Training?, ci riprovo

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Phoenix-soul
view post Posted on 20/1/2010, 17:30




Narrato
"Pensato"
<<parlato>>
- Parlato altrui-

Il brontolio di uno stomaco svegliò il ragazzo. Non era uno stomaco qualunque, era il suo di stomaco.
Non capitava spesso che la fame lo svegliasse, ma ieri non aveva mangiato niente per tutto il giorno, era rimasto nel letto, immobile, fino a quando dei ragazzi non lo portarono fuori con la forza, per farlo rallegrare, farlo sfogare nei giochi che richiedevano sforzo fisico.
"Un altro giorno in più della mia vita, e uno in meno verso la morte. Pensare molto alla morte mi porterà a morire prima del dovuto."
Ultimamente il ragazzo era diventato molto silenzioso e anche pessimista dentro di se.
"E adesso cosa devo fare? Non ho neanche voglia di alzarmi."
Lentamente, come se il suo corpo reagisse al rallentatore, Rih si alzò dal letto, sfoggiando ai piccioni che erano fuori dalla sua finestra il suo bel pigiama blu, in tinta unica, monotono come i giorni che aveva passato nel angoscia più totale. Piano, mettendosi le ciabatte, il ragazzo camminò verso il frigo. Dentro, il frigo, era semivuoto, fatta eccezione per del salame, un pomodoro e una carota. "Ormai è una settimana che non faccio la spesa e mi nutro di avanzi."
Prese tutto quello che aveva nel frigo, tranne la carota, tagliò tutto a pezzi, e dopo aver fatto la stessa cosa con una pagnotta, infilo le fette di salame e di pomodoro sotto due fette di pane e iniziò a mangiare con molta calma. I secondi diventarono minuti, e ne passarono trenta prima che finisse il panino. "Fare la spesa adesso non è possibile, meglio andare a riposare un po' e poi vado."
Sempre a rilento, come se gli mancassero le forze, Rih si diresse verso il letto, per caderci sopra intenzionalmente.
Le forze lo avevano abbandonato, anche tutta la sua vitalità era scomparsa dopo la scomparsa della sua ragazza. Dentro di se la speranza non aveva ceduto neanche dopo la testimonianza di alcuni abitanti di Kiri che avevano detto a Rih di non cercare perché era morta. In quel momento tristezza, rabbia e rancore presero la supremazia nel cuore di Rih, ed egli non poté farci niente. "E adesso che faccio? Devo andare a comprare del cibo."
Nonostante non avesse voglia di uscire, dovette cambiarsi e uscire verso il mercato. Aveva comprato tutto il necessario, ed era anche ritornato a casa sua.
"Queste giornate sono uno schifo. Questa stanza è cupa, senza vita, nemmeno una festa riuscirebbe a ravvivarla, forse una mano di vernice, ma non ho voglia."
Nonostante la sua stanza fosse l'ideale per una persona senza voglia di far nulla, non riusciva a rimanere lì dentro, doveva uscire, doveva rompere, spaccare, distruggere tutto quello che poteva. Doveva distruggere come era stato distrutto il suo cuore.
Con poca voglia, Rih prese una maglia a maniche lunghe, scura, come i pantaloni e il mantello, in modo da non farsi notare troppo mentre avrebbe scalato le mura di Konoha.
Per le vie di Konoha le persone camminavano, parlavano, discutevano allegramente su un argomento casuale, che serviva solo a far passare il tempo o solo sapere cosa pensava una persona sull'argomento.
I passi si susseguivano uno dopo l'altro e la mente non faceva che pensare ai momenti a venire, immaginando morte, distruzione, ma anche tecniche, e combo.
La parete distava pochi passi dal giovane, ma troppe persone potevano vederlo scalare le mura, e non poté far altro che aspettare il momento opportuno.
Era passata un'ora intera se non di più prima che la palla di alcuni ragazzi, unici a giocare vicino alle mura, andò a finire vicino ai piedi di Rih. Sfruttando l'opportunità, Rih calciò il pallone lontano da lui, e i bambini corsero in direzione della palla, e lasciarono campo libero a Rih, il quale con l'aiuto del chakra scalò le alte mura imponenti cercando di dare il massimo per fare in fretta e non farsi notare.
Stava arrivando in cima, e quando era ormai arrivato, si diede una spinta sullo spigolo per buttarsi al di la del muro. A metà circa del muro, Rih inizio ad appoggiare i piedi sul muro e correre veloce, e quando arrivò in fondo, usò l' Henge no Jutsu per trasformarsi in un cinghiale per non farsi notare dalle guardie sulle mura.
Non aveva destato alcun sospetto nelle guardie, e dall'interno delle mura non giungeva suono di voci che gridavano alle guardie la fuoriuscita di Rih, perciò, con le sembianze di un cinghiale dal pelo nero, il giovane si inoltrò nella foresta.
Era rimasto nelle sembianze del cinghiale fino a quando non fu sicuro di essersi allontanato abbastanza dalle mura, col timore di essere visto dalle guardie. Era passata una mezzora da quando Rih aveva iniziato a correre, e valutando matematicamente di aver percorso uno o due di chilometri, decise di ritornare alle sue sembianze normali.
Quando annullò il jutsu, il ragazzo si ritrovò con le mani a terra, come se stesse camminando a quattro zampe, e si accorse di essere confuso, di essere molto stordito a casa della trasformazione e non riusciva a stare in una posizione retta. A poco a poco, il giovane aveva riacquistato la capacità di camminare sulle sue due gambe, e aveva ricominciato a correre, dapprima piano con la paura di cadere e poi sempre più veloce, ma una cosa non era cambiata da quando era ritornato nelle sue reali sembianze, mentre correva non pensava a nulla, come se la sua testa non fosse più in grado di pensare, come se una nube oscura avesse avvolto il suo intelletto fino a reprimerlo nella sua testa.
Rih si ritrovò così nel mezzo della foresta, senza sapere come ci fosse arrivato, ma accorgendosi di essere molto vicino al confine, infatti risuonavano nella foreste le esplosioni, benché lontane.
"Meglio che io non prosegua, rimarrò qui a riflettere."
Non era passato molto tempo e le nubi oscure, che sovrastavano le folte criniere degli alberi, avevano cominciato a rilasciare l'acqua che contenevano, donando nutrimento alle piante. La pioggia era molto fitta, composta da tante goccioline, che assomigliavano a piccoli aghi. La vista di quel cielo oscuro fece rimembrare a Rih i ricordi del giorno della morte della usa ragazza, o almeno il momento in cui il giovane aveva saputo la dolorosa notizia. La frustrazione riaffiorò, e anche il dolore con una grande rabbia, che portò il ragazzo alla pazzia temporanea. Senza pensare, ricordando i dolorosi momenti, Rih prese a pugni l'albero, fino a quando le nocche insanguinate e senza pelle non gli facevano talmente male che anche muovere le falangi gli faceva male, ma non smise, e iniziò con i calci finché anche i piedi non gli facevano male. <<maledetto albero, vuoi romperti!>> Nell'ultimo calcio che Rih diede all'albero vi aggregò il chakra, ma il potenziamento non era servito a nulla, l'albero non si era danneggiato quasi per niente tranne la corteccia, nella quale si intravedevano i pugni e i calci tirati con una furia omicida.
"Ecco, come volevasi dimostrare, non riesco a fare nulla. Sono un mezzo peso per la società, servo solo come figura per mantenere l'ordine in città, questa è la mera verità."
Rih si distese a terra, lasciandosi bagnare dalle gocce, e lasciando scendere le lacrime che si univano alla pioggia, ma erano distinte a causa della grande quantità che sgorgava dagli occhi oscuri, neri come il carbone.
Finalmente si era sfogato, aveva lasciato fuoriuscire i suoi dubbi, le sue paure e anche tutti i sentimenti e le emozioni che lo divoravano dall'interno. La stanchezza prese il predominio e fece cadere il ragazzo in un sonno profondo, interrotto dai raggi di sole che si erano fatti strada tra le nuvole, per rischiarire il cielo, e per dare nuova speranza a tutti quelli che lo vedevano.
Senza ricordare cosa fosse accaduto dopo essersi appoggiato a terra, Rih si rialza e inizia a guardarsi intorno, cercando qualcosa che lo riconducesse a Konoha, ma l'unica cosa che poteva distinguere fu l'albero contro il quale si era sfogato.
"Bene, adesso mi sono anche perso, cosa potrebbe andare peggio? Ritrovarmi una di quelle creature non sarebbe il massimo, ma forse potrei scappare. Meglio cercare la via per Konoha, o meglio che mi alleni e poi vedrò di ritornare a casa in un modo o nell'altro."
Rih decise di salire su un albero per cercare di vedere il villaggio di Konoha, ma appena poggiò entrambi i piedi sull'albero, decise di provare a togliere del chakra in modo da affinare meglio la sua scalata e consumare meno chakra. Rimase immobile concentrandosi sul chakra che stava emanando dai piedi, cercando di limitare la fuoriuscita al minimo essenziale. L'esercizio richiedeva del tempo per togliere poco chakra, ma era comunque difficile, e per più di un paio di volte Rih fallì, ma era un buon esercizio, e fino a quando non ci riuscì, il giovane non demordette fino a quando non riuscì ad avere un miglior controllo sul chakra. In un primo momento dopo l'equilibrio che Rih era riuscito a trovare, fu la vittoria sopra l'istinto che voleva ritornare come era il controllo del chakra antecedentemente all'allenamento, e in seguito dovette far in modo da non pensarci quando immetteva il chakra, poiché sarebbe stato un problema attaccare o difendersi, perciò fece della pratica camminando su e giù per un albero. Quando il giovane credette di essersi allenato abbastanza, scalò l'albero fino in cima, ma l'albero non era abbastanza alto per far capire al ragazzo dove si trovasse.
"Meraviglioso, e adesso che faccio? Se fossi uno di qui primati che ho visto in un libro potrei arrampicarmi sugli alberi facilmente, anche se con il chakra faccio più in fretta, voglio provare a vedere se gli animali si spaventano. Mi trasformo in un scimpanzé, dovrei stare entro il limite di peso, e poi siamo alti quasi uguali. Proviamo."
<<henge no Jutsu.>>
Rih era diventato uno scimpanzé dal pelo nero, scuro, ma a differenza di quest'ultimo, il ragazzo, stava in una stazione eretta e usava il controllo del chakra per rimanere in piedi sull'albero. "Proviamo a vedere come funziona."
Il giovane si buttò su un ramo, e grazie allo slancio delle zampe anteriori riusciva ad arrivare a un ramo distante, e si appendeva pure con quelli che erano i piedi. "Devo ricordarmi di usare il chakra come adesso, l'Henge no Jutsu mi darà l'aspetto di uno scimpanzé, ma certamente non trasforma i miei piedi in zampe, e poi mi devo appendere anche con le mani per non destare sospetti. Riproviamo."
Lo scimpanzé saltava di qua e di la, appendendosi con le mani e con i piedi, anche se un po' impacciato, riusciva a cavarsela. "Questo esercizio serve per confondere il mio avversario, ma devo provare con diversi animali, in modo da avere un repertorio abbastanza vario."
Per una mezzora buona Rih, con le sembianze di uno scimpanzé, aveva girato la foresta dove si trovava, e iniziava a perdere le speranze quando si ritrovò a cadere per terra a causa dell'assenza di un ramo. Era atterrato su un'ampia strada fatta in terra battuta, abbastanza ampia per essere una via principale, perciò il giovane dedusse di essere sulla strada maestra che portava a Konoha. "Bene, ci sono quasi, ma adesso dove devo andare? Da questa parte o dall'altra? Proviamo con la parte sinistra, forse mi porta fortuna."
Rih rilasciò la tecnica per ritornare alle sue reali sembianze, e iniziare a correre a perdifiato.
"Intanto che corro provo a vedere se riesco a controllare il chakra abbastanza bene anche con il jutsu delle lame di chakra."
Rih tirò fuori due kunai dalla sa custodia porta kunai dietro la schiena, e usò il ninjutsu, in modo da ricoprire le lame con il chakra, e poi incominciò a togliere del chakra per provare come tagliava meglio. La corsa del giovane proseguiva su un lato della strada per avere gli alberi vicini, in modo da provare le lame, ma ad ogni colpo le lame facevano sempre un danno minore. "Strano, che cosa sto facendo di male? Sto solo togliendo il chakra... Ecco, non devo togliere il chakra, devo renderlo più tagliente e affilato, ma perché sono così stupido?"
Rendere il chakra tagliente e sottile è molto difficile, e Rih non riuscì a migliorare molto, il massimo che riusciva a fare era dare una forma al chakra, ma non abbastanza affilato da infliggere danni ingenti e riuscire a tagliare le pietre o altri materiali con una grande resistenza.
"Mi allenerò più tardi al villaggio per queste cose, adesso non mi posso concentrare molto."
Rih aveva percorso un paio di chilometri senza che nulla di interessante succedesse, ma da qualche secondo alle narici di Rih giungeva un odore spiacevole all'olfatto, qualcosa che sapeva di morte e di sangue. Non ci volle molto per incappare nella fonte dell'odore. Era qualcosa di rosso, una decina di passi più avanti, quasi in mezzo alla strada. Inizialmente Rih non aveva capito di cosa si trattasse, ma avvicinandosi vide quello che rimaneva di un uomo o una donna, non era possibile identificare il corpo a causa delle lacerazioni e dei morsi, ma si trattava di un essere umano, lo si capiva dai lembi del vestito che un tempo doveva essere una maglietta, e dei pochi stracci che rimanevano dei pantaloni.
A quel corpo mancava la carne, e anche delle ossa. Nessun animale avrebbe divorato un uomo in questo modo. Avevano lasciato le ossa e alcuni organi, ma avevano divorato tutto il resto tranne i capelli. La parte che rimaneva del corpo era immersa in una pozza enorme di sangue mischiato alla nuda terra sulla quale era stato commesso il delitto, o l'uccisione per meglio dire. Rih era rimasto immobile, un paio di metri da una gamba del morto, fermo, immobile, come se quello che vedeva lo avesse immobilizzato facendolo diventare pietra.
Il tempo si dilatò, e quel breve istante divenne l'eternità, e anche lo spazio si dilatò, fino a quando Rih non vedeva solo quel cadavere. Tutte le convinzioni che Rih aveva della morte svanirono. Il ragazzo aveva da sempre pensato, o almeno aveva cercato di convincersi, che la morte avvenisse in modo rapido o lento, dipende da tanti fattori, ma almeno che tutti avessero rispetto del corpo, lasciando anche per terra, in modo che decomponendosi fosse utile alla terra, ma di certo quel omicidio si era consumato mentre la vittima era cosciente, mentre sentiva le bestie aggredirlo.
Le convinzioni che aveva Rih sulla morte si applicavano solo agli esseri umani, e non agli animali, poiché anche lui si cibava di animali, ma ogni volta pregava il cielo che a lui non accadesse.
"Basta, devo smetterla di pensare a questo, piuttosto devo fare qualcosa per questa persona."
Il giovane incominciò a muoversi, ma non sapeva cosa fare per aiutare il morto. Costruire una bara, anche di sola terra cotta gli avrebbe costato troppa energia, e lui ne aveva bisogno, almeno per difendersi da chi o cosa aveva ridotto in quello stato pietoso quella che era una persona.
Rih cominciò a guardarsi in torno per vedere cosa potesse essergli utile, ma aveva trovato solo una borsa con delle bottiglie contenenti delle bevande molto forti, e alcune di esse erano rotte.
"Che me ne faccio di queste bevande? E poi perché sto qui a perdere tempo con il cadavere di chi non conosco? Forse per non far capire a quelle bestie che percorrendo questa strada si arriva a Konoha? Non mi era nemmeno passato in mente."
Stare li in mezzo alla strada non serviva a nulla, e il giovane sapeva di essere un facile bersaglio di chiunque, ma doveva fare qualcosa per la persona che era morta, non poteva tollerare la vista del cadavere.
Ricordando un antico rituale che veniva menzionato in un libro, Rih decise di seguirlo in parte, e cominciò a versare il liquido delle bottiglie piene sopra il cadavere. Le bottiglie intatte, o che possedevano ancora del liquido vennero svuotate, in modo che l'alcol fosse abbastanza per bruciare il corpo.
"Adesso devo solo dargli fuoco e spargere le sue ceneri, e potrà riposare in pace."
Il tempo era giunto, l'Uchiha era prossimo alla fine del rito. Dopo il movimento delle mani, dalla bocca dello shinobi fuoriuscì il fuoco che andò dritto sul cadavere, facendolo bruciare anche dopo che la palla di fuoco non fu più alimentata.
Attivando lo sharingan, l'Uchiha si era seduto per terra, non molto lontano dal fuoco che ardeva il cadavere.
<<io, portatore dello sharingan, shinobi di Konoha, compio questo rituale perché il tuo corpo venga purificato, perché coloro che ti hanno ucciso vengano uccisi a loro volta, e che il cerchio per la tua purificazione venga chiuso del tutto. Io provvederò alla tua vendetta, ma chiedo che il tuo spirito mi assista nell'uccisione, e che in questo modo tu sia libero e vendicato.>>
Le parole del rituale erano all'incirca quelle, anche se non era tutto. Rih, mosso da qualcosa di invisibile, o solo da una voglia di sentirsi parte di quel che un tempo erano le usanze, si alzò, e con un kunai si tagliò sula mano sinistra. Il taglio non era profondo, ma serviva solo per far fuoriuscire il sangue, e col tempo la ferita si sarebbe chiusa e la mano sarebbe ritornata alla sua forma originale, senza più traccia del taglio.
Quando il sangue stava fuoriuscendo, Rih aveva già la mano sopra al fuoco, e le prime poche gocce di sangue caddero nel fuoco.
Il rituale ebbe fine, e il fuoco si spense dopo una decina di minuti.
"Bene, adesso devo solo eliminare le tracce del mio passaggio qui, e continuare verso il villaggio."
Le mani si mossero, e il taglio non faceva male quasi per niente.
L'acqua uscì dalla terra per formare un muro di fronte allo shinobi, che vi poggiò la mano per sciacquarsi dal sangue fuoriuscito dal taglio, e per spegnere il fuoco definitivamente e far sparire gli odori.
Un esplosione riscosse Rih dai suoi pensieri e gli fece capire che aveva sbagliato ad indirizzarsi per quella strada pensando di arrivare a Konoha. La via che il ragazzo aveva scelto di seguire portava direttamente alla guerra, e lui, consapevole di non poter ancora essere molto d'aiuto, si voltò, iniziò a correre con tutta la sua velocità, contraendo i muscoli al massimo, e con lo sharingan attivo. In quelle foreste potevano annidarsi altre creature, e Rih non aveva dietro di se il suo equipaggiamento, oltre a tutta la riserva di chakra, perciò decise che era meglio corre subito a Konoha. La corsa di Rih si era protratta fino al calare del sole, e le sue gambe gemevano per la fatica di una corsa al massimo delle loro forze. Il respiro affannoso, il sudore e la fatica per poco non fecero entrare Rih nel campo visivo delle guardie. "Non bastava la fatica, adesso devo pure entrare furtivamente."
Il ragazzo non aveva nessuna idea, ma sapeva che non aveva scuse per essere uscito da Konoha, perciò rimase fuori dalle mura.
"Mi alleno ancora un po' e poi di notte rientrerò a Konoha."
Compose il sigillo del drago e il chakra iniziò a defluire fuori dalla sua mano destra, e in pochi secondi si ritrovava un braccio di chakra più grosso e lungo, ma senza consistenza. Non passò molto tempo, e il braccio di Rih venne tagliato dal chakra di tipo fuuton, anche se dire tagliato non sarebbe giusto, più che altro un lieve taglio simile ad un graffio, solo che poco più profondo e più esteso, fece uscire una gocciolina di sangue, che il chakra incorporò nel suo flusso. L'artiglio era abbastanza grosso, e colpiva una superficie più ampia. Le prime prove che Rih fece, erano la corteccia di un albero. Nonostante il ragazzo tirasse pugni contro l'albero, egli non si faceva male, bensì sentiva una specie di cuscinetto che gli attutiva il colpo e che gli spostava indietro il braccio, per non farlo affondare oltre nel chakra. Il fatto curioso era che l'artiglio rimaneva attaccato alla spalla, e si muoveva con quest'ultima, e anche se era stato Rih a far si che accadesse, lo stupore rimase lo stesso. L'albero invece non riceveva molti danni, solo i rami si muovevano di poco a causa delle percussioni, ma tutto sommato non aveva ottenuto molti risultati. Rimase con il braccio attaccato per alcuni minuti, tirando ancora pugni all'albero o contro il terreno. Intanto sulla mano i tagli si erano moltiplicati, ma Rih dovette smettere solo quando un taglio percosse le nocche malridotte già da prima.
La sera si stava avvicinando e il giovane decise di continuare senza utilizzare il chakra, bensì fare solo sforzi fisici. Era un po' malridotto, ma tentò lo stesso di fare dei piegamenti con le gambe rialzate, appoggiate su un albero, e man mano che si riscaldava, incominciava a mettere i piedi sempre più in alto, e quando alla fine si era riscaldato, e un poco affaticato, incominciò a farli verticali, solo con le mani.
Nel frattempo il cielo si stava oscurando, e non vi erano più le nuvole sul blu che erano in contrasto con il cielo simile al rosa, anche se più scuro, il tutto fu rimpiazzato dalle tenebre.
Gocce di sudore cadevano dalla fronte di Rih, era già la terza serie da venticinque che faceva, e doveva riposarsi un po'.
Con gli occhi rivolti al cielo, il ragazzo stava già pensando a cosa fare, ma si soffermò a guardare le stelle. Da molto non lo faceva, e in più anche la luna, tutta tonda con il suo bagliore lo affascinava. "Chi sa cosa c'è oltre la luna, e se mai qualcuno riuscirà a toccarla. Meglio che torni nel villaggio e mi faccia una doccia, domani sarà una lunga giornata."
Pochi passi e Rih arrivò sotto le mura, e con uno scatto agile, con il chakra che defluiva dai piedi, incominciò a correre sulla nuda roccia delle mura, e arrivato in cima, saltò sull'altra facciata della parete e rapidamente corse anche su quella. Dopo essere sceso dalle mura, si precipitò verso casa sua per farsi una doccia e andare a riposare nel comodo letto che lo stava sicuramente aspettando.
CITAZIONE
chakra: 200- 20- 10- 90- 30-45-5

SPOILER (click to view)
Sharingan
[SPOILER].:Livello I:. (Minimo Genin - Energia Verde)

Le capacità di questo doujutsu sono ancora a livello di un "principiante". La presenza di questo particolare attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
- In corpo a corpo (fase difensiva) un portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno. Grazie ad esso è però in grado di schivare in extremis anche gli attacchi più rapidi. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il portatore di sharingan guardi in nemico).
- Sempre in corpo a corpo (stavolta in fase offensiva) il portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno, e solo se non l'ha già utilizzato in fase difensiva. Grazie ad esso è però in grado di indovinare il movimento di schivata nemico, rendendo insicure anche le difese più solide. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il nemico guardi il portatore di sharingan).
- Nel combattimento a distanza (fase offensiva) in ninja è in grado di attaccare con grandissima precisione anche i bersagli in movimento, cogliendo il punto esatto di un corpo circa sette volte su dieci. Il ninja, se durante il turno non l'ha ancora fatto, può utilizzare la sua unica possibilità di preveggenza per anticipare il movimento di schivata nemico, rendendo uno dei suoi lanci davvero difficile da evitare. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il nemico guardi il portatore di sharingan).
- Contro ogni tipo di illusione e contro tutte le tecniche che agiscono sulla percezione visiva, il ninja può vedervi "attraverso" se il loro consumo è pari a Basso o inferiore. Riconosce inoltre le copie che non sono in grado di effettuare le tecniche distinguendole da altri corpi.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo

Juha: Reppushou - Beast Wave: Gale Wind Palm
image Usando il chakra di tipo Fuuton, lo shinobi accumula il chakra su uno dei due arti superiori, coprendolo interamente con il chakra, che prenderà la forma di un artiglio gigantesco.
Un semplice colpo da parte dell'artiglio, oltre ad una ferita che varia da colpo a colpo e che è uguale alla ferita di un semplice pugno solo che ricopre una zona più ampia, provoca anche una ferita Lieve a causa del chakra di tipo fuuton.
Se l'artiglio rimane attaccato al braccio, potrà essere impiegato in maniera offensiva, e difensiva contro le armi. Durante il mantenimento della tecnica sul braccio non sarà possibile eseguire jutsu che richiedano Seal.
L'artiglio può essere considerato un'arma di fattura semi-artigianale, e come tale, anche se la composizione è di chakra, l'artiglio ha una certa ingombranza, è come se fosse un braccio sproporzionato senza peso, che non influisce sull'agilità e sula velocità, ma solo per lo spazio che occupa. L'artiglio, che ha la forma simile ad una mano con il relativo avambraccio, é lungo 0,90 metri l'avambraccio di chakra e 0,30 metri la mano e gli artigli di chakra. Il braccio dello shinobi che può spostarsi dentro al chakra a piacere.
L'artiglio agisce come una vera mano, perciò può afferrare, scagliare e compiere tutte le azioni di una normale mano, ma alle estremità delle relative dita, è affilato come un kunai.
L'artiglio causa danni lievi allo shinobi per ogni turno che rimane attaccato al braccio, anche nel turno in cui il braccio si crea.
Seal: Drago
Tempo per completare l'artiglio:5 secondi, nei quali si potrà agire liberamente, tranne per il fatto che non si possono utilizzare jutsu che richiedano Seal.
Consumo: Alto per la creazione più un costo pari a Medio per il mantenimento. (30+20x3)

Lame di Chakra

Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Il Ninja, attraverso questo particolare utilizzo del chakra, è in grado di estendere le lame delle proprie armi. All'inizio l'estensione è minima, e può essere applicata solamente a piccole armi da taglio e ai tirapugni con lama. L'estensione energetica, vista la sua natura, può solo tagliare e mai perforare, ed è del 20%. Dal grado Jonin Grado D in su si possono allungare anche lame pari ad una katana, e l'estensione arriva al 30%. L'effetto sorpresa è ovviamente componente fondamentale dell'utilizzo di questo taijutsu. Il costo invece varia, da medio-basso per colpo nel caso di una lama corta, a medio-alto per colpo in caso di lame più lunghe.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile) x3

Tecnica della Trasformazione – Henge no Jutsu

Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
Descrizione: Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo) x2

Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu

Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki

Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
Descrizione: Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)


CITAZIONE
Scusate l'ot, ma avevo già fatto un allenamento poco propizio e vorrei sapere se questo è come si dovrebbero fare gli allenamenti di un giorno



Edited by Phoenix-soul - 24/1/2010, 12:55
 
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Phoenix-soul
view post Posted on 1/2/2010, 19:28




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¬ I t a m æ «
view post Posted on 2/2/2010, 15:29




CITAZIONE
Innanzitutto rispondo al tuo Ot: si, così vanno fatti gli allenamenti.
Non è stato monotono e non sa di "già letto", anche se credo ci siano per gran parte della lettura dei momenti vuoti. Di errori di battitura ce ne sono pochi, mentre qua e là si trovano errori ortografici. Alcuni esempi sono la mancanza di accenti e apostrofi, "mezzora" e "in torno" (su quest'ultimo potrei sbagliarmi, ma l'errore che hai commesso è lo stesso anche con un'altra parola).
Edit: Inoltre sappi che l'Henge no Jutsu è una tecnica elementare, per tanto non può cambiare consistenza fisica di un essere umano, è più che altro un illusione, mi spiego meglio: se mi trasformo in un masso e qui ci sbatterà qualcuno contro, tu non otterrai le proprietà di un masso, quindi proverai lo stesso dolore di quando qualcuno ti viene contro, e hai la stessa durezza. Quindi, diventare un cinghiale e poi perdere "l'abitudine" di camminare eretto è scorretto, così come sapersi arrampicare come uno scimpanzè se si ci trasforma in tale animale.

Ti do quindi 40 punti esperienza per la buona volontà e per la sufficienza dell'allenamento.

Ho approfittato inoltre di questo allenamento per decidere anche della tua promozione a gdr bureau: avevo detto che personalmente ti avrei promosso, ma bisognava avere più accertamenti e avrei voluto che almeno Fizs o Vaalin fossero d'accordo. Globalmente, il tuo giudizio rimane ancora nel forse, quindi, quando e se ti riterremo in grado, ti faremo sapere.

 
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2 replies since 20/1/2010, 17:30   50 views
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