Oto Corso 12, Sensei: Juugo no Tenbin

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Funkymonk_86
view post Posted on 11/2/2009, 19:33




CITAZIONE
 AlunnoEsito 
Hikari HoshizawaTesting


Utente, benvenuto nel corso di Addestramento Oto-12. sono Juugo no Tenbin il Kokage di Oto . In questo corso tenterò di insegnarti a giocare nel GdR di questo forum. Al termine del corso, se verrà superato, verrai promosso a genin.

Ti verrà recapitata una lettera, in cui vieni informato di essere stato accettato alla nuova sessioni di allenamenti otese. Sai solo che ti devi recare nella classe entro tre giorni, ma non ti è dato sapere il nome del sensei, né il suo grado. Al tuo ingresso non sarà presente nessuno in aula. Descrivi le sensazioni, le emozioni, i luoghi, insomma, caratterizza ambiente e, soprattutto, il tuo personaggio.

Le regole sono poche, semplici e precise, le solite del GdR, per intenderci. Meglio ripassarle per sicurezza ;):

-Legenda: Almeno nel primo post, inserisci una legenda, per rendere più semplice e scorrevole la lettura. Senza risulta molto difficile distinguere narrato, parlato, pensato&co. Un esempio è questa:

CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato


- Autoconclusività bandita: essere autoconclusivi è, forse, il più grave degli errori. Consiste nel descrivere azioni di altri Personaggi, che non siano i propri.
- Un minimo di righe: il limite è 25 righe, sotto al quale non è permesso scendere più di una volta. Se ciò accadesse, l'alunno verrebbe bocciato all'istante. Le righe sono intese come scritte su un foglio A4, bordi 2cm, senza nè grassetto, nè corsivo, nè sottolineato, col Times New Roman.
- Limite di Tempo: Hai tre giorni per postare, salvo avvertimenti. Avrai un massimo di due proroghe, tranne casi eccezionali. Inviami un MP per informarmi di un eventuale ritardo. Io non ho limite di tempo, ma eviterò di farti aspettare ^_^
- Cerca di essere il più realistico possibile, per quanto la fisica di Naruto lo renda possibile.
- Evita la sindrome di Superman: sei un uomo, uno studente, quindi poco al di sopra di una persona normale. Non sei immortale, nè puoi evitare tutti gli attacchi.
- Proviamo ad evitare gli errori di grammatica, basta una rilettura, oppure passare il post su Word.


Buonafortuna, non penso tu ne abbia bisogno, ma non si sa mai.





Edited by Funkymonk_86 - 15/2/2009, 12:58
 
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hermione-giorgy
view post Posted on 12/2/2009, 23:00




~.Legenda
Narrato
Parlato
Pensato


~.Notizie
Una lettera.
Il mio futuro è deciso da una lettera, non pensavo fnzionasse così, cioè diciamocelo chi non si aspettava una specie di cerimonia? ok sono io...camminare con quella lettera sgualcita dalle troppe letture in mano, non ha certamente giovato alla mia psiche.
Diedi una rabida occhiata all'orologio della cucina,ritardo, come al solito. Mi misi le scarpe alla velocità della luce, e schizzai fuori dalla porta di casa, non ricordo di aver chiuso la porta ricordo solo che correvo, poi mi bloccai di colpo.
Mi sentivo leggera, niente borsa per il pranzo e cosa non meno importante non avevo la minima idea di dove fosse l'accademia, l'idea di vedere dov'era nn mi aveva mai nemmeno sfiorato, e dire che Oto non è poi chissà quale metropoli.
Tornai di corsa a casa afferrai la borsa che avevo lasciato sul tavolo della cucina e uscii di nuovo di casa, questa volta chiudendomi la porta alle spalle.
Correvo a caso per le vie domandando ogni tanto la via per l'accademia prima ad un passante poi ad un negoziante, dopo all'incirca mezzora di ricerche, arrivai davanti all'edificio.
Non era come me lo aspettavo, aveva l'aria malsana ma non era ridotto male anzi era perfetto, eppure mi dava malinconia. Entrai dalla porta e mi diressi verso una donnicciola bassa, all'incirca sulla cinquantina che se ne stava tranquilla appoggiata allo stipite di una porticina; mi avvicinai lentamente e parlai annaspando


Mi...scusi...mi hanno recapitato questa lettera qualche giorno fa...dove posso...trovare l'aula?

Le parole mi uscivano strozzate per la poca aria rimasta nei polmoni, mi appoggiai al muro e respirai ad occhi chiusi mentre la donna parlava

Su per due rampe di scale e poi a sinistra, ce la posso fare.

Combattei contro la mia voglia di sedermi e corsi a perdifiato per le scale cercando di non inciampare, svoltai a sinistra e trovai 'aula: Vuota.

Che abbia sbagliato classe?

Controllai, no era giusta, così rassegnata dell'idea di aver allito sin dal principio, mi sedetti su uno di quei banchi spogli con lo sguardo fiso alla parete, l'orologio ticchettava silenzioso, segnava le otto e trequarti, lo guardai sconcertata, come facevo ad essere così in anticipo? Una sola spiegazione era possibile, avevo regolato male quello a casa. Mi scese una lacrimuccia, vidi la mia espressione riflessa sul vetro di una delle finestre;vidi una ragazza mi assomigliava ma non potevo essere io, sorrideva. Mi ricomposi, appoggiai la borsa sulla sedia accanto alla mia e mi alzai dirigendomi alla finestra, guardai il riflesso, era normale così doveva essere. Aprii una finestra per prendere aria, quel posto era davvero malsano, era chiuso.
 
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Funkymonk_86
view post Posted on 15/2/2009, 11:45




Juugo era seduto nel suo ufficio, col terribile presentimento di starsi dimenticando qualcosa, come tutte le mattine si era svegliato aveva percorso il giardino zen, poi era passato nel corridoio, aveva salito le scale e si e si era messo a guardare le formichine umane che giravano impazzite per la piazza centrale di Otokagure.

*Mhh oggi dovevo fare qualcosa...ma cosa che cavolo...non ricordo...*

L'ombra di Otogakure si mise a spulciare sulla pila di carte che aveva sulla scrivania, in mezzo alle briciole e ai due passerotti che stavano saltellando di tanto in tanto pigolando, sollevando un libro su cui stava passeggiando uno dei volatili questi volò via indispettito.

"Scusa piccolo...ma non riesco proprio a trovare che cosa devo fare..."

Una lettera era caduta in terra, Juugo la raccolse...ed appena letta disse..."Accidenti, la lezione!!"

Juugo prese aprì la finestra e ne balzò fuori, per poi dirigersi di tetto in tetto per evitare di causare danni ai civili per strada fino all'accademia, più volte aveva lasciato scie di carretti, vecchiette, banchi del mercato devastati dal suo passaggio, senza preoccuparsi una volta arrivato al edificio adibito all'insegnamento si trovava camminando sulla parete esterna in prossimità della finestra dell'aula dove avrebbe tenuto lezione, fare il giro era troppo noioso...

Juugo si diresse in fretta verso la finestra aperta, era il largo anticipo, camminando giù dal tetto stava per andare ad aprire la finestra quando essa si aprì in anticipo, Juugo guardò dentro per vedere chi fosse, dalla classe sarebbe apparso di improvviso a testa in giù.

Il kokage si trovò davanti l'affascinante viso di una ragazza dai lunghissimi capelli albini, forse erano tinti per parere così bianchi e lucenti, o forse era un pò uno strano caso naturale come il suo, era molto ben sviluppata nella muscolatura e nelle forme delle sue normali coetanee, inoltre aveva uno sguardo abbastanza intenso e vivo.

*Ah però, che tipino!, vediamo di tirarne fuori una buona kunoichi, le carte genetiche ce le ha già si si...*

J
uugo fece un grosso sorriso socchiudendo gli occhi, poteva parere un pazzo soprattutto così a testa in giù e con la faccia che si ritrovava.

"Salve, tu devi essere la bella Hikari degli Hoshizawa giusto?"

Juugo guardò un pò dietro di lei, e vide la sala vuota...era divertente vedere il mondo a testa in giù, però ora stava iniziando ad essere scomodo, quindi sperando che la ragazza gli lasciasse spazio per entrare si aggrappò con le mani al cornicione e si lasciò scivolare dentro disavvolgendo la sua imponente statura, la ragazza era abbastanza alta, ma tanto Juugo dai suoi sue metri e tredici di altezza era abituato a guardare tutti dall'alto in basso, probabilmente grazie alle spalle con la sua sagoma intera chiudeva totalmente la finestra tanto da chiedersi quasi come aveva fatto ad entrare di li.

"Sembri esser l'unica ad esserti presentata, certo sei in anticipo, ma ho come questo presentimento, però per correttezza aspetteremo qui ancora fino all'ora esatta poi penso che possiamo passare direttamente sul campo, non ho mai sopportato le lezioni al chiuso, poi in una bella giornata come oggi, si è anche levata la tipica nebbia del mattino."

Juugo era vestito con un elegante kimono in seta nera coperto da disegni di serpenti in lucidità diversa, non il suo abito da kage, quello lo indossava soltanto alle riunioni importanti ma gli stava un pò scomodo.

"Non vedermi come kage, ora vedimi solo come sensei, lascia perdere qualsiasi formalità...ah e una cosa importante, se mi prende un attacco e comincio a tremare e ad ansimare e vedi che mi ricopro di macchie, scappa più lontano possibile e chiama qualcuno, magari il daimyo...o qualcuno di forte va bene?...intanto dimmi un pò qualcosa di te!.."

I
l kokage da sempre con un problema di malattia oggi non aveva preso le pillole per rallentare il chakra, tanto era da un pò che non aveva un attacco, inoltre la fretta era cattiva consigliera e questa mattina è uscito dall'ufficio di corsa, però non voleva correre eccessivi rischi con i suoi studenti, meglio prevenire avvertendo della possibilità che trovarsi con qualche studente sbudellato e con i brandelli di intestino e organi vari sparsi in un area di 50 metri quadrati.


CITAZIONE
. Valutation Tab:

Hikari Hoshizawa voto: 9.2

Ottimo come inizio, ottimo aspetto grafico, ottimo...tutto, però potresti descrivere ancora più in dettaglio, solo per allungare un poco e dare un pò più di succo.

 
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hermione-giorgy
view post Posted on 18/2/2009, 22:00




[QUOTE=hermione-giorgy,12/2/2009, 23:00]
~.Legenda
Narrato
Parlato
Pensato


~.Incontri
Una boccata d'aria era proprio quello che ci voleva, però non è il massimo trovarsi di fronte...o megli appeso a testa in giù il proprio Sensei, di colpo, anzi direi che si può definire un'apparizione inaspettata.
Mi salutò cortesemente, si certo forse appare bizzarra una persona che si presenta così, ma chi può giudicare solo dalle apparenze?
M spostai per farlo entrare, non riesco proprio a capire come un uomo di quelle proporzioni sia riuscito a passare attraverso quella finestra, mistero.
Tornai a sedermi al mio posto, fissavo l'orologio che scandiva lento e inesorabile ogni singolo minuto, anticipo si ma aspettare è un supplizio così decisi che era il momento di dire qualcosa


Mi scusi se non le ho risposto subito, ero sovrapensiero , si sono Hikari Hoshizawa, lei invece? Purtroppo si, la conosco solo come Kage e nemmeno bene ad essere sinceri.

Feci una breve pausa per analizzre meglio ciò che volevo dire a proposito dell'avvertimento che , ad essere sinceri, mi aveva fatto salire un brivido lungo la schiena. Analizzai in modo capillare ogni suo aspetto: i capelli erano chiari, tanned li definirei e gli occhi erano ugualmente chiari, su una sfumatura ghiacciata; indossava un kimono nero con dei serpenti ricamati, non mi andava molto a genio, però c'era da dire che era molto fine ed elegante, lo guardai meglio, non era poi così vecchio come immaginavo, avrà avuto si e no una ventina d'anni... ed io ero fermamente convonta che fossero tutti dei saggi con anni e anni di vita da sostenere sulle spalle.
Per non fare la figura della maleducata, la pausa era durata un po' troppo al lungo, decisi di continuare a parlare.


Comunque sia, va bene, avvertirò chi di dovere anche se spero non debba succedere... dai me, cosa si può sapere di me se nemmeno io so chi, anzi, cosa sono?
Non è facile da spiegare, sono arrivata ad Oto solo un anno fa, e non ho avuto mai facili rapporti con il mondo esterno, mi trovo meglio da sola, quando penso provo a ricordare, ma per quanto ci provi c'è sempre un'ombra di vuoto che aleggia nella mia mente e oscura quello che vorrei, o meglio, dovrei ricordare, questo posso dire di me, nient'altro.


Parlare senza sosta era ed è tuttora uno dei miei maggiori difetti, mi dimentico molto spesso che c'è qualcun'altro ad ascoltarmi...forse è per questo che i miei rapporti esterni sono miserrimi...

Se questo Sensei...o meglio se il mio Kage non ha una stabile mente dubito che reggerà con me, diamine quanto sono snervante...

Ma nonostante tutto, la mia razionalità non ha impedito al mio inconscio di parlare...

Ora mi parli un po' di lei, come le ho già detto non so praticamente nulla di lei...ah comunque anche a me piace l'esterno, questo posto non mi piace

Crack.
Ma. Perchè. Diavolo. Non. Me. Ne. Sto. Mai. Zitta??
Spostai di nuovo lo sguardo sull'orologio da parete sperando di svegliarmi e di aver solamente vissuto un brutto sogno, che la giornata in accademia debba ancora cominciare e che questo si solo frutto della mia immaginazione.
Chiusi gli occhi.
Li riaprii.
Non era cambiato nulla...non era un sogno.



SPOILER (click to view)
Chiedo perdono per il post schifido e per il tempo che ci ho messo a farlo xD ma sono sommersa d'impegni ._.
 
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Funkymonk_86
view post Posted on 21/2/2009, 12:02




*Uh, profonda e confusa, la poveretta, chissà che passato ha avuto per averlo dimenticato cosi, sono sicuro che ha coltivato la sua misantropia nel tempo, eh si mi sembra di proprio un caso di dilemma del porcospino...*

Juugo si ripromise che avrebbe tentato di trasformare questa ragazza in un essere più aperto, ovviamente la cosa avrebbe preso tanto tempo, e di sicuro non sarebbe bastata la durata del corso, ma avrebbe dovuto interagire con lei pure fuori, magari facendosela amica.

"Ah ah, bel tenebrosa, alla fine non mi hai raccontato niente di te, ma forse è meglio così posso divertirmi a scoprire le cose nel tempo! ah ah, comunque eh si parliamone fuori..."

Il sensei si avvicinò alla ragazza e le mise una mano sulla spalla, con la mano libera compose il sigillo del bue e chiuse gli occhi, all'improvviso apparirono centinaia di piume rosse che si misero a vorticare attorno ai due ninja formando un vortice rosso, la loro vista fu completamente oscurata dalle piume e poi d'improvviso si cominciarono a diradare, ma non si trovavano più della stanza, ma sul versante sud della collina nord di Oto, offrendo uno splendido panorama del villaggio.

Juugo sorrise alla ragazza, e le chiese: "E' il tuo primo teletrasporto?, comunque continuiamo qui per il sentiero andiamo ad allenarci sul crinale, oggi c'è proprio un bel clima, guarda si vede tutta la città, spesso vengo a meditare sul crinale, nel punto dove ho sepolto Orochimaru-sensei...sai le male lingue lo hanno sempre definito uno spietato, ma lui aveva solo una grande ambizione, inoltre ha salvato il mondo da me, curandomi..."

Juugo provò ad accompagnare la studentessa con una mano attorno alla spalla, non come farebbe un ragazzo ma come farebbe un padre amorevole, eppure la loro differenza di età erano solo 4 anni, Juugo era il Kage più giovane mai asceso fin ora.

L'ombra del villaggio del suono continuò con la sua storia "...Io sono affetto dalla nascita da una strana malattia, il mio corpo produce un enzima che fornisce una forza sovrumana e una produzione di chakra spaventosa, ma allo stesso tempo causa un ira incontrollata e perdita di coscienza, controllarlo è una cosa quasi impossibile...la prima volta che mostrai gli effetti avevo 3 anni, a volte parevano solo attacchi epilettici, ma un giorno rinvenni trovandomi tra le braccia le interiora del mio gatto...allora pensarono che fu causa di un animale selvatico, ma a 6 anni, mi risvegliai un giorno con l'orribile sapore di sangue in bocca..."

Juugo ebbe ancora un brivido a ricordare quegli eventi e il suo viso divenne cupo...si interruppe e gli cominciarono a tremare le mani.

"..."

Si passò una mano nei capelli come per scacciare quelle emozioni, "....non era rimasto un essere vivente nel villaggio, e fino al giorno che morirò avrò sempre in mente il ricordo della mia impotenza di fronte al mio corpo che sventra e mangia i polmoni e il fegato di mia madre, il cuore di mia sorella...e il cervello di mio padre...impotenza...totale impotenza....vomitai vomitai pezzi di carne umana, speravo fosse tutto un incubo, ma era la solida realtà..."

Juugo strinse i pugni voleva prendere e strangolarsi da solo, fece il gesto ma poi si fermò era tanto che non si apriva con qualcuno e gli raccontava in dettaglio il suo passato...

"Fuggii più lontano che potevo, mi rifugiai in una grotta e cercai di vivere della condensa e dei licheni, un giorno però avevo fame e mi ero messo a cercare dei funghi, ma mi venne un attacco e le anime di tutti gli abitanti di un altro villaggio mi rimarranno sempre sulla coscienza, fortunatamente Orochimaru era venuto con una squadra di Jonin e mi riuscirono a catturare in un momento di lucidità, lui mi offrì la possibilità di evitare di fare male ad altri, mi feci rinchiudere in una prigione e mise un suo team di dottori a cercare una cura...ci misero un pò di anni, ma un anno e mezzo fà finalmente riuscirono a trovare un inibitore...almeno mi permette di controllarlo un pò, anche se non è perfetto...comunque ormai saranno oltre 8 mesi che non ho un attacco, sembra che mi stò riprendendo, ma avverto sempre non voglio che altra gente venga ferita per mano mia."

Ormai erano arrivati in cima alla collina camminando piano aveva già raccontato abbastanza della sua vita, cercò di dimenticare il tutto e pensare solo ai momenti felici che ha vissuto dopo i 12 anni di prigionia volontaria, e cercò di rimettere un sorriso sulla faccia, la bella giornata e gli uccellini che cinguettavano lo aiutarono molto, non vi era nemmeno la nebbiolina che era riservata alla parte bassa della valle.

"Beh, mettiamo una pietra sul passato, vediamo un pò che sai fare, immagino che hai già ricevuto qualche base di ninjitsu e di taijitsu prima di presentarti in accademia, vediamo a che livello sei..."

Juugo compose velocemente un sigillo con non-chalance ed apparve una copia esatta di lui stesso, un clone d'ombra che si posizionò al centro della piccola piana che faceva da sommità della collina permettendo di vedere le montagne a nord sia il villaggio sormontato dal mausoleo a Orochimaru su cui il vero Juugo si sedette a vedere.

L'area piana poteva approssimarsi a quella di un cerchio di 30 metri di diametro, Juugo osservando la ragazza e il suo stesso clone che era situato a 15 metri da lui disse, cambiando completamente tono e diventando autoritario: "Bene...Hikari, io ci metto poco ad accorgermi di che pasta è fatto uno shinobi, e dovrai dimostrarmelo sul campo, cerca di assestare un bel colpo al mio clone, non attaccherà, inoltre non potrà usare il braccio destro, ma schiverà e scapperà....tu dovrai semplicemente mostrarmi il tuo meglio...siccome sei da sola mi basta questo per vedere come te la cavi e se hai bisogno di qualche altra lezione..."

Il Kokage sorrise e disse: "Attaccalo pure quando sei pronta..."



Edited by Funkymonk_86 - 21/2/2009, 13:15
 
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