Genin's Battle Royale, battle royale

Il sole era alto quel mattino e un ninja solitario percorreva le affollate vie del paese. Si trovava a Konoha e doveva espletare un compito molto importante, affidatogli dai consiglieri del paese. Con l'arrivo delle armate dei mostri molti valorosi e potenti ninja erano stati mandati al fronte a riconquistare i paesi perduti e a portare soccorso ai bisognosi. Per questo motivo era necessario scoprire e valutare i nuovi genin che si stavano diplomando all'accademia e bisognava trovarli in fretta. Forse presto, troppo presto, sarebbero stati mandati in prima linea a combattere per il loro paese, per le loro famiglie, per la loro stessa soppravvivenza. Bisognava scovarli, valutarli e allenarli. E quale modo migliore di un Battle Royale? Il nostro solitario ninja quindi percorreva le strade affiggendo ai muri il seguente messaggio



Edited by angelo azrael - 4/2/2010, 15:31

Il vento sferzava quella mattina le strade del paese. Alexander era uscito da pochi giorni dall'ospedale dopo il duro scontro contro il suo parente. Solo dopo aveva infatti scoperto di combattere contro un suo stesso parente. E sempre mentre era in ospedale aveva scoperto la sua innata, il controllo delle acque. Alex era esaltato della cosa e voleva tornare a casa per dirlo ai suoi genitori. E' vero, non si sentivano da tempo, ma questo passo nella vita del giovane neo genin doveva essere festeggiata anche dai suoi parenti. Ne sarebbero stati felici, forse, infine era l'innata di famiglia. Era consapevole che il villaggio probabilmente non esisteva più per via dell'attacco dei mostri, ma forse li avrebbe trovati in un campo base creato per soccorrere i sopravvissuti, era una probabilità molto scarsa ma voleva provarci. Quindi Alexander, percorrendo le strade del paese, si stava dirigendo alle sue porte, ove avrebbe incominciato il suo viaggio per il suo villaggio natale. Il vento scuoteva il mantello che il Normalce indossava e le porte della città erano sempre più vicine.
Improvvisamente un foglio, sospinto dal vento, si strappò dal muro di fianco al genin, per finirgli in faccia.

ma che cazz...

Il foglio era stropicciato e mal messo ma il messaggio era ancora chiaro. Un invito del genere non si poteva ignorare. Se avesse dimostrato il suo valore forse l'avrebbero mandato in prima linea e questo gli avrebbe dato la possibilità di cercare i suoi genitori.

devo partecipare... devo affinare le mie capacità se voglio portare avanti le mie idee. I miei genitori sapranno aspettare... alla fine sono anni che mi aspettano, dovranno aspettare solo un'altra settimana.

La sfida era programmata per la settimana successiva e quindi Alexander avrebbe potuto riprendersi benissimo dall'ultimo scontro. Si girò e tornbò indietro, ritornando a casa a riposare e rimettersi per il combattimento.
La settimana trascorse velocemente e Alexander si prerarò diligentemente quella mattina. Preparò i suoi kunai e la sua giacca. Uscì di casa e si incamminò verso il luogo dello scontro, la mente era turbata e serena a tratti, come un cielo terseo con qualche nuvola che lo dipinge. Il suo pensiero vagava dallo scontro all'acqua con cui giocava mentre avanzava. Aver scoperto che anche lui aveva l'innata del controllo delle acque lo esaltava, il controllo di un elemento era l'innata che più desiderava e anche la più potente secondo lui. Ma anche lo scontro era un pensiero che continuava a saltargli in mente.

un battle royale. è la prima volta che lo faccio, chissà come sarà?

Va beh, tra una divagazione e l'altra aveva raggiunto il luogo dell'appuntamento. A quanto pareva era il primo ad arrivare sebbene già ci fosse un chunnin. Aveva una faccia alquanto contrariata e seria. Sembrava non volesse essere li e che forse riteneva inutile persino quell'incontro.
Alexander attese l'arrivo degli altri concorrenti e quando ci furono tutti il chunnin parlò

Benvenuti... "genin"
L'ultima parola detta con sdegno
vedo che avete trovato il volantino, bravi. Vi siete diplomati da poco e già dovete affrontare il mondo... bah... siete un gruppo di mocciosi che si ostinano a credersi ninja. avete mai affrontato una vera battaglia? avete mai visto la morte in faccia? NO. siete dei bambini che sono usciti dall'addestramento e già vi credete forti... la fuori
indicando con il braccio teso un punto lontano
ci sono i mostri. da quando il nostro mondo è stato invaso da quelle malvagie, luride creature voi non avete conosciuto altro che la comodità del villaggio. la sicurezza delle mura e il caldo di una casa in cui riposare. corpi strazziati e viscere appese come monito per i nuovi venuti non affollano ancora le vostre FRAGILI menti. che ne sapete voi della morte? di vedere il vostro compagno sbranato da un essere senza occhi, ma che sente solo la vostra paura? il vostro terrore?
oggi siamo qua per vedere quanti di voi potrebbero sopravvivere a tutto questo, ma intendo sopravvivere per una missione o due, giusto per non sembrare le vostre morti inutili. gli altri, quelli che non ce la faranno oggi, farebbero bene a farsi un esame di coscienza e chiedersi se è davvero questo il mondo a cui vogliono appartenere, un mondo di sangue in cui probabilmente dovranno versare il loro sangue... io rimarrò in disparte e osserverò, non mi intrometterò nello scontro... dovete abituarvi ad essere attaccati da tutti i lati, da soli, spaventati, dovete imparare a pensare in fretta o diverretè carne morta molto più in fretta... va beh... ma ora chiudiamo con questo preambolo e incominciamo la sfida.
così dicendo scomparve lasciando dietro di se una nuvola ricomparendo in cima alla parete rocciosa di fianco ad un altro chunnin dicendo
te cosa ne pensi? sopravviveranno? pensi che ci sia qualcuno valido tra questi genin? spero di non esser stato troppo duro ma è questo il mondo in cui viviamo dopo l'arrivo di quei dannati mostri...

Alexander aveva ascoltato attentamente le parole del chunnin e purtroppo erano vere... Oggi Alex avrebbe testate le sue capacità e avrebbe dimostrato a tutti ma soprattutto a se stesso che poteva farcela e che ce l 'avrebbe fatta.

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato altrui

Lo scontro era finito in una sonora sconfitta da parte loro, il chuunin era troppo forte, Sayuki si risvegliò in un letto d’ospedale con gambe , ventre, testa e braccio sinistro fasciato, era ridotta male visto il colpo che aveva ricevuto direttamente, l’infermiera le disse che era stata la sua amica a prenderla e a portarla nel ospedale, ella dopo aver finito di parlare le lasciò alcuni opuscoli da leggere per passare il tempo, la giovane era annoiata a morte quando vide un foglio giallo, prendendolo lo lesse, era un richiamo per i genin a combattere in una battle royal nel medesimo posto in cui aveva già combattuto contro il chuunin, il tutto si sarebbe svolto tra una settimana , non poteva perdersi un simile evento così toltesi le fasce che non le permettevano il movimento uscì dalla finestra per andarsene ad allenarsi.
La settimana passò velocemente si era ripresa del tutto da quel momento , era in perfetta forma
Perfetto sono pronta, con questa nuova arma sarò invincibile
Mettendo la sua mano sinistra su un rotolo che poggiava sul suo fianco sinistro, dentro vi era il codice per l’evocazione della sua marionetta visto che era riuscita ad ottenere l’innata che desiderava , nulla l’avrebbe fermata, ancora teneva il foglio della sfida, oramai era il giorno così cominciò a correre verso il luogo, sapeva già quale strada prendere per fare prima e per non perdere tempo , una via tra i boschi lunga che portava direttamente dietro l’arcata delle rocce , in lontananza si intravedeva già l’uscita così prendendo il rotolo con una mano evocò tramite sigilli con le mani la marionetta e subito dopo usò una tecnica speciale che in un boom fragoroso ne uscì di nuovo sayuki, il rumore era forte ma non vi era nessuno li vicino ed era ancora leggermente distante per arrivare nella zona prefissata, una volta raggiunta atterrò saldamente per terra, in volto portava delle bende come se fosse ferita nascondendo la bocca, mentre la marionetta avanzava in maniera realistica la vera Sayuki si era gettata a terra a ridosso della foresta da dove ella era arrivata messasi dietro un albero quasi schiacciata al suolo
vedo che avete trovato il volantino, bravi. Vi siete diplomati da poco e già dovete affrontare il mondo... bah... siete un gruppo di mocciosi che si ostinano a credersi ninja. avete mai affrontato una vera battaglia? avete mai visto la morte in faccia? NO. siete dei bambini che sono usciti dall'addestramento e già vi credete forti... la fuori
indicando con il braccio teso un punto lontano
ci sono i mostri. da quando il nostro mondo è stato invaso da quelle malvagie, luride creature voi non avete conosciuto altro che la comodità del villaggio. la sicurezza delle mura e il caldo di una casa in cui riposare. corpi strazziati e viscere appese come monito per i nuovi venuti non affollano ancora le vostre FRAGILI menti. che ne sapete voi della morte? di vedere il vostro compagno sbranato da un essere senza occhi, ma che sente solo la vostra paura? il vostro terrore?
oggi siamo qua per vedere quanti di voi potrebbero sopravvivere a tutto questo, ma intendo sopravvivere per una missione o due, giusto per non sembrare le vostre morti inutili. gli altri, quelli che non ce la faranno oggi, farebbero bene a farsi un esame di coscienza e chiedersi se è davvero questo il mondo a cui vogliono appartenere, un mondo di sangue in cui probabilmente dovranno versare il loro sangue... io rimarrò in disparte e osserverò, non mi intrometterò nello scontro... dovete abituarvi ad essere attaccati da tutti i lati, da soli, spaventati, dovete imparare a pensare in fretta o diverretè carne morta molto più in fretta... va beh... ma ora chiudiamo con questo preambolo e incominciamo la sfida.
così dicendo scomparve lasciando dietro di se una nuvola ricomparendo in cima alla parete rocciosa di fianco ad un altro chunnin dicendo
te cosa ne pensi? sopravviveranno? pensi che ci sia qualcuno valido tra questi genin? spero di non esser stato troppo duro ma è questo il mondo in cui viviamo dopo l'arrivo di quei dannati mostri…
Era il benvenuto dato da un chuunin ai genin che si erano fatti vivi, tra di loro subito ne riconobbe uno, il compagno di squadra nella lotta contro il ninja di una settimana fa, ora erano avversari era curiosa di vedere cosa egli sapesse fare dopo una settimana



Edited by Darella - 3/2/2010, 14:57

Kirashi, camminando per strada, aveva trovato un volantino di una sfida Battle-royal. Non aveva neanche dovuto pensarci su più di tanto, voleva riscattarsi verso se stesso per la sconfitta ricevuta sempre in un altra Battle-royal e poi aveva giusto voglia di uno scontro.
Così quella mattina si ritrovò al luogo dello scontro, con i kunai appena acquistati in una piccola borsa legata alla vita, notando che alcuni Genin(non tutti di Konoha) era già arrivati e stavano ascoltando il discorso del Chunin.
Kirashi, dal canto suo, fece di ascoltare quelle parole, tutte vere, che ormai aveva sentito fin troppe volte mentre in realtà esaminava il campo su cui si sarebbe tenuta la sfida.

Un campo perfetto sotto ogni punto di vista, non avvantaggia e non svantaggia nessuno. La morfologia del terreno fa si che qualunque abilità speciale sia praticabile e rende anche possibile qualche tecnica acquatica... per di più non c'è vento e l'umidità è poca: è perfetto per la mia nuova tecnica... sarà uno scontro interessante.

Allora Kirashi passò a scrutare gli sfidanti presenti, non riconoscendo nessuno, solo allora notò Rih sdraiato sul prato, apparentemente addormentato ma lo Hyuga conosceva abbastanza l'Uchiha da intuire che probabilmente stava solo fingendo.
Kirashi allora lo raggiunse e gli si sedette accanto a gambe incrociate, pensando che fosse buona cosa salutarlo prima che lo scontro cominciasse.

Ciao Rih. Anche tu qui, eh? Si prospetta un bello scontro, non credi?

Mentre parlava, una parte di Kirashi era attenta a quando gli altri sfidanti avrebbero cominciato a combattere, dando il via allo scontro.

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri

Alex si svegliò di buon mattino a Konoha: era già pronto per un’altra noiosissima giornata di allenamento nella Foresta della Foglia <<Sono un po’ stanco per ora... Non mi va di iniziare ad allenarmi subito: credo che farò una passeggiata per Konoha: ultimamente è piena di persone per via dei disastri avvenuti negli altri villaggi… Non che questo mi faccia piacere ovviamente, ma è molto divertente incontrare gente di altri villaggi e sentire le loro idee…>> Alex uscì di casa ed iniziò a camminare per le vie di Konoha, ma ad un tratto vide una persona che era ferma a leggere: Alex si incuriosì, e decise di andare a parlargli per capire cosa stesse leggendo <<Scusi, che argomento tratta quel volantino?>>
<<E’ un Battle Royale tra genin… Serve a qualificare i più promettenti per proteggere il paese: è positivo il fatto che si interessino alle giovani promesse. Sei un genin?>>
<<Si, sono un genin… Potrei vedere meglio questo volantino per favore?>>
<<Si, certo>> L’uomo porse gentilmente il volantino ad Alex, che lo ringraziò
<<Molto bene: ho presente il luogo nel quale si svolgerà, ho un po’ di tempo per allenarmi…Va bene: ci andrò e vincerò: non ci sono dubbi! >> Alex si incamminò per andare verso la Foresta della Foglia: lo avrebbe aspettato un’altra settimana piena di allenamento, e subito dopo uno scontro tra moltissimi genin, e probabilmente anche molto promettenti. Alex impiegò tutti quei giorni per allenarsi, specialmente sulla nuova tecnica che aveva imparato. I sei giorni passarono molto velocemente, infatti il tempo passò, ed Alex non riuscì neanche ad accorgersene. La mattina del combattimento infatti Alex uscì di casa un po’ in ritardo, ma comunque in tempo per partecipare. Alex prese il suo equipaggiamento ninja abbastanza di fretta, ed iniziò ad allontanarsi sempre di più da casa sua. Nel frattempo Alex pensava ai ninja che sarebbero potuti essere presenti e ad eventuali tattiche da utilizzare: aveva da poco appreso, grazie al suo padre putativo, la tecnica segreta del clan Nara: la Tecnica del Controllo dell’Ombra. Una tecnica abbastanza complicata da utilizzare: lo scopo della tecnica è quello di intrappolare l’avversario grazie alla propria ombra, quindi non è una di quelle classiche tecniche grazie alle quali si vincono gli scontri subito, occorre usare il cervello, ma Alex era davvero convinto che sarebbe riuscito ad utilizzarla nel migliore dei modi.
Il ragazzo era ormai vicino alle porte del Villaggio della Foglia, e senza timore strinse il proprio copri fronte intorno alla sua testa ed iniziò a pensare cosa sarebbe potuto accadere se avesse iniziato a camminare per quelle tortuose strade, che erano probabilmente infestate dai mostri che avevano distrutto tutti gli altri villaggi <<Io ho già visto uno di quei mostri… Se mi prendesse io farei di certo una bruttissima fine… Ma non posso assolutamente avere paura: ormai sono ufficialmente un ninja della Foglia, e non mi farò scoraggiare da nessuno… Dimostrerò di avere la stoffa per diventare un ottimo ninja!>> Alex dopo un attimo di esitazione oltrepassò le porte di Konoha ed iniziò a camminare: si guardava sempre attorno, aveva un kunai in mano, e l’avrebbe usato se avesse sentito anche un minimo rumore proveniente dai cespugli che aveva ai lati. Il cielo era terso, il sole splendeva: un tempo perfetto per il suo Controllo dell’Ombra: Alex aveva già in mente di andare nel bosco che era abbastanza vicino alla valle. In questo modo l’ombra si sarebbe senza dubbio allungata, ed Alex l’avrebbe potuta sfruttare meglio. Inoltre per via della confusione che si sarebbe creata durante le battaglie, il ragazzo sarebbe di certo riuscito ad intrappolare almeno una persona, dato che all’inizio probabilmente nessuno avrebbe avuto alcun’motivo di guardare per terra.
Il genin si avvicinava sempre di più al campo di battaglia, ed ovviamente la tensione saliva ed il cuore gli batteva a mille: iniziava già a vedere il futuro campo di battaglia, ed anche i genin che avrebbero combattuto con lui. Alex iniziò a scrutare per bene i partecipanti: erano dei genin, ma non tutti di Konoha, c’erano anche ninja di Kiri e Suna. Alex ascoltò il discorso effettuato dal chini, che poi si posizionò sopra una roccia, parlando con un suo parigrado <<Ci ha presi per sprovveduti questo? Crede che noi genin abbiamo una vita facile? Gli mostrerò cosa so fare!>>
Alex riconobbe uno dei ninja presenti: era diventato un genin insieme a lui <<Ciao Alexander… Sei migliorato dal nostro ultimo incontro? Io si, e te lo dimostrerò durante la battaglia. Buona fortuna.>> Alex si allontanò leggermente ed iniziò a riflettere
<<Il terreno è perfetto per combattere e la mia strategia è già pronta: ora si può iniziare la partita! So già come fare per metterli tutti in scacco!>>

Stato fisico: Illeso
Chakra: 200/200
Stato mentale: Concentrato
Armi: 1 kunai in mano/6 kunai di scorta/3 shuriken

Per favore perdonatemi: il post è un po' corto e fa schifo, ma ultimamente sono molto preso dalla scuola. Gli altri post saranno migliori.

Il chunnin dall’alto osservava i diversi genin che si parlavano e improvvisamente si ricordò di una cosa importante. Che sbadato che era. Quindi gridando dall’alto disse

Ehi ragazzi, mi stavo dimenticando. Ora dovete disporvi in cerchio, il vostro avversario a destra e a sinistra devono distare 8 mt da voi. La disposizione nel cerchio è data dall’ordine di arrivo che avete avuto. Quindi avremo quel ragazzetto li, quello di Kiri, a ore 12. Alla sua sinistra avremo quell’altro di Konoha (kuz). E così via fino ad avere alla destra del kiriano l’altro di Konoha (naruto the 7th hokage). Spero di essermi spiegato perché non ho alcuna intenzione di venire giù a sistemarvi come si fa con i bambini. Appena sarete tutti in posizione potrete incominciare. E ora sbrigatevi a dimostrarmi qualcosa.


Detto questo il chunnin si sdraiò per essere comodo e osservare il combattimento.

Alexander, educatamente rispose ad entrambe le persone che si erano rivolte a lui. Infatti Rih Uchiha, quello che era stato il suo “maestro” si rivolse ad Alex con parole che non gli piacquero molto. Era stato suo “allievo” per non più di qualche ora eppure si sentiva abbastanza superiore da dire “ehi tu, tizio a cui hanno fatto la ramanzina”. Questo, agli occhi di Alex, determinava una mancata capacità di ascolto visto che il chunnin si era rivolto a tutti e un senso di superiorità malriposto. Per non parlare del fatto che dire “ehi tu” ad un Normalce era inconcepibile. Quindi rispondendo a tono disse

Eh tu sei? Ah no, forse mi ricordo, non eri quello che doveva farci da istruttore e poi ci ha offerto il pranzo? Si, mi sembra che sei tu. Comunque tutto a posto grazie. Va beh, ciao.

L’Uchiha forse voleva darsi un tono con quelle parole ma agli occhi di Alexander non erano altro che parole al vento. Se quelle volevano essere le sue ultime parole prima dello scontro, lo sarebbero state.
L’altra persona che invece si rivolse ad Alexander era stato un suo compagno in quel corso. Anche lui si chiamava Alexander ed era un genin di Konoha. Dalle sue parole si notava una volontà di dimostrare le sue nuove capacità e il kiriano era felice di vederlo li. Quindi rispondendogli disse

Ehi ciao Alex. Sono contento di vederti qua. Dai anche io voglio dimostrarti le mie nuove capacità. Buona fortuna per lo scontro. Ci vediamo alla fine per vedere chi sarà il primo e chi il secondo.

E Alexander accompagnò queste parole con un occhialino simpatico. Ma ora era tempo di concentrarsi e quindi il viso di Alex cambiò radicalmente. Dal sorriso che aveva mostrato al suo compagno il kiriano passò ad una tetra maschera inespressiva. Ora c’ era solo il combattimento e doveva ancora scegliere con chi iniziare.
Alexander quindi, seguendo le indicazione date dal giudice si portò nella sua posizione. Intanto però aveva attivato la sua innata e quindi, mentre si spostava richiamava a sè dalle pozzanghere quanta più acqua potesse. Questa incominciò a vorticargli intorno come una spirale infinita e dato il numero di pozzanghere sul suo tragitto non ebbe difficoltà a richiamare una consistente quantità d’acqua. In contemporanea allacciava il suo copri fronte raffigurante il simbolo di Kiri al braccio destro. Il suo passo era lento e deciso e sicuramente avrebbe attirato qualche sguardo il fatto che dell’acqua si alzasse senza apparente ragione per poi vorticargli intorno. Alexander stava dando una plateale dimostrazione delle sue capacità ma erano quelle che ancora non mostrava quelle più pericolose. Una volta giunto in posizione divise l’acqua che aveva con se in due parti, l’una il doppio dell’altra. La prima metà venne ulteriormente divisa in due parti da 8.5 lt ognuno e queste presero la forma di 2 ali che, partendo dalle scapole della schiena coprivano la schiena, i lati e parzialmente la parte frontale di Alex con la parte finale delle “ali”. Le ali erano lunghe 1.10 mt e con uno spessore di 4 cm L’altra parte d’ acqua venne modellata affinché prendessero la forma di uno shuriken giganti dal diametro di 30 cm e spessi 5 cm. A questo punto, usando l’altra abilità donatogli dalla sua innata congelò in una frazione di secondo tutta l’acqua che lo circondava. In questo modo le ali e le armi divennero puro ghiaccio che Alexander poteva continuare a comandare a suo piacimento. Le ali non impedivano in alcun modo i movimenti del genin in quanto erano controllati dallo stesso e i due shuriken giganti giunsero nelle mani del kiriano. Sembrava un angelo vendicatore ed era quella l’ultima immagine che i suoi avversari avrebbero visto. Mentre osservava i suoi avversari disporsi incominciò a pensare chi attaccare.

Dunque. Sayuki e Alexander direi di no. La prima perché è stata mia compagna e mi dispiacerebbe attaccarla subito. Alexander invece mi sembra un bravo ragazzo infondo. voglio vedere di cosa è capace ma non subito. Per gli altri, mah.

Ma queste erano ormai divagazioni inutili. Aveva già deciso contro chi combattere e lo sapeva sia lui che il suo avversario. Dire “ehi tu” era stato un errore che non avrebbe fatto passare impunemente. Un unico ostacolo si sovrapponeva alla sua preda. Ed era il suo avversario alla sua sinistra. Un genin di Konoha. Volto sconosciuto, abilità ignote. Si sarebbe messo in mezzo se Alexander fosse partito contro l’Uchiha? Non poteva saperlo e non poteva tirare ad indovinare, quindi Alexander optò per la soluzione più facile. Gli parlò e disse

Scusa genin di Konoha, non è che mi lasceresti combattere contro quello?

Indicando Rih Uchiha con lo shuriken gigante nella mano destra. Alexander sperava in una risposta affermativa da parte del giovane genin. In caso di un “si per me va bene” Alexander avrebbe incominciato a camminare verso il suo avversario per portarsi a 12 mt da lui e dire

Allora? Vuoi ballare?

Mostrando i due shuriken giganti a mo' di sfida.
Se invece il genin che si trovava sul suo cammino avesse rifiutato sarebbe diventato immediatamente e irrimediabilmente il suo primo avversario.





Edited by angelo azrael - 16/2/2010, 17:42

Lo scontro stava per cominciare oramai erano tutti pronti, il chuunin disse al gruppo di andare a sistemarsi in cerchio a distanza di 8 MT dal’altro contendente, portai la mia marionetta nella posizione indicata ed era affianco al ninja che era stato suo maestro , erano tutti pronti, il ragazzo che prima era stato suo alleato in un altro duello ora stava facendo levitare del’acqua, a quanto pare erano parenti , aveva generato delle ali e due shuriken giganti con l’acqua e le aveva congelate, si era un innata davvero interessante , uno con il controllo di un elemento era davvero temibile però la giovane voleva scontrarsi contro di lui, voleva, fino a che il ninja al suo fianco non attivò una tecnica, anche da lontano ella poteva vedere quasi bene, i suoi occhi stavano cambiando di un rosso acceso mente stava componendo dei sigilli con le mani per poi partire al attacco del normalce, da come teneva le braccia sembrava che avesse qualcosa li ma non gli diede peso ,per ora, ora come ora doveva cercarsi qualcuno da menare, alla sua sinistra aveva un giovane ninja, pensò che era la preda ideale, perché doveva fare tutta quella strada che ha fatto il suo vecchio maestro se bastava girarsi e attaccarlo, così ancora nascosta dal buio della foresta e dal erba alta che la copriva fece alzare il braccio sinistro della marionetta al altezza del suo collo con palmo aperto come un colpo di taglio alla gola per poi girarla del tutto e partire con una gomitata al fianco e un calcio , doveva colpirlo almeno una volta , doveva mettere k.o i ninja prima che scoprissero dove si nascondeva e per farlo la marionetta non doveva essere colpita mai altrimenti l’illusione si sarebbe spezzata e la gente li avrebbe iniziato a cercarla dappertutto



Edited by Darella - 7/2/2010, 11:08

Kirashi, dopo aver salutato Rih, si mise in posizione, come ordinatogli dal Chunin e poco dopo gli si avvicinò un ninja che riconobbe subito come Vent, dovev esser appena arrivato.

Ehi, amico, voglio combattere contro di te, ti va?

Certo, come no. Vinca il migliore

Kirashi accettò di buon grado la sfida e, mentre Vent prendeva le distanze, tirò fuori un kunai dalla sua piccola sacca; in quel momento udì un rumore alla sua destra: Rih non aveva perso tempo ed aveva già cominciato a combattere. Quasi senza volerlo gettò un'occhiata al moro e fu una fortuna: si accore che una ninja lo stava attaccando col braccio levato e la mano levata per colpo di taglio.
Istintivamente si abbassò, schivando il colpo evidentemente diretto al collo, subito fece un saltello all'indietro, sempre rimanendo abbassato, per evitare eventuali pugni; fu una mossa saggia: così facendo aveva evitato una gomitata ma il calcio partito subito dopo l'avrebbe raggiunto comunque e si vide costretto ad utilizzare le braccia per ceare una specia di muro, parando con gli avanbracci il calcio.
Subito dopo saltò all'indietro, allontanadosi dall'improvvisa avversaria di un paio di metri.
Kirashi era rimasto sconcertato, non per l'improvviso attacco, ma per la forza messa nel calcio che aveva parato: era molto inferiore a quella che si spettava, non si era neanche fatto molto male, il dolore era facilmente ignorabile.
Comunque non ci rimuginò un attimo di più ed attivò il Byakugan: voleva farla finita velocemente, non era lei che voleva sfidare ma Vent e l'interruzione l'aveva infastidito.
Nel momento stesso in cui guardò l'avversaria col Byakugan attivatò rimase non poco sorpreso: non ne aveva mai viste dal vivo ma era certo che si trattasse di...

Una marionetta!

Lo disse ad alta voce, così facendo anche gli altri ninja avrebbero sentito, ne sarebbero stati allertati e portati a non farsi ingannare, magari portati addirittura ad attaccarla, cosa che per Kirashi era vantaggiosa.
Grazie al Byakugan, oltre a scoprire l'inganno, vide dei fili di Chakra partire dalla marionetta trasformata ed andare verso il bosco, dove probabilmente era nascosta la vera ninja.
Non controllò la posizione precisa della marionettista per non perdere d'occhio la marionetta che poteva attaccarlo in qualsiasi momento.
In quel momento si ricordò di Vent, ora alle sue spalle.

Conoscendolo, non mi attaccherà a tradimento e, anzi, sarà parecchio irritato dall'intromissione. Forse potrei approfittare del suo aiuto...

Senza staccare gli occhi dalla marionetta cammuffato, per ora immobile, si rivolse all'Uchiha biondo.

Vent, mi spiace per l'interruzione ma come vedi non dipende da me. Ti voglio chiedere un favore, così da riprendere il nostro scontro il prima possibile: portesti occuparti di questa marionetta mentre io vado a far visita alla sua padrona?

Kirashi aspettò, una risposta: se fosse stata positiva, avrebbe aspettato che Vent attaccase la marionetta per poi si lanciarsi senza altri indugi verso il bosco, seguendo i fili di Chakra che, arrivato a 3 metri dalla kunoichi, avrebbe tagliato usando la tecnica del Chakra Tagliente rendendo inanimata la marionetta aiutando Vent, per poi cercare di pugnalare la ninja al braccio utilizzndo il kunai, stando sempre attento ad eventuali reazioni pericolose;
Se la risposta fosse stata negativa, si sarebbe trovato davanti ad un bel problema ma sarebbe stato sulla difensiva, utilizzando il Velo di Chakra, cercando di schivare i colpi della marionetta e trovare il momento giusto per utilizzare l'Harichakra colpendo i fili che la manovravano sempre se l'incontro non si complicasse ancora di più.