Kiri-I 10, Sensei: Neji Hyuga

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¤ExoduS¤
view post Posted on 23/10/2007, 18:56




CITAZIONE
Benvenuti al Corso I 10 Di Kiri.
In questo topic sarete studenti di Neji Hyuga, vostro Sensei.
Le regole sono:
-Leggere i topic: Guida al Gdr, Combattimenti, Energie, Morte, Punti esperienza, Ryo; se non gli avrete letti non potrete postare.
-Non usare l'autoconclusività: Grande errore. Non posso dire Allora, io, Tizio, intrappolai Caio nella mia tecnica, dovete quindi Tentare e non Ferire dato che l'avversario sceglierà se schivare o no il vostro attacco (Vale anche nel Naruto Wolrd!!!)
Obbligo di postare almeno 20 righe per post di accademia e 15 per il Naruto World (chi non lo farà verrà bocciato) senza andare a capo del rigo o aumentando la grandezza della scrittura.
Qualunque studente sia iscritto all'accademia di Suna posti qui, verrà automaticamente inserito nel gruppo.
Se un utente non posta entro 36 ore verrà bocciato

CITAZIONE
Mi trovate seduto già in aula. Buon divertimento. ;)

Posti qualsiasi studente di Kiri appena iscritto.

CITAZIONE
Tengo a precisare che ho aperto questo topic per evitare lamentele sul ritardo dell'accademia.
Ho già due corsi aperti e quando è il mio turno contattatemi via MP.


Mi raccomando, postate molto e bene.

Chiedo Scusa a god of war e a Nick se posto questa accademia, ma molti a Kiri si lamentano per i ritardi. Quando finirete i vostri corsi potrete prendere questo, per il momento mi limito a fargli fare un po' di prove. Il verdetto me lo darete voi.

Edited by ¤ExoduS¤ - 23/10/2007, 20:26
 
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Bronco
view post Posted on 23/10/2007, 19:37




SPOILER (click to view)
intreccio
pensieri
dialoghi


CITAZIONE

partiva dal porto unica sua dimora, non aveva un'abitazione, viveva la giornata come gli capitava, ma era felice così, si trovava bene a vivere da solo nella città che lo ebbe natale, ed ora camminava per Kiri...
nessuno sapeva chi fosse o che ci facesse lì, alcuni lo guardavano come se fosse un barbone, altri come chi trova un animale morto sul ciglio della casa, ma non aveva niente da ridire, gli importava solo di scoprire le sue origini; Proprio per questa si stava dirigendo verso l'accademia di Kiri, come quell'uomo a suo tempo gli aveva consiglito, dal suo arrivo in citta non c'era stata più traccia di quella figura, forse un giorno lo avrebbe rivisto forse no...
ci sarà altra gente? saranno come me? diventermo amici? oppure si comporteranno come gli uomini che mi osservano per la via?
mille domande gli vorticavano per la mente, ma il suo fine era uno solo, capire chi era la sua famiglia, e soprattutto se le parole di quell'uomo erano verità o menzogna, il vento mattutino gli scivolava sul viso, sulla sua pallida pelle, che proprio come i capelli ricordava gli alberi innevati di inverno, che sopportano ogni bufera...
indossava una lunga giacca con sotto uno smanicato, tutto in tinta grigia, proprio come i pantaloni stretti in vita e larghi a scendere, l'interno della giacca era a scacchi, col passar del tempo anche le caselle bianche avevano assunto una tinta nera, così come il volto cereo che con il vivere tra i contenitori del molo si era scurita per via della polvere, tutto sommato era un po' sporco, ma appena avrebbe trovato una sistemazione la prima cosa che avrebbe fatto di sicuro era un bagno caldo...
i suoi passi risuonavano per l'ultimo vicolo prima dell'accademia, i sandali sempre grigi sembravano andare a tempo "toc-tac", ogni tanto un brivido gli passava per il corpo, ma trovandosi lì da un pò era abituato al nuovo clima un pò più freddo...
improvvisamente i cerei occhi ebbero un brillio, eccola dinnanzi a lui l'accademia, che si innalzava elegantemente, l' era cresciuti grandi ninja, li erano ascesi alla storia grandi uomini, e probabilmente anche lui un giorno sarebbe stato ricordato...

finalmente arrivato...
si passò l'avambraccio sulla faccia per togliersi della furigine, che si era alzata la mattina quando aveva spostato una delle casse al porto, dopo essersi pulito aprì le porte dell'accademia, era abbastanza grande, o forse era solo il suo giudizio, visto che non aveva mai vissuto o visto edifici colossali, indi per lui quella creazione era immensa...
ogni muscolo teso del suo corpo si muoveva con grande affanno, l'emozione faceva si che ogni singolo nervo trasportasse impulsi in modo irrefrenabile, il battito cardiaco aumentava ad ogni passo, possibile mai che fosse cosi in tensione per il suo primo giorno in accademia, non poteva essere, infondo aveva un carattere solido, non era da lui comportarsi in tal modo...
scrollò la testa per tornare in se, si riprese momentaneamente, fino a che davanti alla porta della sua aula ebbe un sussulto...aprire o no quella porta? iniziare una nuova vita o restare repressi in questa?
non voleva pensare ma mille domande gli sorgevano spontanee...
il braccio ebbe un movimento involontario, il muscolo si contrasse e lui si ritrovò inaspettatemente dentro l'aula...
oh mio dio che ho fatto??
si guardò attorno, l'aula era abbastanza grande, sempre secondo il suo giudizio, c'era intorno alla decina di posti, banchi ben messi, e le mure sembravano ben tenute, senza scritte come la sua scuola materna...
anche la cattedra era imponente, mentre si squadrava il tutto, si rese conto di non essere da solo, seduto alla cattedra c'era un uomo, che osservava la situazione, doveva essere il sensei...
che sguardo strano che aveva, non sapeva minimamente come comportarsi, restò fermo per una trentina di secondi, poi con voce impaccita cerco di presentarsi come meglio poteva...

buo...buona...buona...mattina cioè buona giornata, presumo che lei sia il mio sensei...emh si ecco, ora dovrei presentarmi credo, si mi sa di si...allora...emh...Sono Suyo...Suyo Nekyu, provengo da un paesino nei pressi di Kiri, ci vivono solo pescatori sa...ora ritengo che sia giusto che mi vada a sedere al mio banco...bhe no che sia mio, però visto che mi appresterò a occuparlo in questo periodo d'accademia dirò mio giusto per indicare che ci sono seduto io, cioè...quindi...infine...meglio che mi siedo...ma guardate che figura di niente dovevo mai fare...dico io è possibile...che diamine!! sono un incompetente...
distolse lo sguardo dall'uomo alla cattedra e si diresse verso il banco, spostò la sedia molto lentamente e si sedette con delicatezza, non sapeva che verbo proferire, quindi meglio che restava zitto a contemplare il soffitto, e a pensare del suo capannone, dove passave le notti riparato dal freddo e dal gelo del paese della nebbia...


 
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view post Posted on 23/10/2007, 19:50
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Bijuu 4 Code: Yonbi

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SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato



giorno prima
kisame si svegliò alle otto e mezzo , per il suo allenamento giornaliero ,e quando uscì dalla sua casa , nella posta vi era una busta particolare . lui la aprì , e trovò un biglietto che diceva:

CITAZIONE
kisame è stato ammesso al corso quattro di kiri .

sul biglietto vi era anche scritto il giorno in cui sarebbe iniziato il corso e l ' ora . andare all ' accademia dove avreb* non aspettavo altro ...* .pensò kisame entusaiasta
il giorno dell ' accademia
kisame si svegliò presto , * se riesco a promuovere ... finalmente diventerò genin , quindi abbastanza forte da salvarsi dalle guaridie e potermene andare da questo posto ... quindi devo metterci tutto il mio impegno , e finalmente sarò libero! *. pensava mentre vi si dirigeva ... aveva preso un viottolo secondario sconosciuto a molti , e passando dal quale sarebbe arrivato molto prima e si sarebbe risparmiato molta fatica .
ai fianchi della stradina vi erano due o tre case , abitate da povere famiglie che non si potevano permettere abitazioni migliori .
dopo poco il ragazzo arrivò in piazza , che data l ' ora , era poco affollata e quindi , pur essendo molto grande , lui arrivò quasi subito all ' accademia . quando vi entrò ritirò fuori il biglietto che gli era stato spedito a casa: dieci quattro al piano terra . kisame si mise a cercarla lentamente , fino a che non la trovò ... entrò silenziosamente , l ' aula era ancora vuota . il ragazzo entrò e si sedette ad un banco , aspettando gli altri . * chissà che compagni avrò ... o che tipo di sensei ... ma infondo chi se ne frega .. voglio andarmene da qui appena sarà possibile farlo .. * quindi il ragazzo restò lì in aula , ad annoiarsi , e intanto guardava fuori dalla finestra ... si vedevano dei bambini giocare a rincorresi , lui li guardò di sbieco da dietro alla finestra * sono patetici ... si devono impegnare fin dalla loro età se vogliono avere un fututro ... ma questo paese è fatto così . ti coccolano e poi ti mandano i guerra , mandano in guerra la tua famiglia , tu resti orfano . ma presto me ne andrò , verso un futuro migliore . non mi importa se mi considereranno un traditore o altro .. non mi importa . * kisame poi iniziò ad osservare l ' ula , grande e spaziosa , forse era l ' unica cosa che apprezzava di quel villaggio . lui stesso non conosceva il motivo del suo odio , sapeva soltanto trovare scuse ... forse era normale per qualcuno cresciuto da solo , o forse aveva bisogno di un amico o qualcuno che lo amasse ...
* ma quando cavolo arrivano?* pensò iniziando ad annoiarsi .
ma in fondo era ancora molto presto , il giovane ragazzo aveva da aspettare ancora per molto ...
 
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Jack Sparrow191
view post Posted on 23/10/2007, 19:57




CITAZIONE
parlato hira:arancione
parlato nonno hira:verde
pensieri: fra §...§

aaahhhh
Un semplice sbadiglio mi esce dalla bocca.
Mene resto sdraito nel mio lettino,con un leggero lenzuolo che ricopre il mio corpo.
Giro il capo,lentamente verso la finestra che si trova proprio al mio fianco,ed i miei occhi azzurri,fanno fatica a vedere all'esterno di questa,per via dei raggi solari che filtrano all'interno della stanza.
Sento dei rumori,provenienti dall'altra camera,quindi,dinuovo giro il capo verso la porta,chiusa,ed metto le mani dietro la testa,attendendo chi sia ad entrare...
La porta si apre,rumorosamente,data la vecchiaia dei suoi cardini,e mio nonno spunta da dietro questa,con un sorriso sul viso rugoso ed abbronzato,l'opposto del mio,pallido,e con capelli azzurri,e sempre in disordine,leggermente lunghini.
Con un piccolo sforzo mi metto seduto..
dalla tua faccia nonno,penso ci siano buone nuove,giusto?
Domando,con tono ironico,è raro vedere mio nonno sorridere in quel modo,sicuramente dev'essere un ottimo notizia.
hai colto in pieno figliolo,è arrivata ciò che aspettavi da tanto tempo.
dice,allargando il braccio destro,e solo all'ora noto il foglio bianco che sventola.
Non capisco per il momento,e chino di poco il capo verso una spalla,fissando prima la lettere,poi mio nonno,che s'avvicina e me la porge.
In un primo momento non la prendo,ed il mio cuore batte forte,e solo dopo qualche istante,la mia mano destra,esce dal lenzuolo e s'avvicina al foglio...
Lo apro,e miei occhi viaggiano su quelle righe,e le mie labbra si muovono nel rileggere..
Invitiamo il Sig. Mikawa Hira,a presentarsi in data 23/10 presso l'accademia di Kiri
Solo questo ripeto,con voce bassa,mentre alzo lo sguardo verso mio nonno,che continua a sorridere.
nonno,che giorno è oggi!
dico,sprezzante d'energia,i miei occhi brillano quasi.
è il ventitrè ottobre Hira,e dalla posizione del sole,sono gia le otto in punto,penso che dovresti sbrigarti,se non vuoi entrare in ritardo il primo giorno
A quelle parole sorrido! tanto,ed un urlo di gioia mi esce dalla bocca,portando un braccio al cielo.
MA mi ricompongo subito mettendomi in piedi,andando verso un mobile che apre.
La mano fruga fra varie vesti,afferrando poi,una maglia priva di maniche rosse,ed un pantalone nero,sempre lo stesso.
Corro in bagno,congedando con la mano mio nonno,che ridendo sene torna nella sala principale.
Anche se fa freddo quella mattina,infatti il sole,non riesce a portar ristoro alle nostre carni,riesco comunque a lavarmi,soffrendo un pò.
Torno nella mia camera,molto semplice,infatti al centro c'è solo il mio lettino,sulla parete alla sua destra,la finestra, dalla quale entra la luce,ed il mobile.
Mi metto la maglia,ed i pantaloni,sedendomi per mettere i stivali neri impolverati.
MI tiro su,dando una smossa ai capelli azzzurri,mettendoli in disordine ancora di più.
Alla mia vista,si mette in risalto una specie di tessuto a quadri bianchi e neri,sorrido,afferrandola e piegandola,mettendola al collo come sciarpa,con due lati che scendono davanti,cioè sul petto.
Entro nella sala principale,e non vedo mio nonno,ma onestamente poco m'importa ed esco dalla casa,ritrovandomi sulla via principale.
Con un passo non lento,cammino,salutando di tanto in tanto alcuni passanti da me conosciuti.
Per un istante alzo lo sguardo in alto,ad osservare il cielo stranamente limpido a Kiri,o almeno per ora,e così sospirando m'avvio all'accademia che è sempre più vicina.
Finalmente scorgo l'edificio,semplice,bianco,e su un solo piano,ma gia' si distingue rispetto gli altri.
prendo un bel respiro..
§ su,ormai ci siamo,da quì,finalmente la mia vita diventerà leggermente più emozionante...si spera§
Penso mentre faccio scivolare come mio solito le mani nelle tasche ed entro nel piccolo cortile,onestamente non so dove io debba andare,e così,fortuna vuole che vedo un uomo all'ingresso dell'edifico,m'avvicino a lui..
m..mi scusi signori,dovrei esser nella classe appena aperta dell'accademia
Domandai,fissandolo con le mie iridi.
L'uomo sorrise,aprì la porta e m'indica un aula infondo al corridoio.
Dopo averlo ringraziato,entro e la porta si richiude,mi volto leggermente ad osservarla,e capisco che l'uomo è un addetto per i novizi.
Torno ad osservare il corridoio,e mi metto in cammina verso quell'ultima aula.Ogni mio passo rimbomba in quel corridoio silenzio,chissà,forse l'unica classe aperta,è la mia,per accogliere i nuovi.
In men che non si dica mi ritrovo dinanzi alla porta.
Estraggo le mani ed afferro il freddo pomolo tirando,ed aprendo il legno,che mi mostra cosa cela.
Entro,richiudendola,ed osservando l'aula,e la prima cosa che mi da nell'occhio dopo la cattedra con una persona seduta,e quindi dev'essere il sensei,è un ragazzo,seduto in uno dei banchi,in prima fila,dall'apparenza trasandata,e dall'aspetto di chi ha visto giorni migliori.
Non nascondo un sorriso,che comunque camuffo,ed i miei azzurri occhi vanno verso il sensei.
Eseguo il saluto...
Buon giorno,io sono MIkawa Hira,sono nato e vivo quì a Kiri,nella via principale...e sono quì,per prendere lezioni da lei
Detto ciò,mi voltai verso la classe,ben messa,e la cosa mi stupisce,ma mi stupisco molto di ciò che ho detto al sensei,capendo le sciocchezze proferite,m'avvicino ad un banco,per esser precisi,proprio quello difianco all'altro presente,e mi siedo nel banco vicino al suo.
Lo ammetto,un pò sono teso,e spero di andare bene,comunque osservo il mio compagno,e per sciogliere il ghiaccio
Piacere Hira,tu sei?
Chiedo,sorridendo...

 
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Tommy _Dark994
view post Posted on 23/10/2007, 20:23




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
signorina reception


Erano le sei quando mi alzai dal letto.Mi dovevo sbrigare per passare a prendere la colazione per mio padre e per arrivare in tempo.mi lavai e mi misi il mio solito abbigliamento :maglia nera senza maniche, pantaloni a pinocchietto neri, pesi sui piedi e guanti di pesi sulle mani.Dopo essere andato a prendere la colazione per mio padre tornai a casa e presi il mio equipaggiamento ninja.Era una mattinata fredda a kiri ed era anche il mio primo giorno di accademia per diventare genin.Mi ero allenato tanto nei giorni precedenti per non fare brutta figura ma credevo comunque di non essere sl altezza del esame.Avevo il cuore che batteva a mille se non di più ero agitatissimo e speravo di non fare brutta figura a causa delle mie varie cicatrici sul volto e sulle braccia.Quando arrivai al accademia andai dalla signorina della accettazione e le chiesi mi scusi quale è la stanza per il gruppo K-10? è l'ultima stanza a destra del piano terra grazie mille
Ero agitatissimo e non sapevo neppure chi erano i miei compagni e il mio sensei.Aprii la porta della classe a stento e vidi seduto sulla cattedra il mio sensei.
Salve io sono Tommy Icedark e supongo lei sia il mio sensei?
aveva un espressione seria ma simpatica. Mi sembrava di averlo già visto in giro poi mi balzò in mente l'avevo visto combattere poco lontano da kiri sulle sponde del mare era stato strabiliante aveva staccato le braccia ad un avversario con un solo colpo della sua abilità innata:il controllo delle fibre nere. c'erano gia tre alunni nella stanza mi sembravano tutti e tre fortissimi avevano un espressione seria sul volto e stavano lì seduti difronte al sensei senza dire una parola.
avevo quasi paura a sedermi da quanto ero spaventato al idea di non passare al esame per me era una delle uniche cose che contavano nella mia vita da quando mia madre e mia sorella erano morte.Finalmente è arrivato il momento della resa dei conti se non passo al esame mi allenerò sempre di più fino a quando non riuscirò a passare da ora in poi la mia ragione di esistere sarà quella di far capire a mio padre quello che valgo e che non sono un mostro.Quando mi sedetti sentii come un brivido freddo che mi attraversò la schiena e subito dopo mi sentii più sicuro .Dopottutto mi ero allenato mattina e sera per superare quel esame.
Attesi impaziente una risposta del sensei

Edited by Tommy _Dark994 - 23/10/2007, 21:32
 
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shameda
view post Posted on 23/10/2007, 20:30




SPOILER (click to view)
parlato
pensato
narrato


La mattina a Kiri era molto fredda ed una leggera brezza di vento umido che accarezzando il viso di Nobunaga lo svegliò,il ragazzo si alzò dal lettosi affaccio alla finestra guardò il paesaggio del suo villaggio e si passò una mano tra i folti capelli corvini e pensò

"Il solito grigio e spento paesaggio che noia voglio trucidare un pò di persone.....ma come al solito mi fermerebbero dicendo che ancora non sono pronto....mpf dannati"

Pensato questo Nobunaga iniziò a vestirsi e con molta calma scese al piano inferiore di casa sua,nemmeno guardò in faccia la madre a cui si rivolse in tono molto arrogante dicendo

"Donna preparami la colazione oggi il mio umore è pessimo,quindi vedi di obbedire senza fare un fiato"

La donna ubbidi senza fare un fiato e preparò ogni tipo di prelibatezza a Nobunaga mangio tutto poi con movenza molto calme e pacate si puli la bocca,e senza dire una parola andò al bagno a lavarsi

"Ehi oggi è il mio primo giorno di accademia quindi avrò da fare fino a tardi non ci sono quindi non prepararmi la cena,e di al vecchio che ci alleneremo domani.....se mi va"

Con aria ancora piu arrogante di prima Nobunaga si accingeva a varcare la soglia di casa per dirigersi in accademia,camminava lentamente il giovane Kaguya tra le strade piene di nebbia di Kiri,i negozi ancora dovevano aprire quindi il giovane aveva capito che si era alzato troppo presto,cosi ne approfittò per riposare un attimo seduto su una panca vicino ad un armeria

"...Ancora è troppo presto per andare in accademia ancora deve aprire......ora che ci penso è un pò di tempo che non riesco a prendere sonno vado a dormire tardi e mi sveglio prestissimo,perche?cosa mi sta succedendo?ma soprattutto perche a me.....non riesco a spiegarmelo,inoltre ancora Kimiamaro non è tornato dalla missione che gli avevano assegnato:cioè infiltrarsi nel nascondiglio di Orochimaru,e tornare con qualche informazione sul simbolo maledetto la cosa mi preoccupa.......ma non piu di tanto......e se si fosse alleato con il nemico?.......

A quel punto un sorriso malvagio si stampò sulla faccia di Nobunaga

"Sarà un immenso piacere trucidare Kimiamaro"

E il ragazzo gia inebriato dalla scena si appoggiò una mano in faccia e inizio a ridere sinistramente

"BUAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!KIMIAMARO KAGUYA PREPARATI LA TUA FINE SARA DOLOROSISSIMA TI FARO RIMPIANGERE DI ESSERE NATO AHAHAHAHAH!!!!!"

"AHAHAH!!!si si sarà uno spasso distruggerti e non vedo l ora.....ecco per cosa mi sono allenato fino ad ora e vedrai

Quando si fù riposato abbastanza Nobunaga si ralzò e riassunse il suo comportamento calmo e pacato e si avviò verso l accademia,appena arrivato il giovane Kaguya si diresse verso un bidello

"Ehi tu dimmi dove si trova la classe K-10 e non mi far innervosire"

Il bidello impassibile gli indicola porta in fondo al corridoio,però Nobunaga si aspettava un comportamento piu impaurito da parte del inserviente,ma vedendo tutta quel impassibilita gli andò il sangue agli occhi ed estrasse un kunai

"Dannato io t ammazzo mi devi rispettare......ma siccome non l hai fatto verrai tremendamente mutilato......mmm,no meglio di no meglio non fare casini.....anche se mi prudono le mani e gli vorrei infilzare questo kunai dritto nella schiena,mi devo contenere"

Cosi Nobunaga si diresse verso la classe entrò e vide uno Hyuuga che il giovane inizio e guardare mezzo schifato

Che coooosa???uno Hyuuga che insegna a Kiri???un affronto del genere non lo dovevano fare a noi del villaggio della nebbia.....ma meglio stare buoni.....PER ADESSO"


Cosi a denti stretti Nobunaga saluto il sensei

"Buongiorno..............sensei...lei è uno Hyuuga...bene come membro della casata Kaguya le do il benvenuto nel villaggio di Kiri"

Detto questo Nobunaga si andò a sedere all ultimo posto vicino la finestra guardando in modo freddo i compagni

"Chissa se mi divertirò con loro......eheh!!"

Edited by shameda - 23/10/2007, 23:07
 
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Alex xelA
view post Posted on 23/10/2007, 21:55




CITAZIONE
narrato
pensato
parlato

quella mattina tenzo si svegliò come se qualla fosse stata una mattinata qualunque...eppure quella mattina per tenzo sarebbe stato il primo giorno di accademia.Essendo in rario decise di prepararsi con calma facendosi una doccia,estremamente breve a causa della poca acqua che veniva passata nelal sua baracca,poi fece una magra colazione per poi vestirsi con una maglia nera e con un pantalone bianco a 3/4.
hum si così può andare sto abbastanza comodo
disse mettendosi le mani in tasca con aria svogliata.
una volta sceso di casa si avviò lentamente verso l'accademia di kiri luogo in cui avrebbe seguito la sua prima lezione...l'eccitazione stentava a farsi sentire ma mentre camminava gli venne in mente che naturalmente al corso non sarebbe stato solo...si chiedeva se avrebbe trovato qualche persona amica in quanto non era mai stato troppo socevole....anche perchè le situazioni vissute da quest'ultimo non gliel'ho permettevano...
chissà...magari con un amico potrei scogliermi un po...spero di trovare qualcuno che posso ritenermi simpatico
pensò quasi in maniera drammatica...nel frattrempo il calore del sole incominciava a scaldare lentamente il corpo di Tenzo che con sguardo acceso guardò il sole...era molto bello e metteva tenzo di buon umore...cominciò a pensare allora all'accademia come un luogo di incontro e di studio...era proprio quello che cercava...ora si che l'emozione cominciava a farsi sentire...1000 pensieri si manifestarono nella mente di tenzo facendolo spesso sorridere....l'idea di imparare,avere amici,imparare nuove tecniche...poi...il cuore di tenzo incominciò a battere forte...si fermò qualche istante ad osservare quell'epico monumento che era l'accademia di kiri....la mecca per i ninja di questo paese....
è davvero stupenda...ora si che sono sicuro della mia scelta!
un bel sorriso soddisfatto apparve sul volto del ragazzo che iniziò a correre per arrivare il prima possibile nell'accademia...arrivato nell'accademia chiese quale fosse la classe fra le tante del suo corso...quando ebbe le risposte che cercava corse per poi rallentare nei pressi della sua classe....con calma aprì la porta...
p-permesso...
disse un po insicuro...nella classe c'erano già degli alunni ed il sensei era seduto alla cattedra...
buongiorno a tutti io sono Tenzo...buongiorno sensei!
disse buttando giù la timidezza e andandosi a sedere di fianco ad un ragazzo che avevai suoi stessi capelli argentei

[per intenderci mi siedo di fianco a suyo]

e con un po di imbarazzo si presentò a quest'ultimo porgendogli la mano

p-piacere io sono tenzo....tu?
disse provando ad abbozzare un sorriso
 
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Sendo90
view post Posted on 23/10/2007, 22:17




SPOILER (click to view)
Narrato
-parlato-
Pensato


Una nuova vita...

Notte fonda a Kiri il vento spirava forte e impetuoso tra i vari vicoli oramai deserti della città producendo un forte sibilo che faceva cadere il villaggio in uno stato ancora più forte di desolazione, tutti gli abitanti del villaggio erano barricati nelle loro case per difendersi dal gelido freddo e dormivano adesso beati sonni, coperti da calde coperte, anche se non pioveva il cielo era ricoperto dalle nuvole come accadeva spesso in quella regione. Sendo era disteso nel suo caldo letto e fissava il soffitto, oramai erano passate diverse ore da quando era andato a letto ma a causa della tensione per il giorno dopo non era ancora riuscito a cadere nelle braccia di Morfeo e per questo continuava a fissare il soffitto con sguardo concentrato quasi stesse osservando qualcosa in particolare. In tutta la stanza regnava un silenzio tombale e ciò lasciava il povero ragazzo solo con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni che gli tormentavano il cervello, era immobile nel letto e i pensieri gli scorrevano veloci, in un primo momento si sentiva rilassato in effetti era solo l’esame per divenire Genin ma poi iniziarono a sorgere i primi dubbi e preoccupazioni, temeva di non essere all’altezza del corso, temeva di non riuscire ad apprendere tutte le lezioni, in poche parole aveva paura di fallire. Per la prima volta da quando era nato uno stato di ansia e agitazione lo stava pervadendo, si era fatto una promessa non poteva fallire, doveva passare l’accademia ad ogni costo, era disposto a tutto ma ogni volta che prendeva coraggio nuovamente nasceva in lui il germe del dubbio che nuovamente lo tormentava, e se poi anche mettendocela tutta non sarebbe riuscito? Cosa sarebbe successo? Avrebbe disonorato la sua promessa e allora si che si sarebbe probabilmente ucciso. Rimase immobile nel letto tutta la notte fino a quando le prime luci del sole non iniziarono a filtrare dalla sua finestra superando le tende che anche se chiuse avevano un’apertura al centro abbastanza grande da far entrare i primi raggi del sole e illuminare il viso pallido del giovane. Finalmente era giunto il momento tra poche ore si sarebbe trovato all’accademia di fronte alla sua più grande sfida. Si alzò lentamente dal letto in tutta quella notte stando sotto le coperte e il grosso piumone in piuma d’oca il suo corpo aveva preso molto calore e adesso per lui alzarsi in quella fredda stanza gli sembrava un’impresa, cacciò prima un piede fuori dalle coperte e subito il gelido freddo lo assalì , così Sendo rimise il piede sotto le coperte e lo riscaldò strofinandolo con le mani, quella mattina era particolarmente fredda anche se il cielo sembrava essere divenuto stranamente limpido. Dopo aver trascorso quasi cinque minuti ancora a crogiolarsi nel tepore quasi materno delle coperte Sendo prese coraggio e con un rapido e deciso movimento del braccio afferrò le coperte e le scagliò fuori dal letto in modo date che non avrebbe potuto più avere ripensamenti. Poi parlando tra se e se esclamò con voce decisa

-Bene ci siamo...-

Mentre pronunciava queste parole Sendo si sollevò di scatto dal letto e si diresse subito verso il bagno mentre con le braccia conserte tentava di scaldarsi sfregando le sue mani contro le braccia. Il ragazzo si chiuse in bagno per farsi una veloce doccia calda nel tentativo di levarsi da dosso tutto il freddo e l’umidità che aveva preso. Terminata la doccia terminò di lavarsi e prese quasi a casaccio i primi vestiti che trovò sotto mano nell’armadio. Una maglietta bianca e dei pantaloni verde scusri, lì indossò rapidamente e si diresse verso la porta della casa , infatti di fianco alla porta di ingresso vi erano le scarpe che Sendo di solito indossava degli anfibi neri, che gli permettevano di contrastare il freddo gelido del paese, le allacciò rapidamente con un doppio nodo e uscì dalla casa chiudendo in modo deciso la porta dietro di se, da adesso in poi non c’èra più spazio per i timori e per le preoccupazioni da adesso in poi bisognava andare diritti e decisi per la propria strada proprio come gli aveva insegnato Shin. Attraversò rapidamente la piazza centrale che oramai era già animata da svariate persone intente a svolgere le loro mansioni, i negozi iniziavano ad aprire mostrando la loro mercanzia. La piazza centrale della città sembrava in festa già dalla prima mattina, il vociare delle persone e tutte le luci dei negozi facevano sembrare quel luogo quasi une festa, ma Sendo questa volta non perse tempo a guardarsi in torno camminava in modo deciso con sguardo fisso avanti al proprio destino mentre si ripeteva in continuazione dentro di lui sempre le stesse parole quasi in modo da potersene convincere da solo.

§ Posso farcela...posso farcela...posso farcela...posso farcela...§

Ecco che finalmente sendo si trovava dinanzi alla grossa accademia, un imponente edificio che nel vederlo i battiti del cuore di Sendo aumentarono esponenzialmente, eccolo di fronte ai portoni di entrata dell’accademia, e proprio quando gli mancava un solo passo prima di entrare nella scuola il suo corpo si fermò, era paralizzato dalla paura, non riusciva più a fare un passo il suo corpo non rispondeva più ai suoi ordini proprio come se fosse stato sotto l’effetto di qualche tecnica. La paura verso l’ignoto e il terrore di fallire lo paralizzavano l’insicurezza era troppa, sulle sue spalle portava un fardello troppo grande, si era forse fatto una promessa troppo grande e impossibile da realizzare. Era entrato nel panico che fare non sapeva più come comportarsi adesso il suo cervello gli diceva solo<<scappa,scappa.>> e così Sendo si stava quasi per voltare e andarsene quando, l’immagine di Shin gli tornò nella mente, gli tornò nella mente il suo freddo cadavere e per qualche strano motivo forse solo per autosuggestione anche la ferita al braccio iniziava nuovamente a fargli male, no, non poteva scappare, così decise di proseguire, il suo sguardo divenne nuovamente deciso e fermo, iniziò a digrignare di denti proprio come se di fronte a lui ci fosse stato un avversario da massacrare e dopo aver infilato la mano in tasca strinse più forte che poteva la bandana del suo maestro, adesso era deciso e non sarebbe più tornato indietro, nel solo stringere quella bandana tutte le insicurezze sparirono in un colpo solo e Sendo fece il passo che in qualsiasi modo sarebbe andata gli avrebbe cambiato la vita. Sendo attraversò il piccolo giardino che divideva la scuola dall’ingresso e andò a controllare quale fosse la sua aula, controllato Sendo iniziò a dirigersi a gran passo verso la sua aula, adesso per qualche strano motivo da insicuro e dubbioso, era divenuto sicuro di se e si fremeva dalla voglia di iniziare questa sua nuova avventura, il suo passo diveniva sempre più veloce fino a quando non iniziò proprio a correre ed eccolo, era finalmente arrivato d’avanti alla porta della sua classe, ancora una volta si fermò lì dinanzi quasi fosse caduto nuovamente nel panico, ma subito appoggiò la mano alla porta e la spalancò con sicurezza e forse con un po’ troppa forza visto che la porta si aprì del tutto spalancandosi di botto. Ecco aveva fatto la prima figuraccia ma poco gli interessava non era di certo questo che si preoccupava dall’inizio. Sendo osservò la sua aula, era abbastanza grande con dei banchi e di fronte una grossa cattedra, vi erano già all’interno svariati ragazzi che avrebbero dovuto tenere più o meno secondo lui la sua età e un’altra persona che invece gli parve chiaro a prima vista che era il sensei. Così Sendo sollevò la stessa mano che aveva utilizzato prima per spalancare la porta e salutò con un gesto amichevole prima il sensei accennando anche un piccolo inchino in segno di rispetto e poi verso i suoi compagni di corso che sembravano tutti simpatici a prima vista.

-salve a tutti mi chiamo Sendo e spero di non essere arrivato in ritardo...-

Terminato di parlare il giovane studente si diresse verso i banchi e dopo aver spostato delicatamente la sedia si sedette iniziando a fissare sia il sensei che i suoi nuovi compagni di banco.


OT Grazie mille ^^ OT
 
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¤ExoduS¤
view post Posted on 24/10/2007, 13:22




CITAZIONE
Sappiate: Poseterò poco per gli altri due corsi oltre al vostro e perchè sono occupato come staffer.

Ebbene sì, nonostante mi fossi tolto l'incarico di Mizukage mi ritrovavo lo stesso a fare il Sensei. Volevo solo avere un po' di libertà, dormire di più la mattina, non scrivere ogni santo giorno su scartoffie inutili.
Eppure mi divertivo a vedere crescere shinobi promettenti, come lo erano Reyl e Nick. In cuor mio speravo vivamente che tra di loro ce ne fosse qualcuno in grado di zittirmi, o, addirittuta, di mettermi alle strette. Il mio sguardo cadde su tutti i presenti, volevo vedere se avevano innate rigurdanti il loro aspetto fisico... Sfortunatamente, Non ebbi risposta dalle loro figure.
Mi alzai con fare annoiato, come già detto, io volevo dormire un po' di più, ma quando si chiama bisogna accorrere.


Benvenuti in questo corso di Kiri. Innanzitutto mi presento, sono Neji Hyuga. Ah, per chi non lo sapesse, è inutile darmi il benvenuto, io sono il primo Mizukage. Mi ritirai dalla mia carica perchè era ora di fare spazio ad altre persone, ma non sono un perfetto sconosciuto.
Allora, vediamo... Abbiamo già un Mikawa eh? I Mikawa sanno controllare il sangue, i Kaguya le ossa... Spero per voi che impariate a controllarle queste innate...
Ecco, il mio compito è quello di imparare a controllare voi stessi. Il vostro corpo e la vostra mente, di certo non potrete combattere alla cieca davanti a uno shinobi più forte di voi... Allora, adesso ditemi i vostri pensieri, ideali, il concetto di shinobi e i vostri gusti, piaceri personali...
 
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Tommy _Dark994
view post Posted on 24/10/2007, 13:58




<i>
SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
parlata del prof


Poco dopo essermi seduto arrivarono altri 3 studenti e successivamente parlò il sensei:Benvenuti in questo corso di Kiri. Innanzitutto mi presento, sono Neji Hyuga. Ah, per chi non lo sapesse, è inutile darmi il benvenuto, io sono il primo Mizukage. Mi ritirai dalla mia carica perchè era ora di fare spazio ad altre persone, ma non sono un perfetto sconosciuto.
Allora, vediamo... Abbiamo già un Mikawa eh? I Mikawa sanno controllare il sangue, i Kaguya le ossa... Spero per voi che impariate a controllarle queste innate...
Ecco, il mio compito è quello di imparare a controllare voi stessi. Il vostro corpo e la vostra mente, di certo non potrete combattere alla cieca davanti a uno shinobi più forte di voi... Allora, adesso ditemi i vostri pensieri, ideali, il concetto di shinobi e i vostri gusti, piaceri personali...

il sensei fece una domanda a cui io avrei risposto con facilità dato che sapevo cosa ero andato a fare e sapevo quali erano i miei obbiettivi.
Mi feci avanti senza nessun timore rispondendo chiaramente
Bhè io sono venuto a questo corso apposta per diventare più forte e fare vedere a mio padre che non sono un mostro a causa della mia abilità innata e che anche una nullità come me può diventare qualcuno di importante.Uno shinobi non deve fare quello che vuole o che gli piace fare ma deve fare ciò che gli è stato chiesto.
mi calmai un pò e poi ripresi con le lacrime agli occhiio sono qui per fare vedere quello che valgo ma anche per servire il villaggio dove io e la mia famiglia siamo nati e cresciuti è anche per questo che sono qui per onorare il mio villaggio.
credevo di avere fatto un buon lavoro rispondendo in quel modo perchè era quello che pensavo. forse mi sarei dovuto trattenere la lagrime agli occhi adesso penserà che sono un piagnucolone </i
adesso è meglio che mi sieda.
Dopo essersi seduto Tommy Icedark si asciugò le lacrime e iniziò a ripetersi tra se e se che ce la poteva fare.
ce la devo fare non sono qui per sprecare il mio tempo devo fare vedere quello che sono.Per mia madre e per mia sorella.
mi sedetti e aspettai le risposte dei miei nuovi compagni e cosa avrebbe detto il prof
 
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Bronco
view post Posted on 24/10/2007, 14:23




CITAZIONE

per il momento si trovava da solo in classe con il suo sensei...
forse era l'unico studente, avrebbe passato un noiso periodo di studi li tutto solo, ma piano piano cominciarono ad entrare i suoi compagni...
il primo, un tizio strano che fece capolino dalla porta, per sedersi senza ne salutare ne calcolare lui e il sensei..

ma!? che modi sono, sarà anche lui emozionato...
niente impassibile, il primo compagno passava osservava solo fuori dalla finestra, come se Suoy non esistesse, ma non gli dava fastidio, sempre meglio degli sguardi biechi della gente...
immediatamente entrò il secondo, aveva capelli tendenti al turchese, un fisico abbastanza ben costruito ma normale di statura, aveva l'aria simpatica e inconfronto all'altro tipo si avvicinò a Suyo, dopo aver parlato con il sensei...

sta parlando con me? e che gli dico ora?...presentiamoci che è meglio, almeno mi faccio qualche amico..
piacere io sono Suyo, chissà quanti altri alunni arriveranno sono curioso di vedere...
continuò per un pò a chiacchierare con Hira, i suoi giudizi iniziali sul ragazzo si mostravano veri, ero molto simpatico ed aveva l'aria di una brava persona...
gli altri due ragazzi che entrarono dopo avevano l'aria strana, il primo sembrava molto teso, entrò si presentò al sensei e poi si sedette al suo posto senza proferir più verbo, mentre il secondo sembrava un pazzo schizzato, entrò guardò il sensei come se stesse guardando una carcassa arenatasi sulla spiaggia, si presentò con aria arrongante, dicendo che era un Kaguya...

Kaguya...chissà se...no evitiamo, quel tipo è strano non voglio avere problemi...
...poi si andò a sedere, guardò i compagni in maniera gelida e si chiuse nei suoi pensieri...
la classe sembrava al completo, ma entrarono due ultimi compagni...
il primo assomiglia leggermente a lui, uno somiglia a dir poco strana, sembrava emozionato e teso ma aveva l'aria simpatica, si sedette vicino a Suoy e proprio come Hira gli si presentò...

bene ora conosco due persone, forse un giorno diventeremo ottimi amici, ma anche se non sarà così almeno ho dei conoscenti in questo freddo paese...
piacere io sono Suoy, lui invece è Hiraindicò il compagno alla sua destranon essere emozionato vedrai che andrà tutto bene
cercò di motivare un pò il nuovo compagno, anche se lui era molto più teso di tutti gli altri messi insieme...
il secondo invece era una persona composta entrò si presentò con aria decisa, chiese scusa per il ritardo e si sedette osservando i compagni intorno...
cosa sarebbe accaduto ora?
il sensei si alzò e chiesa a ognuno di loro di parlare di se stessi, si alzò dal suo posto...

tocca a me? si mi sa che tocca a me? e che gli dico?....in non so niente degli shinobi...ma soprattutto non so nemmeno cosa siano, vabbè improvviserò...
prima di lui prese a parlare un altro ragazzo, così si risedette, appena egli ebbe terminato di esplicare la sua presentazione, si rialzò e disse
emh...ecco...una presentazione per tutti, io sono Suyo Nekyu, anche se lei sensei lo sa già...vengo da un paesino vicino Kiri, e sono qui per diventare ninja...beh!! si' come tutti voi...inoltre mi piace scoprire nuove cose, vivere avventure appasionanti, anche se sono una persona molto emotiva...
non ho ideali precisi, vivo la giornata...
indi ora dovrei parlare dei shinobi...

non so minimamente cosa dire, io per scambio mi sono trovato a venire in accademia, una settimana fa, non avevo nemmeno l'intenzione di diventare ninja, se non fosse stato per quel tizio, nemmeno quel poco che so fare, sarei in grado di creare...
prese una pausa di qualche secondo per poi improvvisare completamente, con pochissime e intense parole...
gli...shinobi...sono...valorosi...uomini...che...combattono...per...il...loro....paese...
credo che sia così...cioè!!! penso che sia così...
i miei gusti, mi piace passare le giornate a pescare con un buon sottofondo musicale, giocare a carte e costruire con il legno, quando non ho niente da fare leggo e scrivo qualcosa...
si questo è tutto, cioè non so se è tutto, ma per il momento non so più che dire...

gli occhi assunserò un aspetto perso, come se il vuoto fosse l'unica cosa nella sua mente, ma poi un pensiero gli si formulò nell'encefalo...
ok...sono arrivato a due figure niente...
tornò in posizione sulla sua sedia, e tristemente tornò assorto nei suoi pensieri...


 
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Jack Sparrow191
view post Posted on 24/10/2007, 15:04




CITAZIONE
parlato hira:arancione
pensieri: fra §...§

Onestamente,non mi ero per niente
reso conto,che al mio arrivo in classe,oltre al sensei e Suyo,ci fosse anche qualcun altro.
Ma non ho il tempo per dar retta a nessun se non il mio interlocutore che mi risponde al saluto,per mia fortuna,meglio così,sarebbe stato spiacevole ricevere un no in un modo del genere.
Sorrisi soltanto,e la mia bocca si apre di poco,ma le parole che voglio proferire non escono,infatti a poco a poco entrano tutti gli altri alunni.
Non sono poco,e ad ognuno porgo un occhiata,un occhiata di studio,per cercare di capire con chi mi ritrovo a dover studiare.
Ma un idea più o meno precisa,inizio a farmela,sul carattere dei miei compagni,chi strano,chi arrogante,chi semplicemente normale,e chi quasi emozionato,come il mio nuovo compagno.
Poggio entrambe le braccia sul mio freddo e verde banco,adagiando gli avambracci su questi,osservando la cattedra,perchè,non voglio farmi trovare distratto fin da subito,non sarebbe la cosa migliore,ma comunque mi distraggo,infatti Suyo attira la mia attenzione,perchè dalle sue labbra fuoriesce il mio nome.
Stacco la schiena dallo schienale della sedia,mi sporgo leggermente in avanti,così da poter vedere chi ci fosse al fianco di Suyo,ed alzo la mano destra,in segno di saluto,sorridendo anche.
La mia mano,ricade sul legno,e torno a mettermi comodo,spostando i miei azzurri occhi verso il sensei che inizia a parlare..
§ quindi era un ex kage?mmm,ricordo,me lo disse mio nonno,bè,allora mi devo ritenere fortunato...speriamo non sia severo§
Penso,quando ecco la prima richiesta da parte del sensei,una domanda ottima,a mio parere,così anche io,posso conoscere meglio i miei nuovi compagni di corso,e dalle loro parole,si può capire molto sulla loro vita..
Si offre il primo,e mi volto verso di lui,andando a posare la mia mano destra,fra i capelli azzurri,in modo tale da reggere la testa.
Parole forti,escono dalla bocca di quel giovane,anche tremolanti,accompagnate da gocce,sono lacrime.Non mi aspettavo un qualcosa del genere,e mi trovo impreparto,più che triste,sono un pò dispiaciuto,ed allo stesso tempo fortunato,non egoismo il mio,ma semplice verità,dato che la mia vita,è stata pressochè tranquilla,apparte gli ultimi avvenimenti.
Il ragazzo smette e si siede,e in quei secondi c'è solo silenzio nella classe,che sembra esser gelida,ma Suyo si alza,ed un altro sorriso esce dalle mie labbra,dato che trovo simpatico,e buffo il comportamento di quel ragazzo.
Ed infatti,il suo discorso è più "allegro" del mio compagno.
Termina anche lui di parlare,e vedendo che nessuno si propone,mi faccio coraggio,poggio i palmi delle mani sul legno,e mi tiro su,mettendomi in piedi,e solo allora sento le gambe tremare,e capisco quanto possa essere difficile esprimersi quando si è osservati.
Prendo un bel respiro...
Anche io,mi ripresento per i nuovi compagni..Io sono Hira..Mikawa.Per me uno shinobi,è una persona valorosa che ogni giorno affronta pericoli diversi,e che lotta per un ideale ben preciso,come lottare per il proprio villaggio.
Smetto per alcuni secondi di parlare,non tanto per organizzare un discorso da proferire,ma tanto perchè in quello stesso momento mi vengono in mente le parole del sensei,riguardo i MIkawa.
Onestamente,non so,con precisione l'abilità di questi,la storia di questo clan,dato che mio nonno,non è ha mai fatto parola,ma almeno,adesso capisco perchè quando da piccolo mi tagliavo,la ferita smetteva di sanguinare prima del solito.
Ritorno in me,scuotendo di poco il capo,e faccio finta di tossire,andando a coprire la bocca col pugno chiuso sinistro..
voglio diventare uno shinobi,non solo per mia volontà d'aiutare il paese ed affrontare qualcosa di diverso rispetto la monotonia quotidiana,dato che mi ritengo un ragazzo fortunato,e nella mia vita,per adesso,ho avuto solo gioie,ma lo voglio divenire anche in onore di mio nonno,che mi ha trattato come un figlio
Termino,abbozzando un sorriso,e torno a sedermi,in un sonoro sospiro,come se io sia riuscito a completare una difficile missione.
Nulla dico,riguardo i miei genitori,e della loro scomparsa in mia tenera età,ma forse,ora che ci penso,l'ho detto in modo "indiretto"
Scaccio pensieri tristi,e torno ad ascoltare gli altir,incrociando le braccia al petto...

 
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Alex xelA
view post Posted on 24/10/2007, 15:31




soyu si presentò e grazie a lui conobbe anche un altro ragazzo dall'aria simpatica di nome hira...naturalmente tenzo si presentò anche ad hira sorridendogli...dopo un po però mentre era impegnato a parlare con soyu,tenzo si bloccò per qualche secondo...in effetti i due ragazzi si somigliavano e soyu aveva decisamente qualcosa di familiare...i pensieri di tenzo però furono interroti bruscamente dalla domanda rivoltagli a lui e la classe da parte del sensei
CITAZIONE
adesso ditemi i vostri pensieri, ideali, il concetto di shinobi e i vostri gusti, piaceri personali...

un ragazzo si alzò senza dire il proprio nome...poi toccò a soyu che espresse timidamente ciò che pensava...così senza indugi anche tenzo prese la parola alzandosi e dicendo
salve a tutti mi chiamo tenzo non ho un cognome poichè sono stato affidato ad un orfanotrofio da piccolo...ma....ma questa è una storia noiosa...
il mio scopo? ehm...in realtà non ne ho un preciso...in realtà sono finito in accademia perchè volevo scappare da una vita che mi levava libertà...volevo fugire da azioni che mi facevano sentire un delinquente...il mio ideale....bha...sinceramente non ne ho idea

disse sorridendo imbarazzato
però posso dire con certezza che uno shinobi è una persona rispettosa e rispettata...che combatte per un motivo preciso e non per soldi o ragioni futili...posso dire che si tratta di persone che grazie allo studio e agli allenamenti ricevuti dall'accademia in poi migliorano mostruosamente le loro capacità ed abilità....
poi pensandoci un po su disse
hum si...se vogliamo...il mio scopo potrebbe essere proprio quello di diventare forte...non voglio essere il migliore...voglio solo migliorare...tutto qui...humm....bhè si è tutto
tornò a sedersi come se nulla fosse successo ache se il suo passato non era stato tutto rose e fiori.. e come al solito le sue parole non furono molte ma furono confuse...infatti neanche lui sapeva cosa volesse dalla vita...cmq avrebbe continuato l'accademia...anche se non di spontanea volontà il suo scopo era uscito allo scoperto e sperava di riuscire a portarlo a termine...poi ripensando all'imbarazzo provato prima dal compagno gli sorrise mettendogli una mano sulla spalla...poi sussurrando disse
dai non essere triste non sei andato male...sicuramente sei stato meglio di me hehe...
più parlava con il ragazzo,più lo guardava e più gli sembrava familiare....una coincidenza....o cosa?
 
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shameda
view post Posted on 24/10/2007, 17:10




SPOILER (click to view)
parlato
pensato
narrato


Alcuni compagni di Nobunaga si presentarono ma il giovane studente non li ascolto con molta attenzione continuava a guardare fuori molto annoiato pensando che non vedeva l ora che quella lezione finisse

"Uff questi qua sono un pò troppo smielati con queste presentazioni...diventare genin per proteggere il villaggio....i genitori...parlano come se hanno una vita normale....sono quasi invidioso.....hanno sempre avuto qualcuno che gli è sempre stato vicino io invece sono cresciuto in mezzo alla violenza al sangue tutt un tratto mi sento qualcosa di strano che nn saprei descrivere...."

A quel punto Nobunaga fissando il soffitto della spoglia stanza in cui si trovava si alzò un attimo in piedi gaurdando i compagni con uno sguardo piu strano....fino ad incontrare gli occhi del sensei si presentò

".........Buongiorno mi chiamo Nobunaga.......Kaguya sono nato e cresciuto nel villaggio di Kiri il mio obbiettivo è di avere potere.....devo diventare il piu forte e continuerò a combattere finche non raggiungerò il mio obbiettivo......questo è tutto"

Detto questo con aria molto gelida si rimise al proprio posto continuando a fissare negli occhi il sensei,ma ad un certo punto sembrò attirato da qualcosa fuori la finestra ora del tutto disinteressato al sensei continuò a guardare impassibile fuori dove la nebbia avvolgeva qualsiasi cosa dove la nebbia era eterna:il villaggio di Kiri,ma anche se avvolto totalmente dalla nebbia Nobunaga intravide un padre che giocava con il proprio figlio

"Quanto vorrei essere come quel bambino pieno di attenzioni da parte del padre e della madre senza i doveri di diventare piu forte di quel dannato di Kimiamaro senza doveri senza guerre perche tutto a me PERCHE.......spero che questa lezione finisca presto perche inizio a pensare troppo e pensare sinceramente non serve a molto serve solo ad auto-infliggersi dei sensi di colpa oppure invidiare gli altri....pensare è una cosa inutile"

Pensato questo Nobunaga rannicchiò la testa sul banco e iniziò a dormire per far passare il tempo necessario per il termine della lezione
 
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Sendo90
view post Posted on 24/10/2007, 19:04




SPOILER (click to view)
Narrato
- Parlato -
§ Pensato §


Ideali

Eccolo finalmente Sendo aveva compiuto il suo primo passo verso il suo obbiettivo divenire il migliore in assoluto, si stava ancora guardando in torno lanciando occhiate un po’ ai suoi compagni che sembrava avessero già socializzato tra di loro bisbigliandosi qualcosa che Sendo non riusciva a capire poiché era troppo distante dal gruppetto che parlottava, il sensei invece non aveva ancora proferito una parola era lì immobile seduto dietro la grossa cattedra, sguardo di ghiaccio dietro ai quali si trovava un uomo ben messo fisicamente con gli evidenti segni di numerosi combattimenti sul corpo, era chiaro al giovane studente che quello che aveva d’avanti non era un semplice ninja ma uno dei migliori ogni volta che fissava gli occhi del suo sensei provava la stessa sensazione di quando incontrò per la prima volta Shin il suo maestro, si sentiva inferiore a quel’uomo anche solo fissandolo cadeva in uno stato quasi di soggezione. Subito dopo il suo sguardo passo dalla figura imponente e ricoperta da quasi un alone sacro del suo sensei nuovamente a quella dei suoi compagni cercava di farsi un’idea precisa su chi fossero stati i suoi nuovi compagni di classe, ma gli sembravano in un primo momento tutti uguali nessuno lo colpì particolarmente, in effetti era difficile capire chi tra loro fosse un soggetto particolare solo guardandoli di sfuggita ma per qualche strano motivo solo un soggetto gli era subito spiccato all’occhio questo fissava in modo freddo la finestra e sembrava avere un’aria di superiorità verso i suoi compagni non degnandoli neanche di uno sguardo ogni tanto, nel fissarlo Sendo provava una strana sensazione non sapeva bene descriverla ma ogni volta che lo fissava il sangue gli bolliva nelle vene, quelli come lui dall’atteggiamento di superiorità verso gli altri non gli erano mai andati particolarmente a genio. Mentre continuava a fissare il gruppetto e quel ragazzo che tanto gli faceva ribollire il sangue Sendo sentì una voce che fino ad adesso per lui era sconosciuta, finalmente il sensei aveva iniziato a parlare e il giovane voltò di scatto il viso fissando il suo sensei, che decise di presentarsi, la sua voce era ferma e decisa ma aveva un qualcosa di rassicurante.

CITAZIONE
Benvenuti in questo corso di Kiri. Innanzitutto mi presento, sono Neji Hyuga. Ah, per chi non lo sapesse, è inutile darmi il benvenuto, io sono il primo Mizukage. Mi ritirai dalla mia carica perchè era ora di fare spazio ad altre persone, ma non sono un perfetto sconosciuto.
Allora, vediamo... Abbiamo già un Mikawa eh? I Mikawa sanno controllare il sangue, i Kaguya le ossa... Spero per voi che impariate a controllarle queste innate...
Ecco, il mio compito è quello di imparare a controllare voi stessi. Il vostro corpo e la vostra mente, di certo non potrete combattere alla cieca davanti a uno shinobi più forte di voi... Allora, adesso ditemi i vostri pensieri, ideali, il concetto di shinobi e i vostri gusti, piaceri personali...

Sebdo ascoltò con particolare attenzione le parole del sensei e quando si presentò dicendo di essere stato il primo Mizukage sul volto dello studente si andò a dipingere un sorrisetto di soddisfazione unito a felicità, aveva indovinato chi aveva dinanzi non era un normale ninja ma anzi uno dei migliori, non credeva che avrebbe incontrato già dall’accademia un ninja tanto interessante, inoltre era felice del fatto che se il suo sensei era stato il miglior ninja di Kiri sarebbe stato anche un grande maestro e questo sarebbe stato un gran vantaggio per noi studenti. Il discorso del sensei continuò e il giovane continuò ad ascoltare fino all’ultima parola con particolare attenzione, solo quando quasi sul terminare il discorso il sensei fece notare che non si poteva combattere alla cieca contro un ninja più forte a Sendo gli venne quasi da ridere in effetti lui lo aveva fatto la prima volta che aveva conosciuto Shin... già in quell’occasione si era gettato a capofitto nel combattimento senza riflettere un secondo. Alla fine del discorso Neji chiese ai propri studenti di parlare di loro stessi, per Sendo questa era un’ottima occasione per conoscere meglio i propri compagni di corso così uno alla volta tutti i ragazzi fecero i loro discorsi mentre Sendo li osservava e ascoltava con particolare attenzione: Il primo disse che il suo obbiettivo era quello di divenire più forte per dimostrare a suo padre che non era una nullità e secondo lui uno shinobi era un fedele servitore del suo paese queste parole evidentemente per il ragazzo erano state talmente tanto forti che i suoi occhi iniziarono ad inumidirsi quasi stesse per piangere, Sendo nel vederlo provò una certa compassione verso di lui evidentemente doveva aver subito qualche grave trauma o magari non aveva detto tutta la verità. Il secondo che prese la parola sembrava che tutto quello che diceva lo gettava di istinto dalla sua bocca e a differenza del primo era abbastanza confuso, ma sembrava un tipo simpatico oltretutto si poteva capire dalle sue parole che era un tipo avventuroso, appena Suyo termino di parlare si sedette e diede la parola al terzo di loro che si presentò pronunciando sempre le stesse parole quasi gettate lì per Sendo senza alcuna importanza ai suoi occhi quello era stato il solito discorsetto da ipocrita che si effettua in queste circostanza. Così il quarto ragazzo iniziò a parlare questo forse solo per i capelli dello stesso colore di Suyo lo ricordava parecchio, il suo discorso era stato chiaro e conciso come quello delgi altri del gruppo ma si poteva percepire una certa allegria che subito gli fece risultare il ragazzo simpatico. Finalmente era il turno del ragazzo che guardava fuori dalla finestra Sendo nel vedere che finalmente iniziava a parlare lui lo fissò con ancora più attenzione questo sembrava annoiato e scocciato nel dover raccontare i fatti suoi e così fece una rapida presentazione annunciando subito il suo unico scopo divenire ottenere sempre più potere e divenire il migliore, in quelle parole Sendo si rispecchiò ma ecco che finalmente era il suo turno, Sendo non amava questi discorsi perché temeva da un lato di cadere nello scontato e soprattutto non amava raccontare i fatti suoi in giro soprattutto perché temeva che i suoi ideli fossero ridicoli, ma sfortunatamente non si poteva evitare come e così il giovane Kaguya fece un grosso respiro e si sollevò dalla sedia quasi di scatto. Sendo si sentiva gli occhi di tutti puntati a dosso e temeva di fare una brutta figura soprattutto perché lui non era un bravo oratore e con tutta la buona volontà non riusciva a fare quei classici discorsi da circostanza era più forte di lui, così dopo un paio di secondi interminabili di silenzio Sendo iniziò a parlare con un tono che voleva sembrare disinvolto anche se si sentiva una certa vena di nervosismo.

-Bene si...io sono Sendo Kaguya come avete potuto sentire tutti pochi minuti fa. Per prima cosa io ho deciso di percorrere la strada per divenire un ninja solo perché mi diverte combattere e mettermi alla prova, quando la propria volontà di vincere si scontra contro quella di un altro, l’adrenalina che accelera i battiti del cuore tutto questo è il massimo per me...Inoltre per me essere uno shinobi non è niente di speciale rispetto ad una persona normale, secondo me tutti quelli che possono definirsi realmente uomini devono difendere le persone che amano e la propria nazione, quindi l’unica differenza è che uno shinobi ha più potere per farlo...-

Terminato il discorso Sendo si sedette nuovamente al suo posto di scatto, e fece un piccolo sospiro di sollievo la parte più difficile era stata superata, per lui parlare a degli estranei e sottoporre le proprie idee lo innervosiva non poco, ma finalmente era finita adesso lo sguardo di Sendo cadeva nuovamente fisso sul suo sensei attendendo una sua reazione.
 
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