| °Shade° |
| | Act two: Quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà leggenda
CITAZIONE Narrato Pensato Parlato
Il mio corpo giaceva in quiete nel mezzo di quella fitta nebbia che qualche sciagurato aveva deciso di far cadere sulle nostre teste.Con quella specie di gatto tra le mani me ne stavo seduto ai piedi della roccia sulla quale giaceva il sensei.Quella maledetta nebbia non solo mi stava impedendo la vista del sublime liquido rosso che fuorisciva dal dito del maestro,ma,probabilmente,aveva anche impedito a questo di scorgere nella mia espressione il desiderio di possederlo.Tutto ciò mi irritava parecchio.Non essendo il taglio profondo ,ormai il sangue si stava,probabilmente, coagulando, e, inoltre, anche quello caduto a terra ,in seguito alla gravità, oramai era presumibilmente diventato secco e inassaggiabile.Un giorno avrei scoperto chi di quelli stolti aveva avuto una così brillante idea,un giorno mi sarei vendicato. Lo trascorrere dei cinque minuti comportò la scomparsa del felino,che fino ad allora era stato comodamente adagiato sulle mie mani,e anche l'arrivo dei raggi del sole,prima coperti dalla nebbia.Ciò mi permise di riscorgere il dito del sensei che ,come presumevo,ormai non perdeva più sangue.Quella che prima era rabbia divenne collera che si trasformò ben presto in odio profondo verso colui che aveva comportato il mio fallimento.Decisi di non girarmi per guardare i volti dei miei "compagni" ,la loro vista probabilmente ,invece di placare il mio odio, l'avrebbe reso incontrollabile.In quel momento il mio unico desiderio era di ucciderli tutti.
CITAZIONE "Complimenti, siete stati tutti molto bravi. Finalmente posso darvi la notizia che tutti voi stavate aspettando, ovvero siete stati promossi al grado Genin. Però vi manca ancora una cosa per essere dei ninja a tutti gli effetti, ovvero il vostro coprifronte. Ne ho nascosti sette in questa zona, il vostro compito è ritrovarli e poi potrete lasciare l'accademia da Genin di Kiri, liberarandovi finalmente della sgradita presenza del vostro amato Sensei." Le parole del sensei,benchè senza senso, come d'altronde ci aveva abituato,riuscirono a distrarmi dal mio corrodamento interno e riuscirono a far formare sul mio viso ,contorto dalla rabbia, una specie di sorriso.La felicità per la promozione era comparata dalla rabbia che provavo verso gli altri studenti,ops Genin.Per quanto mi riguardava ero certo di essere all'altezza di quel titolo,anzi quello rappresentava solo il primo passo della mia scalata,ma per quato rigurda gli altri,l'essere messo allo stesso livello di quegli esseri un pò mi infastidiva,non che avessi arie da superiore,ma l'idea che uno di loro mi aveva fatto perdere l'occasione più grande della mia vita mi faceva adirare, e probabilmente mi impediva di valutare con oggettività le loro abilità,cosicchè consideravo tutti indegni e privi di alcun valore,anche se magari mi sbagliavo,qualcuno,forse,almeno un'anno sarebbe sopravvissuto. Smesso che ebbi di vaneggiare insensatamente,iniziai a pensare dove quello stralunato sensei potesse aver nascosto il simbolo del mio potere. Quel coprifronte voleva,ipoteticamente,dimostrare la nostra lealtà verso il villaggio e quindi il nostro impegno a proteggerlo, indi per cui ,se il sensei nel disporli aveva usato un minimo di logica,questi si sarebbero dovuti trovare in luoghi che in qualche modo avevano a significare con ciò,che simboleggiavano questa nostra "sottomissione" al Mizukage. Ad un tratto un pensiero mi balenò in mente,mi alzai di scatto e andai di corsa verso il più vicino lago/fruscello che i miei occhi provati riuscivano a scorgere.A metà strada però arrestai il mio moto e deluso tornai a coricarmi per terra.Non aveva molto senso nascondere un coprifronte in acqua,la corrente lo avrebbe potuto spostare o la terra l'avrebbe potuto nascondere a una comune vista.No non poteva essere in acqua.Ma allora dove? Fissai il volto del sensei in cerca di qualche indizio,di qualche movimento delle pupille che potessero direzionarmi verso la mia meta.Pultroppo i suoi occhi dorati non lasciavano trasparire nulla di nulla, e fui costretto a tornare a ragionare su un qualcosa che avesse un minimo a che fare con il villaggio,che tra l'altro incominciavo a detestare a causa di questa inutile e ridicola prova. Pensa e ripensa la mia mente si andava a interrogare su mille posti e su mille possiiltà,in preda alla disperazione andai pure a pendere in considerazione che il coprifronte si potesse trovare legato da qualche parte in mezzo a una fitta nebbia.Bah ridicolo.Stanco e irritato sarei andato volentieri ad uccidere "occhi gialli" ma l'idea che questo potesse ancora privarmi del mio riconoscimento mi fece desistere. Volevo andare a casa e volevo quel coprifronte.Lo volevo subito. Mi alzai.Dall'alto riuscivo a guardare più lontano e forse un luccichio mi avrebbe indicato la via,quel dannato coprifronte doveva per forza trovarsi lì intorno. Osservando quel detestabile paesaggio qualcosa finalmente riuscì a catturare il mio interesse.Attaccato a un piccolo ramo di un'albero ,sovrastante un minuscolo laghetto,era appeso qualcosa.In preda al furore senza fare ragionamento alcuno salii sull'albero fino a raggiungere l'altezza del ramo.La sua lunghezza ,e il fatto che il mio premio fosse attaccato al limite di questo,mi impedivano di raggiungerlo semplicemente allungando la mano,inoltre quel ramo non era abastanza resistente da reggere il mio peso.Quell'incapace probabilmente l'aveva fatto attaccare lì da una delle sue bestie parlanti.Stressato,arrabbiato,voglioso di sangue e di carne,presi velocemente un kunai dalla sacca porta oggetti e con un colpo secco spezzai quel ramo.Il mio coprifronte cadde insieme a questo sulle sponde del laghetto sottostante.Slegato che l'ebbi dalla pianta lo legai sul braccio sinistro e me ne andai senza proferir parola.Non provavo alcun sentimento verso il sensei,mentre odiavo nel profondo tutti gli altri.Prima o poi avrei asaggiato il sangue di ognuno di essi,compreso quello di cui oggi ero stato privato.
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