Kiri I-9, Sensei - Nick Kouga

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°Jacques de Molay°
view post Posted on 4/11/2007, 15:07




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato

Dopo che tutti gli studenti ebbero finito con le loro tecniche l'allenamento poteva proseguire. Kakashi capì subito che quel giorno non ci sarebbe stata nemmeno un po di teoria,e questo lo rassicurava. Odiava la teoria,secondo lui era inutile sapere come fare una tecnica,ma non riuscire a farla.

Bene,perfetto. Ora che tutti hanno finito,vediamo cosa ci farò fare il sensei. La prova non puo certo finire qui,anzi secondo me,la vera prova sta per iniziare. Ora.
Spero solo di non metterci troppo...e devo evitare a tutti i costi di fare qualche cazzata delle mie,non voglio sfigurare davanti agli altri.


Kakashi seduto su un masso continuava a pensare,chiuso nel suo mondo. Il suo volto sembrava una maschera di pietra,non si riusciva a capire cosa provasse davvero. Rabbia? Indecisione? Voglia di mettersi in mostra? O semplicemente noia?
Questo Kakashi non voleva farlo capire. Si limitava cosi a fissare il sensei,in attesa che la prova continuasse.

Il sensei non si fece attendere e iniziò a comporre,con rapidità sorprendente,dei sigilli. Poi portò le mani alla bocca e si morse un dito. Con il sangue fuoriuscito macchiò una pergamena.

Certo! Penso di aver capito cosa vuole fare...la cosa inizia a diventare interessante.

Il sensei pronunciò delle parole confuse e portò la mani a terra. Di colpa,da una nuvoletta di fumo apparve un gatto...il quale parlava. Si esatto,riusciva a comunicare con il sensei e con tutti loro.

Ora il compito dei ragazzi era prendere un gatto. C'è n'era uno per ognuno di loro.

Subito i primi ragazzi si misero all'opera e Kakashi non fu da meno. Restò qualche secondo fermo a pensare ad una strategia.

Bene,se gli corro dietro non otterrò nulla. Devo pensare ad una strategia...ma certo! Sono gatti,devo sfruttare le loro debolezze!

Kakashi adocchiò un gatto il quale si era sdraiato per terra,quello sarebbe stato il suo bersaglio.

Kakashi avanzò verso il gatto,il quale non lo degnava nemmeno di uno sguardo,se ne stava beatamente sdraiato tra l'erba,cosi il ragazzo senza farsi vedere,ne sentire e tenendosi sempre a sistanza provò a creare due cloni acquatici,sfruttando l'acqua nei paraggi.
Cercò cosi di prenderlo in trappola con i cloni. Fece avanzare il primo clone sulla sinistra e il secondo sulla destra del gatto,mentre lui avanzava frontalmente. Sperava cosi di circondarlo a prenderlo. Ma fallì. Appena tutti e tre si trovarono a solo un metro il gatto filò via. Arrivò vicino ad un albero,a sei metri da Kakashi.

Dannazione,cosi non va!

Kakashi però non era il tipo che lasciava perdere tanto facilmente,cosi nascosto alla vista del gatto,compose alcuni sigilli e usò la tecnica della trasformazione,prendendo cosi le caratteristiche di un grosso topo bianco.

Si avvicinò trasformato al gatto e iniziò ad agitarsi cercando di guadagnarsi l'attenzione del felino,il quale si guardò un attimo intorno,non vide da nessuna parte Kakashi cosi decise di svagarsi inseguendo il topo.

Kakashi/topo iniziò a correre verso una grande pozza d'acqua formatasi poco prima. Il gatto continuò a seguirlo senza pensare ad altro.

Kakashi entrò nella pozza e il gatto con lui. Appena il gatto si trovò nel punto più profondo,erano circa 10 cm di profondità,Kakashi tornò normale.

Il gatto preso alla sprovvista cercò di uscire dalla grande pozza ma non fece in tempo,Kakashi con rapidi movimenti delle mani,usò la prigione acquatica e intrappolò il gatto.

Dopo un po,sciolse la prigione e prese il gatto in braccio,stanchissimo ma felice lo riportò al sensei...
 
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† Nick †
view post Posted on 6/11/2007, 15:59




Allo scadere dei cinque minuti con puntualità estrema, le 7 copie scomparvero, lasciando al loro posto solamente una piccola nuvoletta di fumo.
Anche se con alcune difficoltà per via del Velo di Nebbia che fu utilizzato da uno degli studenti, riuscii a seguire lo svolgimento della "missione", che fu portata a termine con successo da cinque di essi, mentre altri due erano rimasti semplicemente a guardare i gatti, senza provare a catturarli.
La strategia preferita fu quella di distrarre per poi imprigionare il felino in una Prigion e Acquatica; mi ritenni soddisfatto della buona riuscita della prova che si era rivelata inoltre abbastanza divertente.
Terminata la prova essi si avvicinarono a me con aria stanca ed un altro con un'espressione da maniaco, che tuttavia non riuscii ad interpretare.
Dato che ormai tutti iniziavano ad accusare i primi segni di stanchezza, decisi di concludere qui il corso dato che ormai avevo avuto modo di verificare le capacità di ognuno di loro.
Però mancava ancora qualcosa... presi la parola e dissi: "Complimenti, siete stati tutti molto bravi. Finalmente posso darvi la notizia che tutti voi stavate aspettando, ovvero siete stati promossi al grado Genin. Però vi manca ancora una cosa per essere dei ninja a tutti gli effetti, ovvero il vostro coprifronte. Ne ho nascosti sette in questa zona, il vostro compito è ritrovarli e poi potrete lasciare l'accademia da Genin di Kiri, liberarandovi finalmente della sgradita presenza del vostro amato Sensei."
Sapevo di non andare a genio alla maggior parte di questi studenti, però ero felice per loro, Kiri poteva contare sull'aiuto di altri promettenti shinobi.
Rimasi a guardare seduto con aria felice l'ultima prova, richiamando Kyou e osservando le ricerche dei neo-genin.


SPOILER (click to view)
L'obiettivo dell'ultima prova è quello di descrivere al meglio lo scenario delle vostre ricerche e di fare un post conclusivo, vi lascio libertà su dove trovare i coprifronte. Appena avrete fatto questo post potrete direttamente modificare le vostre schede senza ulteriori conferme (anche i due che non hanno postato nella prova precedente). Buon Lavoro.
 
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Sasshi
view post Posted on 6/11/2007, 18:58




Parte V: Il Simbolo.


Muahahah. Era un mito. Era ufficialmente un genio. O almeno per quanto gli riguardava. Probabilmente gli altri non l'avrebbero pensata così. Ma infondo Nike viveva in una mentalità tutta sua e sicuramente gli altri non l'avrebbero influenzato molto facilmente. Ora mancava l'ultima prova. Doveva trovare il coprifronte. Aspettò cinque minuti per riposarsi appena. In fondo doveva riprendere, almeno in parte, il suo chakra. Pensò dove il sensei Muahahah. Era un mito. Era ufficialmente un genio. O almeno per quanto gli riguardava. Probabilmente gli altri non l'avrebbero pensata così. Ma infondo Nike viveva in una mentalità tutta sua e sicuramente gli altri non l'avrebbero influenzato molto facilmente. Ora mancava l'ultima prova. Doveva trovare il coprifronte. Aspettò cinque minuti per riposarsi appena. In fondo doveva riprendere, almeno in parte, il suo chakra. Pensò dove il sensei aveva potuto nascondere quei dannati coprifronte. I luoghi possibili erano due. O l'aula e l'ambiente in cui stava camminando. In fondo non era una missione molto complicata. Cominciò a cercare nelle pozzanghere che si erano formate a causa delle varie tecniche utilizzate. Nulla. Il risultato fu solo sporcarsi di più. In realtà ne aveva già visto uno. Peccato che l'unico che aveva visto ce l'aveva addosso il sensei e non sarebbe stato di certo educato toglierlo di mano. In più non aveva certo voglia di morire in quella, così giovane, età. C'era solo una cosa da fare. Ispezionare nel minimo dettaglio la zona. Avrebbe potuto usare la moltiplicazione, ma preferiva cercarlo per conto suo. Se fosse stato una sua copia a trovarlo, sicuramente non sarebbe stata la stessa soddisfazione. Ricominciò a cercare tra i cespugli vicino all'acqua. Niente. Possibile che non li trovava? Forse era distratto o la sua vista non era abbastanza affinata. Vide un masso grande la metà di lui. Che il coprifronte fosse lì sotto? Si tirò su le maniche e ci andò contro, prendendo la rincorsa. Quasi non si fratturò la spalla. La sua idea di muovere il masso non era stata la migliore. In fondo era pietra, mica cartongesso. Cominciò a spingere con tutte le sue forze la roccia. Dopo dieci minuti di immune sforzo finalmente si riuscì a vedere un qualcosa di blu. Tutto esaltato spostò quella pietra con facilità. Estrasse quell'oggetto di colore blu, tutto infangato. Era solo uno straccio blu. Solamente uno straccio. Per diamine! Tutta quella fatica per nulla. Si rimise a cercare, ormai non sentendo più la stanchezza. Era troppo concentrato nel trovare quel maledetto coprifronte. Ritornò in classe per controllare anche lì. Guardò su tutti i banchi. In fondo il sensei avrebbe potuto approfittare del velo di nebbia per nascondere i coprifronti nella classe... Nei banchi non c'era nulla. Andò verso la cattedra. Si chinò per vedere sotto la scrivania. Eccolo! Appiccicato con un po' di scotch per non farlo cadere, c'era un coprifronte lucido, bello, pulito. Lo prese. Finalmente aveva guadagnato il simbolo dei ninja di Kiri. Si rialzò e guardò l'aula. Era tutta infangata.



§ chi sarà mai stato quello sporcaccione che l'ha ridotta così? §

Disse per poi notare il suo abbigliamento tutto infangato. Scappò dalla classe con enorme velocità e si diresse verso il sensei. Con un sorriso gli mostrò il coprifronte. Quello ormai era diventato il suo orgoglio! Il suo premio per tutta quella fatica...se lo mise in tasca come se non fosse più di un pezzo di latta. Sbadigliò. Era stanco. Si era svegliato troppo presto.

Beh io vado. Ci si vede.

Disse a tutti, anche se probabilmente nessuno lo stava notando. Poi si rivolse al maestro

Grazie per il coprifronte. Ora diventerò un superfigo. Muahahah. L'illustre genio che avete qui davanti tra poco diventerà il migliore.

Disse, anche se quegli occhi gli facevano ancora un po' impressione. Completò dandosi "un po'" di arie. Cominciò a correre verso casa per dare la bella notizia. Era ninja. I suoi genitori, anche se all'inizio non erano d'accordo, non sarebbero stati così inflessibile da non festeggiare nulla




 
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°Jacques de Molay°
view post Posted on 6/11/2007, 21:55




La vittoria finale era arrivata. Una sensazione,un misto di gratificazione e godimento si sparse per il corpo di Kakashi. La fatica scomparve immediatamente dal suo corpo,l'adrenalina aveva preso il suo posto. Un'altra volta. Era riuscito a prendere il gatto ma non era stato il solo infatti altri quattro ragazzi fecero come lui,mentre i due restanti non si mossero nemmeno.
Il sensei li aveva promossi tutti e sette ma Kakashi rimase perplesso da questa decisione. Cioè due di loro,non avevano nemmeno provato a inseguire i gatti...Kakashi ignorava i loro motivi,ma non li condivideva. E non condivideva nemmeno la decisione del sensei,ma d'altronde lui non era nessuno per contestare la decisione del Sensei.

Ma non tutto era finito. Erano Genin,ma che ragazza di Genin era uno senza copricapo? Dovevano ancora meritarselo quello. Il sensei gli disse che dovevano cercarlo,era da qualche parte nei dintorni.

Allora,o si trova nell'aula o qui intorno. Iniziamo dall'aula,non penso sia li,almeno la possoescludere subito e concentrare le mie forze qui fuori.

Kakashi incurante di cosa stessero facendo gli altri corse verso l'accademia,entrò in classe ed iniziò ad esaminarla accuratamente.
Controllò per bene sotto i banchi ma non la trovò,controllò sotto la cattedra ma nemmeno li,controllò ovunque nella classe ma niente. Di certo non si aspettava di trovarla li,ma gli sembrava giusto dare una controllata lo stesso.

Uscì di fretta dall'edificio e iniziò a cercare tra gli stagni,ormai pieni di fango. Immerse le mani cercando di toccare un'evntuale copricapo ma dopo circa dieci minuti di tentativi,non trovò nulla.

Tutto sporco di fango cotinuò a cercare tra gli alberi circostanti ma anche questa volta,il tutto si concluse con un nulla di fatto. Vide però che dietro ad una boscaglia,si trovava un torrente con acqua limpida e pulita.

Decise di avvicinarsi,male che sarebbe andata,non avrebbe trovato il copricapo ma almeno si sarebbe ripulito il volto dal fango.
Notò però uno strano luccichio nell'acqua,si avvicinò e trovò attaccato alla radice di una pianta marin il suo copricapo,era tutto bagnato ma splendeva contro i raggi del sole.
Kakashi lo sollevò in aria,come si fa con una coppa e subito dopo,se lo legò al collo.

Tornò camminando lentamente dal sensei e gli mostrò il copricapo.

"Sensei lo ho trovato! Ora sono ufficilamente un Genin! Si! Beh...sono stanco,penso che andrò a casa a riposarmi e...a lavarmi!"


Poi si rivolse agli altri ragazzi.

"Ciao a tutti,è stato un piacere..."

Dopo di ciò,scomparve nella nebbia...
 
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°Shade°
view post Posted on 7/11/2007, 16:02




Act two: Quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà leggenda

CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Il mio corpo giaceva in quiete nel mezzo di quella fitta nebbia che qualche sciagurato aveva deciso di far cadere sulle nostre teste.Con quella specie di gatto tra le mani me ne stavo seduto ai piedi della roccia sulla quale giaceva il sensei.Quella maledetta nebbia non solo mi stava impedendo la vista del sublime liquido rosso che fuorisciva dal dito del maestro,ma,probabilmente,aveva anche impedito a questo di scorgere nella mia espressione il desiderio di possederlo.Tutto ciò mi irritava parecchio.Non essendo il taglio profondo ,ormai il sangue si stava,probabilmente, coagulando, e, inoltre, anche quello caduto a terra ,in seguito alla gravità, oramai era presumibilmente diventato secco e inassaggiabile.Un giorno avrei scoperto chi di quelli stolti aveva avuto una così brillante idea,un giorno mi sarei vendicato.
Lo trascorrere dei cinque minuti comportò la scomparsa del felino,che fino ad allora era stato comodamente adagiato sulle mie mani,e anche l'arrivo dei raggi del sole,prima coperti dalla nebbia.Ciò mi permise di riscorgere il dito del sensei che ,come presumevo,ormai non perdeva più sangue.Quella che prima era rabbia divenne collera che si trasformò ben presto in odio profondo verso colui che aveva comportato il mio fallimento.Decisi di non girarmi per guardare i volti dei miei "compagni" ,la loro vista probabilmente ,invece di placare il mio odio, l'avrebbe reso incontrollabile.In quel momento il mio unico desiderio era di ucciderli tutti.



CITAZIONE
"Complimenti, siete stati tutti molto bravi. Finalmente posso darvi la notizia che tutti voi stavate aspettando, ovvero siete stati promossi al grado Genin. Però vi manca ancora una cosa per essere dei ninja a tutti gli effetti, ovvero il vostro coprifronte. Ne ho nascosti sette in questa zona, il vostro compito è ritrovarli e poi potrete lasciare l'accademia da Genin di Kiri, liberarandovi finalmente della sgradita presenza del vostro amato Sensei."

Le parole del sensei,benchè senza senso, come d'altronde ci aveva abituato,riuscirono a distrarmi dal mio corrodamento interno e riuscirono a far formare sul mio viso ,contorto dalla rabbia, una specie di sorriso.La felicità per la promozione era comparata dalla rabbia che provavo verso gli altri studenti,ops Genin.Per quanto mi riguardava ero certo di essere all'altezza di quel titolo,anzi quello rappresentava solo il primo passo della mia scalata,ma per quato rigurda gli altri,l'essere messo allo stesso livello di quegli esseri un pò mi infastidiva,non che avessi arie da superiore,ma l'idea che uno di loro mi aveva fatto perdere l'occasione più grande della mia vita mi faceva adirare, e probabilmente mi impediva di valutare con oggettività le loro abilità,cosicchè consideravo tutti indegni e privi di alcun valore,anche se magari mi sbagliavo,qualcuno,forse,almeno un'anno sarebbe sopravvissuto.
Smesso che ebbi di vaneggiare insensatamente,iniziai a pensare dove quello stralunato sensei potesse aver nascosto il simbolo del mio potere.
Quel coprifronte voleva,ipoteticamente,dimostrare la nostra lealtà verso il villaggio e quindi il nostro impegno a proteggerlo, indi per cui ,se il sensei nel disporli aveva usato un minimo di logica,questi si sarebbero dovuti trovare in luoghi che in qualche modo avevano a significare con ciò,che simboleggiavano questa nostra "sottomissione" al Mizukage.
Ad un tratto un pensiero mi balenò in mente,mi alzai di scatto e andai di corsa verso il più vicino lago/fruscello che i miei occhi provati riuscivano a scorgere.A metà strada però arrestai il mio moto e deluso tornai a coricarmi per terra.Non aveva molto senso nascondere un coprifronte in acqua,la corrente lo avrebbe potuto spostare o la terra l'avrebbe potuto nascondere a una comune vista.No non poteva essere in acqua.Ma allora dove?
Fissai il volto del sensei in cerca di qualche indizio,di qualche movimento delle pupille che potessero direzionarmi verso la mia meta.Pultroppo i suoi occhi dorati non lasciavano trasparire nulla di nulla, e fui costretto a tornare a ragionare su un qualcosa che avesse un minimo a che fare con il villaggio,che tra l'altro incominciavo a detestare a causa di questa inutile e ridicola prova.
Pensa e ripensa la mia mente si andava a interrogare su mille posti e su mille possiiltà,in preda alla disperazione andai pure a pendere in considerazione che il coprifronte si potesse trovare legato da qualche parte in mezzo a una fitta nebbia.Bah ridicolo.Stanco e irritato sarei andato volentieri ad uccidere "occhi gialli" ma l'idea che questo potesse ancora privarmi del mio riconoscimento mi fece desistere.
Volevo andare a casa e volevo quel coprifronte.Lo volevo subito.
Mi alzai.Dall'alto riuscivo a guardare più lontano e forse un luccichio mi avrebbe indicato la via,quel dannato coprifronte doveva per forza trovarsi lì intorno.
Osservando quel detestabile paesaggio qualcosa finalmente riuscì a catturare il mio interesse.Attaccato a un piccolo ramo di un'albero ,sovrastante un minuscolo laghetto,era appeso qualcosa.In preda al furore senza fare ragionamento alcuno salii sull'albero fino a raggiungere l'altezza del ramo.La sua lunghezza ,e il fatto che il mio premio fosse attaccato al limite di questo,mi impedivano di raggiungerlo semplicemente allungando la mano,inoltre quel ramo non era abastanza resistente da reggere il mio peso.Quell'incapace probabilmente l'aveva fatto attaccare lì da una delle sue bestie parlanti.Stressato,arrabbiato,voglioso di sangue e di carne,presi velocemente un kunai dalla sacca porta oggetti e con un colpo secco spezzai quel ramo.Il mio coprifronte cadde insieme a questo sulle sponde del laghetto sottostante.Slegato che l'ebbi dalla pianta lo legai sul braccio sinistro e me ne andai senza proferir parola.Non provavo alcun sentimento verso il sensei,mentre odiavo nel profondo tutti gli altri.Prima o poi avrei asaggiato il sangue di ognuno di essi,compreso quello di cui oggi ero stato privato.


 
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_Bardack_
view post Posted on 7/11/2007, 16:36




[ Ultimo Test ]

CITAZIONE
Narrato
* Pensato *
- Parlato -

CITAZIONE
Legenda :
- Ninjutsu ( Suiton )
- Ninjutsu ( Generale )
- Genjutsu
- Taijutsu

Done. Soddisfatto delle varie strategie applicate durante quest'ultima, inaspettata prova del sensei, esso promosse tutti quanti senza esitazioni, ma avventatamente al giudizio di Lloyd. Ma, questa decisione, fu con ripensamento. Vi era un ultimo compito da svolgere. Trovare i propri coprifronti, per simboliggiare il proprio grado di ninja, indifferentemente dal rango. Semplice e difficile allo stesso tempo, dipendeva dai punti di vista, ma soprattutto dall'abilità di avere 'vista'. Lloyd si risparmiò nel test per giocare le sue carte a quel sperava che fosse una delle prime prove che avrebbe affrontato. E invece gli si presentò una quasi facoltativa prova aggiunta per caso, quasi. Comunque non andò male. Cercare il suo trofeo non sarebbe stato difficile e il tempo richiesto era indeterminato, quindi avrebbe avuto tutto il tempo voluto per eseguire la prova. Sorrise, appoggiato all'ennesimo albero, mentre riprendeva un pò di energie, pronto per cominciare la sua ricerca. Non passò molto prima che il Neo-Genin si diresse verso la foresta per cercare la prova del suo trionfo, senza però rivolgere parola a taluni. Balzò da un albero ad un altro, solo per pochi istanti. Si fermò a pensare, inginocchiatosi su un ramo. Analizzò la situazione brevemente.

* Facendo due calcoli, i posti più probabili sono vicino al fiume o nell'accademia, e/o nei posti più spinti e meno ricercati di questa zona.. beh, basta dividersi.. in 4. *

Sfruttò una grossa fontana davanti a lui per l'eseguire del suo jutsu, già usato in precedenza per il successo delle altre missioni. Eseguì semplici sigilli, concentrando quel poco di chakra richiesto.

- Mizu Bushin No Jutsu! -

In pochi istanti, una nube lo avvolse, che in una frazione di millisecondi si diradò nel nulla più totale, ed apparvevo sue tre copie, lui escluso, che prontamente si divisero nei posti in cui, secondo la mente forse incosciente del giovane ninja, si sarebbe dovuto trovare il suo premio per le poche fatiche eseguite. La prima copia si sarebbe occupata dei cespugli, la seconda invece avrebbe ispezionato dall'alto e dagli alberi, un altra girava a vuoto senza controllare precisamente, ma passando continuamente nelle zone dove le altre cercavano accuratamente e con maggiore precisione. Lloyd si occupò nella parte del piccolo fiume, che fissò per qualche minuto. Si inginocchiò, fissando la sua immagine riflessa nell'acqua, con sguardo vuoto.

* Che il tuo volto scorra assieme l'acqua.. un giorno. *

Questa frase, si ipotizzava, fosse rivolta alla sua immagine, che a sua volta era rivolta a Lloyd stesso. Non si capiva bene nei suoi occhi gelidi e freddi cosa intendesse, a cosa volle portare il suo pensiero- Ad un certo punto, spostando il suo sguardo verso un piccolo dislivello del fiume medio, vide alcune luci che sembravano passare per una fonte principale, ma che utilizzava poi un'altro 'riflettore' della fonte originale. Allora capì, ragionando per pochi istanti, non di più. Fu un concetto semplice da capire. Quelle sfocate immagini riprodotte sovrapposte alla luce del sole, indicavano la vittoria di Lloyd. Il Field, scattante, estrasse un kunai dal contenitore, che lanciò dentro la cascata alla sua sinistra. Si sentì un piccolo tuffo nell'acqua. Un ghigno apparve lungo sul suo volto, che significava la sua soddisfazione. Veloce e trasporato dalla corrente moderata del fiume, passò il coprifronte che si andò a posare lungo la sponda di Lloyd. Lo afferrò, mentre si sentiva pervaso di una strana sensazione.. non fierezza, non gioia. Esse non fecero mai parte del passato del giovane, ne tantomeno del presente. Ma di una sensazione di potere, di importanza. L'oggetto che era la prova e l'alimentatore del potere di Lloyd, era nelle sue mani. Qualcosa che poteva ricordargli che ora la potenza di cui aveva bisogno era incastonata in parte in quel che ora aveva fra le mani. I cloni si trovarono dietro al Lloyd originale, che poco dopo si dissolsero e di loro ne rimase solo la quantità di acqua che li costituiva interamente. Non perse altro tempo, dirigendosi dal sensei, una volta indossato il coprifronte.

- Astuto il suo trucco lungo il fiume, sensei.. -

Non parlò ulteriormente. Si diresse verso la sua tana, a riposarsi e a meditare dopo essersi guadagnato ufficialmente il rango di Genin. Non aveva altro da fare per oggi in quel luogo di addestramento. Sospirò, accompagnato da una piccola folata di vento e dalla sua sparizione. Nelle sue vene il sangue Field ribollì dalla sete di vendetta, o di redenzione, preceduta da un passato avvolto nell'oscurità.
 
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Sly Cooper
view post Posted on 9/11/2007, 18:04




CITAZIONE
Narrato
«Parlato»
¤Pensato¤

Keshin aveva ufficialmente avuto la conferma di essere diventato un Genin della Nebbia:il suo percorso di ninja era appena iniziato.
La copia del gatto bloccata nella sua sferica prigione d'acqua scomparve in una nuvola di fumo bianco che fu accompagnata da una piccola espansione d'aria che nell'acqua provocò la formazione di una miriade di bollicine di varie dimensioni.
La prigione stessa fu quindi rilasciata e divene una semplice massa liquida informe poggiata pigramente sul suolo divenuto leggermente fangoso.


CITAZIONE
"Complimenti, siete stati tutti molto bravi. Finalmente posso darvi la notizia che tutti voi stavate aspettando, ovvero siete stati promossi al grado Genin. Però vi manca ancora una cosa per essere dei ninja a tutti gli effetti, ovvero il vostro coprifronte. Ne ho nascosti sette in questa zona, il vostro compito è ritrovarli e poi potrete lasciare l'accademia da Genin di Kiri, liberarandovi finalmente della sgradita presenza del vostro amato Sensei."

Troppo bello.Ci doveva per forza essere un ulteriore inghippo prima di lasciare liberi di scorrazzare per il villaggio sette novizi Genin:il simbolo del raggiungimento di tale riconoscimento era il tipo coprifronte di Kiri,rappresentate quattro onde stilizzate,probabilmente simbolo dell'acqua,potere primo degli appartenenti a tale villaggio.A Keshin quei dettagli non interessavano e così mosse i primi passi alla ricerca del coprifronte.

I primi movimenti risultarono puramente intuitivi e per niente congeniati.Essi portarono Keshin in una zona che si estendeva sul retro dell'istituto accademico.
Davanti agli occhi di Keshin si estendeva una pozza d'acqua di modeste dimensioni,collegata ad un fiume non troppo largo,il quale a sua volta,con tutta certezza giungeva fino al mare.
Il laghetto che si trovava a qualche metro da Keshin e ancor più distante dalle solide mura accademiche,era limpido e puro.Sopra di esso aleggiava misteriosamente una timida coltrina di nebbia biancastra,che poco lasciava vedere rispetto a quello che si situava sull'altra sponda.
A Keshin quello parve un luogo più che adatto a nascondere un oggetto e così costeggiò il lago per quanto risultava possibile.Purtroppo per lui un grosso e venerando albero coperto parzialmente di muschio,gli sbarrava poderosamente il passaggio:all'Asakura non restava altro che tuffarsi in acqua.


¤Spero che questo lago c'entri qualcosa col coprifronte...se mi bagno per niente,quel ninja se la vedrà davvero brutta!¤

Ovviamente i pensieri di keshin erano rivoti al sensei Nick,colui che secondo il neo-Genin aveva nascosto i vari coprifronte.
Mentre si toglieva gli stivali,la giacchetta nera,i pantaloni dello stesso colore e la magliettina bianca,la rabbia del ragazzo crebbe leggermente,in quanto si rese conto che per nascondere qualcosa in quelle zone,Nick non avrebbe nemmeno dovuto bagnarsi,in quanto quasi sicuramente capace di camminare sulle acque.

Keshin era pronto.Aprì la bocca e lasciò entrare una grande quantità d'ossigeno che gli riempì le guance fino a farle divenire tondeggianti.Con un tuffo da provetto nuotatore,che causò pochi schizzi,Keshin si inabissò e nuotò più veloce che poteva per raggiungere l'altra riva del lago.
La scorta d'ossigeno incanalata dal giovane stava per termiare,così egli pensò che avrebbe dovuto tirare fuori la testa anche se non gli andava molto a genio.Il motivo?Aveva già calcolato che con tutta quella nebbia lì fuori e con quell'alito di vento che la faceva scorazzare senza controllo,l'ambiente esterno sarebbe stato molto più freddo dell'acqua nella quale nuotava senza fatica.
Come previto,uno schiaffo d'aria gelida lo colpì sulla nuca e così ripreso rapidamente il fiato,si rimmerse nelle profonde acque.

Finalmente,dopo una ventina di secondi,riuscì a vedere uno sbarramento dinanzi a sé e così fece lo sforzo di tirarsi su per poter salire dall'altra parte.Gli occhi del giovane si sbarrarono:la via era senza uscita,davanti a lui si innalzava un gruppo roccioso impossibile da scalare al momento.
Senza perder tempo l'Asakura si rimmerse e i suoi capelli ripresero a vagare senza controllo per quanto gli era concesso.La prima idea che transitò nella mente del ninja appena riconosciuto tale,qra che il coprifronte era stato probabilmente buttato in acqua e lasciato affondare:la placca centrale avrebbe infatti fatto da zavorra e avrebbe portato l'intero oggetto sul fondo.

L'aria incanalata era più che sufficiente e il lago non era poi tanto profondo,quindi Keshin prese a nuotare verso il basso fino a poter toccare il fondale semi roccioso,semi fangoso.
Muovendosì a quella profondità e guardando attorno a sé,prima o poi avrebbe trovato il "tesoro".
Così fu:alla sua destra vide due pezzi di stoffa che tentavano di tornare in superficie ma che venivano vincolati da qualcosa di più pesate.Con un guizzo degno di una sirena,Keshin gli si portò vicino e lo riconobbe:era il coprifronte con le quattro onde stilizzate.Lo prese e lo portò in superficie,quindi respirò profondamente.Portò la mano destra fuori sollevandola e con un sorriso soddisfatto e sottile sottolineò la riuscita della sua impresa.


«Sei salvo sensei!»

Esclamò con un tono estremamente convinto.

Dopo aver ripreso i suoi panni ed averli indossati senza asciugarsi per evitare di rimanere congelato,se nè andò per la sua strada senza salutare,in fondo egli era sul retro dell'accademia e il suo sensei era dalla parte opposta,il tragitto era troppo scomodo.
Fece un cenno con la mano sinistra,quella libera come per salutare il vento,e scomparve tra la nebbia.


Edited by Sly Cooper - 9/11/2007, 18:25
 
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