Kiri-I 14, Sensei: Kyon Mikawa

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Tekan
view post Posted on 26/4/2008, 11:41




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Dopo di Tekan si era presentato il ragazzo entrato per secondo nell'aula. Dalle sue parole e dal suo sguardo, si capiva benissimo che contraddiceva tutto ciò detto in precedenza dal ragazzo dai capelli castani, e che non sopportava quel tipo di persone come lui.
Mpf... mi sono già fatto un nemico, dal primo istante. Disse Tekan sorridendo in maniera scocciata, come se, da quel gesto, si potesse capire che la stessa scena si era già ripetuta molte altre volte per lui, e questa era solo una delle tante. Eheh, penso di aver esagerato un po' con l'entusiasmo... e con le parole. Ma è un mio difetto, e lo riconosco, sono fatto così. Esprimendomi in questo modo, faccio capire alla gente ciò che voglio dire ma in maniera troppo brusca, e può sembrare che abbia detto una stupidata. Di sicuro, di me, questo ragazzo ha pensato che sono un debole, perché penso di essere stato l'unico a soffrire. Ma in realtà so bene che a questo mondo tutti soffriamo, in un modo o nell'altro, è inevitabile. Il mio fare esibizionista è solo il mio modo per dire a questo triste mondo che non mi arrenderò mai, è il mio modo per reagire ad ogni tristezza, e so che facendo così, posso arrivare in alto, da qualche parte. Lasciamo che questo ragazzo si faccia un'idea nettamente sbagliata di me, poiché saranno i prossimi giorni insieme e i prossimi eventi a dimostrargli il mio valore. Comunque so bene di dover eliminare quel mio difetto, perché ci tengo a farmi dei buoni alleati, già dall'accademia, degli amici con cui proseguire il difficile viaggio che ci attende. So che potrei benissimo cavarmela da solo, come sto facendo da nove anni ormai, ma non sono così stupido e infantile da pensare che da solo posso superare ogni difficoltà e di poter sconfiggere tutti i ninja, anche quelli di gran lunga più forti di me. Per questo ci tengo ad avere dei sinceri e leali compagni di percorso. In questo modo dovrebbero ragionare tutti.
Dopo Sai, si presentò il ragazzo della seconda fila, quello che era arrivato di corsa. La prima opinione di Tekan su di lui era stata, letteralmente, "questo non mi sembra un genio". Il ragazzo trovò presto conferma del suo pensiero, poiché quello cominciò a parlare di botto molto frettolosamente, senza mai prender fiato, ripetendo mille volte lo stesso discorso, e cioè che non amava parlare di sé. Se quello è stato un tentativo di apparire misterioso, ha fallito miseramente. Di certo quel modo di parlare buffo non cattura l'attenzione di nessuno. O meglio, la cattura, ma non nel senso che vorrebbe lui.
Tekan si voltò verso il sensei sorridendo, curioso di vedere come avrebbe reagito allo strenuo concatenare di parole del Kaguya. Anche egli era rimasto un po' stranito dal suo atteggiamento, e aveva alzato le palpebre cercando di estrapolare il significato di quell'ammasso di parole. Dopo di Riccardo, le presentazioni finirono. La kunoichi dagli occhi di ghiaccio, di cui Tekan avrebbe voluto sentir perlomeno la voce, non fiatò. Così il maestro, per rompere il ghiaccio, dettò il primo esercizio.
Voleva che, impastando il chakra con la posizione della capra, si facesse fuoriuscire il massimo del nostro chakra, per poi ricondurlo alla forma minima, senza interrompere il flusso del tutto.
Evvai! Finalmente si comincia con i veri discorsi...
Tekan si alzò in piedi, diede un calcio alla sedia su cui era seduto perché non lo infastidisse durante l'esercizio, si concentrò, e poi formò quel sigillo, che richiedeva pollice, indice e medio eretti, anulare e mignolo incrociati. AAAAAAAH! Con questa piccola esclamazione necessaria a dargli forza ed a farlo concentrare ulteriormente, Tekan sprigionò il suo chakra il più che poté, lo tenne così per all'incirca dieci secondi, poi iniziò il processo di diminuizione. Dannazione... il sensei ci aveva avvertito... urgh! è questa la parte più difficile... forse non dovevo tenere il massimo per dieci secondi... ho consumato delle forze utili... ma ce la devo fare... devo dimostrare il mio valore! AAAAAAAAAAAAH! Avendo mantenuto il chakra massimo per dieci secondi, adesso gli veniva spontaneo di azzerarlo, e non di mantenerlo al minimo; era qui che stava il sodo. Con la seconda esclamazione, il giovane si diede coraggio e si impegnò al massimo, e alla fine ce la fece. L'alone azzurro di prima, adesso era appena visibile.
Few... è andata. Tekan si voltò verso il sensei, attendendo il suo giudizio.
 
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Nagato-Pain
view post Posted on 27/4/2008, 22:54





...Terza Fase: Il primo esercizio...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato



Altri ragazzi si presentarono, mentre altri restarono in religioso silenzio, snobbando le parole del Sensei....

Cosa ci sono venuti a fare se non parlano nemmeno....

Guardando fuori la finestra, Sai, notò lo spostamento lento delle nuvole, evidentemente era in arrivo un perturbazione, ma di questo, egli, non si preoccupava. Piuttosto, quello che lo preoccupava era la prima prova assegnata dal sensei, questo alzandosi sorridendo, dalla cattedra, si portò davanti agli studenti e con fare sicuro, mostro a questi il loro primo esercizio...

CITAZIONE
-Direi che possiamo cominciare, anche se alcuni vostri compagni sono assenti ed altri non si son presentati... casomai chi volesse potrà sempre aggiungersi dopo-

Continuando nella sua spiegazione, compose il sigillo della capra...

CITAZIONE
-Questo che vedete è il sigillo della capra, una delle dodici posizioni magiche usate dai ninja per impastare il Chakra ed usarlo in svariati modi. Osservate bene la posizione delle dita, perché per effettuare l' esercizio che sto per spiegarvi ne avrete bisogno-
-Una volta eseguito il sigillo dovrete richiamare il Chakra e farne fuoriuscire l' ammontare massimo possibile, così-
-Ora viene la parte forse più difficile, dopo aver mantenuto per un po' il Chakra al massimo dovrete farlo calare in modo progressivo finché non arriverete all' ammontare minimo. Capirete di essere all' ammontare minimo quando di tutta questa energia azzurrina che vi circonderà rimarrà solo un leggero e tremolante alone celeste. Ora ve lo mostro-
-È importante che una volta arrivati a questo punto lo manteniate fin quanto siete capaci-

Finita la spiegazione, si appoggio con il fondoschiena alla cattedra ed aspettò che qualcuno si facesse avanti...

CITAZIONE
-Su, forza, cominciate pure-

Il primo a farsi avanti fu Tekan con al sua solita vitalità che tanto disgustava il Nuroda. Osservandolo con viso inespressivo e, a volte, perso nel nero della lavagna, aspettò che questi finisse la sua prova e senza neanche aver visto se ci fosse riuscito o meno, si alzò e disse...

Sensei se permette adesso vorrei provare io...

Così ignorando un eventuale cenno con la testa di quest'ultimo, si diresse di fronte a lui, a circa due metri da questo precisamente. Chiuse gli occhi e si concentrò. La prima parte non era difficile, lo aveva già fatto alcune volte. Un'aura azzurrina comparve su tutto il corpo di Sai. Pian piano la concentrò solo nelle mani, dove era presente il seal della capra...

Fin qui è facile, adesso viene il difficile. Portarlo a questa portata di afflusso mi desensibilizza leggermente i vasi di chakra e non riesco a controllarlo bene...proviamo...

Il chakra cominciò lentamente a diminuire ma arrivato ad un certo livello, il ragazzo perse il controllo e questo cesso di affluire completamente, accompagnato da un piccolo dolore come quando ci si strappa un cerotto...

Dannazione, lo sapevo...è sfuggito al mio controllo ed adesso devo ripetere l'esercizio...

Aprì per un momento gli occhi, come a controllare che il suo maestro non se la sia presa e subito li richiuse per concentrarsi meglio. Di nuovo il chakra comparì sopra la pelle delle sue mani. Il massimo afflusso era ben visibile agli occhi di tutti, meno lo sarebbe stato quello minimo; purtroppo appena la discesa del chakra ebbe inizio, un rumore fuori al giardino dell'accademia, lo distrasse e questo si bloccò del tutto.
Rapidamente riprese il sigillo della capra e riportò l'energia al massimo afflusso...


Dai Sai non puoi permetterti di sbagliare ancora...FORZA!!...

Questa volta tutto andò liscio, il chakra cominciò a diminuire di portata e si bloccò al suo minimo afflusso. Restò così per alcuni secondi, circa cinque o sei e poi si arrestò.
Sciogliendo il sigillo, Sai fece un lungo respiro e guardò con aria sicura il sensei. Girandosi si riandò a sedere senza fiatare. Era enormemente affaticato ma non dava molto a vederlo, solo un piccolo fiatone si poteva notare esteriormente ma all'interno era pieno di dolori...


Speriamo sia andata bene...

Appoggiandosi allo schienale della sedia, incrociò le braccia, ora doloranti ed aspettò lo svolgimento di questa da parte dei suoi compagni...
 
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Vaalin
view post Posted on 11/5/2008, 14:00




SPOILER (click to view)

Legenda:
Azioni/Narrazione
-Parlato-
+Pensato+
-Parlato (Altri)-

Chapter 2: Second Test; Theory, part I

Che dire, le cose prendono una piega imprevista e, francamente, forse anche un pochettino frustrante. Dei già pochi, rispetto al numero previsto, alunni che avevo trovato all' interno della classe una parte rimane ormai in misterioso silenzio. Eppure non mi pare di aver detto niente che possa aver provocato una simile reazione! Seriamente, cosa ho fatto?
Non posso che provare dispiacere di fronte ad una simile situazione, sperando al contempo in un miglioramento +Almeno le presentazioni di tutti avrei voluto sentirle...+ penso, sconsolato. Eppure al momento di richiedere l' assegnazione ad altro impiego ero così entusiasta di fare il Sensei... mi allettava l' idea di lasciare qualcosa di me nelle teste delle nuove generazioni, di innestare in loro il seme della salvezza, sottraendoli ad un eventuale destino di morte. E devo dir che mi alletta tuttora, sebbene sappia di non essere in grado di farlo come invece credevo. Illusione era stato, ed è, il mio credere di poter salvare delle vite solo esponendo loro il risultato di una vita "altra", vissuta da un individuo diverso. Ma la vita non è forse fatta anche di fallimenti? Di cadute e fatica nell' alzarsi? Questo sarà uno dei miei tanti insuccessi, ma chissà, magari uno di quei fallimenti di cui andar fieri! È questo il motivo del mio agire, la consapevolezza di aver fatto ciò che dovevo e volevo fare, del resto non mi importa niente. +Per me questi nomi cosa saranno alla fine del corso? Rivedrò mai più i loro volti, udirò le voci loro?+ La risposta affiora spontanea, in modo intuitivo, nella mia testa, mostrandosi al mio intelletto in tutta la sua trista amarezza +Ovviamente no.+
Come piccoli uccelli che abbian messo alfine le piume e lascino il nido materno, li avrei visti io spiccare il volo, diretti verso chi sa quali mete, su chissà quali strade... Un pensiero decisamente malinconico, che esprime tutto il senso di consapevole impotenza, ma a cui non permetto di palesarsi. Il mio volto rimane tempio di equilibrata serenità; in fondo son tutte cose già pensate ed elaborate, sapevo a cosa andavo incontro nel momento stesso in cui avevo pensato di far il Sensei, perciò non permetto loro di offuscare il mio sorriso.
Il primo a cimentarsi nell' esercizio appena esposto è Tekan - e chi sennò? - , che non tradisce certo la mia impressione su di lui: ricolmo d' energie. Un po' troppo, a dir il vero... Di certo, per chi abbia fatto promessa a sé stesso di pacato equilibrio, doverne seguire l' impazienza e l' iperattività non è semplice, ma in fondo non è per questo che si presuppone io venga pagato? +Vediamo se tutta questa sua vitalità lo aiuterà nell' esecuzione dell' esercizio o gli sarà d' ostacolo...+ quanto richiesto loro non è certo semplice, al livello cui si trovano un' immediata esecuzione corretta dell' esercizio è quantomeno improbabile, se non impossibile. E ne ho ben donde per dir così, visto che ho passato tre anni accademici consecutivi per eseguirlo nel modo giusto... Vabbe' che il mio fu un caso limite, ma ben rende l' idea della non semplicità dell' esercizio.
Dopo aver dato uno sgraziato calcio alla sedia, Tekan dà inizio al primo test. Il modo con cui affronta la prova è forse carente di metodo, ma riesce in ogni caso a richiamare una considerevole quantità di energia. Considerevole per uno studente, ovviamente...
Mantiene il Chakra a quel livello per innumerevoli secondi, ma non si accorge che in realtà l' esecuzione dell' esercizio non è buona come crede. Probabilmente pensa di esser riuscito a mantenere costante il flusso di energia per tutto quel tempo, ma agli occhi attenti di un Jounin, scarso sì, ma pur sempre tale, quale sono io, le imperfezioni saltano all' occhio. In realtà il Chakra non mantiene un livello veramente costante e col passare di secondi l' oscillazione del suo valore di intensità si fa più consistente. +Non può notarlo, ma più tempo mantiene questo alto afflusso di Chakra e più gli sarà difficile il resto dell' esercizio+ penso, analizzando la prova del mio alunno +senza contare che questa oscillazione del picco di energia non è un elemento positivo per la valutazione...+ Naturalmente so anche che questo difetto è normale, fisiologico direi. Molti studenti, me compreso a suo tempo, incontrano questa difficoltà: non essendo esperti nel controllo del Chakra, non possono vedere con la stessa chiarezza e precisione l' ammontare di energia. È difatti un particolare che solo un occhio allenato può notare... diciamo che è un po' come se usassimo strumenti di misurazione diversi per precisione.
Dopo un tempo sicuramente eccessivo passato nell' eseguire la prima parte dell' esercizio, passa alla seconda, incontrando inevitabilmente delle difficoltà. +Dopo un simile spreco di energie e una tale perdita di regolarità nel mantenere il flusso massimo era inevitabile che la diminuzione non fosse esattamente gradata+ infatti si può notare una digressione non propriamente regolare, con momenti in cui il Chakra si abbassa bruscamente, per poi a volte risalire e dare l' impressione ad un occhio poco attento di un passaggio graduale +Nonostante tutto però l' impegno c' è ed anche una certa dose di bravura... Alla sua età io, arrivato a questo punto dell' esercizio, non avevo la sua determinazione nel continuarlo+
L' esercizio giunge infine alla sua conclusione ed un leggero alone a malapena visibile circonda Tekan +È incostante, va e viene, però l' esercizio nel complesso è sufficiente+
Sorrido al mio alunno, anche se il giudizio glielo darò quando anche gli altri avranno eseguito l' esercizio, voglio che sappia che la prova l' ha, bene o male, superata.
Poi Sai Nuroda si alza e "chiede" di poter essere il prossimo, sorrido e faccio per rispondere quando, senza curarsi minimamente di me, si avvicina e si appresta ad eseguire l' esercizio +Perché ha detto "se permette" se poi non aspetta una mia risposta?+ penso, sconsolato. Fossimo in un anime la classica goccia di sudore, che in tante serie fa la sua comparsa in tali situazioni, si manifesterebbe certamente sul mio volto sorridente. Che dire? Un po' male ci rimango...
Ma questi pensieri passano immediatamente in secondo piano, il mio compito è far loro da Sensei, quindi le mie necessità, le mie emozioni devono necessariamente essere trascurate. Anche lui esegue la prima parte dell' esercizio come il suo compagno, sebbene lievemente meglio. Lo osservo con volto attento: la sicurezza che mostra denota possibili precedenti allenamenti e, forse proprio per questo, una volta arrivato al picco massimo, non commette l' errore di indulgere troppo nell' autocompiacimento. Inizia la digressione, ma dopo un po' il flusso di Chakra si arresta +La diminuzione, sebbene presenti qualche sbalzo qua e là, è nel complesso corretta... ed è anche normale che abbia "fallito"+
Sorrido quando posa momentaneamente lo sguardo su di me: è tutto perfettamente in linea con le mie aspettative e con la normale esecuzione dell' esercizio. Rinnova l' intento, ma in corrispondenza di un rumore proveniente dall' esterno dell' edificio scolastico il secondo tentativo si interrompe. Al secondo segue allora un terzo tentativo e questa volta riesce nell' intento, sebbene anche per lui valgano le stesse considerazioni circa il mantenimento dell' ammontare minimo.
Torna a sedersi, attendendo verosimilmente il mio giudizio, ma io aspetto ancora, invano, gli altri alunni.
Infine, dopo qualche minuto di silenzio passato poggiato alla cattedra con le braccia incrociate, chino il capo ed emetto un sospiro +Accidenti, se questo compito da Sensei fosse una missione la potrei definire già un fallimento... Due soli alunni su quelli assegnatimi proseguono il corso...+
Rialzo la testa e mostro un artificioso, ma non discernibile come tale, sorriso -Bene ragazzi, avete parimenti portato a termine la prova con successo. Difatti lo scopo di questo esercizio non era riuscirvi subito né mostrare quanto poteste mantenere il Chakra a quei livelli, ma il provarci nel miglior modo possibile, avvicinandosi al massimo raggiungibile da uno studente- dico, alzando il dito indice della mano destra, come sono solito fare quando ho la presunzione di insegnare qualcosa -In questo il migliore fra i due è stato Sai, che, comprendendo maggiormente la difficoltà dell' esercizio, ha da subito tentato di avvicinarsi il più possibile a tale livello, senza commettere l' errore di credere di star eseguendo subito bene la prova. A parte le imperfezioni mostrate nel compierla, imperfezione che direi inevitabili, quasi fisiologiche, direi che avete compiuto il miglior lavoro possibile! li guardo, sorridente, per qualche istante, poi riprendo a parlare -A breve vi illustrerò il terzo esercizio, che consiste in una prova teorica. In questo modo potrete anche riprendere le energie consumate nel precedente test, ma prima vorrei spendere due parole sull' argomento del primo test, ovvero il Chakra- sollevo il sedere dalla cattedra e mi dirigo alla lavagna. Afferro un gessetto con la destra ed inizio a tracciare varie linee bianche sulla superficie nera e liscia. Quando mi sposto ciò che risulta visibile è uno schema dei vari tipi di Chakra e dell' efficacia sull' uno rispetto all' altro.
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-Prima di tutto dovete sapere che non c' è un unico tipo di Chakra, ma che ce ne sono vari. A quelli che potete vedere qui alla lavagna aggiungete il Chakra medico, di cui non vi parlerò e del quale eventualmente vi informerete solo una volta Genin- Mi metto di lato allo schema ed indico uno ad uno ogni elemento, mentre spiego -Come potete vedere il fuoco batte il vento, che batte il fulmine, che batte la terra, che batte l' acqua, che batte il fuoco, per poi ricominciare tutto da capo. Katon, Fuuton, Raiton, Doton, Suiton, questo è l' ordine che dovrete ricordare per evitare spiacevoli incidenti sul campo di battaglia- già, sembrerà banale, ma ce n' è stata di gente che per una dimenticanza, o forse ignoranza, in materia ha perso la vita... -Ricordate sempre che il Chakra è ciò che dà al ninja l' accesso a tecniche straordinarie e perciò è assai caro al buon shinobi, ma non è tutto per lui. Sono fattori fondamentali la discrezione, la furtività, la segretezza, la capacità di simulazione e di dissimulazione. Tornando però al Chakra, esso è un' unione di energia fisica del vostro corpo ed energia mentale. Per questo motivo lo "impastiamo" avvalendoci di varie posizioni delle mani, come quella usata prima, dette sigilli- inizio ad eseguirli a velocità moderata con le mani e nel contempo parlo, facendo corrispondere ad ogni sigillo il suo nome - I più usati sono: capra, dragone, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre e ratto- li eseguo poi un' altra volta per mostrarglieli meglio -Adesso, quando avrò terminato di parlare, provate a comporli anche voi e sono disponibile a mostrarveli ancora- sorrido, come sempre, non conosco altro modo di relazionarmi agli altri se non esternando una falsa serenità interiore che è in realtà quel che vado cercando da sempre Successivamente vorrei che mi diceste cosa fareste voi nella seguente situazione: siete soli in un locale, seduti ad un tavolo mentre gustate il vostro pasto. Due individui dall' aria poco raccomandabile si siedono dall' altro lato della tavola ed iniziano a parlare fra loro, esprimendo esplicite minacce nei vostri confronti. Non sapete chi siano né i loro intenti né se sappiano che siete ninja. Il locale è mediamente affollato, è possibile muoversi con relativa facilità e poco lontano dal vostro tavolo vi è da una parte un bagno che dà sulla strada e da un' altra l' uscita. La strada fuori dal locale risulta abbastanza frequentata e la folla è considerevole. Cosa fate?


SPOILER (click to view)
Eccoci di nuovo qui ^^ Mi scuso innanzi tutto per il tempo che vi ho fatto aspettare e per la noia che verosimilmente vi sto ispirando, ma spero abbiate ancora pazienza con me ^^"

Attualmente non inserisco il giudizio sui vostri ultimi post, ma in futuro lo farò certamente xP
 
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Tekan
view post Posted on 12/5/2008, 13:15




CITAZIONE
Narrato
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Parlato altri
Ricordo di altri

Tekan si era impegnato molto in quell'esercizio, e un segno di approvazione del sensei avrebbe significato molto per lui. Vedendolo sorridere, capì che la prova aveva avuto buon esito. Ma sapeva che non era stata perfetta. Sapeva di aver trattenuto l'afflusso massimo per troppi secondi, e quindi di essere calato di rendimento nella seconda parte della prova, ma in fondo era solo il primo esercizio, ed era andato più che bene. Il ragazzo tornò a sedere, prendendola sedia che prima aveva trattato così male. Vediamo cosa combina quel Sai...
Stava all'altro ragazzo nell'aula. In quel posto, molto più affollato, adesso rimanevano solo tre persone, includendo il sensei. Ma come mai Tekan non era stupito molto di questa situazione? Il fatto è che, da subito, Tekan aveva visto in quel ragazzo un qualcosa che lo distingueva dagli altri dell'inizio corso. Intanto, il Nuroda si era alzato, rivolgendo al maestro una richiesta retorica. Dopo quell'affermazione, che fece rimanere davvero male il maestro, Tekan sorrise sommessamente. Il ragazzo aveva comicato l'esercizio. Da come aveva iniziato, Tekan pensò che se la sarebbe cavata meglio di lui. Cavoli... sta andando proprio bene... com'è possibile che non...
Si interruppe quando vide che non ce l'aveva fatta ed aveva interrotto l'esercizio. Che gli è successo? Subito Sai ricominciò, ma si interruppe di nuovo, per una distrazione. Uhm? Allora mi ero sbagliato... non è che sia poi un granché!
Ma il ragazzo non demordé e alla terza prova riuscì nell'intento molto bene. Finalmente! Percò cavoli devo ammettere che ha ottenuto un risultato davvero buono.
Dopo che ebbe finito, il sensei esplicò le finalità di quell'esercizio, e disse che la prova migliore era quella di Sai. Tsk! Gli è piaciuto di più lui!
Dopodiché, il maestro cominciò finalmente a spiegare, cosa che ancora non aveva iniziato a fare. Con il suo fare tranquillo, e quelle mani che, mentre parlava, erano sempre in movimento ad indicare qua e là, egli parve a Tekan come un'altra persona. Fino a prima aveva parlato solo a spezzoni, e un discorso bello lungo non l'aveva ancora fatto. Eheh! Sensei kyon ha preso il via, finalmente! Spiegò innanzitutto cos'è il chakra, con un discorso che dal generale andava allo specifico, e che, secondo Tekan, era il miglior modo di insegnamento. Ad un certo punto si mise a parlare del chakra elementale, cosa che, per Tekan, aveva un significato particolare.
Chakra elementale... uhm... ma sì, è questo! E' il chakra di cui mi parlava mio padre. Per noi Mizurai conoscere tutti i tipi di questo chakra è fondamentale, poiché dobbiamo unire gli effetti dell'elemento acqua e dell'elemento fulmine. E' la nostra tecnica segreta, ciò per cui andiamo fieri, ed a tempo debito, la imparerai pure tu, figliolo. Così mi diceva mio padre...
Io... io devo ritrovarlo... io ritroverò tutta la famiglia... ucciderò tutti quelli che hanno osato infangare l'onore del mio clan, utilizzando la Tecnica del Fulmine Liquido... io devo impararla...

Pensando agli avvenimenti di nove anni fa, o almeno a ciò di cui ricordava e conosceva, il ragazzo dai capelli castano chiari si era distratto, e non aveva ascoltato altro. Per fortuna, Kyon ripeté una seconda volta ciò che voleva che i due ragazzi eseguissero, e cioè i dodici sigilli ninja. Tekan li conosceva abbastanza bene, perché altrimenti non avrebbe potuto combattere contro Kenji del Villaggio del Suono o contro Ramos di Kiri. Ma conosceva bene solo quelli di cui era necessario l'utilizzo per le sue tecniche acquatiche. Ad ogni modo, era un esercizio di gruppo e non c'era chi l'avrebbe eseguito prima e chi dopo. Tekan si alzò brutalmente come al solito e cominciò la composizione: capra, drago, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre, ratto!
Forse li aveva effettuati troppo velocemente, infatti sbagliò il drago (un sigillo tra i più complicati da eseguire), la scimmia, il serpente e il cavallo.
Senza pensarci due volte, ripartì con la sequenza:
capra, drago, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre... ehm... li ho fatti tutti?
Questa volta si era concentrato troppo su quelli che aveva sbagliato; li aveva eseguiti bene stavolta, quello sì, ma non badò molto a quelli più semplici, che eseguì senza attenzione e all'ordine dettato da Kyon. Così, ripartì una terza volta. Dai, questa è quella buona!
AAAAAAAAAH! Capra, drago, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre e ratto!!!!!!!!!!!!!
Questa volta andò bene, ma per sbaglio urlò "ratto".
Few... e anche questa è fatta.
Ma non avevano finito. Adesso il sensei sottopose i ragazzi ad un quesito teorico:
siete soli in un locale, seduti ad un tavolo mentre gustate il vostro pasto. Due individui dall' aria poco raccomandabile si siedono dall' altro lato della tavola ed iniziano a parlare fra loro, esprimendo esplicite minacce nei vostri confronti. Non sapete chi siano né i loro intenti né se sappiano che siete ninja. Il locale è mediamente affollato, è possibile muoversi con relativa facilità e poco lontano dal vostro tavolo vi è da una parte un bagno che dà sulla strada e da un' altra l' uscita. La strada fuori dal locale risulta abbastanza frequentata e la folla è considerevole. Cosa fate?
Tekan ci pensò con calma, anche se non era nella sua indole. Pe essere ninja, era determinato a sforzarsi di cambiare i propri difetti. Dunque... mettiamo caso che stia mangiando un piatto di gamberi scarlatti di Kiri in salsa, il mio piatto preferito... sono al chiosco, e due individui dei quali non riesco ad indovinare assolutamente niente sulla loro professione si siedono alla mia destra, un poco distanti, e si mettono a parlare di me, non sottovoce, ma a voce normale, minacciandomi, facendo apposta che io senta. Ah, che rabbia... certo! Vado lì e gli dico: ehi, cosa volete, ridicoli perdenti? Voi non sapete chi sono io! Ma no... devo resistere alla tentazione impulsiva, perché potrebbe costarmi molto caro. E se fossero due potenti Mukenin di qualche villaggio estero in missione segreta? Segnerei la morte mia e di chi mi sta attorno. Sarebbe a dir poco stupido. La cosa più giusta è... si, è questa.
Eccomi, sensei Kyon, ho la mia risposta. Confesso che il mio istinto mi avrebbe suggerito di andare verso di loro con aria ancor più minacciosa, ma farei diversamente. Non cederei per niente al mondo alle loro minacce, finirei con calma, o almeno fingendo di essere calmo, il mio piatto di gamberi; appena terminato, me ne andrei fuori, avanzando con passo né troppo veloce, ovviamente, ma neanche troppo lentamente, perché si renderebbero conto della mia finzione. Una volta fuori, cercherei di confondermi nella folla, ma sempre tenendoli d'occhio, perché devo capire cosa vogliono. Poi a seconda della rezione loro, potrei o andarmene del tutto, se facevano così solo per dar noia ad un ninja alle prime armi, ponendo che anch'essi siano ninja ben più forti; oppure, se sono in possesso di informazioni importanti o cercano proprio me per un preciso motivo, potrei dire a qualche ninja del villaggio, di rango maggiore, di stare all'erta per me, e in seguito andrei a sentire cosa vogliono, mantenendomi però ad una certa distanza. Questo è solo nel caso in cui siano anch'essi dei ninja, e più forti di me. In caso contrario, mi sembra abbastanza intelligente per capire da solo cosa io possa fare. Detto così, il ragazzo rimase in piedi, guardando fisso negli occhi il sensei.
 
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Nagato-Pain
view post Posted on 8/6/2008, 21:28





...Quarta Fase: Le Prove Continuano...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato


Quando anche Sai si sedette al proprio posto, un silenzio irreale calò sulla stanza. Il sensei, rimasto immobile vicino alla cattedra, evidentemente attendeva, sperando che qualche altro studente si sia fatto avanti per compiere la prova, precedentemente spiegata da lui. Come era stato per le precedenti attese, nessuno si alzò e così il Chunin, sospirò e ricominciò a parlare...

CITAZIONE
-Bene ragazzi, avete parimenti portato a termine la prova con successo. Difatti lo scopo di questo esercizio non era riuscirvi subito né mostrare quanto poteste mantenere il Chakra a quei livelli, ma il provarci nel miglior modo possibile, avvicinandosi al massimo raggiungibile da uno studente-
-In questo il migliore fra i due è stato Sai, che, comprendendo maggiormente la difficoltà dell' esercizio, ha da subito tentato di avvicinarsi il più possibile a tale livello, senza commettere l' errore di credere di star eseguendo subito bene la prova. A parte le imperfezioni mostrate nel compierla, imperfezione che direi inevitabili, quasi fisiologiche, direi che avete compiuto il miglior lavoro possibile!-

Ah l'ho fatto meglio io....non credevo....infondo lui ci è riuscito al primo colpo....

Pensando ciò, girò il volto prima in direzione del suo compagno di corso e poi di nuovo verso il maestro, con aria interrogativa. Si chiedeva cosa aveva visto in lui di diverso...

Bhà forse avrà notato qualcosa che i nostri occhi inesperti non possono ancora vedere. Si dev'essere sicuramente così...

L'idea di essere stato preferito a qualcun'altro, però, non gli dispiaceva affatto. Fin ad ora non aveva ancora pensato ad una competizione fra lui ed il suo, ormai unico, compagno di corso. Uno stimolo in più senz'altro e credeva già di saper dove il sensei sarebbe arrivato andando in la con gli esercizi...

Già credo di sapere dove arriverà il maestro...è chiaro, ormai, direi....

Sfuggendo ai suoi pensieri curiosi, riportò la sua attenzione al volto parlante della persona che gli era di fronte. Stava spiegando il nuovo esercizio...

CITAZIONE
-A breve vi illustrerò il terzo esercizio, che consiste in una prova teorica. In questo modo potrete anche riprendere le energie consumate nel precedente test, ma prima vorrei spendere due parole sull' argomento del primo test, ovvero il Chakra-

Detto questo si diresse alla lavagna posta sul muro dell'aula in cui stavano, ed incominciò a disegnare una specie di schema. Un disegno illustrativo della tabella dei chakra, i loro punti di forza e le loro debolezze....

CITAZIONE
-Prima di tutto dovete sapere che non c' è un unico tipo di Chakra, ma che ce ne sono vari. A quelli che potete vedere qui alla lavagna aggiungete il Chakra medico, di cui non vi parlerò e del quale eventualmente vi informerete solo una volta Genin.
Come potete vedere il fuoco batte il vento, che batte il fulmine, che batte la terra, che batte l' acqua, che batte il fuoco, per poi ricominciare tutto da capo. Katon, Fuuton, Raiton, Doton, Suiton, questo è l' ordine che dovrete ricordare per evitare spiacevoli incidenti sul campo di battaglia-

Già queste cose saranno la base di un futuro scontro...

CITAZIONE
-Ricordate sempre che il Chakra è ciò che dà al ninja l' accesso a tecniche straordinarie e perciò è assai caro al buon shinobi, ma non è tutto per lui. Sono fattori fondamentali la discrezione, la furtività, la segretezza, la capacità di simulazione e di dissimulazione. Tornando però al Chakra, esso è un' unione di energia fisica del vostro corpo ed energia mentale. Per questo motivo lo "impastiamo" avvalendoci di varie posizioni delle mani, come quella usata prima, dette sigilli-

Detto questo cominciò ad eseguire i principali sigilli, molto lentamente e ripetendo più di una volta quell'operazione...

CITAZIONE
- I più usati sono: capra, dragone, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre e ratto-
-Adesso, quando avrò terminato di parlare, provate a comporli anche voi e sono disponibile a mostrarveli ancora-

Bhè alcuni già li conosco, però altri no...

Come al solito il primo ad eseguire l'operazione fù l'individuo presente al suo fianco. Smanettando con le mani a furia di sigilli, alla fine, riuscì ad eseguirli tutti bene ma lasciandosi scappare all'ultimo, la parola "ratto", nome appunto dell'ultimo della serie. Guardandolo con aria sempre più interrogativa e chiedendosi se ci era o ci faceva, si appresto a ripetere la serie come mostrata dal sensei.
Dopo qualche tentativo sprecato sbagliando prima uno e poi l'altro, alla fine riuscì ad eseguirli tutti, quasi bene. Dopodichè si scrocchio le dita della mano e ritornò ad ascoltare il Sensei...


CITAZIONE
-Successivamente vorrei che mi diceste cosa fareste voi nella seguente situazione: siete soli in un locale, seduti ad un tavolo mentre gustate il vostro pasto. Due individui dall' aria poco raccomandabile si siedono dall' altro lato della tavola ed iniziano a parlare fra loro, esprimendo esplicite minacce nei vostri confronti. Non sapete chi siano né i loro intenti né se sappiano che siete ninja. Il locale è mediamente affollato, è possibile muoversi con relativa facilità e poco lontano dal vostro tavolo vi è da una parte un bagno che dà sulla strada e da un' altra l' uscita. La strada fuori dal locale risulta abbastanza frequentata e la folla è considerevole. Cosa fate?-

Uhù bella, questa mi piace, e bravo il maestro, ci sa fare con le storie...bene vediamo un pò...

Immergendosi nei suoi pensieri, ignorò completamente le parole del suo compagno, che spiegava il modo di affrontare la situazione secondo lui...

Vediamo, vediamo, vediamo: i nemici sono due, come le ve d'uscita dal locale...la strada mediamente affollata...l'edificio abbastanza sgombro...mmm direi che così può andare...

Alzando di nuovo il capo, notò che ormai il silenzio era di nuovo sceso nell'aula, così si alzò e rivolgendosi al Sensei, parlò....

Allora...secondo me il miglior modo di agire in simili circostanze è il seguente: essendo due i nemici, scarterei subito l'opzione di affrontarli. Anche se fossero studenti come me, sarei lo stesso in inferiorità numerica. Inoltre scarterei anche l'ipotesi di una fuga immediata, in quanto potrebbe essere una trappola.
Come prima cosa osserverei se stanno bevendo o meno, dopodichè mi dirigerei diretto al bagno senza movimenti strani o veloci. Da li ascolterei per un pò i loro discorsi, cercando di carpire le loro intenzioni e subito dopo creerei un clone d'ombra. Usando questo come esca, lo farei dirigere fuori dal locale; la distanza non è molta e quindi dovrei riuscire a tenerlo sotto controllo. A questo punto se i due lo seguono, significa che erano li appositamente per me e quindi scapperei dalla finestra presente dal bagno, in direzione opposta dalla loro e cercherei aiuto in una delle tante guardie che a quell'ora sorvegliano il villaggio. Se invece non si interessano minimamente alla mia copia, uscirei lo stesso dal bagno per evitare strane reazioni all'uscita di due me dal bagno, ma in questo caso mi dirigerei molto comodamente verso la mia abitazione, pensando che erano solo due amici che volevano divertirsi un pò con il primo arrivato.
Logicamente questo è in via puramente teorica e sperando che i due protagonisti del fatto, siano massimo due genin. In caso di grado elevato, temo non sia così facile scappare...


Finito il suo soliloquio, si risedette ed appoggiò le spalle allo schienale, legnoso, della sedia. Diede uno sguardo fuori dalla finestra e di seguito attese la riposta di qualcuno...
SPOILER (click to view)
Grazie per avermi dato l'opportunità di rifar parte del corso, non lo lascerò più ;=)


 
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Vaalin
view post Posted on 8/6/2008, 21:38




Citando un post di TheFizs, vi presento la nuova modalità sperimentale per accelerare i corsi in Accademia:

CITAZIONE (TheFizs @ 3/6/2008, 19:52)
CITAZIONE
Modalità per sensei (Rivoluzionamento)

1- Esisteranno 2 modalità di intervento da parte del sensei che potrà scegliere di usare come e quando desidera:

Modalità On-Gdr
Quella tradizionale, nella quale si potrà essere di esempio per gli studenti. Bisognerà garantire un livello elevato di ruolata, possibilmente senza inserire "scuse" sulla schifezza del proprio post.

Modalità Off-Gdr
Si scriverà tutto in QUOTE, casomai indicando sempre un titolo universale che tutti i sensei dovranno seguire. Il sensei sarà l'unico a poter usare questa modalità e in essa avrà il potere di:

- Bocciare e promuovere direttamente.
- Dare giudizi e consigli sui post.
- Linkare nel forum altri post utili per migliorare le spiegazione.
- Narrare brevemente le azioni del suo PG.
- Dare dei compiti a ciascuno studente.
- Modificare l'ambiente, l'ora, la posizione e qualsiasi condizione dei PG degli studenti e del suo, e quant'altro possa servire per massimizzare l'approccio alle lacune degli studenti. Il sensei sarà quindi Dio ò_ò. Non dovrà necessariamente esistere un filo logico e una storia, e il corso sarà completamente senza Bg se il sensei lo desidera. In questo modo si perderanno totalmente le relazioni tra gli studenti e la "purezza" della storia di ognuno di loro, ma aumenteranno esponenzialmente le possibilità di insegnamento.




Questa è la nuova sperimentazione dell'accademia che sostanzialmente servirà per evitare a noi sensei di ruolare, e quindi di far perdere molto meno tempo agli studenti qualora i sensei siano impegnati per esempio anche con altri corsi accedemici. Noi sensei avremo la possibilità di gestire più corsi insieme e per ciascun corso si prospetta una riduzione esponenziale dei tempi di chiusura.

Proverò ad usarla con voi, quindi se notate qualcosa che proprio non vi va a genio potete comunicarmela via mp (NON INTASATE IL CORSO CON OT :) ).

A breve posterò.

 
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Vaalin
view post Posted on 9/6/2008, 17:03




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

Giudizi:
CITAZIONE
Non ho molto di nuovo da dirvi, senonché vorrei farvi notare alcune pecche nella vostra prova teorica:

-Avete entrambi liberamente supposto di essere nel vostro villaggio e di avere quindi ninja disposti ad aiutarvi. Ma, dalla situazione descritta, non potete esserne certi; e se foste infiltrati in un altro villaggio? A causa di questo errore la vostra risposta è valida solo per un limitato numero di casi.
-Tekan, e se non ti lasciassero alzare dal posto in cui ti trovi? Già meglio Sai, anche se i due potrebbero sapere della finestra nel bagno e forse anche del tuo essere ninja.
-Tekan, se riesci a confonderti fra la folla per non farti vedere, c' è la possibilità che tu ti ponga nella condizione di non poterli osservare per bene.

In ogni caso, salvo cali improvvisi, siete ad un passo dalla promozione. Se riuscirete a superare la prossima prova ce l' avrete fatta ^^

Incarichi:
CITAZIONE
Fate conto che il mio Png abbia sorriso (tanto è quel che fa sempre xD) e vi abbia detto che siete andati bene. Successivamente vi ha anche esposto le succitate pecche.
Qui si nasconde una prova, che non è evidente e svolgerete inconsciamente nel vostro prossimo post, ma che mi farà avere una misura della vostra comprensione di questo Gdr.

Inoltre, la lezione, visto anche il considerevole numero di studenti non intenzionati a continuare, si sposta, al seguito di un deluso e un po' abbattuto Kyon, in un' area esterna. L' ambiente dista qualche centinaio di metri dall' accademia ed è un campo di addestramento. Potete descrivere il tragitto e il nuovo luogo in cui vi troverete come meglio credete, purché teniate presenti i seguenti punti:

-È un' area quadrata di lato 15 m
-È contornata da alberi e delimitata da una recinzione, che si snoda fra alcuni di essi
-È una sorta di pianura, salvo nei punti in cui vi siano alberi

Il vostro Sensei vi chiederà di combattere fra voi, senza uccidervi o lesionarvi gravemente; osserverà la scena (sorridendo con tutto il volto) appoggiato all' ingresso dell' arena.

Enjoy!


 
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Tekan
view post Posted on 9/6/2008, 19:49




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altri

Tekan, dopo aver dato la sua risposta a quella sorta di indovinello, era rimasto in piedi, e si sedette quando Sai cominciò la sua esposizione.

Vediamo cosa farebbe lui... voglio proprio vedere se prenderà qualche suggerimento dalla mia prova...

Allora...secondo me il miglior modo di agire in simili circostanze è il seguente: essendo due i nemici, scarterei subito l'opzione di affrontarli. Anche se fossero studenti come me, sarei lo stesso in inferiorità numerica. Inoltre scarterei anche l'ipotesi di una fuga immediata, in quanto potrebbe essere una trappola.
Come prima cosa osserverei se stanno bevendo o meno, dopodichè mi dirigerei diretto al bagno senza movimenti strani o veloci. Da li ascolterei per un pò i loro discorsi, cercando di carpire le loro intenzioni e subito dopo creerei un clone d'ombra. Usando questo come esca, lo farei dirigere fuori dal locale; la distanza non è molta e quindi dovrei riuscire a tenerlo sotto controllo. A questo punto se i due lo seguono, significa che erano li appositamente per me e quindi scapperei dalla finestra presente dal bagno, in direzione opposta dalla loro e cercherei aiuto in una delle tante guardie che a quell'ora sorvegliano il villaggio. Se invece non si interessano minimamente alla mia copia, uscirei lo stesso dal bagno per evitare strane reazioni all'uscita di due me dal bagno, ma in questo caso mi dirigerei molto comodamente verso la mia abitazione, pensando che erano solo due amici che volevano divertirsi un pò con il primo arrivato.
Logicamente questo è in via puramente teorica e sperando che i due protagonisti del fatto, siano massimo due genin. In caso di grado elevato, temo non sia così facile scappare...


Dopo questa prova, Tekan capì che la sua risposta non era stata poi così brillante; anzi, troppo sbrigativa ed impulsiva, in quanto non aveva utilizzato per niente molte delle informazioni di cui era a conoscenza: il bagno e la rispettiva finestra, ad esempio, ma non soltanto.

Questo ragazzo pensa bene e in fretta... non ha preso nulla dalla mia prova, anzi, dubito che mentre parlavo sia stato ad ascoltarmi. Lui è stato decisamente migliore.
Insomma, ma che razza di imbecille sono!? Quando imparerò a ragionare con la mente, anziché che con il corpo? Non ho neanche pensato e tenuto d'occhio tutte le informazioni a mia disposizione, e questo per un ninja è un errore colossale... accidenti che rabbia! Chissà cosa dirà sensei Kyon, adesso...


Ad ogni modo, poco dopo la prova di Sai, il sensei sorrise, e rivelò a entrambi che avevano superato la prova teorica.

Uhm... cos..?

Kyon disse ai ragazzi che avevano fatto all'incirca i medesimi errori; ma la maggior parte delle imprecisioni era, ovviamente, di Tekan, che ascoltò attentamente il sensei mentre glieli spiegava.

Allora... forse questa volta sono stato un po' troppo autocritico. Non so: tutto questo mi dà l'aria di una seconda possibilità che mi viene offerta. Ad ogni modo, devo usare molto di più la testa, e non avere fretta... il sangue freddo è importante, da ora in poi me lo ricorderò sempre. Evvai anche questa è fatta!

Con la stessa calma e semplicità di sempre, sensei Kyon proferì che l'intera classe (che per così chiamarla ci voleva coraggio) si trasferiva all'esterno, precisamente in un campo di addestramento a quasi un chilometro di distanza.

Ma come? Così su due piedi!

Il sensei fece intendere una risposta affermativa, e in poco tempo i tre furono fuori dalla stanza, dopo aver preso ognuno le sue cose. Tekan non aveva portato nulla come al solito, ma si ricordò del kunai che aveva lanciato il primo giorno di scuola, e che lì era rimasto sempre. Mentre gli altri due erano già nel corridoio fuori, egli si avvicinò sorridendo al bordo della lavagna, e lo cavò fuori.

Eheh... quanti ricordi! Dunque questo è il mio ultimo momento in quest'aula...

Il ragazzo si mise un attimo a riflettere su tutto ciò che era successo lì, osservando, girando su se stesso in senso orario, quelle quattro piccole mura. Dalla parete dove c'era la cattedra del sensei sorridente e la lavagna "ferita" dal kunai, a quella di destra, con le grosse finestre di vetro a doppio strato, tutte attaccate, a quella dietro, dove stava l'appendi-abiti, sul quale nessuno aveva mai posto niente, per finire a quella di sinistra con la porta e alcuni schemi e scarabocchi sul muro. Su quella parete c'era anche il disegno della tecnica della palla di fuoco suprema, fatto probabilmente da uno studente dei corsi precedenti, che non aveva nulla da fare. Probabilmente, era anch'egli una testa calda come il nostro Tekan, se aveva avuto il tempo di farlo...
Non poteva mancare un ricordo... d'altronde forse non sarebbe entrato più là dentro.
Così il ragazzo, con lo stesso kunai e sullo stesso bordo lavagna, incise le sue iniziali:
T.M.

Poi si mise il kunai sulla sua solita fascetta sul braccio sinistro e corse via. Sicuramente gli altri erano già usciti. Uscì a corsa pure lui, col ricordo, però, della prima volta che aveva attraversato quel groviglio di corridoi.
Salutò Gibaru, il bidello che lo aveva accompagnato alla sua aula il primo giorno, e che da lì erano divenuti amici.

Ciao, pirata! Ho finito io qui!
Eheh, ciao Tekan! Voglio vederti diventare un grande ninja, e ricordati i passare qui, a salutare questo vecchio, ogni tanto!
Puoi contarci, ciao!

Tekan lo chiamava così perché, essendo sempre a contatto con l'acqua, gli pareva un pirata. A dire il vero, non era una cosa che aveva poi molto senso, perché avrebbe potuto chiamarlo così se gli mancava un occhio, o se era zoppo, o se era senza denti; ma il sedicenne lo chiamava così, perché ormai ci si era abituato...

Raggiunse correndo i due fuori, che procedevano camminando. Per tutto il tragitto, i tre camminarono a passo calmo. C'era qualche nuvola ma, essendo all'inizio della stagione calda, il sole picchiava forte, anche perché era all'incirca mezzogiorno, se non qualcosa di meno. I due ragazzi proseguirono in silenzio, a passo col sensei, calmo e sicuro di dove stava andando. Non stavano camminando per strada: era un campo pianeggiante, dove c'erano mazzetti d'erba dall'altezza irregolare che si alternavano a chiazze di terra nuda. Ciò fece pensare a Tekan che quella era una zona alquanto abbandonata. Stavano camminando ad est dell'accademia, e poiché quella di Kiri è posta in diagonale sulla strada, si può facilmente dedurre che i tre viandanti stessero andando a nord-est. Tutto il tragitto era così, con quel terreno. Ogni tanto si aveva qualche albero, ferito da seghe, e anche qualche aratro arrugginito. C'erano anche delle mele in terra mezze mangiate, con sopra delle mosche.

Probabilmente qui ci vengono i cani... chissà di chi è questa terra... dovrebbe badarci di più.

A metà si vedeva sul lato sinistro di dove stavano andando un capannone abbandonato, in lamine di zinco. Il viaggio proseguì quindi in silenzio e in campagna, fino a quando non arrivarono a quel campo.

All'incirca sono ottocento metri... non di più.

Secondo Tekan, questa era la distanza dall'accademia.
Il sensei si fermò lì, e disse esplicitamente che voleva un combattimento serio, senza rabbia e senza odio, e senza farsi troppo male.

Finalmente...
Sai... non sarà un avversario facile. Per nulla. Da molto tempo mi sono immaginato questo momento, e ora sono qui. Ci siamo, solo un cenno del sensei, e io entrò in quello spiazzo.


Quel campo era recintato in legno e con fili di rame qua e là. C'erano alberi tutt'attorno. Dentro un pò meno, ma qualcuno c'era.
Un quadrato: non era per niente piccolo. Un cartello indicava 225 metri quadri.

Ideale per questa lotta.

Tekan si stava già caricando... attendeva solo una risposta dal sensei e dall'altro, per entrare nel campo ed iniziare.
 
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Vaalin
view post Posted on 9/6/2008, 21:55




CITAZIONE
Non abbiamo mai parlato di più di un giorno di scuola, ma vabbe' xD Il post mi è piaciuto, continua così.

P.S:
La palla di fuoco suprema è una tecnica di Konoha, trovarne un disegno in una classe di Kiri mi pare un po' difficile xD

 
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Tekan
view post Posted on 10/6/2008, 07:23




CITAZIONE
Sono contento che ti sia piaciuto, comunque:
1) Io lo davo per scontato fin dall'inizio che l'accademia va a giorni, perché è un po' irreale che un essere umano possa diventare ninja in un giorno solo, no?
2)Che c'è di strano? Mica i ninja di Kiri hanno una maledizione per cui non possono imparare tecniche di altri villaggi! O meglio dire, nel gdr non si può, ma se si fosse lì realmente, si potrebbe.

Avanti Sai, it's your turn!

 
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Vaalin
view post Posted on 10/6/2008, 09:26




CITAZIONE
1)Non è irreale. Infatti arrivate all' Accademia già conoscendo alcune tecniche ;) Semplicemente vi mancano le ultime importanti fasi dell' addestramento. È come se questo fosse un esame :sisi:
2)Non si possono imparare tecniche di altri villaggi, perché non te le insegna nessuno xD Potrebbero farlo soltanto se in contatto con qualcuno che le sappia fare. Per aver tecniche di altri villaggi difatti si deve essere Mukenin (cosa che garantisce una maggior libertà).
Se esistono tecniche diverse nei vari villaggi è perché c' è una maggior affinità con un dato tipo e quindi sono state sviluppate quelle e non altre ^^

Non prendertela per questi piccoli appunti che ti faccio... E poi le dovrò pur sapere le regole di questo Gdr, no xD?

 
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Tekan
view post Posted on 10/6/2008, 15:30




CITAZIONE
Vaalin, scherzi, non me la sono mica presa, ci mancherebbe!^^
So benissimo che questo è il tuo compito!
Ad ogni modo comunque quel disegno ci poteva comunque essere secondo me, perché nella narrazone non specifico chi l'ha fatto, e poteva anche essere di uno studente che l'avesse vista eseguire!
Riguardo ai giorni dell'accademia, preferirei lasciare così, perché è una figata e poi hai detto che ti piace, no?

 
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Nagato-Pain
view post Posted on 11/6/2008, 17:10





...Quinta Fase: La prova decisiva (1° Parte)...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato


Il solito sorriso, faceva capolino sul volto del sensei alla fine dell'ennesima prova. Lo schienale della sedia cominciava ad essere scomodo e, così, il ragazzo si sporse in avanti appoggiando gli avanbracci sul banco e drizzando la schiena come si usa fare di primo mattino, appena svegli. La stanchezza si faceva sentire e cominciava a farsi largo nella sua mente il desisderio di un qualcosa più pratico e movimentato, si stava quasi annoiando...

Speriamo che adesso ci faccia fare qualcosa di più appassionante e coinvolgente, mi sto annoiando un pò e la situazione si sta facendo pesante....

Il chunin intanto passo alla valutazione delle esposizioni appena terminate dai ragazzi. Entrambi avevano fatto errori, Sai leggermente in minor numero rispetto al compagno, ma comunque aveva sottovalutato alcuni aspetti della storia. Un luogo straniero sarebbe di certo stato meno agevole per una fuga. Non ci aveva proprio pensato. Chiudendosi un secondo in se stesso ed isolandosi dall'esterno, ripensò alla prova trascorsa...

Già, non avevo calcolato queso fattore. Se mi fossi trovato in un villaggio straniero, non avrei avuto nessun supporto orientativo e materiale e sarei stato ancora più svantagiato...c'è da dire che essendo io un ragazzo molto chiuso non mi sarei mai allontanato dal villaggio senza un buon motivo...sarebbe dovuta essere una missione, e missioni soltarie sono improbabili perfino al grado Genin. Essendo Chunin quindi avrei avuto anche la possibilità di affrontare quei due, accatastando però la prima legge fondamentale per un ninja: rimanere nascosto ed osservare...bhè credo che sarebbe stata si più complicata la situazione ma sotto altri aspetti, più avvincente direi...

Riconnettendosi di nuovo con lo spazio che lo circondava, ricominciò ad ascoltare Kyon che era ancora intento a conversare con Tekan. Dopo poco riprese la sua espressione naturale ed annunciò che la classe si sarebbe spostata all'esterno, per la prossima prova...

Ah finalmente, sembra che mi abbia letto nel pensiero. Sapevo che saremmo arrivati a questo...una bella prova all'aperto mi seviva proprio per riprendermi dalla monotonia che comporta lo stare chiuso per molto tempo in una stanza.
Forse è l'ultima volta che vedrò quest'aula, si...ma infondo non mi fa molta nostalgia, solo tanta gioia. Una nuova vita sta incominciando ed è sempre meglio chiudere con tutto prima di incominciare qualcosa di nuovo...


Camminando, ora, nel corridoio adiacente alla porta dell'aula, si accorse che, il suo unico compagno di corso, si era attardato all'inerno di questa. Senza preoccuparsi del motivo, se ne estraniò e continuò a seguire uno sconsolato sensei con passo svelto.
Passando di fianco al custode dell'accademia, gli fece un cenno amichevole di saluto con la mano e gli sorrise, il vecchietto sorrise di rimando e lo salutò anchesso con un cenno della mano. Arrivato poco più avanti, senti Tekan rimontare, correndo, i metri di distacco che aveva accumulato e salutare con qualche scambio di battute il custode...


Di sicuro, quel ragazzo si fa amici ovunque...spero sappia sceglierli almeno...

Problema che il Nuroda non aveva di certo, il suo carattere, così chiuso e diffidente, non gli permetteva di farsi molti amici. Il passato condizionava fortemete il suo futuro, nonostante egli si fosse giurato che ciò non sarebbe dovuto mai accadere. Era impossibile per lui lasciarsi tutto alle spalle, in parte non sapeva chi era e quindi non poteva neanche farlo capire ad altre persone che, iquietate da ciò, lo ignoravano senza farsi molti scrupoli. Era l'ultimo dei loro pensieri, dare un pò di comprensione ad un ragazzo che non sapeva chi era e cosa avrebbe dovuto fare per ritrovare se stesso e quell'anno perso della sua vita. I genitori non sapeva se erano morti o se erano ancora vivi. Un ragazzino non dovrebbe avere di questi dubbi e questi pensieri, continuava a ripetersi, allora perchè lui li aveva? chi lo aveva condannato a tutto questo? la ricerca della verità, risultava ancora più difficile da solo. Avrebbe mai trovato qualcuno su cui contare e su cui fare affidamento nel momento del bisogno? oltre al lato ninja logicamente, aveva bisogno di un supporto morale che lo invogliasse a continuare quella sua lotta così apparentemente impossibile da vincere...

So che prima o poi troverò qualcuno disposto ad aiutarmi in queta ricerca, non mi arrenderò fino ad allora...

Durante i pochi minuti di cammino che divisero il gruppo dalla nuova area di lavoro, Sai, osservava distrattamente tutto ciò che lo circondava: gli ucceli volare in cielo, il verde delle foglie appena nate sugli alberi, il marroncino chairo di quei sentieri e tante altre cose che ogni volta gli facevano volare la mente in posti lontani e sconosciuti. Le mani in tasca a segno di una noia interiore da sfogare, i capelli mossi dal vento, tutto sembrava scorrergli addosso senza non preoccuparlo minimamente.
Guardando ora il suo compagno, cercava di capire veramente chi egli fosse, lo squadrò da capo a piedi e notò il suo sguardo indagatore cercare qualcosa per capire dove si stavano dirigendo.
Il sole era alto dritto sopra di loro, saranno state le dodici all'incirca ed il caldo si faceva sentire, cosa molto strana dalle parti di Kiri....


Che sole che c'è oggi. Chissà dove ci stiamo dirigendo, abbiamo già percorso qualche centinaio di metri...poco più avanti ci sono i campi di addestramento per le squadre genin...vorrà farci allenare da quelle parti?...sono luoghi abbandonati da dio quelli, perfetti per uno scontro però. Bene se è questo che accadrà, ben venga, ho voglia di misurami un pò con mister carisma qui...

Una recinzione alquanto fatiscente si affacciò da dietro un cespuglio d'erbaccia un pò più alto. L'entrata era poco più avanti. Un campo d'addesramento grande 225 metri quadri, come scritto su un paletto all'estremita opposta da quella dove si trovavano adesso, li accolse. La recinzione lo circondava per tutta la sua grandezza, andandosi ad intrecciare con degli alberi poco fitti qui e li...

Bhè un posto davvero calmo...molto adatto per un allenamento...

La voce del sensei annunciò lo scontro imminente, senza andarci pesanti logicamente. Così, solo per convincerlo che le nostre capacità bastino per un livello adatto al grado Genin....

Ci divertiremo un pò...

Accompagnando questi suoi ultimi pensieri con un piccolo sorriso del volto, si girò e guardò dritto negli occhi Tekan, gli si avvicinò con fare sicuro ed arrivato a mezzo metro da lui gli tese la mano dicendo...

Bhe lo sapevamo entrambi dove andava a parare il maestro, che vinca il migliore....

Quindi, sempre sorridendo, si andò a posizionare al centro dello spiazzo, prese un kunai dalla sacca, lo fece roteare su un dito e lo impugnò forte mettendosi in posizione per lo scontro...



...Dati Ninja...


Energia: Gialla
Chakra: 100 / 100
Stato mentale: Emozionato ed ansioso
Stato fisico: Illeso
Equipaggiamento rimanente:
-4 x Shuriken
-3 x Kunai
Equipaggiamento usato: //
Tecniche usate: //



Edited by Nagato-Pain - 11/6/2008, 20:58
 
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Vaalin
view post Posted on 11/6/2008, 17:22




CITAZIONE
Io intervengo solo per dare giudizi/correzioni. Sarà un po' come una vera sfida in Arena ^^

Il numero di turni non è prefissato, dipenderà da come si svolgerà il combattimento, ovverosia: più bravi sarete, meno durerà. In caso di Chakra tendente a 0, ferite ingenti, pericolo di morte o manifesta superiorità lo scontro si interrompe ^^

Buona fortuna, mettetecela tutta!



SPOILER (click to view)
La Gialla potete metterla ;)

P.S:
Vaal, non Van xD
 
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Nagato-Pain
view post Posted on 11/6/2008, 19:59




CITAZIONE
Moddato XD scusa per il nome ma mi sono confuso con un'altra persona XD

 
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51 replies since 7/4/2008, 22:58   1188 views
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