The surrender of the accounts

Suna,casa Sandaime Kazekage.

Era una giornata come tutte le altre al villaggio della sabbia,il sole come sempre riscaldava tutto il paese,compreso abitanti e ninja e le tempeste di sabbia piombavano improvvisamente su figure sconosciute che vagavano per il villaggio e nel deserto. Come ogni mattina il giovane genin sunese si alzò abbastanza presto,erano quasi le otto. Aprendo le finestre come sempre si ritrovò a guardare il medesimo paesaggio di sempre,tante case di terra,circondate da una muraglia di roccia.

Ecco, ogni volta al mio risveglio mi ritrovo sempre nello stesso posto,devo cercare di cambiare aria per qualche giorno,così da poter vedere luoghi e persone nuove. E nel caso fosse divertente anche ad uccidere. Devo trovare un lavoretto o una missione di poco conto da fare,così da uscire da questo villaggio monotono.

Lasciata la finestra alle spalle,Sandaime si diresse con passo lento e un po’ assonnato verso il bagno,ci volevano sempre una decina di minuti prima di svegliarsi completamente e riuscire ad essere lucido. Arrivato nella stanzetta vicina,si avvicinò al lavandino e aprendo l’acqua si rinfresco la faccia,quasi istantaneamente si svegliò,quell’acqua fresca lo aveva fatto tornare attivo e scalpitante come sempre. Togliendosi il pigiama,si mise sotto la doccia,rinfrescandosi tutto il corpo con quelle goccioline piccole e fresche,che scorrevano sul suo corpo quasi diciottenne. Due cicatrici si potevano notare sul braccio sinistro del ninja,il suo braccio preferito,quello che sia in battaglia che negli scontri utilizzava maggiormente per infliggere dolore e danno al proprio nemico o avversario. Dopo aver finito di lavarsi per bene,compresi i suoi capelli neri scuri,lo shinobi prese il suo asciugamano e si asciugò tutto,per prepararsi a vestire per uscire. Ritornando nella stanza da letto,lasciando cadere l’asciugamano sul letto,prese dei vestiti puliti dall’armadio e se li mise,dei pantaloni nero scuro,lunghi fino alle caviglie,maglia con pesi marrone chiara e giubbotto anch’esso con pesi di colore marrone scuro. Per finire si mise una cintura nera e scese al primo piano,dove si trovava la cucina,giusto per fare uno spuntino prima di uscire. Come ogni mattina prese un po’ di pane e marmellata e spalmandola sopra se la mangio in pochi bocconi,ora che aveva la pancia un po’ soddisfatta,prese dall’armadio il porta kunai,che legò alla gamba destra,la bisacca porta armi che lego dietro,ad altezza vita,e i calzari neri,che infilò subito.

Dovrei avere tutto,quindi posso uscire

Incamminandosi per uscire,si ricordò del coprifronte che aveva lasciato sul comodino,così facendo una corsa risalì al secondo piano ed entrando nella camera prese il suo coprifronte e se lo legò al braccio sinistro. Tornò velocemente giù e uscì di casa. Finalmente era fuori. Iniziò a camminare per la via principale del villaggio,a quell’ora non era molto popolata,infatti quasi tutti gli abitanti erano ancora nelle loro case,solo alcuni ninja e alcune figure del villaggio giravano per le piccole e grandi vie di Suna.

Poca gente,meglio per me.

Questo fu il primo pensiero che balzò nella testa del sunese camminando per il villaggio,nessun disturbo,nessuna seccatura. Continuando il proprio tragitto verso l’uscita dal villaggio Sandaime guardando il cielo intuì che da lì a qualche ora sarebbe iniziata una tempesta di sabbia,una di quelle che quasi ogni giorno colpiva il villaggio. Un aria calda iniziò ad arrivare da ovest,e i capelli scuri del sunese iniziarono a muoversi,non era importante,ma era presagio di una tempesta assai forte,diversa dalle altre. Arrivato alla piccola entrata/uscita del villaggio il giovane genin si fermò per parlare con la guardia,un neo-chunin promosso da poco.

Buongiorno,Saikure,vedo che ti hanno messo di guardia dopo la tua promozione,proprio un bel lavoretto.

Il ninja che era girato verso la grande muraglia del villaggio si girò verso la provenienza della voce,riconoscendo il ninja.

Buongiorno a te Sandaime,si hai ragione. Vedo che però non ha perso l’abitudine di uscire spesso dal villaggio. Non è vero?

Come sempre Saikure,aveva quell’aria di giocosità che il genin sunese non aveva mai visto in nessuno,il neo-chunin prendeva quasi sempre le cose come se fossero un gioco è un giorno ne avrebbe pagato le conseguenze.

Si,il villaggio ultimamente è monotono,non essendoci divertimento lo vado a cercare fuori,così mi sgranchisco un po’ le gambe,che sono due giorni che non faccio un bel viaggetto. Comunque ci sentiamo quando torno,spero in serata,ma non ne sono sicuro.

Detto questo lo shinobi,con un cenno del capo salutò l’amico è percosse la piccola strettoia prima di trovarsi davanti alla visione dell’immenso deserto. Era finalmente fuori da Suna,non c’è la faceva più a rimanere tra quelle mura,voleva un po’ di libertà. Iniziò a camminare senza meta tra le dune del deserto,allontanandosi sempre di più,e di conseguenza vedendo scomparire il villaggio della sabbia. Ora c’erano solo più lui e l’infinita sabbia marrone ce lo circondava. Neanche un piccolo rumore disturbava quella quiete così silenziosa,solo il vento che sventolava in aria granelli di sabbia. Questa tranquillità si poteva definire pace totale.
Avanzando sempre maggiormente verso i meandri del deserto,nella mente di Sandaime,balzò un vecchio ricordo,avvenuto ancora prima di conoscere la sua abilità innata,una questione che negli ultimi mesi aveva lasciato in secondo luogo e aveva messo al primo posto la sua felicità con Faira,ma ora era tempo di ritornare alle ricerche. Dall’ultima volta che aveva incontrato la banda,aveva sentito dire ce qualcuno si era salvato e aveva informato il capo dell’organizzazione,che reagendo alla notizia aveva aumentato le scorribande tra i villaggi più piccoli e di conseguenza più indifesi. Era solo da poche settimane che la notizia gli era giunta e la vendetta che per tanto tempo aveva meditato,forse a breve si sarebbe compiuta. Ma come ben tutti sanno,va gustata pian piano,fino all’ultimo,come se fosse un piatto prelibato.
Continuando a camminare,avvistò un villaggio di collegamento,non era molto grande,ma di certo era un buon posto per ricavare informazioni sulla banda criminale. Avvicinandosi sempre di più Sandaime,decise di correre per affrettare i tempi e notando che la tempesta era imminente,da lì a una ventina di minuti,sarebbe scoppiato il putiferio. Toccando a ogni balzo con un piede,il soffice suolo,il sunese si avvicinò sempre di più,fino a ritrovarsi all’entrata del villaggio.
Come immaginava,quasi tutti gli abitanti si stavano rifugiando nelle proprie abitazioni per proteggersi dalla tempesta,così,anche il genin decise di trovare riparo e camminando nella via spopolata,trovò un piccolo chiosco,abbastanza riparato dalle case circostanti.

Bene,è quello che fa per me,starò lì fino a quando la tormenta non cesserà o diminuirà di intensità,così da permettermi di continuare il mio viaggio alla ricerca di informazioni.

Entrando nel chiosco,il sunese si pulì un po’ le vesti,togliendosi i granelli di sabbia che il vento gli aveva sparso per l’abito e i capelli. Come locale era abbastanza carino,gente che si riparava c’è n’era,e si stava anche abbastanza bene. Visto che di persone c’è n’ erano,Sandaime colse l’occasione di chiedere informazioni utili. Prima però di fare questo si avvicinò al bancone e chiese una bibita fresca,per rinfrescare la gola,che durante il tragitto si era un po’ seccata.

Mi scusi signore potrebbe darmi una bibita fresca?

Il barista che era completamente dall’altra parte del locale,sentendo la voce del ragazzo,finì di servire il cliente,per poi avvicinarsi al genin di suna.Era un uomo abbastanza robusto,con capelli marrone chiaro,a prima vista sembrava una persona scorbutica,ma con il passare dei minuti,chissà cosa si scoprirà…

Buongiorno ragazzo,ho sentito che vuole una bibita,gliela porto subito,aspetti solamente qualche secondo che gliela preparo.

Voltandosi dall’altra parte del bancone,con le spalle rivolte allo shinobi,prese una bottiglia e la verso in un bicchiere,appena tutto fu pronto si giro nuovamente e porse la bevanda al sunese

Ecco a lei.

Così diede la bibita allo shinobi che la bevve tutta in un sorso solo,rinfrescando finalmente la sua gola. Dopo aver posato il bicchiere il giovane genin si avvicinò alla finestra,dando uno sguardo fuori,la prima cosa che notò fu che la tempesta tanto attesa era arrivata,aveva una potenza molto elevata,così che non si poteva vedere dall’altra parte della via. Essendo rimasto isolato,in quel locale,Sandaime si avvicinò a un cliente che era seduto ad un tavolo e chiese con la maggior gentilezza che riusciva ad avere

Buongiorno,vorrei farle delle domande,è disposto a rispondermi?

L’uomo,che era voltato di spalle,alle parole dello sconosciuto non mosse un muscolo per voltarsi,sembrava quasi che non ci facesse caso. Al sunese venne uno scatto d’ira,che però riuscì a stroncare al nascere,facendo comparire un sorriso beffardo sul volto,a questo punto cercò di formulare la domanda,cercando di rimanere il più tranquillo possibile.

Mi scusi signore,forse non mi ha sentito,ma le ho fatto una domanda,accetta?

Sandaime aspettò qualche minuto ma quella figura non era intenzionata a muoversi,così,colto da un po’ di aggressività prese un kunai molto velocemente e lo puntò alla gola dell’uomo,ora voleva vedere se lo ignorava ancora. Guardando il braccio il genin di suna notò sull’avambraccio sinistro un tatuaggio,raffigurante uno scorpione. Al solo vedere quell’immagine,gli occhi del ninja da neri passarono a un rosso intenso,ma appena se ne accorse,l’uomo lanciò un kunai con carta bomba contro la parete in fondo al chiosco,che al contatto esplose,facendo crollare gran parte dell’edificio,colpendo la gran parte dei presenti all’accaduto. Colto dall’ira,Sandaime taglio la gola all’uomo,che cadde a terra,perdendo sangue dalla ferita letale.

Uno in meno da eliminare.

Il genin sunese iniziò a spostare i detriti che erano caduti dal soffitto dell’edificio,cercando di trovare i clienti che erano stati colpiti duramente dai pezzi di parete che sono scoppiati. Dopo aver trovato tre persone,ferite in modi diversi,ma comunque abbastanza facili da curare,il ninja concentrò nella mano sinistra il chakra,che prese subito un colore verde chiaro.



Così poggiando la mano sulle ferite di ogni singolo cliente,si formò un aura di energia,che iniziò a curare lentamente le ferite di ognuno.



Le ferite iniziarono prima a cicatrizzare e poi a tornare normali,la pelle era nuovamente libera. Passarono quaranta minuti è tutti i feriti tornarono come nuovi. Il sunese si scusò con il proprietario,ma prima di lasciare l’edificio mezzo distrutto chiese ai presenti.

Qualcuno di voi,sa dove si trova il covo della banda dello scorpione,ne avrei bisogno urgentemente.

Per circa cinque minuti nessuno degli abitanti di quel villaggio rispose,quando un uomo non molto alto,avanzò verso il ninja,con passo un po’ zoppicante,aveva molte ferite presenti sul corpo.

Scusa ragazzo,io ho sentito dire che il covo di quei banditi si trova in un villaggio di collegamento a quattro ore di cammino da qui,dovrebbe essere un grosso edificio al centro della piazza. Non dovresti sbagliarti,è molto visibile e attira molta attenzione,ma ti avverto,ci sono molte guardie che proteggono quel posto.

Sandaime ringrazio molto velocemente l’uomo,e lasciò immediatamente l’edificio,doveva partire il prima possibile per Aukure.Appena uscì dal chiosco,la tempesta era passata e il cielo era nuovamente visibile e azzurro. Camminando iniziò a dirigersi verso il luogo indicato dall’uomo,erano solamente le undici di mattina,e di sicuro sarebbe arrivato in tempo al villaggio per pranzare e poi muoversi abbastanza furtivamente per entrare nella grande villa del capo dell’organizzazione.
Ad un certo punto Sandaime dopo quasi quattro ore di cammino,intravide tre figure sconosciute in lontananza,allora fermandosi,cercò di imbacuccarsi bene,per non farsi vedere molto,di conseguenza avanzò con passo lento e furtivo,sempre tenendo d’occhio le tre figure in lontananza,a circa venti metri di distanza.

Mi sa che dovrò combattere prima di quanto avessi immaginato,meglio,almeno mi terrò in allenamento per il caos che succederà dopo. Sarà meglio fare poco rumore.

Così continuando a camminare,tenendosi basso,si avvicinò il più possibile a quei tre uomini appostati come sentinelle. A circa dieci metri da loro,c’era una roccia abbastanza grande da nascondere tutto il corpo del sunese.Così arrivato ad essa si nascose,cercando di vedere se lo avevano visto o sentito. Tutto era normale,nessuno dei tre uomini si era all’armato,non si erano accorti di nulla,così il genin della sabbia poté elaborare una strategia per sbarazzarsi di quei tre.

Devo prendere in considerazione ogni minimo particolare presente nelle vicinanze,così da poter sfruttare a mio vantaggio. Ricapitolando,io sono solo mentre loro sono in tre,quindi sono già in inferiorità numerica. Nei dintorni,oltre alla sabbia c’è qualche roccia,luogo perfetto per difendersi da un probabile contrattacco nemico.

Pensandoci su per qualche minuto a Sandaime venne un idea che avrebbe potuto funzionare,però c’era il rischio di essere scoperti. Così ricordandosi l’aspetto del bandito ucciso recentemente,compose un sigillo,così si creo una nuvoletta di fumo,che ricoprendo tutto il ninja,lo fece riapparire con un altro aspetto,molto diverso dal suo.

Era diventato l’uomo appena ucciso,che però le tre sentinelle non sapevano ancora,o almeno si sperava. Così controllando che non ci fossero stati problemi,il genin si alzò in piedi e si mise a correre verso i tre uomini di guardia,urlando.

Allarme,allarme,ci attaccano al villaggio,sono dei ninja del villaggio della sabbia,ci hanno scoperti,dobbiamo avvertire il capo in fretta,ho scopriranno anche il villaggio in cui ci nascondiamo.

Le tre sentinelle,allarmate,si consultarono un attimo,dovevano decidere il da farsi. Alla fine,uno dei tre,corse verso il nascondiglio,mentre gli altri due rimasero lì a controllare che nessuno si avvicinasse. Ora la distanza tra il sunese travestito è le guardie era di appena un metro,come al loro solito i due uomini guardarono intorno,per pattugliare la loro area. In quel preciso istante,quando si stavano per girare il genin prese due shuriken e lì lanciò verso di loro,uno verso la schiena e l’altro verso il cuore del compagno. Nonostante i due si accorsero,non fecero in tempo a evitarli e furono colpiti in pieno,cadendo a terra inermi. Sandaime si riprese le sue armi è le pulì per bene,per non lasciare traccia del loro lurido sangue. A questo punto la strada era libera,non c’era più nessun ostacolo che poteva impedirgli di arrivare dal grande capo della banda.Così il giovane ragazzo,tornato normale,si incamminò nuovamente verso il villaggio,mantenendo un passo sostenuto,e stando molto attento ai movimenti intorno a lui,dal muoversi del vento ai possibili ninja o banditi che lo inseguivano. Nel giro di trenta minuti lo shinobi arrivò al nascondiglio della banda,come villaggio era davvero molto grande e come aveva detto l’uomo al chiosco,la villa si vedeva persino da fuori città.

Bene,la prima parte del piano è stata effettuata,ora devo trovare il capo è ucciderlo,insieme a tutti i suoi sottoposti.

Vedendo una locanda appena entrato nel villaggio,il ninja con passo lento si avvicinò,osservando in giro se c’era qualcosa di strano. Non trovando niente entrò nell’ edificio,sedendosi a un tavolo e aspettando qualcuno che venisse a chiedere l’ordinazione.

Devo stare calmo,non devo farmi prendere dalla rabbia,se rimango tranquillo darò meno nell’occhio e potrò arrivare più facilmente all’interno della villa. Quindi calma e tranquillità.

Dopo pochi minuti arrivò una cameriera,con un foglietto e una matita per prendere le ordinazioni.

Buongiorno cameriera,vorrei un ramen è un the alla pesca per favore

La ragazza prendendo l’ordinazione si girò e sparì nella cucina del locale

Il locale era al quanto rumoroso,molti clienti parlavano ad alta voce,altri si picchiavano,altri litigavano,erano in pochi a stare tranquilli al loro tavolo. Già da queste prime sensazioni si poteva capire che questo villaggio è al quanto caotico e pericoloso. Dopo una quindicina di minuti,la cameriera tornò con l’ordinazione pronta e la posò sul tavolo del ninja sunese

Ecco a lei,sono trenta ryo.

Il ragazzo,guardando in una tasca del giubbotto prese i soldi necessari e li diede alla ragazza,che appena ricevuti,tornò al suo posto dietro al bancone.
Sandaime iniziò a mangiare tranquillamente,non aveva fretta,tanto sapeva dove si trovava la banda e quindi non avrebbe avuto problemi di tempo. Dopo aver mangiato il ramen e aver bevuto il the,il ninja si alzò e uscì dall’edificio senza farsi notare dai presenti. Era di nuovo all’aria aperta e ora doveva trovare il modo di entrare nell’edificio,forse a quest’ora la sentinella che era rimasta in vita aveva avvertito il suo capo,quindi l’unica alternativa era l’agilità e la velocità di azione. Entrando in un vialetto poco illuminato il sunese controllò il proprio equipaggiamento,era abbastanza ampio ed utile. Ritornando alla via principale,lo shinobi iniziò a girare intorno alla villa,facendosi notare dagli abitanti del posto. Nessuno sapeva il suo obbiettivo,quindi potevano solo immaginare,dopo averlo ispezionato esteriormente,decise che il suo attacco sarebbe avvenuto poco prima che il buio coprisse tutto con la sua ombra e la sua misteriosità.

[...]

L’ora era giunta,finalmente il genin si sarebbe messo in azione per finire il lavoro che aveva iniziato quasi un anno fa tra quelle montagne. Non c’era tempo da perdere,bisognava essere veloci e precisi. Così si coprì la parte inferiore del viso,lasciando visibili solo gli occhi,appena fu pronto iniziò a balzare velocemente sul tetto dell’edificio vicino. Poi continuò fino ad arrivare alla villa,da lì inizio a salire in cima con estrema prudenza e in modo silenzioso e furtivo. Anche il buio della notte dava un piccolo aiuto nascondendolo nel proprio buio. La stanchezza non si era fatta ancora sentire,poiché durante tutto il giorno il ninja aveva risparmiato le energie per questo momento tanto atteso.

Da ora in poi massima prudenza. Devo farcela.

Trovando una finestra socchiusa,entrò finalmente nella villa,si trovava al quarto piano,mentre del capo non sapeva ancora dove potesse trovarsi. Notando che c’era un enorme silenzio Sandaime decise di rafforzare l’udito,così da sentire meglio i movimenti intorno a lui.


Camminando con passo felpato e silenzioso,ispezionò il quarto piano,non trovando né una guardia né il capo. Fino ad adesso era andato tutto bene,nessun ostacolo. Così decise di scendere al terzo piano,mentre scendeva sentì dei passi arrivare proprio da quel piano,così concentrando il chakra nei piedi si attacco al soffitto,rimanendo nell’ombra. Quando la guardia passo proprio sotto di lui,il giovane ragazzo si lasciò andare e atterrando sopra all’uomo,gli ruppe l’osso del collo,lasciandolo a terra senza vita. Quel piccolo rumore però allarmò le altre guardie del piano,che accorsero velocemente nel luogo dell’ accaduto. Vedendo il corpo del loro compagno morto si avvicinarono e proprio in quel momento Sandaime sbucò fuori dall’ombra e componendo velocemente quattro sigilli poggiò una mano a terra,che fece comparire un muro di roccia dal pavimento,che intrappolò le guardie,imprimendo altro chakra nella gabbia,spuntarono delle lance,che trafissero tutti i membri al proprio interno. Prima di morire però le loro grida di dolore e di paura si sentirono per tutta la villa ,svegliando tutti.



Questa non ci voleva,ora dovrò ....

Non riuscì a finire la frase che sentì dei passi avvicinarsi da direzioni diverse. Non avendo il tempo necessario a nascondersi,venne colto alla sprovvista e colpito alle spalle,svenendo.
Si risvegliò in una stanza buia,con una sola candela accesa,al centro. Un uomo era di guardia,non mollava mai lo sguardo sul sunese,poiché frugando nei suoi vestiti avevano trovato il coprifronte del villaggio della sabbia e avevano capito che ero qui in missione,ma non sapevano ancora di cosa si trattava. Ad un tratto la porta della stanza si aprì ed entrò una figura molto robusta,accompagnata da due spadaccini.Gli ultimi due entrati si avvicinarono al ragazzo,puntando la loro katana verso il suo petto.Le mani del sunese erano legate molto strette dietro alla schiena.A quel punto la figura robusta,di cui non sapeva ancora il nome iniziò a parlare con tono minaccioso .

Chi sei e cosa sei venuto a fare nella mia villa?

Per qualche minuto lo shinobi rimase in silenzio e non disse nulla,poi ad un tratto proferì parola

Non ti interessa

A quella risposta l’uomo fece un cenno ai due spadaccini,che con la loro katana fecero un taglio prima sul petto del ragazzo e poi sul braccio sinistro.

Ahh!

Un piccolo urlò di dolore uscì dalla bocca del sunese,che però finì quasi immediatamente. Il sangue iniziava a zampillare velocemente fuori,macchiando il vestito del ninja e il pavimento.

Vedo che sei un ragazzo alquanto resistente e duro,ma io saprò come farti abbassare le ali.

Sandaime alzando lo sguardo verso quella figura enorme,mostrò i suoi occhi rossi pieni di odio e rabbia.

Non mi toccherai neanche più con un dito.

Detto questo concentrò il chakra,che velocemente si trasformò in ferro,tagliando le corde che gli tenevano prigioniere le mani. Ora si che il vero scontro poteva incominciare e ci sarebbe stato da divertirsi. Mutando la sabbia nera in biglie di ferro,con un movimento di mano le lanciò verso i due spadaccini e la guardia,colpendoli gravemente al petto e alle gambe. Il capo rimase impassibile,sembrava a proprio agio in quel momento,così il genin decise di eliminare velocemente le seccature e con dei movimenti rapidi prese la katana a uno dei due spadaccini e la conficco nel cuore di uno di essi,mentre all’altro,con un calcio ben assestato,lo fece sbattere contro la parete,così pugno gli ruppe la mascella,lasciandolo a terra inerme. Quella stanza era diventata un cimitero di morti,su cinque persone,due erano morte,mentre una aveva perso i sensi. L’uomo,avanzando velocemente colpì il sunese in pieno petto,facendolo volare contro la parete,rompendola e oltrepassandola,finendo sul terrazzo. Il colpo era stato molto duro,e aveva creato alcuni danni al ninja,con un po’ di fatica Sandaime si alzò,in quel preciso istante il capo uscì anch’egli sul terrazzo,con tutta la sua stazza. Fino a quel momento il ragazzo aveva utilizzato molto chakra,rimanendo quasi senza chakra,la sua unica speranza era utilizzare la sua tecnica segreta,che forse avrebbe ucciso finalmente il capo della banda. Concentrando tutto il ferro che era in possesso il ninja di suna,creò un enorme ammasso di sabbia nera,molto compatta e resistente che si scagliò verso il capo,sommergendolo completamente.



Ora è finita finalmente

Aspettando dieci minuti,Sandaime sciolse la tecnica facendo tornare la sabbia nera com’era prima. Il capo anche se robusto non era riuscito ad uscirne vivo dallo scontro. Così iniziò a cercare il suo equipaggiamento per la villa. Quando arrivò finalmente ad una stanza,dove all’internò si trovava tutta la sua roba,compreso il suo coprifronte di Suna.

Bene,ora posso andarmene,ma prima devo lasciargli un ricordino.

Così prendendo un sigillo esplosivo lo attacco ad un kunai e correndo fuori dalla villa,ad una distanza sufficiente,lanciò il kunai,che a contatto con la villa esplose,facendo crollare tutta la struttura. Con tutto il fiato che aveva balzo da duna a duna del deserto,fino ad arrivare al piccolo villaggio che aveva visitato la mattina. Lì si fermò a un vicolo,dove medicò le ferite. Però,mentre stava per alzarsi,la stanchezza lo colpì e si addormento in quella area buia.
Alla mattina del giorno seguente,più fresco e rilassato riprese il viaggio di ritorno verso casa.