CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Era il primo giorno di scuola per Shygheru.Era un ragazzo magrolino,non era ne alto ne basso.Aveva i capelli marrone chiaro e portava gli occhiali.Mentre andava a scuola felice pensava a come sarebbe stato il corso
"Chissa come sarà il corso,sarà difficile o facile?I miei compagni di corso saranno simpatici?"Mentre andava all'accademia salutava tutti i suoi amici e gonfiava il petto.Arrivò davanti all'accademia,entrò ed esclamò
Wow quanto è grande l'accademia!!!!.Si diresse verso l'aula dell'addestramento.Vide l'insegna che indicava il corso ed entrò nell'aula.
"Non c'è nessuno ancora" disse tra se e se Shygheru.Si sedette vicino alla finestra e guardò.Si vedeva tutta la città da quella posizione non l'aveva mai vista da quella prospettiva.Si vedeva il negozio di Ramen,il negozio delle armi,si vedeva financhè casa sua.Poi si mise a pensare
"Come sono volati quattordici anni.Mi ricordo quand'ero piccolo mentre lottavo con nonno immaggiavo di essere un ninja di Oto proprio come mia madre...".Poi Shygheru venne assalito da un senso di tristezza.
"Mamma deve essere stata in un'aula di questa accademia".Poi si riprese e disse
"Non devo farmi bocciare devo farlo per nonno devo renderlo fiero di me".Poi continuò a guardare dalla finestra.Guardando vedeva fuori i suoi amici.Poi vide suo fratello che aiutava il padre al negozio.Provò a salutarli ma non lo videro.Ci riprovò ma neanche questa volta lo videro.Poi si rassegnò
"Forse sono troppo in alto per farmi vedere.Si deve essere così" disse fra se e se,poi si girò dalla finestra.Dopo cinque minuti guardò verso la porta,passavano tanti ragazzi
"Staranno andando a fare lezione" pensò Shygheru.Oltre ai ragazzi vide anche dei professori che passavano.Qualche professore era magro ma qualche altro era moto muscoloso
"Chissà come sarà il mio professore" pensò Shygheru,poi si alzò e andò veso la lavagna.uscì fuori a vedere un pò la sua scuola...c'erano tante aule e ognuna era piena di alunni,pensò
"WOW,devono ssere tutti bravissimi..."Poi ritornò in aula.La guardò un pò.Era verde e bianca con qualche mappa di Oto e di altre regioni.Era un'aula un pò spoglia
Bhe con le mappe e le altre cose che porterà il professore diventerà una bella aula".Anche le finestre erano verdi.Non era abituato a vedere luoghi grandi perchè la casa in cui viveva era grande quanto l'aula e l'accademia sembrava una fortezza era grandissima.
"I ragazzi di Oto sono fortunati a vedere questa accademia tutti i giorni dà un senso di protezione" infatti Shygheru si sentiva protetto.Era come quando sua mamma lo stringeva forte al suo petto dopo che aveva perso un combattimento contro suo nonno.
"Litigavano sempre per me" pensò Shygheru ridendo.Poi gli vennero in mente gli allenamenti che faceva con il nonno.Quado era piccolo ogni volta che il nonno lo faceva cadere lui scoppia in lacrime.Quando raggiunse l'età degli undici anni invece di piangere metteva il broncio.Si mise a ridere poi vide una ragazza che guardava scombussolata nell'aula e che dopo cique secondi se ne andò.Shygherusi fece tutto rosso e pensò
Che figuraccia".Poi gli passò di mente l'evento e pensò che sicuramente quella quella ragazza era entrata e aveva visto a lui poi era andata via perchè si vergognava.
"Si disse fra se e se deve essere per forza così" disse fra se e se Shygheru.Poi se ne itorno sul suo posto vicino alla finestra.Cotinuò a guardare fuori dalla finestra,quell'attesa era estenuante.Non vedeva l'ora che il professore arrivasse insieme ai suoi compagni.Poi si ricordò che nel corso fino a quel momento se ne erno iscritti solo tre.
"Bhe meglio soli che male accompagnati" pensò Shygheru.Poi guardò di nuovo fuori dalla finestra.
"Devo stare attento a non distrarmi durante le lezioni con questa finestra" disse fra se e se Shygheru.Poi ritornò a guardare tranquillo la finestra fermo cme una statua,come le foglie di una albero quando non c'è neanche un soffio di vento.