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La sveglia incominciòa suonare. Gli occhi di sai improvvisamente si sgranarono. La camera che 30 secondi prima era una camera priva di rumori, ora i melodici sbadigli di sai rimbombavano per tutta il condomincio. Infatti sai viveva in un quartiere malfamato di suna, in cui se non ti sapevi difendere per te era finita. Non aveva molti soldi quindi l' unica casa che si poteva permettere era quella: una casa di quarto ordine abbastanza piccola.Lui stava lì, sul suo letto a guardare il suo soffito, sporco con pezzi di intonaco spaccati. Si preparò e decise di andare a dedicare la sua intera settimana ad allenarsi ed a potenziarsi. In men che non si dicà, sgattaiolò fuori casa e si incamminò verso konoha. Durante il suo passaggio per suna, ebbe il piacere di vedere molti neo - genin per alllenarsi nell' arido deserto. Nella mente di sai solo un obbiettivo si era prefisso: divenire chunin. Sapeva che se lo sarebbe diventato ovviamente avrebbe fatto il prossimo passo nel diventare ambu assassino. Dopo un po' di orette trascorse nel correre sai arrivò a konoha. Trovò un appostamento decente e si accampò li.
Ah... la sconfinata rigogliosa natura, così fresca e lussureggante è perfetta per un allenamento. Mmm ..... ma in cosa allenarsi? devo prima di tutto perfezionare la mia velocità nell' attaccare quindi adesso darò il via ad una settimana di estremo allenamento
Sai creò 3 suoi bunshin, che inseguito scapparono, l' allenamento di sai consisteva in quello di trovare queste tre e eliminarle più silenziosamente possibile. Contò fino a venti, e quando finì di contare le copie si erano volatilizate. All' improvviso sai si trasformò in un' aquila, e incominciò a sorvolare la zona. Individuò il primo clone. Allora sciolse la trasformazione e si piombò, con un kunai in mano , contro la sua copia, che si volatilizzò in una nube. Inseguito corse questa volta via terra passando di albero in albero e localizzo la sua prossima copia. Questa volta concentro chacra nel braccio su cui vi si fomò un arco, inseguito la freccia, sai prese la mira e scocco la freccia eliminando la seconda copia
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