Corso S-17, Sensei: Deidara

« Older   Newer »
  Share  
† S e c r e t »
view post Posted on 31/1/2009, 13:21




CITAZIONE

Giudizi:

Subazu no Gaara: Inizio dicendo Omg. [Oh my God ò_ò] Capisco che uno alle prime armi sia piuttosto inesperto, ma questo scritto, a mio dire, non lo considero nemmeno un post di Gdr. Non posso far finta di nulla come nel precedente, dove, almeno, avevi scritto “meglio”. Come se non bastasse il “post” parla di tutt’altre cose. 1. Noi non siamo in classe ma al campo di allenamento N. battelapesca 2. Di conseguenza tutto quello che dici dopo sul sensei è un errore continuo e gravissimo. Avevo detto che al prossimo post, se negativo, ti avrei bocciato seduta stante. Devi imparare meglio, magari osservando anche come scrivono altri utenti. Bocciato See ya

Akira Okita: Ma casso, pure te mi dici che siamo in classe, lo considero un errore grave, dovevi stare più attento a dove ci troviamo e_e Poi.. I tempi verbali sono tutti sbagliati, se parli in prima persona devi stare più attento a come utilizzi certe frasi, prendi esempio da Mamya Iga. Spero che nel prossimo ci sia un miglioramento, se no, pure te potresti dirci addio molto presto :sese: xD Impegnati giovane :addit:

Mamya Iga: Bene, come al solito sei la migliore del corso. Nel post ho visto pochi errori. Per esempio Kazekage si scrive con la maiuscola, non lo considero nemmeno un errore dai, comunque, il post va bene. Il flashback è buono, hai fatto gran parte di quello che ti avevo chiesto nel post precedente. Se continui così, potrò darti l’energia gialla molto presto. Un secondo consiglio che posso darti e quello di non copiare e incollare i discorsi degli altri, successivamente nel post, non è piacevole da leggere, magari svaria nel narrato e citali la, così il post migliora. :sese:

Aky Kuroshi: Good, come per la ragazza Iga, pure te, non copiare e incollare lo scritto degli altri. Perché, andando ad analizzare per bene il tuo post, alla fine, sembra che ci siano più le parole utilizzate dai tuoi compagni invece che da parte tua, inoltre come spiegato sopra, il post viene fuori esteticamente più bello. Per il resto anche tu attento alle maiuscole Suna si scrive così. :sisi:

Frakkia: Anche te giovane, tutti che utilizzano i discorsi degli altri nei loro post, questa cosa non la capirò mai ù_ù xD Comunque, il post è passabile, ci sta un lieve miglioramento, almeno ora non utilizzi il tuo nome troppo spesso come nel post precedente, ancora un po’ e raggiungerai Aky e la ragazza Iga, almeno lo spero per te. :sese:

Gabrisame: Allora, qualche svista con la punteggiatura, delle parole sono scritte in maniera errata, ti consiglio di rileggere i post prima di metterli nel corso, inoltre, stacca il narrato dal parlato, così sembra solo una roba compressa di parole :sese: Ormai non mi spreco più nel dire che non serve che utilizzate i discorsi degli altri, spero che il concetto sia entrato bene nelle vostre teste. Vedi di fare meglio. :noh:

Zumari Sukura: L’ultimo arrivato, devo dire una cosa rapida. Una riga, un errore. xD Cerca di fare più attenzione nel proseguo dei post, sbagli di scrivere parole troppo spesso, Dio Boia, rileggi prima di postare nel corso, questo non vale solo per te sia chiaro. :o_o: Un altro post del genere e ti boccio prima ancora che tu possa dire una parola. :qwe: Dovrei già farlo ora, non solo vedo molti errori, ma pure te mi dici che siamo in aula, cristo, leggete prima di scrivere. Scommetto che è tutto chiaro ora. :look:


CITAZIONE
Incarichi:
Il sensei subito dopo le presentazioni fa allontanare uno vostro compagno con indifferenza e guarda l'ultimo arrivato con aria omicida. Restando sempre serio, subito si gira verso di voi. La sua voce è profonda: -Bene, visto che ci siamo liberati delle nullità, direi che possiamo iniziare il S.17. Voglio subito 15 giri di campo, non fate i furbi, vi guarderò uno ad uno e se avrete una qualsivoglia espressione di fatica sarete fuori, non voglio pesi nel mio corso. Dopo averli fatti, voglio che prendiate 3 kunai ciascuno e vi esercitiate a lanciarli verso quella serie di bersagli posti alle mie spalle. Alla fine di queste due semplici prove voglio che mi elenchiate i vari elementi della natura del chakra e quali di questi sono presenti nel Sunagakure. Ora andate - Finito il discorso lasciò andare i ragazzi al loro destino. Aveva spiegato tutto per bene e nel pronunziare tutte le parole indicò pocanzi anche i bersagli alle sue spalle, erano 7 in totale, sufficienti per tutti i suoi studenti.

Good Job ù_ù


 
Top
...ItachI...
view post Posted on 31/1/2009, 14:27




Legenda

Narrato Parlato Pensato

Corso S-17 Zumari Sukura
Zumari sentì attentamente tutte le parole che diceva il Sensei ed non si perdeva nulla..Sentì di un certo corso S-17 probabilmente era dove si sarebbe allenato il ninja sunese..Il Sensei con voce profonda disse:

Bene, visto che ci siamo liberati delle nullità, direi che possiamo iniziare il S.17. Voglio subito 15 giri di campo, non fate i furbi, vi guarderò uno ad uno e se avrete una qualsivoglia espressione di fatica sarete fuori, non voglio pesi nel mio corso. Dopo averli fatti, voglio che prendiate 3 kunai ciascuno e vi esercitiate a lanciarli verso quella serie di bersagli posti alle mie spalle. Alla fine di queste due semplici prove voglio che mi elenchiate i vari elementi della natura del chakra e quali di questi sono presenti nel Sunagakure. Ora andate

Zumari si irrigidì, il freddo gli penetrava nelle vene e nel petto..Era diventato un cubo di ghiaccio... Però ascoltò attentamente.. E pensò:

Ok devo fare questo allenamento, mi devo impegnare e devo ricordarmi tutto quello che so anche se non è molto...Devo credere in me stesso e nelle mie capacità..Non devo fallire...!!Ok ora facciamo questi giri di campo, lanciamo i Kunai e diciamo al Sensei i tipi di chakra, e tutto il resto..

Zumari si era convinto nella mente, si guardò un attimo le scarpe nel caso ci fosse qualche laccio che non fosse al proprio posto..Si mise sulla riga doveva fare 15 giri di campo, senza fermarsi ne esitare altrimente sarebbe uscito dal corso per un motivo sciocco...
Partì...
Il giro era abbastanza lungo e doveva farne 15..Dopo circa 6 giri, si poteva sentire leggermente il fiatone che emetteva Zumari per la fatica, d'altra parte non era abituato a fare così tanti giri..
Diceva a bassa voce:

Dai Zumari, devi sudare per diventare quello che vuoi, bisogna farsi un bel mazzo per vincere per essere ricordato..Ok mancano solo 4 giri..Ce la devo fare...

Al 12 giro la stanchezza nelle gambe si sentiva ed i passi si facevano più lenti..Da una partenza veloce ad una corsa lenta e straziante...
Mancava solo un giro e Zumari alla fine ce la fece a fare quei maledetti 15 giri di campo..Non poteva risposarsi e quindi fece un trucco da lui imparato..
Mise le mani sopra la milza fece un bel respiro con il naso, mentre premeva sulla milza con le mani buttò fuori l'aria con la bocca..E dopo vari tentativi il male passò..
Zumari era ancora lì pronto per andare nel suo bersaglio a scagliare i 3 Kunai che gli avrebbero fatto passare alla prova successiva...
Arrivato davanti al suo beraglio disse senza farsi sentire:

Ok fantoccio, ci siamo solo io e te..Devo conficcare nel tuo corpo di paglia questi 3 Kunai non ti farò male...

Zumari era in una sorta di rabbia verso quel fantoccio che era completamente immobile perchè era tutto finto e non poteva recare danno..
Prese i 3 Kunai 2 li mise nella tasca e il 1 lo mise nella mano ancora un pò sudata per i 15 giri..
Lanciò il primo e si conficco all'altezza della spalla..Il primo Kunai si era conficcato perfettamente..
Lanciò il secondo...Ma andò fuori bersaglio, ma non si disperò il ninja guardo le nuvole e pensò:

Ok mi devo concentrare almeno devo conficcarne due su tre , almeno per dare una buona impressione...Dai ce la posso fare.......!!!!

Prese il terzo ed ultimo Kunai e senza esitare lo lanciò si conficcò però per la troppa poca potenza non rimase dentro e cadde per terra provocando un rumorino fastidioso del metallo che sbatte sul terreno violentemente...
Però Zumari non si disperò e andò dal Sensei e disse:

Vi sono 5 elementi del chakra: Fuco, Vento, Acqua, Terra , Fulmine..Ognuno di noi ne possiede uno...Mi dispiace Sensei ma non so più dirle altro...Spero che basti quello che ho fatto e detto...

Attese...

Tecniche utilizzateNessuna













Edited by ...ItachI... - 1/2/2009, 14:51
 
Top
Frakkia_92
view post Posted on 1/2/2009, 15:42




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Parlato da altri
Pensato
Flashback



Dopo che ci fummo presentati tutti arrivò uno studente. Si presentò molto velocemente, scusandosi con il sensei per il ritardo e restò in ascolto delle parole del sensei. Notai che quest’ultimo lo squadrava con aria omicida.

Se gli sguardi potessero uccidere quel ragazzo sarebbe già morto e sepolto.

Un altro mio compagno, quello che aveva dovuto ripetere la presentazione perché troppo rapida, venne invece allontanato dal sensei. Probabilmente non aveva dato una buona impressione.
Ero dispiaciuto per quel giovane che avrebbe dovuto ripetere l’Accademia per diventare genin e mi chiesi cosa stesse pensando in quel momento.. In un certo senso se l’era meritato ma sono sempre stato differente ai problemi altrui ed ero amareggiato per la triste sorte dell’ex studente.
Mentre osservavo il ragazzo che si allontanava il sensei si girò verso di noi e con un’espressione seria disse:

Bene, visto che ci siamo liberati delle nullità, direi che possiamo iniziare il S.17. Voglio subito 15 giri di campo, non fate i furbi, vi guarderò uno ad uno e se avrete una qualsivoglia espressione di fatica sarete fuori, non voglio pesi nel mio corso. Dopo averli fatti, voglio che prendiate 3 kunai ciascuno e vi esercitiate a lanciarli verso quella serie di bersagli posti alle mie spalle. Alla fine di queste due semplici prove voglio che mi elenchiate i vari elementi della natura del chakra e quali di questi sono presenti nel Sunagakure. Ora andate.

Percorrere 15 giri di quel campo era davvero molto ma se volevo essere promosso dovevo dare il meglio di me. Cominciai subito a correre. Mantenni una velocità bassa e costante, controllando bene ogni respiro, in modo che fosse regolare e continuo.

Devo dimostrare al sensei che sono pronto ad affrontare qualsiasi prova mi venga proposta.

Arrivato al decimo giro cominciai ad avvertire dolori alle gambe e sentii il respiro mancare ma dovevo resistere ad ogni costo.

Il sensei mi sta osservando in questo momento e anche una mia piccola espressione di fatica sarebbe per lui un buon motivo per bocciarmi.

Continuai a correre, stringendo i denti per la fatica. Al quattordicesimo giro non mi sentivo più le gambe e decisi di fare uno scatto finale. Mi misi a correre più velocemente possibile e finalmente terminai i quindici giri.
Ma non c’era tempo per fermarsi a riprendere fiato e andai subito a prendere 3 kunai. L’obiettivo era colpire il bersaglio alle spalle del sensei. Ero davvero stanco ma avevo una buona precisione nel lancio dei kunai.
Mi tornarono in mente i felici momenti della mia infanzia:

All’età di 7 anni si allenava spesso con le armi da lancio. Il suo vicino, un anziano signore che tutti chiamavano “Vecchio”, gli aveva insegnato come colpire i bersagli con i kunai o gli shuriken. Gli spiegava tutti i segreti per padroneggiare queste armi e come usarle in combattimento. Alla morte del Vecchio, Frakkia aveva continuato ad esercitarsi con le armi da lancio e a sua capacità era aumentata.

Sono sicuro di poter riuscire a colpire il bersaglio tre volte ma devo comunque concentrarmi e stare attento.

Prima di cominciare controllai che tutti i kunai fossero ben preparati. Un kunai deve sempre essere ben affilato. Se non lo fosse, la punta non si conficcherebbe nel bersaglio o nella carne dell’avversario. Il lancio del kunai non richiede solo una certa precisione ma anche la potenza è importante perché senza di essa il kunai non ferirebbe in alcun modo il nemico. Comunque, tutte e tre le armi erano perfette, bilanciate e affilate.
A questo punto dovevo solo scagliare ogni kunai al centro del bersaglio. Sembrava un tiro facile ma la mano non voleva stare ferma e l’emozione in certi momenti può giocare brutti scherzi. Se sbagliassi rischierei la bocciatura e mi allontanerei dal mio obiettivo.
Decisi di tirare subito, senza aspettare, senza pormi altre inutili domande. Conficcai due kunai nel terreno e scagliai il primo.
Avevo tirato troppo velocemente, a casaccio, l’arma colpì di striscio l’addome del fantoccio, lacerandolo.

Ho tirato male, senza un’adeguata preparazione. Nei prossimi tiri devo essere preciso, preciso e forte.

Raccolsi da terra il secondo kunai e, dopo aver preso la mira, lo lanciai con precisione, diretto al torace del bersaglio.
Lo centrai in pieno e scoppiò in me un’immensa felicità. Dopo il tiro ero più calmo e la mano non tremava più come prima. Con una piena convinzione nelle mie capacità mirai nuovamente al torace del fantoccio di fronte a me e colpii nuovamente il bersaglio.

Mentre, soddisfatto, tornavo dal sensei cercai di ricordare la spiegazione sui vari elementi del chakra e quello prevalente a Suna e ricordai che, anni prima, mia madre me lo spiegò dettagliatamente.
Non ricordo il motivo per cui le feci quella domanda ma mi rispose, elencandomi gli elementi, le loro caratteristiche e la differenza tra loro. Ricordavo perfettamente quella spiegazione perché mi interessava davvero sapere da dove deriva l’energia dei ninja e come utilizzarla in combattimento.

Arrivato dal sensei, cominciai a rispondere alla sua domanda:

In base al rapporto in cui l'energia fisica e spirituale sono impastate possono essere formati diversi tipi di chakra. Il chakra elementale è quello più comune. In natura esistono cinque elementi di chakra. Fuoco, Vento, Fulmine, Terra e Acqua. Ognuno di essi è più forte nei confronti dell’elemento successivo, quindi se Fuoco batte Vento, a sua volta viene sconfitto dall’elemento Acqua.
Nel nostro villaggio ci sono due elementi predominanti: Terra e Vento ma ciò non significa che non possano essercene altri.

Detto questo mi misi da parte in attesa che i miei compagni terminassero i loro compiti.
 
Top
Hitachi86
view post Posted on 1/2/2009, 18:35




CITAZIONE

Finite le presentazioni, il Sensei allontanò uno dei ragazzi. Forse ha intrapreso la carriera ninja troppo presto, o magari non è questo il suo posto nel mondo. Ricordai che i miei genitori mi parlavano spesso del destino; erano convinti che la nostra vita fosse già scritta in un grande libro, e che una volta nati si possa solo, passivamente, lasciare che gli eventi ti scorrano addosso. Da parte mia, l’idea di non poter decidere nulla della mia vita, non mi ha mai convinto. Voglio credere che le cose possano essere cambiate, la nostra esistenza deve pur avere un senso, giusto? Mentre ricordi e malinconia si facevano largo nel mio cuore, mi accorsi che il Sensei non era soddisfatto nemmeno di me, ma per il momento sembrava avermi concesso una seconda, e probabilmente ultima, possibilità. Si rafforzò in me la paura di non superare l’esame. Cercai di calmarmi, se non ci fossi riuscito, avrei sostenuto le prove vere e proprie in agitazione, e non sarei riuscito a esprimermi al meglio. Intento il Sensei ci spiegò in cosa consisteva la prima prova: io e gli altri studenti, avremmo dovuto fare 15 giri di campo, colpire un bersaglio con tre kunai, e infine spiegare quali erano gli elementi della natura del chakra e quali erano presti nel Sunagakure. Dopo la morte dei miei genitori, decisi subito che sarei diventato un ninja, per questo mi ero tenuto in forma. Certo, 15 giri erano tanti, ma ce la potevo, dovevo solo rimanere calmo e concentrato. Faccio un profondo respiro per scaricare la tensione, poi iniziai a correre. I primi 8 giri li completai senza troppi sforzi, la fatica cominciò a farsi sentire solo al nono giro. Dovevo correre ancora molto, e volevo a tutti i costi completare al meglio i 15 giri, così rallentai un poco. Abbassando il ritmo riuscii ad arrivare al tredicesimo giro con ancora abbastanza fiato. Gli ultimi due giri furono piuttosto duri, ma non lasciai trasparire la mia sofferenza. Alla fine del quindicesimo giro mi sentii soddisfatto, ma consapevole che la parte più dura iniziava solo ora. Misi la mano destra in tasca ed estrassi un kunai, presi la mira e lanciai. Il kunai andò a conficcarsi nella gamba sinistra del fantoccio. Avevo mirato con poca concentrazione, inoltre la fatica della corsa e l’ansia dell’esame, mi facevano tremare la mano. Chiusi per un attimo gli occhi, respirai profondamente, e provai a pensare che mi trovavo da solo in mezzo al deserto, non a sostenere un esame.

“Ok, ora và un po’ meglio” pensai.

Presi un secondo kunai e tirai di nuovo. Questa volta il kunai si conficcò all’altezza del fegato.

“Ora và meglio, ma non mi posso accontentare” pensai.

Lanciai anche l’ultimo kunai, che questa volta prese in pieno il polmone sinistro.

“Peccato, poco più in alto e avrei preso il cuore. Pazienza, sono contento così”.

Mi girai verso il Sensei e dissi:

<<sensei, gli elementi della natura del chakra sono cinque: terra, acqua, fuoco, vento, fulmine. Ogni elemento è contemporaneamente più forte e più debole di un altro. Nel Sunagakure sono presenti la terra e il vento>>.

Detto questo attese il giudizio del Sensei.
 
Top
view post Posted on 2/2/2009, 23:08
Avatar

Bijuu 6 Code: Raijuu

Group:
Member
Posts:
13,474
Location:
Galassia Kufufu

Status:


SPOILER (click to view)
scusate siccome io e lovely abbiamo parecchi problemi (università) potremmo non riuscire a postare entro il limite dei tre giorni. Chidevamo se sarebbe possibile prolungare il limite fino a domani sera? non si ripeterà..spero comprenderete.:huh:
 
Top
lovelypatty
view post Posted on 3/2/2009, 12:56




SPOILER (click to view)
Parlato
§ Pensato §


Dopo le presentazioni le cose si fecero realmente serie. Al gruppo si aggiunse un’ultimo ragazzo giunto con un ritardo notevole rispetto a noi altri e la cosa provocò subito la reazione spiacevole del sensei che la fulminò con lo sguardo quasi potesse incenerirla solamente guardandola.
Poco dopo, il tipo che prima di tutti si era malamente presentato venne allontanato dal gruppo. Nonostante avessi riso di lui, in quel momento, in cuor mio riuscivo a provare solamente un forte dispiacere. Era certo che il sensei applicasse le regole con fermezza e non avrebbe esitato a rispedirci tutti a casa anche al minimo errore. La sua espressione non ammetteva obiezioni ma esprimeva il chiaro atteggiamento di chi non tollera debolezza o scarsa determinazione.
Infatti non si dilungò in ulteriori spiegazioni ma provvide subito a spiegare in cosa consisteva la prima fase del corso.

§ Quindici giri di corsa, tre kunai contro uno di quei fantocci, elementi del chakra….non dovrebbe essere poi tanto difficile….§

Tre dei miei compagni scattarono subito nella stessa direzione e presero a percorrere il perimetro del campo. La cosa più complicata dei quindici giri era il fatto che chiaramente non bisognava mostrare alcun segno di stanchezza..
Rimasi per qualche istante a fissare il percorso per stabilirne la lunghezza. Dopodiché mi allontanai di qualche passo e tirai fuori dalla sacca tre kunai per poi infilarli nell’obi del kimono, così da potermi liberare momentaneamente del resto dell’equipaggiamento.

§ Quando il gioco si fa duro…..§

Partii senza ulteriori indugi seguendo lo stesso percorso già saggiato dagli altri.

§ Prima regola: dosare lo sforzo fisico…§

Durante i primi giri tentai di non stressare troppo muscoli e tendini senza tuttavia rallentare mai di troppo. In quegli istanti mi tornavano in mente ad uno ad uno tutti gli insegnamenti di Ryo. Percorrendo il perimetro del campo mi accorsi della presenza di un laghetto poco distante che non avevo notato al mio arrivo. La luce plumbea di quell’assolato mattino creava magnifici giochi di luce sulle acque leggermente increspate dalla brezza.
Inevitabilmente al decimo giro una lieve quanto improvvisa sensazione di bruciore prese ad irradiarsi lungo le gambe, segno che la reazione dolorosa allo sforzo non sarebbe tardata poi così tanto.
Cercai di non rallentare tentando soprattutto di non tradire alcun segno di cedimento. Serrai la mascella e i pugni in risposta al dolore e tentai di dare il meglio nello sprint finale così da concludere al meglio la sessione di giri.
Rallentai con cautela. Sapevo benissimo quanto poteva essere doloroso e problematico uno strappo muscolare. Finii per fermarmi dopo tutti gli altri che nel frattempo già si destreggiavano nel tiro al bersaglio. Scelsi uno dei fantocci liberi e con la mano sinistra estrassi i tre kunai.

§ Seconda regola: l’occhio guida la mano. Se il ninja mantiene il controllo l’occhio non sbaglia..§

Trassi un respiro profondo riducendo gli occhi a due piccole fessurine.
Con la mano libera afferrai un kunai e con un colpo secco di polso mirai alla zona più ampia del bersaglio. Il kunai sibilò nel vento ma non raggiunse il fantoccio incespicando nell’aria e finendo penosamente nel terreno,

§ Diamine! Un’altra come questa e vengo buttata fuori! §

Era inevitabile che dovessi fare i conti con la possibilità di fallire e con il penoso calo di umore che ne sarebbe derivato.
Sfoderai gli altri due kunai. ancora una volta tentai di raggiungere un’adeguata concentrazione. Avvertivo pienamente la paura di sbagliare come se in quell’istante mi trovassi in equilibrio sul ciglio di un burrone piuttosto che in un’innocua radura.

§ Se mi lascio frenare dalla paura sbaglio di certo e se sbaglio allora non ci sarà delusione che regga il confronto…§

Per la seconda volta mirai al bersaglio e lanciai il due kunai , questa volta accompagnando il movimento con una maggiore spinta propulsiva. I due pugnali sfrecciarono sicuri e fortunatamente entrambi andarono a segno.
La parte più ardua era finalmente conclusa. Ora non restava che rispondere alla domanda teorica.
Raggiunsi gli altri membri del gruppo che nel frattempo si erano nuovamente attorniati al sensei e dopo aver ascoltato le altre risposte non potei far altro che confermarle

"Signore come le è stato già detto esitono cinque elementi di base : Fuoco [Ho] - Acqua [Mizu] - Terra [Daichi] - Vento [Kaze] - Fulmine [Rai]) più due combinabili (Ghiaccio [Ni] - Legno [Moku].
Essi sono complementari e antagonisti ossia per farle un esempio l’acqua batte il fuoco ma a sua volta è battuta dalla terra e così via.
Nel Sunagakure sono presenti due elementi il vento e la terra."


La risposta mi parve abbastanza esauriente così non aggiunsi altro. Fortunatamente non avevo parlato con la lingua impastata come tutte le volte che dovevo tenere un discorso in pubblico. In fin dei conti pareva più semplice del solito…
 
Top
view post Posted on 3/2/2009, 21:13
Avatar

Bijuu 6 Code: Raijuu

Group:
Member
Posts:
13,474
Location:
Galassia Kufufu

Status:


SPOILER (click to view)
Parlato
§Pensato§


Dopo un breve periodo di presentazioni, si poteva finalmente iniziare. All’improvviso, prima di poter dare inizio all’esame, giunse una ragazza unendosi al gruppo. Il sensei la squadrò gelidamente, come se potesse essere in collera con lei.
Uno dei ragazzi fu mandato via dal sensei. forse per il maestro, quel ragazzo non era ancora pronto per poter affrontare una prova del genere..
Mi dispiaceva per lui, ma era la regola, e il sensei doveva rispettarla, senza favoritismi.
Il suo sguardo era rigido, ed ispirava potenza solo a guardarlo. Un solo errore e tutti quanti saremmo ritornati dritti alle nostre umili dimore, assaporando per molto tempo il gusto della sconfitta e dell’umiliazione.
Finalmente potevamo iniziare l’esame. quindici giri di corsa, non dovevano essere poi così tanti.. ne avevo fatti molti di più, durante il mio passato.

§ Non saranno 15 stupidi giri a impedirmi di compiere questo passo §

Quanto sudore, quante lacrime avevo versato, prima che arrivasse quel fatidico giorno. Mi ero preparato molto, ferendomi, piangendo e versando sangue a fiumi. Quella era un’occasione che non andava persa, per nessuna ragione al mondo.
Iniziai a correre, lasciandomi alle spalle solo le impronte dei calzari, rovinati nel tempo. Durante la corsa, iniziavo a sentire i primi dolori provocati dalla fatica e dallo stress fisico. Le condizioni climatiche di quel giorno procuravano maggiori difficoltà.. Il caldo afoso agiva sul corpo, dando un senso di maggiore stanchezza. Infine, durante gli ultimi giri di corsa, iniziò la produzione del così detto “acido lattico” che avrebbe agito sui muscoli provocando un forte bruciore.
Finalmente, terminai i fatidici 15 giri, e immediatamente arraffai dalla sacca 3 kunai portandoli nella mano destra e trattenendoli tra le dita, bagnate anch’esse dal sudore.
Ancora in movimento, aguzzai la vista in cerca di qualcosa che potesse essermi utile per effettuare il lancio.

§ Trovato §

Approfittai della presenza di un masso, posto al lato destro del mio corpo, per spiccare un salto, di circa due metri e una volta raggiunta la massima altezza, lanciai il primo kunai, diretto alla spalla destra.

§ Sei mio §

Il primo kunai andò a segno, anche se con un po’ dio difficoltà. Sfilai dalle dita, il secondo e il terzo e li lanciai in sequenza, muovendomi adesso da destra a sinistra. Il secondo per mia sfortuna non riuscì a colpire il bersaglio, ma il terzo kunai diretto alla gola del fantoccio, andò a segno inesorabilmente.
Dopo aver lanciato i tre kunai mi riposai per un istante piegandomi sulle ginocchia a causa dello stress fisico e del duro sforzo, al quale il mio corpo si era sottomesso.
Sentivo il sudore cadere già dalla fronte come lava di un vulcano in eruzione. Era calda, e lasciava alle sue spalle una scia umida, che terminava all’altezza del mento. Le gocce si radunavano fondendosi l’una con l’altra e al mio minimo movimento, cadevano al suolo abbandonando il corpo, da cui erano nate.
A grandi passi, iniziai ad avvicinarmi al sensei ed una volta arrivato vicino confidai la mia teoria:

Allora..come le avranno già detto i miei compagni, esistono cinque elementi fondamentali in natura:
Fuoco [Ho] - Acqua [Mizu] - Terra [Daichi] - Vento [Kaze] - Fulmine [Rai]. Esistono poi elementi combinati come il Legno [Moku] e il Ghiaccio [Ni]. Basta guardarsi intorno, per notare quali elementi siano presenti qui a Suna.
In questo villaggio sono presenti il vento, la terra. Ma, nessuna fonte di vita potrebbe vivere senz’acqua. E qui, in questo luogo vi sono anche degli alberi.. quindi, in teoria, questo non esclude la presenza di un quarto elemento, cioè il legno.
Questa è la mia teoria.


Dopo aver pronunciato la risposta al quesito, mi allontanai lasciando il posto agli altri contendenti. Avevo studiato molto in quegli anni, potenziando anche il mio bagaglio culturale: le informazioni sui vari clan, i chakra diversi tipi di chakra, e tante altre notizie sulla nindo.. Queste idee mi sarebbero servite in futuro, ne ero sicuro.
 
Top
Luffy 96
view post Posted on 3/2/2009, 22:49




Il cielo era oscurato dalle nuvole, ma i raggi riuscivano a passare con molta facilità. Da lontano si intravedeva un ombra: era quella di un ragazzo che probabilmente era un membro dell'accademia arrivato in ritardo. Si demoralizzò, pensando a questo nuovo ragazzo: Secondo me farà una brutta fine come quel ragazzo: bocciato. Ma in realtà il ragazzo si presentò quasi con noschalance.
SPOILER (click to view)
non so come si scrive!
Un altro ragazzo, un altra vita da conoscere con cui condividere le proprie emozione. Gabrisame si sentiva completo, la felicità stava uscendo da tutti i pori; chissà forse potrà veramente succedere. Ammirava tutti soprattutto il sensei che proprio in quel momento pensò alle parole giuste da dire e le comunicò :


-Bene, visto che ci siamo liberati delle nullità, direi che possiamo iniziare il S.17. Voglio subito 15 giri di campo, non fate i furbi, vi guarderò uno ad uno e se avrete una qualsivoglia espressione di fatica sarete fuori, non voglio pesi nel mio corso. Dopo averli fatti, voglio che prendiate 3 kunai ciascuno e vi esercitiate a lanciarli verso quella serie di bersagli posti alle mie spalle. Alla fine di queste due semplici prove voglio che mi elenchiate i vari elementi della natura del chakra e quali di questi sono presenti nel Sunagakure. Ora andate -

Un discorso freddo e deciso, troppo freddo per Gabrisame che si sentì un po' infelice per questa prima bocciatura. Non aveva mai visto una cosa così straziante. Ma sapeva come superare queste situazioni; pensava a suo padre: un vero esempio da seguire. Tolse il dispiacere e pensò a suo padre. Vide intanto che un ragazzo iniziava a scaldarsi facendo i 15 giri. Adesso poteva mostrare la sua forza fisica, per far colpo sul sensei anche se sapeva che il maestro non era un tipo simile da farsi fregare. Il giovane era furbo perché si guadagnava la fiducia facendo ridere o facendo vedere la sua forza e il suo modo di essere. Infatti, essendo molto agile e veloce sapeva di contare su questi due fattori. Ma il momento della corsa era arrivato . Non era una prova difficile, doveva solo non faticare troppo. Prima di lui, esattamente quando si stava alzando ci fu un secondo ragazzo che inizio a correre. Il campo era abbastanza largo. Ecco era in piedi. Fece finta che il campo fosse un avversario da battere. Mosse un po' le gambe che si erano addormentate tanto era stato seduto. Il passo era all'inizio leggero. Dava sempre un occhiata agli altri compagni che correvano, per capire se mostrassero segni di fatica. Sicché poco dopo si concentrò seriamente. Questa si che era un prova di ingresso vera e propria. Le tre prove lo entusiasmarono, soprattutto quella con gli shuriken e i kunai, non aveva mai tirato uno shuriken ad un pupazzo. Pensava, mentre procedeva sempre a passo più svelto il 5° giro, a come lanciargli. Doveva mirare alla faccia per far vedere la sua precisione; anche se non era molto pratico. Ma la cosa che gli preoccupava era la terza prova. Una prova non d'astuzia, né di precisione né di velocità bensì una prova d' intelligenza. Cercava un modo per ricordarsi le alterazioni del chakra e come nei momenti di difficolta si affidò alle vecchie conoscenze date dal padre. Meditò molto, quasi un giro e mezzo. Era appena al 10°, mancavano 5 giri e iniziava a sentire un po' di affaticamento, ma ricordandosi le parole del sensei si trattenne. Guardave le sue scarpe che calpestavano la roccia. Le scarpe erano consumate dal tempo e ricordandosi quanto passeggiate e corse fatte con esse si convinse che i 15 giri non erano niente in confronto alla distanza dal suo villaggio a Sunagakure. Alle sue cose ci teneva molto, questo glielo insegnò la madre. Mise da parte i ricordi della madre per passare a quelli del padre che in questo caso gli servivano molto per la prova finale. Finalmente l'illuminazione era arrivata... Era piccolo circa quattro anni:

Caro figlio oggi io andrò fuori per un po' di tempo, lo so io e te non trascorriamo mai il tempo insieme. Mi dispiace; senti figlio ti prometto che appena ritornerò abbandonerò la carriera di ninja per stare con te e la tua mammina. Tesoro devo partire circa tra una mezzora, il tempo giusto per raccontarti una storiellina. Tu saprai bene che cose il chakra?

Annui

Ti sto per dire un fatto molto importante che secondo me sarà molto utile se vorrai praticare l' accademia. Noi possiamo avere diverse alterazioni di chakra cioè, per attivare una tecnica elementale bisogna impastare il proprio chakra introducendo le caratteristiche dell'elemento scelto e poi proiettarlo verso l'esterno controllandone la forma. Questi due processi vengono chiamati Alterazione delle proprietà del chakra e l'Alterazione della forma del chakra. Lo so caro figlio, il mio discorso è un po' complicato ma tu ricordati solo cinque paroline essenziali che poi sono le alterazioni: Vento, Terra, Acqua, Fuoco, Fulmine. Bene figliolo ricordatelo e adesso mi dispiace ma devo andare.

Si girò e usci di casa senza voltarsi; quella fu l'ultima volta che gli parlò. Aveva appena completato i quindici giri e respirando profondamente prese due kunai e uno shuriken. Arrivò davanti ai fantocci. I fantocci sembravano ninja veri; Senza esitare tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un kunai. Lo puntò verso il fantoccio in modo da inaugurare una sfida. Lo lanciò con grande forza; lo mancò. Si sentì già bocciato perciò questa volta prese uno shuriken a 4 punte e lo lancio con precisione cosicchè colpisse il torace: il colpo andò a segno. Il terzo kunai era un misto di potenza e accuratezza, però l'arma sfiorò il braccio sinistro facendo alzare la polvere. Erà andato male, si aspettava una prova fatta meglio ma era lo stesso di contento di aver provato un lancio.
Già tre compagni avevano concluso le tre prove, adesso toccava a lui. Ripassò velocemente le cinque alterazioni, ma la richiesta del sensei era un altra.
Quali alterazioni sono presenti a Sunagakure? Meditò sulle tecniche imparate. Di sicuro una era il Vento come diceva la tecnica “Scia di vento” e pensando anche alle tecniche che si basavano sull'uso del terreno capì che c'era anche la Terra. Camminò verso il maestro, sicuro di sé:


Sensei come sa già esistono cinque alterazioni: Terra, Acqua, Vento, Fulmine, Fuoco. Quelle presenti al Sunagakure sono Il Vento e la Terra

Era una risposta breve.Fece un piccolo inchinò e ando al suo posto nascondendo la gioia.
 
Top
panicpisa
view post Posted on 13/2/2009, 00:38




SPOILER (click to view)
scusate il disturbo, volevo sapere se, visto che la sezione è iniziata da solo 2 post a testa, se potevo unirmi anch'io, vi posto il link alla mia Scheda
 
Top
† S e c r e t »
view post Posted on 13/2/2009, 16:13




Concesso. Posta pure, il tempo a disposizione è fino a domani, sabato 14, poi andremo avanti. Naturalmente spiega il motivo del ritardo e fai la prova come tutti gli altri.
 
Top
• F í z s •
view post Posted on 13/2/2009, 16:16




CITAZIONE († S e c r e t » @ 17/1/2009, 22:09)
Non sarò sempre puntuale, ma vi prego di considerare che sono un povero universitario senza rete propria e che a parte questo cerco d'esser presente per quanto mi è possibile.

Non sapevo andassi all'università :oò:


Mi hanno contattato per uppare :utsi: Potrai cancellare il post quando vorrai.


EDIT: Non avevo visto la risposta, fa lo stesso.
 
Top
† S e c r e t »
view post Posted on 13/2/2009, 18:17




Non l'ho mai scritto quel messaggio. Fizzo, tu lo sai che non vado all'Uni. ò_ò
 
Top
panicpisa
view post Posted on 13/2/2009, 18:20




SPOILER (click to view)
narrato
"pensato"
parlato proprio
parlato di altri


La vita a Suna era movimentata, troppo per i gusti di Anyo. Il giovane infatti amava i momenti di tranquillità che riusciva a passare da solo nella casa della zia o fuori quando usciva e si dirigeva nel parco sotto gli alberi a leggere o guardare il cielo. Una di quelle mattine, mentre il ragazzo stava leggendo sdraiato in camera sua sul letto sfatto, la zia lo chiamò in cucina:

Anyo vieni, dammi una mano per favore

“con quella sua voce gentile la zia riesce sempre a farsi dire di si, da chiunque” pensava lui, e in parte era vero, ma il vero motivo per cui tutti la rispettavano era che una volta era anche lei una shinobi di Suna, ed era anche abbastanza importante, aveva raggiunto il grado di jonin e i suoi vecchi studenti, ormai trentenni e jonin a loro volta, venivano spesso a farle visita e, osservando bene Anyo, alcuni gli dicevano che avrebbe potuto intraprendere la carriera ninja poiché intravedevano in lui delle potenzialità. Fu così che quando la zia lo chiamò e gli chiese di sedersi sul divano di casa accanto a lei, tirò fuori una lettera e la aprì leggendone il contenuto che diceva:


< Anyo kiroshi, presa visione della richiesta di entrare a far parte degli studenti dell’accademia ninja, accordiamo il permesso di parteciparvi, la prima lezione si svolgerà il lunedì successivo al giorno in cui riceverà questa lettera.>



Il giovane non credeva alle sue orecchie, principalmente perché non sapeva di aver mandato una richiesta di iscrizione all’accademia, ma la zia lo aveva fatto per lui.

Zia ma cosa vuol dire quella lettera?

Semplicemente che sei stato ammesso all’accademia ninja di Suna. È un grande onore sai, essere shinobi di Suna è un impegno per la vita, ma è anche un onore servire un così grande e importante villaggio.

Se lo dici tu...

In effetti Anyo non era mai vissuto a Suna prima dell’anno precedente, ma da quando era arrivato li si sentiva a casa, come se fosse stato separato da qualcosa di suo per tanto tempo che alla fine aveva ritrovato. Piano piano, come se il tempo stesse viaggiando più lentamente, nella mente di Anyo passarono molte sensazioni diverse: prima si sentiva spaesato, poi confuso, quindi la confusione lasciò il posto ad una felicità che il ragazzo faceva fatica a contenere, anche se non capiva il perché, infine sentì salire nei confronti della zia un'immensa gratitudine.

Nei giorni che seguirono l’arrivo della lettera Anyo si ritrovò ad abbandonare i libri che era solito leggere e a prendere quelli della zia che parlavano di chakra, tecniche, elementi, strategie e combattimento, tutte cose che non erano quasi mai entrate nella vita del giovane ragazzo vissuto fuori dal villaggio per sedici anni, ma che adesso sarebbero diventate il suo pane quotidiano; la sua vita da ninja poteva cominciare, dipendeva tutto da lui.

I giorni si susseguivano interminabili contro la volontà del futuro studente dell’accademia, che avrebbe voluto vedere il lunedì avvicinarsi a velocità doppia per l’eccitazione, ma questo non accadde e le notti e i giorni passati a leggere i libri della zia si facevano sentire. Arrivati alla domenica prima dell’esordio in accademia Anyo non era riuscito a dormire per due notti di fila e si sentiva stremato, infatti quel giorno non riuscì a fare niente di niente; né leggere né passeggiare né altro.

Arrivata la notte, il ragazzo si costrinse ad andare a dormire e lo fece, lo fece anche troppo, infatti la mattina del primo giorno di lezione si svegliò che era già l’ora di andare al campo; per dire la verità fu svegliato dalla zia che, preoccupata per il suo ritardo non gli permise di esitare un secondo e lo sollevò letteralmente dal letto buttandolo a terra costringendolo ad alzarsi e far presto per partire. Con tutta la fretta del mondo Anyo corse verso il campo d’addestramento di cui sapeva l’ubicazione perché durante le interminabili giornate, non sapendo che fare, era andato in cerca di quel campo, pensando che così non sarebbe arrivato in ritardo. E invece in ritardo c’era arrivato comunque, perché quando, col fiatone, arrivò finalmente al campo d’addestramento, vide che alcuni ragazzi affaticati erano davanti a quello che doveva essere il sensei, mentre altri stavano lanciando dei kunai contro dei fantocci.
Prima di arrivare a parlare con il sensei, il ragazzo si fermò, piegandosi in due per riprendere fiato, asciugandosi la fronte con la mano destra e piegando le ginocchia, quando ebbe assunto un atteggiamento normale e distaccato come al solito, si presentò nell’area erbosa e, con voce tranquilla, ma dimostrando comunque costernazione per il ritardo, piegò leggermente la schiena ed abbassò lo sguardo di fronte al sensei dicendo:

perdoni il ritardo sensei, sono molto dispiaciuto, mi chiamo Anyo Kiroshi e sono un nuovo iscritto all’accademia ninja di Suna.

Il sensei lo squadrò da capo a piedi con uno sguardo severo, non doveva essere contento del ritardo, a guardarlo sembrava veramente un tipo severo, dopo alcuni istanti parlò elencandogli le consegne; avrebbe dovuto presentarsi e dire il perché della sua iscrizione, quindi fare quindici giri di campo e lanciare tre kunai contro uno dei bersagli; fatto questo doveva ripresentarsi dal sensei e elencare le diverse nature elementari del chakra.

Mi chiamo Anyo Kiroshi, sensei, sono qui per imparare a cavarmela da solo in ogni situazione, voglio imparare a sopravvivere, a combattere e capire fin dove posso arrivare, scoprire i miei limiti.

Detto questo, il giovane si concentrò sulle prossime attività. Prima la corsa, che non avrebbe dovuto recargli tanti problemi se non fosse stato per quella precedentemente fatta per arrivare al campo, ma la colpa era soltanto sua e non poteva far altro che obbedire alle disposizioni del sensei, quindi, ripensando al lungo viaggio nel deserto per arrivare al villaggio iniziò una corsa. L’andatura era abbastanza sostenuta, ma sotto il limite che lo avrebbe costretto a rallentare a metà del percorso, provando così a mantenerla per tutta la durata della prova: anche quando si corre bisogna ragionare e non lasciarsi andare all’istinto.

Il campo si era dimostrato più grande di quello che aveva pensato, e fu grato a sé stesso per non aver forzato da subito l’andatura, non avrebbe infatti resistito per più di cinque giri se avesse accelerato molto vista la sua corsa mattutina e le dimensioni del percorso. Arrivato a dieci giri infatti la stanchezza si ripropose sotto forma di acido lattico, di dolori alle gambe e fiatone, ma il ragazzo era deciso a non mollare, quindi iniziò a respirare con la bocca cercando di inspirare più ossigeno possibile e rallentare la respirazione, cercando sempre di non mostrare il minimo segno di fatica, anche se ad ogni passo, mantenere l’espressione impassibile del viso ed i movimenti del corpo coordinati era sempre più difficile.
Era in corso l’ultimo dei giri da percorrere quando il ragazzo non riuscì più a contenersi, e una smorfia di dolore apparve sul suo viso, con le vene del collo che si gonfiavano per lo sforzo e per ossigenare il più possibile le cellule del corpo del ragazzo che, costretto dal dolore, rallentò l’andatura e finì il suo ultimo sofferto giro di campo.

Era esausto, ma questo non voleva dire che fosse finita, i suoi compiti dovevano ancora essere completati del tutto; prima veniva il lancio, quindi la risposta alla domanda del sensei.
Prese da un tavolo posto al centro dell’arena tre kunai e si dispose di fronte a uno dei fantocci, ad una distanza segnata sul terreno, quindi prese tempo, provò a rallentare il respiro per cercare di non far tremare la vista e gli arti. Dopo pochi secondi lanciò il primo kunai che andò a sfiorare l’ascella del manichino. Il tiro non era soddisfacente per Anyo che stavolta prese più tempo per la mira e il controllo del respiro, ma visto che non riusciva a stabilizzarsi, si bloccò trattenendo il fiato ed espellendolo tutto in una volta al momento del lancio, che stavolta andò a buon fine colpendo in pieno il petto del manichino. Per il terzo lancio, l’aspirante shinobi utilizzò la stessa tecnica del precedente, ma la stanchezza ebbe il sopravvento e l’arma, invece di infilzare la testa del manichino, si piantò nell’incavo fra la spalla e il petto, poco sopra l’ascella.

Il ragazzo non era particolarmente soddisfatto di sé, ma dette la colpa alla stanchezza cumulativa della mattina, ma si consolò perché adesso quello che doveva fare era rispondere alla domanda del sensei, non aveva, per ora, altri compiti faticosi per il fisico; rispondere alla domanda tuttavia non risultò semplice al ragazzo, non per l’entità della domanda in sé, ma per via della fatica che gli rendeva difficile pensare.

Dirigendosi verso il sensei, Anyo pensò a tutto quello che aveva letto sui libri della zia, ricordava il chacra, ricordava che aveva delle forme elementali, e piano piano la risposta prese corpo. Quando fu davanti al sensei dichiarò con voce chiara e ferma:

il chakra, oltre alla sua normale forma neutra, ha cinque forme elementali: fuoco, vento, fulmine, terra, acqua; questi elementi sono in rapporto ciclico tra di loro, ciò significa che ogni elemento è forte contro quello che viene dopo, ma è debole contro il precedente, ad esempio il fuoco è forte contro il vento, mentre è debole contro l’acqua. Esistono inoltre alcuni elementi creati tramite la combinazione di due dei precedenti, è il caso del ghiaccio e del legno. Questi elementi combinati però possono essere creati solo tramite delle innate, poiché nessun altro riesce a mescolare due elementi diversi per dare vita ad uno nuovo.

Formulata la frase, il ragazzo attese impaziente la reazione del sensei senza darlo a vedere, intanto guardava i suoi compagni di corso, che sembravano essere stanchi quanto lui, ma altrettanto determinati.
 
Top
† S e c r e t »
view post Posted on 14/2/2009, 16:17




CITAZIONE
Giudizi:
Zumari Sukura: Post corto, insufficiente non mi ha impressionato nemmeno un secondo. Usi troppo e troppo spesso il tuo nome, caSSo, ma almeno utilizza dei sinonimi. Un altro post così e ti dovrò rimandare al prossimo corso, impegnati di più, sei a rischio.

Frakkia: Anche tu, post assolutamente corto, non sei riuscito a tirare fuori emozioni, pensieri etc.. Sebbene sei manchevole sotto questo tratto, almeno non sei come Zamuri, l’utilizzo del tuo nome è situato bene nel post, cerca di essere più specifico nei prossimi post.

Hitachi86: Tu descrivi molto bene l’inizio, non fai errori gravi di sintassi o di punteggiatura; solo alla fine vedo che non descrivi con estrema accuratezza il lancio dei kunai. Volevo quella parte più corposa, cerca di fare meglio nei prossimi post, anche tu rischi di lasciarci.

Mamya Iga: Passabile, questa volta mi hai sorpreso, pensavo che ti dessi più da fare per la descrizione delle azioni, di errori di punteggiatura non ne vedo, ma sono rimasto deluso dalla scarsa descrizione nei lanci dei kunai, anche tu come Hitachi, potevate fare molto meglio. Nonostante tutto questo, in via del tutto eccezionale ti concedo l’energia gialla. Complimenti *ç*

Aky Kuroshi: Bene, potevi fare meglio in questo post, come tutti del resto, ma questa volta hai fatto un passo avanti, sarò troppo buona, forse, ma ti concedo l’energia gialla come alla ragazza Mamya Iga ò_ò

Gabrisame: Allora molti errori di punteggiatura, devi stare più attento, controlla ogni volta i post prima di metterli nel corso ù_ù Per informarti si scrive nonchalance, se non sai scrivere parole come queste, cerca altre vie, non mettermi spoiler nei post, risultano del tutto inutili, sei a rischio di bocciatura, se il prossimo post non sarà almeno decente, dovrai abbandonare il corso S.17

Anyo Kiroshi: Ultimo partecipante del corso, sottolineo ultimo. Il post in se va bene, non ho visto errori, sei ammesso all’accademia, stranamente non ho commenti da fare, se continui così nel giro di un post o due potrò già darti l’energia gialla. Good °-°

CITAZIONE

Incarichi:
Il sensei si era mosso con calma e aveva studiato con grande attenzione ogni singolo lancio dei suoi allievi. Si era limitato a strizzare gli occhi acquosi senza aggiungere commenti sugli errori commessi. Concluse tutte le due prove, con la classe di nuovo riunita sotto i suoi attenti occhi, decise di passare alla fase successiva del corso. Con la solita voce stentorea, iniziò a spiegare con parole chiare quello che avrebbero dovuto fare. – Allora ragazzi, diciamo che siete tutti passabili, potete passare alla prova successiva. Questa si baserà sul controllo del chakra, imitatemi e poi procedete su quei tronchi laggiù, io resterò intento ad osservare ogni vostra azione, proprio come ho fatto fino ad ora. Finita questa, sempre se riuscirete ad avanzare almeno su i primi tronchi, voglio che facciate altri 15 giri di campo. Successivamente, mostratemi una vostra tecnica, sceglietela con cura. Ora iniziamo - Dopo ave concluso il discorso mostrò ai suoi studenti come si saliva sul tronco dell’albero. Concentrò bene il chakra e camminando lentamente a salire fino al primo ramo. Seduto, indicò gli alberi alle loro spalle, potevano fare la stessa cosa.


 
Top
~Zack Hewley~
view post Posted on 15/2/2009, 12:17




Ehm, Secr, (capo) mi dispiace disturbarla con questo OT, ma l' energia gialla si ottiene appena si fa il primo post in accademia... Qundi anche il pg che ha precedentemente bocciato, ha 100 di chakra... è scritto qui
 
Top
65 replies since 17/1/2009, 22:09   1592 views
  Share