| Vaalin |
| | Legenda: Azioni/Narrazione -Parlato- +Pensato+ -Parlato (Altri)- Chapter 2: Second Test; Theory, part I Che dire, le cose prendono una piega imprevista e, francamente, forse anche un pochettino frustrante. Dei già pochi, rispetto al numero previsto, alunni che avevo trovato all' interno della classe una parte rimane ormai in misterioso silenzio. Eppure non mi pare di aver detto niente che possa aver provocato una simile reazione! Seriamente, cosa ho fatto? Non posso che provare dispiacere di fronte ad una simile situazione, sperando al contempo in un miglioramento +Almeno le presentazioni di tutti avrei voluto sentirle...+ penso, sconsolato. Eppure al momento di richiedere l' assegnazione ad altro impiego ero così entusiasta di fare il Sensei... mi allettava l' idea di lasciare qualcosa di me nelle teste delle nuove generazioni, di innestare in loro il seme della salvezza, sottraendoli ad un eventuale destino di morte. E devo dir che mi alletta tuttora, sebbene sappia di non essere in grado di farlo come invece credevo. Illusione era stato, ed è, il mio credere di poter salvare delle vite solo esponendo loro il risultato di una vita "altra", vissuta da un individuo diverso. Ma la vita non è forse fatta anche di fallimenti? Di cadute e fatica nell' alzarsi? Questo sarà uno dei miei tanti insuccessi, ma chissà, magari uno di quei fallimenti di cui andar fieri! È questo il motivo del mio agire, la consapevolezza di aver fatto ciò che dovevo e volevo fare, del resto non mi importa niente. +Per me questi nomi cosa saranno alla fine del corso? Rivedrò mai più i loro volti, udirò le voci loro?+ La risposta affiora spontanea, in modo intuitivo, nella mia testa, mostrandosi al mio intelletto in tutta la sua trista amarezza +Ovviamente no.+ Come piccoli uccelli che abbian messo alfine le piume e lascino il nido materno, li avrei visti io spiccare il volo, diretti verso chi sa quali mete, su chissà quali strade... Un pensiero decisamente malinconico, che esprime tutto il senso di consapevole impotenza, ma a cui non permetto di palesarsi. Il mio volto rimane tempio di equilibrata serenità; in fondo son tutte cose già pensate ed elaborate, sapevo a cosa andavo incontro nel momento stesso in cui avevo pensato di far il Sensei, perciò non permetto loro di offuscare il mio sorriso. Il primo a cimentarsi nell' esercizio appena esposto è Tekan - e chi sennò? - , che non tradisce certo la mia impressione su di lui: ricolmo d' energie. Un po' troppo, a dir il vero... Di certo, per chi abbia fatto promessa a sé stesso di pacato equilibrio, doverne seguire l' impazienza e l' iperattività non è semplice, ma in fondo non è per questo che si presuppone io venga pagato? +Vediamo se tutta questa sua vitalità lo aiuterà nell' esecuzione dell' esercizio o gli sarà d' ostacolo...+ quanto richiesto loro non è certo semplice, al livello cui si trovano un' immediata esecuzione corretta dell' esercizio è quantomeno improbabile, se non impossibile. E ne ho ben donde per dir così, visto che ho passato tre anni accademici consecutivi per eseguirlo nel modo giusto... Vabbe' che il mio fu un caso limite, ma ben rende l' idea della non semplicità dell' esercizio. Dopo aver dato uno sgraziato calcio alla sedia, Tekan dà inizio al primo test. Il modo con cui affronta la prova è forse carente di metodo, ma riesce in ogni caso a richiamare una considerevole quantità di energia. Considerevole per uno studente, ovviamente... Mantiene il Chakra a quel livello per innumerevoli secondi, ma non si accorge che in realtà l' esecuzione dell' esercizio non è buona come crede. Probabilmente pensa di esser riuscito a mantenere costante il flusso di energia per tutto quel tempo, ma agli occhi attenti di un Jounin, scarso sì, ma pur sempre tale, quale sono io, le imperfezioni saltano all' occhio. In realtà il Chakra non mantiene un livello veramente costante e col passare di secondi l' oscillazione del suo valore di intensità si fa più consistente. +Non può notarlo, ma più tempo mantiene questo alto afflusso di Chakra e più gli sarà difficile il resto dell' esercizio+ penso, analizzando la prova del mio alunno +senza contare che questa oscillazione del picco di energia non è un elemento positivo per la valutazione...+ Naturalmente so anche che questo difetto è normale, fisiologico direi. Molti studenti, me compreso a suo tempo, incontrano questa difficoltà: non essendo esperti nel controllo del Chakra, non possono vedere con la stessa chiarezza e precisione l' ammontare di energia. È difatti un particolare che solo un occhio allenato può notare... diciamo che è un po' come se usassimo strumenti di misurazione diversi per precisione. Dopo un tempo sicuramente eccessivo passato nell' eseguire la prima parte dell' esercizio, passa alla seconda, incontrando inevitabilmente delle difficoltà. +Dopo un simile spreco di energie e una tale perdita di regolarità nel mantenere il flusso massimo era inevitabile che la diminuzione non fosse esattamente gradata+ infatti si può notare una digressione non propriamente regolare, con momenti in cui il Chakra si abbassa bruscamente, per poi a volte risalire e dare l' impressione ad un occhio poco attento di un passaggio graduale +Nonostante tutto però l' impegno c' è ed anche una certa dose di bravura... Alla sua età io, arrivato a questo punto dell' esercizio, non avevo la sua determinazione nel continuarlo+ L' esercizio giunge infine alla sua conclusione ed un leggero alone a malapena visibile circonda Tekan +È incostante, va e viene, però l' esercizio nel complesso è sufficiente+ Sorrido al mio alunno, anche se il giudizio glielo darò quando anche gli altri avranno eseguito l' esercizio, voglio che sappia che la prova l' ha, bene o male, superata. Poi Sai Nuroda si alza e "chiede" di poter essere il prossimo, sorrido e faccio per rispondere quando, senza curarsi minimamente di me, si avvicina e si appresta ad eseguire l' esercizio +Perché ha detto "se permette" se poi non aspetta una mia risposta?+ penso, sconsolato. Fossimo in un anime la classica goccia di sudore, che in tante serie fa la sua comparsa in tali situazioni, si manifesterebbe certamente sul mio volto sorridente. Che dire? Un po' male ci rimango... Ma questi pensieri passano immediatamente in secondo piano, il mio compito è far loro da Sensei, quindi le mie necessità, le mie emozioni devono necessariamente essere trascurate. Anche lui esegue la prima parte dell' esercizio come il suo compagno, sebbene lievemente meglio. Lo osservo con volto attento: la sicurezza che mostra denota possibili precedenti allenamenti e, forse proprio per questo, una volta arrivato al picco massimo, non commette l' errore di indulgere troppo nell' autocompiacimento. Inizia la digressione, ma dopo un po' il flusso di Chakra si arresta +La diminuzione, sebbene presenti qualche sbalzo qua e là, è nel complesso corretta... ed è anche normale che abbia "fallito"+ Sorrido quando posa momentaneamente lo sguardo su di me: è tutto perfettamente in linea con le mie aspettative e con la normale esecuzione dell' esercizio. Rinnova l' intento, ma in corrispondenza di un rumore proveniente dall' esterno dell' edificio scolastico il secondo tentativo si interrompe. Al secondo segue allora un terzo tentativo e questa volta riesce nell' intento, sebbene anche per lui valgano le stesse considerazioni circa il mantenimento dell' ammontare minimo. Torna a sedersi, attendendo verosimilmente il mio giudizio, ma io aspetto ancora, invano, gli altri alunni. Infine, dopo qualche minuto di silenzio passato poggiato alla cattedra con le braccia incrociate, chino il capo ed emetto un sospiro +Accidenti, se questo compito da Sensei fosse una missione la potrei definire già un fallimento... Due soli alunni su quelli assegnatimi proseguono il corso...+ Rialzo la testa e mostro un artificioso, ma non discernibile come tale, sorriso -Bene ragazzi, avete parimenti portato a termine la prova con successo. Difatti lo scopo di questo esercizio non era riuscirvi subito né mostrare quanto poteste mantenere il Chakra a quei livelli, ma il provarci nel miglior modo possibile, avvicinandosi al massimo raggiungibile da uno studente- dico, alzando il dito indice della mano destra, come sono solito fare quando ho la presunzione di insegnare qualcosa -In questo il migliore fra i due è stato Sai, che, comprendendo maggiormente la difficoltà dell' esercizio, ha da subito tentato di avvicinarsi il più possibile a tale livello, senza commettere l' errore di credere di star eseguendo subito bene la prova. A parte le imperfezioni mostrate nel compierla, imperfezione che direi inevitabili, quasi fisiologiche, direi che avete compiuto il miglior lavoro possibile! li guardo, sorridente, per qualche istante, poi riprendo a parlare -A breve vi illustrerò il terzo esercizio, che consiste in una prova teorica. In questo modo potrete anche riprendere le energie consumate nel precedente test, ma prima vorrei spendere due parole sull' argomento del primo test, ovvero il Chakra- sollevo il sedere dalla cattedra e mi dirigo alla lavagna. Afferro un gessetto con la destra ed inizio a tracciare varie linee bianche sulla superficie nera e liscia. Quando mi sposto ciò che risulta visibile è uno schema dei vari tipi di Chakra e dell' efficacia sull' uno rispetto all' altro.
-Prima di tutto dovete sapere che non c' è un unico tipo di Chakra, ma che ce ne sono vari. A quelli che potete vedere qui alla lavagna aggiungete il Chakra medico, di cui non vi parlerò e del quale eventualmente vi informerete solo una volta Genin- Mi metto di lato allo schema ed indico uno ad uno ogni elemento, mentre spiego -Come potete vedere il fuoco batte il vento, che batte il fulmine, che batte la terra, che batte l' acqua, che batte il fuoco, per poi ricominciare tutto da capo. Katon, Fuuton, Raiton, Doton, Suiton, questo è l' ordine che dovrete ricordare per evitare spiacevoli incidenti sul campo di battaglia- già, sembrerà banale, ma ce n' è stata di gente che per una dimenticanza, o forse ignoranza, in materia ha perso la vita... -Ricordate sempre che il Chakra è ciò che dà al ninja l' accesso a tecniche straordinarie e perciò è assai caro al buon shinobi, ma non è tutto per lui. Sono fattori fondamentali la discrezione, la furtività, la segretezza, la capacità di simulazione e di dissimulazione. Tornando però al Chakra, esso è un' unione di energia fisica del vostro corpo ed energia mentale. Per questo motivo lo "impastiamo" avvalendoci di varie posizioni delle mani, come quella usata prima, dette sigilli- inizio ad eseguirli a velocità moderata con le mani e nel contempo parlo, facendo corrispondere ad ogni sigillo il suo nome - I più usati sono: capra, dragone, scimmia, serpente, cavallo, gallo, cane, bue, cinghiale, coniglio, tigre e ratto- li eseguo poi un' altra volta per mostrarglieli meglio -Adesso, quando avrò terminato di parlare, provate a comporli anche voi e sono disponibile a mostrarveli ancora- sorrido, come sempre, non conosco altro modo di relazionarmi agli altri se non esternando una falsa serenità interiore che è in realtà quel che vado cercando da sempre Successivamente vorrei che mi diceste cosa fareste voi nella seguente situazione: siete soli in un locale, seduti ad un tavolo mentre gustate il vostro pasto. Due individui dall' aria poco raccomandabile si siedono dall' altro lato della tavola ed iniziano a parlare fra loro, esprimendo esplicite minacce nei vostri confronti. Non sapete chi siano né i loro intenti né se sappiano che siete ninja. Il locale è mediamente affollato, è possibile muoversi con relativa facilità e poco lontano dal vostro tavolo vi è da una parte un bagno che dà sulla strada e da un' altra l' uscita. La strada fuori dal locale risulta abbastanza frequentata e la folla è considerevole. Cosa fate?
Eccoci di nuovo qui ^^ Mi scuso innanzi tutto per il tempo che vi ho fatto aspettare e per la noia che verosimilmente vi sto ispirando, ma spero abbiate ancora pazienza con me ^^"
Attualmente non inserisco il giudizio sui vostri ultimi post, ma in futuro lo farò certamente xP
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