I want the green energy, Avrò la verde?

Narrato
"Pensato"
<<parlato>>
<<Parlato altrui>>

La forza (Introduzione + primo giorno)

Rih era annoiato a morte. Non vedeva da tanto i suoi amici di accademia ninja. Quella sera Rih era nel locale dove Zein aveva proposto un accordo a quelli che in un passato erano ancora degli studenti.
<<Vuoi ordinare?>> chiese un cameriere che ormai conosceva Rih.
<<no, sto semplicemente aspettando qualcuno. Mi porteresti un altro di queste cose?>> chiese Rih indicando una bottiglietta sul tavolo.
Andandosene il cameriere disse:<<Si, va bene>>
Stava aspettando da 10 minuti, quando dalla porta entrò la sua ragazza.
<<Ti ho fatto aspettare? Mi dispiace ma questa sera devo partire per un viaggio di una settimana. Non ho molto tempo.>> e senza dire più niente gli diede un bacio e scappò dalla porta con la stessa velocità con cui era entrata.
"Che velocità! dovevo darle una cosa ma sarà per la prossima volta. Il punto adesso è: cosa faccio io per una settimana?"
Pensando a cosa fare per una settimana, Rih rimase nel locale fino a quando non gli diedero una scrollata per avvisarlo della chiusura.
<<cavolo, è già ora di chiudere? adesso mi tocca andare a casa. Ci vediamo un altro giorno.>> detto questo, e lasciati i ryo sul tavolo, Rih se ne andò.
Passeggiando per le vie calme e scure di Konoha, Rih decise che avrebbe rimesso a nuovo la sua casa, ma dopo la voglia iniziale si rese conto che sarebbe stato uno spreco di tempo ed energia.
"Mi sa che allenarmi mi farà bene. Negli ultimi tempi mi sono rammollito un po."
Corse fino a casa sua, e dopo aver messo l'essenziale in uno zaino abbastanza grande, si stese sul letto e si addormento.

La mattina prese il posto della notte, e i raggi del sole svegliarono Rih dal suo sonno.
Dopo essersi alzato a fatica dal letto comodo e caldo, Rih si mise le ciabatte e andò in bagno a farsi una doccia. Si spogliò e aprì il rubinetto dell'acqua calda. La vasca lo alettava a fare il bagno, ma doveva iniziare l'allenamento, perciò dopo una breve doccia e dopo essersi lavato i denti, andò a vedere una cartina di Konoha e dintorni per organizzarsi.
Puntando il dito vicino ad un fiume. "Qua è perfetto, c'è un fiume e li vicino un bosco con animali sicuramente" Rimise la cartina da dove l'aveva presa.
Si vestì con una tuta da ginnastica, e facendo attenzione a chiudere tutto, si lasciò dietro la sua casa, puntando verso le porte di Konoha. Come sempre, da quando era studente, faceva la strada vero l'accademia, perché voleva vedere i nuovi studenti.
Finalmente era arrivato alle grandi porte di Konoha. A poco a poco si lasciò dietro anche le porte di Konoha, per andare nel punto prefissato.
"Se inizio adesso ad allenarmi è meglio." I passi di Rih divennero più grandi e veloci, fino a quando non si ritrovò a correre veloce nella foresta.
Gli alberi rimanevano indietro man mano che Rih andava avanti. Dopo circa 20 minuti di corsa, Rih si ritrovò davanti a un fiumiciattolo.
Prese i kunai che aveva nello zaino e gli mise nei porta kunai, dopo di che si mise a scavare. Aveva scavato un buco grosso abbastanza da infilarci lo zaino, che ricoprì con dell'erba.
"Adesso posso finalmente fare colazione!" pensò Rih, che iniziò a correre dentro la foresta, dove si ricordava di aver visto delle bacche selvatiche commestibili. "Questo allenamento mi sarà utile nelle missioni"
Dopo aver raccolto alcune bacche, fece ritorno al suo zaino. Arrivato al fiumiciattolo, Rih iniziò a lavare le bacche prima di mangiarle tutte.
"Adesso allenamento con i Kunai." Rih dovette esaminare alcuni alberi prima di trovare un albero con un ramo abbastanza grosso. Rih estrasse tutti i suoi kunai e cominciò a lanciarli verso un punto preciso tra il tronco dell'albero e il ramo che doveva abbattere. Da sotto l'albero non aveva mancato il bersaglio, ma doveva riprendere i kunai che erano rimasti attaccati all'albero.
"Come posso fare? Ma come ho fatto a scordarmi di usare il chakra!" Rih iniziò a concentrare il chakra nei piedi in modo da poter rimanere con i piedi perpendicolari al tronco, dopo di che prese la rincorsa e iniziò a correre sull'albero, fino a quando non riusci a prendere i kunai, ma poi cadde a terra per non aver continuato a tenere il chakra nei piedi.
Gran parte della mattinata di Rih passo in questo modo. Il ragazzo non si era portato cibo perché avrebbe cacciato nei boschi o avrebbe *pescato* per procurarsi del cibo.
Allontanandosi con i kunai in mano, si sedette sull'erba morbida. A poco a poco Rih si accorse di come fosse bella la natura che lo circondava. Gli alberi erano pieni di foglie verdi che variavano dal verde più chiaro al verde più scuro. L'acqua del fiumiciattolo era limpida, e il rumore che arriva dallo scorrere dell'acqua riusciva a far rilassare Rih. Persino l'erba era bella: tutta irregolare, soffice, ed emetteva un forte odore.
A poco a poco Rih si stava rattristando perché non poteva avere qualcuno al suo fianco con cui condividere tutta quella bellezza.
Nell'aria si sentì il brontolio che veniva dallo stomaco di Rih, e quest'ultimo decise che era ora di pescare. Si tolse le scarpe ed entrò con i piedi nel fiumiciattolo. Benché il fiumiciattolo non fosse profondo era abbastanza ampio e la corrente portava verso un lago.
Rih aspettò con i kunai in mano, immobile. Aspettava un pesce o un qualsiasi animale si fosse avvicinato alla sua portata di tiro.
Un pesce stava per oltrepassarlo, ma Rih gli tirò un kunai che gli trafisse il cranio, colorando un po di acqua con il sangue. Rih si apprestò a toglierlo dall'acqua e metterlo su delle foglie che aveva raccolto dagli alberi prima.
Continuò con quella tattica fino a quando non ebbe quattro pesci. Due gli avrebbe mangiati a pranzo e due la sera.
"Bene, ho i ramoscelli, ho la carne, ho ancora alcune bacche, adesso mi manca solo il fuoco"
Rih compose i sigilli per la pioggia di fuoco, e creando una sfera di fuoco, la mando contro i ramoscelli secchi che aveva sistemato come si fa con i falò.
La sfera di fuoco si uni ai ramoscelli, e un allegro fuocherello stava ballando sopra i ramoscelli. Rih prese un pesce e facendo attenzione a non bruciarsi lo avvicinò al fuoco.
Dopo aver mangiato il primo pesce, Rih non aveva più fame, quindi decise di riprendere l'allenamento di prima.
I kunai piano piano avevano tagliato il ramo. Alle sei del pomeriggio circa, il ramo si spezzò del tutto, e Rih lo trascinò verso il suo accampamento.
Raggiunto l'accampamento, anche se stanco per l'allenamento che lo aveva fatto correre a recuperare i kunai ogni volta che gli aveva finiti, Rih dovette togliere tutti i rami più piccoli, e poi tagliarlo in diverse parti. Il lavoro lo fece rimanere alzato fino alle dieci di notte, ma il suo lavoro aveva dato buoni frutti.
"Avessi avuto qualcosa altro oltre ai kunai avrei fatto meno fatica" Stanco per il duro lavoro, prese un pesce e con la solita maniera accese un fuoco e arrosti il pesce.
"Il pesce mi piace! peccato però. gli altri due rimarranno per domani"
Il ragazzo prese una coperta dallo zaino, e ascoltando il rumore che fece l'acqua fiume, si addormentò.




Secondo Giorno

Il mattino seguente, Rih si alzò un po' indolenzito, ma decise di fare una corsa per il bosco e raccogliere altre bacche. Il ragazzo stava correndo già da una mezzora buona, prima di ritrovare il cespuglio di bacche. Iniziò a raccoglierne alcune, che mangiò sul posto, e altre che mise nello zaino vuoto.
"Adesso posso cercare altre bacche" Rih, iniziando a correre di nuovo, si lasciò dietro il cespugli di bacche che lo aveva sfamato il giorno prima, e si inoltrò ulteriormente nella foresta.
Gli ci vollero quindici minuti prima di trovare un altro cespuglio di bacche.
Dopo aver raccolto delle bacche mature, Rih fece ritorno al suo accampamento di corsa.
Il ragazzo mise le bacche nello zaino, coprendole bene in modo che gli animali selvaggi non ne sentissero l'odore. "Quale sarà il più adatto?" Decise di prendere il pezzo di tronco più grande, per trasformarlo in un piatto molto largo, di un diametro di circa 20 cm.
Rih estrasse un kunai e utilizzò la tecnica lame di chakra, e iniziò a tagliare il legno. Il suo chakra stava diminuendo ma era riuscito a fare un piatto più o meno decente.
Gli altri pezzi di legno servivano per un eventuale tavolo dove appoggiare il piatto appena creato. Finito il piatto Rih decise di allenarsi un po i muscoli, perciò fece cinque serie da cinquanta addominali, cento flessioni e un po di corsa rapida.
Ormai gli esercizi fisici non erano un problema, ma non gli bastavano più, perciò decise di usare qualche peso. Prima utilizzo parti del ramo, ma essendo leggere non servivano, perciò prese delle pietre dal fondo del fiume.
Il sudore era apparso sulla fronte aggrottata di Rih, che si sentiva soddisfatto del suo allenamento.
"Ho allenato la parte superiore del corpo, e un po quella inferiore, ma la rafforzare ancora un po la parte inferiore"
L'ora di pranzo si stava avvicinando, e Rih raccolse l'occasione per fare una corsa intanto che raccoglieva ramoscelli e rami secchi per il fuoco che doveva fare per il pranzo e per la cena.
Rih stava camminando per la foresta, visto che il fiatone non lo mollava da quindici minuti buoni. "Mi sa che ho corso troppe in fretta." Facendo dei respiri profondi, Rih vide un grande albero a terra, come se fosse stato sradicato. Il ragazzo passò accanto all'albero, e controllando la corteccia e i rami si accorse che erano secchi. "Chiunque sia stato è molto forte, ma mi ha dato una mano"
Senza abbassare la guardia, e cercando di fare meno rumore possibile, Rih ruppe alcuni rami secchi, e usando alcuni rami poco spessi di un albero abbastanza basso che si trovava nelle vicinanze, legò i rami secchi tra loro, e cominciò a correre verso l'accampamento.
Quando il ragazzo arrivò al suo accampamento smise di correre. La paura che aveva provato alla vista dell'albero abbattuto era scomparsa, ma dentro di se si stava chiedendo chi poteva fare una cosa simile. "Forse un kage avrebbe potuto farlo, ma non ne sono sicuro. Un albero è pur sempre un albero, e le radici non sono state tagliate."
Deciso a non ripensarci su, Rih prese due rami secchi e con la pioggia di fuoco, accese un allegro fuocherello.
Il calore lo stava riscaldando, ma un brivido freddo percorse la schiena di Rih quando udì il un fruscio tra i cespugli. Il ninja estrasse due kunai, ma quando vide uscire fuori un coniglio, si mise a ridere."Mi sto preoccupando per qualcosa di immaginario. Forse quell'albero era vecchio ed è semplicemente caduto."
Appena il pesce fu pronto, Rih lo mise sul piatto che aveva creato. Prese lo zaino e assaggiò qualche bacca. Il ragazzo selezionò le bacche che sembravano più aspre, e dopo averle lavate cercò di schiacciarle tra i palmi delle mani, facendo in modo da far cadere il succo sul pesce. Quel che rimase delle bacche lo mangiò assieme al pesce.
Nel mangiare il pesce, Rih si era dimenticato di fare attenzione alle spine, e una per poco non lo faceva strozzare.
"Devo stare molto più attento da adesso in poi, se no mi uccido prima di fare una battagli."
Dopo il pranzo Rih si fermò vicino al fiumiciattolo. "Domani mi alleno nel lago che si forma poco più a valle."
Passata un ora da quando aveva mangiato il pesce, Rih aveva ripreso l'allenamento per i muscoli.
Fino a sera si era allenato senza fare una sosta, e i vestiti gli si erano appiccicati al corpo a causa del sudore.
"Adesso mi cucino l'ultimo pesce e domani mi farò una doccia, visto che adesso non ho più chakra"
Dopo aver lavato il piatto, e dopo aver messo in ordine nel suo accampamento, si infilò tra le coperte e si addormentò ascoltano il fiume, come il giorno prima.
Quella notte Rih ebbe un incubo. Immagini confuse si alternavano nei suoi sogni. Rivedeva l'albero secco, come se non fosse caduto e qualcuno, anzi qualcosa, lo faceva cadere utilizzando una forza disumana. Altre immagini ritraevano lui che correva mentre era inseguito da un ombra nera.




Terzo giorno

Quella mattina Rih si era svegliato di soprassalto a causa degli incubi. "Erano solo fantasie Rih, non c'è nessuno che può abbattere un albero di quello dimensioni."
Il sole stava per sorgere da dietro gli alberi, ma Rih aveva già fatto i bagagli per andare vicino alle sfonde del lago che si trovava a valle del fiumiciattolo.
Con lo zaino in spalla, i rami secchi nella mano destra e il piatto nella sinistra, Rih iniziò a camminare vicino a quelli che dovevano essere argini del fiumiciattolo.
In venti minuti di marcia, Il ragazzo raggiunse le sfonde del lago, dove vi si accampo momentaneamente.
Senza aspettare tanto, Rih compose i sigilli della palla di fuoco suprema e la mandò in acqua. All'impatto con l'acqua, la palla di fuoco scomparve, e il vapore si sollevò in aria.
Rih si tolse i vestiti, e si butto nel lago. L'acqua a riva era ancora fredda, ma andando verso il centro del lago, l'acqua diventava sempre più calda.
<<mi ci voleva un bagno caldo dopo tutto il sudore che avevo ieri sera.>>
Per tutta la mattinata Rih rimase in acqua, nuotando in diversi stili, cercando di non fermarsi, ma era difficile visto che gli venivano molti crampi ai piedi.
A poco a poco l'acqua ritornava alla sua temperatura normale, e Rih dovette uscire se no si sarebbe raffreddato, il che era sconveniente in una settimana di allenamento.
"Cavolo adesso cosa faccio? Ho spaventato tutti i pesci, e di certo non ne troverò nessuno"
Un brontolio attirò l'attenzione di Rih, che si accorse di non aver fatto colazione. "Cavolo adesso mi tocca cercare del cibo. Vabbè faccio come al solito, una corsetta e quel che trovo trovo."
Correndo piano, Rih si rese conto che quella parte della foresta era abitata da animali, ma appena faceva il minimo rumore, questi scappavano a gambe levate. "Chi sa se ci saranno conigli?"
All'improvviso da dietro ad alcuni cespugli sbucò un cinghiale di medie dimensioni. Aveva il pelo lucido, di un marroncino chiaro, e dallo sguardo sembrava infuriato. Quando il cinghiale vide Rih iniziò a corrergli incontro. Il ragazzo aumentò il passo mentre stava pensando a cosa avrebbe potuto fare per allontanarsi, ma si ricordò che doveva mangiare, e la sua preda sarebbe stata il cinghiale.
Il ragazzo, senza esitare, si mise a correre verso un albero, e avvolgendo i piedi con il chakra corse sull'albero componendo i sigilli per la palla di fuoco suprema, che andò contro il cinghiale, il quale non ebbe scampo, e morì sul colpo.
Rih scese dall'albero, e prendendo in spalla il cinghiale si avviò di corsa verso il suo accampamento. Arrivato all'accampamento Rih dovette togliere le interiora del cinghiale, e questa operazione lo stava per far vomitare varie volte. "Perché non mi sono portato da mangiare da casa. Almeno mi sarei potuto allenare meglio, senza fare una specie di survivle"
Quando il ragazzo finì di sviscerare il cinghiale, dovette accendere un fuoco con la pioggia di fuoco, ma si rese conto che era diventata un, abitudine accendere il fuoco in quel modo, e riusciva a comporre quei sigilli più velocemente di prima.
"Questo allenamento sta dando piano piano i suoi frutti!" Contento di alcuni miglioramenti, Rih usò il fuoco per arrostire l cinghiale anche all'interno. Non era molto difficile arrostire il cinghiale, ma il problema era il tempo che ci si impiega, e la quantità di cibo.
Rih riuscì a mandare giù tutta una zampa del cinghiale, ma il resto lo dovette coprire con delle foglie che aveva lavato.
"Adesso che sono sazio posso allenare i muscoli" Iniziò ad allenare i pettorali e gli addominali, dopo di che i dorsali. Finito di allenare il busto, decise di passare alle mani in modo da avere maggior forza negli scontri corpo a corpo. Per ultimi rimanevano i piedi, per i quali aveva fatto mezz'ora di corsa veloce, e vari esercizi come la corsa calciata e lo skip.
"Finalmente ho finito con il corpo, adesso meglio tornare ad allenarsi con i kunai" Prese tutti i kunai che aveva e muovendosi di corsa doveva colpire un albero. Non ebbe molta difficoltà, perciò decise di provare con alcune foglie che cadevano. Il risultato fu disastroso. Aveva preso una foglia su dieci. "Mi devo allenare molto di più, e riuscire a prevedere come soffierà il vento e come influenzerà la traiettoria della foglia."
Raccogliendo i Kunai, Rih decise di rimetterli a posto nel porta-kunai e di godersi il tramonto.
Il ragazzo si sedette ad ammirare il solo che calava piano piano dietro agli alberi del bosco. Il cielo era tinto di giallo,arancione e di un rosso intenso che diventava un rosa. Prima che il sole calasse del tutto, Rih si alzò per prendere un po di rami secchi per fare un fuoco.
"Domani rivedrò un tramonto come questo?"
Quella sera il vento batteva leggermente più forte e faceva più freddo, o almeno così era sembrato a Rih. Anche quella sera, come a pranzo, era riuscito a mangiare solo una zampa di cinghiale. "Domani mi allenerò ancora qui in riva al lago."
Essendo pieno non gli rimase che dormire, ma quella sera non avrebbe sentito il rumore del fiume.



Quarto giorno

La mattina del quarto giorno, al risveglio di Rih, delle nuvole grigie coprivano il sole, ma il ragazzo non ci badò e iniziò il suo allenamento mattutino, che ormai consisteva correre fino a quando non trovava delle bacche, per poi ritornare sempre correndo.
Quel giorno il ragazzo si dovette addentrare molto nella foresta, poichè non riusciva a trovare delle bacche abbastanza mature. "Eccole qua. Ne mangio alcune adesso e ne raccolgo altre per dopo o per domani mattina."
Rih fece ritorno al suo accampamento, ma durante la corsa, le nuvole minacciose si erano espanse sopra la sua testa. Poco prima di arrivare all'accampamento, una fitta pioggerellina iniziò a scendere dalle nuvole.
Non appena arrivato all'accampamento Rih fece i bagagli il più in fretta possibile, e si andò a rifugiare sotto alcuni alberi. "Non ci voleva la pioggia! Adesso devo trovare il modo di mettere al riparo la carne e le bacche." Pensando bene ad ogni cosa possibile e immaginabile, decise che avrebbe messo il cibo sopra dei rami.
Senza indugiare troppo, il ragazzo prese il piatto con le provviste sopra, e camminando sull'albero grazie al chakra, riuscì a trovare dei rami abbastanza robusti, e con tante foglie per proteggere il cibo dalla pioggia.
Adesso posso iniziare ad allenarmi. Sotto i grandi alberi Rih iniziò ad allenarsi come il giorno prima, ma aveva aumentato il numero di serie da fare per ogni esercizio. Dalle otto di mattina si era allenato fino alle dodici senza fermarsi, e i muscoli risentivano la fatica. "Per adesso è meglio se la smetto e mi concedo un po di riposo"
Utilizzando il chakra, salì sull'albero dove aveva nascosto il cibo, e iniziò a mangiare. Era riuscito a trovare alcune bacche ancora acerbe, e questo dava un gusto in più alla carne. "Tutta questa carne mi farà male all'organismo, ma qua in giro non si trovano carote o insalate."
Il rumore della pioggia e il colore delle nuvole fecero riaffiorare dei ricordi tristi, che Rih aveva sigillato nelle profondità del suo cuore. "Basta pensare a queste cose, adesso devo trovare qualcosina da fare."
Il ragazzo estrasse un kunai, e girandolo e rigirandolo in mano decise di fare una statuetta di legno. Dopo aver recuperato un ramo secco e abbastanza grosso, Rih iniziò a tagliarlo, fino a quando non prese la forma di una persona. Visualizzando nella sua mente la persona a cui voleva far assomigliare la statuetta, iniziò ad intagliare il legno. Passarono tre quarti d'ora prima che si capisse che la statuetta aveva preso una forma femminile. A poco a poco la statuetta di legno stava assomigliando alla persona che Rih aveva in mente, ma anche se l'aveva perfezionata come poteva, rimaneva il fatto che non aveva colori per colorarla.
"Quando finisco di allenarmi vado a prendere un pennello e alcuni colori. Spero solo di fare presto."
La statuetta che aveva creato, la ripose nello zaino, e decise di allenarsi per passare il tempo. La pioggerellina sembrava voler cadere per tutta la giornata, e Rih si sentiva triste, ma non ci poteva fare niente, quella era la sensazione che la pioggia portava con se.
Altri addominali, altre flessioni, e tutti gli esercizi che sapeva fare gli aveva fatti, ma mancavano ancora un paio d'ore fino all'ora di cena.
"Adesso mi alleno a lanciare i kunai contro dei bushin in movimento." Dinanzi a lui erano comparse cinque copie che iniziarono a correre. Rih prese i kunai e concentrandosi, riusci a prenderli ad uno ad uno. Ma non era soddisfatto. Non era soddisfatto del fatto di aver preso alcuni bushin solo di striscio e di non averli centrati in pino.
"Di nuovo" Altri cinque bushin comparvero e iniziarono a sparpagliarsi e a correre. Rih questa volta si stava concentrando tantissimo, e stava riuscendo a colpire i bushin in modo da causare una ferita media almeno. "Vado a raccogliere i kunai e poi riprovo fino a quando non prendo un organo vitale."
Creò altri due bushin, e cercando di stare attento a ogni movimento delle sue copie, cercò di colpirli al cuore. Il primo bushin divenne una nuvoletta non appena venne toccato dal kunai, ma Rih non era riuscito a colpire il cuore. Il secondo bushin invece venne centrato in pieno cuore, anche se poi si dissolse anche lui in una nuvoletta di fumo.
"Per oggi basta allenarsi." Piano piano, avvicinandosi ai rami secchi, ne prese uno e lo spezzò in più parti, dopo di mise i diversi pezzi sull'erba e con la pioggia di fuoco accese un allegro fuocherello. "Il fuoco mi assomiglia. Avvolte sembra felice di essere nato, altre volte sembra triste sopratutto quando si spegne."
Rih si affrettò a prendere un pezzo di carne, che riscaldò per poi mangiarlo e poi riaddormentarsi.




Quinto e Sesto giorno



Quella mattina, al risveglio di Rih, il cielo era di nuovo sereno e senza una nuvola. "Finalmente posso rivedere il sole"
Senza aspettare troppo, mangiò qualche bacca che aveva conservato per quel giorno, e con la solita corsetta mattutina, andò a raccogliere delle bacche.
"Oggi fa un po più freddo delle altre giornate." Correndo a passo moderato, Rih vide alcune impronte sul suolo, ma pensò subito che si trattava di qualcuno che era andato a fare un allenamento come lui.
Senza badare alle impronte iniziò a cercare i cespugli di bacche. Ne trovò alcune, ma non gli sarebbero bastate per, perciò decise di andare più in avanti.
"Mi sa che in questi giorni ho mangiato troppe bacche" Riprendendo la sua corsa per il bosco, Rih decise di fare un giro per i boschi, ovviamente correndo.
La corsa di Rih stava durando troppo, e il ragazzo era stanco. "Devo ritornare al mio accampamento" Ricominciò a correre più veloce di prima, ma non riusciva a capire dove era finito.
Il ragazzo si stava innervosendo,e iniziò a correre il più veloce che poteva, verso la direzione del lago. La sua corsa durò una mezz'oretta, fino a quando non si accorse delle impronte che aveva visto poco prima.
"Mi sa che ho capito." Prese un rametto da un, albero e fece dei simboli sul terreno, per poi ricominciare a correre. Rih si stava stancando di giocare, ma decise di continuare fino a quando non avrebbe avuto una strategia.
Dopo aver ritrovato i simboli che aveva scritto a terra, Rih ebbe la conferma di quello che stava accadendo.
Il ragazzo decise di far finta di niente. <<non è possibile!Mi sono perso e adesso non ho neanche tanta forza!Che devo fare>>
"Spero che il mio piano funzioni bene" Aspettando qualche minuto con aria pensierosa Rih aveva capito che chi lo volesse aggredire non era così stupido da cascare nella sua trappola.
"Anche se non ci casca così facilmente io lo metterò alle corde." Rih incominciò a camminare. Aveva riattivato i suoi sensi. Da tanto tempo non si era concentrato sull'udito e sulla vista, ed ora che ne aveva bisogno doveva allenarsi.
Il ragazzo cominciò con l'udito. Piano piano, il ragazzo, usò il chakra per far diventare più sensibile il timpano e riuscire così a sentire meglio di quanto avesse già fatto. L'udito era migliorato in un'ora circa, e Rih non dovette più usare il chakra per sentire meglio.
"Adesso mi tocca cercare di vedere meglio." Rih doveva allenare anche la vista, poichè in un paio d'ore il sole sarebbe tramontato. Intanto che si allenava sulla vista, Rih mangiò tutte le bacche che gli erano rimaste.
Camminando a vuoto nel genjutsu di qualcuno, Rih si accorse che da sopra un ramo vicino a lui, qualcuno stava respirando un po' a fatica.
"Mi chiedo se sia stanco o se ha alcuni problemi respiratori. Meglio fargli sprecare un po di chakra in più" Rih si mise sotto ad un albero, in una posizione un po strategica, e prese la statuetta di legno, e con un kunai iniziò a definire meglio i tratti del volto e i capelli.
Piano piano, il sole tramontava, e Rih si stava ancora allenando la vista. "Devo vedere bene anche al buio." Poco per volta la vista di Rih migliorava, e riusciva a distinguere i contorni degli alberi. Con un movimento leggero e quasi impercettibile, Rih lanciò il kunai verso chi stava nascosto sul ramo.
Il kunai si conficco sull'albero, e una figura alta poco più alta di Rih era saltata giù.
Nella semi-oscurità Rih riconobbe il padre. Rabbia e odio si insidiarono nel cuore del ragazzo, che si era separato dai genitori per non essere paragonato a loro.
I suoi genitori erano famosi assassini, anzi erano sp.jonin della squadra assassina per precisare. Molte volte nella sua infanzia, gli amici di Rih si allontanavano da lui a causa della reputazione dei genitori.
<<Che c'è figliolo? Non mi saluti?>> Queste furono le parole del padre
<<certo che ti saluto>> Rih estrasse due kunai e si lanciò all'attacco. Il ragazzo era stato addestrato dal padre in quel modo. Ogni volta che doveva salutare il padre, Rih doveva ingaggiare una battaglia contro di lui, in questo modo il padre valutava la sua forza.
Rih attaccava come meglio poteva, ma il padre era sempre stato un gradino sopra di lui, infatti mentre il ragazzo iniziava a sudare, il padre non sembrava affaticato quasi per niente. Lo scontro stava continuando ormai da mezz'ora, e Rih stava sudando come mai in vita sua.
<<bene, visto che devo fare sul serio, allora mettiti in guardia, perché non sarò clemente>> Rih non era sicuro se avesse fatto bene a dare un consiglio al padre, ma non voleva che per sbaglio succedesse una tragedia. Senza indugiare il ragazzo compose i sigilli della pioggia di fuoco, e subito dopo estrasse due kunai e utilizzò la tecnica delle lame di chakra.
Purtroppo per Rih, il padre aveva schivato con facilità le sfere di fuoco, e stava contrattaccando con dei bushin.
<<i bushin possono avere un'arma illusoria, ma non ti serviranno a molto. Mi deludi.>>
Quelli che Rih aveva confuso per dei normali bushin erano in realtà dei kagebushi, che lanciarono i kunai verso il ragazzo che per poco non ci rimaneva secco.
"Maledizione perché non ci ho pensato!" Il ragazzo decise che avrebbe cercato un corpo a corpo per vedere come si destreggiava con i kunai e le lame di chakra, che erano ancora attive.
<<come mai mi stavi seguendo?>>
<<Semplicemente per vedere come te la cavavi. Ti sto tenendo d'occhi da quando hai lasciato il villaggio. Devo ammettere che sai cucinare bene, e scusa se abbiamo mangiato il resto del cinghiale, ma sarebbe stato un delitto lasciarlo li.>>
<<abbiamo? Allora c'è anche lei? Bene, adesso siamo di nuovo insieme!>> esclamò Rih in modo ironico.
<<E chi pensi che mi ha aiutato con il doujutsu? Te ne eri accorto, vero?>>
<<certo, da quando ho visto le impronte per terra la seconda volta.>> Rih sapeva che non aveva nessuna nessuna probabilità di batterli entrambi, ma doveva comunque provare. Non poteva arrendersi dopo tutta la fatica che aveva fatto fino ad allora.
Lo scontro continuava a suon di pugni e calci, visto che il ragazzo era quasi a corto di chakra, e se poi si fosse unita anche la madre allo scontro, sarebbe stato troppo difficile e stancante, nonostante il padre si stesse solo parando i colpi.
<<quando ti deciderai a lottare meglio? Devo prima prosciugare le mie energie?>> Il ragazzo era impaziente di vedere a che punto fosse rispetto al padre.
<<Se proprio lo vuoi>> Con uno scatto, il padre di Rih era già alle spalle del ragazzo, che si ritrovò con un kunai rivolto alla sua gola.
<<sembra che tutti i sacrifici che ho fatto fino ad adesso non siano serviti a nulla.>> osservò il ragazzo con un po di amarezza.
<<Se ti allenerai come hai fatto in questi giorni, forse quando sarò vecchio riuscirai a superarmi.>> disse il padre in tono ironico.
Da dietro ad un cespuglio uscì una voce femminile. <<Adesso dobbiamo andare. Abbiamo una missione, e tra un po si fa di nuovo mattina.>>
Rih rimase sbigottito nel vedere che il sole sarebbe sorto tra un'ora circa. "Non avrei mai detto di aver combattuto così a lungo"
Appena i due se ne andarono, Rih si sedette a terra, e stanco come era, si addormentò.
Il mattino di Rih iniziò alle undici, visto che la stanchezza lo aveva fatto dormire, e grazie agli alberi, la luce non era filtrata molto tra i rami.
"Bene, adesso non mi resta che cercare del cibo." Alzandosi a fatica, con i muscoli doloranti, il ragazzo cominciò a correre per trovare un cespuglio di bacche commestibili.
La corsa durò poco, ma quella per il ritorno fu una vera tortura, tanto che Rih ebbe l'impressione di essere in un genjutsu.
"Possibile che io non riesca a ritrovare la strada per l'accampamento?" La corsa si prolungò di un'ora tanto che arrivato al suo accampamento, Rih si mise a mangiare molto in fretta a causa della fame.
"Finalmente ho potuto mangiare. Mi sa che adesso mi posso riposare un poco per recuperare un po le forze."
Dopo un riposo abbastanza lungo, durante il quale il ragazzo ha sonnecchiato un po', si rialzò intento a fare un po di allenamento.
Quella volta, per la prima volta da tanto, mentre stava facendo stretching, i muscoli gli facevano un po' male. Decise che avrebbe iniziato con lanciare i kunai. A poco a poco i kunai che Rih tirava contro un albero abbastanza lontano, centravano tutti il bersaglio con troppa facilità, così il ragazzo decise di andare a pescare.
Quel giorno i pesci erano ritornati a nuotare felici nel lago, senza sapere cosa gli avrebbe attesi. Il giovane si era tolto i pantaloni e le scarpe un po sporche di fango secco di qualche giorno fa. Piano, cercando di non spaventare i pesci, Rih si addentro nelle fresche acque del lago, e dovette attendere fino a quando i pesci non gli fecero il solletico ai piedi. A quel punto il ragazzo compose i sigilli per il muro d'acqua, per poi ritrovarsi con i pesci d'avanti al suo naso.
"Un po' mi dispiace, ma ho bisogno di mangiare." Con un kunai che aveva tenuto in bocca, infilzò due pesci, dopo di che il muro d'acqua ritornò normale acqua, e Rih andò a mettere i pesci da parte
Per tutto il resto del pomeriggio, dopo aver fatto un bagno veloce nel lago, si concentro sugli allenamenti della parte superiore del corpo.
"Domani me ne ritorno a casa finalmente." La settimana di tortura stava per finire, e finalmente il giorno dopo avrebbe potuto fare un bagno caldo e decente.
Con il solito metodo, quasi d'istinto accese il fuoco e arrostì il pesce.
Dopo aver mangiato in santa pace decise di mettersi a dormire.



Settimo e ultimo giorno(+ conclusione)


Il sole già alto all'orizzonte preannunciava una bella giornata, ma i muscoli di Rih già si lamentavano per il dolore.
Il Risveglio di Rih avvenne in modo un po brusco. Appena il sole lo aveva svegliato, erano circa le dieci, alcuni animali stavano mangiando le sue bacche, e anche il suo zaino.
<<via animali, andate via prima che mi arrabbi per quello che avete fatto!>> E con uno scatto si alzò in direzione degli animali, che sentendo le urla di Rih, se la diedero a gambe.
"Mi mancava solo questo. Meno male che questo è l'ultimo giorno di allenamento, se no li avrei uccisi tutti, quegli animali." Andando al lago per pulirsi la faccia il ragazzo dovette stare attento a non cadere, e con un balletto molto esilarante riuscì ad arrivare al lago. "Se pestavo una merda avrei bruciato questo bosco."
Piano piano si era risvegliato, grazie anche alla colazione composta di bacche acerbe, che aveva tenuto per il pesce. "Me la pagheranno quei animali per avermi mangiato tutte le bacche più gustose."
Mettendo Su un albero le ultime provviste, il ragazzo poté dedicarsi al suo allenamento. L'allenamento era composto da esercizi per i piedi, infatti quel giorno avrebbe corso come mai in vita sua, visto che da tanto non aveva fatto un po di esercizio concentrato solo sulle gambe.
Per ogni esercizio delle gambe che conosceva, aveva fatto una mezz'ora di corsa. Era arrivata l'ora di pranzo, ma Rih non era ancora stanco e affamato, perciò decise di fare una corsa veloce di mezz'ora.
Con il volto sudato il ragazzo accese il fuoco. "Adesso si che posso mangiare un po."
Come ultimo banchetto nella foresta, Rih aveva cucinato il pesce al meglio che poteva, ed era riuscito a procurarsi altre bacche, quelle acerbe davano un buon gusto, mentre le altre le usava come succo per dissetarsi.
<<finalmente! Ancora un po di allenamento e poi posso ritornare a Konoha!>> Senza volerlo aveva gridato quella frase ai quattro venti. Il ragazzo era troppo entusiasmato per pensare ad altro in quel momento.
"Bene adesso devo solo correre per altre quattro ore e poi rientrerò a Konoha."
Rih rimise tutto nello zaino, e lasciò i resti del cibo, che non aveva finito, sul piatto che aveva creato sperando che gli animali lo mangiassero. Stando in piedi d'avanti a dove per un po di tempo c'era stato il suo accampamento, si rattristò un po' per dimenticarsene subito non appena ripensò che quel giorno avrebbe rincontrato la sua ragazza.
Come se ad un tratto gli avessero dato nuova energia, Rih incominciò a correre. Durante la sua corsa era rimasto concentrato sul suo obiettivo, e fino a quando non superò le quattro ore di corsa non si arrese.
Vedendo Konoha un po in lontananza, Rih affretto il passo, e anche quando era ormai entrato a Konoha, non smise di correre fino a quando non fu davanti al suo appartamento, un monolocale abbastanza accogliente dopo una settimana nel bosco.

Rih mise la mano nella tasca destra, ma quando non trovò la chiave un colpo di panico lo colpì in pieno. "Non posso aver perso le chiavi!" Subito controllò nella tasca destra, e lo spavento svanì.
"Meno male che non le ho perse, se no mi toccava andarle a cercare per tutta la foresta."
Entrato nella sua casa, Rih aprì subito la finestra e iniziò a fare un po' di pulizie. "Adesso posso andare a farmi un bagno."
L'acqua in cui il ragazzo stava facendo il bagno era calda e Rih si stava rilassando quando si ricordò di aver dimenticato qualcosa: <<non ho comprato i colori per dipingere la statuetta!>> Si asciugò in fretta, e corse subito a comprare dei colori, e ritornato a casa si mise a colorare la statuetta di legno, cercando di essere il più preciso possibile.
Appena ebbe finito, il ragazzo, si accorse che era ora di andare al suo solito posto. Tenendo la statuetta di legno avvolta in alcuni fogli di giornali si incamminò verso la solita locanda.
Quando mise piede dentro al locale, una voce attirò subito la sua attenzione. <<Sapeva che questa sera ritornavo, come mai mi fa aspettare così tanto?>> La voce era quella della sua ragazza che parlava con il cameriere più giovane, nonché amico di Rih.
Facendo dei segni all'amico, Rih, con passo felpato, andò dietro alla sua ragazza e attese che l'amico la avvertisse.
<<Secondo me lui è già qui.>> disse l'amico con un sorriso stampato in faccia
Quando la ragazza si voltò, e vide Rih, iniziò subito a fargli una ramanzina, che Rih aveva già sentito mille volte quando arrivava anche con un solo secondo di ritardo.
<<questa volta ho una giustificazione, prendi questo e aprilo.>> Sapendo che la ragazza ne sarebbe stata felice, Rih ordinò due bibite, da portare via.
<<Ma è bellissima! Grazie!>> mentre la ragazza lo stava ringraziando, Rih la prese per mano e andarono a fare una passeggiata.