CITAZIONE
parlato hira:arancione
parlato nonno hira:verde
pensieri: fra §...§
aaahhhh
Un semplice sbadiglio mi esce dalla bocca.
Mene resto sdraito nel mio lettino,con un leggero lenzuolo che ricopre il mio corpo.
Giro il capo,lentamente verso la finestra che si trova proprio al mio fianco,ed i miei occhi azzurri,fanno fatica a vedere all'esterno di questa,per via dei raggi solari che filtrano all'interno della stanza.
Sento dei rumori,provenienti dall'altra camera,quindi,dinuovo giro il capo verso la porta,chiusa,ed metto le mani dietro la testa,attendendo chi sia ad entrare...
La porta si apre,rumorosamente,data la vecchiaia dei suoi cardini,e mio nonno spunta da dietro questa,con un sorriso sul viso rugoso ed abbronzato,l'opposto del mio,pallido,e con capelli azzurri,e sempre in disordine,leggermente lunghini.
Con un piccolo sforzo mi metto seduto..
dalla tua faccia nonno,penso ci siano buone nuove,giusto?
Domando,con tono ironico,è raro vedere mio nonno sorridere in quel modo,sicuramente dev'essere un ottimo notizia.
hai colto in pieno figliolo,è arrivata ciò che aspettavi da tanto tempo.
dice,allargando il braccio destro,e solo all'ora noto il foglio bianco che sventola.
Non capisco per il momento,e chino di poco il capo verso una spalla,fissando prima la lettere,poi mio nonno,che s'avvicina e me la porge.
In un primo momento non la prendo,ed il mio cuore batte forte,e solo dopo qualche istante,la mia mano destra,esce dal lenzuolo e s'avvicina al foglio...
Lo apro,e miei occhi viaggiano su quelle righe,e le mie labbra si muovono nel rileggere..
Invitiamo il Sig. Mikawa Hira,a presentarsi in data 23/10 presso l'accademia di Kiri
Solo questo ripeto,con voce bassa,mentre alzo lo sguardo verso mio nonno,che continua a sorridere.
nonno,che giorno è oggi!
dico,sprezzante d'energia,i miei occhi brillano quasi.
è il ventitrè ottobre Hira,e dalla posizione del sole,sono gia le otto in punto,penso che dovresti sbrigarti,se non vuoi entrare in ritardo il primo giorno
A quelle parole sorrido! tanto,ed un urlo di gioia mi esce dalla bocca,portando un braccio al cielo.
MA mi ricompongo subito mettendomi in piedi,andando verso un mobile che apre.
La mano fruga fra varie vesti,afferrando poi,una maglia priva di maniche rosse,ed un pantalone nero,sempre lo stesso.
Corro in bagno,congedando con la mano mio nonno,che ridendo sene torna nella sala principale.
Anche se fa freddo quella mattina,infatti il sole,non riesce a portar ristoro alle nostre carni,riesco comunque a lavarmi,soffrendo un pò.
Torno nella mia camera,molto semplice,infatti al centro c'è solo il mio lettino,sulla parete alla sua destra,la finestra, dalla quale entra la luce,ed il mobile.
Mi metto la maglia,ed i pantaloni,sedendomi per mettere i stivali neri impolverati.
MI tiro su,dando una smossa ai capelli azzzurri,mettendoli in disordine ancora di più.
Alla mia vista,si mette in risalto una specie di tessuto a quadri bianchi e neri,sorrido,afferrandola e piegandola,mettendola al collo come sciarpa,con due lati che scendono davanti,cioè sul petto.
Entro nella sala principale,e non vedo mio nonno,ma onestamente poco m'importa ed esco dalla casa,ritrovandomi sulla via principale.
Con un passo non lento,cammino,salutando di tanto in tanto alcuni passanti da me conosciuti.
Per un istante alzo lo sguardo in alto,ad osservare il cielo stranamente limpido a Kiri,o almeno per ora,e così sospirando m'avvio all'accademia che è sempre più vicina.
Finalmente scorgo l'edificio,semplice,bianco,e su un solo piano,ma gia' si distingue rispetto gli altri.
prendo un bel respiro..
§ su,ormai ci siamo,da quì,finalmente la mia vita diventerà leggermente più emozionante...si spera§
Penso mentre faccio scivolare come mio solito le mani nelle tasche ed entro nel piccolo cortile,onestamente non so dove io debba andare,e così,fortuna vuole che vedo un uomo all'ingresso dell'edifico,m'avvicino a lui..
m..mi scusi signori,dovrei esser nella classe appena aperta dell'accademia
Domandai,fissandolo con le mie iridi.
L'uomo sorrise,aprì la porta e m'indica un aula infondo al corridoio.
Dopo averlo ringraziato,entro e la porta si richiude,mi volto leggermente ad osservarla,e capisco che l'uomo è un addetto per i novizi.
Torno ad osservare il corridoio,e mi metto in cammina verso quell'ultima aula.Ogni mio passo rimbomba in quel corridoio silenzio,chissà,forse l'unica classe aperta,è la mia,per accogliere i nuovi.
In men che non si dica mi ritrovo dinanzi alla porta.
Estraggo le mani ed afferro il freddo pomolo tirando,ed aprendo il legno,che mi mostra cosa cela.
Entro,richiudendola,ed osservando l'aula,e la prima cosa che mi da nell'occhio dopo la cattedra con una persona seduta,e quindi dev'essere il sensei,è un ragazzo,seduto in uno dei banchi,in prima fila,dall'apparenza trasandata,e dall'aspetto di chi ha visto giorni migliori.
Non nascondo un sorriso,che comunque camuffo,ed i miei azzurri occhi vanno verso il sensei.
Eseguo il saluto...
Buon giorno,io sono MIkawa Hira,sono nato e vivo quì a Kiri,nella via principale...e sono quì,per prendere lezioni da lei
Detto ciò,mi voltai verso la classe,ben messa,e la cosa mi stupisce,ma mi stupisco molto di ciò che ho detto al sensei,capendo le sciocchezze proferite,m'avvicino ad un banco,per esser precisi,proprio quello difianco all'altro presente,e mi siedo nel banco vicino al suo.
Lo ammetto,un pò sono teso,e spero di andare bene,comunque osservo il mio compagno,e per sciogliere il ghiaccio
Piacere Hira,tu sei?
Chiedo,sorridendo...