Gruppo k-15, sensei:Yondaime Hyuuga

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Dev|L_ZaBusA
view post Posted on 20/1/2008, 17:40




Gruppo K-15




CITAZIONE
-L’accademia di Konoha è molto impegnativa e vista la grande richiesta per accedere ai corsi, la selezione diventa durissima e non è detto che tutti gli studenti saranno promossi al grado genin alla fine del corso di studio.

-Per essere promossi, quindi, bisognerà essere abili e veloci ad apprendere in fretta le basi per ruolare bene seguendo alcune semplici e importanti regole:

*post ben strutturati e della lunghezza di almeno 50 righe
*post senza orrori grammaticali(orrori non è messo per errore^^)
*post piacevoli da leggere.
*post con azioni e descrizioni precise e accurate (su:luoghi/pensieri/emozioni/compagni/sensei/ecc.)

-Altre regole ugualmente importanti da seguire per ottenere un’agevole promozione sono le seguenti:

*Inserire una legenda (pensieri/azioni/parola) sopra ogni post; facendo cosi, sarà piu facile per tutti interpretare i vari post.
*Tenere sempre conto dei post precedenti, quindi non si deve assolutamente perdere il filo della storia che pian piano si ricreerà
*Narrare solo le azioni del proprio PG, quindi non parlare anche per i compagni e soprattutto non essere autoconclusivi
*Postare massimo entro 2 giorni (se avete problemi avvisate e vi sarà concessa una proroga. Attenzione: per evitare eventuali abusi, sarà concessa una sola proroga a studente)
*Inoltre dimostrare di avere padronanza delle tecniche conosciute, usandole in maniera corretta e al momento giusto.
*L'ultima regola è la piu importante: è obbligatorio divertirsi^^

CITAZIONE
-Procediamo:
Per prima cosa realizzate un post di presentazione, immaginate che due giorni prima dell’inizio del corso ricevete una lettera formale, da parte mia, nella quale vi informo che siete stati inseriti nel corso k-15 e che due giorni dopo vi dovete presentare nell’aula 13 dell’accademia di Konoha, alle ore 7:45; narrate fino al momento in cui vi accomodate in classe....io come al solito arriverò dopo di voi.

Legenda consigliata
SPOILER (click to view)
narrazione
§pensiero§
-parola-

 
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hermione-giorgy
view post Posted on 20/1/2008, 18:40




CITAZIONE
narrato
parlato
pensato

Due Giorni Prima

Il sole calava rapidamente su quella che era stata una meravigliosa giornata nel villaggio della foglia,Konoha.Il giro che avevo fatto attraversando la città,osservando ogni minimo luogo che in quattordici anni non avevo mai visto o visto solo di sfuggita si era concluso ed ora avanzavo con passo lento ma pur sempre aggraziato verso la mia dimora,una casa nella periferia del villaggio,era abbastanza grande,per almeno quattro persone ma da lungo tempo ci vivevo da sola.Arrivata davanti all'ingresso una cosa mi saltò subito all'occhio,vicino alla porta,o per meglio dire al portone trovai una piccola busta banca che sporgeva per un pezzo dalla fessura sotto l'entrata.Almeno pareva essere una busta,poi cosa fosse realmente non lo sapevo;entrata nell'atrio constatai che la chiazza biancastra era effettiamente una lettera,mi tolsi le scarpe e la raccolsi per poi andare in camera mia,al piano superiore per leggerla sul mio letto.Lacerai la parte laterale della busta per poi farne scivolare fuori il contenuto,un biglietto.Lo lessi ad alta voce,era un invito all'accademia ed era firmato Yondaime Hyuuga.Lo fissai perplessa per poi esclamare
E così alla fine ci reincontriamo di nuovo sensei...è incredibile...di nuovo il mio sensei...nemmeno farlo apposta
Rigirai il bigliettino tra le mani per poi metterlo in mezzo alle cianfrusaglie del comodino,invece la busta finì appallottolata in un angolo della stanza.La cena fu veloce,la mia mente vagava lbera alla ricerca di qualcosa da fare il giorno dopo per evitare di concentrarmi troppo sul nuovo compito che mi aspettava.Mi feci una doccia veloce per poi infilarmi sotto le coperte;però il sonno tardò ad arrivare,la mente concentrata mi faceva vorticare in testa troppe domande a cui non riuscivo a rispondermi,quando alla fine tutto quel brulicare di idee e domande cessò la mi mente cominciò a rilassarsi ed io a scivolare in un sonno senza sogni.

La Vigilia Di Un Nuovo Stile Di Vita

La mattina dopo ero in piedi poco dopo l'alba,le vie della città erano deserte ed olte ai miei passi si potevano udire soltanto i rumori della natura.Camminai con calma verso i boschi che delimitavano il mio villaggio e mi ci addentrai per godermi un po' di tranquillità e pace per riflettere.La luce del sole che si alzava filtrava tra le fronde degli alti alberi creando soffici bolle luminose sul terreno,avanzavo senza fretta godendomi quella tranquillità e quella pace di cui avevo bisogno.In realtà non vedevo l'ora di fuggire dal rambusto cittadino ed il mio era anche un modo per fuggire dagli obblighi ed i doveri che dal giorno dopo mi sarebbero stati imposti.Non che non fossi felice anzi,ma i recenti fatti mi avevano scombussolata a tal punto che poche cose riuscivano a stimolare la mia vivacità ed il mio interesse ed in quel momento l'accademia era in secondo piano ance se una parte di me,linconscio,fremeva di frequentarla,ancora una volta per risentirne gli odori,rivederne i luoghi.In mezzo a tutti questi pensieri non mi ero accorta di essere giunta nel centro di una radura che mi sembrava estremamente familiare.Ero nel centro e osservavo le quattro grandi pietre poste nei lati e dell'erba giallastra più bassa dell'altra,come se fosse stata bruciata,qualcosa mi fulminò,quella radura la conoscevo,era lì che mi ero scontrata con Fabio Uchiha qualche tempo prima e mentre stavo lì in piedi sotto i raggi tiepidi del sole mi riaffiorarono alla mente quei pochi minuti di combattimento che terminò ,ahimè,con la mia resa.Un sorrisetto si dipinse sul mio volto quando passai vicino a quel che rimaneva dell'erba bruciata,ne strappai dei ciuffi e me li misi in tasca spingendoli per bene sul fondo per non perderli,sarebbero finiti tra i miei ricordi.Stavo finendo il quinto giro del perimetro di quel posto familiare che lancia un occhiata fugace al cielo,il sole era alto nel cielo e a confermare che era già ora di mangiare si aggiunse anche un sonoro "ruggito" di prtesta dal mio stomaco.Legai capelli in una coda alta e mi ri-addentrai nella selva per tornare a casa,dove avrei passato il pomeriggio a rimuginare su cosa avrei dovuto fare l'indomani,come mi sarei dovuta comportare con gli altri e tutte cose simili,insomma dovevo progettare la mia entrata in scena.Quando fui dinuovo davanti a casa sospirai
Shig,la pace è finita...come vorrei essere ancora lì...magari con Vinx
Mi scese una lacrimuccia al solo pensiero del suo nome,nominarlo era come rompere un lucchetto che mi ero messa al cuore ed in un momento la tristezza si riannidava nel mio cuore.Tolsi le scarpe e andai in camera,che da tempo era diventata la mia casa,frequentavo poco gli altri ambienti,il mo "Qartier Generale" era come dire diventato quello e si poteva anche vedere,c'erano lettere accatastate,pergamene ammucchiate,libi sparsi così cominciai la mia "Seduta" per liberare la mente mettendo un po' d'ordine in quel macello,mangiucchiando ogni tanto qualche biscotto dal mio fedele pacco che era accuratamente riposto sul davanzale da qualche giorno.Dopo alcune faticose ore,quella stanza era irriconoscibile,sul pavimento non c'era più l'ombra di carte e il pavimento di legno luccicava sotto i raggi che filtravano dalla tenda,i libri erano riposti nella piccola libreria al fianco dell'armadi,i libri erano nel vecchio guardaroba e le pergamene erano messe nel cassetto del comodino ordinate per bene,ero decisamente soddisfatta;in quel momento non mi interessava più il giorno dopo ma sol farmi una doccia rinfrescante.Pian piano mi stava tornando il buon umore,che sia stata la stanza a ridarmelo non lo saprò mai.Una doccia veloce mi ridiede le forze,tornai in camera e presi dal completo i fili d'erba,aprii il mio album e li infilai tra le pagine,in mezzo ad un mucchio di altri ricordi;poi lo rimisi al suo posto,tra i rotoli nel cassetto del comodino.La sera stava calando rapidamente ed io dopo aver cenato ero già a letto guardando fuori dalla finestra con la tenda spostata di lato per poter vedere la luna e le stelle,o almeno quello che si poteva vedere per via delle luminarie cittadine.Ero sconvolta dalla velocità con cui era finita quella giornata,quella che io consideravo l'ultima di una vita di libertà ma che consideravo anche la fine di una vita che mi aveva dato tantissima tristezza,era giunto il momento di cambiare pagina

La Nuova Pagina Della Mia Vita

la mattina era giunta veloce,con la stessa veocità con cui la giornata precedente era finita,come sempre mi svegliavo con l'alba,ormai era un abitudine e non l'avrei persa facilmente.Scesi in cucina e come non facevo da tempo,mi concessi una lunga colazione;il the mi scendeva bollente nella gola ridandomi nuova energia,sciacquai la tazza e la rimisi al suo posto poi corsi in bagno dove mi tuffai in una doccia ustionante.Dopo essermi asciugata mi lasciai cadere i capelli morbidi come da tempo non li tenevo,era cominciata una nuova vita.La stanza sistemata era luminosissima anche se il sole era sorto da poco,presi il mio completino preferito,rosa,non lo mettevo ta tempo,ache questo portava a galla alcuni vecchi ricordi che preferivo lasciar tacere dentro,però potevo permettermi di essere debole,non un altra volta così soffocai quell'istinto che mi suscitava tristezza e mi vestii.Mi calzava giusto anche se nell'ultimo periodo ero cresciuta parecchio.Scesa di nuovo in cucina presi dal frigo alcuni onigiri che avevo preparato quella mattina e li misi nella borsa a tracolla che avevo preso.Era la stessa di quella volta,della prima volta in cui avevo vacato le porte dell'accademia,la prima volta che avevo visto Sasuke,la prima volta che mi trovavo davanti ad un sensei...almeno davanti ad una persona che fosse il mio sensei.Lo so che la cosa sembra stupida e banale ma in me quella volta suscitò soggezione ad una persona come non mai.
Mi ricordo...
Pensai facendo rinvenire quei ricordi
Mi ricordo quando Yondaime entrò nell'aula spoglia dove c'eravamo appena presentati con il primo sensei,di cui non ricordo il nome,ci portò fuori e ci fece fare alcune prove di precisione e mira io ero una frana...e anche qando ci siamo dovti arrampicare su quegli alberi non è andata tanto meglio...speriamo solo di non incappare di nuovo negli stessi errori,non mi va,a quattordci anni,di rifare per la terza volta l'accademia...sarebbe un disonore per me...dopotutto è un ottimo sensei è solo un pochino duro
Riemersi dal mio monologo pensato,guardai l'orologio,tirai un urlo eschizzai fuori di casa reggendo nella mano la tacolla
Maledizione sono tardi...speriamo che non sia gi arrivato...che strano tutte le volte è così...o mi dimentico il pranzo o mi perdo nei ricordi,mannaggia
Mi morsi la mano e continuai a schizzare tra le persone che cominciavano ad uscire dalle loro case dirette alle loro mansioni,o in partenza per qualche missione.Arrivai ansimando al portone dell'edificio,intorno era deserto,varcai l'entrata e chiesi dove si trovava l'aula.Una donnicciola piccolina mi rspose di andare al iano superiore,eseguii e scoprii con piacere che era la stessa aula dove avevo frequentato il corso quella volta.Era tutto deserto,non si sentiva parlare nessunotutto taceva
Con la fortuna che ho sarò in ritardo colossale e finirò sgridata...
Entrai nell'aula che scoprii essere vuota,lanciai uno sguardo al grande orologio sopra la cattedra,le sette ed un quarto,sgranai gli occhi
Ma come? Non ero partita alle sette e mezza? Vabbè meglio così se sono in anticipo.
Appoggiai la tracolla nel banco direttamente davanti la cattedra e mi avviai alla finestra,la spalancai e mi appoggiai sul davanzale per poter vedere fuori,l'aria fresca e frizzante mi stava riempiendo i polmoni ed ero tornata frizzante come n tempo,piena di voglia di fare,di allegria e di vivacità...in quella giornata niente e nessuno avrebbe distrutto quel buonumore che dopo tanto tempo si era fatto faticosamente spazio tra la malinconia e la tristezza del mio Io interiore.La mia mente pensava,pensava anche a Vinx ma questo non riusciva lo stesso a demoralizzarmi come mi succedeva fino a ieri sera,la mia mente pensava però anche alle persone con cui avrei condiviso quei momenti,brutti o belli che fossero,parlavo de miei nuovo compagni

SPOILER (click to view)
spero vada bene @.@ ah ibadisco che per motivi scolastici non so se potrò postare ogni due giorni...ah spero anche che il post sia decente e nn un mucchio di baggianate =P se così fosse perdnatemi perchè ero in una fase psicologica stressata xD


Edited by hermione-giorgy - 20/1/2008, 20:59
 
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Laeroth
view post Posted on 20/1/2008, 19:42




SPOILER (click to view)
«Parlato»
Pensato
Narrazione


Una mattina un bussare lieve alla porta di Sato, in un ora decisamente insolita per Sato, indicò a Sato che era giunta una missiva per lui. Sato diresse alcune lievi ingiurie contro lo scellerato che lo aveva interrotto nel bel mezzo del suo sonno, si rigirò e, inconscio di chi potesse volergli comunicare qualcosa, gridò con una voce spezzata dal sonno a chi consegnava la lettera:
«Lasciala là fuori, porca miseria, la prenderò più tardi.»

Quindi cercò di ritrovare la posizione migliore per continuare il suo riposo, ma senza dimenticarsi di esclamare:
«Non ti aspettare la mancia, idiota!»

E tornò a dormire, senza conoscere il contenuto della lettera e senza curarsene poi in maniera particolare. Non capiva chi mai poteva avergli voluto scrivere qualcosa, in fondo egli disprezzava fortemente la sua famiglia e si era sempre reso decisamente indifferente ad amicizia e cose di questo tipo. L'unica lettera che aspettava da molto tempo era quella di ammissione all'Accademia Ninja di Konoha...
E se fosse la lettera di ammissione?

Sato aprì velocemente gli occhi, ansioso di sapere il contenuto di quella lettera così strana, cambiando il suo interesse per questa ad una velocità che ha dell'innaturale...
Deve essere per forza quella lettera, speriamo sia così, non ne posso veramente più di starmene mani in mano...

Sato quindi si alzò repentinamente dal suo letto, con un balzo irrequieto e si avviò a piedi nudi verso la porta, impaziente di leggere quella lettera. Si avvicinò alla busta con calma, raccogliendone delicatamente i lembi e portando la scritta del mittente alla portata della sua vista.

Yondaime Hyuuga, se ho ragione questo deve essere il nome del mio Sensei...
Mh...il mio sensei è uno Hyuuga...Non me lo sarei aspettato affatto.


Quindi scartò con rapidità la lettera, prese e lesse con foga tutto il suo contenuto e sul suo volto apparve un sorriso soddisfatto alla lettura di questa...
«Mh...Allora ,fra due giorni... Corso K-15....Aula 13. Bene.»

Quindi, soddisfatto e eccitato da questa nuova prospettiva pose la busta su un tavolo, mosse il suo collo a destra e a sinistra facendo scricchiolare le sue ossa leggermente intorpidite dal sonno con un espressione pensosa.

Spero che il Sensei Yondaime sia abbastanza esperto in Ninjutsu, dato che avrei davvero bisogno di approfondire questo campo...


Infatti, Sato pensava questo perchè, secondo la sua visione, i Ninjutsu sono la chiave dell'arte Ninja. Egli aveva il desiderio costante di apprenderne il più ampio numero possibile da aggiungere alla sua lista di Tecniche, considerando questa via la via più breve per ottenere il pieno potere di un Ninja. Era particolarmente attratto dai Ninjutsu elementali e sperava di arrivare a conoscere almeno un Ninjutsu per ogni elemento e, nella sua ignoranza, aveva condotto alcune ricerche e studi sugli elementi e sui Ninjutsu. Sperava con tutto il cuore che il suo Sensei potesse insegnargli veramente qualcosa che avrebbe cambiato il suo modo rozzo e infantile di combattere, migliorando gli aspetti più deboli della sua mentalità.
Sapeva che tutto ciò non sarebbe stato facile e che avrebbe dovuto spendere gran parte della sua vita dietro all'Accademia e alle sue lezioni, ma sperava di ottenere il massimo vantaggio possibile.

Sono deciso a impegnarmi in questa Accademia e più mi allenerò tanto più potrò crescere in fretta rispetto ai miei compagni. Voglio che perfezioni ancora di più di quanto ho già fatto le mie poche tecniche apprese prima di arrivare in Accademia...


Detto questo afferrò una manciata di biscotti e li fozò a entrare nella bocca, masticando rozzamente, si vesti nel minor tempo possibile e si fiondò fuori di casa, ai margini di Konoha, per continuare ad allenarsi sulle poche mosse che il suo patetico clan gli aveva passato e sulle sue scarse e basilari conoscenze del combattimento.
Trascorse lì gran parte della mattinata, esercitandosi con costanza nelle Tecniche che conosceva, con caparbietà, cercando di migliorare sempre di più i tempi di esecuzione e l'esecuzione della stessa.

«Devo Migliorare, ancora di più...Non basta!»

Esclamò ansimante Sato, dopo una vistosa serie di sforzi con le sue tecniche, per cadere poi sulle ginocchia, stremato.
Si sedette e recuperò un pò le sue forze, ansioso di riprendere al più presto possibile i suoi allenamenti, al costo di rimanere sfinito per il resto della giornata.
Aveva l'arto superiore sinistro lievemente ustionato per un piccolo errore dato da una distrazione mentre compieva il suo unico Ninjutsu elementale, la tecnica di cui andava più fiero, la Palla di Fuoco Suprema, inoltre era stato stremato anche dai continui allenamenti fisici a cui sottoponeva senza sosta il suo corpo e, una volta resosi conto della situazione, interruppe gli allenamenti e avanzò lentamente e faticosamente verso casa sua, con passo pesante e affaticato.

Maledizione! Non basta, devo continuare ad allenarmi se voglio padroneggiare ottimalmente le mie Tecniche! Devo allenarmi di più...


Stremato giunse a casa, mangiò abbondantemente un terzo di tutto quello che era contenuto nella sua dispensa, per poi continuare a riflettere, mentre spargeva una pomata anti-ustionante sul braccio sinistro, sul motivo che lo aveva spinto con foga a cercare di migliorare in tutti i modi nel campo del Ninjutsu.

In fondo il clan Hidari ha sempre fatto il minore uso possibile delle tecniche di Ninjutsu, sono soltanto mediocri Ninja inferiori...Non mi sembra nemmeno che il mio sangue sia il sangue di quel patetico clan, la mia ambizione va molto oltre le loro limitazioni mentali, io voglio ottenere il più elevato numero di Ninjutsu, mostrando loro che anche in un clan mediocre come il loro può essere la culla di un genio, che io sono diverso da loro, sono superiore a questi!
Il mio sensei, Yondaime Hyuuga, appartiene a una delle più nobili casate della foglia, con una lista copiosa di grandi geni che sono nati da questa...Egli potrà avere delle ambizioni più simili alle mie, piuttosto che quei insignificanti Shinobi del mio clan...


Sato era spesso furioso contro il suo clan, lo accusava di non aver mai fornitogli stimoli necessari per cercare sempre di più di migliorarsi e odiava quel senso di accontentamento di cui tutta la casata Hidari godeva.
Sato era diverso, aveva grandi mire, ma la prima delle sue ambizioni era differenziarsi da tutti gli altri Hidari.

Trascorse la fine di quel giorno e la mattina del giorno seguente studiando il più possibile le sue tecniche dal livello teorico, studiandone i punti di forza e i punti deboli, analizzandone ogni minimo svantaggio e vantaggio, studiando le situazioni in cui era meglio applicare questa o quest'altra tecnica, fino a notte tarda. Egli rimase sui libri a lungo, il sole era calato da molte ore e l'alba non tardava a giungere. Sato alzò la testa da un vecchio tomo di Arti Ninja e strinse ancora di più la fasciatura al braccio sinistro che aveva compiuto qualche ora prima a causa della scottatura, cercò quindi di proseguire a leggere il capitolo dedicato all'applicazione dei Ninjutsu sul frangente della difesa...

Certo, il mio Marin Jijizo è una discreta tecnica per danneggiare un eventuale attaccante, ma il suo livello di forza non è abbastanza per contrastare un Ninjutsu o un Taijutsu di medio livello, l'ideale per fare questo sarebbe il Suijinheki che comunque....fornisce...una....


E quindi si addormentò, testa sul libro e si risvegliò solo molte ore dopo, quando il sole era già da un pò di tempo al suo apice maggiore, svegliato dai raggi del sole così intensi.
Oggi il suo umore era palesemente diverso: nonostante i giorni che separavano Sato dalla sua entrata in accademia erano ovviamente diminuiti, quella smania di allenarsi che lo aveva preso il giorno prima si era in un qualche modo calmata, lasciando posto a un lieve senso di pigrizia che portava dentrò sè tutta la stanchezza di una notte passata sui libri...
Passò il resto della giornata a dormire e a passare inutilmente il tempo, quasi isolato dall'ansia che il giorno prima lo aveva investito.
Il giorno dopo si alzò di buona mattina, sorridente come poche altre volte, si lavò allegramente e si vestì con quanta più fretta possibile. Mangiò qualcosa al volo e vide che l'ora stabilita sulla lettera stava per giungere, quindi mancando solo un quarto d'ora all'appuntamento con il Sensei in accademia, si fiondò il più velocemente possibile verso l'aula 13.

Voglio arrivare il prima possibile per cercare di non mancare nemmeno una parola del Sensei Yondaime...


Aveva aspettato con impazienza questo momento e aveva fantasticato sul suo Sensei molte volte, ma ora era davvero scalciante dalla voglia di conoscerlo e di poter apprendere il più possibile da lui, voleva essere rassicurato dal fatto che potesse rispondere alle caratteristiche che più di una volta nel corso dei suoi anni aveva attribuito al suo Sensei ideale...
Arrivò presto nell'aula 13 e si sedette ad un banco con aria distratta, a quanto pare non era il primo, ma una ragazza dai capelli bruni era appoggiata alla finestra, scrutando fuori. Quindi Sato, dopo aver esclamato con un radioso sorriso un:

«Salve!»

Diretto alla sua nuova compagna appoggiò la sua testa sulle sue mani, con sguardo perso e assente, immerso nei suoi pensieri e nelle sue solite invettive contro il suo clan, in attesa del suo maestro...



Edited by Laeroth - 20/1/2008, 21:30
 
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nicolas_90
view post Posted on 21/1/2008, 22:56




CITAZIONE
narrato
pensato
parlato

L'inizio della fine

Stavano calando le tenebre su konoha e io che come al solito stavo sulla solita altura dove trascorrevo le mie giornate a pensare e ad allenarmi nell'arrampicata, vedendo il sole tramontare raccolsi ed indossai le scarpe e mi avviai verso casa.
che seccatura appena arriverò a casa sarò cosrtetto a sopportarmi ancora mio padre che come al solito si metterà a tessere le lodi degli altri figli dei membri della nostra casata uff... lui mi crede il più debole del villaggio.
Mi avviai pensieroso verso casa ma appena arrivai vicino il centro abitato tutti i miei pensieri furono offuscati dai diversi odori di cibo provenienti dalle case circostanti, il mio stomaco cominciava a brontolare dovevo affrettarmi a raggiungere casa!
Accidenti che fame! Devo correre a casa.
Dopo aver camminato per più di quindici minuti arrivai davanti casa; ma quella sera avevo una strana sensazione come se dovesse accadermi una qualche sorta di discrazia.
Uhmm... ho una strana sensazione, spero nn sia ciò che penso...
Tirai fuori la chiava dalla mia tasca e nn ebbi neanche il tempo di girare la maniglia che la porta si spalancò;
era mia madre che vedendomi si illuminò el volto, io la guardai alzando un sopracciglio e dissi:
Ciao mamma, che cosa sta succedendo?
Avranno trovato un modo per liberarsi di me immagino eh eh
Mia madre nn disse niente, chiuse la porta dietro le mie spalle e si diresse in cucina,poco dopo tornò con una busta bianca che aveva tutto l'aspetto di una lettera;
Chi diavolo avrebbe mai potuto mandarmi una lettera, le persone che conosco e abitano più lontano stanno a 30 metri da casa mia bah
infatti allungo la mano e mi porse la busta: era una missiva proveniente dall'accademia di konoha più precisamente dal sensei yondaime hyuuga; leggendo quella lettera sentii il mio stomaco chiudersi e il mio intestino attorcigliarsi alla vista di quella lettera.
Proprio come temevo, sono stato accettato all'accademia ninja sono sicuro che verrò cacciato il primo giorno accidenti!
La fame era sparita tutti i miei pensieri e le mie sensazioni erano state sostituite dalla preuccupazione e dall'angoscia di dover mostrare le mie capacità davanti ad altre persone.
MI sedetti a tavola aspettando mio padre...
mio padre; appena arriverà di sicuro comincerà con i suoi moniti e ovviamente nn si dimenticherà di ricordarmi quando sia scarso
Difatti appenà rietrò a casa prima ancora di salutare si mise ad urlare nel corridoio chiedendo di me e come gia previsto mi ammoni dicendomi di nn fargli fare brutta figura anche se sapeva che sarebbe stato inevitabile e io sovraccarico di angoscie mi alzai da tavola e mi diressi al piano superiore più precisamente sul tetto e una volta giunto li mi sdraiai sulle calde tegole che ancora avevano racchiuso il calore dei raggi del sole appena calato e mi misi a rimirare il cielo e a pensare a cosa avrei dovuto fare e soprattutto a cosa avrei dovuto fare per dimostrare finalmente a mio padre di cosa ero capace.
in fondo adesso che ci penso questa potrebbe essere la mia occasione per dimostrare a tutti che non sono affatto un buono a niente, solo se nn avessi questa piaga sarebbe tutto più facile
Erano ore che stavo sul tetto e ormai si era fatto tardi e il freddo si iniziava ad avvertire così rientrai in casa e mi diressi nella mia stanza dove mi straiai sul letto...
adesso basta dimostrerò a tutti di cosa sono capace
A tutti!
poi mi girai dsul lato dal quale potevo vedere attraverso la finestra e mi addormentai guardano la luna.



Il giorno della rinascità


Era quasi sorto il sole quando mi svegliai e appena ebbi preso un po di coscienza mi alzai e mi vestii di tutta fretta poi ancor più di corsa raccolsi la mia sacca e corsi fuori dirigendomi verso la foresta di corsa.A
ppena giunsi mi fermai poggiando le mani sulle coscie per reggere la parte superiore del mio corpo perchè ero rimasto senza fiato.
e adesso devo allenarmi fino a sera!
mi guardai intorno cercando un albero abbastanza alto sul quale arrampicarmi; ad un tratto vidi una altissima quercia e allora presi una notevole spinta e facendo leva sui piedi iniziare a scalare l'albero.
Purtroppo le cose nn andarono come speravo, caddi e ricaddi decine di volte da quell'albero finche nn decisi di lasciar perdere nn tanto per mancanza di determinazione ma più per il fatto di cercare di sopravvivere almeno un altro giorno.
sarà meglio che mi dedichi un po a studiare sui libri visto che di cadute ne ho fatte abbastanza
Accennai un sorriso ironico e poi tirai fuori un libro dalla mia sacca e iniziai a leggerlo con grande attenzione,
dopo alcune ore...
ormai stava facendo buoi e ad un certo punto chiusi il libro lo infilai nella sacca poi mi alzai stiracchiandomi un po...
adesso basta studiare e poi sta facendo buoi meglio che torni a casa
Mi avviai verso casa e pensieroso come al solito appena giunto a casa entrai in cucina e vedendo delle polpette di riso ne afferrrai un paio e cosri nella mia camera, appena entrato in camera divorai le polpette e poi visto che la notte si prospettava afosa e calda decisi di addormentarmi sul tetto dove la vista era piacevole e soprattutto nessuno mi poteva infastidire; una volta salito sul tetto mi distesi e perdendo il mio sguardo nel cielo stellato e limpido pensai:
chi sa cosa accadrà domani, chi sa che faccià avra il sensei ma tanto non importa cosa accadrà perchè cercherò di fare del mio meglio
poi chiusi gli occhi e mi addormentai sotto il cielo stellato.

Il giorno del giudizio

Il sole stava sorgendo e i suoi raggi luminosi enetravano attraverso le palpebre chiuse e cosi che mi svrgliai e visto che ero gia vestito raccolsi la sacca con l'occorrente per quel giorno e visto che era ancora presto scesi in strada uscendo da casa senza svegliare nessuno più che altro perchè non avevo voglia di vedere nessuno dei miei quel giorno almeno non appena sveglio.
farò meglio ad avviarmi verso l'accademia non voglio fare tardi
mi misi in cammino...
eccomi davanti l'accademia adesso non devo pensare ad altro che a fare del mio meglio senza farmi sopreffare dalle mie insicurezze
Vidi che il piazzale pieno di aspiranti ninja si stava svuotado e tutti si dirigevano all'interno allora entrai anche io,
finalmente l' aula 13
Entrai e vidi che nel aula c'erano gia altre deu persone allora con aria falsamente disinteressata dissi:
Salve
poi mi sedetti in un banco dove meglio potevo osservare il paesaggio che si scorgeva nella finestra e poggiai le mie cose sotto il banco e mi misi a guardare nel vuoto con un espressione inebedita
chi sa se farò amicizia con qualcuno, chi sa come sarà il nostro sensei e chi sa se riuscirò ad imparare qualcosa con la testa che mi ritrovo


SPOILER (click to view)
spero non faccia proprio schifo, come vedete penso molto più di quanto parlo lol


Edited by nicolas_90 - 26/1/2008, 12:15
 
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hacride
view post Posted on 22/1/2008, 08:44




leggenda:bianco per il parlato/giallo per i pensieri/verde per la voce fuori campo


2 giorni prima :



erano le 5 del mattino,quando sentii bussare alla porta.non volevo interrompere il mio allenamento,ma qualcosa mi diceva che era la busta che stavo aspettando con impazienza ( ma se non fosse stato cosi,ci sarebbe stato un nuovo funerale a konoha ).mi avviai verso l uscita del dojo con un adamento tranquillo ma allo stesso tempo impaziente di arrivare alla porta della mia dimora.dopo aver varcato e salutato il dojo percorsi il lungo corridoio che dava verso l entrata di casa ci misi pochi secondi per percorrerlo tutto.ma quando arrivai alla porta ero impaurito, non volevo aprire quella porta per paura di ricevere una delusione e se dietro la porta si fosse nascosto un rifiuto?!non avrei mai potuto accettarlo ,ma bastò un rumore proveniente dall interno della mia dimora per farmi dimenticare la paura.per la frenesia di andare a controllare da dove proveniva quel rumore,aprii di scatto la porta e trovai lì davanti a me un subordinato del sensei Yondaime Hyuuga,che mi porse una busta chiusa.ma l impazienza di vedere cosa era successo in casa era troppa e presi quella lettera senza ringraziare il tramite e gli chiusi la porta in faccia probabilmente questa mia mancanza di cortesia verrà riferita al sensei.quando rivedrò il tramite gli porgerò le mei scuse non pensai alla lettera che avevo tra le mani e perlustrai subito la casa.il rumore che sentii proveniva dal dojo,per l impazienza e l apprensione di arrivare alla porta di casa per verdere chi fosse a quell ora mi dimenticai di chiudere bene la porta del dojo,che per via di una folata di vento si chiuse.
dopo essermi accertato che fosse tutto ok,spostai tutta la mia attenzione su quella lettera.era firmata dal sensei in persona.era la comunicazione che aspettavo con ansia,ma nel momento in cui ero lì lì per aprire quella busta,mi bloccai per via dei miei pensieri legati a quella busta e se non fosse la notizia che stavo aspettando?! e se la mia domanda di ammissione alla scuola fosse stata rifiutata?! no!!!!non può essere così,come possono rifiutare la mia domanda,senza sapere quali sono le mie potenzialità! no non posso aprirla ora,mi serve un po di allenamento nel dojo per rilassarmi e mandar via lo stress che mi sta provocando questa comunicazione. dopo qualche minuto di titubanza lasciai la busta vicino l entrata del dojo e ripresi i miei allenamenti

2 giorni prima/ore 14e43 :

Katon:Goukakyuu no Jutsu.....non ci siamo ancora!!!! l intensità del fuoco è ancora troppo debole!.dopo aver provato quella tecnica per un infinità di volte durante quella mattinata iniziai a sentire i primi morsi della fame e della stanchezza fisica,cosi decisi di interrompere i miei allenamenti per mettere qualcosa dentro lo stomaco.dopo aver salutato il dojo mi ricordai della lettera che mi fù recapitata la mattina stessa e la presi con me.mi avviai verso la cucina con la lettera stretta nella mano destra.ma la paura del rifiuto era troppo elevato che mi passò l appetito.mi misi seduto e poggiai la lettera sul tavolo.come è possibile che abbia paura di aprire questa busta?! è anche vero che da qui dipende la mia vita !!!se fosse un rifiuto non potrei mai più presentare un altra domanda di ammissione.è anche vero che tutti conoscono le potenzialità del mio clan,quindi non è possibile che sia un rifiuto. BASTA!!!devo sapere cosa c'è in questa busta.presi un kunai dalla sacca che avevo legata intorno la vita ed aprii quella busta.la lettera era piegata a 3,quindi si celava ancora del mistero su ciò che vi era scritto.la aprii lentamente ed iniziai a leggere le parole che vi erano scritte.
LO SAPEVO!!!!.....lo sapevo che non potevo essere scartato!!! la lettera del sensei Hyuuga era ciò che serviva alla mia vita.da quel momento ero stato ammesso all accademia ninja.da quel momento era iniziata la mia carriera ninja. ed ora per festeggiare l ammissione all accademia,farò ritorno nel dojo,mi dovrò far trovare in ottima forma dal sensei.

2 giorni prima/ore 23e57 :

STOP!!!ho esaurito tutte le mie forze,è ora di andare a riposare il mio corpo ed il mio spirito.ma la fatica accumulata era troppa e caddi li nel dojo,non avevo più nemmeno un briciolo di energia per mettermi in piedi,sentivo gli occhi pesanti come roccie ed i muscoli tutti indolenziti........

1 giorno prima/ore 15e51 :

NOOO!!!!che ore sono?!i miei allenamenti!.con un balzo tornai subito in piedi e corsi verso l orologio del corridoio principale,erano le 15e51 era davvero troppo tardi.avevo perso la sessione di allenamento mattutino ed al pensiero di ciò ero furente con me stesso ma in quello stesso momento mi ricordai della bella notizia del giorno precedente.ero così soddisfatto di quella lettera,firmata dal sensei in persona,che decisi di rileggerla.andai in cucina e mi avvicinai al tavolo dove vi era poggiata la lettera,la presi in mano ed iniziai a leggerla.per l emozionemi dimenticai di leggere la data e l ora della prima lezione in accademia.per fortuna che ho avuto l idea di rileggerla per tirarmi su di morale,per il mancato allenamento. sono stato inserito nel corso k15 insieme a Nicolas Hyuga
Frensis Uchiha
Sakura Gio Uchiha
Sato Hidari
Luke Yamanaka

bene degli ottimi elementi con cui confrontare le mie tecniche,anche se so già che mi daranno del filo da torcere,
e mi dovrò presentare nell aula 13 dell accademia ninja alle 7e45 almeno cosi avrò qualche ora per allenarmi...pensandoci bene,è ora di recuperare l allenamento perduto.

la notte prima/ore 23 :

anche se oggi è stato meno il carico di lavoro,può bastare così,non voglio essere in ritardo domani mattina è ora di andare a riposarmi.mi avviai verso la mia camera e quando vi arrivai mi sdraiai sul letto,ci volle meno di un minuto per addormentarmi.

giorno della prima lezione/ore7e06 :

per questa mattina va bene così!!!mi avviai verso l uscita del dojo e come sempre prima di uscire da quest ultimo mi voltai ed lo onorai con l inchino.percorsi il corridoio fino ad arrivare nel bagno dove mi immersi nell acqua per lavare i segni di quell allenamento mattutino dovrò migliorare la mia tecnica di fuoco se voglio competere con gli altri componenti del gruppo k15.
.NOOOO!!!!SONO IN RITARDO!!!!!uscii dal bagno con una velocità ed una irruenza degna di un bisonte.mi preparai alla stessa velocità ed uscii di casa,sempre correndo.MENO MALE!!!non ero in ritardo come pensavo. entrai nell aula 13;erano le 7e40 e nell aula erano già presenti in 3.l aula era abbastanza grande e vi era l imbarazzo della scelta per il posto.alla fine optai per un posto in seconda fila dove tra me e me mi augurai buona fortuna.il sensei ancora non si vede; chissà quale sarà la sua prima impressione del gruppo k15 CAZZO!!!! il solito sbadato...mi son dimenticato di salutare i presenti.per ora va bene così,porgerò le mie scuse alla fine della lezione.


Edited by hacride - 24/1/2008, 09:05
 
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Dev|L_ZaBusA
view post Posted on 23/1/2008, 22:39




CITAZIONE
visto che ne ..:Ramos|9|2|£:.., ne hitachi-91 hanno postato in tempo nel corso k-15 essi saranno bocciati e costretti a ripresentare, se vorranno, le loro candidature per l'ingresso in accademia.
Intanto ho scelto due sostituti:
Tommy_Dark994
Utrod

Chiedo scusa, per l'attesa, a chi ha gia postato e mi riservo di postare venerdi sera/notte se i due sostituti non posteranno in tempo.

 
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Tommy_Dark994
view post Posted on 23/1/2008, 23:07




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
[/color=blue]Pensato[/color]


Si prospettava essere una bella giornata dai luminosi fasci che il grande sole metteva in mostra come un artista con le sue opere. Quella mattina Ryuk avrebbe iniziato il suo corso in accademia per diventare un vero ninja e come era da suo solito fare si alzò in tarda nottata, verso le 5.30, e iniziò a fare la sua solita colazione che comprendeva una tazza di latte con una noce di nocciolato leggero sciolta dentro e due cucchiai di cereali rice ckrispies. Mangiò lentamente dato che di tempo ne aveva prima di arrivare in accademia e di prepararsi per la sua prima lezione. Ancora una volta sentiva quel poco gustosa sapore che aveva sotto i denti e mentre pensava a come sarebbe stata la giornata se i suoi genitori adottivi sarebbero stati lì. Prese la tazza color latte di mucca e dopo averla pulita sotto l'acqua la ripose nello scomparto delle tazza e successivamente pulì l'intera cucina. Ryuk aveva una specie di mania per l'ordine e tutto doveva sembrare perfetto. Nonostante questo a volte il più disordinato era lui anche se poco dopo metteva tutto apposto. Apri lentamente la scricchiolante anta dell'armadio vecchio che apparteneva al genitore del vecchio tutore e prese i soiliti abiti puliti, riposti ordinatamente nell'armadio, e li mise sul letto stando attento a non spiegazzarli dato che avrebbe desiderato fare buona impressione sul suo sensei. Si tolse lentamente la vestaglia che si era messo in precedenza appena alzato dal letto e appena si fu spogliato completamente, apparte l'asciugamano alla vita e le infradito mezze rotte, si diresse in bagno dove aprì l'acqua fredda nella sua doccia. Si tolse le infradito e posò l'asciugamani sull'appendino stando attento sempre a non rovinarlo. Si mise sotto la scrosciante discesa d'acqua gelida che a partire dal capo fino ad arrivare alle unghie dei piedi scendeva come se sotto di lei ci fosse il vuoto senza preoccuparsi di nulla. Ryuk uscì dalla doccia impassibile come sempre e dopo essersi asciugato indossò la sua biancheria susseguita da un pantalone beige molto elastico così da permettere i movimentei dell'allenamento.Indossò una maglietta nera a maniche corte e una giacchetta dello stesso colore dei suoi pantaloni. Prese le due borsette porta kunai e shuriken e dopo essersele legate alla vita e alla coscia uscì di casa. Ryuk non abitava del tutto a konoha ma poco fuori dal villaggio. Si diresse con calma verso il villaggio e appena superate le porte, ormai si erano fatte le 6.15, andò verso l'accademia dove si sarebbe un pò allenato sul lancio degli shuriken.
Si erano fatte ormai le 7.35 e Ryuk decise di avviarsi verso la sua aula dove avrebbe svolto il suo corso, quindi si diresse verso un bancone dove chiese ad una signorina di indicargli cortesemente la strada che indicò facilmente con un indicazione precisa.
Primo piano in fondo a destra.
Ryuk ringraziò e dopo aver percorso il tragitto silenziosamente aprì lentamente la porta dove lo aspettavano diversi compagni già seduti nell'aula sprovvista di sensei. Era da quando si era svegliato che Ryuk si domandava come fosse il suo sensei e quali compagni si sarebbe trovato e finalmente aveva trovato una risposta. L'aula era molto grande con diversi tavoli seguiti da delle sedie in mogano[ Albero molto robusto]. Le pareti erano molto semplici, di un colore verdastro che se fosse stato poco più scuro avrebbe ricordato il colore delle paludi che si trovavano a Kiri. C'erano un paio di finestre sul lato destro ed una lavagna molto pulita con qualche gesso sotto di essa. In fine c'era la cattedra.
spero siano tutti al mio livello se no mi annoierò in questo corso
Ryuk si andò a sedere silenziosamente ad uno dei primi banchi e si mise ad aspettare il resto degli alunni che sarebbero arrivati da li a pochi minuti. Allasua prima domanda era già stata risposta mentre alla seconda non aveva ancora avuto uno risposta.
 
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Utrud
view post Posted on 23/1/2008, 23:24




SPOILER (click to view)
blu=narrato;rosso=parlato;arancione=pensato

Vlad la sera prima del suo primo giorno di accademia andò a letto molto presto,anche se stette molto tempo a pensare
Finalemnte iniziò l'acacdemia,il mio primo passo nel mondo dei ninja e il mio primo passo per la vendetta contro quei maledetti.La pagheranno per quello che hanno fatto ai miei genitori
Poi Vlad prese un album dal comodino a destra del suo letto dove si trovava anche una lampada.L'albu aveva come copertina Vlad da piccolo e suo padre e sua madre.Poi apri l'album e iniziò a sfogliare quel album che conteneva foto dei suoi genitori sia con Vlad che nei tempi prima che Vlad nascesse.Poi avvicinatosi a una foto,al bordo destra della quale c'era scritta una data,posò la mano destra su quella foto
Mamma,papa,vi vendicherò anche a costo della mia vita,questo è il mio obbiettivo ed è per questo che sono cosi determinato a diventare un ninja
Vlad poi chiuse l'album e spense la luce della lampada del comodino a destra del suo letto,dove aveva posato anche quel album dei suoi genitori,però prima di addormentarsi ritornò con la mente a quel giorno in cui li communicarono che i suoi genitori erano morti.Loro due erano dei ninja motlo forti e furono amndati in una missione di livelloS che consisteva nel accompagnare un politico importante,ma quello che non si sapeva è che l'akatsuki lo voleva morto.Quindi quando si rpesentarono davanti ai suoi geitori,loro per quanto forti,morirono contro i due membri dell'akatsuki che poi uccisero anche quel politico.Vlad saputo quello non seppe come sentirsi,certo aveva pochi anni,ma era molto piu amturo dell'eta che aveva.Da allora Vlad giurò di vendicare i suoi genitori anche a costo della sua stessa vita.Poi subito si addormentò,il giorno dopo sarebbe stato un giorno ababstanza impegnativo,quindi era meglio riposare.Vlad si svegliò alle sette in punto e si alzò.Prese subito la lettera che il suo maestro li aveva inviato e la rilesse.L'appuntamento era per le sette e quarantacinque
Bene,è per le 7-45,ho ancor amolto tempo
Pensò Vlad e poi si alzò andando subito al bagno.Non era minimamente stanco essendosi riposato abbastanza,quindi subito si lavò la faccia e i denti.Poi andò a fare colazione.Bevve un thè con alcuni biscotti e con pane e marmellata.Sazione dopo aver mangaito tanto guardò l'orologio nuovamente
Bene sono le 7-25
Vlad quindi si vesti:prese la solita maglia nera con il simbolo del clan uchiha sulla spalla e i pantaloncini bianchi e parti verso l'acacdemia,essendoci ancora molto tempo decise di non correre,quindi si mise a camminare verso l'accademia.Passando per il vilalggio tutti lo guardavano e lo indicavano parlando sottovoce ricordando quello che successe ai genitori di Vlad,o che era orfano e tante cose cosi.A Vlad davano abbastanza fastidio queste cose,ma non poteva fare niente con le chiacchere,ma lo avrebbe fatto con le azioni.Passando anche per il mercato,prese una mela da mangiare durante il viaggio che fini poco prima di trovarsi davanti all'accademia.Arrivato alle porte dell'accademia,si fermò per un momento ripensando ai suoi obbiettivi e a quello che doveva fare,poi girò lo sguardo verso la montagna dei hokage e la guardò ed infine entrò nell'accademia sorpassando le prote aperte
Questo è il mio primo passo per diventare ninja e per poter realizzare il mio obbiettivo
Disse Vlad entrato nell'accademia.Poi tirò fuori la lettera che il suo maestro li aveva mandato,e la rilesse
Bene sto nel corso k-15 nell'aula 13 e devo esserci alle 7-45
Poi Vlad guardò l'orologio,erano le 7-40
Bene,inizio a dirigermi
Cosi Vlad iniziò ad incamminarsi verso l'aula 13 e una volta arrivato,bussò alla porta ed entrò.Vide alcuni studenti che salutò passivamente e con la sua solita aria triste andò a sedesri quasi in fondo all'aula da solo
Il maestro ancora non si vede,chissa quando arrivera,speriamo presto,cosi iniziamo prima e finiamo prima
Pensò Vlad mentre tirava fuori le pergamene che aveva protato per quella lezione
 
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Dev|L_ZaBusA
view post Posted on 25/1/2008, 09:38





SPOILER (click to view)
narrazione
§pensiero§
-parola-


.::K-15::.



La sera prima

Era una serata calma e temperata al villaggio della foglia e dopo i gravi problemi creati dagli shinobi provenienti da Oto, la vita scorreva serena e pacata....Yondaime, che aveva partecipato attivamente alla difesa del villaggio, aveva deciso, in comune accordo con l’Hokage, di prendersi una bella vacanza, una settimana esattamente; in vista della riapertura dell’accademia, della quale era sensei gia da quando era un giovane chunin. In quei giorni si era rilassato molto e insieme alla lupa Aky, ormai divenuta sua fida compagna di vita, aveva passato il tempo girovagando per il mondo cacciando e pescando...
Purtroppo tutte le cose belle hanno una fine e purtroppo quella fine molto spesso arriva troppo presto; la settimana era volata e con essa si era portata via l’allegria e la felicità del riposo e del relax assoluto, ormai la vacanza si era ridotta ad un paio d’ore....L’indomani sarebbe reiniziato il lavoro in accademia. Yondaime era sereno ma soprattutto era pronto per affrontare il corso K-15 nel migliore dei modi, voleva dare molto a quei ragazzi.

§Questa è l’ultima sera di riposo, penso proprio che non uscirò di casa, devo riposarmi il piu possibile....il problema è che non riesco proprio a pensarci, mi addormenterò e domani dovrò svegliarmi per tornare a lavorare.....uff che scocciatura, spero solo che i miei studenti siano pronti ad apprendere e non mi facciano fare gli straordinari.....non ne ho proprio voglia.....comunque mi aspetto un corso eccitante e pieno di brio, la classe è variegata e quindi ognuno di loro può fare molto per il proprio clan e per il villaggio....bah speriamo!!§

Senza rendersene conto, però, abbracciato dalla calda e suadente brezza di Morfeo, si addormentò accasciato sulla poltrona di pelle di fronte al camino spento, non pensò nemmeno di svestirsi poichè il sonno piombò su di esso in modo improvviso e repentino, l’ultimo pensiero cercò, rimescolando il tempo che fu, la sua defunta madre.....Lei era il faro guida di Yondaime e non passava giorno senza che lui pensasse sempre e solo alla sua figura.

Il grande giorno

Lo shinobi aveva detto ai ragazzi di presentarsi in accademia alle 7:45, ma erano le 7:30 quando i suoi occhi si schiusero dando il benvenuto al nuovo giorno, come al solito non aveva programmato alcuna sveglia e si era addormentato nella posizione piu scomoda dell’universo, aveva il corpo pervaso da dolori e tra un imprecazione e l’altra riusci a sbloccare la schiena traumatizzata dalla notte passata....
Si tolse quei vestiti sporchi e maleodoranti e li buttò in un’apposita cesta per i panni fetidi, nel pomeriggio avrebbe provveduto a lavare e stirare il tutto...questo era il grande problema che affliggeva la sua esistenza solitaria...

§Come al solito ho dormito qui, su questa poltronaccia....dovrò buttarla prima o poi e dovrò cominciare a dormire come le persone normali, su un letto, poi questi vestiti addosso per tutta la notte mi hanno impregnato di una puzza strana.....che schifo....uff mi sento a pezzi e i ragazzi sicuramente sono gia in accademia....devo sbrigarmi se no comincierò subito a dare una brutta impressione di me, però prima di tutto devo farmi una super-doccia§

Yondaime si lavò accuratamente dopodichè si vesti in tutta fretta indossando la sua divisa piu bella e nuova, lasciò a casa l’abbigliamento e l’attrezzatura da anbu, oggi non ne aveva proprio bisogno.... Dopo aver infilato il giubotto e il lungo cappotto bianco, prese le sue armi e corse fuori inseguito da Aky che intanto si era svegliata.....
In giro, per il villaggio, c’era molta gente, ma lui non riusciva quasi a percepire la presenza altrui....ormai correva a piu non posso per arrivare in tempo alla lezione, probabilmente avrebbe fatto un minimo ritardo, sperava solo che gli studenti non fossero dei tipi impazienti.
Quando arrivò in accademia erano le 7:50 e senza perdere tempo in burocrazie inutili si diresse verso la classe numero 13, era sempre seguito dalla fedele Aky....Appena entrato diede uno sguardo veloce all’interno, la classe come aveva pronosticato era gia piena e i suoi studenti aspettavano pazientemente l’arrivo dello svogliato sensei; degli suoi studenti conosceva solo Sakura Gio Uchiha, la quale era gia stata sua allieva precedentemente, a prima vista sembrava molto cresciuta...sia fisicamente che psicologicamente...

-Ragazzi chiedo venia sono in ritardo e lo so, spero di essere perdonato.....mmm va beh non credo vi importi dei mie problemi, quindi procediamo, mi presento...Io sono Yondaime Hyuuga e dal cognome che porto si può intuire qual’è il mio clan.....beh che dire, sono stato assegnato a questo corso e ne sono molto felice perchè voi tutti avete grandi potenzialità, spero di riuscire ad insegnarvi molte cose utili alla vostra formazione di ninja, spero soprattutto di trarre il meglio dalle vostre menti adolescenti e desiderose di sapere.....Il villaggio ha bisogno di gente competente e affidabile quindi io mi auguro di aiutarvi a formare la vostra persona in tutte le sue sfaccettatture....ora a voi...chi siete? Ho letto gia le vostre schede inviatemi dall’hokage in persona, ma preferisco sentire la vostra voce e voglio sapere tutto di voi, quali credete siano i vostri punti forti, i vostri punti deboli, le vostre aspettative e i vostri progetti per il futuro....Sakura noi gia ci conosciamo...ma sarebbe giusto che tu ti presentassi ai tuoi nuovi compagni, a se vuoi parlagli anche di me e di Aky...cosi ci conosciamo alla grande con tutti...ihihihih –

Finito di parlare accennò un sorriso e in attesa della risposta dei ragazzi, appoggiò sulla cattedra la sua “artiglieria” e si sedette su una sedia di fronte alla cattedra.....era molto incuriosito da tutti loro e si aspettava grandi cose dal corso K-15, quelli che oggi sono dei ragazzi dopo questo corso sarebbero divenuti dei ninja della foglia.

CITAZIONE
hermione-giorgy=ti trovo molto migliorata dall'ultima volta....mi fa piacere, per ora .ok
Laeroth e Nicolas_90= avete fatto entrambi un bel post, comunque mi aspetto che entro la fine del corso entrambi miglioriate. buono per ora
hacride=puoi migliorare molto, la descrizione c'è ed è pure abbastanza complessa, dovresti però ordinare un po il tutto, al prossimo post modifica la legenda e metti la descrizione delle tecniche che utilizzi in spoiler. puoi migliorare
Tommy_Dark994 e Utrod= avevo dato un minimo di righe(e non è una questione numerica), il contenuto è abbastanza scarso e pure l'ordine è "disordinato" comunque miglioreremo insieme

 
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hacride
view post Posted on 25/1/2008, 15:16




sensei,in che senso dovrei ordinare il tutto :) ? (per gli spoiler ancora non son molto pratico)
 
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Dev|L_ZaBusA
view post Posted on 25/1/2008, 16:35




hacride non so prova andare a capo nela narrazione dividendo tra pensiero e narrazione....tu hai messo parlato=bianco, ma effettivmente sono le azioni ad essere scritte in bianco, per quanto riguarda lo spoiler copia qui sotto:
CODICE
[SPOILER][color=green]voce fuori campo[/color]
azioni
[color=yellow]pensiero[/color]
[color=red]parola[/color]
[/SPOILER]


avrai questo:
SPOILER (click to view)
voce fuori campo
azioni
pensiero
parola


P.S: ho messo parlato=rosso se per te va bene altrimenti cambia
 
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Laeroth
view post Posted on 26/1/2008, 17:03




SPOILER (click to view)
«Parlato»
Pensato
Narrazione


Sato era in classe da relativamente poco e in men che non si dica si presentarono anche gli altri compagni di corso. L'aula si riempì con tutti i partecipanti del K-15, quindi Sato attendeva che solo Yondaime Hyuuga, il suo Sensei, si presentasse per iniziare la lezione e iniziare il corso che egli sperava gli avrebbe riconosciuto la carica di Genin.
Appoggiò i gomiti sul banco e poggiò il suo mento sulle mani, gli occhi un pò socchiusi per il sonno, con poco interesse per i suoi compagni che si erano presentati. In fondo, quello che gli interessava era solo di riuscire ad acquisire il maggior potere possibile. Assonnato gli si chiusero gli occhi e iniziò a essere leggermente preoccupato dal lieve ritardo del Sensei.

Chissà perchè il Sensei non è ancora arrivato...Speriamo solo non ritardi troppo.


Spostò le sue mani dal mento, poggiò un braccio sul banco e guardò i suoi compagni, con indifferenza.

Quindi questi sono i compagni con cui dovrò passare questo corso, con cui dovrò confrontarmi...
Sono un pò preoccupato perchè ci sono alcuni i quali sembrano sapere decisamente il fatto loro, sembrano abbastanza forti.


Poi tornò alla sua posizione sonnolenta, in attesa del Sensei, completamente estraneo a quello che gli accadeva intorno. Era annoiato e non vedeva l'ora di iniziare la lezione per scrollarsi di dosso questa tediosa sensazione, per iniziare a apprendere qualcosa.
Dopo qualche minuto aprì le braccia, sgranchiendosi la schiena ed emanando un vistoso sbadiglio. Poi si alzò e fece qualche passo fra i banchi, osservando con espressione vuota l'aula, con sguardo perso, per poi andare a sedersi di nuovo, braccia conserte e piedi sul banco, sulla sua sedia.
Guardava il soffitto in attesa del Sensei e intanto pensava a quanto possa essere dura la vita di un maestro dell'accademia:

Corsi da seguire, studenti indisciplinati che puntano troppo in alto, da tenere a bada come un branco di pecore disordinato...E poi ci sono gli esami, le valutazioni, le missioni che si devono svolgere, gli allenamenti...Non deve essere per nulla piacevole. In fondo non importa quanto il Sensei ci fa attendere, l'importante è che sia competente, il resto sono solo dettagli...


A un certo punto il suono di un camminare fuori nel corridoio destò Sato dai suoi inutili e sconnessi pensieri, il quale si affrettò con la massima celerità possibile a togliere i piedi dal banco e a guardare fuori dalla classe.
Il sensei era arrivato, entrò in classe, seguito da una lupa, cosa che stupì alquanto Sato, che non credeva il Sensei avesse una compagna del genere con sè.

Una lupa? Chissà se la usa in combattimento...


Quindi il sensei si rivolse alla classe e iniziò con la presentazione.
Come Sato pensava era un Hyuuga, cosa non troppo difficile da prevedere...
Il sensei spiegò inoltre che era alquanto felice per le nostre potenzialità...

Mh...felice per le nostre potenzialità, sarà vero o è solo uno sprono a impegnarci di più? In fondo non può conoscere le nostre effettive potenzialità da quelle poche informazioni delle schede dell'Hokage...Bè, vedremo come si svilupperà la situazione...


Sato credeva che sarebbe stato un buon insegnante, egli sembrava fiducioso dei suoi studenti ed emanava quell'aura di autorità e saggezza che solo un grande shinobi avrebbe potuto trasmettere. Ovviamente il Sensei disse che il villaggio voleva, desiderava, che da questo corso escano Ninja formati e affidabili...

Il villaggio ha bisogno di gente affidabile e attaccata al villaggio? Non so quanto posso essere considerato affidabile, il mio comportamento è alquanto incostante...Spero solo di non deludere il mio Sensei...


Inoltre Yondaime Sensei chiese ai ragazzi di presentarsi, di esporre i loro punti forti e le loro debolezze, la loro personalità, i loro traguardi...
Sato non ebbe alcuna esitazione e si apprestò a esporre tutto quello che la sua mente pensava di se stesso...
Trasse un profondo respiro, sospirò e iniziò a parlare dopo un breve colpo di tosse per riavvivare la voce inusata da un pò di tempo...

«Beh, salve, se non dispiace a nessuno inizio io col presentarmi...
Il mio nome è Sato Hidari, ma il mio insulso cognome è una delle cose peggiori che il mio patetico clan mi ha lasciato, quindi chiamatemi solo Sato.»

Quindi fece una breve pausa per riprendere fiato, dopo che aveva detto con tanta foga le parole precedenti. Prese fiato e più serenamente questa volta, espose:
«Yondaime Sensei, lei ci ha chiesto chi siamo, per ora io sono un piatto e patetico studente, che non ha ricevuto ambizioni dal suo clan e non è stato stimolato dal suo villaggio a migliorarsi, ma spero di differenziarmi al più presto dai componenti del mio stupido clan, per dimostrare loro che io sono differente da loro, che io ho ambizione. Voglio che il mio nome sia ricordato, che sia legato a rispetto e paura come si deve nei confronti di un potente Ninja, voglio essere considerato il migliore e l'unico Hidari a Konoha degno di essere ricordato.»

Riprese fiato e diresse il suo sguardo direttamente negli occhi del suo maestro, e proseguì serio:

«Aspiro a un potere il quale farà che il nome di un Hidari, di Sato Hidari, sia temuto alla stregua di un qualunque Hyuuga e Uchiha, qui a Konoha.»


Quindi fece una piccola pausa e continuò, cambiando tono e velocizzando la sua parlantina:

«Inoltre aspiro alla conoscenza più vasta possibile delle arti Magiche, i Ninjutsu, in primo luogo, anche se non disdegno gli altri tipi di tecnica. So che può sembrare strano, ma penso fortemente che il numero e il livello delle tecniche che uno Shinobi conosce ne delimiti le capacità. Credo che un buon Ninja senza una tecnica dignitosa non andrà molto lontano.»

«Ho una certa preferenza per i Ninjutsu elementali e cercherò di padroneggiarne il maggior numero possibile...»


Si mise un dito sulle labbra, alzò lo sguardo con aria pensosa per tentare di ricordarsi qualcos'altro da dire, poi riprese a parlare:

«Per quanto riguarda i punti deboli credo di non essere molto allenato nello sviluppare Genjutsu, nonostante sia molto affascinato anche su questo tipo di tecniche. Non ne padroneggio attualmente nessuno e credo inoltre che potrei migliorare molto sotto l'aspetto dei Taijutsu.»


Che dire più? Credo di aver esposto più o meno una visione abbastanza generale della mia personalità e non credo bisogna entrare ancora di più in particolari.

«Progetti per il futuro...Mh...Credo di averli già esposti, quindi non so più che dire...»


Scrollò le spalle, con aria incerta e rivolse uno sguardo al Sensei, dicendo in conclusione:

«Credo sia tutto quello che necessitiate sapere su di me, non ritengo necessario aggiungere altro. Con il suo permesso Sensei...»


Quindi interruppe il suo discorso, stese la schiena contro la sedia, la quale si era sempre più allontanata dallo schienale per via della foga del suo discorso, incrociò le braccia e aspettò che i suoi compagni iniziassero a parlare degli aspetti che il Sensei aveva chiesto.


SPOILER (click to view)
Scusate il post merdoso, ma sono davvero indietro con le interrogazioni a scuola e necessito un bel pò di tempo per studiare, scusate ancora :sisisi:
 
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hermione-giorgy
view post Posted on 26/1/2008, 21:45




CITAZIONE
narrato
parlato
pensato

La Classe

La classe pianpiano si stava riempiendo,nuove persone entravano dalla porta dandomi un breve saluto,distaccato ovvio.L'orologio scandiva secco i minuti,il Sensei non accennava a varcare la porta.Con fare lento tornai al mio posto,la tracolla era ancora lì immobile dove l'avevo lasciata poco prima mi sedetti,lasciandomi cadere leggermente sulla fredda e dura panca,lanciai un occhiata al mio fianco,vuoto.Lì dove tempo prima era seduto Sasuke ora c'era il vuoto.Dei pensieri mi affiorarono,erano stupidi...tipo "Cosa starà facendo ora?" oppure "Chissà come si trova ad Oto..." ma ora non c'era il tempo di perdersi su scelte e decisioni,mi girai un po' riluttante e salutai anche io uno ad uno tutti quei ragazzi,ero l'unica femmina tra di loro,e di certo la più imbranata.Sospirai.Di colpo la porta si aprì,era lui Yondaime che entrava seguito da Aky la lupa...la ex lupe di Kira.La guardai,i suoi occhi grandi incrociarono i miei,mi ricordava la padrona,che non avevo avuto modo di conoscere bene,ma quel poco che l'avevo conosciuta mi era sembrata una persona stupenda.Dalla sua morte Aky è sempre con lui...che brutto colpo.Ovviamente si scusò per il ritardo,dieci minuti netti.Ci chiese di presentarci e un mio compagno,che scoprii chiamarsi Sato Hidari,si presentò per primo.Insinuava che il suo cognome era insulso,ma a dir la verità io nemmeno lo avevo mai sentito nominare.La mia mente vagava,come sempre,assente alla ricerca di qualche particolare della mia vita,quel ragazzo non attirava la mia attenzione,poi qualcosa della domanda precedente fece scattare nella mia mente una specie di fermo e quasi mi fece buttare per terra la borsa.Come poteva chiedermi di parlare di Aky?Dopo tutto quello che avevo passato? Lo guardai,lo sguardo freddo e distaccato che ormai mi ero ripromessa di non usare più,presi coraggio,avevo promesso,avevo promesso che niente in quella giornata mi avrebbe distrutto il morale
Beh non c'è molto da dire su Aky,se non che era la fedele lupa di una mia amica che è morta con il suo ragazzo in un posto dimenticato dal mondo...lei era speciale e la sua fida compagna la rispecchia,ogni volta che la guardo mi pare di sentirla ancora ridere...e su di lei Sensei Yondaime cosa posso raccontare? La prima volta che l'ho conosciuta...sa ricordo ancora l'acqua gelata in piena notte,oppure qui in accademia la prima volta,dove avevo cominciato a stimarla...non saprei cos'altro dire...Comunque io,per chi non mi conoscesse,sono Sakura Gio Uchiha,il resto non ha molta importanza visto che sono tutti fatti decisamente tristi,comunque Sensei Yondaime per questo corso ho intenzioni serie...basta che questa volta non ci siano gli alberi insaponati...
La mia voce aveva un tono acido ma anche melodioso,ero arrabbiata per la storia della lupa ma non ce l'avevo direttamente con lui,era cvome qualcosa che mi bruciava dentro,poi aggiunsi con un filo di voce
Mi spiace se l'ho offesa in qualche maniera...è solo che non voglio parlare di...
Rimasi muta prima di pronunciare il suo nome,poi flebilmente aggiunsi
...di Kira
Scostai lo sguardo dall'animale e lo posai fuori dalla finestra,i miei occhi si erano sciolti dinuovo e non volevano incontrare quelli del freddo shinobi che stava lì,innanzi a quella classe,avevo fatto una pessima impressione,lo sapevo ma non ci potevo fare niente.Avevo capito che non potevo nascondere che nonostante tutto la malinconia tormentava ancora il mio giovane animo.Cominciai a giocherellare con le mani in attesa di un rimprovero,uno dei tanti che avrei ricevuto in quell'anno accademico.Probabilmente lo avrei passato facendomi umiliare dal sensei davanti ai miei compagni,che mi avrebbero isolato di per certo a causa della mia nuova tipologia di carattere,un carattere freddo,odioso e triste.In quel momento desideravo aver vicino a me Vinx,quel ragazzo stupendo,in tutti i sensi,a cui volevo bene,di cui mi fidavo,che amavo e che mi era stato strappato via...con Kira.La malinconia stava cominciando a riaffiorare ottenebrando ancora di più la mia mente che si stava riabbattendo di nuovo.Non poteva prendere dinuovo il sopravvento,no non poteva,me lo ero ripromesso la tristezza in quel corpo doveva scomparire,per sempre.Deglutii e rialzai il volto,fissando seria Yondaime
 
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Tommy_Dark994
view post Posted on 27/1/2008, 00:55




SPOILER (click to view)
chiedo scusa ma non potrò postare dato che ho problemi con la mia raga che è in ospedale e dato che sono già in altri due gdr in cui sono più avanti ho pensato di abbandonare questo. chiedo umilmente scusa a tutti e chiedo scusa anche di averva fatto sorbire queste scuse grazie
 
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nicolas_90
view post Posted on 27/1/2008, 12:17




CITAZIONE
narrato
parlato
pensato

Il mio sguardo si distolse dalla finestra e vidi altri studenti stavano lentamente riempendo l'aula, salutando al loro ingresso ma nonostante il tempo stesse passando velocemente il nostro sensei nn si faceva vivo.
chissà pechè il sensei non arriva?...
Ad un tratto mi alzai dal banco mi diressi verso la finestra e fingendo di guardare fuori e mi misi ad osservare gli altri studenti sfruttando i riflessi che si formavano sui vetri...
Una serie di pensieri e paure affiorarono nella mia mente: In quel momento preso da un attimo di incertezza nei miei pensieri si confuse una voce che sembrava provenire da un altro me stesso che però sembrava più deciso e pronto a darmi coraggio
sembrano tutti molto preparati accidenti farò una brutta fugura di sicuro.... "No! idiota! Non dimenticarti cosa ti sei promesso!"
Non era altro che il mio desiderio di uscire dal mio isolamento forzato. Dopo quella breve parentesi mentale tornai a sedermi nel mio banco e fissando l'orologio tornai a pensare al nulla e cercare di rilassarmi aspettando il sensei tanto che ad un certo punto l'orologio sembrava si stesse fermando per quando andava piano... il tempo non passa mai quando si attende qualcuno o qualcosa uff...
Ad un tratto sentii dei passi animaleschi provenire dal corridoio e di colpo entrò in aula il sensei seguito da un magnifico lupo che pareva essere femmina ma appene distolsi lo sguardo dalla lupa e osservai il sensei vidi i suoi occhi bianchi e pansai di essere davvero finito...
oddio! uno hyuuga, speriamo non sia un amico di mio padre altrimenti sono spacciato
infetti l'avevo gia letto nella lettera ma mi era passato di mente.
Il sensei sembrava davvero forte ma per capire il suo carattere l'unico modo è conoscerlo e quindi aspettare che parli prima di giudicare.
Comunque il sensei si presentò e poi dopo un breve siscorso introduttivo ci chiese di parlargli un po di noi stessi...
Accidenti e adesso chhi parlerà mai, su, devo farmi coraggio e raccogliere le idee, farò meglio ad aspettare gli altri che inizino.
dopo aver ascoltato la presentazione di Sato ed essere alquanto perplesso dal suo odio per il suo clan venni scosso nel morale dalla triste sorte degli amici di sakura. adesso sono deciso, parlo io
Ad un tratto mi alzai e facendo un respiro profondo per rilassarmi iniziai dicendo:
S-salve, mi chiamo nicolas hyuga e vorrei parlare io adesso...
mi fermai a raccogliere le idee e di seguito continuai guardando negli occhi il sensei...
Allora, non ho molto da dire su di me, solo che sono un ragazzo che proviene dal nobile clan hyuga ma che non credo sia adatto a possedere un rifuito come me ma cmnq sono deciso a migliorare al massimo e a diventatre qualcuno un giorno così che forse riuscirò a sconfiggere le mie stupide paure.
Per quanto riguarda i miei punti di forza non credo che valgano a molto comunque sono bravo a scalare le rocce e mi esercito molto spesso nelle arti marziali e sto leggendo un po di cose sulle genjutsu e ancora, amo molto pensare, non credo siano dei veri punti di forza ma questo è quel che so fare meglio; per quanto riguarda i miei punti deboli: sicuramente la mia poca sicurezza mi debilita molto, di giudicare le mie abilità nelle arti ninja non mi permetto nemmeno dato che sono nulle. Il mio desiderio non che mia fantasiae di conbinare l'arte della spada con l'abilità innata del nostro clan se mai un giorno sarò in grado di entrarne in possesso e perciò sono deciso ad impegnarmi al massimo, è tutto sensei.

Accidenti quanto ho parlato, speriamo di non aver detto troppe scemenze eh eh
Smisi di parlare chiusi gli occhi e feci un sospiro per riprendere fiato e poi tornai a sedermi e con molta curiosità mi misi ad aspettare la prossima persona che avrebbe parlato.


SPOILER (click to view)
perdonatemi se è venuto uno schifo ma sto ammazzato di febbre
 
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62 replies since 20/1/2008, 17:40   1425 views
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