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| | CITAZIONE Narrato Pensato Parlato Lo facevano forse per farmi innervosire?Poteva essere che quei bambini immaturi avessero come obiettivo il farmi morire di noia?Uno dopo l'altro avevano iniziato a compiere sigilli per eseguire tecniche tipiche del villaggio della nebbia,chiunque si fosse recato anche solo una volta in questo freddo e opaco villaggio aveva sicuramente assistito alla realizazione di queste tecniche.Tecniche banali e scontate che non eccitavano minimamente il mio corpo,l'unicio effetto che provocavano era un susseguirsi infinito di sbadigli che temevo non avessero mai fine.Un unico mio "compagno" era riuscito a farmi sperare,anche se per poco.Quello studente ,di cui non ricordavo il nome,tanto inietto da non sapere neanche come funzionasse la sua tecnica,era riuscito a farsi colpire dal suo stesso jutsu,la mia speranza era che il gayser avesse provocato in lui,se non la morte,almeno qualche ferita,almeno una piccola fuoriuscita di sangue,e invece niente,si era rialzato subito,le sue tecniche,a quanto pare,erano così deboli da non provocare nemmeno un graffio.Psf. Per fortuna eravamo solo in sette e così,anche se la sensazione era che il tempo si fosse fermato e che i secondi invece che progredire andassero a ritroso,anche quell'esercizio ebbe fine.E come poco prima era successo anche questa volta Nick incominciò a parlare subito dopo che anche il settimo studente finì la sua deprecabile prova.
CITAZIONE "Bravi ragazzi, era proprio quello che volevo vedere, siete riusciti tutti ad eseguire una tecnica differente, ma ora vi aspetta una prova leggermente più impegnativa." Bravi? Come poteva far accompagnare quelle insulse eseguzioni dall'aggetivo bravi.Forse i suoi occhi gli impedivano di vedere?Forse quel colore dorato gli impediva di valutare la realtà con oggettività? O forse era solo un sensei senza un ben che minimo senso di valutazione?Purtroppo il livello degli Shinobi era nettamente diminuito,sia il talentuoso che lo sciagurato oramai aspiravano ugualmente alla gloria,agli onori,al comando.Avevano forse tutti gli altri studenti corrotto il sensei?Era ciò possibile?Intanto che il dubbio mi attanagliava Nick fece una cosa che svuotò la mia mente da ogni altra preoccupazione,quel morso dato al suo stesso dito e la conseguente fuoriuscita di sangue avevano completamente offuscato la mia mente.Il respiro si fece affannoso e gli occhi si sfumarono di un colore rossastro,il tutto mentre il sensei incominciò a formare una serie di siglilli che precedettero la comparsa di uno strano gatto,che con mia grande sorpresa si dimostrò in grado di parlare
CITAZIONE "Provate a prendermi." Nonostante un gatto parlante non era certo evento di tutti i giorni il mio sguardo non si distolse mai dal dito del sensei dal quale uscivano delle piccole gocce di sangue,neanche quando quel gatto si moltiplicò creando sette cloni che incominciarono a correrci intorno i miei occhi riuscirono a distogliersi da quel candido liquido rosso.Il cuore mi batteva,la vista era offuscata e la mente vuota,chisssà magari al primo che riusciva a prendere il gatto il sensei avrebbe fatto assaggiare il suo sangue…assaggiare il sangue di un jonin....mi vennero i brvidi....,dovevo farcela e dovevo essere il primo.
Prima il dovere e poi il piacere
Con non poca fatica distaccai il mio sguardo da quel dito e incominciai a riflettere,i sette gatti correvano intorno a noi a velocità sostenuta,erano molto più veloci di me,se mi fossi messo a rincorrerli sicuramente non sarei mai riuscito a prenderli,come potevo fare? Non potevo utilizzare tecniche,o almeno non tecniche di attacco,in fondo se quelle erano copie si sarebbero dissolte se le avessi ferite,e benchè non sapessi quale fosse la loro resistenza era meglio non rischiare,se avessi fatto svanire il mio gatto avrei fallito la prova e non avrei avuto il sangue del sensei.Non potevo permettermi di fallire.Inoltre se avessi bloccato la strada al gatto,questo si sarebbe spostato lateralmente scansandomi quindi anche bloccargli la strada era inutile. Guardai il terreno,era composto prevalentemente di terra e pietroline,era solido e abbastanza resistente,così com'era non mi sarebbe stato di alcun aiuto.Non c’era niente lì intorno che mi sarebbe potuto essere d’aiuto.Maledetta Kiri. Decisi di proseguire con ordine,per prima cosa dovevo decidere quale dei sette gatti prendere.Quelle bestie erano tutte uguali,per riuscire a prenderle dovevo avere un obiettivo e uno solo,se avessi incominciato a seguirle tutte alla fine mi avrebbero fatto girare la testa,mi avrebbero confuso e non avrei capito più niente. Girai la testa verso destra una di quelle bestiole stava correndo a tutta velocità e fra non molto mi sarebbe passata davanti,radunai un pò di terra col piede,e ,appena quel gatto mi fu davanti, ci tirai un calcio cercando di farla diffondere diffondere in un area il più vasta possibile,essendo i gatti tutti bianchi come la neve anche solo una piccola chiazza marrone mi avrebbe permesso di distinguere quello che volevo.Così il gatto appena passatomi davanti si ritrovò una discreta quantità di terra dirigersigli contro,benchè,come era prevedibile,compì un salto lateralmente per schivarla,non potè fare a meno di sporcarsi la piccola zampa che,da color latte,si sporcò assumendo una ,benchè minima, chiazza marrone.
Che nessuno osi toccare il gatto con la zampa sporca.Lui è mio.
Non temevo sul serio che uno di quegli stolti riuscisse nell'impresa ma era meglio considerare ogni eventualità.Avevo individuato l'obiettivo ora era il momento del piano B: prendere il gatto designato. Era ovvio e scontato che io da solo non sarei mai riuscito nell'impresa,con le mie sole forze non ero in grado di acchiapparlo ma per mia fortuna possedevo nel mio bagaglio una serie di tecniche che mi sarebbero venute in aiuto e, con pò di strategia e studio del territorio, secondo i miei calcoli alla fine quel gatto sarebbe stato mio.... La bestiola con la zampa annerita prima di ripresentarmisi davanti avrebbe dovuto compiere un giro completo intorno agli altri sette alunni quindi avevo il tempo di preparare il mio agguato. Composi il più velocemente possibile i tre sigilli di cui avevo bisogno e creai così due cloni sfruttando l'acqua alla quale gentilmente il sensei ci aveva permesso di attingere.
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
CITAZIONE Villaggio: Kiri (Orig. Cascata) Posizioni Magiche: 3 (veloce) Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica). [Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10] Tipo: Ninjutsu (Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)
Le copie comparvero nel punto in cui poco prima era passato il “mio” gatto.Gli altri sei gatti,che ignorai completamente, quando si trovavano in prossimità dei cloni cambiavano percorso scansandoli e procedendo il loro correre,era una mossa ovvia,il loro compito era di non farsi prendere e trovandosi un’ostacolo davanti era normale che lo evitassero.Quando tutti i sei gatti passarono, e quindi quando il prossimo doveva essere quello che avevo designato, sciolsi le due copie d'acqua che,tornando al loro stato originale,a contatto con il terreno andarono a formare una fanghiglia.Ogni colne era composto di dieci litri d'acqua,facendo due conti,erano caduti venti litri d'acqua,quantità più che necessaria per trasformare il prima solido terreno in una fanghiglia che avrebbe,se non fermato,rallentato i movimenti del felino. Quando il gatto si trovò nei presi della trappola,composi nuovamente dei sigilli
Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
CITAZIONE Villaggio: Tutti Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono. [massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15] Tipo: Ninjutsu (Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)
Questa volta l'obbiettivo delle tre copie che si andarono a formare era differente.Queste comparvero subito dietro il terreno fangoso,così,il gatto,quando entrò nella fanghiglia trovandosi davanti i miei due cloni,e non potendo sapere che erano solo inutili copie illusorie,fece come avevano fatto gli altri in precedenza e cercò di compiere un balzo lateralmente così da evitarli.Purtroppo per lui la fanghiglia fece si che il suo salto risultò goffo,quasi assente,così da darmi il tempo di corregli contro e compiendo un tuffo,simile a quello che realizzano i giocatori di baseball per conquistare una base,riuscii ad afferrare quel felino,nonostante per mia disgrazia il tuffo mi portò ad atterrare proprio sulla fanghiglia da me stesso creata,con coneguenze facilmente immaginabili. Avevo peso il gatto e ora avrei potuto assaggiare il sangue del sensei.Sporco, col respiro affannoso e la bava alla bocca,mi diressi verso Nick per porgergli il gatto e ricevere ,quello che credevo, fosse il mio meritato premio.
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