Kiri I-18, Sensei: Kyon Mikawa

« Older   Newer »
  Share  
Vaalin
view post Posted on 9/1/2009, 01:47




Scusate il ritardo, sto attualmente cercando di fare il prima possibile, spero che abbiate la pazienza di attendermi.
Ho postato solo per farvi sapere che dovrebbe mancarmi poco per terminare il post.
 
Top
Vaalin
view post Posted on 21/1/2009, 21:13




CITAZIONE
Prima di leggere:
Il seguente post espone quale sarà la prova cui i vostri personaggi saranno sottoposti, ma fate attenzione, poiché la difficoltà di questa va oltre la semplice esecuzione della stessa: è anche una prova di comprensione, dovrete capire ciò che io ho cercato di dirvi indirettamente.
In definitiva, dovete "leggere tra le righe" - e non solo tra quelle della narrazione vera e propria, ché in un post ogni parte può esser importante e celare informazioni importanti!

Lo scopo della prova è proprio quello di farvi esercitare nell' analisi di quanto inviato, cosa fondamentale, per esempio, nei combattimenti contro altri utenti, dove è essenziale carpire ogni genere di informazione, per individuare eventuali vuoti narrativi o comunque errori da sfruttare a proprio vantaggio.



SPOILER (click to view)

Legenda:
Azioni/Narrazione
-Parlato-
+Pensato+
-Parlato (Altri)-


Chapter 0: InAbility Test

Ascolto con attenzione la presentazione del primo studente e scopro che si è allenato in condizioni proibitive solo per poter diventare uno shinobi e rompere così i suoi legami col passato, in cerca di una vita migliore +Con che faccia potrò io dirgli quanto quella che agogna sia un' esistenza ingrata?+ Lui stesso avrebbe dovuto capirlo ormai da tempo, dal momento che per essere ammesso qui ha patito così tanto...
Un altro infelice: quanti avrei dovuto ancora vederne nella mia carriera? +Così in guerra, così in pace... È veramente questo il futuro per cui abbiamo combattuto?+
Un interrogativo inquietante, una mente turbata nella sua vacua serenità, degli occhi che guardano senza veramente vedere: tutto questo viene interrotto dal breve discorrere dello studente successivo.
Da una prospettiva di cupa riflessione sul passato e le reali ripercussioni di questo sul futuro, passo alla distaccata presa di coscienza della presenza di un tale individuo.
Un classico, un elemento statisticamente più che probabile, poco più che un mero numero ai miei occhi. Ormai mi sono arreso per quanto concerne i tipi come lui... ne ho visti tanti, troppi: arroganti, alteri e incorreggibili. Il genere di persona che un insegnante non vorrebbe mai avere per alunno, insomma.
Credono che l' Accademia sia una grande industria in cui si forgiano macchine, che il compito del Sensei sia quello di allenarli duramente e farli uscir di lì unicamente "più forti".
Il solo pensare ad una tale visione del mondo è capace di abbattere ogni mio entusiasmo, di farmi domandare, ancora una volta +Perché lo faccio?+
Ma ormai ci son abituato e so che né io cambierò lui, né lui cambierà me: sarà come se non ci fossimo mai incontrati, il nostro rapporto senza dubbio si risolverà nell' indifferenza e nella dimenticanza.
Per fortuna però un insolito, raro tipo di studente si presenta ai miei occhi, facendomi percepire con le sue vivide parole le passioni che la animano.
Mi rattristo quando parla di vendetta, ma il sorriso sulla mia bocca diventa spontaneo e anche un po' amaro nell' udire quella sua grande speranza, quella totale disponibilità ad aprirsi al mondo e andare avanti con la vita.
Sì, sento che lei ha delle possibilità, che in qualche modo sia già salva in parte... e questo mi riempie di gioia, sin dal profondo.
+Col tempo, forse, supererà anche i suoi propositi di vendetta e finalmente vivrà una vita vera+
Questa e mille altre riflessioni affollano la mia testa mentre attendo che qualcun altro si faccia avanti e parli di sé. La mia attenzione spazia serena per tutta la classe: senza fretta si posa prima sull' una e poi sull' altro studente che ancora non conosco, doso gli sguardi, come a non voler farne sentire il peso; voglio che siano liberi in ogni loro espressione, che non sentano la pressione di chissà quali aspettative su di loro.
Non c' è forse cosa peggiore del far qualcosa perché altri la attendono da te; e dà un sommo piacere quando, osservando l' esito delle proprie azioni, si pensa: "spontaneamente io l' ho voluto".
Una ragazza in evidente disappunto si alza celando gli occhi alla vista, in un' espressione di concentrazione; eppure esordisce sostenendo la levità del suo passato, l' assenza di eventi particolari, e passa oltre. A che pro dunque quel momento di raccolta riflessione? Vedo nei suoi gesti e sento nei suoi discorsi più di quanto le parole non dicano, ma non ne do l' impressione e lascio scivolare lentamente su di me una tale consapevolezza: veder oltre l' inganno, discerner il vero dal falso, non sempre è motivo di una vita felice.
E così ignoro quanto questa capacità frutto di esperienza e del mestiere mi dà: se lo vorrà sarà lei un giorno a dirmi ciò che in questa occasione ha taciuto. Decido di creder alle sue parole, come una persona qualunque, nel rispetto della sua persona e della sue decisioni, perché non farlo sarebbe dirle: "è sbagliato".
Rivendico invece il suo diritto a scegliere, a crescere e vivere così come desidera, senza limiti, senza condizionamenti, facendo dipender la sua felicità unicamente da sé stessa.
+Vivace senza dubbio, ma capace di gran diligenza+ penso mentre rimando il pensiero all' impercettibile suono di lei che armeggiava con carta e penna +Spero che dia il meglio di sé, promette bene...+
I miei pensieri vengon però d' improvviso interrotti da una voce che giunge da una posizione inaspettata. Mi riprendo dall' attimo di distrazione e quasi faccio un salto all' indietro dalla sorpresa nel vedere che uno studente mi è venuto vicino.
Spallo gli occhi e sbatto le palpebre, incredulo +Ma quando...?+
Non ho neanche il tempo di realizzare cosa sia accaduto esattamente che la sua presentazione è già finita e un senso di confusione prende possesso di me.
Già il fatto di non essermi accorto di nulla è grave, ma anche perdere il filo... che stia arrivando al capolinea?
Momentaneamente dimentico di quanto volevo fare, inclino leggermente il capo, chiudo gli occhi e porto le prime tre dita della mano sinistra all' attaccatura del naso. Inizio quindi a gesticolare con la destra, cercando di raccogliere le idee con qualche giro di parole -Dunque, ora che, chi più chi meno, ci siamo conosciuti, in un certo qual modo possiamo anche dire che...- nemmen venti parole e già ho esaurito le idee: squallido; spero solo di non esser arrossito -che qui inizia un nuovo capitolo della vostra vita- pongo solennemente la mano sinistra sul cuore e levo in alto la destra, con l' indice totalmente dispiegato che compie svariati cerchi nell' aere -segnato da sogni, speranze, aspirazioni. E che posso io dirvi, se non che spero con mente vivamente ardente che possano non esser mai vani, ma destinati a futuro compimento?-
Prendo con foga un gesso appoggiato sulla cattedra, porto il braccio sinistro, piegato a novanta, dietro la schiena e mi dirigo con energici passi verso una delle estremità della lavagna, continuando ad agitare la mano destra con ampi gesti -Non altro, credo, fuorché la mia ferma volontà di esservi vicino quando lo desidererete e di non esservi affatto quando bisogno non avrete.-
Il mio sguardo si imbatte casualmente su alcune scritte fatte sul muro da degli alunni per sbirciarle in caso fossero stati chiamati alla lavagna +Magnifico.+
Un' infinita serie di appunti riguardanti il Chakra si dispiega innanzi ai miei occhi sulle pareti un tempo candide: è fatta! Finalmente esco dal momento di vuoto mentale, colgo al volo lo spunto che quelle scritte mi danno e, mentre ripongo il gesso in un apposita sporgenza della lavagna, così esordisco: -È arrivato però il momento di lasciar da parte i discorsi e passare a fatti più concreti, pertanto ora osservate meglio che potete, ché ciò che sto per mostrarvi sarà materia della prova cui vi sottoporrò subito dopo.-
Unisco le mani innanzi al mio petto, in modo che sia chiaramente visibile la posizione assunta dalle varie dita -Questi che sto eseguendo sono i cosiddetti "sigilli", chiamati anche "posizioni magiche"- nel mentre passo lentamente da un seal all' altro -Come ben saprete consentono di "impastare" energia fisica e spirituale dando vita al Chakra, quella forma di energia di cui si sostanziano le tecniche ninja più avanzate-
Continuo a mostrarli e a dirne il nome uno dopo l' altro: -capra, ratto, tigre, scimmia, dragone, cinghiale, coniglio, serpente, cane, cavallo, bue, gallo- per poi ricominciare da capo.
Quando penso che ormai possa bastare smetto ed inizio ad illustrare quanto dovranno fare -Per prima cosa dovrete eseguire il sigillo della capra, successivamente dovrete cercare di far fuoriuscire la maggior quantità possibile di energia. È molto importante che questa fase sia compiuta nel modo più graduale possibile, sia perché l' esercizio si basa proprio sulla capacità di controllo, sia perché altrimenti non sarete in grado di stabilizzare il Chakra una volta giunti al picco massimo- mostro loro cosa intendo: dapprima una sottile fluorescenza azzurrina fa la sua comparsa intorno a me con timidezza, per poi andare via via aumentando, assumendo progressivamente una luminosità sempre più definita che mi avvolge totalmente. -Quando sentirete di esser arrivati al vostro limite di energia emanata in una volta sola, voglio che ne blocchiate l' afflusso, in modo da mantenere stabile l' ammontare di Chakra che avrete impastato-
In un attimo faccio quanto ho detto, con leggerezza e spontaneità, quasi come se fosse naturale: ben lontani son i tempi dell' Accademia in cui ripetutamente fallivo questo esercizio! Ma se giungere al picco massimo non era semplice, eseguire correttamente la parte successiva era quasi impossibile -A questo punto inizia il difficile: dovrete, come ora vi farò vedere, diminuire per gradi, come prima se non di più, il Chakra che vi circonderà- l' ormai densa "nube" che mi circonda comincia ad affievolirsi e sembra quasi ritirarsi dentro al mio corpo, chiudo gli occhi e per un istante riesco a percepire con tutto me stesso l' energia che mi percorre; torna da dove era venuta e rinfranca le membra, riempiendole di rinnovato vigore, dopo il momentaneo prosciugamento -Ciò sarebbe relativamente semplice, una volta capito come terminare la prima parte dell' esercizio; la difficoltà sta tutta nel bloccare nuovamente l' ammontare, questa volta al picco minimo, quasi a zero-
Infine solo una sorta di minima perturbazione rimane attorno alle mani, come quella che si formi su una candela che arda; un tremito quasi, lo definirei, usando impropriamente un termine legato al campo semantico del tatto: tale è la lievissima sensazione che in me suscita, mista ad una specie di impercettibile formicolio alle dita.
-Il successo non è garantito e perciò potrete ripeterla quante volte vorrete, finché soddisfatti del risultato non vi riterrete.
Sappiate però che è ben più arduo di quel che sembri, ché solo una piccola disattenzione, in qualunque momento, ma specie sul finale, può interromper l' intero esercizio. Una volta perso il controllo, è ben difficile riprenderlo e meglio è ricominciare da capo-

Azzero completamente la già flebile energia che stavo emettendo e torno a sedere dietro la cattedra, su cui poggio i gomiti, per poi incrociare le mani che pongo innanzi al mio volto, a coprire la bocca.
Con sguardo serio li osservo, attendo la loro prova. E nel frattempo mi chiedo se abbian notato l' inutilità del mio prender il gesso e avvicinarmi alla lavagna e se ardiranno di farmelo notare.


SPOILER (click to view)
Scusate il ritardo! - anche se so che non lo farete.
 
Top
.-Lost-.
view post Posted on 24/1/2009, 13:33




Chiedo scusa, ma sono impossibilitat a postare, entrò martedì sera lo farò
 
Top
.-Lost-.
view post Posted on 31/1/2009, 19:28




il post è in fase di sviluppo, purtroppo ultimamente sono sommerso dai i compiti, quindi cercherò di postare il prima possibile
 
Top
Vitani
view post Posted on 6/3/2009, 19:14





-narrato
parlato
pensato
parlato da altri


Silenzio.
Nell'alula eccheggiava un aria mistica colma di certezze per alcuni e perplessità per altri.
Kyon Mikawa osservò ogni novizio discorrere senza mai accennare alcuna espressione, stranamente inespressivo.
Angoscia.
Il dubbio sul volto di Vitanì diventò piuttosto evidente; non riusciva a scindere espressioni e stati d'animo, ogni gesto, ogni emozione era sempre e comunque visibile agli occhi di un buon osservatore.
Osservò l'uomo che aveva dinanzi con sguardo profondo, come se volesse scrutargli l'animo;
ed una fitta, intensa curiosità iniziò ad emergere accompagnata da brividi intensi lungo la spina dorsale.
Dopo diversi secondi Mikawa riprese la parola.
Vitani notò un palpabile aumento di attenzione da parte degli altri giovani apprendisti, guardò ognuno di loro in per una frazione di pochi secondi, muovendo leggermente le pupille per non dare apparente impressione di disattenzione al sensei.
Sapeva che avrebbe dato il meglio di se, era questo il suo cammino e lei lo avrebbe percorso, senza curarsi del sangue e sudore che avrebbe concesso, seguendo soltanto una morale, quella della sua volontà e forza d'animo.
Strinse i pugni da sotto il banco tantando di scaricare quanto più ansia possibile, aspettando di esser messa alla prova.

-È arrivato però il momento di lasciar da parte i discorsi e passare a fatti più concreti, pertanto ora osservate meglio che potete, ché ciò che sto per mostrarvi sarà materia della prova cui vi sottoporrò subito dopo.-
Vitani si sporse con il busto sopra al banco, nonostante si trovasse su uno dei primi.
-Ecco, finalmente...avanti Sensei ci faccia vedere quello che dobbiamo fare! Potrei rischiare un infarto con tutta questa suspance!- MIkawa iniziò a gesticolare abilmente componendo simboli apparentemente complessi e poco riconoscibili.
La giovane tentò di memorizzare il più possibile imitandolo segretamente e con scarzo risultato.
Capra, ratto, tigre, scimmia, dragone, cinghiale... Questi più o meno riesco a formurarli ma per gli altri invece..! Tabula rasa! Come può pretendere che sappiamo già fare i sigilli senza averne mai fatti?! Manco un nija con lo sharingan ci riuscirebbe...!
Arresa e imbronciata, Vitani portò le mani, precedentamente nascoste sotto al banco, all'altezza del mento; con sguardo fisso sull'insegnante, continuò a seguire il resto della lezione.
-Per prima cosa dovrete eseguire il sigillo della capra- -grande Sensei! Questo penso di ricordarmelo!- Si morse piano il labbro inferiore mentre ripensava ai vari movimenti che le dita dovevano seguire per quel sigillo.
-successivamente dovrete cercare di far fuoriuscire la maggior quantità possibile di energia. È molto importante che questa fase sia compiuta nel modo più graduale possibile, sia perché l' esercizio si basa proprio sulla capacità di controllo, sia perché altrimenti non sarete in grado di stabilizzare il Chakra una volta giunti al picco massimo- -Non penso che ci riuscirò, non ho mai provato a controllare il chakra. Perchè il Sensei alla prima lezione vuole accertarsi se noi abbiamo il controllo del chakra? Strano...solitamente la prima prova è una lezione offensiva per testare le nostre capacità strategiche. Dove vuole arrivare? Perchè farci fare una prova del genere?- L'uomo continuò a maneggiare il chakra dando sfoggio di una profonda dimestichezza e abiltà, una fluorescenza azzurrina si fece man mano più intenza, ricoprendogli per intero il corpo, facendolo sembrare quasi etereo.
Viatni non riuscì a trattenere un sussulto, ne rimase completamente affascinata. Le pupille iniziarono a rimpicciolirsi dall'intensità della luce, il viso si illuminò di tenua luce azzurrina risaltando il verde dei suoi occhi.

Osservò fino alla fine il processo di -picco massimo e minimo- spiegato nei particolari mentre veniva eseguito.
Il giovane insegnante chiuse gli occhi, probabilmente richiamando un livello più alto di concentrazione per il processo di riassorbimento del chakra; la sicurezza per ogni azione che compiva donava a Vitani un forte senso di protezione e sicurezza.
Non è usuale concedere fiducia ad uno sconosciuto. La maggior parte delle gente era distaccata, aveva timore. Timore di dare anima e corpo a qualcuno diverso da loro stessi. Timore per i legami e ciò che comportano. Timore....troppo. Lei era differente.
Lo scalpitio dei passi del sensei distolsero Vitani da una sorta di trans procuratagli dall esercizio precedente. Lo vide sedersi dietro la scrivania in evidente attesa di qualcuno che si sarebbe fatto avanti.

Guardò distrattamente la lavagna vuota pensando che in fin dei conti non rimpiangeva di non essersi portata carta e penna come l'altra ragazza. I tempi delle lezioni lunghe e inutili era forse finito? Probabilmente aveva trovato chi fosse capace di insegnare veramente e non solo parole e parole ammuffite e completamente inefficaci impresse su carta.
Non notò che Kyon Mikawa inizialmente afferrò il gesso per poi posarlo pochi istanti dopo.
L'attenzione ai particolari era uno degli elementi principali per la buon riuscita del corso e in seguito, questa peculiarità potrebbe anche salvargli la vita.
Ma lei era ancora ingenua.

Stranamente tranquilla si posizionò eretta davanti alla srivania. -Sensei se non le dispiace vorrei essere io la prima a provarci, non vi garantisco la riuscità dell'esercizio, ma sicuramente tutto l'impegno che posso darvi.-
Iniziò a comporre il sigillo della capra, le dita erano rigide ma comunque riuscì a comporlo correttamente. -Gli esercizi di prova sotto al banco sono stati utili...ocappa, concentrazione massima..- abbassò lentamente le palpebre per richiamare più energia possibile a se; tentò di portare ogni cellula del suo fisico ad un livello di concentrazione massima. Il corpo divenne rigido, un fascio di nervi tesi.
Riaprì gli occhi per alleviare le vertigini che aumentavano sempre più con l'accrescere della fatica; iniziò a fuorioscire dal suo corpo un lieve alone fluorescente; I respiri divennero sempre più pesanti ed il battito cardiaco irregolare. -Non pensavo sarebbe stato tanto difficile sprigionare tanto chakra... non posso mollare, l'ho promesso a me stessa. Devo resistere.- Il chakra si fece di poco più intenso fino a ricoprire più di metà busto della giovane.
Ansimando richiamò a se le energie per l'ultima fase.
-cazzo è difficile...! come ha fatto il sensei ad emanare e assorbire il chakra con quella faciltà? perchè io non riesco neanke a ricoprire con il chakra tutto il mio corpo?!-
Arrivata al limite, Vitani rilasciò l'energia senza riuscire a portarla tutta nuovamente dentro. Cadde sulle ginocchia ansimando con veemenza. Le vertigini erano ancora forti. -Sono una stupida. Avrei dovuto sforzare il mio corpo ancora di più; ed invece mi ritrovo a terra a suscitare la pietà di tutti. mi dispiace sensei...-


Edited by Vitani - 6/3/2009, 20:54
 
Top
Vaalin
view post Posted on 6/3/2009, 20:56




CITAZIONE
Giudicherò quanto prima, grazie per aver postato.

 
Top
Sasshi
view post Posted on 12/3/2009, 20:34




CITAZIONE
Vaal in questo periodo è occupato. Se non hai nulla in contrario, lo sostituisco io. Ovviamente non ho le sue capacità e sono probabilmente più scarso, ma mi dovrai sopportare solo per il periodo dell'accademia, un periodo non eccessivamente lungo. Appena riesco ad avere un po' di tempo, provo a fare il post, sperando che venga bene.

Tutti gli altri sono ovviamente bocciati, per non aver ancora postato. Accetterò comunque giustificazioni, nel caso si ripresentassero.

Che altro dire? Ho letto velocemente le regole di Vaal nel primo post e adotterò le stesse che ha usato lui.

Ora devi solo pazientare un altro po'...

 
Top
Vaalin
view post Posted on 12/3/2009, 23:34




Sì, purtroppo non posso condurre personalmente a termine il corso - per strani motivi e passaggi logici mi son imbarcato nel completamento del rifacimento del sistema di gioco e in una missione.
Volendo però non farti troppo aspettare ho pensato di affidare la conclusione di questo corso al mio fidato collega e amico qui sopra: spero non ti dispiaccia e che possa tu finire il corso divertendoti e il più presto possibile.

Buona fortuna :3

 
Top
Vitani
view post Posted on 16/3/2009, 19:03




un po mi disp perchè mi ero affezionata al personaggio, solo capisco che si possono avere impegni, poi questo corso sta durando fin troppo, quindi è anche giusto farlo finire in fretta!!
aspetterò il prossimo post ;-)
 
Top
Sasshi
view post Posted on 22/3/2009, 23:14




CITAZIONE


Valutazione
Ho usato una legenda simile a quella di Vaal, così evito di farne una mia xD. Comunque sulla lealtà e la descrizione delle cose non ho nulla da dire. Devo però consigliarti di usare Word, perché fai parecchi errori di scrittura. Inoltre rileggi almeno una volta il post scritto. Ti accorgerai, probabilmente, della cosa.
Alcune correzioni:
[ eccheggiava un aria ] --> [ echeggiava un'aria ]
[ Vitanì ] --> [ Vitani ]
[ guardò ognuno di loro in per una frazione ] --> [ O in o per ]
[ il banco tantando di scaricare ] --> [ tentando ]

E ce ne sono altri. Questo è solo il primo pezzo del tuo post. Per il resto Vaal ha detto che la tua prova è andata bene.

Piccolo Ot:

Mi riservo il diritto di darci una controllata domani pomeriggio, dato che l'ho fatto di fretta [ Questa settimana sono stato veramente impegnato, che tu ci creda o no xD ]


Job


Lavoro?! No, no! Non era possibile! Mi allontanai il più possibile dalla lettera che mi inseriva tra i sensei disponibili a Kiri. Ero tentato di bruciarla, ma mi resi conto che accendere il fuoco, aspettare che la lettera bruciasse e bagnare con dell'acqua la parte della casa bruciata, avrebbe richiesto troppo tempo. Bruciai il "generoso invito", non riflettendo su quello che avevo appena pensato. Sbadigliai. Volente o nolente dovevo impormi questo incarico. Era una cosa ovvia che, dopo aver passato l'Esame Chuunin, mi sarebbe toccato. Ma come mettere in condizioni giuste la mia mente per affrontare ciò? Come abbattere l'inevitabile muro che v'era tra me e lo studio? Come poterlo saltare? Le mie domande vagavano senza un senso e ad ogni secondo che passava, la mia risposta diventava sempre più illecita. Ero arrivato addirittura a pensare di ingrassare. Chi vuole un maestro ciccione nel mondo dei ninja? Tutti si sarebbero sicuramente aspettati il bullo di prima categoria, il genio dei geni, il primo tra i primi. Insomma, tutti si aspettavano un tipo come me, per farla semplice. Ah, forse era destino, forse ingiustizia, ma presi le chiavi e mi avviai all'accademia. Neve. Ma allora era sfiga! Non poteva chiamarsi in un altro modo. Lavoro, gelo, lavoro. Cosa c'era di peggio? Ero addirittura uscito con la mia giacchetta da Chuunin, per vantarmi un po' della mia divisa con altre persone. Già, in pratica stavo morendo di freddo per la poca roba che avevo addosso. Mi strinsi le spalle e cercai di scaldarmi fiatando sulle mani. Il mio odio per la cattedra aumentava sempre di più, fino a quando, finalmente, non raggiunsi l'edificio che tanto cercavo. Un bel locale dove potermi rilassare. Con tutta la calma del mondo presi il mio Thè caldo e lo bevvi con gusto. Oh, che cosa piacevole. La mia mente vagava per strani pensieri, alternando la dolcezza che imprimeva quella bevanda sul mio corpo, al ritardo che stavo per fare. Ancora invaghito da tutta la teina assunta, uscii dal negozio, non tenendo molto conto dell'aria gelida. Finalmente raggiunsi la scuola per ninja. Entrai ed uscii.

+ Uh, che fatica. Ma anche oggi è passata. Pensavo di non farcela, ma in fondo gli Dei riescono a fare tutto. Posso finalmente tornare a casa. +

Proprio quando pensavo di potermene andare a casa, un altro sensei mi fermò. Mi chiese cosa ci facevo lì e gli spiegai la situazione, mentendo di qua e di là per potermene andare il prima possibile. Purtroppo non ero bravo a certe cose e, considerando che era ancora presto, non potevo aver finito di già il turno. Un po' arrabbiato mi mandò dentro. Ah, diamine che seccatura! La gente non è buona di stare al proprio posto nel momento giusto? Se solo non ci fosse stato quel tizio... provai a voltarmi per fuggire nuovamente, ma, il tipo di prima mi scrutava da lontano. Non c'era niente da fare. Guardai cosa avevo da fare nel tabellone. Mi aspettava una sostituzione nella classe K-18. Bah, non male, come primo giorno. Almeno non avrei faticato troppo. Mi diressi verso l'aula e l'aprii, trovando una sola studentessa e un solo sensei. Forse dovevo sostituire quel tizio? Non sembrava molto in forma, aveva una brutta cera...

+ Sciò, sciò germi... +


- Ehm, mi hanno mandato qui in sostituzione. È lei il sensei che devo sostituire? -


Annuendo si diresse stanco verso la porta e abbandonò la scena. Bah, io ero strano, ma quel tipo lì era sull'orlo del tumore. Mi lasciò un foglietto. Pomodori, 2 scatole di Ramen e quella curiosa macchia rossa... aveva sicuramente comprato del Ketchup. Ma che cavolo c'entrava la lista della spesa con l'allenamento? Girai il foglio per notare tutto quello che aveva spiegato. Iniziavo a capire!

- Ah, così ha fatto ciò, questo e codesto. Immagina che non ti abbia fatto quello. Già già... va beh, in fondo è una cosa che tutti i ninja devono sottoporsi. Non la si può scampare. Come potrei presentarmi? Forse una persona dura riuscirebbe a tenere il silenzio questa giovane ragazza. Magari devo fare il Latin Lover? Oppure mi devo immedesimare al tipo di prima? Mi servirebbe un po' di candeggina per sbiancarmi però... ah, che cosa complicata! -


Mi sedetti sulla cattedra per poi guardare, stanco, l'alunna. Ma io la conoscevo!

- Ma tu sei quella della Lola?! Cioè, quella che ha partecipato all'invasione dei Mukenin? Partecipato per modo di dire ovviamente. È passato un po' di tempo da allora, ma mi ricordo di te. Va beh, ovviamente tu non puoi esserti scordata del grande eroe della situazione. Ma è anche vero che niente è impossibile, quindi è meglio che io mi ripresenti... -

Respirai un attimo. Non avevo dato la possibilità alla ragazza di rispondere, ma in fondo non ce n'era bisogno. Ripresi il discorso. Dovevo fare una presentazione degna di un sensei novizio.

- Sono qui perché mi hanno obbligato a venire. Il mio nome è Nike Kaguya e faccio parte del formidabile Clan dei controllori delle ossa. Ho scelto la via del ninja per puro divertimento, senza un obbiettivo importante. In fondo era esilarante vedere ninja fare tecniche spaventose. Ho 19 anni e sono diventato Chuunin da poco. Se vuoi sapere qualcos'altro, dimmi pure. -


Se mi avesse posto qualche domanda avrei risposto volentieri, se no sarei andato avanti con il mio programma. Avrei quindi preso il foglietto con gli appunti del sensei precedente e avrei guardato la studentessa da capo a piedi.

- Vendetta? Bah... brutto motivo. Comunque, non sono affari miei. Per ora ha scritto che ti stai comportando bene, spero che continuerai così anche con me e che il cambio di sensei non ti abbia dato troppo fastidio. Che resti tra di noi, io sono molto più simpatico di quel tizio. Cioè, ma dico, l'hai visto? Tutto bianco, poi sputa sangue. Ce ne sono di brutti ceffi in giro. Va beh, basta, mi sto dilungando troppo. Cominciamo la lezione! -

Incrociai le braccia e mi misi a pensare. Cosa potevo farle fare?

- Avete appena finito di fare un esercizio sul chakra. Bene, vediamo se lo sai usare correttamente. -

Mi alzai e cominciai a camminare sul muro dell'aula, fino a che non rimasi appeso al soffitto con solo l'ausilio dei piedi. Che bella scena, quale arte gli stavo mostrando. Peccato che dopo poco che ero messo così, mi andò il sangue alla testa e caddi.

- Ahio ahio. Accidenti, mi girava la testa. Va beh, il procedimento è semplice. Basta impastare una discreta quantità di energia nei tuoi piedi e potrai, senza problemi, appiccicarti alla parete. Non preoccuparti se non ti viene la prima volta, puoi riprovare. Ti invito a fare questo esercizio diverse volte, per imparare meglio a controllare il tuo chakra. Se ti serve qualche altra spiegazione, chiedi pure. -

Rimettendomi in piedi, aspettai la sua prova.



CITAZIONE

So che non è una gran cosa, ma voglio vedere come te la cavi con la descrizione e la lealtà. In più mi pare un buon esercizio da far fare dopo quello che ti ha fatto fare Vaal.


 
Top
24 replies since 10/12/2008, 23:16   759 views
  Share