Allenamento energia verde

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gaara_kazekage_94
view post Posted on 15/1/2010, 01:37





SPOILER (click to view)
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1° giorno
Un raggio di sole attraversava la finestra della stanza di Shizue ed illuminò il suo viso facendola svegliare. Shizue si portò una mano semichiusa sugli occhi strofinandoli per poi svegliarsi. Alzò solo mezzo busto ed ancora non molto sveglia si alzò e scese in cucina per una breve colazione e risalì in camera per lavarsi e vestirsi. Si specchiò nello specchio che aveva nell’armadio e vide il rispecchio del coprifronte appena guadagnato. Un piccolo sorriso comparve sul suo volto, era finalmente diventata genin, il primo passo era stato fatto, ora doveva dare il meglio di se. Prese il coprifronte che indossò al collo a mo di collana.
Ora che mi sono svegliata devo decidere cosa fare... Ci sono! Posso iniziare il mio allenamento
Prese uno zaino a tracolla dove mise tutto l’indispensabile: kunai, shuriken, flash e alcune bevande per rinfrescarsi dato che il deserto non era uno dei posti più freschi del mondo. Si avviò verso una distesa di sabbia circondata da rocce che permettevano alcune zone ombrose e fresche.
Shizue iniziò col fare qualche riscaldamento composto da addominali, flessioni e una breve corsa. Iniziò facendo 200 flessioni, anche se non era molto veloce,ma a questo serviva allenarsi. Dato il poco allenamento verso le 120 stava per arrendersi,ma continuò fini alla fine, doveva migliorare, costi quel che costi. Continuò poi con una serie di 100 addominali, anche questi li eseguì non molto velocemente, anche se riuscì a concludere l’esercizio affannatamene e quasi morta dalla fatica e con la fronte bagnata dal sudore. Dopo essersi allenata tutta la giornata aprì la tracolla da dove prese una bevanda rinfrescante per rigenerarsi delle forze che aveva precedentemente usato quasi fino all’estremo ed un asciugamano per asciugare il sudore. Come allenamento finale fece una corsetta veloce verso casa che si trovava non molto distante da lì.
Finalmente a casa, sono quasi distrutta, farò una cena veloce e poi andrò a riposarmi. Domani sarà un’altra giornata di allenamento e devo essere in forma

2° giorno

Un altro giorno era iniziato e lo si capiva guardando dalla finestra. Suna era così bella illuminata dal sole, sembrava una città magica con dei riflessi dorati, un’immagine da cartolina. Come ogni mattina Shizue si alzò dal letto, scese a fare colazione e si vestì ed uscì di casa e si diresse nello stesso luogo del giorno prima solo che questa volta portava uno zaino ed un sacco, non molto grande, nella mano destra che produceva un rumore metallico ogni volta che veniva mosso. Shizue arrivò velocemente in quel luogo e appena arrivata posò delicatamente il sacco per terra ed iniziò ad aprirlo. Da esso cominciò a estrarre vari oggetti fatti di legno e ferro e a disporli sul terreno in modo ordinato a seconda del tripodi oggetto. Prese un oggetto di legno con una forma simile ad un uovo che collegò tramite un piccolo bastone di ferro ad un altro oggetto, questa volta più grande con alla fine una base formata da tre assi incrociate. A questa struttura simile ad un uomo, aggiunse altre due assi, una a destra del corpo ed un altra a sinistra, entrambe con un kunai legato all’estremità. Costruì due di questi fantocci, ma ognuno diverso dall’altro. Il primo era fermo come un unico blocco, le uniche parti mobili erano le braccia che ruotavano in senso antiorario,mentre l’altro era capace di muoversi intorno ad un asse presente al centro del fusto che componeva il corpo, aveva delle braccia semimobili ed era costituito di un legno più resistente rispetto al precedente. Shizue posizionò i fantocci uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra. Sgranchì il collo e la schiena ed iniziò ad allenarsi con il fantoccio alla sua sinistra, quello con i kunai. Il meccanismo si attivò appena Shizue diede un colpo alle braccia del fantoccio facendole girare velocemente.
Bene ora iniziamo con un po’ di allenamento di difesa e il taijutsu, non voglio fare di certo una brutta fine in un futuro combattimento

Shizue si avvicinò al fantoccio ed inizò a colpirlo con qualche pugno al petto di questo, anche se era molto lenta. Così decise di aumentare la velocità ed avvicinarsi sempre di più. Lo colpiva con due calci e due pugni alla volta a ritmo serrato, ma anche questo non era molto sufficiente come allenamento. Decise eseguire attacchi cercando di colpire in tutte le direzioni il fantoccio. I suoi attacchi erano abbastanza veloci e precisi ma non abbastanza forti da rompere il manichino o procurargli qualche danno tale da non permetterne il funzionamento. Shizue continuava a colpire il fantoccio ed ad ogni colpo cercava di aumentare la forza che impiegava. Si trovava dietro le spalle quando decise di saltare sopra al fantoccio per poi ritrovarsi davanti ad esso per poi continuare l’allenamento con l’altro, ma non si accorse del kunai che la ferì,superficialmente,alla gamba sinistra. Shizue fece una brutta caduta ma si riprese subito. Dopotutto questo era anche un allenamento per la difesa cosa che aveva trascurato, così si avvicinò di nuovo al primo fantoccio e si pose vicino ai kunai e prendendone uno dalla tasca che aveva sul fianco sinistro. Iniziò a parare i colpi del fantoccio con i kunai provocando dei rumori metallici non molto piacevoli. Questo allenamento gli sembrava un po’ facile così decise di difendersi da entrambe gli attacchi dei kunai contemporaneamente. Proseguì con questo esercizio per un paio d’ora dopo di che concluse il tutto con un attacco combinato di calci e pugni abbastanza forte da danneggiare il manichino e fermarlo.
Fuori uno, adesso tocca all’altro
Si fermò cinque minuti a bere qualcosa di rinfrescante, dopo di che cominciò l’allenamento con il secondo fantoccio. Questo venne attivato da Shizue con una pressione ad una delle due braccia, facendo così incominciare a farlo ruotare verso destra. Le braccia di questo si alzavano ed abbassavano a seconda della velocità a cui ruotava. Shizue chiuse i pugni che posizionò davanti al volto per pararsi da eventuali colpi. L’allenamento iniziò ma Shizue non era cos’ veloce come pensava, venne colpita circa quattro volte al volto e al ventre, provocandogli un leggero dolore. Strinse leggermente i denti per non pensare al dolore e continuò il suo allenamento per circa tre ore ed ormai era quasi sfinita dalla fatica che cominciava a prendere sempre più colpi ed uno di questi la fece anche cadere per terra, non che fosse stato molto forte, ma era troppo stanca per difendersi.
Meglio che mangio un boccone prima di finire quest’allenamento
Così si fermò per mangiare una ciotola di ramen precotto e riprendere le forze. Riposatasi venti minuti continuò l’allenamento con quel manichino che sembrava non volesse proprio farla tornare a casa soddisfatta. Shizue si rimboccò le maniche, strinse il polsino e con tutta la forza che aveva in corpo si scatenò contro quel manichino quasi come se fosse un ninja nemico di u altro villaggio. Se qualcuno la guardava in quel momento era tutt’altro che femminile, un gatto a cui veniva pestata la coda,ma nonostante tutta la determinazione che aveva riusciva solo a scalfire leggermente il corpo di quel manichino.
La mettiamo così allora? Bene ti farò vedere io ora...

Shizue racchiuse tutta la forza che aveva in un pugno e mirò alla testa, cosa che non aveva pensato prima, e la fece staccare dal manichino, dopo di che saltò per circa 2 m di altezza e con un pugno come il precedente colpì la base dove era appoggiata la testa dividendo il manichino per metà fino al mezzobusto, cosa che lo fece fermare. Distrutta Shizue si sdraiò per terra soddisfatta di essere riuscita nel sui intendo, anche se era piena di lividi ed era leggermente ferita ad una gamba, aveva un espressione serena sul volto mentre guardava quel celo che ormai non era limpido come quando era arrivata. Dopo essersi riposata una mezz’oretta sotto il sole Shizue raccolse le sue cose, anche quelle che aveva rotto, e si incamminò verso casa. Arrivata sgattaiolò dentro il bagno per nascondere le ferite che si era provocata durante l’allenamento ed andò a dormire.


3° giorno
Shizue si svegliò più tardi del solito e con qualche acciacco si alzò lentamente dal letto, si diresse verso il bagno per lavarsi e cambiarsi cercando di coprire i lividi con un po’ di trucco e qualche vestito che la coprisse di più. Quando scese per la colazione sentiva che qualcuno era già a casa,di solito la madre lavorava a quel ora e il padre era ancora in ospedale dopo l’ultima missione che l’aveva sfinito. SI affacciò furtivamente alla porta della stanza e vide che la madre stava mettendo in ordine la cucina e che le aveva anche preparato la colazione.
Non ci voleva ora se vedrà i lividi mi sgriderà o si preoccuperà, anche se non dovrebbe esserlo dato che papà alcune volte si ritira peggio di me...
Ehm, buongiorno mamma!
Disse Shizue con uno strano sorriso sul volto, un po’ per il fatto che aveva dormito male ma anche perché era preoccupata che la mamma la scoprisse.
Buongiorno!
Rispose invece la madre con un sorriso sereno e rassicurante sul volto,ma che si trasformò in un sorriso sadico quando vide Shizue combinata in quel modo.
Sentiamo, perché ti saresti vestita in quel modo? Cosa è successo ieri?
Shizue abbassò leggermente lo sguardo per poi portarsi la mano dietro il collo e massaggiarlo sorridendo leggermente verso la madre.
Niente mamma, non ti preoccupare, non è successo niente di male,non mi sono fatta niente!
Ma la madre, conoscendo Shizue, aveva capito che aveva combinato qualcosa così le si avvicinò con una pezza bagnate e le tolse il trucco che si era messa per poi scoprire dei lividi sul viso e, facendole togliere tutti quei vestiti eccessivi, vide che si era anche ferita lievemente ad una gamba.
Lo sapevo disse la madre sorridendo Vieni che ti medico per bene e poi andrai a continuare i tuoi allenamenti. Shizue era sorpresa dalla reazione della madre, si aspettava qualche ramanzina noiosa o cose del genere, ma niente di ciò Ma non mi dici niente? Di solito mi rimproveri e ti preoccupi tantissimo ed ora? E’ perché sono fiera che ti alleni, anche se mi preoccupo che tu ti faccia del male e con un sorriso che fecero entrambe, Shizue si diresse al solito posto per il nuovo allenamento.
Oggi tocca allenarsi sulla mira, dunque cosa posso fare...
Shizue si guardò intorno e vide che più avanti, sotto l’ombra di una parete rocciosa, vi era una piccola oasi formata da una cinquina di alberi ed un piccolo specchio d’acqua. Shizue si avviò e pensò sull’allenamento che doveva fare. Scelse di lanciare i kunai e shuriken in modo da tagliare l’albero e successivamente una roccia. Si posizionò a circa 3 m dal primo albero e iniziò a lanciare un kunai che colpì la palma, ma non al centro, infatti aveva solo scalfito l’albero ed era andato a finire poco più dietro non colpendo nient’altro. Il secondo tentativo fu più decente, infatti aveva colpito l’albero poco più a destra del precedente lancio, ma il kunai si era incastrato solo di poco nella corteccia dell’albero.
Accidenti devo ancora migliorare la mira e la forza dell’attacco
Shizue faceva girare il kunai attorno al dito mentre pensava cosa fare e come.
Allora per saper utilizzare al meglio la mia tecnica devo aumentare la forza ma soprattutto la precisione… Forse è meglio che mi eserciti prima su questa
Raccolti i due kunai lanciati prima, si riposizionò di fronte alla palma e ricominciò a lanciare i kunai, questa volta concentrandosi solo sulla precisione che sulla potenza. Questi tiri non furono perfetti, ma molto più precisi di prima e ciò bastava a Shizue perché era un segno del suo miglioramento.
Ora passiamo alla forza del tiro
Il primo lancio fu molto scarso, scalfì solo la corteccia e non andò in profondità infatti cadde subito dopo. Dopo vari tentativi Shizue riuscì a far entrare il kunai solo 5 cm dentro il fusto.
Devo trovare un metodo per migliorare i miei tiri1, di sicuro non posso andare avanti così… vediamo,posso usare…si ci sono!
Shizue si ricordò di conoscere una tecnica che le sarebbe stata molto utile, così raccolse i kunai e si posizionò a 10 m di distanza
Voglio proprio provare
Prese un kunai e lo lanciò in aria e poi Soffio del vento

Il kunai rimase bloccato nell’onda di vento creata da Shizue per poi partire con grande velocità e potenza contro l’albero di fronte attraversandolo ed andando a bloccarsi in quello successivo. La tecnica funzionava ed era anche riuscita a riuscita a superare la prima fase del suo allenamento, ora toccava alla seconda: doveva fare lo stesso esercizio ma al posto della palma una roccia. Shizue si guardava intorno per cercarne una adatta al suo allenamento e ne trovò una alta circa 1 m e larga 1,5 m. Era l’ideale per il suo allenamento così Shizue si posizionò a circa 5 m da essa, doveva riuscirci con una distanza sempre maggiore e voleva provare anche senza tecnica cosa sarebbe riuscita a fare. Lanciò il kunai che viaggiò dritto e spedito contro la roccia per poi rimbalzarci sopra provocando qualche scintilla, il colpo era andato nullo, ma Shizue non si scoraggiò continuò fino a provocare una leggera incanalatura di circa 5 cm, ma questo non era sufficiente. Shizue raccolse il kunai e riprovò la tecnica di prima ma anche questa fallì facendo incastrare il kunai fino al manico nella roccia, ma ne la ruppe e ne l’attraversò.
Devo usare qualcosa di più efficace o qualche metodo diverso
Shizue saltò ad un’altezza si 2,5 m per poi effettuare la stessa tecnica di prima. Fece arrivare il kunai a gran velocità sopra la roccia per poi farlo ricadere perpendicolarmente ad essa, provocando un foro che andava dalla punta della roccia fino a metà per poi dividerla in due metà, ma non si separò, si creò solo la spaccatura.
Ok continuando così ce la posso fare
Praticòun esercizio simile anche con un’altra roccia leggermente più grande e spessa, ma questa volta con due kunai nell’onda di vento. Praticò questo esercizio fino all’ora di cena per poi ritirarsi a casa soddisfatta.


4° giorno
Un altro giorno, un altro allenamento. Shizue si diresse di nuovo nei pressi del luogo dove di solito svolgeva i suoi esercizi. Camminano per quelle rocce vedeva ciò che in questi giorni aveva combinato, tutto non era come quando era arrivata la prima volta; vedere polvere e pietre dappertutto con alcuni pezzi di legno e foglie varie fece sorridere Shizue che si massaggiava ancora i muscoli delle braccia per la fatica di quei giorni, ma sapeva che tutta quella fatica l’avrebbe ripagata un giorno. Cominciò riscaldando i muscoli con qualche esercizio di stracing, due ore in cuo fece qualche addominale e qualche flessione. Quando finì doveva decidere cosa fare come allenamento e, mentre pensava, vide una lucertola che si arrampicava su una delle pareti rocciose dinanzi a lei.
Ok mi eserciterò sul controllo del chakra… questa parete sarà alta all’incirca 100 m, dovrei riuscire a farecela entro oggi
Shizue si preparò mentalmente concentrando i chakra sotto i piedi formando un alone azzurrognolo sotto di essi. Dopo di che prese una rincorsa e quando si avvicinò ad essa fece un salto e vi appoggiò i piedi
E questa è andata
Shizue incominciò a camminare cautelamene con passo deciso verso la cima della parete. La roccia era leggermente firabile e lo si poteva vedere ad ogni passo che Shizue faceva qualche pietra cadeva producendo un rumore sordo arrivando a terra. Ormai Shzue era a circa 25 m d’altezza e la fatica incominciava a farsi sentire, i suoi passi si facevano più lenti e pesanti, non che prima andasse molto veloce. Erano ormai passate circa 3 ore e Shizue era arrivata alla metà. Aveva impiegato troppo tempo per arrivare lì, ma intanto non riusciva ad andare più veloce di così, non era abituata ad usare così tanto chkra in una volta, cosa che le fece rendere conto che aveva quasi esaurito il chakra e se non trovava una sporgenza abbastanza grande su cui avrebbe potuto riposare sarebbe finita male. Così smese di camminare verticalmente ma iniziò a percorrere la parete per la sua lunghezza, se non voleva cadere giù doveva fare il più in fretta possibile. Forse grazie all’adrenalina che iniziava a scorrere nelle sue vene, Shizue raddoppiò la sua velocità permettendole di visionare un area più vasta. Continuò ad andare avanti fino a trovare una piccola insenatura che le permetteva di riposarsi. Entrata lì si riposò per circa 40 min facendo un piccolo sonnellino. Svegliata doveva continuare a risalire la parete, ma da lì non poteva darsi una spinta come prima. Intanto caricò il chakra sotto i piedi e pensò velocemente come fare, si avvicinava l’ora di pranzo e doveva essere a casa per quell’ora. Shizue si aggrappò all’estremità alta dell’insenatura e iniziò ad oscillarsi come se fosse su un altalena caricando il chakra sotto i piedi. Con una spinta più forte si diede un slancio e facendo una capriola all’indietro atterrò sulla parete inginocchiata su un ginocchio e sul piede. Rialzatasi continuò a scalare la parete impiegando circa lo stesso tempo impiegato prima. Arrivata alla cima si sedette sulla cima facendo dondolare le gambe Evvai, cel’ho fatta! gridò al celo alzando il pugno desto al celo verso il sole che ormai stava tramontando su Suna. Con un sorriso scese dalla parete facendo attenzione a non andare troppo veloce e a non cadere.


5° giorno
Shizue erano ormai le 9:30 e la sveglia di Shizue iniziò a suonare No, ancora 5 min, ma la sveglia dopo altri 5 min iniziò di nuovo a suonare non ascoltando le preghiere di Shizue Uffa oggi proprio non ho voglia di alzarmi. A malincuore si alzò, si cambiò e pettinò i suoi lunghi capelli con calma in modo da farli diventare belli segosi. Uscì da casa sbadigliando, oggi proprio non voleva allenarsi, ma doveva farlo. La gente di Suna era già sveglia da molto ed ognuno era indaffarato a compiere le proprie mansioni mentre i bambini giocavano a calcio o sull’altalena del parco.
Beh è ora che anche io inizi a darmi da fare anche io, ma prima una fermata al chiosco per mettere qualcosina sotto i denti
Shizue andò al chiosco del villaggio ed ordinò la sua pietanza preferita, una ciotola di tsuchemen, buono come il ramen ma è più leggero. Finito di mangiare Shizue pagò il cnto ed uscì dal chiosco dirigendosi al suo luogo dell’allenamento. Lì iniziò a prepararsi concentrando il chakra per il suo nuovo allenamento e compose i quattro sigilli: tigre, cinghiale, bue, cane e Tecnica della moltiplicazione del corpo! tre copie di Shizue apparvero davanti a lei.
Allora ragazze, provate ad attaccarmi con quello che potete, io dovrò evitare i vostri attacchi e respingerli. Non dimenticatevi di non andare a più di 10 m lontane da me. Ok iniziamo!
Le copie si sparsero in giro e cercarono di nascondersi da Shizue che doveva prima riuscire a trovarle per poi cercare di evitare i loro attacchi. Shizue chiuse gli occhi e compose con le mani il sigillo della tigre per concentrarsi e per percepire ogni minimo rumore o spostamento. Alcuni passi si sentivano poco dietro shizue, era una delle copie che aveva deciso di attaccare usando lanciano uno shuriken. Con un kunai Shizue deviò lo shuriken che venne lanciato contro una parete mentre la copia continuava ad avvicinarsi. La copia si diresse verso Shizue molto velocemente preparando un pugno che Shizue parò facilmente con le mano. Da quella posizione fece leva toccando con il suo ginocchio quello della copia per poi scaraventarla dietro di lei ad una distanza di un metro quando questa scomparve in una nuvoletta.
Una è andata, ora devo trovare le altre due neanche finì di pronunciare queste parole che le due si fecero avanti attaccando Shizue dai due lati opposti. Shizue pensò prima a quella che veniva da sinistra colpendola con uno shuriken facendola scomparire in una nuvoletta, intanto la copia a sinistra fece la stessa cosa a Shizue colpendola alla gamba sinistra, per fortuna non troppo forte da impedire i movimenti ma solo rallentandoli. Shizue si sfilò i kunai e compose i quattro sigilli per la tecnica che doveva usare per la prossima tecnica, dato che se si sarebbe sforzata troppo avrebbe aumentato la situazione della ferita. Creò un bastone di sabbia che lanciò contro la copia colpendola in pieno petto e facendo scomparire la copia e completando così il suo allenamento, ma ritrovandosi con una ferita che ormai le era difficile sopportare. Con la fascia che portava attorno alla vita strinse la parte superiore alla ferita con un nodo in modo da non fare uscire sangue superfluo. Arrivata a casa andò dalla madre che la soccorse preoccupata. Oh mio dio cosa ti sei fatta? Stai bene? Vieni che ti medico Shizue venne subito portata dalla madre nel suo studio senza che riuscì a rispondere alle domande appena fatte dalla madre e si sdraiò sul lettino. Mamma ma sto bene, è solo una ferita lieve, solo un po’ di sangue… Basta che disinfetti.
Ma la madre proseguì la medicazione senza ascoltare cosa dicesse Shizue che, appena iniziò a disinfettare emise un piccolo grido di sofferenza ma che passò poco dopo. La madre era una delle migliori ninja medico e non avrebbe di certo fatto del male proprio a sua figlia e poi non era niente di che, un po’ di disinfettante e una fasciatura. Bene Shizue abbiamo finito, ma la prossima volta cerca di stare più attenta. Quando andrai in missione non ci sarò sempre io a curarti, dovrai cavartela da sola Shizue annui alla madre con un sorriso, sapeva che tutto quello che diceva era per il suo bene, ma sapeva anche che lei si sarebbe di sicuro ferita altre volte a forse anche molto più gravi di questo Lo so, grazie mamma Comunque sarebbe meglio che domani non sforzassi troppo la gamba, la ferita potrebbe riaprirsi e farti di nuovo male. A queste parole Shizue restò sbalordita, non credeva che un kunai l’avrebbe fatta rimanere a letto per un giorno intero Ma mamma,non è una ferita grave, posso ancora muovermi bene. Non appena pronunciate le parole scese lentamente dal lettino e provò a tirare qualche calcio contro un fantoccio che la madre teneva nello studio, ma questo le procurò solo un dolore tale da farla sedere di nuovo Hai!... Uffa, non è giusto io devo finire i miei allenamenti Beh per domani ti riposerai e dopodomani vedremo,potrei anche aiutarti io. A questa proposta Shizue saltò addosso alla madre abbracciandola impedendole di usare le braccia Grazie mille mamma! Ti prometto che domani l’unica cosa che farò è un giro per il villaggio, nient’altro. Così Shizue risalì nella sua stanza ed iniziò a dormire pensando a ciò che l’avrebbe aspettata tra due giorni.


6° giorno
Shizue oggi dormì fino a tardi svegliandosi verso l’ora di pranzo. Fece ogni azione con molta calma,tanto oggi aveva tutto il tempo del mondo, era come una vacanza fuori stagione. Scese le scale andando in cucina per prepararsi qualcosa da mettere sotto i denti. Finito di mangiare scese un po’ fuori a fare un giro, non avendo niente da fare. A quell’ora non c’era quasi nessuno fuori: i mercanti mettevano in ordine i loro banche mentre c’erano ancora alcuni passanti che si guardavano in giro cercando di vedere se qualche mercante vendesse ancora qualcosa o cercando qualche cosa con un po’ più di sconto; alcune mamme andavano a prendere i bambini che giocavano al parco del villaggio con i loro amici e cercavano di convincere le madri a farli rimanere ancora tirandole verso il parco inutilmente; nelle case si poteva sentire il rumore di pentole e piatti che venivano posti al loro posto dopo essere stati usati dalle famiglie per pranzare. Shizue si diresse verso il parco per poter stare un po’ sull’altalena ora che nessuno poteva vederla comportarsi come una bambina di 6 anni. Si dondolò cercando sempre di non sforzare troppo la gamba, facendosi arrivare un’aria fresca sul viso. Le sembrava di tornare quando era piccola il cui unico pensiero era divertirsi senza preoccupazioni e giocare con i suoi amici. Passata 1 h e mezza, Shzue si diresse verso casa ma prendendo una va più larga che la portò vicino alla catena di rocce che circondava il villaggio. Avrebbe tanto voluto salire sopra e vedere il villaggio dall’alto, ma non poteva a causa della ferita Uffa non è giusto che per un allenamento sia costretta a non sforzare la gamba…Un momento, non posso usare la gamba ma le altre parti si. Shizue iniziò ad arrampicarsi sulla parete, ma non la parete che circondava il villaggio, ma una un più bassa che permetteva lo stesso di avere una bella visione completa del villaggio. Un villaggio nascosto nel deserto e composto interamente di sabbia che quando veniva illuminato dal sole al tramonto era come se fosse un villaggio incantato, dai colori dai riflessi dorati: un paese magico. Era ora di tornare a casa così lentamente scese dalla parete ed iniziò ad incamminarsi verso casa.

7° giorno
Shizue è ora di alzarsi, non avevi dettocce volevi allenarti? Shizue fu svegliata dalla madre che la chiamava da fuori la stanza. Arrivo! rispose Shizue con una voce un po’ roca per il fatto che si era appena svegliata ed anche presto, infatti si rimise a dormire per un’altra oretta quando fu richiamata dalla madre. Si alzò di scatto ed andò subito a cambiarsi e scese di corsa in cucina. Vedo che la gamba è guarita disse la madre sorridendo Ah…si rispose massaggiandosi la gamba. Dopo aver fatto colazione, le due uscirono di casa e si diressero nel campo di addestramento dove era solita addestrarsi la madre. Era un campo abbastanza ampio con una schiera di cinque alberi, dall’altro lato tre manichini e un ampio spazio dove poter eseguire qualsiasi tecnica. Allora in questo giorni in cosa ti sei allenata?
Allora, per prima cosa ho fatto un po’ di allenamenti cioè esercizi fisici, esercizi di taijutsu, esercizi di mira e potenza con kunai, esercizi di controllo del chakra e l’ultimo giorno ho creato tre copie e mi sono difesa dai loro attacchi.
Bene, visto che hai fatto molti allenamenti, per lo più fisici e pochi con l’uso di tecniche. Ho un’idea, ti farò usare tutte le tecniche che conosci che ancora non hai usato contro di me. Shizue guardò la madre con uno sguardo deciso, pronta a fargli vedere le sue capacità. Partiamo da una tecnica basilare, fammi vedere come ti trasformi in me tramite la tecnica della trasformazione.
Shizue si posizionò di fronte alla madre, compose il sigillo e Tecnica della trasformazione! Al su posto apparve un donna identica alla madre, per poi scomparire dietro una nuvola di fumo dando spazio alla ragazza. Va bene,ora voglio vedere se sai uscire da un genjutsu semplice come la tecnica minore delle sabbie Ok!
Improvvisamente Shizue si trovava intrappolata in alcune sabbie mobili che la inghiottivano sempre di più, facendola preoccupare un po’, ma non tanto perché sapeva che era solo un’illusione. OK… Rilascio! e ad un tratto le sabbie mobili scomparvero e la ragazza avide di essere tornata alla normalità e con un sorrisino di sfida guardala madre che per tutta risposta la invitò ad eseguire la stessa tecnica su di lei. Shizue allora compose i sigilli, anche se erano di più dei soliti, ma appena composti sua madre si ritrovò del gengutsu da cui si liberò molto velocemente,quasi che Shizue non si accorse di averlo a intrappolata Prova con la tecnica superiore delle sabbie, fammi vedere se riesci a mettermi in crisi Shizue eseguì subito la tecnica cercando di tenerla il più possibile nel genjutsu,ma tempo due min e la madre si liberò lasciando Shizue leggermente delusa, anche se lo sapeva che sarebbe andata a finire così. Me lo dovevo aspettare disse Shizue con un piccolo broncio sul viso e la madre rispose con una leggera risata. Allora, continuiamo con l’allenamento con un ultimo esercizio di tecniche, fammi vedere quanto riesci a difenderti con il tuo muro di vento. Ti lancerò dei kunai e degli shuriken e tu dovrai difenderti. Ricevuto!
La madre preparò tre kunai un una mano ed altrettanti shuriken nell’altra mentre Shizue creò uno scudo di vento intorno a sé. Allora la madre lanciò i tre shuriken che vennero parati da Shizue anche se con un po’ di fatica, stava per finire il chakra e la madre se ne era accorta, ma doveva far allenare la figlia se voleva diventare una brava ninja. Lanciò i tre kunai di chi Shizue ne parò solo due con fatica, l’altro invece le sfiorò il braccio provocandole un lieve graffio.La madre aveva sbagliato mira volontariamente per evitarle ferite gravi, aveva capito che la figlia conosceva bene le tecniche e che si era allenata duramente. Le due di scambiarono un sorriso di approvazione,come se si stessero parlando telepaticamente, ma dopo pochi minuti Shizue perse i sensi,aveva utilizzato troppo chakra e tutto in una volta. La madre prese Shizue in braccio e la portò a casa adagiandola sul letto < Si vede che ti stai impegnando, continua così e potrai raggiungere i livelli di tuo padre> sussurrò la madre uscendo dalla stanza.

 
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Sasshi
view post Posted on 17/1/2010, 14:09




L'ho letto un po' di fretta, ma l'energia verde c'è sicuramente.
L'allenamento è un po' banale, non introduci molte novità. Inoltre le copie che usi per attaccarti non possono fare attacchi e ferirti. Sono illusioni e quindi non ti faranno nulla ( inoltre nella tecnica c'è pure scritto che non possono simulare un attacco ).
Come scrittura non è male, fai qualche errore di distrazione.
L'allenamento penso sia sulle 300 righe, se non sbaglio, ad occhio.

60 punti exp.

 
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gaara_kazekage_94
view post Posted on 17/1/2010, 14:47




ops! ho fatto un errore proprio stupido XD comunque grazie per la correzione ^^
 
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2 replies since 15/1/2010, 01:37   53 views
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