allenamento per l'energia verde, rikku4ever

LUNEDI'
La gialla sabbia di Suna entrava nei grandi occhi verdi di Rikku e il soffio del caldo vento mattutino le scompigliava i lunghi, ricci, capelli biondi che mai si legava. Erano appena le 6:00 del mattino e, mentre il sole si stava alzando dal suo letto fatto della sabbia del villaggio, Rikku pensava agli avvenimenti successi nell'ultima settimana. Era diventata genin da appena due giorni ma aveva ancora sulla sua pelle, i segni visibili dell'ultima prova dell'accademia che aveva dovuto sostenere. Fortunatamente grazie ai ninja medici del villaggio era completamente guarita, ma era dovuta rimanere nell'ospedale a letto per due giorni e doveva recuperare il tempo perduto.
Quando il medico le aveva detto che si poteva rialzare lei era scattata in piedi, si era lavata e vestita in fretta e, appena aveva visto il luccicante coprifronte sul suo comodino era scoppiata a piangere. Se l'era messo sulla fronte ed era corsa a casa dove suo zio la aspettava sulla porta anche lui col viso rigato dalle lacrime. Kanuza le corse incontro e la abbracciò come non aveva mai fatto facendole pure perdere il respiro. Lei ricambiò l'abbraccio con vigore ma si staccò subito perchè le cicatrici erano diventate rosse e le dolevano molto. Kanuza voleva che si accomodasse in casa ma lei volle solo che le preperasse lo zaino: doveva cominciare al più presto l'allenamento sia perchè era rimasta indietro rispetto agli altri, sia perchè non vedeva l'ora di sgranchirsi le gambe. Però suo zio iniziò una discussione che non poteva rifiutarsi di ascoltare-Rikku stai attenta e non strafare con l'allenamento, ti sei appena alzata dal letto di un ospedale e, per favore, vedi di non farmi preoccupare ancora così. Lei, non sapendo cosa dire, annuì e chiese dove poteva trovare un campo libero per allenarsi con calma. Lui sapeva dove trovare quello che cercava perchè aveva chiesto in giro nei giorni prima ma le disse che era molto lontano. Rikku però non si demoralizzò, prese il suo zaino e uscì di casa salutando felicemente lo zio che si stava asciugando le ultime lacrime.
Ma, mentre cmminava verso il campo d'allenamento pensò-Userò questa strada per cominciare l'allenamento. Cominciamo con una bella corsetta di 10 km per sgranchirsi le gambe. Così, Rikku iniziò a correre verso il campo e quando ci arrivò, decise che era vicino e quindi continuò la corsa superando anche il luogo dove si sarebbe dovuta allenare. Era talmente presa dei suoi pensieri che ad un certo punto si ritrovò nel bel mezzo del deserto: non si era neanche accorta che aveva fatto il giro del villaggio!!!! Visto che non valeva la pena di tornare indietro decise di allenarsi lì.Allora oggi iniziamo gli allenamenti con il tajutsu, visto che è un po' che non mi muovo, farò solo 100 flessioni sulle braccia. E pensato questo iniziò le sue flessioni e quando finì andò a bere dalla sua bottiglia.Ok, visto che non ho i manichini per allenarmi, vorrà dire che mi muoverò in modo da riuscire a immaginarmi un combattimento reale. Ma ancora una volta non si rese conto del tempo e, solo quando il sole calò su Suna, lei si accorse di essere in ritardo e corse a casa. Ma mentre correva a perdifiato per tornare da suo zio, vide che un gruppo di chunin e genin stavano rincorrendo un gruppo di mafattori, quindi lei corse ancora più veloce. Entrata in casa pensò -Mamma mi l'ho scampata bella oggi ma mentre guardava fuori dalla finestra suo zio arrivò facendole la ramanzina delle 22:30.

MARTEDI'
Il giorno dopo Rikku si alzò verso le 6:30 perchè la sera prima suo zio le aveva parlato fino a tarda notte facendola andare a letto tardi. Ma lei ci era abituata e quindi si alzò normalmente, si lavò, si vestì e scese per consumare un'abbondante colazione, visto che è il pasto più importante della giornata. Suo zio non era in casa perchè era partito per una missione di grado B, ma le aveva prepararo lo zaino quindi se lo mise in spalla, aprì la porta e uscì di casa per dirigersi verso il campo d'addestramento per iniziare il suo allenamento mattutino. Come il giorno prima, corse per arrivare al campo ma anzichè continuare, si fermò davanti alla porta e varcò la soglia. Dentro, come le aveva già accennato lo zio, era ben fornito: marionette, manichini,... e aveva tutta l'aria di essere stato usato ben poco dagli altri aspiranti ninja o dai neo-genin. Meglio così, almeno gli attrezzi non sono rovinati Pensò Rikku mentre si toglieva lo zaino e cominciava a sgranchirsi le ossa. Allora oggi mi allenerò negli attacchi a distanza con le armi da lancio. Prima inizierò con i manichini, che sono fermi, poi continuerò con le marionette che sono bersagli mobili. Così Rikku iniziò a lanciare kunai e shuriken a destra e a manca e pensando -Devo stare a ttenta a non colpire l'avversario in punti vitali, ma solo in punti che gli impediranno di muoversi in modo che se un giorno dovessi catturare un ninja nemico, sarebbe un' utile fonte di informazioni. Quando vide che riusciva a colpire il manichino dove in punti strategici, andò ad attivare una marionetta in modo che lei potesse colpire un bersaglio in movimento. La marionetta era un po' impacciata, ma comunque sempre abbastanza difficile da prendere in punti che, in un essere vivente, non sarebbero stati vitali. Uff, è più difficile di quanto pensassi cavolo- pensava la ragazza mentre tirava le armi contro la marionetta. A fine giornata, era riuscita a prendere la marionetta dove voleva, tanto che lei si accasciò a terra. Rikku la prese su di forza e la rimise al suo posto, attivendone una che, oltre al movimento, si difendeva e attaccava. Lei provò a fronteggiarla, ma capì ben presto che se non imparva a usare bene le tecniche, solo con le armi da lancio non poteva farle niente. Così la rimise al suo posto, uscì dal campo e corse verso casa, promettendosi che il giorno dopo si sarebbe allenata nelle tecniche di base.

MERCOLEDI'
Mercoledì Rikku si alzò dal suo letto alla solita ora e, dopo essersi lavata e vestita, scese in cucina dove suo zio la stava aspettando per fare colazione insieme. Allora Rikku come vanno gli allenamenti?- chiese Kanuza mentre lei si gustava la sua pasta al cioccolato. Bene zio, molto bene. Il campo è bellissimo e ben tenuto. Ieri mi sono allenata con le armi da lancio e devo dire che quell' allenamento ha allenato i miei riflessi. Oggi mi allenerò con le tecniche visto che non le uso da molto. Kanuza le sorrise e le diede lo zaino. Lei lo prese, se lo mise in spalla, uscì dalla porta e cominciò a correre verso il campo più veloce che mai. Arrivata si tolse lo zaino e si sgranchì come suo solito, poi iniziò a pensare alle tecniche che conosceva.-Ok iniziamo con le tecniche più facili e che ho usato più spesso. Appena riuscirò a usare anche quelle più semplici, inizierò con quelle più complicate. Prima però, andò ad azionare una marionetta che lanciava armi da lancio e, quando gliele lanciò addosso, iniziò a impastare il chakra uando:

Tatami Gaeshi


Dopodichè, spense quella e ne attivò una che attaccava l'avversario. -Bene adesso cercherò di disorienarla con la moltiplicazione del corpo. E quando la marionetta le si avvicinò, lei usò:

Bunshin no Jutsu


Anche se adesso le copie che poteva fare erano cinque lei riuscì a farne solo tre, ma comunque la marionetta si disorientò lo stesso, iniziando a correre dietro ad una copia e Rikku ebbe il tempo di attaccarla da dietro. Ma non riusciva ancora a controllare bene il chakra, quindi tornò a casa stanca morta, pensando a un modo per poter imparare a usare bene il chakra.


GIOVEDI'
Il giovedì mattina, Rikku si alzò pensando ancora a un modo per imparare a controllare bene il chakra. Suo zio era già uscito e quindi non sapeva a chi chiedere così fece la sua colazione, prese il suo zaino e, come ogni mattina di quei tre giorni trascorsi da genin, corse fuori di casa. A metà strada, però, si fermò e pensò -Lunedì sera come facevano i ninja a camminare sui muri? Devono avere un controllo del chakra pazzesco. Quel pensiero le fece venire in mente come poter controllare bene il chakra: doveva correre sui palazzi senza usare le mani. Così, anzichè dirigersi verso il campo d' allenamento, corse verso la parte di villaggio dove c'erano più case e palazzi. Fece un salto sopra la prima casa e cominciò i suoi balzi da un palazzo all'altro. Poi cominciò a correre suo muri, dapprima facendo solo pochi passi poi aumentando sempre più fino a percorrere un muro intero. A fine giornata riuscì a correre da un palazzo all'altro senza mai atterrare su un tetto. Bene adesso che so usare bene il chakra, posso iniziare a usare anche le tecniche più difficili, pensò la ragazza mentre tornava a casa passando sui muri dei palazzi.


VENERDI'
Il venerdì mattina Rikku si alzò perchè il sole le batteva nella faccia. Era più felice che mai per la sua prova del giorno prima e adesso non vedeva l'ora di andare al campo per allenarsi nelle tecniche più complicate che conosceva. Così, dopo aver fatto colazione e aver salutato suo zio, uscì di casa e corse verso il campo d'addestramento dove si tolse subito lo zaino e andò verso le marionette per attivarle. Cominciò come due giorni prima, con la moltiplicazione del corpo e con lo scudo. Questa volta lo scudo respinse tutte le armi lanciate(visto che la volta prima alcune l'avevano presa) e la moltiplicazione riuscì alla perfezione: cinque copie che disorientarono la marionetta e diedero il tempo a Rikku di attaccare. Ok queste due tecniche le so fare adesso continuiamo con le altre. La ragazza andò allora ad attivare due marionette, che la attaccarono. Però attaccarono le sue copie(visto che non erano ancora sparite) e lei riuscì a usare il:

Bastone del Soccorso


Rikku le colpì alle spalle ma, appena toccarono terra, si rialzarono attaccandola. La ragazza si difese col bastone del soccorso, ma da una mano delle marionette uscirono dei kunai che vennero sparari a raffica verso la ragazza. Rikku scartò di lato e usò il:

Muro di Vento


Era già pomeriggio e la ragazza decise di riposarsi un po' perchè quelle tecniche l'avevano stancata come non mai. Ok per oggi mi allenerò solo in un altra tecnica- pensò mentre beveva. Così prese le sue armi e usò la:

Scia di vento


Continuò così fino a tarda sera e poi tornò a casa, si lavò e si buttò sul letto distrutta.


SABATO
Era il penultimo giorno d'allenamento e Rikku cominciava a non reggere più i tempi con cui si addestrava: era sempre più stanca e cominciavano a fargli male le gambe e le braccia. Però voleva continuare ad allenarsi senza dare segni di cedimento e quando scese in cucina suo zio le chiese: -Allora come procede l'allenamento? Sì, bene, ieri mi sono allenata sui taijutsu e sui ninjutsu, prima però ho imparato a controllare bene il chakra- rispose Rikku. -E il genjutsu?- chiese interessato lo zio. -Ho intenzione di allenarmi oggi in questo.- rispose lei. Detto questo, uscì di casa e corse verso il campo allenamento. Quando entrò al suo interno, vide un tasso che usciva dalla terra e pensò -Bene, una preda perfetta per allenarmi nel genjutsu. Così impastò il chakra e urlò:

Tecnica Minore delle Sabbie


Il povero tasso sembrava più morto che vivo alla fine dell'alrte illusoria ma Rikku continuò per tutto il pomeriggio con quel genjutsu. A fine giornata si pentì di quello che aveva fatto e cominciò a piangere con disperazione. Che cosa ho fatto, che cosa ho fatto!!!!!!!! Poi però prese il tasso e lo porto dal ninja veterinario più vicino che lo curò con le sue arti mediche e lo lasciò libero. Rikku tornò a casa tormentata dai rimorsi per quello che aveva fatto e si promise che non l'avrebbe più rifatto in vita sua.


DOMENICA
La domenica era l'ultimo giorno dall'allenamento e Rikku non vedeva l'ora che finisse. Scese in cucina e trovò suo zio in tenuta da combattimento, tutto attrezzato e col coprifronte in testa. Coraggio ragazza mia, è il momento che testi le tue capacità. Dai andiamo al campo d' addestramento. Rikku era sorpresa di quel gesto: non avrebbe mai pensato che suo zio la sfidasse!!!! Però andò con lui al campo e insieme si sgranchirono le ossa. -Zio perchè mi vuoi sfidare?- chiese stupita Rikku. -Perchè voglio vedere se sei degna del coprifronte che porti- rispose senza neanche guardarla. Detto questo, si alzarono e andarono ognuno ad una parete.
Suo zio inziò con la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, tecnica che lei non aveva mai affrontato. Comunque usò il:
Bunshin no Jutsu


Così le sue cinque copie andarono contro le altre. Ovviamente era un diversivo(visto che quelle di Rikku non sono reali) per fare in modo che la ragazza avesse il tempo di usare il:
Bastone del Soccorso


Così, quando le copie dello zio arrivarono davanti alla ragazza, lei le sconfisse tutte con un colpo solo buttandosi poi all'attacco contro lo zio, che però aveva lanciato due kunai costringendo Rikku a usare il:

Tatami Gaeshi


Kanuza la attaccò di lato e lei dovette saltare arrampicandosi sul muro come aveva fatto il giovedì di quella lunga settimana. Suo zio salì a sua volta sulla parete e Rikku dovette difendersi con la:

Tecnica della Brezza del Deserto


Kanuza, colto alla sprovvista cadde a terra ma la ragzza era già pronta a usare la:

Tecnica dell'Afa Terrestre


Kanuza tentò di rialzarsi, ma la ragazza gli fu sopra con una velocità incredibile e lo comiciò a colpire in faccia. Poi Rikku rilasciò la tecnica e usò la:

Tecnica Minore delle Sabbie


Lo zio rilasciò al tecnica ma si trovò intrappolato dalla presa della nipote. Si girò verso di lei e le sorrise in modo paterno: -Brava Rikku sei diventata forte. Coraggio adesso, andiamo a casa. E detto questo si incamminarono insieme verso la loro abitazione.