Corso S-11

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TheFizs
view post Posted on 31/1/2008, 01:24




CITAZIONE


.:Corso Accademico Suna-11:.


Partecipanti

PGUtenteEsito
Kaorifa94isthebestBOCCIATO
AxelAxel.PROMOSSO
Maryam Tarkianmaryam96BOCCIATA
Sabaku no LorenzoMaster_NinjaPROMOSSO
Mark delle Sabbie Rossejirachi shinyESCLUSO


Sensei
Deidara (TheFizs)




Salve a tutti e benvenuti. Premetto che questo corso non è rivolto a coloro che non hanno intenzione di impegnarsi a fondo nel migliorare la loro idoneità con questo Gdr, per cui chi si è iscritto sperando di esser promosso scrivendo 4 parole buttate alla rinfusa, è pregato di ritirarsi, poiché risparmierà al sottoscritto di bocciarlo.

Il prerequisito fondamentale che richiedo è la serietà nel modo in cui rappresentate il vostro Pg in tutti i vostri scritti. Questo Gdr è un universo in cui voi avete la possibilità di muovervi, oppure di muovere il vostro alter ego, ma per poterlo fare dovrete rispettare le sue leggi. Per voi, esse dovranno essere quelle della realtà, con in aggiunta le capacità del vostro Pg e la descrizione dei luoghi che l'anime/manga offre. Se non le rispettate, non potete vincere uno scontro, non potete portare a termine un'azione, non potete fare nulla, poiché le vostre azioni non appartengono al Gdr di questo Forum, ma casomai a quello di paperino o, peggio ancora, di quello de la storia infinita.

Col discorso precedente volevo dire che, prima che cominciate a scrivere, è bene che leggiate attentamente i regolamenti del Gdr. Posso correggere senza problemi i vostri errori di mal interpretazione, o casomai errori di incompatibilità fisica, ma non sarò indulgente se non verranno rispettate le descrizioni delle tecniche, oppure commettere autoconclusivismo (cosa gravissima) o fare upgrade immaginari al vostro Pg non seguendo i regolamenti.
Le discussioni sulle mie decisioni sono sempre bene accette, e se avete dubbi non esitate a contattarmi.

Nella realizzazione del vostro post innanzitutto non dovrete commettere errori di scrittura, poiché sono facilmente evitabili con l'utilizzo di un correttore ortografico come quello presente in word. Cosa importante è la chiarezza dell'esposizione della narrazione, la ricchezza di particolari e la coerenza che utilizzate nelle descrizioni del Pg, dell'ambiente e delle storie. Non formalizzatevi solo sull'aspetto grafico del post e della formattazione dei testi, poiché viene prima il testo della bravura grafica. Essa è comunque utile a rendere il post più interessante, per cui è ovvio che un utilizzo minimo è indispensabile, e naturalmente sarà comunque valutata. Per poter migliorare, potrete chiedere a me qualche ulteriore consiglio anche fuori dal corso, sono a disposizione, ma badate che è leggendo che imparate davvero come si ruola. Nelle sfide, nel NW, e in tutte le sezioni avete a disposizione molto su cui prendere spunto.

Inizierete a postare voi, nell'ordine de "il primo che arriva gode" e dovrete attenervi a queste specifiche:
- avete ricevuto da una settimana a casa una lettera di avvenuta iscrizione all'accademia di Suna.
- cercate di rappresentare i luoghi del Sunagakure quanto più fedeli possibile a quelli dell'anime.
- descrivete qualche giornata o qualche momento particolare avvenuto tra l'arrivo della lettera e il giorno della convocazione.
- dovrete entrare in un'aula al primo piano, la S-11, e aspettarmi lì, io posterò dopo di tutti.
- potrete postare tutti entro 5 giorni esatti dalla data di creazione di questo topic, dopodiché se non troverò una vostra giustificazione in spoiler per l'impossibilità di ruolare, quando posterò, coloro che non hanno postato verranno automaticamente esclusi.

Postate sempre una legenda in spoiler o in quote dei diversi tipi di narrazione, quali ad esempio il parlato, il narrato, il pensato etc.

Vi auguro un buon divertimento.


SPOILER (click to view)
E' stato modificato il tempo limite per via del mancato invio del mp da parte mia, a causa di problemi di connessione.


Edited by TheFizs - 23/5/2008, 23:47
 
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fa94isthebest
view post Posted on 31/1/2008, 16:25




Kaori da quando era un bambino di 4 anni desiderava essre ammesso all'accademia ninja di Suna.Il padre era morto in missione per il vilaggio e la mamma non l'aveva mai conosciuta.Arrivato all'età di accademia e non vedendo arrivare la lettera aveva paura di non essere accettato.In realtà kaori conosceva già alcune tecniche che gli aveva insegnato suo nonno che poi uccise. Il nonno era un maestro dell'accademia di Suna ormai in pensione ma insegno a Kaori come impugnare il kunai,come lanciare le shuriken,la tecniche della trasformazione,della moltiplicazione del corpo,il soffio del vento,il muro di vento,la tecnica delle sabbie minore,il bastone del soccorso e la tecnica della brezza del vento.kaori passava le sue giornate andando nei mercati per poter rubare del cibo per mangiare non avendo genitori che provvedessero a lui e andando a trovare il suo unico amico,un ragazzino della sua età che era gravemente malato e che ormai stava solo in ospedale e i medici gli avevano diagnosticato una malattia inguaribile per cui morirà lentamente.Kaori viveva in una capanna tutta rattoppata che aveva trovato tre anni fa abbandonata in un vicolo e non avendo una casa pensò che sarebbe stato meglio vivere in quella capanna che dormire tutte le notti sotto le stelle
Quel giorno trovò nella porta della sua capanna una lettera.Il cuore gli batteva fortissimo nel suo petto e pensava che sarebbe uscito privandolo della sua vita:era stato finalmente accettato all'accademia!Kaori era talmente felice da non riuscire a controllarsi e corse in strada urlando.Tutte le persone che lo videro pensarono che era un pazzo ma lui non ci faceva caso e corse fino all'ospedale per dare la notizia al suo unico amico ma lì trovò un'amara sorpresa:il suo amico era morto.Corse nella sua tenda e scoppio in un grande pianto che terminò solo due ore dopo.
Doveva aspettare ancora una settimana prima dell'inizio dell'academia ma Kaori non riusci a dormire per niente in questi 7 giorni che passò nella sua capanna a pensare come sarebbe stato vivere nell'accademia senza bisogno di rubare per poter vivere.Pensò anche al suo unico amico che era morto prima di sapere che il suo amico era stato ammesso all'accademia e pianse ancora per lui.Arrivato il giorno decisivo si alzò la mattina presto quando il sole non si era ancora alzato e si diresse nella sua futura casa.Kaosi sapeva che non sarebbe stato facile arrivare all'accademia in quanto era molto distante e doveva attraversare il deserto per almeno un'ora ma era molto determinato nel suo scopo.
Per la strada Kaori incontrò altri ragazzi che stavano andando all'accademia e ne approfittò per conoscerne alcuni ma non strinse amicizie perchè non gli sembravano molto simpatici.Quando finalmente il sole spuntò dal deserto Kaori si sentì un calore che gli invadè il corpo e si sentì ancora più determinato a raggiungere l'accademia ma un 'altro ostacolo si creò:una tempesta di sabbia era davanti a lui ma nula loavrebbe fermato e stringendo i denti andò avanti.Intanto pensava se fosse stato assegnato ad un buon maestro ma poi pensò che non importava perchè tanto sarebbe riuscito comunque ad essere promosso a tutti i costiDopo lunghe ore di viaggio e di sforzo Kaori arrivò davanti all'accademia e gli si presentò davanti uno spettacolo da mozzare il fiato:un grandissimo castello con quattro torri costruito interamente di sabbia altissimo si ergeva davanti a lui e rimasea contemplarlo a lungo tempo fino a quando si ricordò che la lezione sarebbe iniziata a breve.Entrò attraverso una porta immensa e una persona lo accolse chiedendogli quale era il suo corso e Kaori rispose S11.Il signore disse allora che doveva andare al pimo piano in fondo e avrebbe trovato l'aula e gli disse anche era stato fortunato ad essere inserito in quella classe perche il maestro era il migliore di tutta l'accademia di Suna.kaori allora ripensò a quello che aveva pensato prima:il maestro è molto importante e si sentì molto fortunato anche se pensò che il maestro gli avrebbe dato molto da fare.Salì emozionato le scale che lo avrebbero portato ad una vita nuova.L'aula era proprio davandi a lui ma per qualche strano motivo non aveva il coraggio di aprirla fino a quando una voce gli dissi di entrare.Kaori si fece coraggio ed entrò nell'aula:era il primo.

Edited by fa94isthebest - 1/2/2008, 11:15
 
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maryam96
view post Posted on 1/2/2008, 19:14




SPOILER (click to view)
parlato
pensato da maryam
narrato

Maryam era una ragazzina che viveva con sua zia. I suoi genitori era morti in missione quando lei aveva due anni.Ancora ricorda le ultime dolci note pronunciate dalla madre, Kumina, per farla addormentare l'ultima sera.Suo padre, era un ninja molto forte, ed era diventato Capitano Anbu prima di sposarsi.E voleva molto bene a Maryam.
Poi un giorno, i suoi genitori erano stati chiamati per una missione e da quel giorno non li vide più. Sua zia Kunasa le diceva di non preoccuparsi, sempre con un accento sospettoso.
Passati cinque anni, sua zia le rivelò che i suoi genitori erano morti. Tutti i suoi amici cercavano di consolarla, ma nessuno riusciva a far fiorire un soriso su quel viso solo, sconsolato e triste. Poi, all'improviso, ritormò come prima, sorridente e gentile com'era sempre stata.
Spiegò a sua zia che una notte aveva sognato la madre defunta che, accarezzandoli le guance rosee, che lei sarebbe stata per sempre con lei, anche se Maryam non la vedeva.Poi le rivelò che lei aveva nascosto sotto il suo letto un libro di medicina, perchè lei era stata un ninja medico molto esperto e voleva che quel libro, in cui aveva scritto tutti i segreti della medicina, andasse a sua figlia.
Quando Maryam aveva trovato il libro, era stata così contenta che da quel giorno cominciò a sperimentare ciò che aveva scritto la sua dolce madre nel libro.
Di conseguenza, ora sapeva quali piante curavano e quali no.
Il problema era che a Suna, tutta incredilmente circondata da sabbia, qualche roccia e rarissime piante, le erbe mediche venivano fatte crescere nella serra, ma era molto difficile.Per fortuna, sua zia, molto esperta, aveva una serra dove coltivava innumerevoli erbe, frutti di bosco, di cui Maryam era ghiotta, sopratutto lamponi,e altre piante.
Maryam, intanto cresceva sana, bella, felice, leggendo molti libri e sua zia le insegnava come lanciare gli shuriken, i kunai, alcune tecniche e molte altre cose.
Poi, un giorno sua zia le diede una lettera.

Leggi questa lettera, Maryam...

A Maryam battè forte il cuore: forse l'avevano accettata all'accademia...
Aprì lentamente la busta, la lesse... e sorrise. Era stata accettata all'accademia e tra una settimana ci sarebbe andata.E così una settimana passò, col dodicesimo compleanno di Maryam in cui sfortunatamente si era rotta il mignolo e sua zia la consolò col suo regalo:un bellissimo cerchietto nero con sopra delle pitre finte.
Arrivò il giorno tanto atteso che Maryam si svegliò all'alba e restò sdraiata nel letto.

...Oggi è il grande giorno...finalmente potrò imparare a essere una vera ninja...mi impegnerò al massimo...

Alla fine si alzò, si mise la sua maglietta rosa-bianca, i jeans blu e poi si pettino i lunghi capelli castani, che alla luce del sole emanavano riflessi rossi, ereditati dalla madre. Poi si fece la coda,chiusa, si misa il cerchietto e pettino il ciuffo che cadeva sulla fronte dalla parte destra: lungo fino a sotto l'occhio.Lo spostò un po' e corse in cucina, da cui proveniva l'aroma del tè che sua zia gli preparava la mattina.

Buondì Maryam, sei pronta?

Maryam annuì timidamente, ma sorridendo.Bevve il tè velocemente e mangiò.
Uscì di casa e si incamminò verso l'accademia. Tutti la salutavano e lei ricambiò sorridendo timida.
A ogni passo, una nuvola di sabbia la seguiva.

Per fortuna ho gli stivali senza apertura che facciano vedere le dita dei piedi, se no a quest'ora la sabbia mi farebbe il solletico...

Arrivò all'accademia e per quanto fosse amichevole, decise di non fare amicizia con nessuno per paura di essergli antipatica e poi sentiva alcune ragazze spettegolare odiosamente...entrò nell'accademia e chiese a un signore che era passato dove fosse l'aula dove si teneva il corso S11.

Primo piano in fondo all'aula

Maryam lo ringraziò timida e andò alle scale. Le salì piano guardando il mignolo fasciato.Stranamente, non era ancora guarito.Molto strano: sua zia l'aveva medicato già tre volte...
Quando arrivò al primo piano, andò in fondo al corridoio, entrò nell'aula e vide che c'era un altro ragazzo coi capelli e gli occhi scuri e poi nessuno: era la seconda che arrivava.
Oh...e ora che faccio?...

Ciao...anche tu qui per iniziare il corso S11?

Edited by maryam96 - 20/2/2008, 16:06
 
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Master_Ninja
view post Posted on 7/2/2008, 14:35




Narrato
Pensato
Parlato

Lorenzo si stava incamminando verso l'edificio dell'accademia,sentiva il caldo cocente sulla pelle e mentre guardava le nuvole bianche e candide come lana scorrere sopra di se ripensò a quando gli era arrivata la lettera di ammissione.
Ormai aveva 7 anni e desiderava da moltissimo tempo iniziare l'accademia, poiché uno dei suoi più grandi sogni era quello di diventare un grande ninja come lo era stato suo padre prima di lui. Sua madre era morta quando lui aveva appena 2 anni e pertanto non ne aveva sofferto moltissimo ma la scomparsa prematura di sua madre aveva lasciato una ferita indelebile che lo aveva provato moltissimo. Ormai non era più il grande ninja di un tempo, un jounin importante a Suna e Lorenzo sperava che un giorno avrebbe eguagliato la fama di suo padre e lo avrebbe superato.
Ormai era nel centro di Suna e vedeva le persone intorno a lui correre ed affrettarsi nelle proprie mansioni. Lorenzo non veniva spesso in città essendo stato cresciuto in un villaggio distante. E guardando la folla che a lui sembrava impazzita pensò che assomigliava proprio ad un enorma gruppo di formiche, separati ,sì, ma tutti lavoravano per un'unica entità: il villaggio della sabia
All’improvviso si rese conto di essersi perso.
E tra sé e sé si disse:
Accidenti, ma perché capitano tutte a me?! Proprio oggi, che inizio l’accademia! Se non mi sbrigo perderò la lezione e saò direttamente buttato fuori dal corso!”Alzò il viso per osservare il sole, dal quale poteva capire con esattezza che ore fossero, e si accorse che mancava approssimativamente meno di mezz’ora all’inizio della lezione.
Per avere una migliore visuale della città e scoprire così dove era situata l’accademia con alcuni salti raggiunse il tetto della casa più alta nelle vicinanze e mentre si copriva con la mano la fronte per diminuire il riverbero del sole scorse l’accademia. Era un grande edificio giallo,come tutte le case a Suna ma sulla facciata principale era incisa una enorme I simbolo del villaggio della Sabbia.
Mentre la osservava ripesò alla mattina quando aveva trovato davanti a casa sua la lettera di ammissione all’accademia, che gioia era stato quel momento per lui che tanto aveva agoniato entrare nell’accademia e diventare un grande ninja
“Chissà”pensò “Magari un giorni diventerò il nuovo Kazekage!”. Lorenzo stimava moltissimo il Kazekage per il suo grande potere e della sua autorevolezza grazie alla quale si riusciva ad imporre su tutti gli abitanti del villaggio della sabbia.
“Attualmente” si disse Lorenzo “Il Kazekage è Jamie Kira, credo, ma non l’ho mai vista, deve essere sempre chiusa dentro il palazzo del Kazekage”
E dicendolo sposto con moto quasi automatico gli occhi sul palazzo del Kazekage, una grande struttura che a lui sembrava un enorme uovo posta al centro del villaggio di Suna.
Ora che osservava la città dall’alto si accorse con grande stupore che in realtà il villaggio di Suna aveva una forma strana: tutte le strade convergevano in linee rette al palazzo del Kazekage.
“Strano, molto strano” disse fra sé e sé “che una città sorta in mezzo al deserto abbia una conformazione geometrica così strana”Come risvegliato da un sogno Lorenzo si rese conto che doveva assolutamente affrettarsi o avrebbe perso la lezione. Così con varie scorciatoie tra i tetti raggiunse l’accademia, per un attimo rimase ad osservarla come incantato
Poi entrò.
La stanza dove si teneva il corso S-11 era ampia e luminosa per quanto le finestre fossero piccole per non far passare il calore e il vento che venivano dal deserto circostante a Suna. Le bancate erano disposte su varie file. Lorenzo notò che il professore era già entrato.
Trasse un sospiro di sollievo e si guardò intorno erano già arrivati due ragazzi della sua età. Ma Lorenzo che era di netura diffidente al posto di sedersi vicino a loro preferì starsene solo dall'altro lato della stanza cercando di intuire il loro carattere.

Edited by Master_Ninja - 20/2/2008, 14:20
 
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Axel.
view post Posted on 7/2/2008, 18:11




CITAZIONE
Parlato
§Pensato§
Fuori campo
Narrato

Era apparentemente una mattina come le altre a Suna;il sole risplendeva sulla dorata sabbia del deserto trasportata qua e la dal vento mattutino e Axel quel mattino venne svegliato dalle grida della gente per strada,era il girono del mercato...Si stiracchiò come al solito, e strofinò le dita sugli occhi per avere una visione migliore.

Axel va in cucina per fare colazione

Buon giorno mamma tutto bene??
Si-Rispose la madre
La colazione è sul tavolo...Fece un sogghigno.
§...§

Si sedette ed iniziò a bere il suo latte macchiato come al solito,quando notò una lettera sotto il piatto.
I suoi occhi si illuminarono,lasciò in tutta fretta la tazza sul tavolo ed aprì la lettera con il sigillo ufficiale di Suna:
CITAZIONE
Cordialissimo sign. Axel,
la sua richiesta di partecipare ai corsi per la formazione Ninja è stata accolta.
Verrà inserito nel corso denomitato S-11 che avrà inizio 7 giorni dopo la consegna dell'ominima lettera la salutiamo cordilmente
Accademia Ninja di Suna

Axel gridò per la gioia, si sentiva al settimo cielo...
Evviva!!!Evviva!!!Mi hanno finalmente ammesso al corso!!!Visto mamma??!!Visto??!!
La madre sorrise mentre lavava i piatti, invece Axel si mise a correre per strada Urlando e correndo, abbracciava anche persone che non conosceva...Era infatti pssato appena un mese dalla sua richiesta di partecipazione ai corsi di formazione, ed ora si ritrovava steso per terra pancia all'aria con brccia e gambe larghe, a pensare a cosa avesse fatto all'accademia, tutte le persone che avrebbe conosciuto andando li, le tecniche che avrebbe imparato...

Axel torna a casa con le corde vocali a pezzi

Mamma!!!-Gridò-Prepara le valigie!!!
Ma come??!!-Rispose leiFai un po' di attenzione quando leggi, il corso avrà inizio frauna settimana!!
Axel ebbe un momento di smarrimento, perva aver perso la grinta, ma poi ritornò a suo stato di uforia, pensando che quella settimana fosse un bene, infatti avrebbe potuto prepararsi per il grande giorno.

Axel corse verso la casa del suo caro amico Kurori

Suonò così il campanello della casa.La porta venne aperta e gli si parò di fronte il suo amico
attorno al quale si mise a saltellare urlando:
Sai cosa è successo??!!Sai cosa è successo??!!
Kurori rimase alquanto perplesso e rispose:
Se non me lo dici tu come faccio a saperlo??Non ho mica la sfera di cristallo...
Axel si fermò un istante §Ha proprio ragione...si si...§
Va bene te lo dico io:Mi hanno ammesso all'accademia!!!!!
Sono felice per te!!!L'unica cosa che mi rammarica è non porterti stare accanto...Mio padre vuole che rimanga al ristorante per dargli una mano e per apprendere il mestiere.Pensa che la carriera da shinobi sia pericolosa per la mia incolumità...

Qualche secondo di silenzio succedette quelle parole, ma poi Axel con la sua capacità di riportare l'allegria in ogni situazione ribatte:
Dispiace anche a me, ma non farne un dramma, io potrò diventare un abile shinobi, ma tu sarai sempre il miglior cuoco del villaggio!!E poi anche se le nostre strade si divideranno per un po' saremo sempre grandi amici ricordatelo!
Poi i due si abbracciarono fraternamente, e Axel tornò verso la sua casa.

Le giornate passarono in fretta fra una commissione ed un'altra.


Quel mattino lo shinobi si svegliò presto, prima dell'albeggiare,prima che il sole potese riscaldare la calda Suna con i suoi luminossimi raggi che mitigano le rigide temperature notturne.
Zaino in spalla e dopo un'abbondante colazione si preparò ad affrontare il lungo viaggio verso l'accademia,abbracciò la madre alla quale disse:
Mamma fatti forza, starò bene, tornerò con la fascia ninja sulla fronte te lo prometto!!!
E lei con una lacrima che le scorreva sul viso ribattè:
Lo so, mi raccomando divertiti ma fai attenzione!!
Axel annuì con un cenno del capo;si mise in marcia verso l'accademia, andando controvento, e cercando di ripararsi gli occhi mentre sua madre lo scrutava stando sull'uscio della porta quasi in lacrime, e stringendo un fazzoletto sul petto.
Le sue orme sulla sabbia venivano subito spazzate via dal fortissimo vento,che lo spingeva all'indietro,e che rendeva impossibile la vista oltre qualche metro dal viso.
Dopo quasi un ora e mezza di difficile scarpinata Axel si trovò di fronte ad un enorme palazzo fatto di sabbia,con un mastodontico portone,che venne aperto per farlo entrare.
Si trovò in un luogo nuovo, mai visto prima, e non vedeva l'ora di iniziare;Corse alla ricera di qualcuno che potesse indicargli l'aula all'interno della quale si sarebbero svolte le lezioni, e finalmente trovo qualcuno...
Buon giorno signore, mi sa dire dove si trova la sala adibita per il corso S-11??
Il vecchietto rispose:
Sei il terzo che me lo domanda oggi, comunque è in fondo al corridoio
Axel così si mise a correre nella direzione indicata ringraziando dell'informazione.
Il cuore gli batteva forte dall'emozione, aprì la porta e vide due ragazzi,salutò ma per paura di essere invadente non si avvicinò ma prese posto e stette in silenzio.


SPOILER (click to view)
Scusate il ritardo ma ho avuto altre cose per la testa XP


Edited by Axel. - 7/2/2008, 19:57
 
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TheFizs
view post Posted on 9/2/2008, 21:32




SPOILER (click to view)

Narrato
Parlato


Intolerance

I Want to See your Blood


Thursday, 07:23 AM

S
unagakure era in quiete quella giornata. Da quando il nuovo Kazekage era stato eletto, il villaggio sembrava aver acquistato un'aura positiva, forse perché la figura di una donna non riesce a procurare istintivamente timore, oppure perché c'è sempre quel pizzico di beatitudine quando si pensa alle sue probabili grazie, chi lo sa. Come sempre il panorama era invaso dal colore giallognolo della sabbia, un colore che appare tedioso allo straniero, ma che per un abitante del villaggio rappresenta il colore della sua casa, dei suoi capelli quando torna a casa guardandosi allo specchio, delle strade che percorre giornalmente, dei palazzi, e di tutto ciò che sorregge sé stesso e le persone che ama. Ogni abitante di Suna sa bene che esso costituisce la materia che lo difende.



U
n'altra caratteristica tipica dell'ambiente era la presenza costante di vento. Sabbia e vento, insieme, potevano costituire una minaccia per qualsiasi tipo di insediamento, eppure il villaggio segreto aveva sempre resistito alla furia della natura, prendendo sempre più forza. Osservando semplicemente la sua conformazione, il genio ingegneristico che aveva creato il villaggio si ergeva ben visibile. Il sole del mattino era già sufficientemente caldo sulla pelle, i bambini erano i primi a soffrirne, ma col tempo ci si abituavano, come in passato avevano fatto per molte altre cose. Del resto, Suna si reggeva su un orgoglio sporco di sangue, di guerra, e di odio. La cecità e la paura degli uomini dei tempi passati sarà derivata dal dover vivere tra le stesse tempeste di sabbia? O forse è il solo potere o il bisogno di esso che induce naturalmente gli uomini a diventare insensibili? Solo gli uomini che hanno vissuto le ere passate potrebbero saperlo, ma.. nel momento della loro morte avrebbero mantenuto comunque le loro convinzioni?

N
el cielo, limpido e sereno, volteggiavano minacciosi dei falchi. Diversi shinobi uscivano delle loro abitazioni salutando i loro cari, altri erano già svegli e attenti già da molto più tempo, intenti ad eseguire missioni e piccoli compiti assegnati dal Kazekage. L'ordine si percepiva sotto molti aspetti, e la sensazione che si provava nell'accorgersene era molto diversa da quella di qualsiasi altro villaggio. Il clima stava mutando, ma il rigore sull'obbedienza era ancora guardato con occhio consapevole e, senza farlo notare, spaventato. Solo pochi civili erano fuori di casa a quell'ora, e tutti loro erano già al proprio lavoro, qualcuno anche molto sfiancate. La povertà gravava su molta della popolazione del Paese del Vento, e si registrava anche nel suo villaggio ninja segreto. L'economia era stata bloccata dalle guerre passate e dai continui attacchi di mukenin, ed ora grazie al tempo di pace pareva stesse rifiorendo a poco a poco, nell'immensità del deserto. Ora i bambini potevano giocare con più giocattoli, invece di farlo con delle marionette da combattimento, o cominciando già ad odiare la propria vita togliendola al prossimo. La gioia di vivere d'altronde non ha prezzo, e toglierla con la forza in tenera età, è come uccidere due volte.

D
ei passi alquanto leggiadri si sentirono nei pressi dell'Accademia. Degli insoliti capelli biondi legati dietro in una coda di cavallo, e terminanti in avanti con un imponente ciuffo che ricopriva interamente l'occhio sinistro, facevano evidenziare drasticamente quel tipo che li portava. Il suo sguardo e il suo portamento però, qualche frazione di secondo successiva ad averlo visto per la prima volta, facevano mutare drasticamente il giudizio intuitivo che gli si poteva attribuire. Sembrava essere deciso, rapido e, per i più sensibili, omicida. Aveva un mantello nero con un alto colletto che copriva in parte il volto. Camminando, dalle maniche penzoloni spuntò una delle sue mani e sfiorò lo steccato di legno che delimitava il cortile dell'Accademia, una lingua fuoriuscì dal palmo.

Kuso.. spero che quei marmocchi siano divertenti, altrimenti l'unico modo per non mettermi a dormire sarebbe solo fargli apprezzare a pieno la mia arte.. uhm.. uhm..


E
ra una scena pietosa, ai suoi occhi, osservare così tanti shinobi e reclute della Sabbia correre per i corridoi dell'edificio accademico come se da dietro fossero spinti dalle fruste dei padroni. Quel ninja non aveva quasi nulla di compatibile con il villaggio, eppure era il suo, e per altro quel giorno avrebbe dovuto perfino lavorare come sensei (cosa che aveva già fatto molte altre volte), proprio come un vero e proprio servitore della comunità. Ci sono solo due motivi che potrebbero descrivere quella che poteva essere la sua posizione a riguardo: o doveva essere una spia, oppure un ninja mosso da un ideale profondo. La risposta si cela nel mistero, e, come qualsiasi altra che riguardi il carattere di una persona, si può solo focalizzare dalle azioni compiute in vita.

Solo chi è se stesso ed indipendente dal mondo può intendere il segreto della vera Arte..


T
utto è relativo, e come lo è per le cose rilevanti, lo fu anche per lui nell'avanzare indifferente tra la feccia, facendo permeare dietro di sé quella breve porzione di tempo che intercorreva dal transitare dal portone al primo gradino delle scale. Salì, portando sempre con sé quel suo sguardo snob e irriverente. Immessosi poi nel corridoio nelle aule, intravide i numeri delle aule che passavano di fianco a lui, sulla sua destra, finché non fu esattamente davanti alla S-11. Entrò con assoluta sicurezza sbattendo la porta al muro interno all'aula, poi si voltò e pose la sua mano sinistra sulla estremità della porta. Toccò con la punta delle dita il sostegno della maniglia interna, facendo leccare alla bocca nella sua mano il metallo di cui era composta la serratura, e successivamente accompagnò lievemente la porta come per chiuderla, sbattendola poi di nuovo non appena l'ebbe avvicinata di circa 10 gradi. Il suo sguardo non incrociò mai la direzione degli studenti. Avanzò fin verso la cattedra, poi si sedette poggiando rigorosamente i piedi sopra di essa, e infine scrutò i presenti.

Salve, il mio nome è Deidara e sarò il vostro sensei in questo corso. Questa è l'unica strada che vi permetta di avanzare di grado e cercare di non continuare ad essere equivalenti ad un granello di polvere. Se volete imparare qualcosa, il prerequisito fondamentale è questo: cacciate le palle. In caso contrario, sarete fuori sicuramente prima che voi ve ne rendiate conto.


I
l "sensei" fissò uno a uno i presenti senza avere il più pallido risentimento di ciò che aveva appena proferito. Ripensò poi tra sé e sé che avrebbe fatto meglio a fare una battuta migliore, questa non gli era piaciuta poi molto, dato che vi era anche la remota possibilità che qualcuno dei presenti di sesso maschile avesse obbedito alla lettera. In quel caso ci sarebbe stata però solo una piccola frase da aggiungere, che comunque veniva automaticamente inclusa per ovvietà nella sua originale, la quale avrebbe trattato la descrizione di una, o più, sicure mini-esplosioni.

Aprite le orecchie. Ora vi darò delle prove, il numero di esse non è affar vostro. Quando sarò certo che sarete in grado di sostenere il grado di Genin in futuro, con tutto ciò che ne consegue, allora ve ne potrete andare. Se non avete intenzione di essere Genin, andatevene già da adesso. Se non sarete in grado di stare al passo con ciò che vi ordino, sarete espulsi all'istante, e i vostri tempi di risposta, dato il mio modo di fare, dovranno essere fulminei. Se vi riterrò incapaci del tutto, io potrò andarmene quanto mi pare, quindi sta a voi cercare di convincermi.. ma non che volete sperare di diventare Genin, ma di ESSERE Genin.

Iniziamo a ballare. Dovete dirmi tutto quello che sapete su questi concetti base, oppure scrivermelo a penna se preferite, il discorso non cambia:
Tu, pivello dall'aria snob coi capelli scuri: Chakra, nature e utilizzi.
Tu, brutta ragazzina dai capelli rossi: Armi, tutte le possibili con relative descrizioni.
Tu..fratello gemello della ragazzina: Villaggi Ninja, tutte le informazioni che sei in grado di darmi.
Tu, ehi..ma ci vedo doppio o sei la mia copia? Vedi di darti da fare con il Sistema circolatorio del Chakra e le Porte, o hai finito di fare il buffone con me per sempre.

Avete un'ora.


C
ontinuò a fissarli con odio come se avesse avuto una gran voglia di frustarli. Cominciava a provarci davvero gusto, forse non si sarebbe stancato più così facilmente. Aveva un che di soddisfacente torturare dei poveri agnellini senza alcuna esperienza.. loro, che probabilmente non potevano neppure immaginare quale fosse la realtà che fuori da quell'Accademia, fuori da quel villaggio, fuori dal loro Paese, avrebbe avuto la forza necessaria per spazzarli via come formiche disgregate da un uragano.


CITAZIONE
L'utente jirachi shiny è stato espulso per non aver postato in tempo.

Mi scuso per il post breve, oggi non avevo ispirazione e la fantasia era come eclissata.

Eliminati tutti i post inutili. (La moddatura è per codesto motivo)



Edited by TheFizs - 9/2/2008, 22:30
 
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maryam96
view post Posted on 11/2/2008, 13:49




CITAZIONE
pensato maryam
parlato
narrato
scritto

Il sensei, dopo essere entrato sbattendo la porta, aveva affidato a ognuno un argomento e a Maryam era stato affidato quello sulle armi.A Maryam però del sensei non era piaciuto l'atteggiamento.
Adesso però doveva scrivere ciò che sapeva sulle armi.

Le armi...conosco alcune di quelle che possono essere utilizzate solo dagli Studenti di accademia, quelle utilizzate solo qui a Suna e di quelle utilizzate solo dai Genin. Alcune... peccato che non ne conosca altre, magari non me l'accetta...meglio che non ci pensi...il foglio che mi sono portata...

Frugò in tutte le numerose tasche che c'erano nei jeans...erano piene di sabbia...e nella sabbia trovò un foglio stropicciato e una penna.
Li tirò fuori e, rifflettendo, iniziò a scrivere.

"Armi utilizzate solo dagli Studenti
Kunai:piccolo pugnale a due lame , utilizzato soprattutto come arma da lancio, per la sua leggerezza. Molto pratico da utilizzare, il kunai ha una punta affilatissima e può misurare dai sette ai sedici pollici.
Shuriken:usato solo come arma da lancio,per la sua struttura e forma, raggiunge una notevole velocità.E' utilizzata dai ninja sia per difendersi, per deviare altre armi, sia per attaccare.
Spiedi:arma da lancio utilizzati per stordire o infliggere un colpo mortale all'avversario.
Flash:specie di sfera che esplodendo illumina intensamente una zona.
Armi utilizzate solo dai Genin
Rotoli da richiamo:richiedono la tecnica del richiamo per essere utilizzati.Serve per evocare delle armi, come gli shuriken.
Fumogeni:piccoli esplosivi che originano una nube di fumo nero in cui l'avversario non può vedere con vista normale.
Sigilli esplosivi:bomba carta su cui è incisa una formula che può venire attacata a kunai, animali, persone. Esplode al comando col chakra e l'esplosione è molto vasta ed enormemente dannoso per ciò che è vicinissimo alla carta bomba.
Shuriken gigante:uon shuriken più grande di quello normale.
Lanciaspiedi:arma che di solito viene usata per lanciare degli spiedi avvelenati o non e vengono legati al braccio.
Armi di Suna
Giara di sabbia:una giara che contiene una certa quantità di sabbia utilizzata solo per chi ha il controllo della sabbia.
Ventaglio:un grande ventaglio che può generare delle lame di vento che colpiscono violentemente l'avversario e possono deviare le armi che l'avversario ha lanciato.
Tonici
I tonici non sono proprio delle armi, ma sono delle specie di pasticce che venendo mangiate possono, ad esempio, far recuperare del chakra o lo raddoppia, oppure può rafforzare le proprietà fisiche facendo diventare più forte, veloce e resistente il ninja che le ha ingoiate.
Possono però avere degli effetti collaterali, tipo dolori alle braccia,etc...
"

Maryam rilesse più volte ciò che aveva scritto sia per correggere eventuali errori grammaticali sia per vedere se aveva messo tutto quello che sapeva.
Si alzò, andò verso la cattedra dov'era il sensei e, notando inorridita che su ogni palmo del sensei c'era una bocca che tirava fuori la lingua qualche volta, gli consegnò il foglio.

Spero che acceterà ciò che ho scritto...aiuto...se non me l'accetta che dirà mia zia?

Tornò a sedersi e guardò un po' i suoi compagni, puoi si girò a guardare fuori dalla finestra da cui entrava il caldo del estesissimo deserto che circondava Suna.
Si girò di nuovo e guardo i compagni concentrarsi su ciò che il sensei aveva chiesto. Uno aveva i capelli scuri ed in effetti aveva l'aria un po' snob. Uno sembrava il sensei da piccolo, ma con una espressione più allegra e molto simpatica. Uno, che sembrava molto giovane aveva i capelli rossi e non era proprio da paragonarlo come il suo fratello gemello:lei aveva i capelli più che altro castano, ma il rosso c'era e si notava.
Pensando ai capelli rossi le tornò in mente la madre.Ricordava solo la figura e la sua voce che cantava.Del padre ricordava solo l'ultimo abbraccio prima di morire in missione.Poi niente, del suo passato fino al compimento dei sei anni non ricordava più niente. Compiuti i sei anni aveva sognato sua madre e aveva trovato il libro e si ricordava di qualsiasi cosa fosse successa.
Una lacrima le solcò il viso. Si girò verso la finestra per non farsi notare.
Aveva chiesto qualcosa alla zia, ma lei aveva detto che non poteva le era stato vietato e da chi non poteva dirlo finchè non fosse diventata Genin e alora avrebbe potuto dirlo, ma del suo passato doveva arrangiarsi.
Dopo si accorse che quello che sembrava il sensei da piccolo si era alzato e aveva consegnato il foglio, mentre gli altri si concentravano ancora. Guardò il suo orologlio: mancavano meno di venti minuti allo scadere del'ora.

Edited by maryam96 - 20/2/2008, 16:15
 
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Axel.
view post Posted on 12/2/2008, 20:13




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CITAZIONE
Parlato
§Pensato§
Fuori campo
Narrato

CITAZIONE
Aprite le orecchie. Ora vi darò delle prove, il numero di esse non è affar vostro. Quando sarò certo che sarete in grado di sostenere il grado di Genin in futuro, con tutto ciò che ne consegue, allora ve ne potrete andare. Se non avete intenzione di essere Genin, andatevene già da adesso. Se non sarete in grado di stare al passo con ciò che vi ordino, sarete espulsi all'istante, e i vostri tempi di risposta, dato il mio modo di fare, dovranno essere fulminei. Se vi riterrò incapaci del tutto, io potrò andarmene quanto mi pare, quindi sta a voi cercare di convincermi.. ma non che volete sperare di diventare Genin, ma di ESSERE Genin.

Iniziamo a ballare. Dovete dirmi tutto quello che sapete su questi concetti base, oppure scrivermelo a penna se preferite, il discorso non cambia:
Tu, pivello dall'aria snob coi capelli scuri: Chakra, nature e utilizzi.
Tu, brutta ragazzina dai capelli rossi: Armi, tutte le possibili con relative descrizioni.
Tu..fratello gemello della ragazzina: Villaggi Ninja, tutte le informazioni che sei in grado di darmi.
Tu, ehi..ma ci vedo doppio o sei la mia copia? Vedi di darti da fare con il Sistema circolatorio del Chakra e le Porte, o hai finito di fare il buffone con me per sempre.

Avete un'ora.

Furono queste le parole del sensei,era effettivamente la sua copia in miniatura, ma il carattere li differenziava;Axel aveva un ora di tempo per portare a compimente la prova a sorpresa che gli venne affidata.

§Bene, il mio argomento sono le porte ed il sistema circolatorio...ho una buona conoscenza al riguardo.Bene devo solo ricordare ciò che mi ha insegnato la mamma a tal proposito.§

Mise velocemente la mano nel porta armi ed estrasse una penna nera che brillò,illuminata dai raggi del sole che entravano dalla finestra.Il caldo si faceva sentire e rendeva quell'atmosfera snervante, il religioso silenzio che regnava nell'aula metteva pressione psicologica, ed il cuore gli batteva forte al solo pensierò di un possibile errore nell'adempimento della prova,il sensei non avrebbe esitato a bocciarlo,almeno da quanto appreso nei brevi istanti di conversazione, non gli piaceva molto il suo atteggiamento lavativo nei confronti di quella, se pur minuta, scolaresca.
Un breve momento di vuoto nella sua testa poi...

§Devo smetterla di pensare pessimisticamente posso anche farcela se mi impegno,infondo la mamma mi ha insegnato le conoscenze basilari per un ninja proprio nell'eventualità di una possibile interrogazione, o prova scritta come questa che devo affrontare...Spero solamente che il sensei non voglia fare una cernita degli alunni, magari per eliminare l'anello più debole.Non credo possa essere spietato fino a questo punto...

Axel raccolse velocemente nella sua corteccia le informazioni per avere una minima mappa concettuale.
La penna iniziò a scorrere velocemente sul foglio lasciando segni che sarebbero rimasti eterni, non voleva fare un brutta figura, mettendo una linea per poi passare avanti con la correzione.Intanto già una sua compagna, alla quale come argomento era stato assegnato l'armamento ninja, consegnò anch'essa era intimorita dal sensei e dal suo atteggiamento.
Axel scrisse così:

SISTEMA CIRCOLATORIO E LE PORTE
Il sistema circolatorio si espande per tutto il corpo come quello sanguigno,e permette il trasporto del chakra(unione di energia psichica ed energia corporea che da vita alle tecniche ed è invocato tramite gesti delle mani detti seal)in tutto il corpo,è come un tubo;Oltretutto questo sistema avvolge gli organi che impastano il chakra all'interno del corpo,quindi se si subisce un danno a questo condotto si subiscono anche dei danni agli organi.Su ogni parte del corpo vi sono dei fori per permettere la fuoriuscita del chakra collegati al sistema circolatorio;In quest'ultimo esistono poi otto zone che vengono chiamate porte e prendono il nome di apertura, riposo,vita, ferita, chiusura, visione, stupore e morte.Queste limitano il flusso di chakra nel corpo ma alcune tecniche come quella del loto staccano questi limitatori aumentendo di conseguenza di decine di volte il proprio potere distruttivo.Anche se in cambio il corpo dell'utilizzatore collassa.Una volta aperta l'ultima porta non si ha via di scampo.
image

§Finito,spero vada bene!!!

Così silenziosamente Axel si alzò e consegnò al sensei il suo compito, se pur molto intimorito dall'idea fissa di sbagliare;lo adagiò e ritornò sulla sua sedia.

Edited by Axel. - 20/2/2008, 15:22
 
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fa94isthebest
view post Posted on 13/2/2008, 18:22




Il "chakra" è l'energia necessaria a un ninja per eseguire una tecnica.

Questa energia si divide in due parti:
- l'energia corporea, formata da tutte le cellule del corpo
- l'energia psichica, sviluppata attraverso gli allenamenti e esperienze varie.


Con le tecniche ninja fuoriescono queste due energie che, sommate alle posizioni corporee delle mani, scaricano il "chakra" fuori dal corpo.
Un ninja, senza saper utilizzare il chakra, può fare davvero ben poco, a meno che non sia un genio nelle altre arti.

Più un ninja è abile a controllare e quindi a non sprecare chakra inutilmente, più tecniche potrà eseguire.
Spesso, infatti, troppe tecniche eseguite male o una tecnica eseguita ripetutamente consumano troppo chakra. Esistono dunque alcuni allenamenti specifici per imparare a controllare meglio il chakra.



Tipi di Chakra




Chakra Normale




Il Chakra normale è il tipo di Chakra che si vede di più. Esso ha un colore blu-chiaro. Questo Chakra è come una sorta di primo livello. E' usato per la maggior parte delle tecniche, ma se ne deve consumare molto se si desidera effettuare una tecnica di livello elevato.


Le nature del chakra:
Il chakra normale ha diverse nature di ricomposizione.Queste nature sono: fuoco,vento,fulmine,terra e acqua.Ogni ninja ha una di queste nature.La maggior parte dei ninja hanno un'affinità naturale con un tipo di chakra,ma hanno la capacità di creare un chakra elementale diverso da quello verso il quale hanno più affinità.Ogni elemento è simultaneamente più forte e più debole di un altro.Per fare un esempio,il clan Uchiha possiede un chakra di fuoco e per questo sono specializzati nelle tecniche di fuoco.Quando un ninja riesce a controllare più di una natura del chakra,vuol dire che è stato predisposto geneticamente fin dalla nascita(Abilità Genetica- Kekkai Genkai).Queste nature stanno alla basse delle tecniche ninja.

Eccone diversi tipi.


Chakra Curativo






Il Chakra Curativo è il Chakra dei Ninja Medici come quello di Shizune e di Tsunade.Il colore è verde chiaro. Tutto ciò che si sa è che può guarire le ferite molto velocemente,ma non sappiamo se ogni ninja ha e può modellare a piacimento questo tipo di chakra.All'inizio l'utilizzatore emette questo chakra nelle mani e poi tocca il punto danneggiato per iniziare il processo curativo.Per usarlo un controllo è richiesto un grande controllo del chakra,proprio per questo non tutti i ninja hanno la possibilità di usare al meglio questo tipo di chakra.Oltre a poter curare,il chakra curativo ha la possibilità di essere impiegato in battaglia,infatti è possibile danneggiare gravemente i muscoli e gli organi o confondere il sistema nervoso dell'avversario.



Chakra di Kyubi




Il Chakra del Demone Volpe è uno speciale tipo di Chakra che può essere usatosoltanto da Naruto e da Kyubi, dentro il corpo del ragazzo perché Kyubi è stato sigillato nel suo stomaco. Esso viene richiamato quando Naruto ha una grande eccitazione e poi successivamente Jiraiya insegna a Naruto comecontrollarlo.Il Chakra ha un colore rossastro.E’ molto più potente del Chakra di base,ed esso è usato per effettuare le tecniche di livello elevato che richiedono una grandissima quantità. Quando Naruto sprigiona il demone, il sigillo del 4° Hokage che ha richiuso Kyubi compare sul suo stomaco.Quando Naruto cresce,oltre alla comparsa del sigillo il chakra si condensa attorno a lui,quando il chakra si condensa molto,Naruto si trasforma in una volpe a quattro code in miniatura. Naruto riesce ad avere il controllo del chakra di Kyubi fino alla comparsa di 3 code,con la quarta non riconosce nessuno ed è senza controllo.Anche gli altri jinkurichi(ninjas che hanno dentro di loro un dei Biju sigillato) possono usare lo stesso tipo di chakra del Kyubi,che varia da bestia a bestia,può essere un esempio il caso di Gaara che ha sigillato nel suo corpo lo Shukako(demone ad una coda).



Chakra del Segno Maledetto






Questo Chakra può essere utilizzato soltanto quando si è contrassegnati dal Segno Maledetto di Orochimaru (questo solo se si è stati morsi da Orochimaru e se si Sopravvive,la probabilità di sopravvivenza sono 1 su 10).Questo è un chakra pericoloso perché consuma il corpo della persona che ne fa utilizzo,e se usato a lungo cancella l’umanità da una persona e il possessore diventa uno schiavo di Orochimaru. Questo Chakra è di colore porpora scuro.Il Segno dona l'abilità di accedere a più chakra, in un enorme scoppio di energia.Compariranno anche figure nere sul corpo dell'utilizzatore. Al 2° Livello il corpo muterà e avrà una pelle più scura,e in certi casi la comparsa di parti aggiuntivi(come per Sasuke le ali)



Chakra dei Cancelli del Chakra






Aprendo i Cancelli del Chakra,il corpo ed i muscoli saranno messi sotto grande sforzo.Sarà quasi un attacco suicida,ma si andrà ad una velocità continua e si effettueranno potenti attacchi, che devasteranno l'avversario.Questo è il Chakra che Rock Lee usa per effettuare il Loto. Apparentemente questo è un Chakra mortale. Se si aprono Il Chakra sarà di colore verde,e i cancelli aperti dall’utilizzatore,gireranno intorno a lui e lo circonderanno.Aprendo più cancelli di Chakra, la potenza aumenterà. Ma nella maggior parte dei casi il risultato è l'immobilità dell'utente, dovuto alle fibre strappate del muscolo.Questo tipo di chakra viene usato solitamente da ninja che hanno una grande padronanza del taijutsu e che hanno quindi anche una ottima massa fisica per poter sostenere lo sforzo.



Edited by fa94isthebest - 13/2/2008, 18:54
 
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Master_Ninja
view post Posted on 16/2/2008, 14:42




Parlato
Pensato
Narrato

“Allora” si disse Lorenzo “I villaggi Ninja; Beh è un compito relativamente facile dato che ne ho sentito parlare molto.Si sforzò di ricordare e iniziò a scrivere.

I villaggi Ninja


I villaggi ninja sono villaggi nascosti dove i ninja risiedono e ricevono un’istruzione.
I villaggi ninja sono dislocati nei 12 paesi principali ossia:
Il Paese del fuoco
Il Paese dell’acqua
Il Paese del vento
Il Paese della terra
Il Paese del campo di riso/ Paese del suono
Il Paese del fulmine
Il Paese dell’erba
Il Paese della cascata
Il Paese della pioggia
Il Paese del mare
Il Paese della neve
Eccone una mappa
image
Ve ne sono anche altri ma sono piuttosto piccoli ed hanno una scarsa potenza ninja. All’interno di ogni paese ci sono 1 o più villaggi ninja. Essi sono i rappresentati della forza militare di ciascun paese ma non sono controllati dal paese stesso anche se i finanziatori dei ninja sono i Daimyo ed essi non sono ninja ma ricchi nobili; pertanto possiamo affermare che i villaggi ninja sono strattamente legati al paese in cui risiedono. I paesi più potenti però sono solo cinque essi sono: il Paese del Fuoco, il Paese dell’Acqua, il Paese del Vento, il Paese della Terra e il Paese del Fulmine essi sono definiti le cinque Grandi Terre dei Ninja; poiché all’interno di questi paesi ci sono i più potenti villaggi ninja.
I villaggi più forti sono: Konoha, nel paese del fuoco, Suna nel paese del vento, Kiri nel paese dell’acqua, Iwa nel paese della terra, Kumo nel paese del fulmine, Oto nel paese del riso, Taki nel paese della cascata, Kusa nel paese dell’erba, Ame nel villaggio della pioggia, gli altri villaggi ninja vemtano una ristretta forza militare e perciò hanno un ruolo di minore importanza nella scena internazionale.
Solo questi primi cinque villaggi possono eleggere il proprio Kage (da ombra) ossia il capo del villaggio. I cinque Kage sono: l’Hokage(da Ho=fuoco)a capo del villaggio del fuoco, il Mizukage (da Mizu=acqua)capo del villaggio dell’acqua, il Raikage (da Rai=fulmine) nel paese del fulmine, il Kazekage (da Kaze=vento) nel paese del vento, lo Tsucikage nel paese della terra (da Tsuci=terra). Anche Oto ha il proprio Kokage, Orochimaru ma è un Kage improprio poiché Orochimaru è diventato il Kokage dopo avere conquistato il Paese del campo di riso.
Spesso i villaggi sono in guerra tra loro per dominare o distruggere gli altri, in queste guerre segrete fra in ninja spesso i villaggi stipulano alleanze per dominarne atri; Konoha è uscita vincente dall’ultima guerra segreta tra i ninja pertanto è il villaggio più forte militarmente.
I villaggi ninja si riuniscono per importanti occasioni come l’esame di selezione dei Chunin cui partecipano tutti i villaggi.

Konoha
Sorge nel Paese del Fuoco, nei pressi di un bosco sovrastato da una montagna, sulla quale sono stati scolpiti i volti degli Hokage.
Il villaggio è stato chiamato “Konoha” (Foglia) per diversi motivi, molto probabilmente perché la rigogliosa foresta accanto la quale è situato rappresenta un importantissima risorsa per questo villaggio, ma anche perché il suo fandartoe il primo hokage usava l'elemento legno (acqua + terra).
Konoha è stata fondata da due persone: il primo Hokage e il secondo Hokage o forse Mandara Uchiha; la leggenda vuole che sia stato creato dal primo hokage attraverso la sua particolare abilità innata che gli consentiva di manipolare il legno a suo piacimento.
Nonostante sia stato notevolmente indebolito dall’attacco della Sabbia e del Suono durante lo svolgimento dell’ultimo esame chunin, resta molto probabilmente il più potente e importante tra tutti i villaggi.
In questo villaggio si trovano diversi clan: Aburame, Akimichi, Hyuga, Inuzuka, Nara, Uchiha e Yamanaka.
Kiri
Questo villaggio è collocato nel paese dell’acqua e sorge sulla più grande di alcune isole che formano un arcipelago a est del Villaggio della Foglia.
E’ un villaggio molto potente, tuttavia è uscito indebolito dall’ultima grande guerra, dopo la quale ha comunque continuato a subire conflitti interni che sono poi stati sventati.
Il primo fu un disorganizzato tentativo di secessione fatto dal potente e bellicoso Clan Kaguya, che durante un periodo di pace cercò di conquistare con la forza il villaggio, ma fu poi sterminato quasi completamente (oggi resta un unico superstite, Kimimaro).
Dopo questo attacco furono banditi e perseguitati dal villaggio tutte quelle persone che possedevano abilità innate.
Il secondo colpo di stato fu tentato da un gruppo di ninja capeggiato da Zabusa Momochi, il quale cercò d’impadronirsi del villaggio eliminando il Mizukage, ma il suo tentativo fu sventato e venne esiliato dal villaggio.
Recentemente la pace è stata messa a repentaglio da Gatoo, che aveva assoldato Zabusa per controllare i commerci e avere il monopolio sull’isola; ma la situazione è stata ristabilita dal Team 7 composto da Kakashi, Sasuke, Sakura e Naruto, al quale è stato anche dedicato il ponte che collega l’isola alla terraferma.
Questo villaggio è anche conosciuto per la prova spietata che poneva agli aspiranti genin: uccidere i proprio compagni per sopravvivere e poter diventare un ninja. Questa prova fu superata da Zabusa, il quale riuscì a eliminare tutti i suo cento compagni e diventare genin, guadagnandosi il soprannome di “demone del villaggio della Nebbia“.
Suna
Questo villaggio è situato nel mezzo del vasto deserto che sorge nel Paese del Vento.
E’ uno dei più importanti e grandi villaggi, anche se dopo la grande guerra ha dovuto sottostare a degli accordi che imponevano restrizioni sulle possibilità militari e di conseguenza economiche.
Per questo il Quarto Kazekage, alleandosi col Suono guidato da Orochimaru, ha tentato, durante lo svolgimento dell’ultimo esame chunin, un attacco contro il Villaggio della Foglia che è stato tuttavia sventato.
Inoltre, durante questa operazione, Orochimaru, insieme a Kabuto e Kimimaro (unico superstite del Clan Kaguya) ha ucciso il Kazekage, figura di cui il villaggio è attualmente sprovvisto.
Dopo questi avvenimenti il villaggio ha stretto un’importante alleanza con Konoha
Kumo
Questo villaggio è costruito nel Paese del Fulmine, e nel periodo di pace successivo alla grande guerra è stato in conflitto con il Villaggio della Foglia per alcune vicissitudini riguardanti il Clan Hyuga e la sua abilità innata, il Byakugan, del quale tentò invano d’impadronirsi, pagando anche con la morte del Raikage.
Tuttavia le cose si sono risolte e di recente i due paesi hanno stretto un nuovo accordo di pace.
Ame
Questo piccolo villaggio è situato in un paese altrettanto piccolo, il Paese della Pioggia, chiamato così per le precipitazioni molto frequenti.
Questo villaggio non è molto importante, di conseguenza il suo territorio è stato usato molto spesso come campo di battaglia per le grandi guerre; cosa che ha impedito la possibilità di avere una stabilità politica: a quanto si dice ci sono due fazioni che si contendono il potere e affliggono il villaggio con sanguinose guerre civili.
Oto
Questo villaggio è collocato nel Paese del Campo del Riso, a nord del Paese del Fuoco.
E’ stato fondato negli ultimi anni da Orochimaru, kokage del villaggio, dopo che abbandonò il Villaggio della Foglia deluso dal fatto che non lo avessero nominato Quarto Hokage.
Orochimaru serbava ancora rancore verso Konoha, infatti durante l’ultimo esame chunin ha attaccato questo villaggio insieme alla Sabbia; tuttavia l’attacco è stato sventato e questo paese è stato notevolmente indebolito.
Sugli atri villaggi abbiamo poche informazioni.
Quando ebbe finito Lorenzo si avvicinò alla cattedra e vi posò il foglio lanciando una rapida e fiammeggiante occhiata al sensei che stava guardando distrattamente gli altri studenti.

Edited by Master_Ninja - 20/2/2008, 14:30
 
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TheFizs
view post Posted on 18/2/2008, 16:55




CITAZIONE
Spero di riuscire a postare in serata. Non tollero altri flood inutili, se volete parlare esistono gli mp, qui saprete che io cancellerò tutto, quindi fate la cortesia di non farmi innervosire, altrimenti posso bocciare che per eccesso di nubbiezza.

Vi do solo qualche suggerimento, non sono i commenti definitivi:
- Axel: bene, ma potevi scrivere di più, anche se puoi essere giustificato dal fatto che non era una ricerca ma solo l'esposizione di ciò che il Pg potesse sapere, quindi è accettabile. Correggi gli errorini grafici e, se ci sono, anche quelli di scrittura.
- fa94isthebest™: hai fatto un copia-incolla completo.. quindi non ci hai lavorato molto su, non va bene. Dovresti rifarlo meglio, inserendo riflessioni personali e senza mettere proprio tutto ciò che hai trovato sul foro. Puoi anche usare altre fonti ad esempio e metterci altre particolarità se ne trovi. Soprattutto però devi parlare con parole tue.
- Master_Ninja: Non ho avuto il tempo di vedere se è un copia-incolla pure il tuo, ma spero di no, perché altrimenti quanto detto per fa94 vale anche per te
- Maryam: Molto povera l'esposizione, anche se sei hai personalizzato il tutto come volevo. Aggiungi altre armi che sicuramente conoscerai anche per tu stessa avendole viste forse in giro. Mettine minimo altre 4.



Edited by TheFizs - 18/2/2008, 23:36
 
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TheFizs
view post Posted on 19/2/2008, 23:27




CITAZIONE
Nell'attesa che io risponda (e questo non è possibile al momento poiché ho un esame lunedì), dovete migliorare drasticamente la grafica. Dovrete padroneggiare i codici html usati qui dentro per poter essere Genin.

Solo Axel si salva per il momento, dato che ha usato un po' meglio i codici, spaziando almeno il narrato, parlato e pensato tra di loro. Migliora il tuo ultimo post mettendoci qualche spazio in più tra il parlato e il narrato.

Maryam deve imparare ad usare il corsivo e il grassetto, e a distanziare il narrato-pensato-parlato. Modda tutti i tuoi post seguendo questo consiglio.

fa94isthebest™ e Master_Ninja pensavo che, vedendo me, capissero come si doveva postare.. ma credo che ancora non l'abbiano recepito. Voi due dovete modificate i vostri post precedenti mettendo una legenda e rispettandola (l'avevo detto nel regolamento), dopodiché dovete migliorare l'aspetto, e farlo in modo confrontabile almeno a quello di Axel (non identico).

Chi non avrà esaudito le mie richieste, comprese quelle del precedente mio post, sarà eliminato. Cercate di toglietervi dalla testa l'idea che se fate un post da nubbi passate l'esame, poiché non dovrete assolutamente esserlo a fine esame, oppure, almeno, sembrarlo.

 
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TheFizs
view post Posted on 28/2/2008, 11:19




SPOILER (click to view)

Narrato
Parlato




I
ragazzini sembravano aver compreso cosa dovevano fare. Un silenzio tombale piombò nell'aula dopo le parole del sensei. Si potevano percepire fiochi solo pochi rumori esterni, come i passi degli altri studenti e shinobi dal corridoio, la voce dei professori delle aule adiacenti, il cinguettare di pochi uccelli che svolazzavano nei pressi dell'edificio. Non appena furono passati soltanto sessanta secondi, Deidara capì che avrebbe dovuto aspettare ancora per molto in quel mortorio generale. Socchiuse gli occhi, si voltò verso la piccola finestra e sbuffò piano. Cominciò a scrutare dal vetro, per cercare qualcosa d'interessante da vedere, ammirare, fissare in mente, oppure semplicemente compatire. L'ultima opzione fu quella che involontariamente scelse per ogni oggetto, costruzione, persona e quant'altro, che fosse visibile. Non era abituato a riflettere molto nel silenzio, a razionalizzare le cose con calma e pacatezza, e a sforzare la mente per ogni sciocchezza. Il suo intuito era sacro, e solo quando desiderava applicarsi davvero ne traeva utilizzo. Le mezze chiacchiere, le riflessioni campate in aria, e le supposizioni in ogni discorso, risultavano così come il rosso appare agli occhi del toro. Vi era solo la forza, l'ingegno, il talento e il potere nella sua visuale, e solo questo avrebbe sempre osservato.

L
a finestra non poteva più essere oggetto di attenzione, quindi, per ingannare il tempo, il sensei non vide altro modo che esaminare i pargoletti. Sembravano davvero concentrati, nel loro piccolo, e pareva che già avessero acquistato un po' di sicurezza nelle proprie forze, venendo a contatto con lui. Quello era l'unico modo per superare l'esame, e ogni azione del sensei era giustificata e giustificabile da questo. Non vi era però nulla di particolarmente interessante da osservare in loro, erano degli scolaretti che cercavano di fare del loro meglio, il quale viene poi valutato allo scadere del tempo. Il sensei chiuse di nuovo gli occhi e tolse i piedi da sopra la cattedra per rimettersi a sedere per bene. Li riaprì poi sbuffando di nuovo, ponendo lo sguardo sulla cattedra. L'attesa era snervante, e anche se riusciva ad avere la pazienza necessaria, non riusciva però ad ingannare il tempo in un modo da lui tollerabile. Mise le due mani sul piano d'appoggio della cattedra, e rivolse poi di nuovo lo sguardo su di loro. Le bocche sui suoi palmi non facevano fuoriuscire le loro lingue, ma si aprivano e chiudevano di poco in un moto perenne ed instancabile.

P
assato un po' di tempo in quella posizione, vide la ragazzina del gruppo che si alzò, si avvicinò, pose il foglio di carta su cui aveva scritto fino a quel momento sul tavolo, si rifugiò di nuovo nel suo banco senza dire nulla. Deidara la fissò per tutto il percorso, con in viso alcuna espressione. Prese il foglio e cominciò a leggere, stranamente non con fare sdegnato. Non fu rapido, e dopo che ebbe finito, poggiò il pezzo di carta vicino al margine destro del ripiano. Ad uno ad uno tutti consegnarono degli scritti, e il sensei ripeté meccanicamente le stesse azioni per ognuno di loro. Dopo che ebbe letto per l'ultima volta, si rivolse ai ragazzini con fare strafottente.

Ciò che avete scritto corrisponde a verità, almeno. Ne terrò conto nel prosieguo del corso, ma questa era solo una piccola prova di valutazione, il resto vi attende ancora. Ora che ho costatato il vostro impegno, avete la possibilità di presentarvi. Dite come vi chiamate, e cosa avete intenzione di fare una volta che sarete, si spera, degli Shinobi, e vedete di dare le vere motivazioni, poiché se non le manterrete vive, sarò io stesso a togliervi le possibilità e i poteri da me concessi a fine corso.


D
eidara attese le loro risposte, anche se esse erano in realtà per lui irrilevanti. Conosceva già tutti i loro nomi con le relative caratteristiche fisiche e predisposizioni. L'unico suo scopo era capire chi fossero realmente, e quale senso davano al concetto di essere ninja. Dopo che qualcuno ebbe cercato di parlare, il sensei incalzò di nuovo.

Dopo che vi sarete presentati tutti, entreremo nella prima prova. Vi darò delle condizioni ipotetiche in cui voi potreste anche trovarvi, e dovrete dirmi come voi vi comportereste e agireste. Sia chiaro, questa non è una cazzata. Dovrete essere perfettamente fedeli alla realtà, e descrivere nel miglior modo possibile ogni particolare dell'azione. Le situazioni non saranno semplici, e avrete degli obiettivi precisi da raggiungere. Se non riuscirete a trovare una strategia ottimale e veloce per completare la vostra missione, potrete anche ritirarvi, dato che vi eliminerò ugualmente.


I
l sensei si fermò nel discorso, per pensare al quesito da porre. Guardò di nuovo verso la finestra, ma questa volta non mirando nulla di preciso. In quell'intervallo, i ragazzi non avrebbero avuto il tempo di parlare, poiché non sembrava che Deidara avesse terminato, e se anche qualcuno avesse aperto bocca, di certo egli non lo avrebbe considerato, continuando a parlare come se non fosse esistito. Dopo dieci secondi, voltandosi gradualmente di nuovo verso i ragazzi, espose la prova, mentre contemporaneamente prese un foglio a caso che stava sulla cattedra e una matita che estrasse da un taschino della sua giacca. Cominciò a parlare ed insieme a disegnare qualcosa sul retro del foglio.






Siete in un bunker sotterraneo, costituito da corridoi e da stanze. Quando dico "siete", intendo ognuno di voi da solo, e non tutti insieme quindi. La vostra posizione è vicina all'uscita, e sapete per certo che non esistono vie di fuga alternative a quella che sorvegliate. All'interno non avete una stima precisa del numero di presenze, ma potete esser certi che ci siano da un minimo di 2 ad un massimo di 4, shinobi. Davanti a voi, ad una distanza di 5 metri, v'è un bivio con due rami di corridoio paralleli. In ognuno di essi sono presenti 2 stanze sui lati esterni, ma voi non potete vederle da quella posizione, né conoscere già la disposizione interna non avendo informazioni sul bunker; potete solo però intuire la sua estensione, e quindi sapere che non è molto grande. I ninja presenti sono 3 e sono tutti in stanze diverse. Il vostro obiettivo è uno di loro, perché sapete con sicurezza che si trova in quel posto. La missione consiste nell'eliminarlo e di uscire dal bunker per primi. La missione secondaria, ma facoltativa, sarà quella di far rimanere gli altri shinobi fuori dal corridoio principale che porta all'uscita, quindi ancora all'interno del covo, così da poter far saltare l'entrata con degli esplosivi appositamente installati, e con detonatore ovviamente all'esterno. Considerate che i tre shinobi hanno le medesime vostre capacità, quindi posso eseguire anche le tecniche che ognuno di voi conosce, ma possiedono però solo la metà della vostra forza fisica.


N
on appena terminò di proferire l'ultima sillaba, alzò lo sguardo verso i ragazzini e con la mano destra portò il foglio su cui aveva disegnato fino a quel momento ortogonalmente alla loro visuale. Il foglio conteneva questa raffigurazione:




image



Questa dovrebbe essere una mappa approssimativa di com'è strutturato il bunker. Come vedete, è molto semplice. Ogni pallino rappresenta uno shinobi, mentre la linea che parte dal suo centro identifica la direzione e il verso in cui è rivolto. Naturalmente né la posizione, né le informazioni sulla direzione, avrete possibilità di utilizzarle nella costruzione della strategia d'attacco, poiché sono necessarie solo per uniformare le vostre prove, e quindi la mia valutazione sulle vostre risposte.

Questo test, come forse le vostre testoline potranno aver intuito, serve per valutare e sforzare la vostra percezione spaziale e temporale, la capacità di costruire strategie efficienti –il senjutsu– e la sensibilità nel prevedere imprevisti.

Questa volta non vi do un tempo limite, poiché non devo solo giudicare le vostre abilità già esistenti, ma anche allenarvi. Tenete presente però che non voglio vedervi dormire, e che è consigliabile terminare entro un'ora e mezza.. poiché in quel momento io già prevedo di essere annoiato a morte, quindi sarebbe facile ad esempio che in seguito mi sfoghi molto di più su di voi, stupidi marmocchi.



I
l sensei pose lo sguardo sulla porta d'ingresso e si ritrovò, con una velocità tale da non renderlo visibile agli occhi dei ragazzini, vicino ad essa, con la mano sinistra poggiata sulla maniglia e il corpo perfettamente eretto, senza nessun affanno. Aprì e si sporse solo per metà persona, voltandosi verso sinistra.

Ehi tu! Porta quei fogli qui se non servono.



D
opo pochi secondi si vide da dentro l'aula una persona sulla sessantina d'anni, con i capelli bianchi, che diede a Deidara una risma di fogli e se ne andò. Doveva essere palesemente un membro del personale di servizio dell'Accademia. Il sensei rientrò e passò per i banchi poggiando per ognuno di essi 4 fogli.

Questi nel caso vi serva scrivere, o segnare qualche appunto.


I
l resto dei fogli li poggiò sulla cattedra. Scavalcò poi la stessa reggendosi solo con una mano e piegando le gambe verso il torace, andando poi verso la finestra. C'era ancora tanto da aspettare.

Ora parlatemi di voi, e poi mettete la testa su quei fogli, poiché non avrò nulla da commentare.




CITAZIONE
fa94isthebest™ viene eliminato per non aver soddisfatto le mie indicazioni, essendo stato preventivamente avvertito. Il suo pg verrà ignorato nel prosieguo del corso poiché l'eliminazione non è stata generata nel Gdr, ma esternamente (non me ne voglia per questo quindi).

Per tutti gli altri ok, cercate di darvi da fare in questa prova, e rendetela quanto più ricca vi è possibile.

Limite di 4 giorni, salvo vostre richieste aggiuntive.

 
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maryam96
view post Posted on 29/2/2008, 20:33




SPOILER (click to view)
*pensato maryam*
parlato
scritto
narrato



Maryam ascoltò il sensei con la più possibile attenzione, soprattutto quando descrisse la prova.
Guardò i quattro fogli bianchi sul tavolo e poi si voltò verso i compagni. Decise di farli presentare prima di lei. Quando toccò a lei presentarsi, si alzò lentamente.

Io mi chiamo Maryam Tarkian. Se diventerò Shinobi, vorrei tanto diventare un ninja medico e Anbu...per me è importante, perchè voglio essere utile nelle missioni e, se fossero ancora vivi, soddisfare i miei genitori...e trovare colui che li ha uccisi.

Si risedette. Aveva detto tutto.Ora doveva concentrarsi sulla prova.
Chiuse gli occhi mentre toccava le labbra con l'indice, segno che stava riflettendo(o pensando).
Passò un quarto d'ora, Maryam smise di riflettere e prese un foglio. Cominciò a scrivere:

Eseguo la Tecnica della trasformazione per trasformarmi in cane:mi aggiro silenziosamente per i corridoi per vedere quanti sono gli Shinobi presenti.
Scopro che sono tre:due da un corridoio e uno nell'altro che sarà sicuramente(o almeno secondo me)il mio obbiettivo.
Poi mi ritrasformo in un cane e vado nel corridoio dove c'è l'obbiettivo: mi avvicino all'entrata della stanza in cui si trova, riprendo le mie sembianze umane e preparando tre kunai, eseguo la Tecnica del Soffio del Vento tenendomi nascosta e quando sono pronta, emetto un getto di vento lanciando all'interno i kunai:lo Shinobi, avendo la metà delle mia energia, sarà stordito e se i kunai hanno colpito una zona fatale per lo Shinobi, me ne vado nel corridoio dell'uscita, altrimenti sarò costretta, con l'ultimo kunai, a ucciderlo e mi riprendo le armi.
Esco dalla stanza, mi avvio verso il corridoio dell'uscita ed esco dal bunker attivando un detonatore che bloccherà il bunker con all'interno gli Shinobi rimasti..



Maryam appoggiò la penna sul tavolo. Rilesse per correggere i possibili errori.

*Spero vada bene...ho paura di non essermi spiegata bene...ma non so in che altro modo scriverlo...*

Lentamente si alzò; cammino verso la finestra dove ancora era il sensei. Consegnò il foglio e ritornò al suo posto, mentre guardava i suoi compagni e incrociò lo sguardo con quello di Axel, il ragazzo che assomigliava al sensei che si era presentato prima di lei. Arrossì violentemente.
Maryam si sedette e tornò a guardare i compagni, ma non riusciva a capire perchè guardasse di più Axel.Forse...No. Non poteva essere così.
Si voltò verso la finestra: l'aria di Suna si scaldava ogni minuto di più e alla quattro del pomeriggio era un inferno; invece di notte c'era fresco e a lei il fresco piaceva, allora usciva e andava sul tetto ad osservare il cielo: era così bello con le stelle che splendevano...la notte le piaceva più del giorno.
Guardò di nuovo i suoi compagni che stavano cominciando a scrivere.

*Quanto dovrò aspettare?...intanto se torno a casa alle sette di sera mia zia non si preoccupa:lavora nella sua erboristeria fino alle nove e lo sa che la posso cavare da sola.*

Guardò l'orologio: mancavano quaranta minuti.
Si voltò verso il sensei: sembrava annoiato. Di nuovo si voltò, ma questa volta verso Axel.
In confronto al sensei lui era più carino e con un'aria più simpatica. Che fosse veramente...sì, poteva darsi.
Leggermente, Maryam arrossì sorridendo.

*Cosa direbbe mia zia se glielo dicessi?*

Guardò di nuovo l'orologio: tra non poco, i suoi occhi nocciola sarebbero diventati grigi. Fin dalla nascita aveva avuto questo "fenomeno" è per quale motivo non si sapeva. Dalle sette di mattina alle undici di mattina i suoi occhi erano nocciola, dopodiche alle undici diventavano grigi e restavano così fino alle otto di mattina. Ma quando avveniva lo "scambio" lei sentiva molto dolore in tutto il corpo e chiudeva gli occhi, mentre sussultava.

Edited by maryam96 - 13/3/2008, 17:39
 
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Axel.
view post Posted on 3/3/2008, 19:07




?
CITAZIONE
Parlato
§Pensato§
Fuori campo
Narrato

I minuti trascorrevano inesorabili, il sensei spiegò accuratamente l'ipotetica circostanza in cui ognuno di noi si sarebbe potuto trovare durante il corso di una missione solitaria. Pendevano dalle sue labbra,e un religioso silenzio faceva da contorno. Tutti attenti e concentrati per recepire e comprendere ogni singolo fonema emesso da quell 'uomo all'apparenza tanto crudele e spietato;il sospetto che i suoi atteggiamenti, il suo modo di fare brusco fossero dovuti alle circostanze, assillavano Axel, anche se in fondo non gli interessava molto, il suo unico scopo era diventare un ninja, i merletti sarebbero giunti dopo.
Era forse un inconscio modo per non incombere in uno stress nervoso?

Terminata la spiegazione, e fissati i limiti di tempo massimi per non accaparrarsi le collere di colui che come il vento senza emettere il minimo rumore si spostò dalla sedia su cui era seduto all'uscio della porta prendendo da un uomo un risma di fogli successivamente distribuita ai piccoli apprendisti, inermi davanti ad un volere più grande di loro. Sarebbero riusciti tutti a diventare degli shinobi provetti o solo alcuni, mentre altri si sarebbero persi durante il percorso?

CITAZIONE
Questi nel caso vi serva scrivere, o segnare qualche appunto.
Ora parlatemi di voi, e poi mettete la testa su quei fogli, poiché non avrò nulla da commentare.

Furono queste le parole, che sancirono l'inizio di una fugace presentazione,nella quale ognuno di noi avrebbe esposto i propri ideali ninja.
Axel si alzò per primo e disse:

Il mio nome è Axel, il mio più grande sogno è di diventare un rispettabile Anbu, eguagliando così mio padre deceduto valorosamente nel corso di una missione.

Poi si sedette, osservando i suoi compagni.
Dopo di lui si presentò la ragazzina di nome Maryam.
Per immedesimarsi meglio nella situazione precedentemente proposta dal sensei immaginò di essere un rapace e il suo obbiettivo una piccola lepre inconsapevole del rischio a cui stava andando in contro,doveva terminare quella prova in maniera ottimale, così come per il piccolo animale per cui si chiudeva il ciclo della vita
Pensò ad una maniera efficace per svolgere la missione; riflettè per circa 20 minuti quando tutto gli fu chiaro, come del resto agli altri suoi compagni che avevano iniziato a scrivere già da un bel pezzo, erano molto più avanti di lui.

La sua penna nera lasciava le parole incollate sul foglio.
Era passata un ora e Maryam aveva già terminato

§Beata lei io sono ancora all'inizio§

Nel frattempo la scrutava con la coda dell'occhio, e per un istante i loro sguardi si incrociarono, lei divenne tutta rossa in volto, Axel fece un sorrisino.

§Non è mica male ha proprio un bel visino...potrei farci un pensiero, ma prima l'obiettivo più importante...§

Guardai il foglio, tentando di raccogliere le idee per cominciare a scrivere. Dedi un’ultima sibriciatina verso Maryam e cominciai a scrivere:

Se mi trovassi nelle suddette condizioni, in un bunker per prima cosa avanzerei di quattro metri creando un clone e lo posizionerei al centro della biforcazione a destra, a due metri dalla prima stanza,in modo che se qualcuno fosse uscito da una delle due avrebbe eliminato sicuramente la mia copia che sparendo avrebbe fatto rumore, ed io mi precipiterei per affrontare la situazione di petto.
Poi mi sposterei silenziosamente nella biforcazione sinistra spiando per vedere se ci fosse qualcuno, nel nostro caso vedrei un ninja che dava le spalle all'ingresso della prima stanza, e gli andrei dietro per tagliargli la gola con un kunai.
Uscirei piano dalla stanza e manderei un clone appositamente creato in ricognizione nella stanza a fianco. Non succederebbe nulla allora mi appresterei ad andare dalla prima copia camminando accostato al muro; come in precedenza spierei un eventuale shinobi, rivolto verso il muro sinistro della prima stanza, a quel punto lancerei un kunai alla sua giugulare per ucciderlo.
Fatto ciò mi dirigerei nell'ultima stanza dove vi era certamente uno shinobi che poteva essere come non il mio bersaglio. Vedrei un ninja che non essendo rivolto verso la porta si accorgerebbe un po' in ritardo della mia presenza, e nell'istante in cui avesse avuto il tempo di girarsi estrarrei dal mio porta armi uno shuriken ed un kunai. Il primo lo lancerei alla sua gola e poi mi fionderei verso di lui trafiggendolo con il kunai. Infine mi dirigerei correndo verso l'uscita per non essere coinvolto nell'esplosione e farei saltare in aria l'entrata del bunker con un ordigno più potente in modo da impossibilitare l’entrata o l'uscita di chiunque fosse sopravvissuto a quella strage in piena regola.

Il tempo concesso per la prova era quasi scaduto, mancavano pochi minuti.
Axel aveva in quel modo soddisfatto il maestro avendo così una maggiore possibilità di diventare uno shinobi?Il tempo avrebbe dato risposta al suo quesito.
Per il momento si apprestò a portare i fogli dal sensei, che stava li in piedi vicino alla finestra in compagnia di Maryam.


Edited by Axel. - 15/3/2008, 10:52
 
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