Kiri I-18, Sensei: Kyon Mikawa

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Vaalin
view post Posted on 10/12/2008, 23:16




SPOILER (click to view)

Legenda:
Azioni/Narrazione
-Parlato-
+Pensato+
-Parlato (Altri)-


CITAZIONE
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Sensei: Kyon Mikawa
Età: 29
Sesso: Maschio
Altezza: 174 cm
Peso: 65 Kg
Grado: Jounin
Energia:Blu

 AlunnoEsito 
 Zabuza Raito Testing
 Grimmjow Testing
 Vitani Testing
 Kayushi Kudo Testing
 Hiyono Koga Testing
 Dante Testing
 Vitani Testing


Per cominciare, benvenuti nel corso Kiri I 18 ^^! Qui è dove cercherò di insegnarvi a giocare di ruolo in un forum come questo, quindi prestate attenzione ai miei giudizi e consigli ^^
Naturalmente se sapete già giocare di ruolo tanto meglio! Renderete più fluido e piacevole il corso ^^
In ogni caso ricordate che l' Accademia è un momento fondamentale, se fatta bene i suoi frutti vi accompagneranno ogni qualvolta giocherete di ruolo.

Ma bando alle ciance! Iniziamo con un paio di cose che è bene sappiate prima di postare:
-Per quanto sia gentile cercherò di essere molto duro nelle valutazioni, visto che per il vostro bene è meglio un Sensei severo piuttosto che uno indulgente.
-Non accetterò post eccessivamente corti. Altresì non pongo alcun limite minimo di righe, preferisco lasciare il tutto al vostro buonsenso (è sempre meglio postare con il miglior rapporto qualità/lunghezza, preferisco un post sintetico, ma fatto bene, ad uno lunghissimo, ma ripetitivo e fatto male).
-Cercate di essere molto descrittivi.
-Abbiate pazienza con me, sono un po' svampito e, spesso, molto lento.

Regole generali per un sereno proseguimento:
-Mettete, almeno nel primo post, una legenda come quella che ho usato io. Con questo non intendo dire che dobbiate copiare quella, ma che è importante, ogni volta che si interviene in un topic, far sapere agli altri come interpretare i post. Senza legenda è difficile capire se quanto scritto è detto, pensato o narrato...
-Tenete in conto ai fini della narrazione anche i post dei compagni.
-Siate realistici (per quanto si possa esserlo in un mondo fatto di tecniche ninja °°"...).
-NO all' auto-conclusività. Ricordate, NON si possono descrivere al posto di altri le reazioni di un personaggio, quali che siano.
-Generalmente dovete postare entro tre giorni dal momento in cui inizia il vostro turno, ma, con previa richiesta, si può ottenere un periodo di proroga.
-Per accentuare ulteriormente la celerità del corso potrete postare senza un ordine stabilito, salvo previe mie istruzioni che dicano altrimenti.
-Io non ho limite di tempo (bello essere il Sensei XQ____), ma se tardo più di tre giorni potete farmelo notare con Mp o post per uppare la discussione.
-Cercate di evitare il più possibile errori grammaticali e/o di sintassi. Anche perché non faccio l' insegnante di Italiano e non mi va di correggere questo genere di cose...
-Non mandate post di OT né mp se non strettamente necessario. Ma se avete la fortuna di avere già il mio contatto msn potete tartassarmi quanto vi pare (tanto non ce l' avete xD)!

Dopo queste regolucce, posso solo augurarvi buona fortuna e buon divertimento ^^




CITAZIONE
Tutto ciò che sapete è che siete stati ammessi all' Accademia nel corso Kiri-I 18 e che il vostro Sensei sarà un tale Kyon Mikawa. Mi troverete nella stanza, pertanto regolatevi di conseguenza nel post.
Ricordo che non potete descrivere azioni, parole o anche solo condizioni di personaggi che non siano il vostro ^^



Edited by Vaalin - 3/1/2009, 23:02
 
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iceolator
view post Posted on 14/12/2008, 15:29




SPOILER (click to view)
narrato parlato pensato


Ero arrivato a kiri da due giorni dopo quella notte infernale, la notte in cui era scappato da casa mia, dai miei genitori, dalla mia vecchia vita.
Quella notte camminai fino all alba con la neve che mi arrivava alle ginocchia, il vento gelido e tagliente ostacolava maggiormente il mio cammino, impedendomi di camminare e sferzandomi il viso, ero praticamente congelato, non avevo mai avuto così tanto freddo nella mia vita.
Intorno a me non si vedeva quasi nulla, solo neve, le uniche cose che si distinguevano in quell inferno bianco erano pochissimi alberi, praticamente morti, ghiacciati.
Non posso fermarmi, non ora,sono cosi vicino....
Arrivai all’alba, scosso da brividi ghiacciati, non sentivo più i piedi ma non mi importava, l importante ora era trovare un posto dove riposare un po’, al mio risveglio avrei visitato la città e l accademia.
Affittai una stanza in una pensione e dopo un bel bagno caldo crollai stremato in un sonno profondissimo.
Non so bene quanto dormii, so solo che mi svegliai fresco come una rosa, mi vestii e decisi che era giunta l’ora di conoscere un po’ meglio la città di kiri, ci ero già stato con i miei genitori ma ero molto piccolo e ricordavo poco, per il resto della mia vita ero rimasto sulle montagne fuori dalla città.
Uscii dalla pensione è...WOOW...BELLISSIMO rimasi folgorato dalla bellezza della città, un lungo viale con tantissimi alberi spogli e gonfi di neve, le bancarelle del mercato e le persone, tante tantissime persone, quella era la cosa che mi era mancata di più nella mia vita, il contatto umano, camminai in mezzo a quella folla e mi sentii come rinato, ero felice, finalmente ero felice.
Decisi di andare subito in accademia, ero stato ammesso e questo mi dava ancora più goia, per iniziare subito alle lezioni, il mio sensei sarebbe stato un certo Kyon Mikawa, non sapevo chi fosse ed avevo molta voglia di conoscerlo.
Arrivai in accademia entrai e trovai un uomo d’avanti a me, Salve, io sono dante, un nuovo studente sto cercando il mio sensei, Kyon Mikawa, sa dirmi dove posso trovarlo??, e rimasi in attesa di una risposta...


Edited by iceolator - 14/12/2008, 16:37
 
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Gaara12
view post Posted on 14/12/2008, 20:35




CITAZIONE
narrato parlato pensato parlato altrui

Quella mattina mi svegliai al settimo cielo... Non avevo praticamente chiuso occhio la notte. Avevo infatti pensato tutto il tempo al mio primo giorno d'accademia!
Andai in cucina e, passando per le varie camere da letto dei miei nuoi familiari vidi mia "madre" nel letto con mio "padre". Erano proprio una bella coppia insieme, lei molto gentile e ordinata, lui più trasandato, forse un po' brusco. Come si dice, gli opposti si attraggono...
Accanto alla loro stanza c'era quella di mia "sorella", davvero una bella ragazza, ma un po' frivola, cosa che la rendeva anche un po' vanitosa.
Comunque quando arrivai in cucina iniziai a prendere i cereali dalle mensole e il latte dal frigo.
Stranamente mentre mangiavo i gustosissimi cereali imbevuti di latte, ripensai alla notte nella quale mia madre era morta.. un improvviso flashback...
Se solo adesso potesse vedermi sono sicuro che sarebbe fiera di me...Non che in questa nuova famiglia non mi trovi bene, ma mi sento un po' di troppo con gli altri...
Finito quell'orribile flashback, mi rintanai in camera mia per vestirmi, facendo attenzione a non svegliare gli altri che dormivano ancora. Mi misi abiti normali, ma anche comodi per un eventuale primo allenamento che avrei fatto, inforcai dunque i miei occhiali di metallo nero ed uscii di casa fischiettando per la gioia e l'emozione.
Camminando per strada notai quanta neve fosse caduta ultimamente, rendendo gli alberi più morti che vivi; inoltre quel giorno c'era il mercato, quindi molta gente si accalcava per accaparrarsi la roba migliore.
Arrivato finalmente all'accademia del villaggio vidi un uomo all'entrata e gli chiesi
Scusi mi sa dire dov'è il sensei Kyon Mikawa?
Lui si fece strano in volto e mi disse
Ma lo stesso che fa parte del clan Mikawa..?
Io risposi di sì, non sapendolo per certo, ma il cognome lo lasciava intendere, quindi credo che assunsi quasi un'aria di sufficienza.
Ah bè allora sei stato fortunato... lui possiede un'abilità innata molto potente! Guarda l'aula è quella in fondo al corridoio a destra..
Io ringraziai e mi avviai verso l'aula che mi era stata indicata.

Edited by Gaara12 - 15/12/2008, 22:05
 
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.-Lost-.
view post Posted on 16/12/2008, 18:19




CITAZIONE
pensatonarrato
descritto

Quasi non si rendeva conto di che giorno fosse. Il tempo scorreva inesorabile, così velocemente eppure così lentamente. Anche quella soave e dolce stagione era passata. L’ estate : per così tanto si era fatta desiderare, aveva portato nobil sentimenti, e poi scomparsa …
Inverno … sebbene kiri fosse continuamente pervasa da un freddo pungente, in quella determinata stagione si faceva ancora più intenso. Era insopportabile. Sebbene un kirese doveva essere abituato, lui no, era diverso. Non sopportava nulla che fosse freddo. Odiava il suo villaggio. Un odio che scaturiva dalle continue delusioni. Quel giorno i suoi occhi color mare scrutavano fuor dalla finestra, squadravano qualsiasi cosa. Non tralasciavano alcun dettaglio. Le persone erano come insignificanti formichine dedite ai più quotidiani lavori. Anche loro disprezzava … Era convinto che il mondo si differenziasse in due parti : shinobi e non.
Gli shinobi, erano la razza perfetta. Potevano compiere azioni fuori dal comune e questo li rendeva speciali. Ma d’ altra parte v’ è sempre una pecora nera. Ahimè, se solo quella il lupo s’ abbranchasse la società sarebbe perfetta. Difatti vi erano shinobi che se pur avevano doti fuori dal comune non erano degni di possederle e ne aveva conosciuti tanti. Inutile feccia vagante la cui maggior parte si giustificava avendo avuto un passato tragico. Sembrava che gli shinobi facessero a gare per chi avesse avuto il peggiore. Tutti con l’ unico obbiettivo di vendetta. Vendetta … parola che aveva sentito molte volte, ma si conosce a fondo il significato di questa parola?
Ma bado alle ciance. Come già detto il tempo era passato, l’ inverno arrivato ed un nuovo corso sarebbe iniziato. Un corso per la formazione di persone. Persone che comunque bramavano a possedere un discreto potere. Ma lui no, lui combatteva solo per il gusto di farlo, perché lo amava e anche a costo di morire avrebbe continuato imperterrito a testarsi, fisico e mente. E all’ improvviso si fece scuro. Le stelle facevano la loro comparsa come brufoli sulla pelle di un’ adolescente. La mattina dopo non sarebbe stata comune, ma importante, certamente, un’ occasione rara. Sarebbe iniziato il corso per divenire Genin. Esso mirava ad esaminare la preparazione della nuova generazione kirese, mettendoli alla prova con varie sfide. Si sveglio il giorno. La luce aveva prevalso sul buio, nella stanza in genere tetra del ragazzo, la luce era penetrata quasi non voluta. Non v’ era cosa che non sfavillava sotto gli sprazzi di luce gioiosa. Il cielo sembrava essere ridotto a stracci, a tratti scuri ed chiari. Il silenzio era divenuto quasi assordante, e così dopo una preparazione più che adeguata si avviò. Ancora la città non s’ era animata. S’ udeva solo il rumore regolare dei passi del giovane. Non ci mise molto ad arrivare in accademia, ma di ciò che fu disgustato fu la vista dei suoi compagni di corso e quella del sensei a cui era stato affidato il compito di supervisionarlo. C’ era un giraffone dall’ aspetto sgraziato. Era dotato di una corporatura massicia e di una carnagione chiara, l’ altro invece sembrava essere uno di quelli che spara tane pose, ma poi si rivela essere un inetto sul campo. Aveva occhi blu e capelli biondi. Ma ciò che più lo sconcertava era la vista del sensei. All’ apparenza un “fesso” vestito molto elegantemente, capelli medio-lunghi. Ad un tratto non potè fare a meno che pensare

Sono capitato con vari pivelli, vedano di non mettersi in mezzo alle scatole perché se no spezzerò il filo che li lega alla vita terrena, mandandoli all’ inferno


Edited by .-Lost-. - 18/12/2008, 11:51
 
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Vaalin
view post Posted on 18/12/2008, 20:37




CITAZIONE
Attenderò ancora un po' il post di qualche altro utente, poi partiremo con il corso ^^

 
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† Lory †
view post Posted on 18/12/2008, 21:33




CITAZIONE
Nome PG: Hiyono Koga

Villaggio: Kiri

Link alla vostra scheda : qui

CITAZIONE
CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato


Ecco finalmente il mio primo giorno d’accademia.
La notte non ero riuscita a dormire bene a causa dei frequenti incubi che ormai mi tormentavano da molto tempo e che ormai erano diventati parte di me.. Sarebbero smessi prima o poi?
Stufa di continuare a rigirarmi nel letto, mi alzai e mi diressi verso la finestra. Fuori era ancora buio ma riuscivo lo stesso a vedere il villaggio.
Mi persi nei contorni della nera vegetazione e degli alti palazzi, immaginando le persone che potevano viverci e la loro storia.
A quell’ora ancora tutti erano tra le caldi braccia di Morfeo, al sicuro nei loro letti e certi che l’indomani sarebbe stata una giornata uguale alle precedenti. Sfigati.
Non riuscivo a capire come le persone potessero adeguarsi a un ritmo sempre uguale, scandito dalle medesime azioni e dagli stessi compiti...io lunatica com’ero e come sono, che non riuscivo ad avere le stesse idee per tre giorni di fila! Come potevo sopportare una vita fatta di gesti uguali?
Mi ritornò in mente la sera in cui avevo detto a mio padre che volevo diventare un ninja, il sguardo prima perplesso e poi rabbioso quando lui mi aveva chiesto il perché volessi intraprendere quella strada, quella mia improvvisa vocazione al “Voler vivere alla giornata”.
Sorrisi.
Ripetevo mentalmente il discorso superficiale che avevo fatto e con cui avevo illuso mio padre che avessi dimenticato quella tremenda giornata. Ma era veramente possibile lasciarsi tutto alle spalle?
La verità era che non volevo legarmi a nessuno e non volevo che nessuno si legasse a me e il modo migliore mi era sembrato diventare un ninja, in quel mondo non esistevano vere amicizie e l’uno usava l’altro per raggiungere i propri scopi.
Quel mondo era proprio quello che ci voleva per me e speravo che potesse tenermi occupata quel tanto che bastava per evadere dal mio piccolo inferno personale, per non incrociare più quello sguardo che era diventato l’ombra della persona spensierata che ero un tempo...
Scossi la testa e scacciai i brutti pensieri dalla mente e come a volerli cancellare dall’aria della stanza, aprì la finestra.
L’aria fredda di Kiri mi entrò dentro liberando la mente e purificando il corpo, persa com’ero nei miei pensieri non mi ero accorta che l’alba era già sorta e che ormai era ora di andare.
-Questo giorno te lo dedico mamma
Scesi lentamente le scale di casa guardandomi intorno. La casa come al solito era vuota, mio padre doveva essere uscito presto per andare a pesca.
Felice di poter saltare la colazione senza subire sguardi di rimprovero, salì in bagno per preparami.
Evitai con cura di guardarmi allo specchio, non volevo di certo rovinare quella giornata che sarebbe stata così importante per il mio futuro.
Uscì da casa con i capelli scompigliati dal vento. Li avevo legati come al solito in due lunghe trecce che mi scendevano morbide sul petto, odiavo i capelli lunghi ma a mia madre piaceva tanto pettinarmeli la sera…
Scossi la testa. Oggi avrei guardato al mio futuro.
Corsi a perdifiato per tutto il tragitto, non volevo arrivare né troppo in anticipo ma nemmeno troppo in ritardo. Odiavo aspettare e farmi aspettare.
Girato l’angolo mi ritrovai di fronte un grande edificio apparentemente deserto.
Uscì dalla tasca la lettera che mi avevano inviato pochi giorni prima:

“Cara signorina Hiyono Koga,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la prestigiosa accademia di Kiri.
I corsi avranno inizio fra tre giorni alle ore 8.00 e si terranno nell’aula I-18.
Il vostro sensei sarà il signor Kyon Mikawa.
Le auguriamo un buona giornata e una buona fortuna per l’esame
Cordiali saluti, Accademia di Kiri”


Riguardai nuovamente dentro l’edificio, ora c’erano due persone che stavano camminando all’interno.
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Respirai profondamente ed entrai.
L’ambiente era apparentemente tranquillo e non c’era nulla fuori posto, se non qualche pianta leggermente secca...e io che pensavo...
Attraversai velocemente il corridoio, scorrendo man mano le varie classi
-I-16, 17...I-18! Eccola!
Feci un altro respiro profondo e indossai la solita maschera di indifferenza con cui ero abituata ad affrontare le nuove situazioni.
Appoggiai la mano alla maniglia ed aprì la porta.
Mi stupì di quanto la classe fosse grande e ben illuminata, questa scuola mi sorprendeva ogni minuto di più.
-Salve a tutti, il mio nome è Hiyono Koga. Piacere di conoscervi


Edited by † Lory † - 30/12/2008, 14:47
 
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Vaalin
view post Posted on 19/12/2008, 23:26




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

CITAZIONE
Giudizi:
CITAZIONE
Premetto che non correggerò punto per punto i post - ché non sono un insegnante di Italiano, quindi non ho le competenze necessarie xP
Citerò dunque solo le cose che mi parranno più importanti e se a volte farò notare cose banali, come piccole sviste dovute magari alla battitura, sarà solo per darvi un' idea dei dettagli che a volte vi sfuggono e di come, rileggendo il post, potreste eliminare tali imperfezioni con facilità.
Detto questo, buona fortuna a tutti!

CITAZIONE
Dante:
Il post è buono come inizio di corso, anche se devo dire che compi quasi sistematicamente alcuni errori - come l' omissione degli apostrofi e, a volte, un uso non propriamente corretto della punteggiatura.
Ti segnalo, in particolare:
CITAZIONE
Arrivai in accademia entrai e trovai un uomo d’avanti a me, Salve, io sono dante, un nuovo studente sto cercando il mio sensei, Kyon Mikawa, sa dirmi dove posso trovarlo??, e rimasi in attesa di una risposta...

Il doppio punto interrogativo, se possibile, sarebbe meglio evitarlo: uno, in genere, basta. Se se ne metton troppi poi perdon di efficacia.
Avrei messo una virgola prima di "entrai" e una pausa prima di "sto cercando" - un punto, o, volendo, un punto e virgola.
Inoltre:
CITAZIONE
Uscii dalla pensione è...WOOW...BELLISSIMO rimasi folgorato dalla bellezza della città

"Uscii dalla pensione e...". Non mi confondere la forma verbale "è" con la congiunzione "e"! Mi raccomando, fai attenzione a questo genere di errori, che è uno dei più brutti, a mio parere - esteticamente e concettualmente parlando, intendo.

A parte ciò, devo dirti che si presupponeva tu entrassi in classe già nel primo post xD
Sennò non avrei detto che mi avreste trovato lì xP
Ma questo non è propriamente un errore, quindi non lo terremo in considerazione e faremo come se nel prossimo post tu fossi già nell' aula.

Migliorerai sicuramente se farai più attenzione e ti impegnerai un pochino di più ^^

CITAZIONE
Kayushi Kudo:
Gli errori che commetti son pochi, forse avrei messo una virgola in più in un paio di frasi, ma tutto sommato il post è corretto.
Ti segnalo una certa ripetitività:
CITAZIONE
un improvviso flashback...
Se solo adesso potesse vedermi sono sicuro che sarebbe fiera di me...Non che in questa nuova famiglia non mi trovi bene, ma mi sento un po' di troppo con gli altri...
Finito quell'orribile flashback

Non mi è piaciuta molto la scena del "quello che fa parte del clan Mikawa?", più che altro perché così il png che uso pare troppo potente.
Come da suo background, è, direi, un "quasi completo fallito" xD

A parte ciò, anche nel tuo caso supporremo che tu sia già entrato in classe.
Anche tu puoi di certo migliorare compiendo qualche piccolo sforzo in più, magari inserendo qualche descrizione in più o scavo psicologico del pg nel post.

CITAZIONE
Grimmjow:
Sei ad un buon livello; pochi errori.

CITAZIONE
Ahimè, se solo quella il lupo s’ abbranchasse la società sarebbe perfetta.

Suppongo intendessi "abbrancasse".
CITAZIONE
Ma bado alle ciance.

"Bando", piccola svista.
CITAZIONE
bramavano a possedere

Se non erro, dovrebbe essere "di possedere".
CITAZIONE
Si sveglio il giorno. La luce aveva prevalso sul buio, nella stanza in genere tetra del ragazzo, la luce era penetrata quasi non voluta. Non v’ era cosa che non sfavillava sotto gli sprazzi di luce gioiosa.

"Svegliò", altra svista; ti segnalo anche la ripetizione di "luce".
Credo che più correttamente sarebbe "Non v' era cosa che non sfavillasse", ma di questo non son sicuro.

Ho citato solo questi e in maggior numero rispetto a quanto fatto con gli altri, perché credo tu sia giunto ad un discreto equilibrio nel post e che quindi tu debba concentrarti più degli altri su questi piccoli errori.
Rimossi questi, il tuo lavoro è originale sotto certi aspetti e piacevole, benché il tuo pg non mi stia decisamente simpatico.
In ogni caso mi è piaciuto, quindi non posso che augurarti di migliorare ulteriormente e spronarti a scrivere di più - ché ciò è sia un buon esercizio per far pratica ed esperienza, sia un modo per riuscire a delineare meglio la psiche del personaggio e comprendere appieno quali siano lo stile, i temi ed il linguaggio più adatti a te.

CITAZIONE
Hiyono Koga:
Per ora la migliore del corso, direi.
Già da come è impostato graficamente il post mi sei piaciuta. Sembrerà strano a dirsi, ma la veste grafica è spesso decisamente importante e un bell' aspetto può render un post ancor più gradevole di quel che è. Purtroppo in tale ambito non potrò né saprei esservi di grande aiuto, visto che in quanto a gusto estetico son negato; potrei al massimo dar pareri personali, come quello appena esposto.
Tornando in tema, gli errori che compi non sono gravi e potresti evitarli riguardando il post qualche volta prima di inviarlo, quindi mi aspetto molto da te!
La "descrittività" c' è, la psicologia del pg pure... che dire? Continua così ^^

CITAZIONE
tutti erano tra le caldi braccia di Morfeo

"Calde", piccola svista.
CITAZIONE
Mi ritornò in mente la sera in cui avevo detto a mio padre che volevo diventare un ninja, il sguardo prima perplesso e poi rabbioso quando lui mi aveva chiesto il perché volessi intraprendere quella strada

Non sono propriamente certo, ma credo che in caso di persone di sesso femminile sarebbe più adatto Kunoichi; tuttavia questo è un dettaglio.
Altra svista con "il sguardo", che presuppongo dovesse essere o "lo sguardo" o "il suo sguardo".
CITAZIONE
Scossi la testa e scacciai i brutti pensieri dalla mente e come a volerli cancellare dall’aria della stanza, aprì la finestra.

Forse ci sarebbe stata bene una virgola prima di "come" - questo però potrebbe dipendere dal mio soggettivo gusto per tale tipo di punteggiatura, quindi prendi questa affermazione a beneficio d' inventario più che come una correzione.
Dato che usi la prima persona sarebbe "aprii", non "aprì" - che sarebbe la terza.
Hai commesso questo errore più volte - che tu sia abituata a ruolare in terza persona? In ogni caso, con un po' di attenzione, questo è facilmente risolvibile.
CITAZIONE
Scesi lentamente le scale di casa guardandomi intorno. La casa come al solito era vuota

Qui c' è una ripetizione.
CITAZIONE
Scossi la testa. Oggi avrei guardato al mio futuro.

Narrando al passato sarebbe bene evitar di usare parole che implicano il concetto di presente. "Ora", "oggi" et similia andrebbero sostituiti con "in quel momento", "quel giorno" e via dicendo.
Questo perché il tempo del narratore non coincide con quello dell' azione.
CITAZIONE
Mi stupì di quanto la classe fosse grande e ben illuminata, questa scuola mi sorprendeva ogni minuto di più.

Stesso discorso si potrebbe fare per parole come "questo", "qui" o comunque quelle che generalmente implicano la vicinanza del narratore al luogo o all' oggetto in questione. Quando si narra al passato, in genere, è difficile che ciò si verifichi - anche se ciò non è impossibile, ma non entro nel merito della questione, visto che non è che io sia un esperto: in fondo anche io ruolo, quindi scrivo, a livello amatoriale xP

Incarichi:

CITAZIONE
Work In Progress...

Enjoy!




SPOILER (click to view)
Al più presto avrete gli incarichi e il mio post ^^
Nel frattempo accetto eventuali altri alunni.

Non volendo esser causa di ritardi, vi dico già che l' argomento del prossimo post sarà una presentazione di voi, della vostra vita, dei vostri sogni, del perché volete essere ninja. Quindi potete già iniziare a prepararvi il nucleo del post, in modo da averlo già quasi pronto nel momento in cui sarà necessario xP
 
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Vitani
view post Posted on 24/12/2008, 17:20




CITAZIONE
narrato
parlato
pensato

Era una notte languida ed umida, di quelle che si vedevano sporadicamente a kiri. Un nibbio sorvolava la cittadella producendo ripetuti acuti.
Vitani alzò lo sguardo riluttante verso quei suoni distanti. La sua mente era decisamente occupata, aveva ricevuto la lettera di ammissione all'accademia da sole 4 ore, uscendo di casa subito dopo colma di euforia.
Si trovava per strada senza motivo, se non che, quello di sfogare la sua esuberanza per la notizia camminando a passo veloce senza meta...
la strada grigia si susseguiva monotana, Vitani ormai la percorreva con inerzia, ne conosceva ogni anfratto.
"E se non ne sono in grado? Infondo sono sempre stata una sfigata.... ormai è risaputo che dovunque vado porto casini...
i miei mi dicevano continuamente che mi sarei dovuta dare da fare e diventare una persona seria...seria io?! non lo diventarò mai...magari qualcuno riuscirà a mettermi la testa sulle spalle un giorno. Ma intanto...intanto...ho aspettato tanto questo momento ed ora quasi tremo...

Cazzo vitani! è sempre stato questo che hai voluto!!! ora basta lagnarmi...è ora di essere qualcuno,è tempo di riuscire...
Detto ciò, la ragazza accellerò, i passi aumentarono di intensità creando uno scalpitio sempre più frequente, rompendo, inevitalmente, l'inesorabile quiete del posto.
Ora correva. Gli sembrava di volare, una dolce brezza gli accarezzava il viso, dandogli un leggero sollievo all affanno che gli stava procurando la corsa, lo sguardo era rivolto al cielo e di conseguenza alle sue costellazioni.
domani il sole splenderà alto. Ed io con lui
Sorrideva a quell immensità che ci copre ogni notte delle nostre vite, sorrideva felice ma anche titubante. Impaurita ma al col tempo sicura della sua scelta.
Ed in questo alternarsi di emozioni, pensieri, sensazioni; Vitani correva, sempre più forte, insieme alla sua mente e parallelamente al suo destino.



CITAZIONE
Inizio

“Cara signorina VItani,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la prestigiosa accademia di Kiri.
I corsi avranno inizio fra tre giorni alle ore 8.00 e si terranno nell’aula I-18.
Il vostro sensei sarà il signor Kyon Mikawa.
Le auguriamo un buona giornata e una buona fortuna per l’esame
Cordiali saluti, Accademia di Kiri”


Mattina. Un fioco spiraglio avvolge la camera da letto donando una piacevole sensazione di torpore.
I raggi si stavano intensificando sempre di più aumentando di spessore. fino a raggiungere una sveglia rotta sul pavimento alla destra del letto, ed il viso; coperto in parte da un cuscino a forma di maialino rosa, della giovane vitani.
mmm ma che ore sono?! oh mamma che noia sto sole...!
cazzarolaaa la sveglia!! quando avrà suonato la devo aver gettata a terra mentre dormivo!! spero di essere ancora in tempo..! lo sapevo, lo sapevo che qualcosa andava storta!!!

Disse con voce rotta dal sonno, alzandosi con uno scatto felino cercando di vestirsi e lavarsi il più velocemente possibile.
L'agitazione non era favorevole in quel momento, ogni suo gesto era confuso e spasmodico, se qualcuno l'avesse vista avrebbe pensato ad un esorcista...
Bhè dai, solo 20 minuti di ritardo...spero che il sensei non se la prenda...che poi come'è che si chiama...? Kymon, Kunon....vabbè rileggerò la lettera di convocazione quando arriverò all'accademia....ora non c'è tempo.
La sua immagine riflessa nascondeva, in quegli occhi verdi, una forte inquetitudine. Fra qualche ora poteva finalmente dire a se stessa "sono un ninja".
E come in tutti i grandi sogni, le ambizioni. Nascosti negli angoli buoi si torvano i più grandi timori.
Ma in fondo occorre sempre un grande coraggio per realizzare i propri sogni.
Sorrise alla sua immagine, ai suoi sogni e corse ancora una volta.
Pronta per iniziare.


CITAZIONE
Fatilico arrivo

I-18.....I-18 che noia! quest'accademia ha corridoi e aule identiche...che seccatura! poi si lamentano degli studenti che non riescono a trovare le aule....
La giovane dai capelli rossi tirò un sospiro mentre girava i corridoi dell accademia illuminati dal sole ormai alto. Era paonazza dall euforia, il suo cuore accellerava sempre di più i battiti.
Si continuava a ripetere di stare calma e a fare respiri profondi per evitare una tachigardia appena sarebbe entrata in aula....
I-18...finalmente la raggiunse. Degludì sul ciglio della porta, aprendola con sporadica forza.
Appena entrata un forte bagliore gli annebbiò per alcuni istanti la vista. La stanza era spaziosa e ben illuminata.
Ci siamo....è ora di diventare qualcuno. Ci riuscirò; è una promessa.
Vitani sorrideva e con sguardo di sfida e sopraciglia leggermente inarcate, fissò le persone presenti in aula.
Bene...tre ragazzi ed una tipa....e quello strambo laggiù dovrebbe essere il sensei....
Buongiorno sensei,ragazzi. Mi chiamo Vitani...ditemi quando siamo pronti perchè ho una gran voglia di iniziare!



Edited by Vitani - 26/12/2008, 02:09
 
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Vaalin
view post Posted on 28/12/2008, 00:26




CITAZIONE
Prima di iniziare:
Mi scuso con voi per il ritardo, ma spero mi possiate capire... siamo in pieno periodo festivo e sono stato ospite di parenti, quindi impossibilitato a postare.
Non stupitevi dunque se ciò che vi propongo qui sotto non è niente di che - per esser più diretti, si potrebbe dire che "fa proprio schifo".
Il perché di ciò è, oltre alla scarsità di tempo libero, la mancanza di voglia di usare questo Png, ma soprattutto la fretta: ché io desidero fortemente che voi possiate seguire in tempi brevi questo corso e divertirvi, oltre che migliorare - motivo per il quale, nonostante la voglia di postar quanto prima, non ho usato la modalità Off Gdr, desiderando io offrire ad alcuni di voi un esempio più concreto, ancorché non della qualità che avrei voluto e, forse, potuto dare se avessi avuto più ispirazione.
Spero perciò che abbiate la pazienza di attendere qualcosa di più sostanzioso.

Per quanto riguarda Vitani, per brevità salto la correzione del suo post, comincerò a farla dal prossimo.



SPOILER (click to view)

Legenda:
Azioni/Narrazione
-Parlato-
+Pensato+
-Parlato (Altri)-



Chapter 0: Presentations

Li accolgo con un sorriso sulle labbra e, mentre poso il mio sguardo prima sull' uno e poi sull' altro, penso ancora una volta che la mia vita abbia un senso.
Con il volto felice come di consueto, attendo che si siedano dietro ai banchi presenti nella stanza, poi mi alzo risistemando il nodo della cravatta e do inizio al mio solito "rituale" di benvenuto: porto la mano destra dietro la nuca, come imbarazzato, faccio un piccolo inchino e li saluto -Buongiorno a tutti, io sono Kyon Mikawa e vi farò da Sensei per tutta la durata di questo corso; piacere di conoscervi-
Ancora una volta dentro di me rido della mia abitudinarietà, del mio compiere meccanicamente i soliti gesti.
Stesse parole, stessi movimenti, persino lo stesso modello di vestiti!
Avete presente quel genere di persona che quando prende qualcosa la rimette sempre nella precisa posizione in cui era prima e che non sopporta variazioni dell' ordine precostituito, tanto nelle piccole cose quanto nelle grandi? Be', si può dire che io ne sia la massima espressione sulla Terra.
Da anni nessun oggetto in casa mia viene definitivamente spostato: immutabile nella sua collocazione, invariato nell' aspetto.
E anche se qualcosa si consuma e diviene inutilizzabile, viene prontamente sostituito da una sua esatta copia.
Così accade anche al mio guardaroba, tanto che potrebbe quasi sembrare che io metta gli stessi abiti da qualche anno a questa parte: giacca blu, pantaloni del medesimo colore, camicia bianca e cravatta rossa; ognuno di questi oggetti campeggia in gran quantità nel mio armadio.

Come a non voler contraddire la mia natura ripetitiva, inizio col chieder di parlare di loro stessi, qual miglior e più classico modo per rompere il ghiaccio?
-Che ne direste di presentarvi e dirmi chi voi siate? Quali le vostre aspirazioni, quali le motivazioni?- nel dirlo gesticolo e sorrido in un modo bonario che sfiora il patetico -Ma soprattutto, perché desiderate divenire ninja, cosa significa per voi?-
Poi, perché non paia che io sia il solito Sensei che chiede sempre agli altri e mai parla di sé, aggiungo qualcosa di mio -Io, ad esempio, solo qualche tempo fa son riuscito a trovar una ragion d' essere ed uno scopo- dico, mentre drizzo l' indice destro verso l' alto in tono assertorio -salvare, grazie all' insegnamento, quante più vite possibili dall' ignoranza che le condurrebbe alla morte: questo è ciò che mi riprometto ogni mattina e la mia aspirazione massima-
Apro le palpebre sino a quel momento tenute socchiuse e la mia espressione diviene malinconica, ma è solo un istante, che subito scivola via con la stessa impercettibilità di una lacrima nella pioggia - ... -
Esito, in quel momento non posso non riveder nei loro occhi quelli dei miei innumerevoli compagni, dei giovani visti crescere nei tre corsi Genin e nelle sei edizioni dell' esame Chuunin frequentati con scarso successo. Tutti morti, immolati all' insensibile ragion di stato, consumati dall' odio e dalla vendetta, logorati da conflitti bellici inumani... tutto ciò perché nessuno aveva detto loro quanto fossero importanti.
-R- un pesante colpo di tosse interrompe bruscamente il discorso che stavo per iniziare, mi piego in due e porto una mano davanti alla bocca, per poi esser colto nuovamente dagli spasmi.
Quando infine il tutto cessa allontano il palmo e lo guardo con aria sconfortata: ancora una volta sono macchie di rosso sangue quelle che si riflettono sui miei occhi +Il mio futuro...+
Riassumo una perfetta posizione eretta - oltre che la mia consueta espressione di falsa letizia- e infilo la mano in tasca, dove la pulisco con un fazzoletto.
Compio il tutto curandomi di non far capire ai miei studenti cosa io abbia appena tossito, gesticolando con l' altro braccio per attirare su quello l' attenzione -Direi di non perder altro tempo: potete pure cominciare a parlarmi di voi.-
 
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iceolator
view post Posted on 28/12/2008, 14:42




SPOILER (click to view)
narrato parlatopensato



Sono in classe, la classe di un'accademia ninja...UN'ACCADEMIA VERA...non posso crederci, il mio sogno si sta avverando!!
Erano questi i miei pensieri, per me il primo giorno in accademia non era una cosa normale, perchè sono cresciuto con l'atroce dubbio che questo giorno non sarebbe mai arrivato.
Io non venivo da una grande famiglia di ninja, purtroppo venivo da una famiglia dove i ninja erano le persone più dispreggiate sulla terra, a casa mia se ne parlava male praticamente tutti i giorni, maledetti, dovreste vedermi oggi, per la prima volta nella mia vita mi sento felice, maledetti non vi perdonerò mai, mi avete tappato le ali con le vostre regole per troppo tempo, ma ora sono libero di volare, e sono curioso di sapere quanto riuscirò a volare alto.
Ma il tempo dei ricordi era finito, dovevo concentrarmi su quanto stava succedendo in classe.
La classe era composta di cinque studenti, tre maschi e due ragazze, più il sensei, naturalmente.
Anche se quest' uktimo era molto strano, bizzaro, sembrava si stesse vergognando di parlare con noi, e sembrava anche malaticcio, infatti mentre si presentava tossì più volte vigorosamente e quando guardò la proprio mano fece uno sguardo che non prometteva niente di buono.
Parlò per un pò e poi ci chiese di presentarci, meglio farlo subito, mi alzai in piedi e mi presentai.
Salve a tutti, mi chiamo Dante, non sono molto bravo con le parole quindi non mi dilungherò molto, sono nato in una famiglia che odia i ninja più di qualsiasi cosa al mondo, sono cresciuto allenandomi di nascosto in condizioni disumane, ed ho deciso di diventare un ninja per tagliare ogni ponte col mio passato, per iniziare una nuova vita, spero migliore.
Io non ho mai avuto amici, quindi spero che voi siate i primi, questa è una delle mie massime aspirazioni.

Dopo il mio breve discorso tornai a sedermi, spero di aver fatto una buona impressione, chissà gli altri studenti cosa diranno.
Ed aspettai le risposte degli altri...
 
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.-Lost-.
view post Posted on 28/12/2008, 15:39




Presentazioni ?


La vista di quella classe era davvero riluttante. Pensare di dover trascorrere del tempo in quell’ insieme, era agghiacciante. Subito dopo essere arrivato , con la sua solita arroganza e strafottenza si era seduto con le gambe conserte, e le braccia intersecate. Distava da chiunque altro. Non aveva dialogo. Il suo sguardo era rivolto unicamente al sensei. Uno sguardo di sfida, uno sguardo penetrante. I suoi occhi cerulei non lo perdevano di vista. Quando fu seduto, il maestro si alzò e, compiendo gesti del tutto futili, si presentò. Kyon Mikawa aveva detto di essere. Sebbene non conoscesse molto bene quell’ abilità aveva sentito dire che risultava essere molto forte e particolarmente utile in battaglia .Inseguito volle che gli studenti si presentassero,e che esponessero i loro sogni ed il perché volessero divenire shinobi.Questo era assurdo … il compito di un maestro è semplicemente quello di allenare e non di sapere vita morte e miracoli di un dato studente Ad un tratto un rumore imperversò nel totale silenzio di quell’ aula. Un colpo di tosse . Solo allora, quando il sensei raggiunse la posizione eretta uno studente iniziò con il parlare. Si presentò con il nome di Dante. Il più alto di tutti. Iniziò col descrivere la sua penosa vita. Di come si fosse allenato in condizioni disumane, e di come si prefiggesse l’ obbiettivo di divenire uno shinobi semplicemente per tagliare i ponti con il passato. Ma a chi sarebbe interessato tutto ciò ? Non esiste persona che ha passato una vita composta unicamente da rose e fiori. Chiunque ha subito sulla propria pelle dolori immani, e sgradevoli sensazioni. Per questo come poteva pensare che ciò di cui stava parlando sarebbe andato a toccare qualcuno ? Nessuno altro però ebbe il coraggio di parlare, tutti in preda all’ esitazione. In un breve lapsus di tempo il giovane ricordò ogni istante della propria vita, del perché si trovava lì, e delle azioni sbagliate che aveva compiuto. Era giusto che lo raccontasse ? no di certo. Non ci teneva ad urlare ai 4 venti i suoi più intimi segreti. Quindi distogliendo lo sguardo da colui che aveva proferito parola per primo, promulgò la sua sentenza.
Il mio nome e Grimmjow, non le serve sapere null’ altro di me, e questo solo è quello che saprà. Sono venuto qui per migliorare, non per farmi conoscere.
Uno strano personaggio quel Grimmjow. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato una risposta tale. Lui solo ( ancora supposizioni ) non sarebbe stato monotono … Monotonia … Monotonia. Il concetto che si ha di una persona banale, e scontata. Quella era la qualità peggiore per una persona , secondo Grimmjow. Il perché ? semplice, perché denotava una mancanza di fantasia. E questo in uno shinobi non è il massimo della comodità. Dato che se un ninja è banale, non ha appunto fantasia, e quindi non ha la possibilità di inventare tattiche originali sul momento. Solo dopo scorse la shinobi che era entrata. Chissà perché non l’ aveva notata prima ? Era una kunoichi, un ninja femmina. I capelli avevano lo stesso colore delle fiamme dell’ inferno. A contornare un viso di incommensurabile bellezza. Il corpo , invece, era composto da linee perfette. Sebbene risultasse essere molto freddo,Grimmjow con le ragazze cambiava. Il padre gli aveva donato questa caratteristica.
Adesso si che ci sarà da divertirsi, con la venuta di questo angelo la permanenza in questa classe sarà molto più piacevole
 
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Vitani
view post Posted on 29/12/2008, 03:37




CITAZIONE
narrato
parlato
pensato
parlato da altri

Silenzio.
Kyon Mikawa guardò Vitani con sguardo neutro senza conferire parola.
"Spero di non aver alzato troppo la voce... il sensei sembra una persona piuttosto pacata. Strano ero sicura di trovarmi di fronte un ninja più massiccio, con vestiti logori dall allenamento, capelli scompigliati e qualche cicatrice in viso...ed invece chi mi ritrovo? Si direbbe un damerino...no...io ho bisogno di qualcuno che mi inondi di passione nell insegnarmi ciò che sarà il mio credo di vita. Ho bisogno di quei vestiti logori, che dicono così tanto..."
La ragazza, leggermente imbarazzata, scorse tra i banchi rapidamente senza perdere il contatto visivo con quell uomo. Il suo sensei.
Sconcertata e spogliata delle sue aspettative andò a sedersi al primo banco. Di li a poco Kyon Mikawa iniziò a parlare eloquente.
Non c'è che dire...pacato e tranquillo come dimostra di essere esteticamente...ma...qualcosa...c'è qualcosa nei suoi occhi. Vedo un grande dolore. Lo sento; Coperto dal velo di quella meccanicità quasi innaturale.

La quiete durante il monologo del maestro fu di colpo scossa da ripetuti colpi di tosse. Egli si guardò la mano con la quale si era coperto la bocca con aria innocente; ricominciando a parlare subito dopo, come se non ci fossero state interruzioni.
Vitani inarcò leggermente la testa su di un fianco, quando l'atmosfera fu rotta, distogliendo lo sguardo dall uomo per poi guardarsi vagamente intorno. Erano movimenti che faceva con inerzia. Le infastidiva quando la gente la osservava nelle sue debbolezze, anche minime. Smettere di fissare lo considerava una premessa di rispetto.
le parole del sensei riniziarono a fluire nitide fino a concludere il discorso con un sorriso statico, cedendo la parola ai cinque studenti presenti nell'aula.
"Spero che stia bene... certo che mi è capitato un sensei damerino ed anche malaticcio..."
La giovane sospirò silenziosamente aspettando chi avrebbe dato parola per primo. Aveva tante cose da dire...ed ora che stava li si sentiva svuotata di tutto.
Si considerava ed era considerata una ragazza difficile, fin troppo vivace e dal carattere enigmatico. Spesso la gente fraintendeva, osservandola solo con occhi oggettivi, ignorando che, sotto quei riccioli da bambola, si potesse nascondere un animo contorto ma allo stesso tempo sofisticato.
Ma le persone, si sa, tendono ad allontanare ciò che non riescono a conoscere. Ed è fondamentalmente per questa grave pecca dell umanità che Vitani, non ha mai avuto legami.
Eccetto una levatrice... la conobbe quando arrivò in orfanotrofio, in giovane età; fu trovata spaesata e mostrava i primi sintoni di assideramento. Era inverno inoltrato; la neve cadeva fitta è incurante di ciò che copriva candidamente, indifferentemente.
Vitani ricordava ancora gli occhi blu notte di sua sorella minore, ricordava il calore delle manine che stringevano le sue cercando di donarsi reciprocamente calore. Gli sussurrava piano di resistere, mostrandosi forte e fiduciosa. Ed intanto correva incerta, lontana da chi aveva assasinato i suoi genitori. Scappando da ulteriori sofferenze. sperando anche solo minimamente di poter donare alla sorellina quell amore strappato inaspettatamente. improvvisamente.
I pensieri della giovane furono interrotti da un certo "dante". Il ragazzo si alzò iniziando a parlare di se, come stato chiesto dal sensei.
Salve a tutti, mi chiamo Dante, non sono molto bravo con le parole quindi non mi dilungherò molto, sono nato in una famiglia che odia i ninja più di qualsiasi cosa al mondo, sono cresciuto allenandomi di nascosto in condizioni disumane, ed ho deciso di diventare un ninja per tagliare ogni ponte col mio passato, per iniziare una nuova vita, spero migliore.
Io non ho mai avuto amici, quindi spero che voi siate i primi, questa è una delle mie massime aspirazioni.

"Tagliare ogni ponte con il mio passato"...interessante...
la giovane dagli occhi verdi guardò il ragazzo con curiosità rendendosi conto di non aver mai avuto effettivamente un passato. Solo stralci remoti di ricordi. E persone che non avrebbe mai voluto dimenticare.
"Allenato in condizioni disumane." Ecco, ora mi sotterro... io non ho mai alzato un dito. Lo sforzo più faticoso che ho mai fatto è stato quando una signora di tipo 100kg era caduta fino al bacino in una specie di tombino ed ho dovuto aiutarla ad alzarsi!"

Il viso della giovane arrossì pensando a quanto è stata stupida e superficiale. Avrebbe dovuto darsi da fare, ma come sempre ha preferito bighellonare. Ma ora era tutto diverso, stava iniziando un nuovo ciclo ed era pronta a stringere il proprio destino nel palmo della mano, aspettando che la vita gli riservi ciò che desidera senza rimpianti.

Pochi istanti dopo la presentazione di Dante si alzò un altro studente, seduto distante dal resto dei ragazzi:
"Il mio nome e Grimmjow, non le serve sapere null’ altro di me, e questo solo è quello che saprà. Sono venuto qui per migliorare, non per farmi conoscere."
Ohoh è un tipo serio stò qui... chissà magari vuole fare solo un po lo sborone. Anche se... il suo sguardo gelido immette un non so che di inquietante.
Devo capire meglio questo tipo a che gioco vuole giocare e che intenzioni effettivamente ha.

Con espressione di sfida, Vitani, fissava Grimmjow mentre si risedeva al suo posto, distante dagli altri.
"Ecco ci siamo, ora parlo io... calma Vitani respira profondamente... si così... è solo il mio sensei kymon...ahhh ho dimenticato di nuovo il nome!! sarà l'emozione!! Basta! Non devo pensare...devo agire...ora saranno i fatti a parlare...solo i fatti..."
Ella si alzò cautamente poggiando la mano sinistra sul fianco e quella destra sulla superficie del banchetto. Incrociò con lo sguardo gli occhi del suo maestro e senza abbassarli, a testa alta, iniziò:
Salve sensei...sono Vitani. Il mio passato non vi può interessare minimamente. Mentre il mio presente lo costruiremo insieme se continuerete ad avermi come vostra allieva. Ho deciso di diventare un ninja perchè sento questa passione bruciare dentro me, avverto ogni giorno di questa vita... ogni giorno... il bisogno di una vendetta. Vorrei divenire un ninja anche per dare sfogo al caos che c'è dentro me lottando per una giusta causa; per ciò che amiamo e per me stessa!
Cercando di non avere più rimorsi...mai.

Il suo sguardo calò verso terra facendo intravedere un iride umido e lucido. Per poi specchiarsi nuovamente negli occhi di Kyon Mikawa.
.....
Dovete promettermi che mi allenerete senza tregua, che darete il meglio di voi...sempre...mi infonderete quel fuoco e vigore che risiede dentro l'animo dei ninja...e non solo tecniche, strategie...
Ed anche se dovessi cedere... se dovessi cadere...mi basterà vedervi in piedi, mi basterà vedere che voi ci riuscite per rialzarmi...!!
Promettetemelo...ed io mi fiderò di voi...sensei.
......

Ritornò a sedersi, meno delicatamente di come si era alzata facendo stridere i piedi di ferro della sedia a contatto con il pavimento. Non se ne curò. Girò il viso verso la finestra, osservando il nulla.
Che stupida che sono... come ho potuto parlargli in quel modo? perchè?!....chissà cosa pensa di me ora...non ho neanche il coraggio di guardarlo...! Sarà sempre così... la mia impulsività non sarà mai messa a tacere...mai...che stupida...


Edited by Vitani - 29/12/2008, 05:04
 
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† Lory †
view post Posted on 29/12/2008, 13:54




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SPOILER (click to view)
@Vaalin : tranquillo, pure io sono stata occupata durante queste vacanze. Vedendo che quasi tutti avevano postato sono entrata in crisi e ho scritto il più velocemente possibile. Scusa i possibili errori stupidi.
@ iceolator / .-Lost-. : scusate se ho scritto cose un po’ cattive, il mio personaggio è un po’ diffidente e si è basato sulle prime impressioni che avete dato. Purtroppo non mi avete dato molto materiale su cui scrivere :sorry:
@ Vitani : O.O grazie per avermi dato qualcosa su cui scrivere xD


CITAZIONE

Narrato
Pensato
Parlato
Annotazioni

Dopo la presentazione mi sedetti il più lontano possibile dalla cattedra, non volevo essere notata più di tanto e questa mi sembrava la tecnica migliore. Fortunatamente dalla postazione scelta potevo avere una visuale completa della classe.
1° regola : studiare il futuro compagno come un avversario
In quella classe eravamo solo in 5, escludendo il sensei, 3 ninja e 2 kunoichi.
“Questa sarà una prova per me stessa, riuscire a capire il modo di pensare e di agire di queste persone solo osservando il loro modo di fare”
Avevo scoperto da poco che solo guardando gli atteggiamenti di una persona si potevano dedurre molte qualità che apparentemente erano nascoste. Avevo intenzione di affinare quest'abilità poiché in futuro mi sarebbe stata di certo d’aiuto.
Intrecciai le dita sotto il mento e guardai la mia prima “vittima" ... il Sensei. Era da un po’ che parlava ma persa com’ero nei miei pensieri non avevo ascoltato diligentemente.
“Che cattiva allieva che sono” pensai sorridendo mestamente
Scacciando i pensieri inutili, ascoltai le parole del mio nuovo Sensei. Guardai attentamente i suoi gesti, sembrava una persona dai modi tranquilli e soprattutto una di quelle che non voleva problemi. Guardai gli abiti sobri e senza l’aggiunta di alcun particolare.

“Un tipo abbastanza...easy”
CITAZIONE
Che ne direste di presentarvi e dirmi chi voi siate? Quali le vostre aspirazioni, quali le motivazioni? Ma soprattutto, perché desiderate divenire ninja, cosa significa per voi?

Quante domande! Da dove nasceva questa curiosità?
Pensai attentamente ai quesiti : aspirazione, motivazione e il perché diventare un ninja…se gli avessi raccontato la verità mi avrebbe fatto superare lo stesso il corso? Oppure era meglio rifilargli la storia del “vivere alla giornata”?
Scossi in maniera impercettibile la testa. Mi sarei rifiutata di rispondere?
I miei pensieri furono interrotti da dei colpi di tosse abbastanza energici provenienti dalla cattedra. Rialzai lo sguardo in cerca di qualche nuovo particolare ma già era tutto finito, il Sensei aveva messo una mano in tasca e gesticolava con l’altra come per distogliere l’attenzione.
Cosa mi ero persa di nuovo?
Nascosi meglio la mia figura dietro un ragazzo di cui non ricordavo il nome in modo tale che nessuno si potesse accorgere di quello che stavo facendo. Uscì dalla tasca un piccolo foglio e una penna e annotai i miei pensieri su quell’uomo, quando l’avrei conosciuto meglio avrei confrontato quelle impressioni con la vera persona che avevo di fronte.

Kyon Mikawa : apparentemente un tipo semplice e sobrio senza alcuna particolare caratteristica sia fisica che mentale
Guardai il foglietto. Scrivere quella sola riga per il mio Sensei sembrava un insulto, ma per il momento non potevo fare altro.
CITAZIONE
Direi di non perder altro tempo: potete pure cominciare a parlarmi di voi.

E che palle. Perché dovevo parlare ad altri dei miei fatti? Oltretutto non sembravano nemmeno così interessati.
Il ragazzo davanti a me si alzò di colpo e iniziò la sua presentazione.

CITAZIONE
Salve a tutti, mi chiamo Dante, non sono molto bravo con le parole quindi non mi dilungherò molto, sono nato in una famiglia che odia i ninja più di qualsiasi cosa al mondo, sono cresciuto allenandomi di nascosto in condizioni disumane, ed ho deciso di diventare un ninja per tagliare ogni ponte col mio passato, per iniziare una nuova vita, spero migliore.
Io non ho mai avuto amici, quindi spero che voi siate i primi, questa è una delle mie massime aspirazioni.

Ascoltai attentamente le sue parole e seguì con altrettanta attenzione i suoi gesti.
Annotai le mie impressioni

Dante : cognome sconosciuto; tipo determinato e solo, apparentemente socievole.
Lo riguardai nuovamente. Doveva avere una buona forza di volontà se aveva lasciato la sua famiglia per inseguire i suoi sogni.
Aggiunsi un nuovo commento al mio riassunto

Idiota
La mia famiglia era andata distrutta a cause di forze maggiori mentre lui l’aveva abbandonata per i suoi sogni…quale desiderio era così importante?
Era proprio vero quel detto : Dio dà il pane a chi non ha i denti.
Nascosi il risentimento mentre il ragazzo si risiedeva coprendo nuovamente la mia figura.
Non potevo giudicare le azioni degli altri, dovevo togliermi questo dannato vizio

2° regola : non mostrare mai le proprie emozioni
Aveva abbandonato la sua famiglia? Contento lui, contenti tutti.
I miei ragionamenti furono interrotti da un altro ragazzo che aveva incominciato a parlare.

“Non va bene...mi sto distraendo troppo. Non devo lasciare spazio alle emozioni.”
CITAZIONE
Il mio nome e Grimmjow, non le serve sapere null’ altro di me, e questo solo è quello che saprà. Sono venuto qui per migliorare, non per farmi conoscere.

Tutto qui? Gran discorso.
Ripensai alle mie riflessioni precedenti e non potei dargli torto, anch'io volevo evitare quella presentazione. Così mi metteva nei guai…ora che potevo scrivere su di lui?

Grimmjow : cognome sconosciuto, tipo poco socievole e all’apparenza arrogante.
Mentre aspettavo che qualcun altro si alzasse per la presentazione, notai gli sguardi poco lusinghieri che il tipo lanciava alla rossa. Era importante segnare che apprezzava così finemente le donne?
Donnaiolo?...Da tenere sotto controllo

Quasi chiamata dai miei pensieri e da quelli di Grimmjow si alzò la ragazza dai capelli rossi. Sembrava abbastanza emozionata e tesa ma la sua voce non faceva trasparire nulla di ciò. Era l’unica ragazza del gruppo e immediatamente sentì un certo legame con lei. Il classico appoggio femminile?
3° regola : nessun legame
CITAZIONE
Salve sensei...sono Vitani. Il mio passato non vi può interessare minimamente. Mentre il mio presente lo costruiremo insieme se continuerete ad avermi come vostra allieva. Ho deciso di diventare un ninja perchè sento questa passione bruciare dentro me, avverto ogni giorno di questa vita... ogni giorno... il bisogno di una vendetta. Vorrei divenire un ninja anche per dare sfogo al caos che c'è dentro me lottando per una giusta causa; per ciò che amiamo e per me stessa!
Cercando di non avere più rimorsi...mai.

Era una mia impressione o aveva gli occhi lucidi?
CITAZIONE
.....
Dovete promettermi che mi allenerete senza tregua, che darete il meglio di voi...sempre...mi infonderete quel fuoco e vigore che risiede dentro l'animo dei ninja...e non solo tecniche, strategie...
Ed anche se dovessi cedere... se dovessi cadere...mi basterà vedervi in piedi, mi basterà vedere che voi ci riuscite per rialzarmi...!!
Promettetemelo...ed io mi fiderò di voi...sensei.
......

Detto questo, si sedette in silenzio ad osservare il vuoto fuori dalla finestra.
Guardare al futuro e dimenticare il passato...non era di certo l’unica a desiderare tutto ciò.

Vitani : tipa interessante, guarda al futuro. Vendicativa, sicuramente a causa dell’uccisione di qualche persona importante. Voglia di imparare e di fidarsi di qualcuno.
La voglia di fidarsi di qualcuno...anch'io l’avevo provata dopo quel momento. Pure lei, come me, aveva perso una figura portante nella sua vita?
Anche se esisteva questa esperienza comune a unirci avevamo comunque preso strade differenti. Lei voleva ricominciare a fidarsi di qualcuno mentre io avevo giurato a me stessa di confidare solamente sulle mie capacità.
Cammini differenti.
Calò nuovamente il silenzio in classe. Tutti aspettavano la mia presentazione o dell’altro allievo.
I secondi passavano ma nessuno dei due accennava ad alzarsi.

“A quanto pare è il mio turno”
Sbuffai e mi alzai.
- Salve a tutti il mio nome è Hiyono Koga - chiusi gli occhi come per concentrarmi, ma in realtà non volevo vedere le possibili reazioni a causa del mio cognome - il mio passato è abbastanza noioso e tranquillo in confronto al vostro, quindi trovo inutile raccontarlo - piccola bugia - Le motivazioni che mi spingono a diventare un ninja? Beh ne esistono molte e tutte differenti tra loro. Le aspirazioni...penso che in fondo siano le stesse per tutti no? La fama o i soldi, oppure tutte e due. Penso comunque che la domanda più importante sia “il perché voler diventare un ninja”. Tutti abbiamo qualcosa da proteggere : chi se stessi, chi invece altre persone. Il mio motivo è di proteggere gli altri. Non per questo voglio essere considerata una persona generosa, anzi sono un tipo abbastanza egoista a volte...dipende tutto da come mi sveglio al mattino - sorrisi, una battuta avrebbe scongelato quell’atmosfera così fredda - purtroppo per me sono lunatica. Un giorno penso una cosa mentre un giorno ne penso un’altra. Non stupitevi se oggi vi dico che il mio cibo preferito è il ramen mentre tra 3 giorni vi dirò che invece è il donburi!
Sorrisi nuovamente e mi sedetti.
Ero rimasta molto sul vago per poi distrarre l’attenzione sulla mia lunaticità. Nessuno se ne sarebbe potuto accorgere.
Nascondendomi nuovamente dietro il tipo di fronte a me, ripresi foglietto e penna in attesa che l’ultimo allievo si presentasse alla classe.


Edited by † Lory † - 30/12/2008, 15:02
 
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Gaara12
view post Posted on 29/12/2008, 17:41




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
parlato altrui


La prima cosa che feci appena entrai nella stanza fu quella di guardarmi intorno, per squadrare la stanza: era piuttosto ben illuminata, decisamente troppo grande per 5 studenti e aveva due finestre in metallo grigio.
Tutto ciò, nonostante fosse totalmente normale, mi dava una certa inquietudine inspiegabile, forse venuta dal fatto che stavo vivendo una nuova esperienza, con nuove persone, che potevano essere i primi al di fuori della famiglia che mi fossero vicini come amici, ma anche i miei peggiori nemici o rivali.
Come per istinto, dopo aver squadrato ben bene la stanza, passai ai miei compagni: in prima fila c’era un tizio che assomigliava ad un armadio per la sua stazza, alto all’incirca uno e novantacinque e non di certo magro.
Dopo c’era un altro ragazzo dai capelli azzurrini e un po’ a spina, sempre alto ma decisamente meno dell’altro, e molto magro.
Infine nella stanza c’era un’unica ragazza dagli stranissimi occhi dorati e capelli dello stesso colore, più tendenti al castano che al biondo però.
Mi sedetti ad un banco più isolato rispetto agli altri, forse un po’ per la mia timidezza che mi contraddistingueva.
Come ad interrompere quella tensione nell’aria si aprì la porta con un fragore degno di nota ed entrò un’altra ragazza piuttosto rossa in volto, esattamente come il colore dei suoi capelli.
Quando anche lei si sedette, il sensei parlò

Che ne direste di presentarvi e dirmi chi voi siate? Quali le vostre aspirazioni, quali le motivazioni? Ma soprattutto, perché desiderate divenire ninja, cosa significa per voi?

Cacchio, questa non me l’aspettavo. Comunque perché ci chiede tutto questo?!?! Sarà perché vuole farci rompere il ghiaccio?
Iniziai a pensare cosa dire davanti a tutti gli altri e siccome non mi veniva altro da dire, decisi che mi sarei alzato per ultimo, forse spinto anche dalla mia pigrizia.
Quindi si alzò il tizio-armadio che iniziò a parlare presentandosi

Salve a tutti, mi chiamo Dante, non sono molto bravo con le parole quindi non mi dilungherò molto, sono nato in una famiglia che odia i ninja più di qualsiasi cosa al mondo, sono cresciuto allenandomi di nascosto in condizioni disumane, ed ho deciso di diventare un ninja per tagliare ogni ponte col mio passato, per iniziare una nuova vita, spero migliore.
Io non ho mai avuto amici, quindi spero che voi siate i primi, questa è una delle mie massime aspirazioni.
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Un tipo abbastanza modesto, direi e che passato difficile, poveretto. Non che il mio sia stato di gran lunga meglio, anzi forse anche peggio, però forse sono fra i pochi che lo possono capire.
Subito dopo di lui si alzò un tipo che era stato immobile fisso a guardare il sensei per tutto il tempo, direi con uno sguardo di sfida che lo rendeva piuttosto antipatico a mio avviso.
Iniziò a parlare con un tono di sufficienza

Il mio nome e Grimmjow, non le serve sapere null’ altro di me, e questo solo è quello che saprà. Sono venuto qui per migliorare, non per farmi conoscere.

La sua presentazione confermava la mia opinione su di lui: un tipo freddo e piuttosto antipatico, non certo sarà il mio migliore amico.
Appena si sedette Grimmjow si alzò la ragazza che era arrivata in ritardo e con quasi un andatura di corsa raggiunse il sensei e parlò a noi che eravamo seduti ai banchi

Salve sensei...sono Vitani. Il mio passato non vi può interessare minimamente. Mentre il mio presente lo costruiremo insieme se continuerete ad avermi come vostra allieva. Ho deciso di diventare un ninja perchè sento questa passione bruciare dentro me, avverto ogni giorno di questa vita... ogni giorno... il bisogno di una vendetta. Vorrei divenire un ninja anche per dare sfogo al caos che c'è dentro me lottando per una giusta causa; per ciò che amiamo e per me stessa!
Cercando di non avere più rimorsi...mai.
Dovete promettermi che mi allenerete senza tregua, che darete il meglio di voi...sempre...mi infonderete quel fuoco e vigore che risiede dentro l'animo dei ninja...e non solo tecniche, strategie...
Ed anche se dovessi cedere... se dovessi cadere...mi basterà vedervi in piedi, mi basterà vedere che voi ci riuscite per rialzarmi...!!
Promettetemelo...ed io mi fiderò di voi...sensei.


Una tipa tosta, wow!! La sua decisione mi aveva colpito molto, più di ogni altra cosa. Secondo me aveva avuto qualche omicidio in famiglia che l’aveva portata a diventare una kunoichi.
Io mantenendo la mia idea di restare ultimo, aspettai che anche l’altra kunoichi si alzasse per presentarsi, e lei infatti, si alzò per andare vicino al sensei

- Salve a tutti il mio nome è Hiyono Koga, il mio passato è abbastanza noioso e tranquillo in confronto al vostro, quindi trovo inutile raccontarlo. Le motivazioni che mi spingono a diventare un ninja? Beh ne esistono molte e tutte differenti tra loro. Le aspirazioni...penso che in fondo siano le stesse per tutti no? La fama o i soldi, oppure tutte e due. Penso comunque che la domanda più importante sia “il perché voler diventare un ninja”. Tutti abbiamo qualcosa da proteggere : chi se stessi, chi invece altre persone. Il mio motivo è di proteggere gli altri. Non per questo voglio essere considerata una persona generosa, anzi sono un tipo abbastanza egoista a volte...dipende tutto da come mi sveglio al mattino, purtroppo per me sono lunatica. Un giorno penso una cosa mentre un giorno ne penso un’altra. Non stupitevi se oggi vi dico che il mio cibo preferito è il ramen mentre tra 3 giorni vi dirò che invece è il donburi!-

Ok! Una tipa davvero strana, ma adesso è il mio turno. Quindi mi alzai e mi avvicinai al sensei con passo lento.
Raggiunto il maestro, iniziai a parlare

Salve a tutti! Io sono Kayushi e sono un tipo piuttosto pigro, ragion per la quale mi sono riservato l’ultima posizione per parlare. Per quanto riguarda il perchè voglio diventare ninja dilungherebbe troppo il discorso, quindi lo rimando ad un'altra volta. Infine spero di trovarmi bene con voi e spero che imparerò molto in questo corso!

Finito il mio discorso abbozzai un sorriso e tornai a sedermi comodamente al mio posto.

Edited by Gaara12 - 30/12/2008, 23:31
 
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Vaalin
view post Posted on 31/12/2008, 00:33




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Modalità Off-Gdr

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Giudizi:
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Dante:
Mi pare tu sia migliorato leggermente, ma l' uso che fai della punteggiatura non mi convince ancora...
Il post si limita perlopiù a stendere un' asciutta cronaca dei fatti, che non vengono vissuti né interpretati dal tuo pg.
Poco descrittivo, introspezione limitata e qualche errore; puoi migliorare, ma a tal fine ti consiglierei di provare a scrivere qualcosina in più nel prossimo post - far pratica è sempre una buona idea.
Ti segnalo, in particolare:
CITAZIONE
Sono in classe, la classe di un'accademia ninja...UN'ACCADEMIA VERA...non posso crederci, il mio sogno si sta avverando!!
Erano questi i miei pensieri, per me il primo giorno in accademia non era una cosa normale, perchè sono cresciuto con l'atroce dubbio che questo giorno non sarebbe mai arrivato.
Io non venivo da una grande famiglia di ninja, purtroppo venivo da una famiglia dove i ninja erano le persone più dispreggiate sulla terra, a casa mia se ne parlava male praticamente tutti i giorni, maledetti, dovreste vedermi oggi, per la prima volta nella mia vita mi sento felice, maledetti non vi perdonerò mai, mi avete tappato le ali con le vostre regole per troppo tempo, ma ora sono libero di volare, e sono curioso di sapere quanto riuscirò a volare alto.

Varie ripetizioni. All' inizio, nella parte pensata, potevano anche starci bene, perché enfatizzano quanto scritto e rendon l' idea dell' emozione provata dal personaggio. Dopo, però, l' uso continuato dei soliti vocaboli risulta sgradevole a leggersi.
Perché, non perchè.
Parli poi di "questo giorno", ma ricorda che narri al passato: sarebbe dovuto quindi essere "quel giorno". Devi sempre pensare di raccontare i fatti a distanza di tempo, perciò devi eliminare ogni vocabolo che si riferisca specificamente al presente - salvo che nei dialoghi e nei pensieri, che si presuppongono formulati sul momento, ovviamente.
Si dice "tarpare le ali", non "tappare".
CITAZIONE
Anche se quest' uktimo era molto strano

Piccola svista che avresti potuto evitare con un po' più di attenzione xP

CITAZIONE
Kayushi Kudo:
Qualche incertezza, a volte anche nella punteggiatura, ma tutto sommato più che sufficiente. Vi sono alcuni errori.
Ti segnalo solo quanto segue:
CITAZIONE
La prima cosa che feci appena entrai nella stanza fu quella di guardarmi intorno, per squadrare la stanza: era piuttosto ben illuminata, decisamente troppo grande per 5 studenti e aveva due finestre in metallo grigio.

C' è una piccola ripetizione, che avresti potuto evitare usando un sinonimo come "aula", ad esempio.
I numeri io suggerisco in genere di scriverli "a lettere", più per un gusto personale che per altro, ma credo che dia un aspetto migliore al testo, oltre che maggior "serietà" - impressione mia, ripeto.
In genere le cifre le uso raramente nei post.
CITAZIONE
Cacchio, questa non me l’aspettavo. Comunque perché ci chiede tutto questo?!?! Sarà perché vuole farci rompere il ghiaccio?
Iniziai a pensare cosa dire davanti a tutti gli altri e siccome non mi veniva altro da dire, decisi che mi sarei alzato per ultimo, forse spinto anche dalla mia pigrizia.

CITAZIONE
Un tipo abbastanza modesto, direi e che passato difficile, poveretto. Non che il mio sia stato di gran lunga meglio, anzi forse anche peggio, però forse sono fra i pochi che lo possono capire.

CITAZIONE
Ok! Una tipa davvero strana, ma adesso è il mio turno. Quindi mi alzai e mi avvicinai al sensei con passo lento.

Passi stranamente ad una narrazione al presente, per poi tornare a quella al passato, usata per la maggior parte del post.
Le parti al presente probabilmente sarebbe stato bene metterle sotto forma di pensieri, distinguendole dal resto del testo tramite un colore, o qualunque altro metodo di tuo gradimento.

CITAZIONE
Grimmjow:
Qualcuno che risponde come te lo trovo sempre, mi stupirei del contrario xD
In ogni caso è una scelta coerente col pg, anche se così perdi una buona occasione per delinearne meglio il passato e il rapporto che ha con esso.
A parte alcuni errori, vai bene, ma puoi migliorare ulteriormente.

CITAZIONE
La vista di quella classe era davvero riluttante. Pensare di dover trascorrere del tempo in quell’ insieme, era agghiacciante. Subito dopo essere arrivato , con la sua solita arroganza e strafottenza si era seduto con le gambe conserte, e le braccia intersecate.

Presuppongo tu intendessi "ributtante".
Non mi convince la virgola dopo "insieme"; a mio parere, era meglio o senza oppure così: "Pensare di dover trascorrere del tempo in quell' insieme... era agghiacciante". Anche se la seconda delle due opzioni è un' interpretazione personale del testo.
La virgola dopo "conserte" è, credo, superflua.
CITAZIONE
Inseguito volle che gli studenti si presentassero,e che esponessero i loro sogni ed il perché volessero divenire shinobi.

"In seguito", piccola svista.
La virgola dopo "presentassero" non mi convince particolarmente.
CITAZIONE
il compito di un maestro è semplicemente quello di allenare e non di sapere vita morte e miracoli di un dato studente Ad un tratto un rumore imperversò nel totale silenzio di quell’ aula. Un colpo di tosse . Solo allora, quando il sensei raggiunse la posizione eretta uno studente iniziò con il parlare.

Hai dimenticato il punto dopo "dato studente".
Avrei messo una virgola dopo "eretta".
CITAZIONE
per tagliare i ponti con il passato. Ma a chi sarebbe interessato tutto ciò ? Non esiste persona che ha passato una vita composta unicamente da rose e fiori.

Sarebbe stato meglio usare un sinonimo.
CITAZIONE
In un breve lapsus di tempo

"Lasso di tempo"... Questo sì che è un lapsus xD
CITAZIONE
Non ci teneva ad urlare ai 4 venti i suoi più intimi segreti.

Stesso discorso fatto per il tuo compagno. Io consiglierei, personalmente, di non scriver le cifre, ma le lettere.
CITAZIONE
Il mio nome e Grimmjow

"Il mio nome è Grimmjow"; questa è una svista considerevole.

CITAZIONE
Hiyono Koga:
Vai più che bene: il personaggio è originale, esplorato sotto certi aspetti psicologici e non è passivo. Vive la situazione in cui si trova, la fa propria, reinterpretandola.
Qualche errore, ma ti riconfermi, a tuttora, la migliore del corso. Continua così!
CITAZIONE
In quella classe eravamo solo in 5, escludendo il sensei, 3 ninja e 2 kunoichi.

Stesso discorso fatto ai tuoi compagni - comunque è un gusto personale, niente di oggettivo/obbligatorio.
CITAZIONE
Ascoltai attentamente le sue parole e seguì con altrettanta attenzione i suoi gesti.

"Seguii".
CITAZIONE
Quasi chiamata dai miei pensieri e da quelli di Grimmjow si alzò la ragazza dai capelli rossi. Sembrava abbastanza emozionata e tesa ma la sua voce non faceva trasparire nulla di ciò. Era l’unica ragazza del gruppo e immediatamente sentì un certo legame con lei.

Piccola ripetizione.
"Sentii".
CITAZIONE
Tutti abbiamo qualcosa da proteggere : chi se stessi, chi invece altre persone.

Qui mi offri su un piatto d' argento l' occasione di invitarvi a cercare su Questo sito "sé". Troverete esposta, aprendo una delle voci che appariranno nei risultati, una breve di disquisizione sull' opportunità o meno dell' accento su "sé" in costruzioni come "sé stesso" o "sé medesimo".

CITAZIONE
Vitani:
Commetti alcuni errori, ma il personaggio è originale e ha un suo mondo interiore: pensa, commenta, vive ciò che accade.
Puoi migliorare sotto l' aspetto formale, mentre mi pari già a buon punto con l' elaborazione del tuo pg. Continua così per quanto riguardo ciò!

CITAZIONE
Kyon Mikawa guardò Vitani con sguardo neutro senza conferire parola.

Dovrebbe esser "proferire", credo.
CITAZIONE
La ragazza, leggermente imbarazzata, scorse tra i banchi rapidamente senza perdere il contatto visivo con quell uomo. Il suo sensei.
Sconcertata e spogliata delle sue aspettative andò a sedersi al primo banco. Di li a poco Kyon Mikawa iniziò a parlare eloquente.

Piccola ripetizione.
CITAZIONE
ed ora che stava li si sentiva svuotata di tutto.

Sarebbe "lì", ma in questo caso credo ci starebbe meglio un "là", visto che mi par esprima meglio il rapporto di distanza spaziale che intercorre tra il luogo narrato e il narratore.
CITAZIONE
la neve cadeva fitta è incurante di ciò che copriva candidamente, indifferentemente.

"Cadeva fitta e incurante"; svista considerevole, fai attenzione a non confondere la congiunzione "e" con la forma verbale "è".
CITAZIONE
Gli sussurrava piano di resistere, mostrandosi forte e fiduciosa. Ed intanto correva incerta, lontana da chi aveva assasinato i suoi genitori. Scappando da ulteriori sofferenze. sperando anche solo minimamente di poter donare alla sorellina quell amore strappato inaspettatamente. improvvisamente.

"Le sussurrava", femminile.
"Assassinato".
Dopo i punti hai dimenticato le maiuscole. Altrimenti, se non volevi passare a vere e proprie altre frasi, potevi metter delle virgole.
"Quell' amore".
CITAZIONE
Il viso della giovane arrossì pensando a quanto è stata stupida e superficiale. Avrebbe dovuto darsi da fare, ma come sempre ha preferito bighellonare. Ma ora era tutto diverso, stava iniziando un nuovo ciclo ed era pronta a stringere il proprio destino nel palmo della mano, aspettando che la vita gli riservi ciò che desidera senza rimpianti.

Credo che sarebbe stato più corretto "pensando a quanto fosse stata superficiale" o "a quanto era stata superficiale". Inoltre, credo sarebbe stato meglio "aveva preferito bighellonare".
Successivamente mi usi la parola "ora", che si riferisce ad un momento presente. Tu però narri al passato, ricorda! Avresti dovuto sostituirla con "in quel momento", oppure, visto che suonerebbe male, cambiare la costruzione in "da quel momento tutto sarebbe stato diverso".
"Le riservasse ciò che desiderava", credo.
CITAZIONE
"Ecco ci siamo, ora parlo io... calma Vitani respira profondamente... si così... è solo il mio sensei kymon...ahhh ho dimenticato di nuovo il nome!! sarà l'emozione!! Basta! Non devo pensare...devo agire...ora saranno i fatti a parlare...solo i fatti..."
Ella si alzò cautamente poggiando la mano sinistra sul fianco e quella destra sulla superficie del banchetto.

Dimentichi di mettere in verde quelle che credo dovessero essere frasi pensate.
"Ella" non mi suona bene lì... avresti potuto tranquillamente ometterlo.

Incarichi:

CITAZIONE
Work In Progress...

Enjoy!


 
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24 replies since 10/12/2008, 23:16   759 views
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