Bash. |
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| Narrato «Parlato» “Pensato” Era un sera molto fredda e tutto intorno portava il sentore della morte. Nulla si sarebbe avvicinato a quel luogo di disperazione se non il principe delle tenebre. Solo lui avrebbe osato tanto, solo lui amava la solitudine e la desolazione a tal modo. Le nuvole volteggiavano leggiadre nella volta stellata, chiazzate da pallidi riflessi lunari e da zone d’ombra, e la loro indecifrabile sagoma era attraversata occasionalmente solo da piccoli uccelli notturni che si dilettavano a svolazzare nei dintorni, non badando alle sagome terrestri, che ai loro occhi apparivano solo come scherzi della natura. Le acute pupille del giovane scorrevano celermente da un angolo all’altro alla ricerca di un qualcosa, ma cosa non sapeva nemmeno lui che cosa, forse una sfortunata figura con cui divertirsi? Forse. Da molto tempo ormai non uccideva qualcuno e sapeva che non avrebbe resistito ancora molto senza compiere un omicidio. Durante la sua lunga camminata notturna indossava solo una mantella nera che faceva sbucare fuori solo i calzari color ebano, e quando decise di prendersi una pausa, arrivò nei pressi di un crocevia. Al centro di esso uno spiazzo erboso che designò appena lo vide. Quello sarebbe stato il suo luogo di riposo. Si avvicinò a passo spedito mentre la sua infernale psiche macchinava qualcosa. “Dannazione, sto ancora aspettando il responso dell’accademia. Sono diventato un genin oppure no? Si devo esserlo diventato altrimenti non potrò mai essere considerato un guerriero. Chi ucciderà quel maledetto bastardo? Chi se non io? Però se non diverrò genin non apprenderò mai nemmeno l’abilità innata del mio clan. Mio padre mi ha ordinato di diventare genin, promettendomi che se lo fossi diventato mi avrebbe addestrato affinché io imparassi ad utilizzare lo sharingan.” Scostò delicatamente un ciuffo di capelli che gli era caduto sopra gli occhi. Chiuse le palpebre e rimase così per alcuni minuti assaporando ogni momento che la solitudine gli offriva. Desiderava udire lamenti, urla e strida, e ancora di più le grida di sgomento, quelle che vengono sempre interrotte da un tonfo simile a quello di una testa che cade inesorabile al suolo. Si, voleva udire quei rumori strazianti e sudava solo a pensarci poi venne raggiunto da un rumore completamente differente da quello che aveva sperato di udire, e ciò lo mandò su tutte le furie, ma in qualche modo alimentò il suo desiderio omicida. Udiva dei passi, passi che si avvicinavano, erano passi leggeri, dal rumore erano quelli di calzari, forse un ninja, o forse una donna. Non si voltò, preferì tenere tutta la sorpresa per la fine, quando magari avrebbe eliminato quella sagoma che aveva osato entrare nel suo territorio. Poi gli si parò davanti una figura, un ragazzo. Gli porse la mano e Rei ovviamente la scostò arrogantemente. «Ragazzo, non ho idea di chi tu sia ma non penso proprio che il nostro sarà un allenamento. Dai, dammi dimostrazione di quello che sai fare perché sono proprio in astinenza di sangue.» Nonostante le parole potessero far pensare ad un sorriso da psicopatico, mentre egli proferiva quelle parole, il suo volto era rimasto immutato, come sempre, e i suoi occhi freddi si posarono sulla sagoma del giovane che aveva osato pararsi sulla sua strada, incautamente, ed ora la distanza che li separava, dopo che Rei si fu alzato, era di 6 metri. Scostò la mantella nera e la buttò a terra e nascosto al suo interno c’erano un Kunai e uno Shuriken che però non fecero rumore cadendo, poiché tutto fu attutito dal tessuto spesso, e ovviamente erano anche in tasche diverse affinché le due armi non potessero cozzare fra loro. Ora era pronto: con le armi bianche celate alla vista del ragazzo, con la mantella a un metro alla sua destra e desideroso di combattere, poteva avere inizio un duello selvaggio senza precedenti. Il suo sguardo fermo verso il ragazzo era freddo, impassibile, capace di strappare il cuore quando veniva incrociato, uno sguardo crudele, già, uno sguardo che non considera una vita umana come tale, e un omicidio come tale, quello era lo sguardo inorganico del dio della morte.
CITAZIONE • Stato Fisico: Illeso. • Stato Mentale: In fermento. • Chakra: 100/100 • Consumi: /// • Tecniche: /// • Armi: 3 Kunai (1 nella tasca della mantella) ; 4 Shuriken (1 nella tasca della mantella); 3 Flash. • Note: Spero sia tutto chiaro
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