Allenamento En. Verde, Natsu Dragonil

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view post Posted on 7/9/2008, 19:17




» L'Allenamento.



Scheda: Link.


Promosso a Genin, Natsu non aveva molto da fare, delle sue prime missioni nemmeno l'ombra, e di quelche avventura, anche minuscola, non se ne parlava nemmeno, ma non perché non ne avesse voglia, ma perché non sapeva proprio da dove andarle a pescare. A Kiri era semprge la solita storia e ogni giorno era come tutti gli altri, credeva che essere promosso a Genin sarebbe stata una specie di benedizione per lui, ma evidentemente aveva fatto male i conti. Una volta l'Accademia infatti non trovò più nulla da fare durante le giornate, infatti prima doveva studiare e andare ad allenarsi, inoltre tutto questo 'non fare nulla' lo stava mettendo fuori allenamento. Per quanto 'prendesse a gioco' il fatto di essere uno Shinobi ci teneva a fare tutto per bene, decise quindi di allenarsi, non rimanendo solo un unico giorno, ma di più, una settimana sarebbe andata bene. Il giorno prima della data di inizio di questo mega-allenamento quindi mise la sveglia verso le sette, in modo da andare nel luogo prestabilito e passare l'intera settimana là. Essendo un amante della Natura e dell'Aria Aperta Natsu decise di passare anche le notti in quel luogo, così da stare meglio e dormire seramente, invece che fare avanti e indietro da casa al luogo dove avrebbe passato i prossimi giorni. Prima di andare a letto però preparò un paio di cose che gli sarebbero servite, come dei mini bersagli per allenarsi nel lancio delle armi e alcuni fantocci imbostiti di paglia, usando i vecchi vestiti e stoffa inutilizzata.

Giorno 1 - 7:00

*Bip-Bip* *Bip-Bip* Una sveglia sua in una piccola e modesta casa dove ancora tutti, sempre se una sola persona si può definire così, dormono. Fu però proprio questo famoso suono a svegliare il ragazzo che ancora era cullato dal suo letto caldo e comodo, cominciò infatti ad aprire lentamente gli occhi, la luce che passava dalla finestra della stanza gli dava fastidio, per poi spegnere la sveglia con la mano destra. Successivamente si alzò e si diresse, camminando come una specie di zombie, verso il bagno dove si lavò e ne uscì certameglio meglio di come ci era entrato. Pronto per il suo mega-allenamento che si sarebbe svolto nei prossimi sette giorni, Natsu prese tutto il necessario, o meglio Kunai, Shuriken, Cibo, Acqua, i Bersagli, quei due Fantocci di paglia e altre cose che sarebbero tornate utili, e si diresse verso il mare vicino a Kiri. Per evitare di perdere tempo, come primo allenamento decise di correre a ritmo moderato, ma comunque in modo veloce, così da avere sempre la stessa velocità per tutto il tragitto e arrivare anche qualche minuto prima. Dopo quaranta minuti circa arrivò a destinazione con un leggero fiatone, era un po' stanco ma era comunque arrivato in poco tempo dato che il luogo era un po' distante al villaggio. Una volta là appoggiò i due zaini, dove aveva praticamente tutto il necessario per passare il tempo di addestramento, e i due manichini che aveva messo in una busta per comodità, naturalmente li aveva 'smontati' in modo da farceli stare. Felice per via della leggera brezza mattutina che gli scompigliava i capelli già messi male, prese un'asciugamano che aveva portato, lo mise sull'erba fresa, e ci si sdraiò sopra godendosi quei piccoli momenti che, per quanto potressero sembrare inutili, rendevano la giornata più felice. Mentre era ancora sul prato completamente verde diede un'occhiata alla zona, era proprio come se la ricordava: completamente circondato dagli alberi, tranne per un piccolo pezzo dove c'era uno stretto sentiero per entrare, all'interno un prato verde che andava poi svanendo per fare spazio alla spiaggia, e infine il mare. L'aveva casualmente trovato quando era appena venuto a Kiri, voleva esplorare i dintorni del villaggio, e trovò questa meravigliosa e piccola radura. Passo un po' di tempo, circa un quarto d'ora, sdraiato a riposarsi e a guardare il cielo mezzo celeste e mezzo bianco, in quanto coperto leggermente da delle limpide nuvele che, per fortuna, non portavano pioggia. Dopo si alzò di scatto, prese i bersagli che aveva messo nello zaino, quelli fatti nel giorno precedente, e li attaccò ai primi alberi che gli capitavano a tiro, per poi tornare indietro di qualche metro e prendere i Kunai e Shuriken che aveva nelle varie tasche. Da là cominciò a tirare, alternativamente, i due tipi di armi, non faceva sempre un centro perfetto, nel piccolo pallino rosso, ma riusciva comunque a prendere il bersaglio, quando finì le armi a disposizione andò a riprenderle per provare sino a quando non avrebbe sempre preso il centro. Ci vollero circa venti minuti ma alla fine ci riuscì, leggermente felice dei risultati si allontanò ancora di più in modo e fece le stesse medesime cose. Sino a quando non avrebbe centrato sempre il bersaglio sul puntino rosso non sarebbe indietreggiato. Passò l'intera mattina così, allontanandosi sempre di più, quando cominciò a venirgli fame si riposò un po' preparando da mangiare. Di pomeriggio poi continuò l'addestramento, questa volta per la prima oretta circa continuò a fare la stessa medesima cosa della mattina, dopo però si stufò e decise di allenarsi a lanciare le armi in situazioni più complicate, magari mentre correva o quando saltava, più shuriken o kunai assieme e cose simili. Alla fine della giornata si divertì un po' in quanto non era sempre la solita solfa e ogni tanto cambiava la situazione per tirare le armi in modo diverso facendo quasi sempre centro. Alla fine però decise che per il giorno poteva bastare, ritirò i bersagli, le armi, e mise tutto a posto in uno dei due zaini che aveva. Prparò la cena, tirò poi fuori un sacco a pelo e ci si infilò dentro, ma non prima di aver acceso un fuoco con su tanta legna, in modo da essere riscaldato ancora di più. Per fare ciò dovette però cercare un po' di legna nei dintorni, non ci impiegò molto, ma siccome non si ricordò di fare questa cosa, andò a letto più tardi di quello che aveva programmato.

Giorno 2 - 8:30

Come previsto oggi Natsu si svegliò un po' più tardi, non di molto, ma era comunque in leggero ritardo sulla 'Tabella di Marcia' nella sua piccola mente, oggi aveva deciso che si sarebbe allenato nell'affinare i due sensi usati principalmente in combattimento, l'udito e la vista. Il primo sarebbe servito per scovare eventuali nemici che si nascondono o che provano un attacco a sorpresa, mentre il secondo per quando avrebbe combattuto di notte, in modo da verderci meglio. Il Genin quindi ritirò il sacco a pelo e lo mise dentro la borsa, poi prese i due zaini e la busta con i fantocci e li mise sopra un albero in modo che se fosse passato qualche animale, non avrebbe preso o rotto niente. Subito dopo si inoltrò nella foresta che circondava la piccola radura, era molto fitta e non c'era la minima presenza di animali, nemmeno piccoli scoiattoli o uccellini, questo comunque non era molto importante. Quando fu a circa 10/20m metri di distanza dal 'campo base' cerco un piccolo spiazo senza alberi dove potesse sedersi tranquillamente e concentrarsi per iniziare il vero addestramento. Quando trovò il posto giusto si sedette, incrociò le gambe e cominciò a concentrarsi chiudendo gli occhi, in modo da ascoltare i suoni della natura che lo circondavano. Lentamente cominciava a fare una specie di mappa nella sua testa, grazie al leggero venticello che c'era quel giorno riusci infatti a capire dove erano gli alberi e se si concentrava ancora di più riusciva a sentire, per quanto basso fosse il suono emesso, il cinguettio di qualche uccello. Passò molto tempo rilassandosi così, e dopo decise di aumentare il proprio Udito maggiormente, concentrando anche il chakra nelle orecchie, in questo modo riusiva a sentire ancora più cose, piano piano lo diminuì, in modo da abituare le sue orecchie a sentire i suoni più lontani e piccoli. Dopo molto tempo passato a fare questo 'giochino' i suoi organi uditivi si adattarono e riuscivano a sentire quei piccoli e flievili rumori anche senza dover ricorrere all'uso del chakra.


»Sensi Sviluppati: ~ Potenzia uno dei cinque sensi del 50% [Udito].


Quando finì questa parte di addestramento riaprì gli occhi e tornò alla spiaggia dove aveva lasciato le due borse, pranzò e si addormentò. Per il prossimo addestramento doveva infatti rimanere sveglio durante la notte, e non ce l'avrebbe fatta se durante il pomeriggio non avrebbe fatto un sonnellino, non aveva bisogno di una sveglia per alzarsi in tempo, non si era stancato molto durante il giorno e per questo era sicuro che verso le 20:00 circa si sarebbe svegliato per continuare l'allenamento. Passò la giornata e come previsto dal Genin quando il sole stava tramontando aprì gli occhi, allora rimise di nuovo le due borse sopra un albero e si inoltrò nella foresta per la seconda volta. Essendo il tramonto i fitti alberi facevano passare poca luce, era la situazione adatta per l'allenamento in mente al ragazzo, non doveva infatti fare altro che camminare, evitando di perdersi naturalmente, il resto si faceva da se. Lentamente il sole scomparì del tutto, facendo spazio alla luna che però quel giorno non era molto luminosa, forse perché coperta dalle nuvole. Dato che ormai aveva passato circa un'ora a camminare i suoi occhi si erano abituati al buio, anche se non del tutto, decise di camminare quindi, o comunque restare nella foresta, per altre due o tre orette. Detto fatto, restò tra gli alberi per il tempo programmato che bastò per far abituare i suoi occhi al buio più totale, di certo non vedeva come di giorno, ma comunque meglio di prima, decise quindi di tornare al capo, cenare, e andare a letto per svegliarsi domani mattina e riprendere gli allenamenti.


»Vista Crepuscolare: ~ Permette di vedere perfettamente anche in zone poco illuminate.


Giorno 3 - 8:00

Un altro giorno era arrivato e Natsu era pronto per l'allenamento, come ormai era sua abitudine fare ritirò il sacco a pelo e lo rimise nello zaino, questa volta aveva intenzione di addestrarsi nel controllo del chakra, ma per la mattina voleva rilassarsi un po', non l'avrebbe passata tutta quanta a cazzeggiare, ma per almeno un'oretta aveva intenzione di non fare nulla. Dallo zaino quindi tirò fuori un costume da bagno, si cambiò, mise come sempre le due borse sopra un albero, e si tuffò in acqua. Nonostante questa fosse completamente ghiacciata lui non si accorse di nulla, era uno di quelle persone che sentiva freddo solo a temperature bassissime. Dopo mezzora decise che era meglio uscire fuori, era dentro da troppo tempo e la pelle cominciava a raggrinzirsi, si sdraiò poi sulla spiaggia con i raggi del sole che gli andavano addosso, oggi era infatti una giornata soleggiata, il che era strano per Kiri, ma comuque un bene. Passò un'altra mezzoretta sulla fredda sabbia a fare piccoli castellini e a giocare, quando si accorse del troppo tempo che aveva passato bighellonando si alzò pronto a riprendere gli allenamenti. Compose un sigillo, concentrò il chakra sui piedi, e cominciò a camminare sul mare, non si era allenato molto nel fare questo, anche perché in accademia non gliel'avevano insegnato e dovette prendere un libro dalla biblioteca di Kiri. Come previsto dopo circa cinque o sei passi cadde in acqua, ne uscì, concentrò di nuovo il chakra e ci riprovò. Continuò così per tutta la mattina, sino a quando non riusciva a camminare perfettamente e, succesivamente anche a correre, si esercitò anche a impiegare sempre meno tempo nell'usare l'unico seal e nel concentrare il chakra nella zona interessata, quindi i piedi. Alla fine, quando era ora di mangiare, era riuscito a diminuire il tempo necessario per i sigilli e il concentramento del chakra a un secondo circa, anche meno, e riusciva perfettamente a camminare e correre sopra le superfici acquatiche. Soddisfatto dell'allenamento prese uno zaino e tirò fuori il mangiare. Una volta pranzato si riposò mezzora circa, in quanto aveva usato molte energie durante il primo allenamento. Passato il tempo progammato andò vicino a un albero e cominciò la seconda fase dell'allenamento: camminare su una superfice verticale. Molti dicevano che fare questo era più facile rispetto al camminare sull'acqua, ma Natsu l'aveva già sperimentato e per qualche strana ragione gli rimaneva più semplice fare la seconda cosa, per questo aveva lasciato la prima per ultima. Concentrò il chakra nei piedi compiendo sempre il solito Seal, e cominciò a camminare lentamente, come se niente fosse, cadde subito dopo. Naturalmente non si arrese e continuò così per tutto il pomeriggio, alla fine riusciva tranquillamente a camminare, correre e restare anche appeso a testa in giù con il solo chakra. Anche oggi la giornata era finita e il Genin si era allenato come meglio poteva, quindi decise di cenare, restare un po' sveglio guardando il cielo illuminato dalla luna e poi dormire nel suo sacco a pelo.

Giorno 4 - 7:30

Il quarto giorno, ormai Natsu era a metà degli allenamenti e oggi aveva intenzione di allenarsi nelle tecniche che già conosceva per poi, la giornata seguente, impararne altre da un libro che si era portato dietro. Quindi si alzò e mise come sempre tutto a posto sopra un albero, per poi andare più o meno al centro della radura e esercitarsi nell'uso dei Jutsu. Si mise in posizione, compose quattro Seal e gridò il nome della tecnica, 'Bunshin no Jutsu'. Vicino a lui apparirono cinque copie del Ragazzo, tutte completamente identiche ma impalpabili e quindi inutilizzabili per fare o simulare attacchi. Le lasciò attivate per vedere sino a quanto poteva tenerle attive, per poi memorizarlo e ricordarselo in caso di necessità. Dopo circa 20 minuti sparirono, era un buon tempo che in battaglia sarebbe bastato per far credere all'avversario che si trovava da un'altra parte e magari dopo coglierlo di sorpresa. Successivamente passò a un'altra tecnica, si mise in posizione e compose un solo sigillo, subito dopo si formò una nuvola bianca che circondò il giovane, quando questa sparì il Genin era diventato uguale al suo Sensei. Questa tecnica era praticamente infinta, sino a quando aveva ancora Chakra o non avrebbe ricevuto un forte colpo avrebbe mantenuto quelle sembianze, quindi la rilasciò subito dopo averla effettuata. Terza tecnica, compose sei sigilli e magicamente apparirono dei Servitori di Nebbia, simili a dei cani ma impalpabili in quanto Genjutsu. Lasciò la tecnica attiva per un po', tanto per vederla, non l'aveva utilizzata molto e non sapeva nemmeno per quanto sarebbe potuta restare attivata. Dopo una mezzora circa Natsu si stufò, i 'cani' non se ne andavano, evidentemente dipendevano dal chakra dell'Utilizzatore del Jutsu, e per questo lo rilasciò. Gli rimanevano solo altre tre tecniche e per questo decise di riposarsi un'oretta, mantenendo attivi i Jutsu precedenti, e effettuandolne di nuovi, aveva consumato parecchio Chakra. Passato quel tempo riprese l'allenamento mettendosi in posizione per poi comporre 3 Seal velocemente, magicamente apparirono tre Bushin completamente uguali all'originale ma fatti d'acqua e quindi non 'colorati', era la 'Mizu Bushin No Jutsu'. Lasciò anche questa attiva per tutto il tempo che sarebbe durata. Circa trenta minuti dopo i Mizu-Bushin diventarono delle pozzanghere che bagnarono l'erba sul terreno, Natsu allora compose un altro sigillo e un grande velo di nebbia circondò l'area circostante, era le tecnica del 'Velo di Nebbia', come per quella di Trasformazione il Genin la rilasciò subito in quanto sarebbe durata sino ad esaurimento di chakra da parte dello Shinobi. Per l'ultima tecnica non dovette comporre nessun sigillo, ma c'era bisogno di una grande quantità d'acqua e per questo andò sopra il mare, là creò una grande prigione formata con il 'liquido marino', che però rilasciò subito in quanto aveva bisogno di chakra per rimanere attiva. Anche se non sembrava era passato molto tempo ed era tempo di mangiare, Natsu quindi andò a riprendere gli Zaini e pranzò. Di pomeriggio, dopo essersi riposato riprese gli allenamenti continuando ad effettuare tutte le tecniche che conosceva, magari anche mentre camminava sugli alberi o sull'acqua, in modo da non essere in difficoltà in situazioni diverse. Fu così che passò l'intero pomeriggio, dopo cenò, si riposò guardando il cielo che diventava sempre più scuro e andò a dormire nel sacco a pelo.

Giorno 5 - 8:30

Nel giorno precedente Natsu aveva utilizzato molto Chakra, e per questo oggi si svegliò un po' più tardi del solito, ma questo non era un problema dato che comunque arebbe avuto dei buchi per riposarsi durante questa giornata. Aveva infatti intenzione di Imparare due nuove tecniche, una di mattina e una di pomeriggio, avrebbe quindi usato nuovamente il Chakra, e di consequenza avrebbe dovuto riposarsi ogni tanto per recuperare quello speso. Appena aprì gli occhi quindi mise tutto a posto, poi dallo zaino tirò fuori un vecchio libro preso dalla Biblioteca di Kiri un paio di giorni prima di cominciare quest'allenamento. Nella copertina si poteva intravedere la scritta 'Jutsu' e altre che erano state rese quasi indecifrabili dal tempo, era infatti molto vecchio, ma questo non era comunque importante, dato che era il contenuto a contare. Quando l'aveva preso aveva subito adocchiato due Tecniche, ed era sicuro di voler imparare quelle, quindi lo aprì subito in una pagina dove era descritta la 'Hyoton: Tsubame Fubuki', o meglio l' 'Attacco della Rondine'. Un Jutsu forte e utile, in quando se schivato donava una seconda chance, tornando indietro. Senza perdere tempo quindi, Natsu cominciò a leggere e a provare ad affettuarla, per farlo gli bastava concentrasi e attraverso l'umidità presente nell'aria creare delle rondini di ghiaccio, una cosa abbastanza difficilotta, soprattutto per un Genin come lui. Cominciò quindi a concentrasi, provando ad creare l'uccello, anche piccolo gli sarebbe bastato. Ci volle molto tempo per fare ciò, circa due ore solamente per crearne una minima parte, ma il Ragazzo non si dava per vinto, continuò a concentrarsi, ma non riusciva a fare niente. Decise che era meglio riposarsi una mezzoreta e recuperare il Chakra consumato. Passato il tempo stabilito riprese l'allenamento, e questa volta riuscì a creare una rondine intera, anche se subito dopo si ruppe cadendo a terra. Era già un passo avanti, ma non bastava per effettuare completamente il Jutsu, continuò quindi sino a quando non riusciva a crearne cinque assieme, e ternele 'vive' in modo da fargli fare due attacchi. Come prima ci volle molto tempo solo per ottenere dei piccoli risultati, ma alla fine, stremato, ci riuscì, creando cinque rondini e facendole fare il Jutsu completo. Si riposò un'altra mezzora, era quasi ora di pranzo ma questa parte di allenamento l'aveva quasi compiuta, successivamente infatti si riazò, e effettuò per l'ennesima volta la Tecnica, usando sempre cinque uccelli, tutto andò bene, ma come 'prova del nove' dovette crearne dieci di rondini, e completare i due attacchi al cento per cento. Ci riuscì, creò le rondini, le mandò con un gesto della mano, per poi farle tornare indietro, e completò il Jutsu, con molta fatica, ma ce la fece. A questo punto era a metà della giornata, quindi pranzò e poi si riposò un'ora circa, per essere di nuovo al massimo delle forze per il secondo Jutsu. Mentre si riposava si mise a leggere la seconda tecnica, la 'Suiton: Suikodan no Jutsu', o meglio il 'Soffio dello Squalo', sembrava abbastanza semplice, o almeno di più rispetto alla prima. Una volta riposato il Genin si diresse verso il mare, per questa parte dell'allenamento aveva infatti bisogno di molta acqua, o non avrebbe risolto nulla. Una volta sulla superficie acquatica, Natsu cominciò a comporre i sigilli e cercare di formare uno squalo con l'acqua, ci voleva molto chakra e molta concentrazione, e per questo ci volle molto tempo anche solo per avere dei minimi risultati. Dopo circa un'oretta era riuscito a fare la tecnica, ma l'animale d'acqua era molto piccolo, aveva comunque capito come fare, e gli sarebbe bastato un po' di riposo per riuscirci sempre meglio. Quindi tornò sulla terra ferma e si riposò per circa mezzora, per poi tornare sopra il mare e continuare l'addestramento per effettuare al meglio il Jutsu. Alla fine della giornata riuscì a padroneggiare tutte e due le Tecniche, quindi ripose il Libro nello Zaino, poi cenò, e infine andò a dormire.

Giorno 6 - 8:50

Anche oggi il Genin si svegliò più tardi del solito per colpa del Chakra usato la giornata precedente, e anche oggi aveva intenzione di allenarsi in una tecnica, con la sola differenza che questa volta sarebbe stato lui a inventarla, era da molto che voleva farlo, e ora finalmente ci sarebbe riuscito: avrebbe inventato un Jutsu tutto suo. Ci aveva pensanto molto durante i giorni passati, magari mentre si allenava o quando guardava il cielo, e grossomodo aveva qualche idea, doveva essere una Tecnica che potesse attaccare sia da lontano che da vicino, ma soprattutto una facile da eseguire e che se colpiva il bersaglio, avrebbe provocato molti danni. Alla fine era arrivato alla conclusione che una specie di lama sarebbe andata bene, ma non sapeva ancora come mettere in atto questi pensieri che ancora non erano completi. Quando si svegliò comunque non perse tempo e si mise subito all'opera, giusto il tempo di ritirare le cose come ormai aveva fatto per cinque giorni consecutivi. Si posizionò anche in questa occasione al centro della piccola radura, si sedette, e cominciò a pensare. Varie idee vagavano nella sua piccola testolina, doveva essere un Jutsu molto pratico, che potesse essere effettuato anche nel caso in cui le mani fossero occupate, e quindi da fare con gambe, c'era però il complicamento dei sigilli, a questo non poteva rimediare, almeno uno doveva farlo. Alla fine arrivò il lampo di genio, se così si può chiamare, rilasciare il chakra dalle gambe, in modo da formare una lama eterea, in grado di tagliare quasi qualsiasi cosa. Sarebbe stata abbastanza potente e versatile, e facile da mettere in atto, Natsu quindi si alzò, compose un unico sigillo dovuto al concentramento di chakra, e spinse questo nella gamba destra. Dopo poco tempo aveva fatto, e provò a rilasciarlo con un unico calcio al vuoto, Niente! Doveva concentrarsi di più, o non avrebbe risolto niente. Continuò così per tutto il tempo, circa un'ora, ma alla fine si stufò, aveva avuto qualche risultato, ma piccolo, e niente di concreto. Decise quindi di riposarsi per poi continuare l'allenamento. Dopo quaranta minuti circa riprese l'addestramento, carico di energie ci riprovò, concentrò il chakra con un unico Seal e lo rilasciò, questa volta riuscì a combinare qualcosa, creando una piccola lama blu, ma questo naturalmente non bastava. Continuò così per tutta la mattina, sino a quando non arrivò l'ora di pranzo, decise quindi di fermarsi un attimo per riposare e mangiare. Una volta fatto ciò continuò gli all'enamenti per tutto il pomeriggio, prova e riprova alla fine Natsu riuscì a padroneggiare completamente il Jutsu, riuscendo a creare anche una lama eterea grande come il doppio della sua gamba, il che di certo non era che una cosa positiva. A questo punto mancava solo una cosa: Il nome della Tecnica. Ci aveva pensato un po' mentre si allenava, e alla fine decise di chiamarla 'Rankyaku, Tempesta di Gambe', gli sembrava un nome molto azzeccato. Una volta finito tutto cenò, in quanto ormai si era fatto sera, si riposò un po' guardando il cielo come ormai era consueto fare, e si addormentò pensando a due cose: Al suo primo Jutsu Personale, e a domani, che sarebbe stato l'ultimo giorno passato in quella radura.

Giorno - 7:15

L'ultimo giorno era arrivato, e Natsu si svegliò più presto del solito, forse perché non vedeva l'ora di tornare a casa e dormire in un comodo letto, piuttosto che in un sacco a pelo, oggi non si preoccupò nemmeno di mettere le cose a posto, ormai gli mancava casa e voleva concludere il tutto in fretta. Gli piaceva quel posto, ma non era paragonabile alla propria abitazione, dove si passa la maggior parte del tempo, quindi tirò fuori, dopo sei giorni in cui non li aveva nemmeno toccati, i manichini fatti con la paglia e vecchi vestiti, oggi si sarebbe allenato nel corpo a corpo, nella corsa, e cose simili. Per tenere su i due fantocci doveva però prendere due lunghi bastoni, che non aveva, dovette quindi andarli a cercare nella foresta. Dopo dieci minuti circa tornò con i due supporti che piantò nel terreno, per poi incastrarci i manichini e iniziare l'addestramento. Cominciò a dare pugni e calci a uno dei due, allenandosi nel corpo a corpo e nelle varie mosse che conosceva, per poi provare ad attaccare tutti e due, naturalmente contro dei manichini era semplice, ma durante un vero scontro sarebbe stato tutto un'altra cosa, però non c'erano altre soluzioni, o così o niente allenamento. Passò circa una o due orette dando dei colpi a della paglia dentro dei vecchi panni, quando poi si stufò cominciò il vero addestramento, o meglio si mise a fare delle flessioni, addominali e corsette tutte nella radura che lo circondava. Passò tutta la mattinata così, alternando ogni tanto gli esercizi a minuscole pause per bere acqua o asciugarsi il sudore. Quando poi venne ora di pranzo ritirò i due manichini e li mise a posto, gettando i bastoni nella foresta, per poi mangiare e riposarsi. Questo era l'ultimo allenamento, in quanto di pomeriggio sarebbe dovuto tornare a casa. Come per quando era venuto, decise di fare una corsetta abbastanza moderata, in modo da tenere sempre lo stesso ritmo e dopo una mezzora arrivò a casa, impiegando meno tempo rispetto a quando aveva percorso la stessa strada esattamente una settimana fa. La giornata non era ancora finita, ma Natsu ormai non ne poteva più di restare là, voleva fare un pasto e una dormita decente, quindi passò tutto il pomeriggio a cazzeggiare per poi cenare in un piccolo ristorantino e dormire finalmente, dopo sette lunghi giorni di attesa, di nuovo nel suo comodo, e caldo letto.

 
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Vaalin
view post Posted on 7/9/2008, 21:56




Mi faccio carico di questa correzione. Attendete fiduciosi.
 
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» Ghost
view post Posted on 8/9/2008, 08:37




Mi raccomando Vaalin :ewe:.
 
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Vaalin
view post Posted on 10/9/2008, 21:44




CITAZIONE
Non intendo far una pedissequa correzione punto per punto (non ne sarei forse capace, fra l' altro), ma mi si perdoni l' ardire di segnalare alcuni errori.
Noto a volte alcune sviste, ripetizioni o uso non sempre corretto della punteggiatura, tuttavia nell' insieme appare abbastanza scorrevole.
Un altro tipo di "errore" è quello di concetto, che però è abbastanza soggettivo e a volte opinabile. Nonostante ciò, in tutta coscienza, mi par che a volte tu esageri un poco, come quando, mi par di capire, lasci intendere che il tuo personaggio abbia acquisito in una notte un' abilità che consente di vedere perfettamente in zone poco illuminate. Lo stesso direi per i sensi sviluppati, che ottieni in un pomeriggio o per il sin troppo celere apprendimento delle tecniche.
Ciononostante, questi sono errori tutto sommato minori, anche se sarebbero da evitare, poiché spesso si sviluppano in quella che chiamerei "sindrome da superman".
Tralasciando tutto ciò, mi rimane comunque il dubbio che, più che un allenamento per l' acquisizione della Verde, sia la giustificazione del raggiungimento del grado Genin, che, effettivamente, non è ciò che è messo in discussione o come obiettivo.
Inoltre:

CITAZIONE
CITAZIONE
Prologo:

CITAZIONE
delle sue prime missioni nemmeno l'ombra, e di quelche avventura, anche minuscola, non se ne parlava nemmeno, ma non perché non ne avesse voglia, ma perché non sapeva proprio da dove andarle a pescare. A Kiri era semprge la solita storia

A parte le sviste costituite da "quelche" e "semprge", ti segnalo una certa ripetizione di termini e una virgola, forse, superflua. Difatti, quella fra "ombra" e "e" mi pare di troppo.

CITAZIONE
Una volta l'Accademia infatti non trovò più nulla da fare durante le giornate, infatti prima doveva studiare e andare ad allenarsi, inoltre tutto questo 'non fare nulla' lo stava mettendo fuori allenamento.

Dovresti stare più attento alle ripetizioni e a ciò che scrivi, cercando di evitare distrazioni come l' omissione di parole fondamentali ai fini della comprensione del discorso. La prima parte della frase così non vuol dire niente.

CITAZIONE
decise quindi di allenarsi, non rimanendo solo un unico giorno, ma di più, una settimana sarebbe andata bene. Il giorno prima della data di inizio di questo mega-allenamento quindi mise la sveglia verso le sette

Successivamente, nel testo, si trovano informazioni che danno un senso a questa frase, altrimenti oscura. "Non rimanendo solo un unico giorno" infatti risulta incomprensibile a questo punto del testo, in quanto non fai menzione alcuna di luoghi o cose cui si possa riferire.
Ancora ripetizioni.

CITAZIONE
invece che fare avanti e indietro da casa al luogo dove avrebbe passato i prossimi giorni.

Narrando al passato, avresti dovuto scrivere i "giorni successivi".

CITAZIONE
fantocci imbostiti di paglia

"Imbostiti"?

CITAZIONE
Giorno 1:

CITAZIONE
u però proprio questo famoso suono a svegliare il ragazzo che ancora era cullato dal suo letto caldo e comodo, cominciò infatti ad aprire lentamente gli occhi, la luce che passava dalla finestra della stanza gli dava fastidio, per poi spegnere la sveglia con la mano destra.

Avrei messo una pausa più forte della virgola fra "comodo" e "cominciò". Difatti, credo che la frase assumerebbe maggior efficacia.
Inoltre, in seguito, dà quasi l' impressione che il soggetto che compie l' azione di spegnere la sveglia sia la luce (il soggetto della precedente proposizione).

CITAZIONE
e ne uscì certameglio meglio

Altra svista.

CITAZIONE
era un po' stanco ma era comunque arrivato in poco tempo dato che il luogo era un po' distante al villaggio.

A parte la ripetizione, direi che l' uso della punteggiatura non è perfetto e che io, personalmente (è anche forse una questione di gusti) avrei messo qualche virgola in più, come ad esempio prima di "dato".
Ah, "distante dal villaggio", non "al villaggio". Altra svista.

CITAZIONE
L'aveva casualmente trovato quando era appena venuto a Kiri, voleva esplorare i dintorni del villaggio, e trovò questa meravigliosa e piccola radura. Passo un po' di tempo, circa un quarto d'ora, sdraiato a riposarsi e a guardare il cielo mezzo celeste e mezzo bianco, in quanto coperto leggermente da delle limpide nuvele che, per fortuna, non portavano pioggia.

Quella virgola davanti a "trovò" è, forse, superflua. Inoltre, dato che non credo si supponga che il narratore sia nel medesimo luogo di cui narri, sarebbe più corretto "quella meravigliosa".
"Nuvele" è l' ennesima svista.

CITAZIONE
a là cominciò a tirare, alternativamente, i due tipi di armi, non faceva sempre un centro perfetto, nel piccolo pallino rosso, ma riusciva comunque a prendere il bersaglio, quando finì le armi a disposizione andò a riprenderle per provare sino a quando non avrebbe sempre preso il centro.

Avrei messo un punto al posto della virgola prima di "quando finì".
Altra piccola ripetizione.

CITAZIONE
Ci vollero circa venti minuti ma alla fine ci riuscì, leggermente felice dei risultati si allontanò ancora di più in modo e fece le stesse medesime cose. Sino a quando non avrebbe centrato sempre il bersaglio sul puntino rosso non sarebbe indietreggiato.

"Si allontanò ancora di più in modo" evidenzia una piccola omissione, che rende incomprensibile questo pezzo.
Inoltre "stesse medesime" mi pare un po' pleonastico, visto che hanno lo stesso valore. Ricordo tuttavia che non sono abilitato all' insegnamento della lingua italiana (alias: non sono un professore di lettere), quindi potrei sbagliarmi e, pertanto, ciò che scrivo non va preso come oro colato.
Nonostante ciò, credo di avere ragione.

CITAZIONE
Prparò la cena, tirò poi fuori un sacco a pelo e ci si infilò dentro, ma non prima di aver acceso un fuoco con su tanta legna, in modo da essere riscaldato ancora di più. Per fare ciò dovette però cercare un po' di legna nei dintorni, non ci impiegò molto, ma siccome non si ricordò di fare questa cosa, andò a letto più tardi di quello che aveva programmato.

A parte la svista costituita da "Prparò", non si riesce a capire cosa voglia dire che, visto che non si è ricordato di fare qualcosa, è andato a letto più tardi. Difatti, pare che la legna l' abbia trovata e non comprendo quale azione, venendo dimenticata, possa ritardare il momento di dormire.

CITAZIONE
Giorno 2:

CITAZIONE
Come previsto oggi Natsu si svegliò un po' più tardi, non di molto, ma era comunque in leggero ritardo sulla 'Tabella di Marcia' nella sua piccola mente, oggi aveva deciso che si sarebbe allenato nell'affinare i due sensi usati principalmente in combattimento, l'udito e la vista.

Narri al passato, parole come "oggi" sono fuori luogo, dovresti usare termini come "quel giorno", per coerenza con il tempo narrativo.
Avrei messo un punto al posto della della virgola prima di "oggi aveva deciso" (ovviamente "oggi" non lo avrei usato).

CITAZIONE
cerco un piccolo spiazo

Direi: "cercò" e spiazzo". Ti distrai facilmente.

CITAZIONE
piccoli e flievili

"Flebili", forse?

CITAZIONE
non ce l'avrebbe fatta se durante il pomeriggio non avrebbe fatto un sonnellino, non aveva bisogno di una sveglia per alzarsi in tempo, non si era stancato molto durante il giorno e per questo era sicuro che verso le 20:00 circa si sarebbe svegliato per continuare l'allenamento.

"Se durante il pomeriggio non avesse fatto un sonnellino".
Inoltre avrei messo una pausa più forte fra "sonnellino" e "non aveva bisogno".

CITAZIONE
era la situazione adatta per l'allenamento in mente al ragazzo

Non so se sia effettivamente un errore, ma credo sia più corretto "l' allenamento che il ragazzo aveva in mente".

CITAZIONE
ndare a letto per svegliarsi domani mattina e riprendere gli allenamenti.

"Il giorno dopo", non "domani". Narri al passato, devi ricordarlo sempre.

CITAZIONE
Giorno 3:

CITAZIONE
Dopo mezzora decise che era meglio uscire fuori, era dentro da troppo tempo e la pelle cominciava a raggrinzirsi, si sdraiò poi sulla spiaggia con i raggi del sole che gli andavano addosso, oggi era infatti una giornata soleggiata, il che era strano per Kiri, ma comuque un bene.

Avrei messo un punto fra "raggrinzarsi" e "si sdraiò", inoltre ti segnalo nuovamente la presenza di quell' "oggi", che dovresti evitare.
Altra svista costituita da "comuque".

CITAZIONE
Anche oggi la giornata era finita

Lo segnerò sempre.

CITAZIONE
Giorno 4:

CITAZIONE
era a metà degli allenamenti e oggi aveva intenzione di allenarsi nelle tecniche che già conosceva per poi, la giornata seguente, impararne altre da un libro che si era portato dietro. Quindi si alzò e mise come sempre tutto a posto sopra un albero, per poi andare più o meno al centro della radura e esercitarsi nell'uso dei Jutsu.

Lo segno perché tu possa comprendere quanto un piccolo errore come questo viene ripetuto in un testo.
Altra piccola ripetizione.

CITAZIONE
Vicino a lui apparirono cinque copie

"Apparvero", non "apparirono".

CITAZIONE
Le lasciò attivate per vedere sino a quanto poteva tenerle attive

Sembra quasi un brutto gioco di parole, meglio evitare.

CITAZIONE
Dopo circa 20 minuti sparirono, era un buon tempo

Dubito che possano esser durate tanto, visto che "Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni" .

CITAZIONE
sino a quando aveva ancora Chakra o non avrebbe ricevuto un forte colpo avrebbe mantenuto quelle sembianze

"Avesse avuto ancora Chakra o non avesse ricevuto un forte colpo", credo.

CITAZIONE
magicamente apparirono

"Apparvero".

CITAZIONE
effettuandolne

La solita svista.

CITAZIONE
magicamente apparirono tre Bushin

Di nuovo "apparvero".

CITAZIONE
Circa trenta minuti dopo i Mizu-Bushin diventarono delle pozzanghere che bagnarono l'erba sul terreno

Dubito, visto che per la Mizu Bunshin "Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni" .

CITAZIONE
Giorno 5:

CITAZIONE
Nel giorno precedente Natsu aveva utilizzato molto Chakra, e per questo oggi si svegliò un po' più tardi del solito, ma questo non era un problema dato che comunque arebbe avuto dei buchi per riposarsi durante questa giornata.

Il solito "oggi", una svista con "arebbe" ed io avrei messo una virgola prima di "dato che". Inoltre ci sono alcune ripetizioni e sarebbe forse stato meglio riferirsi a "quella giornata", visto che narri al passato.

CITAZIONE
Aveva infatti intenzione di Imparare due nuove tecniche, una di mattina e una di pomeriggio, avrebbe quindi usato nuovamente il Chakra, e di consequenza avrebbe dovuto riposarsi ogni tanto per recuperare quello speso. Appena aprì gli occhi quindi mise tutto a posto

Piccola ripetizione.

CITAZIONE
per farlo gli bastava concentrasi e attraverso l'umidità presente nell'aria creare delle rondini di ghiaccio, una cosa abbastanza difficilotta, soprattutto per un Genin come lui.

Svista con "concentrasi". Poi, direi che non è difficile, ma impossibile visto che l' utilizzatore "per servirsi di questa tecnica deve poter attingere ad una minima quantità di ghiaccio o neve, che deve trovarsi entro tre metri da lui" .

CITAZIONE
provando ad creare l'uccello

Svista con "ad".

CITAZIONE
si riazò, e effettuò per l'ennesima volta la Tecnica, usando sempre cinque uccelli, tutto andò bene, ma come 'prova del nove' dovette crearne dieci di rondini, e completare i due attacchi al cento per cento.

Svista con "riazò", avrei messo una pausa più forte fra "uccelli" e "tutto andò bene". Superflua la virgola innanzi a "rondini", visto che dopo viene la congiunzione "e", che non ne ha bisogno.

CITAZIONE
Giorno 6:

CITAZIONE
Anche oggi il Genin si svegliò

Ti segno l' "oggi" per il motivo di cui sopra.

CITAZIONE
doveva essere un Jutsu molto pratico, che potesse essere effettuato anche nel caso in cui le mani fossero occupate

Credo sarebbe stato più corretto "anche nel caso in cui le mani fossero state occupate".

CITAZIONE
Giorno 7:

CITAZIONE
oggi non si preoccupò nemmeno di mettere le cose a posto

Come al solito.

Infine, direi, considerando quanto sopra, che ottieni l' Energia Verde e trentacinque punti esperienza.

 
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» Ghost
view post Posted on 11/9/2008, 10:40




In sostanza faccio abbastanza schifo ò_ò. Ora, non per giustificarmi, ma credo che sia dovuto all'insegnate di italiano che ho, durante le sue lezioni ci mettiamo a cazzeggiare è_é. Comunque grazie per la pazienza :sese:.
 
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4 replies since 7/9/2008, 19:17   152 views
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