Allenamento per l'energia verde, Vent Uchiha

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Naruto the 7th hokage
view post Posted on 8/10/2009, 17:15




Primo Giorno

Il sole stava per sorgere. Per i concittadini. di Konoha stava per cominciare una nuova giornata.
I raggi del sole entravano nelle case, i passeri cinguettavano. Le strade deserte della notte si riempirono pian piano di gente. In una delle varie case di Konoha, Vent si stava alzando.
Il suo precedente allenamento lo aveva soddisfatto, ma non aveva ottenuto i risultati sperati.
Vent era abbastanza deluso. Sperava che l’allenamento lo avrebbe fatto arrivare ad un livello di forza molto superiore alla precedente. Purtroppo non era stato così. Così Vent decise di fare un nuovo allenamento.

In questo allenamento dovrò impegnarmi molto di più che in quello precedente. Non voglio restare sempre un pivellino, devo riuscire a migliorare molto, ed è per questo che stavolta alloggerò fuori e non in casa. Forse le comodità mi impediscono di sfruttare tutto il mio potenziale!

A Vent dispiaceva dover lasciare i suoi, ma sapeva che doveva allenarsi. Voleva diventare il più forte di tutti no? E allora doveva fare un sacrificio. E poi per una settimana poteva resistere perfettamente senza il conforto dei cari.
Così Vent prese i suoi soliti vestiti, accompagnati dalla stupenda giacca arancione e dal suo copri fronte, e uscì di casa, dirigendosi verso una foresta. Quando arrivò la osservò attentamente: era stupenda. Era piena di alberi, e ovunque Vent si girasse ne vedeva uno spuntare dal terreno. Questo sembrava molto curato, chissà poi da chi. All’ erba era mescolato del terriccio che però non si notava dall’alto.
In lontananza si sentiva il fruscio di un ruscello, magari più tardi ci avrebbe dato un occhiata.
Senza perdere altro tempo, Vent cominciò a pensare con quale allenamento cominciare.

Allora, non mi va di fare esercizi fisici perciò credo che comincerò cercando di sviluppare uno dei cinque sensi: la vista! Proverò ad usare lo stesso metodo che ho usato per l’udito!

Impaziente, Vent si sedette per terra, cercando di rilassarsi.
Ormai questa cosa gli veniva molto facilmente e Vent ne era compiaciuto, almeno lo fu fino a quando non scoprì che il metodo non funzionava. Infatti, anche raggiungendo l’apice della concentrazione e del rilassamento, i suoi occhi vedevano esattamente come prima.
Per fortuna, questa sfida incuriosì Vent invece di scoraggiarlo.

Allora, a quanto pare il mio metodo non funziona. Dovrò trovare qualcosa di meglio. Vabbè ci penserò mentre faccio uno spuntino

Lo shinobi si mise a mangiare con gusto, quando ebbe finito ricominciò a pensare al modo per far sviluppare la sua vista.

cavolo, come posso fare a svilupparla? Se non posso concentrarmi allora posso, posso, ma sicuro! Perché non provare concentrare il chakra negli occhi? Ahah, alla faccia di quelli che dicono che non sono intelligente, dovrebbero vedermi ora!

Vent provò così a concentrare il suo chakra negli occhi, all’inizio non fu facile, ma questo riuscì solo a far crescere la determinazione del ninja.
Provando e riprovando, Vent riuscì a concentrare il chakra negli occhi, e fu stupefatto della sua vista: era aumentata di poco, questo è vero, ma a lui andava benissimo così. Era felice di essere riuscito a compiere il suo scopo. Oltre che felice, Vent era anche stanco, così si rannicchiò nel suo sacco a pelo e si mise a dormire.

Secondo Giorno

Quando Vent si sveglio l’alba era già bella che passata e si accorse di avere dormito troppo.
Si arrabbio con se stesso per quello che aveva fatto perché non poteva permettersi di perdere tempo prezioso se voleva migliorare.
Si mise in piedi e, senza fare colazione per non perdere altro tempo prezioso, frugo dentro lo zaino e tirò fuori da lì un foglietto dove Vent aveva scritto in precedenza il suo programma.

Allora... secondo il programma di oggi, dovrei... fare tre ore di corsa? Uffa oggi devo aumentare ulteriormente la mia resistenza!

Scocciato, Vent cominciò a correre.
Il paesaggio sembrava non cambiare mai, alberi su alberi, erba su erba. L’unico modo per capire di stare andando avanti era osservare i vari animali nella foresta.
Su un albero c’erano degli scoiattoli, su un altro degli uccelli, su un altro ancora si potevano intravedere degli uccelli che stavano costruendo lì il loro nido.
Vent provò un senso di felicità vedendo quelle creature che si facevano una vita.
Se c’era una cosa che non sopportava erano le persone che uccidevano gli animali per divertimento, li odiava a morte. Solo a pensarci a Vent salivano i nervi vertiginosamente. Scacciò via quei pensieri e continuò a correre.
Verso le due ore e mezza, le gambe dello shinobi si fecero sempre più pesanti, ma oramai Vent era tanto abituato a quella situazione che sapeva che non si sarebbe fermato fino alla fine.
Infatti finito di correre, Vent tornò al suo “accampamento” per mettere qualcosa sotto i denti.
Quando ebbe finito di mangiare, Vent si preparò a fare il suo prossimo esercizio di resistenza.
Questo consisteva nel camminare con le mani per almeno un chilometro.
Questo esercizio divertiva Vent, e gli faceva piacere farlo.
Così si mise gambe all’aria e cominciò a camminare. Ma dopo pochi passi perse l’equilibrio e cadde.
Riprovò numerose volte ma il risultato fu sempre lo stesso. Da divertimento, il sentimento che Vent provò di più fu la frustrazione.

accidenti, eppure sembrava un esercizio così facile! Forse chiudendo gli occhi avrò più equilibrio...

Così Vent si mise gambe all’aria con gli occhi chiusi. L’equilibrio, in effetti era superiore al normale ma la questa soluzione fu presto scartata.
Infatti Vent, camminando centrò tutti gli alberi possibili, fino a quando non dovette smettere per il dolore al corpo.
Infuriato per il dolore provocato dalla sua soluzione, Vent si sedette per trovare un modo per riuscire a fare quel benedetto chilometro.

ok, non lo rifarò più. Ma quale altra soluzione ci può essere? Aspetta! Forse ho trovato! E’ un po’ imbarazzante, comunque...

Vent intagliò col kunai un bastone lungo quanto se stesso dalla schiena in giù.
Se lo lego per bene sulla schiena, in modo che, le sue gambe stessero in posizione eretta. Dopodichè cominciò a camminare a testa in giù. In effetti il metodo funzionava; Vent sperava solo che nessuno lo vedesse conciato in quel modo, era già imbarazzato di suo, se poi qualcuno lo avesse visto, o ancora peggio qualcuna…
A circa meta strada dal traguardo finale Vent, sempre nella solito posizione, si slegò il bastone, notando con soddisfazione che ora riusciva a camminare a testa in giù senza problemi.
Era buffo camminare così. Vedere tutto al contrario faceva venire allo shinobi un senso di ilarità, che però trattenne per paura di cadere.
Quando finalmente Vent arrivo alla meta finale si senti le braccia più forti, e di questo ne fu lieto.
In seguito tornò al suo accampamento, dove fu felice di vedere che gli animali non gli avessero preso qualcosa o mangiato il suo cibo. Si mise a suo agio e rifletté:

E anche questa è fatta. Ma l’allenamento è appena cominciato, non posso rallegrarmi troppo. Ora è meglio riposare perché l’indomani mi aspetta un’ altra giornata di duro allenamento.

Stanchissimo, Vent si addormentò sedutastante.

Terzo Giorno

Il terzo giorno di Vent iniziò con un risveglio piuttosto movimentato. Quando si alzò, infatti notò che la sua borsa dei viveri era completamente vuota.
All’inizio Vent era assonnato e ancora stanco, quindi non ci fece caso, ma al momento di fare colazione si accorse del misfatto.
Sgrano gli occhi e si sforzo di non urlare, quindi penso:

Accidenti a quei brutti ****** io li distruggo li faccio a fette a quei *** ** ** ** ** **** ** *** ***** ****!!!!!

Dopo essersi sfogato a sufficienza la rabbia di Vent, a poco a poco svanì.
Ma il problema del cibo rimaneva. Ma,dato che il pranzo era ancora lontano, Vent decise di concentrarsi sugli allenamenti, lasciando perdere il pranzo.
Secondo il programma, oggi Vent doveva allenarsi sui sigilli, per farli più rapidamente.
Vent non ne aveva voglia, perché stava ancora pensando tristemente ai suoi pranzi andati in fumo, quando gli balenò un idea in mente.
Un sorriso di felicità si poteva chiaramente notare sul volto di Vent quando ripensava alla sua idea.

Ah, un'altra idea geniale! Con quella di ieri salgono a quota due! Mi dispiace per i pesci, ma unirò l’utile al dilettevole

L’idea di Vent era molto semplice: quest’oggi si sarebbe allenato con la palla di fuoco suprema, per catturare e bruciacchiare i pesci, mentre questo pomeriggi si sarebbe allenato con il resto delle tecniche.
Vent si recò quindi al fiume, e quando lo vide restò abbagliato per la sua bellezza: Era limpido, e si potevano ammirare decine e decine di pesci che nuotavano felici.
A Vent dispiaceva di dover interrompere quel momento, ma sapeva anche di non poter rimanere senza mangiare.
Perciò prese coraggio e urlò:

Katon: goukakkyuu no jutsu!

CODICE
Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu

Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio
100-20 = 80)



Ovviamente, Vent dovette calibrare la forza della palla di fuoco per non fare un disastro.
Esso continuò così per circa tutta la mattinata avvalendosi di pause per recuperare chakra.
Quando ebbe raccolto un bel mucchietto di pesci, capì di avere fatto una scorta sufficiente per tutta la settimana.
Guardando la montagnola di pesci Vent si sentì soddisfatto del suo lavoro, ma alla soddisfazione si aggiunse la tristezza per aver tolto la vita a delle creature innocenti.
Vent sapeva che lo aveva fatto per non morire di fame ma era ugualmente triste per quello che aveva fatto. Riuscì a dimenticarsi di tutto all’ora di pranzo, quando mangiò una piccola parte dei pesci che aveva raccolto.
Nel pomeriggio, Vent cercò una zona senza troppi alberi, fu difficile trovarla, ma ci riuscì:
era un ammasso di sabbia con qualche cespuglio qua e là.
Un posto ideale per usare delle tecniche senza distruggere l’ambiente circostante. Così, per il resto del pomeriggio, lo shinobi continuò ad esercitarsi con le tecniche, facendo sembrare il posto intorno a lui decisamente più movimentato.
Ogni tanto Vent si chiedeva se non stava facendo troppo baccano, ma poi capì che non c’era nessuno, quindi non avrebbe potuto dare fastidio.
Verso sera, Vent tornò all’accampamento, si mise comodo e cominciò a sgranocchiare qualcosa, cadendo pian piano tra le braccia di Morfeo...

Quarto Giorno

Era arrivato anche il quarto giorno di addestramento per Vent, che oggi si sarebbe dovuto allenare con i sigilli. Nel suo ultimo allenamento, Vent era riuscito ad aumentare la velocità col quale esso faceva i sigilli, eppure gli sembrava di poter ancora migliorare.
Si incamminò verso il fiume dove ieri aveva fatto una strage di innocui pesciolini.
Arrivato lì, posò il suo zaino e incominciò l’allenamento. Vent era molto concentrato su questo allenamento dato che comporre i sigilli più velocemente dell’avversario era molto importante nel combattimento. Presto o tardi si sarebbe trovato di fronte ad un altro avversario, cercando di attuare le sue strategie. Esse, di solito, contavano sulla velocità di Vent. Lui non era una persona che ragionava eccessivamente, appena trovava una soluzione la attuava, senza pensarci due volte.
Nel corso dell’allenamento, lo shinobi di Konoha non si sentì mai triste o depresso se non riusciva a fare immediatamente il numero di sigilli desiderato per secondo, sapeva che le difficoltà andavano superate, solo così si poteva diventare più forti.
Vent continuava ad incastrare le mani sempre più veloce, sempre più veloce, era concentratissimo.

Forza, devo assolutamente farcela! Non mi devo arrendere alle prime difficoltà! Sarà abbastanza complicato riuscire a superare i miei limiti, ma questo allenamento è basato su questo! E’ da tre giorni che sto superando i miei limiti in allenamenti sempre diversi, non vedo perché non dovrei riuscirci ora!

Le ore mattutine continuavano a passare, e Vent continuò sempre col suo allenamento, doveva riuscire a fare tante combinazioni diverse, sempre più velocemente.
Però quando passarono due ore, Vent decise di fare una pausa. Si sciacquò il viso con l’acqua del fiume lì vicino, e mise mano alle sue scorte di cibo.

Accidenti, non credevo che fosse così difficile! Mi dovrò consolare con questo ottimo pesce di ieri!

Eppure, nonostante i fallimenti, l’umore del ninja non cambiava. Stava imparando a trovare sempre un lato positivo. Ne aveva già trovati tanti:per esempio se era riuscito prima perché non poteva riuscire ora?
Quando ebbe finito di mangiare, Vent si rimise al lavoro. Dopo il pranzo sembrava che le sue energie fossero tornate e a questo conseguì un consistente miglioramento nel corso del suo allenamento.
Lo shinobi non fece più fatica come prima e, continuando per tutto il pomeriggio riuscì ad aumentare la sua velocità nel fare i sigilli.
Il ragazzo, era molto soddisfatto dei suoi progressi, e tornò al suo accampamento.
Durante la strada riflette molto sui progressi del suo allenamento, chiedendosi se avesse davvero fatto un buon lavoro.
Essendo convinto che la risposta fosse si andò a letto tranquillo, attendendo con ansia il domani per iniziare il nuovo allenamento.


Quinto Giorno

Il sole era sorto e Vent era pronto per la nuova giornata di allenamento.
Si accorse però che per il suo allenamento avrebbe avuto bisogno di una mano. Il suo allenamento prevedeva l’uso dei kunai. Vent aveva infatti pensato di farseli tirare, e lui avrebbe dovuto pararli tutti con uno, o perlomeno schivarli.
Era un esercizio che richiedeva riflessi, prontezza e agilità, tutto sommato un buon allenamento, peccato che mancasse una persona che tirasse i kunai a Vent.
Il ninja di Konoha si sentiva uno stupido pensando che adesso sarebbe dovuto andare in cerca di un compagno perché non aveva idea di che cosa altro fare. Si rassegnò e si mise in marcia.

Accidenti a me! Ma perché non penso mai prima di fare una cosa? Adesso dove lo vado a cercare una persona che mi lancia i kunai in un bosco apparentemente disabitato?

Era così.
Il bosco, seppur stupendo, non aveva tutte le caratteristiche per piacere a Vent. Ovviamente la tranquillità interrotta solamente dal cantare dei passeri al mattino e dal fiume lì vicino, piacevano allo shinobi, ma al lungo andare si sentiva solo.
Aveva bisogno di parlare con qualcuno, scherzare con qualcuno e, perché no, anche combattere con qualcuno era un idea che stuzzicava la sua attenzione.
Di solito, gli allenamenti, lo distraevano da questi pensieri, ma oggi Vent, in cerca di un compagno, aveva molto più tempo per pensare.
In effetti, sperava che la persona che stava cercando con ansia, sia una persona con cui avrebbe passato il resto dell’ allenamento, o perché no, avrebbe potuto stringere amicizia con quella persona.
L’unico problema era che, per quanto Vent scrutasse il bosco con attenzione, non sentiva o vedeva nulla che lo riconducesse ad una persona.
Ad un certo punto, stufo di camminare, il ninja di Konoha decise che era il momento di sedersi e di fare una pausa. Era abbastanza frustato, per non avere trovato nessuno che gli potesse dare una mano.

Uffa, è possibile che in questo posto immenso non ci sia uno straccio di persona con cui allenarmi? Aah, ma perché sto perdendo così tanto tempo qui? Meglio tornare indietro ed escogitare un'altra cosa da fare

Vent era abbastanza arrabbiato perché era riuscito a sprecare un intera mattinata di allenamento a per cercare una cosa che non si trovava da nessuna parte.
Quando ormai lo shinobi era in marcia per tornare verso il suo accampamento senti dei rumori.
Focalizzò il suo udito lì e cercò di capire cosa stava succedendo. Non sentì nulla. Poi dei Kunai che si scontravano, in seguito un botto e infine un urlo.

Ma che cosa diamine sta succedendo lì? Devo andare a controllare! Spero di non cacciarmi nei guai come al solito!

Così il genin cominciò a correre nella direzione in cui aveva sentito i suoni per niente raccomandabili.
Da una parte si sentiva emozionato; se c’era in corso una battaglia allora lui avrebbe incontrato dei compagni di allenamento. Dall’altra però, Vent sperava di non andarsi a cacciare in una rissa che aveva come vincitore chi rimaneva vivo.
Col cuore in gola per l’emozione, Vent arrivò nel luogo dove si svolgeva la battaglia. Fu allora che vide i guerrieri: uno era alto e snello. Aveva i capelli neri e gli occhi verdi. Indossava dei jeans e una maglietta leggermente strappata di color nero pece.
L’altro soggetto era a terra. Quando Vent osservò con più attenzione impallidì: era una ragazza, e anche molto carina! Era bionda con degli stupendi occhi azzurri che le illuminavano il volto, pur essendo essa in condizioni pietose. Indossava una maglietta leggermente scollata con maniche corte.
L’uomo, le stava puntando una spada contro, e lei, oramai senza più difese stava aspettando pazientemente il suo destino.

Da come è vestita, sicuramente non si aspettava un attacco. E poi perché quel tizio le punta una spada contro? Ha vinto, non gli basta?

Vent provava un misto di emozioni: paura, coraggio, insicurezza, voglia di agire. Di tutte queste prevalse l’ultima.
Lo shinobi non sapeva se stava facendo la cosa giusta ma non gli importava. Doveva prendere la ragazza e scappare, cercando di evitare per ora il combattimento.
Uscì allo scoperto, e senza di re una parola scatto sulla ragazza, approfittando della sorpresa dell’uomo per prenderla e fuggire.
Dopodichè creo 5 bushin.

CODICE
Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu

Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
100-25 = 75


Si lanciò nella direzione opposta all’ uomo con lo spadone e fece andare tutti i bushin in diverse direzioni.
Albero dopo albero, la tensione aumentava.
Vent aveva paura di essere scoperto, come purtroppo fu. Mentre viaggiava con la sua compagna, ormai svenuta, riuscì ad intravedere un Kunai nella sua direzione.
Vent provò a spostarsi, ma questo servì solo a non far centrare i suoi organi vitali. Il kunai si conficcò infatti nel corpo di Vent, che non aveva ne il tempo ne la forza per estrarlo.
Ora lui cercava solo di trovare un posto per rifugiarsi mettendo al sicuro lui e la ragazza con lui.
Cercando di sfruttare l’effetto sorpresa, lanciò una palla di fuoco sull’uomo che, non aspettandosi una sua reazione fu colpito dalla sfera ardente.
Un misto di paura e fretta, questo era quello che provava Vent, quando riuscì a trovare un nascondiglio. Non sapeva dov’ era ne se la sua compagna fosse sveglia o no . sapeva che l’aveva posata a terra, e che non riusciva più a vedere correttamente. Piano piano il ninja si accascio a terra e i suoi occhi lentamente si chiusero. Prima di svenire senti la voce di una ragazza chiedergli.

Grazie per avermi salvato. Qual è il tuo nome? Mi prenderò io cura delle tue ferite.

Quasi senza forze Vent riuscì a trovare dentro di se la voglie e le energie rimaste necessarie per rispondergli:

Sono Vent... Vent Uchiha...

Poi non vide più nulla.

Sesto Giorno

Sono... morto? No. Che cos’è questa sensazione? Non sento più dolore da nessuna parte...

Gli occhi di Vent si aprirono piano piano.
Il sole era già alto in cielo. Doveva essere circa mezzogiorno quando Vent riuscì ad alzarsi. Era esattamente nel posto dove ieri si era rifugiato con…
Vent ebbe un sussulto: dov’era la ragazza? Era stata catturata?
Una sensazione di paura e di preoccupazione nacque in Vent. Aveva fatto tutta quella fatica per nulla?
Lo shinobi si tranquillizzò solo quando sentì una voce che gli diceva:



Finalmente ti sei svegliato, Vent. Piacere di conoscerti, il mio nome è Shina.
Vorrei ringraziarti ancora per avermi salvata. Credo vorresti la risposta ad un sacco di domande, perciò chiedi pure, io ti risponderò.


Vent, si guardò intorno, ancora confuso per l’accaduto. Era ancora scosso e non sapeva se fidarsi o meno della ragazza. Si guardò e noto che la ferita era stata fasciata, perciò decise di fidarsi.
Ascoltò le parole della ragazza e gli disse:

Piacere Shina. Credo di averti già detto il mio nome e tutto il resto. In effetti avrei alcune domande da farti. La prima è: chi è quell’uomo? La seconda è perché ti voleva uccidere?

Shina, sembrava quasi divertita dallo shinobi di Konoha e rispose tranquillamente alle sue domande

Quante domande! Allora la risposta alla prima è questa: credo si chiami Niji.
Alla seconda non ti posso rispondere dato che stavo passeggiando per il bosco quando lui mi ha attaccato.


Ora Vent era decisamente confuso. Se quella ragazza non c’entrava nulla perché attaccarla? Stava solo passeggiando per la foresta! Si mise così a riflettere intensamente.

Quel Niji è un tipo strano. Io non capisco perché se la prenda con gli innocenti. Forse ci starà ancora cercando. Accidenti, alla fine mi sono di nuovo messo nei guai! Aspetta un attimo. Adesso ho una compagna d’allenamento! Finalmente posso allenarmi con i Kunai! Penserò dopo a quell’individuo, adesso devo allenarmi!

Ora Vent avrebbe dovuto chiedere a Shina di allenarsi con lui, ma al momento di farlo si sentì stranamente in imbarazzo. Shina lo avrebbe aiutato? Vent capì che pensarci era inutile. Così prese coraggio e gli disse:

Ehm, senti Shina. Ti andrebbe di, ecco, allenarti con me? Sai stavo proprio cercando un compagno d’allenamenti e mi chiedevo se, ecco, potessi aiutarmi.

Quando finì di parlare, Vent sentì il suo volto andare a fuoco, era imbarazzatissimo. Sperava solo che gli dicesse di si altrimenti il suo allenamento coi kunai sarebbe stato annullato.

Certo che mi va . Su andiamo. Ah un'altra cosa. Non imbarazzarti troppo quando parli con una ragazza.

Dopo questo commento Vent fu felicissimo, perché aveva appena trovato una compagna e un amica con la quale avrebbe potuto allenarsi. Si senti però sempre più imbarazzato per il commento che la ragazza gli aveva fatto. Lasciò perdere e seguì la ragazza, doveva spiegarle l’allenamento che avrebbe dovuto fare con lui.
Vent e shina si erano recati nella parte centrale del bosco e l’allenamento stava per cominciare: Shina si sarebbe nascosta su un albero per tirare Kunai contro Vent.
Lo shinobi era concentratissimo. Sperava di essere all’altezza di questa prova, ma sapeva che l’unico modo per scoprirlo era cominciare.
Così si fece coraggio, prese fiato e gridò:

Ok, possiamo cominciare!

Dopo l’urlo il bosco si calmo. Tutto intorno a Vent era quiete. Persino il tempo sembrava non volere muoversi. Passarono interminabili secondi quando un kunai partì in direzione di Vent.
Esso estrasse il suo e balzò all’indietro, dove stavano arrivando altri due kunai.
Usò il suo come scudo per parare quello che vaniva contro di lui, dopodichè getto il suo contro l’altro kunai. Ne estrasse un altro e notò che due kunai si avvicinavano pericolosamente nella sua direzione, allora lo shinobi scattò in avanti, ma appena lo fece altri due kunai stavano andando nella sua direzione. Parò il primo gettandolo nella direzione del secondo.
Il pomeriggio passò così. Shina continuava a lanciare kunai e Vent doveva evitare di essere colpito.
Naturalmente, quando le armi finivano, bisognava tornare a terra per recuperarle, per poi ricominciare.
Quando la luna prese il posto del sole Vent e Shina stavano parlando amichevolmente nell’ accampamento di Vent. Shina aveva deciso che si sarebbe fermata con lui per allenarlo negli allenamenti. Così Vent cambiò il suo programma di allenamento e andò a dormire, augurando la buonanotte alla sua nuova amica. Esso aveva deciso che, l’indomani, l’avrebbe fatta pagare a quel tizio che lo aveva colpito col kunai. Era in collera con lui, soprattutto perché stava per uccidere la sua migliore amica, nonché l’unica amica femmina che aveva.

Settimo Giorno

Era finalmente arrivato il settimo ed ultimo giorno di allenamento per Vent.
Peccato, che quest’oggi non si sarebbe dovuto allenare, bensì si sarebbe dovuto battere contro Niji, ovvero l’uomo che stava per uccidere Shina.
Quest’ultima non aveva idea del piano di Vent, ed esso avrebbe dovuto dirglielo al più presto.

Ascolta Shina. Potrebbe non essere di tuo gradimento quello che sto per dirti ma, devo andare a battermi contro Niji. Non posso perdonarlo per quello che ti ha fatto e per quello che mi ha fatto, preferirei che tu rimanessi qui.

Nel tono di Vent non c’era incertezza, e non aveva decisamente paura della risposta di Shina.
Sapeva solamente che, qualunque cosa lei avrebbe detto, non avrebbe fatto cambiare idea al ragazzo.
Solitamente Vent avrebbe avuto paura di battersi contro una persona che lo aveva quasi ucciso, ma stavolta non era così.
Questo allenamento lo aveva anche fatto leggermente maturare, ma la sua testardaggine rimaneva. Doveva andare a sistemare le cose da solo e da solo sarebbe andato.
Quando Shina si decise a risponderlo, Vent ascolto molto attentamente le sue parole, sapendo che avrebbe dovuto convincerla a restare qui, con le buone o con le cattive.

anche se ti dicessi che non potresti batterlo da solo tu non mi ascolteresti, è esatto Vent? No, non rispondermi, lo so che è così. Non ti fermerò. Vai pure, ma cerca almeno di tornare, possibilmente tutto intero

Sia Vent che Shina scoppiarono a ridere e si promisero che si sarebbero rincontrati in questo stesso posto appena lo shinobi della foglia avrebbe sconfitto Niji.
Vent si incamminò verso il folto della foresta. L’ultima volta l’uomo era lì.
Mano a mano che camminava, Vent sentiva l’ansia salire sempre di più, ma sapeva che sarebbe dovuto andare ugualmente incontro a Niji. Probabilmente li stava ancora cercando.
Ad un certo punto, due kunai furono lanciati contro Vent che spiccò un balzò all’indietro tirando fuori il suo. Niji scese dall’albero, e l’attaccò prima ancora che Vent potesse fargli le domande a cui voleva essere ardentemente risposto.
Niji scaglio contro di lui una palla di fuoco, accompagnata da dei kunai lanciati verso l’alto, la destra e la sinistra, in contemporanea alla palla ardente di fuoco.
Se Vent non avesse avuto il suo fido kunai in mano, chissà se sarebbe rimasto in vita; lanciò il kunai contro quello che era stato lanciato alla sua sinistra, contemporaneamente scattò verso quella direzione, creando un bushin, estraendo prima un kunai.

CODICE
Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu

Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)
100-5 = 95


Dopo questo usò la stessa tecnica attuata contro Hizuke nel loro ultimo scontro: scatto verso l’avversario, confondendolo girando intorno al bushin in corsa.
A pochi metri da lui, fece saltare in aria prima il bushin, per sicurezza, e dopo lui. Niji, che non aveva capito nulla di quello che stava succedendo resto a guardare. Lo shinobi, invece lanciò il suo kunai, facendo scomparire il suo bushin.
In seguito compose i sigilli della palla di fuoco suprema tanto velocemente da esserne sorpreso anche lui, e la lanciò contro l’uomo.

CODICE
Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu

Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
95-20 = 75


L’uomo estrasse una katana, usata per deviare il primo kunai, per poi saltare, evitando così la palla di fuoco. Ma, prima che esso colpisse, Vent utilizzò la pioggia di fuoco per stenderlo definitivamente.

CODICE
Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu

Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre.
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere parecchie sfere di fuoco (12) dalle dimensioni di due pugni uniti, che arrivano anche a venti metri dall'utilizzatore. Chi è colpito da questi proiettili riporta ustioni medio-leggere su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che la singola sfera non è in grado di danneggiare molto un avversario, e lanciarle tutte in un unico punto potrebbe vanificare completamente il jutsu. Dal grado di chunin però, il ninja è in grado di lanciare all'interno delle sfere fino a sei shuriken, che verranno quindi occultati completamente dalle fiamme: in questo modo il potere offensivo del singolo proiettile è almeno raddoppiato. Inoltre, dal grado jonin in su, l'utilizzatore può eseguire questo jutsu di counter, ad esempio appena dopo un salto atto a schivare una carica nemica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio-Alto)
[Solo se si ha in scheda la Palla di Fuoco Suprema]
75-25 = 50


Anche se Niji era stato sconfitto, Vent non ricevette le sue risposte, e dovette tornare mogio da Shina. Le raccontò tutto e tornarono insieme a Konoha.
Vent era felicissimo per i progressi che aveva fatto. Se l’era cavata per una settimana allenandosi duramente. Era diventato più forte ora, non era più un pivellino da sottovalutare.
Forse era per questo che era riuscito a battere quello shinobi cosi facilmente.
Però delle domande rimanevano incompiute, ma un giorno Vent avrebbe trovato risposta a tutto...
 
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`ƒ u l l.
view post Posted on 8/10/2009, 19:18




Provvedo a correggere e a valutare il più presto.
 
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Naruto the 7th hokage
view post Posted on 8/10/2009, 19:21




grazie. Ho messo quello che mi hai chiesto l'ultima volta, spero che ora vada meglio.
 
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`ƒ u l l.
view post Posted on 8/10/2009, 19:45




CITAZIONE
Primo Giorno

Il sole stava per sorgere. Per i concittadini. di Konoha stava per cominciare una nuova giornata. [punteggiatura]
I raggi del sole entravano nelle case, i passeri cinguettavano. Le strade deserte della notte si riempirono pian piano di gente. In una delle varie case di Konoha, Vent si stava alzando.
Il suo precedente allenamento lo aveva soddisfatto, ma non aveva ottenuto i risultati sperati.
Vent era abbastanza deluso. Sperava che l’allenamento lo avrebbe fatto arrivare ad un livello di forza molto superiore alla precedente. Purtroppo non era stato così. Così Vent decise di fare un nuovo allenamento.

In questo allenamento dovrò impegnarmi molto di più che in quello precedente. Non voglio restare sempre un pivellino, devo riuscire a migliorare molto, ed è per questo che stavolta alloggerò fuori e non in casa. Forse le comodità mi impediscono di sfruttare tutto il mio potenziale!

A Vent dispiaceva dover lasciare i suoi, ma sapeva che doveva allenarsi. Voleva diventare il più forte di tutti no? E allora doveva fare un sacrificio. E poi per una settimana poteva resistere perfettamente senza il conforto dei cari.
Così Vent prese i suoi soliti vestiti, accompagnati dalla stupenda giacca arancione e dal suo copri fronte, e uscì di casa, dirigendosi verso una foresta. Quando arrivò la osservò attentamente: era stupenda. Era piena di alberi, e ovunque Vent si girasse ne vedeva uno spuntare dal terreno. Questo sembrava molto curato, chissà poi da chi. All’ erba era mescolato del terriccio che però non si notava dall’alto.
In lontananza si sentiva il fruscio di un ruscello, magari più tardi ci avrebbe dato un occhiata.
Senza perdere altro tempo, Vent cominciò a pensare con quale allenamento cominciare.

Allora, non mi va di fare esercizi fisici perciò credo che comincerò cercando di sviluppare uno dei cinque sensi: la vista! Proverò ad usare lo stesso metodo che ho usato per l’udito!

Impaziente, Vent si sedette per terra, cercando di rilassarsi.
Ormai questa cosa gli veniva molto facilmente e Vent ne era compiaciuto, almeno lo fu fino a quando non scoprì che il metodo non funzionava. Infatti, anche raggiungendo l’apice della concentrazione e del rilassamento, i suoi occhi vedevano esattamente come prima.
Per fortuna, questa sfida incuriosì Vent invece di scoraggiarlo.

Allora, a quanto pare il mio metodo non funziona. Dovrò trovare qualcosa di meglio. Vabbè ci penserò mentre faccio uno spuntino[punto]

Lo shinobi si mise a mangiare con gusto, quando ebbe finito ricominciò a pensare al modo per far sviluppare la sua vista.

cavolo, come posso fare a svilupparla? Se non posso concentrarmi allora posso, posso, ma sicuro! Perché non provare concentrare il chakra negli occhi? Ahah, alla faccia di quelli che dicono che non sono intelligente, dovrebbero vedermi ora!

Vent provò così a concentrare il suo chakra negli occhi, all’inizio non fu facile, ma questo riuscì solo a far crescere la determinazione del ninja.
Provando e riprovando, Vent riuscì a concentrare il chakra negli occhi, [sono superflue] e fu stupefatto della sua vista: era aumentata di poco, questo è vero, ma a lui andava benissimo così. Era felice di essere riuscito a compiere il suo scopo. Oltre che felice, Vent era anche stanco, così si rannicchiò nel suo sacco a pelo e si mise a dormire.

Secondo Giorno

Quando Vent si sveglio l’alba era già bella che passata e si accorse di avere dormito troppo.
Si arrabbio con se stesso per quello che aveva fatto perché non poteva permettersi di perdere tempo prezioso se voleva migliorare.
Si mise in piedi e, senza fare colazione per non perdere altro tempo prezioso, frugo dentro lo zaino e tirò fuori da lì un foglietto dove Vent aveva scritto in precedenza il suo programma.

Allora... secondo il programma di oggi, dovrei... fare tre ore di corsa? Uffa oggi devo aumentare ulteriormente la mia resistenza!

Scocciato, Vent cominciò a correre.
Il paesaggio sembrava non cambiare mai, alberi su alberi, erba su erba. L’unico modo per capire di stare andando avanti era osservare i vari animali nella foresta.
Su un albero c’erano degli scoiattoli, su un altro degli uccelli, su un altro ancora si potevano intravedere degli uccelli che stavano costruendo lì il loro nido.
Vent provò un senso di felicità vedendo quelle creature che si facevano una vita.
Se c’era una cosa che non sopportava erano le persone che uccidevano gli animali per divertimento, li odiava a morte. Solo a pensarci a Vent salivano i nervi vertiginosamente. Scacciò via quei pensieri e continuò a correre.
Verso le due ore e mezza, le gambe dello shinobi si fecero sempre più pesanti, ma oramai Vent era tanto abituato a quella situazione che sapeva che non si sarebbe fermato fino alla fine.
Infatti finito di correre, Vent tornò al suo “accampamento” per mettere qualcosa sotto i denti.
Quando ebbe finito di mangiare, Vent si preparò a fare il suo prossimo esercizio di resistenza.
Questo consisteva nel camminare con le mani per almeno un chilometro.
Questo [ripetizioni] esercizio divertiva Vent, e gli faceva piacere farlo.
Così si mise gambe all’aria e cominciò a camminare. Ma dopo pochi passi perse l’equilibrio e cadde.
Riprovò numerose volte ma il risultato fu sempre lo stesso. Da divertimento, il sentimento che Vent provò [era meglio utilizzar un verbo di transizione tra i due sentimenti]di più fu la frustrazione.

accidenti, eppure sembrava un esercizio così facile! Forse chiudendo gli occhi avrò più equilibrio...

Così Vent si mise gambe all’aria con gli occhi chiusi. L’equilibrio, in effetti era superiore al normale ma la questa soluzione fu presto scartata.
Infatti Vent, camminando centrò tutti gli alberi possibili, [superflua, ci stava meglio dopo il verbo in questo caso] fino a quando non dovette smettere per il dolore al corpo.
Infuriato per il dolore provocato dalla sua soluzione, Vent si sedette per trovare un modo per riuscire a fare quel benedetto chilometro.

ok, non lo rifarò più. Ma quale altra soluzione ci può essere? Aspetta! Forse ho trovato! E’ un po’ imbarazzante, comunque...

Vent intagliò col kunai un bastone lungo quanto se stesso dalla schiena in giù.
Se lo lego[così sono i mattoncini lego che mi piacevano tanto *.*] per bene sulla schiena, in modo che, le sue gambe stessero in posizione eretta. Dopodichè cominciò a camminare a testa in giù. In effetti il metodo funzionava; Vent sperava solo che nessuno lo vedesse conciato in quel modo, era già imbarazzato di suo, se poi qualcuno lo avesse visto, o ancora peggio qualcuna…
A circa meta strada dal traguardo finale Vent, sempre nella solito posizione, si slegò il bastone, notando con soddisfazione che ora riusciva a camminare a testa in giù senza problemi.
Era buffo camminare così. Vedere tutto al contrario faceva venire allo shinobi un senso di ilarità, che però trattenne per paura di cadere.
Quando finalmente Vent arrivo alla meta finale si senti le braccia più forti, e di questo ne fu lieto.
In seguito tornò al suo accampamento, dove fu felice di vedere che gli animali non gli avessero preso qualcosa o mangiato il suo cibo. Si mise a suo agio e rifletté:

E anche questa è fatta. Ma l’allenamento è appena cominciato, non posso rallegrarmi troppo. Ora è meglio riposare perché l’indomani mi aspetta un’ altra giornata di duro allenamento.

Stanchissimo, Vent si addormentò sedutastante.

Terzo Giorno

Il terzo giorno di Vent iniziò con un risveglio piuttosto movimentato. Quando si alzò, infatti notò che la sua borsa dei viveri era completamente vuota.
All’inizio Vent era assonnato e ancora stanco, quindi non ci fece caso, ma al momento di fare colazione si accorse del misfatto.
Sgrano gli occhi e si sforzo di non urlare, quindi penso:

Accidenti a quei brutti ****** io li distruggo li faccio a fette a quei *** ** ** ** ** **** ** *** ***** ****!!!!!

Dopo essersi sfogato a sufficienza la rabbia di Vent, a poco a poco svanì.
Ma il problema del cibo rimaneva. Ma,dato che il pranzo era ancora lontano, Vent decise di concentrarsi sugli allenamenti, lasciando perdere il pranzo.
Secondo il programma, oggi Vent doveva allenarsi sui sigilli, per farli più rapidamente.
Vent non ne aveva voglia, perché stava ancora pensando tristemente ai suoi pranzi andati in fumo, quando gli balenò un idea in mente.
Un sorriso di felicità si poteva chiaramente notare sul volto di Vent quando ripensava alla sua idea.

Ah, un'altra idea geniale! Con quella di ieri salgono a quota due! Mi dispiace per i pesci, ma unirò l’utile al dilettevole

L’idea di Vent era molto semplice: quest’oggi si sarebbe allenato con la palla di fuoco suprema, per catturare e bruciacchiare i pesci, mentre questo pomeriggi si sarebbe allenato con il resto delle tecniche.
Vent si recò quindi al fiume, e quando lo vide restò abbagliato per la sua bellezza: Era limpido, e si potevano ammirare decine e decine di pesci che nuotavano felici.
A Vent dispiaceva di dover interrompere quel momento, ma sapeva anche di non poter rimanere senza mangiare.
Perciò prese coraggio e urlò:

Ovviamente, Vent dovette calibrare la forza della palla di fuoco per non fare un disastro.
Esso continuò così per circa tutta la mattinata avvalendosi di pause per recuperare chakra.
Quando ebbe raccolto un bel mucchietto di pesci, capì di avere fatto una scorta sufficiente per tutta la settimana.
Guardando la montagnola di pesci Vent si sentì soddisfatto del suo lavoro, ma alla soddisfazione si aggiunse la tristezza per aver tolto la vita a delle creature innocenti.
Vent sapeva che lo aveva fatto per non morire di fame ma era ugualmente triste per quello che aveva fatto. Riuscì a dimenticarsi di tutto all’ora di pranzo, quando mangiò una piccola parte dei pesci che aveva raccolto.
Nel pomeriggio, Vent cercò una zona senza troppi alberi, fu difficile trovarla, ma ci riuscì:
era un ammasso di sabbia con qualche cespuglio qua e là.
Un posto ideale per usare delle tecniche senza distruggere l’ambiente circostante. Così, per il resto del pomeriggio, lo shinobi continuò ad esercitarsi con le tecniche, facendo sembrare il posto intorno a lui decisamente più movimentato.
Ogni tanto Vent si chiedeva se non stava facendo troppo baccano, ma poi capì che non c’era nessuno, quindi non avrebbe potuto dare fastidio.
Verso sera, Vent tornò all’accampamento, si mise comodo e cominciò a sgranocchiare qualcosa, cadendo pian piano tra le braccia di Morfeo...


Intanto ecco la prima parte corretta. [I punti in grassetto sono quelli da soffermarti, alcuni a lato hanno dell spiegazioni, altri credo tu possa arrivarci da solo. Più tardi o domani finisco il tutto con il giudizio finale.
 
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Naruto the 7th hokage
view post Posted on 8/10/2009, 19:49




Ho dimenticato soprattutto gli accenti. Farò più attenzione.
 
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`ƒ u l l.
view post Posted on 9/10/2009, 14:29




CITAZIONE
Tutto sommato nella seconda parte ci sono meno errori e quei pochi che ci sono, te li ho già corretti nella prima parte, quindi è inutile stare quà a ripeterli. In sommativa ecco un riassunto dei punti che dovresti migliorare:
- Occhio alla punteggiatura e alla struttura delle frasi.
- Bada bene a non ripetere sempre le stesse parole, sfrutta i sinonimi.
- Le maiuscole e gli accenti! xD
In conclusione posso dirti che sei indubbiamente pronto per l'energia verde e ti assegno anche 65 punti esp.

 
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5 replies since 8/10/2009, 17:15   86 views
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