamente far parte. Un cenno da parte dei guardiani e via, verso il successo, verso la gloria, verso la Luce …

Dopo una corsa che lo svegliò ancor di più, arrivò verso il confine con il paese dell’acqua. Lì ci sarebbe dovuta essere una caverna, il posto del combattimento. Mentre scorreva in una foresta, saltando come ha sempre fatto, si accorse di un uomo in lontananza, forse era il responsabile degli esami o qualcosa del genere.

Ehi tu! Sono Fryese Nara e devo combattere contro Anzo Rin. Sei il responsabile delle organizzazioni?

Ben arrivato! Prosegui in quella direzione – indicando con l’indice – arriverai in una caverna: quello è il …

Sì, lo so.

Senza dire un’altra parola e senza salutarlo con qualche cenno, se ne andò. Non desiderava altro che combattere. Si diresse verso la caverna che fu facile da notare. Con un balzo aiutato dal Chakra entrò in quel posto buio e macabro, in cui la visibilità era molto bassa. Delle stalattiti spuntavano dal soffitto che distava circa 6 metri dal suolo. Si girò e cercò di guardare aldilà degli alberi, sperando di poter avvistare subito il suo avversario che sarebbe dovuto arrivare a breve.


• Stato Fisico: Illeso.

• Stato Mentale: In attesa dell'avversario.

• Chakra: 200/200

• Consumi: ///

• Tecniche: ///

• Armi:
Kunai {4}
Shuriken {3}
Flash {3}

• Note: ///



Edited by Fryese39 - 17/6/2010, 23:44
view post Posted: 14/6/2010, 15:59 » Abilitazioni alle Sezioni Protette e ai Gruppi Member - Ci siamo trasferiti su >> universalfantasy.forumcommunity.net
vuoi le cose subito, eh? rileggi la discussione dall'inizio <_<
leggerai che devi mettere prima i banner nella firma (sempre sperando che sai cosa sono, sai come si mettono nella firma, sai andare all'inizio della discussione, ma ciò che spero di più è che tu sappia leggere :omgfumo: ), verrai abilitato e poi potrai guardarti i film e video che vuoi
view post Posted: 13/6/2010, 20:28 Giochiamo a nascondino!! - Konoha

Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altrui


La prima prova era terminata. Il Senpai aveva un sorriso stampato sul viso. Sembrava felice, o forse era solo divertito? Questo non aveva importanza. Bisognava concentrarsi su quella che sarebbe stata la “seconda prova”.
Speriamo che non mi bagni di nuovo. Mentre si stava alzando, per non far capire che era stanco dopo quell’esercizio e per riprendere fiato, si sentì toccare la spalla. Era il suo maestro, che gli chiese, ironicamente, se l’acqua fosse calda.
Fryese non rispose, ovviamente. Si limitò a sorridere.
Bravi ragazzi,il risultato è sempre lo stesso,come nel precedente corso c'è sempre qualcuno che preferisce farsi un bagno invece di lavorare.
Finì di parlare e lo guardò, sorridendo ancora. Subito dopo, però, cercò di assumere un tono più serio e tolse la mano dalla spalla dell’allievo.
Mi congratulo con voi per l'esercizio appena terminato,questa era la parte del controllo del chakra,ora voglio illustrarvi un esercizio mai adoperato prima,quindi voi sarete prima a partecipare a questo grandissimo evento.
Il ragazzo cercò di non distrarsi per poter ascoltare le parole del maestro, e ci riuscì.
Ho nascosto 3 armi ninja in 3 zone differenti del campo,una è dall'altra parte della cascata,una è nel laghetto e l'ultima e dentro la foresta,visto che la foresta è cosi grande vi indicherò la zona in cui si può trovare.
Decidete voi dove vi volete recare.

Fryese, però, si chiese subito come chi avesse scelto il laghetto doveva cercare il Kunai; respirare a lungo è un esercizio difficile.
La risposta gli venne data dall’estrazione dalla sacca, da parte del maestro, di un particolare oggetto, definito strano proprio da quest’ultimo. Era un respiratore. Ci spiegò che questo oggetto è usato dai ninja di Kiri e serve per poter respirare tranquillamente sott’acqua.
Bene che aspettate vogliamo partire?
Dopo questo invito, la tensione di Fryese salì a mille e non riuscì a resistere nel fiatare:
A me piacerebbe inoltrarmi nella foresta! Mentre parlava chiudeva gli occhi, mantenendoli chiusi per molti secondi, e sorrideva sempre ogni frase che finiva. Forse l’ansia di un’altra prova come questa lo rendeva felice. Ma questo non potremo mai saperlo.
La foresta è piena di pericoli. E voglio rischiare. Va bene per voi?
All’ultima frase non fece nessun cenno di sorriso. Si rivolse verso i suoi compagni, anch’essi bagnati, che si trovavano alle sue spalle.
[……………………………………………………..]
Dopo le loro risposte affermative, il ragazzo assunse un aspetto più serio, cercando di non sorridere e di non pensare ai momenti divertenti di prima.
Il maestro ha detto che la cascata è a est… - mentre pensò a ciò che aveva detto il Senpai, rivolse lo sguardo e gli occhi verso la cascata. Mmmh, sono le 11 e 3 minuti. In base alla posizione del sole… - rivolse gli occhi in alto, cercando di guardare il Sole che quella mattina era più accecante del solito. – …quello dovrebbe essere proprio l’est. Quindi, se quello è l’est… - indicò con gli occhi una parte della foresta – quello è il sud! E’ lì che devo cercare il Kunai.
Mentre pensava a quello che avrebbe dovuto fare, assunse un’espressione facciale di malavoglia, come se fosse scritto sul suo viso: <questo esercizio non mi piace.>
Perché? Si era già stancato? Voleva riposarsi? Forse avrebbe preferito già combattere, cosa che desiderava già da prima. Ma gli ordini del maestro sono pur sempre ordini!
Con poca voglia di correre e di cercare un oggetto che non era neanche suo, incominciò a camminare verso la foresta a sud, senza dire una parola a nessuno, con lo sguardo perso verso l’erba ancora soffice, su cui cadevano le gocce d’acqua dai vestiti e dai capelli ancora bagnati. Arrivato di fronte all’inizio della foresta, segnata dalla presenza di un grande albero, decise di concentrare un po’ il Chakra nei piedi per poter effettuare un buon salto. Solo 2 secondi separarono l’istante in cui Fryese aveva i piedi per terra e il momento in cui arrivò sul grande ramo dell’albero, con le spalle verso i compagni e lo sguardo verso la foresta buia e fitta.
Non voleva lasciare però i suoi compagni, anche se per qualche mezz’ora, senza salutarli. Si girò e notò di essere lontano dagli altri. Anche se avesse parlato, nessuno lo avrebbe ascoltato. Decise, perciò, si salutare con un gesto da lui usato spesso. Indicò con l’indice e il medio della mano destra il cielo e effettuò un piccolo movimento che portò le due dita ad indicare proprio loro: i suoi compagni. Sentiva già la loro mancanza, anche se poteva ancora guardarli. In un attimo affiorarono nella mente di Fryese quei ricordi, seppure pochi, passati assieme a loro. Li avrebbe rivisti, e di questo ne era consapevole, ma quella mezz’ora, seppure formata da soli 30 minuti, lo avrebbe fatto sentire solo, e questa, purtroppo, era la sua paura più grande. Dopo la morte dei genitori è riuscito a riprendersi subito, ma a lungo andare sente la loro mancanza, e di amici, a Konoha, ne ha pochi. Quella piccola parte riguarda le persone del suo Clan che lo hanno aiutato e gli sono state vicine in questi anni. Il corso a cui stava partecipando non era solo un modo per diventare Genin, ma anche per conoscere altri amici, e questo lo rendeva ancora più felice.
Era il momento di andare e non di stare a pensare alle proprie paure. Paure che non riguardavano assolutamente la prova che stava per affrontare: non aveva il timore di incontrare qualche strano animale o qualche ninja pericoloso nella foresta, non aveva paura di perdersi o di fallire la prova, perché sapeva di poterci riuscire, credeva in sé stesso, e poteva usare quest’aspetto positivo del suo carattere a suo favore.
Prima di rigirarsi per “partire”, sorrise e diede un ultimo sguardo al cielo e al sole, che per mezz’ora non sarebbe riuscito più a vedere a causa delle alte fronde. Infine respirò quell’aria pulita e fresca che il ragazzo sentiva bene sul proprio corpo a causa dell’acqua. Era il momento della ricerca, e non esitò a girarsi per poter iniziare la “seconda prova”.


Concentrandosi di nuovo, stavolta per più tempo, fece incanalare del Chakra nei piedi per poter effettuare grandi salti da un ramo all’altro. Compì il primo salto, poi un altro e un altro ancora. Durante il volo aguzzò bene la vista per la ricerca. L’aria pian piano si fece sempre più soffocante. L’umidità cresceva sempre più e il ragazzo faceva sempre più fatica a respirare. La ricerca non andava bene. Il Sole era nascosto. Era come se non ci fosse più. Il Kunai era fatto di metallo. Sicuramente avrebbe luccicato se ci fosse stata qualche fonte di luce. Ma il Sole era coperto completamente.
Si fermò un attimo. Aveva comunque due occhi e non sarebbe riuscito a vedere niente in movimento. Pertanto rimase fermo sul ramo di un albero per tanto tempo. Alcuni alberi erano di un colore rossastro, altri invece, presentavano la tipica struttura marrone scuro del legno. Le cortecce erano resistentissime e dure. Anche un Kunai potenziato col Chakra avrebbe fatto fatica a scalfirle. Di animali nessuna presenza, per adesso. La cosa che più odiava erano gli insetti. Quelli, per sua sfortuna girovagavano sempre attorno alle foglie e anche al legno degli alberi. Forse le termiti avevano causato quei raschi sul tronco. La luminosità era pochissima: se si guardava in profondità si poteva notare chiaramente che non si riusciva a vedere nulla. La foresta era fitta e buia e, a causa dell’uguaglianza degli alberi, alti e maestosi, ci si poteva perdere facilmente. Di acqua o di qualche sorgente d’acqua neanche a vedersi.
Girava la testa pian piano, al contrario delle pupille degli occhi che invece si muovevano in continuazione. Non trovava quello che cercava. Allora scese dal ramo, sperando di poter trovare qualcosa tra i cespugli o di veder meglio. Il fiato era ancora affannoso, e Fryese sperava di poter respirare e sentirsi meglio. Decise di non correre per non sprecare quel poco fiato che aveva. Sguardi veloci a sinistra, a destra, in alto, in basso, sotto le fronde degli alberi, in qualsiasi direzione. Niente. Doveva, però, trovare una soluzione sia per il fiato e sia per quel Kunai che stava diventando per Fryese un maledetto Kunai.
L’acqua si era un po’ asciugata dai vestiti, ma l’aria era sempre asfissiante e quasi irrespirabile, forse ancor di più di prima. Per fortuna Fryese ebbe un’idea che gli passò velocemente nella mente. Pensò bene di arrampicarsi sull’albero e di infilare la testa e il resto del corpo tra le fronde, in modo da poter respirare aria più pulita. Avrebbe dovuto distrarsi dall’obiettivo della prova, ma era l’unica soluzione per poter continuare.
Impastò una buona quantità di Chakra nei piedi e si arrampicò sull’albero più vicino. Sperava che l’esercizio di prima gli avesse fatto capire qualcosa sul controllo del Chakra. E così fu. Il ragazzo camminò sul tronco dell’albero molto più facilmente rispetto a prima, ma questo non significa che ci riuscì. Arrivato quasi a metà, infatti, si rese conto di aver usato tanto Chakra, come nella prima prova. Vicino ai suoi piedi c’era un ramo dell’albero enorme. Poteva appoggiarsi un attimo lì, concentrarsi e ripartire per uscire da quell’incubo buio. Ma non lo fece. Volle mettere alla prova le sue capacità, testando fino a che punto poteva arrivare. Stava quasi per cadere, ma con la sua forza di volontà resistette ancora un po’, diminuì il Chakra che fluiva nei piedi e ripartì. Era riuscito a dominare il controllo del Chakra. Arrivò a tutti quei rami sempre più piccoli su cui erano posate le foglie.
Fece sbucare solo la testa dalle foglie e una folata di vento gli scompigliò i capelli bagnati e gli provocò un brivido che viaggiò sul tutto il corpo. Finalmente poteva scorgere di nuovo il sole. Finalmente poteva respirare aria decente. Finalmente poteva “godere” del calore procurato dal sole. Finalmente …
Le foglie enormi che poteva toccare con mano erano fresche e bagnate (a causa dell’umidità) dalla parte inferiore, bollenti e più verdi dalla parte superiore, quella rivolta al cielo.
Cercò di respirare più aria possibile. Si sentiva già meglio. Sperava che la ricerca sarebbe stata più facile. Ancora una folata di vento, stavolta più potente, sconvolse i suoi capelli e anche le foglie. Capì che doveva riscendere per continuare la prova.
Saltò dal ramo e, dopo aver ammorbidito la caduta ammortizzando le gambe e usando anche le mani, si ritrovò coi piedi per terra e poté percepire di nuovo l’aria soffocante.
Maledetto Kunai…
Sempre a passo lento, proseguì la via che lo avrebbe fatto addentrare di più nella foresta fitta.
Passò molto tempo. Gli istanti diventavano secondi, i secondi diventavano minuti e i minuti diventavano sempre più lunghi. Del Kunai ancora niente, ma nella mente di Fryese venne un colpo di genio. Pensò di dover illuminare la zona per poter avvistare l’oggetto. Il sole non poteva aiutarlo, perciò decise di utilizzare la tecnica della palla di fuoco suprema, senza creare una fiamma dalle dimensioni originali, cioè grande. Cercò solo di far uscire dalla sua bocca una piccola fiamma.
Prima di eseguire la tecnica prese un ramo di buone dimensione, né troppo grande né troppo piccolo, e lo lasciò davanti ai suoi piedi. Compose i sigilli: serpente, tigre, cinghiale, cavallo e tigre e cercò di concentrarsi su poco Chakra. Inspirò l’aria circostante, anche se soffocante, e sentì il fuoco attraversarlo nelle vie respiratorie durante l’espirazione. Aprì un po’ la bocca e soffiò poco, in modo da far uscire solo una piccola fiamma che illuminasse la zona; mentre la fiamma era viva davanti ai suoi occhi, si abbassò lentamente per poter prendere il ramo e ci soffiò sopra, solo sulla parte superiore però. Ricreò così una piccola torcia, come se fosse in una caverna, in cui la luce è quasi assente. In questo modo poteva vedere se qualcosa luccicasse per terra. Sempre con la “torcia” in mano, continuò a camminare pian piano, sperando che la sua idea andasse a buon fine. Mentre guardava attentamente tutto quello che lo circondava, muoveva anche la fonte di luce in base a dove stesse osservando. Ad un certo punto un qualcosa luccica, seppellito da un ammasso di foglie e erba. Si avvicina pian piano e con la cautela di uno che ama la natura, cerca di non far cadere né di far avvicinare troppo la fiamma a qualcosa che avrebbe potuto incendiarsi. Avrebbe provocato un incendio di grandi dimensioni! Cercò con l’altra mano, perciò, di spostare le foglie. Abbassò subito lo sguardo a terra e continuava a muovere la mano sinistra per muovere le foglie. Un oggetto di metallo… Era il Kunai! Finalmente lo aveva trovato e ora doveva tornare indietro per raggiungere gli altri. Lo prese con la mano sinistra e con la faccia contentissima si girò e incominciò a correre velocemente. Non occorreva più camminare come dei bradipi. Fryese è un ragazzo che ama la natura e questo si è capito. Pertanto non lasciò il ramo acceso per terra, ma lo portò con sé impugnandolo nell’altra mano, quella di destra. Salì velocemente su di un ramo usando il Chakra e si diresse verso la via di ritorno compiendo salti da un albero all’altro. Pose il Kunai nella tasca destra.
Il tempo passò velocemente, forse a causa della sua contentezza. Pian piano riusciva ad intravedere una luce. Era il sole! L’aria continuava ad essere soffocante e umida, ma ormai il ragazzo poteva uscire dalla foresta e respirare la buon aria fresca. Era riuscito ad orientarsi facilmente poiché aveva percorso una via lineare e gli fu facile tornare indietro seguendo sempre questa linea dritta immaginaria. Aveva in mente di usare, come fatto prima, il sole per poter capire quale fosse il nord e il sud, ma non gli servì. Ancora qualche salto e sarebbe arrivato. Alle spalle lasciò quegli alberi enormi, gli insetti e tutto il resto.


Chissà se i compagni hanno finito… - si chiedeva mentre pian piano poteva scorgere sempre più la luce del sole. L’ultimo salto fu quello per cui Fryese usò molto più Chakra: voleva uscire da quella foresta buia immediatamente.
Subito una boccata d’aria fresca e … Siii!!! Sono fuori!!!! – gridò di felicità, era riuscito a completare la prova. Mentre pronunciò queste parole, alzò le braccia verso il cielo e incurvò la spalla. Guardò l’orologio una volta estratto dalla tasca e vide velocemente che ci aveva impiegato un’ora e 13 minuti. Tutto questo mentre si trovava ancora in aria. Ma non vide che stava scendendo a terra velocemente e così cadde, andando a battere le ginocchia, tuttavia non si fece male.
Che scemo …
Aveva la testa rivolta verso il basso e si alzò pian piano forse a causa della brusca caduta. Alzò la testa e con essa lo sguardo e si accorse che Shinici aveva finito la prova. Della ragazza Elektra, però, ancora niente. Si avvicinò camminando, mentre cercava con la mano il Kunai che aveva messo in tasca. E la torcia? Che fine aveva fatto?
Queste domande sorsero nella mente solo due secondi dopo dall’estrazione dell’oggetto di metallo dalla tasca. Beh, quello era andato a finire in aria quando era uscito dalla foresta e aveva tutta la felicità in corpo. Con lo sguardo pensieroso di chi si sta chiedendo dove è andato a finire qualcosa, “trova” la torcia. Come ha fatto? Non l’ha né vista (non poteva, aveva lo sguardo diretto verso il Senpai, la cui espressione del viso non poteva essere vista a quella distanza), né odorata (come avrebbe potuto riuscirci?), né assaggiata (?), né toccata. L’ha sentita. Sì, l’ha sentita, e faceva molto male un ramo che cadeva dall’alto a quella velocità proprio sulla sua testa. Si toccò il capo grattandoselo, mentre il ramo cadeva per terra. La fiamma era ancora accesa.

Che scemo … x2 …

Si apprestò velocemente a spegnere la fiamma e con la faccia da vergogna si avvicinò al Senpai e a Shinici.
Ce l’ho fatta........ Ahahah!!! – e subito dopo si mise a ridere. Ma il ramo proprio sulla mia testa doveva cadere?



• Stato Fisico: Illeso.

• Stato Mentale: Contento.

• Chakra: 80(100-20)/100

• Consumi: ///

• Tecniche:
SPOILER (click to view)
Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre Villaggio: Foglia Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi. Tipo: Ninjutsu (Livello: 4 / Consumo: Medio)


• Armi:
Kunai {4}
Shuriken {3}
Flash {3}

• Note: In questi giorni posterò tardi... va bene?
view post Posted: 10/6/2010, 17:30 sfida studenti - Arena Sfide
CITAZIONE (moltak @ 10/6/2010, 18:27)
no

ti avevo pregato di mandare via mp (messaggio privato) sennò si incasina xD vabbè fa niente xD
view post Posted: 10/6/2010, 10:19 sfida studenti - Arena Sfide
CITAZIONE (¬ I t a m æ « @ 10/6/2010, 10:58)
CITAZIONE
Trovate un modo per organizzarvi bene, siete in 3 e cercate di andare "d'accordo", invece di stare a chi edita prima e a cambiare attacchi, in questo modo create solamente confusione.
Allora, Andre avevo detto che doveva editare Fryese, i post non si editano mai se non autorizzati da un membro dello staff, proprio per evitare questi casini. Adesso rispondi in base a quello che ha fatto Fryese.
La bomba flash risaliva al turno precedente, non potete farla durare per 3 turni adesso, basta, è esplosa ed ha avuto i suoi effetti, non potete tornare indietro per fare altre cose. Moltak premettendo che nel tuo post non si capisce un bel niente, sappi che gli studenti non hanno un coprifronte.

CITAZIONE
andre aveva detto di averti chiesto il permesso... detto ciò, non ho capito ancora se devo modificarlo il post o no..

view post Posted: 10/6/2010, 09:50 sfida studenti - Arena Sfide
CITAZIONE
moltak leggi il messaggio privato -.-

39 replies since 4/5/2010