Corso K-19, Sensei: Kaimetsu Hyuga

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• F í z s •
view post Posted on 26/7/2008, 14:57




CITAZIONE


.:Corso Accademico Konoha-19:.


Partecipanti

PGUtenteEsito
Snake Uchiha-bigboss-PROMOSSO
Rayan UchihaantocarESCLUSO
Simone Uchihamangekyou90ESCLUSO
Vega Inuzuka..::RaInBoW::..ESCLUSO
Zoro Hyuga.:Black Fire:.ESCLUSO
Shiro Nara.Shiro.ESCLUSO


Sensei
Kaimetsu Hyuga (• F í z s •)





Salve e benvenuti nell'Accademia del NSF. L'obiettivo di questo corso è senza dubbio quello di far diventare Genin il vostro Pg, ma la valutazione vera e propria sarà fatta sulla vostra capacità di ruolare, ed essenzalmente su quella si baserà la vostra promozione o la vostra bocciatura. Il corso non ha linee guida ben marcate, quindi sarete praticamente in balia delle mie scelte d'insegnamento e dovrete rispettarle. Non mi aspetto di esser gradito, anzi di sicuro il contrario, ma sappiate che ci sono passati tutti e un minimo d'esperienza credo d'averla, per cui vi chiedo solo un po' di fiducia. Se il corso non vi garba potete senza alcun problema dirlo ed entrare in un altro di vostra scelta, sempre però facendo di nuovo la fila o tramite posti liberi che potrebbero concedere forse gli altri sensei.

Per chi è inesperto, ruolare vuol dire narrare le gesta del proprio Personaggio Giocante tramite diverse tecniche di scrittura, come il "narrato" puro e semplice fatto in prima o in terza persona, il discorso diretto che si può indicare semplicemente con "parlato" o "pensato", oppure qualsiasi altra tecnica vi viene in mente opportunamente indicata in una legenda per far capire al lettore.


Queste regole devono essere rispettate:

1. Leggete, prima di postare o prima di chiedere qualsiasi cosa agli Staffer, i Regolamenti del Gdr. Li potete trovare tutti nei Rotoli del Cielo. Consiglio la "Guida al Gdr", "Livelli del chakra", "Gradi Ninja & Consumi", "Combattimenti".
2. L'autoconclusività è il peggiore errore che potreste fare. Consiste nel manovrare tramite una "ruolata" Pg altrui, e non è possibile farlo in alcun modo, neanche descrivendo gli effetti verificatesi di un vostro attacco. Avete la possibilità di gestire e descrivere altri personaggi inventati da voi, ma mai PG di altri utenti.
3. Scrivete sempre in italiano corretto, vi consiglio di utilizzare un editor di testo come word in cui poter usare il controllo ortografico e grammaticale.
4. Ogni post non potrà essere inferiore alle 40 righe scritte su un foglio A4 con gli spazi laterali di 2 cm (pagina standard) con carattere Times New Roman di dimensione 12, senza corsivo, grassetto, sottolineato o quant'altro. Ho messo tutte le indicazioni solo per essere chiaro sulla mia valutazione e per non creare alcuna ambiguità.
5. Inserite sempre, all'inizio di ogni vostro post, una legenda in cui indicate il modo in cui scrivete il narrato, il pensato, il parlato, etc. messa come citazione o spoiler.
6. Il limite temporale per poter rispondere dopo un mio post (compreso questo) è di 3 giorni, passati i quali avrò la possibilità di postare e di eliminare dal corso chi non ha risposto prima. Non sarò sempre puntuale, ma vi prego di considerare che sono un povero universitario senza rete propria e che a parte questo cerco d'esser presente per quanto mi è possibile.


Il modo in cui verrà portato avanti il corso sarà per me principalmente, se non esclusivamente, quello della Modalità Off-Gdr. Questo mi permette di non dover ruolare come invece dovrete sempre fare voi, bensì di esprimere soltanto i giudizi, i commenti e le indicazione, al fine di migliorare l'insegnamento ad ogni singolo studente, e di risparmiargli il tempo di stesura di un post di Gdr del sensei.

Questo è il regolamento della Modalità citata:

Modalità Off-Gdr
Si scriverà tutto in QUOTE. Il sensei sarà l'unico a poter usare questa modalità e in essa avrà il potere di:

- Bocciare e promuovere direttamente.
- Dare giudizi e consigli sui post.
- Linkare nel forum altri post utili per migliorare le spiegazione.
- Narrare brevemente le azioni del suo PG.
- Dare dei compiti a ciascuno studente.
- Modificare l'ambiente, l'ora, la posizione e qualsiasi condizione dei PG degli studenti e del suo, e quant'altro possa servire per massimizzare l'approccio alle lacune degli studenti. Il sensei sarà quindi Dio ò_ò. Non dovrà necessariamente esistere un filo logico e una storia, e il corso sarà completamente senza Bg se il sensei lo desidera. In questo modo si perderanno totalmente le relazioni tra gli studenti e la "purezza" della storia di ognuno di loro, ma aumenteranno esponenzialmente le possibilità di insegnamento.


L'ordine da rispettare, se non preventivamente specificato, non esisterà, ed ognuno potrà postare quando lo desidera. Questo disordine in genere non si usa nel gdr, ma sarà utile qui per poter risparmiare tempo. Si perderà forse lo spirito di squadra e la socializzazione tra di voi, ma ci guadagneremo in velocità.

Il primo post spetta a voi, l'appuntamento per il corso è nell'edificio accademico di Konoha, nell'aula 219, al secondo piano. Il vostro primo post non dovrà soltanto narrare gli eventi accaduti nella mattinata del giorno di inizio delle lezioni, ma soprattutto dovrà esprimere una vostra vera e propria presentazione, e ricordate che la prima impressione conta non poco. Descrivete quindi la vita la vostro PG e necessariamente quella vissuta dall'arrivo della lettera di avvenuta iscrizione. Ricevete la lettera tutti una settimana prima dell'incontro. Esso sarà di lunedì, alle 7:30. Il mio PG vi aspetterà nell'aula.

Buona fortuna.



Edited by • F í z s • - 1/10/2008, 10:22
 
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..::RaInBoW::..
view post Posted on 26/7/2008, 21:17




CITAZIONE
Legenda:
Parlato
Pensato
Parlato Altrui

Al meriggiare di una giornata decisamente calda e soffocante ecco, steso nell’ombra di una fiorente betulla, un baldo giovine con i capelli accarezzati da una brezza leggera che tanto pareva un dono divino. Quel ragazzuolo sonnecchiava, tranquillo e pacato, senza il minimo pensiero che gli vagasse nella mente passandosi tra i denti un legnetto, che di legno ormai non aveva piu nulla visto che era totalmente intriso di saliva. Era sdraiato sul prato verde di un parchetto a riposare le stanche membra dopo una mattinata di duro allenamento. Già, costui si allenava costantemente e ininterrottamente da circa 8 anni ogni mattina, oltre che per tenersi in forma, per migliorare le sue abilità visto che di li a poco la sua carriera ninja che tanto aspettava avrebbe avuto inizio. L’aspirante shinobi dopo quasi un’ora di siesta decise di incamminarsi verso casa; egli abitava in una casa singola al centro di Konoha, con i suoi genitori. Durate il tragitto di ritorno ammirava lo splendore del cielo e delle candide nuvole che in esso sembravano ballare traghettate dal vento. Di tanto in tanto, sbadato com’era, rischiava di incespicare o sbattere contro qualche paesano che passava li per caso. Attraversato l’uscio dell abitazione ancora non si immaginava minimamente quale bellissima novella stava per essergli annunciata. Senza neanche avere il tempo necessario per salutare, sua madre gli si fece incontro in giubilio, sventolando tra le mani una busta bianca con il sigillo del Villaggio della Foglia. Prima che se ne rendesse conto sua madre inizio la conversazione dicendo: Vega! Vega! Guarda! Questa è per te ed è arrivata stamattina, appena dopo che tu uscissi per allenarti. Proviene dalla segreteria dell Accademia di Konoha! Inizialmente il ragazzo rimase sbigottito un po’ per l’euforia della madre, un po’ per la sua emozione. Da tanto aspettava quella lettera. Senza però perdere la calma si sedette tra i suoi genitori sul sofà e tremando aprì la lettera, al suo interno dopo i soliti convenevoli v’erano indicati i dati della sua ammissione ai corsi dell’accademia, con i relativi orari e le congratulazioni. Stranamente invece di lasciarsi trasportare dalla situazione tirò un sospiro di sollievo, ma all’interno di se inneggiava una voce sola, la sua: Oh yeah! Evvai Vega! You’re Great! Dopotutto le giornate erano sempre monotone nella sua vita, tra allenamento, famiglia e amici la sua gioventù scorreva serena, e un colpo così all’improvviso innescò in lui una grande voglia di cambiare la sua esistenza. Ma solo dopo l’inizio dell’accademia, prima voleva godersi l’ultima settimana della sua dolce monotonia che tanto gli piaceva. Vega era fatto così, un ragazzo semplice e ingenuo, ma che sapeva cosa significava la parola sofferenza e non riusciva a sottrarsi, talvolta, dai piaceri della succosa vendetta; insomma un ragazzo come tanti. La settimana come da lui programmato trascorse tranquilla, senza fronzoli ma con l’eccitamento che ogni momento cresceva in lui. Come d’un lampo arrivo l’imbrunire dell’ultima giornata prima dell esodo verso la vita ninja, era domenica sera. Vega si trovava in bagno, nudo ad ammirare il suo fisico quindicenne scolpito nel marmo allo specchio; da questo lasciava trasparire la sua leggera vanità. Il suo specchio rifletteva lunghi capelli, un fisico alto e prestante e dei lineamenti a tratti delicati ma a tratti concisi e virili tipici della pubertà. Poco dopo decise di entrare nel mondo di Morfeo, abbandonandosi tra le sue braccia. Quella notte sognò come non mai, la sua mente vagava come in un futuro che ritraeva se stesso qualche anno dopo, impegnato in una dura battaglia contro un nemico indefinito. Quella battaglia persisteva da tempo senza un vincitore, addirittura a più riprese. I due contendendenti non si davano tregua, instancabili e possenti sferravano colpi senza timore. D’un trato uno dei due cedette sotto le randellate dell avversario accasciandosi al suolo. Il giovane aspirante ninja si avvicinò per scorgere il volto del nemico, e a sua grande sorpresa l avversario da battere in quel momento era semplicemente se stesso. Di soprassalto si levò dal materasso nel quale era raggomitolato in posizione fetale. Cercò per ore di capire il significato di quel sogno, ma invano. Pian piano si fecero le 6 del mattino, l’albeggiante luce che traspariva dalla finestra mostrava il viso pensieroso del ragazzo, che non riuscendo a dormire decise di iniziare la preparazione per la mattinata in accademia. Ero molto sereno dentro di se, non era nervoso ma calmo come il mare dopo la tempesta. Sul foglio v’era indicata l’ora della dunata all’accademia, le 7.30. Purtroppo per lui era decisamente in anticipo, infatti finì di prepararsi tre quarti d’ora prima del necessario. Vista l’abbondanza di tempo iniziò ad incamminarsi verso l’accademia lento e deciso, fissando a testa alta l’orizzonte che apparentemente infinito si dilungava oltre il suo sguardo. Approfittò di quei dieci minuti che restavano prima dell apertura dei cancelli dell’edificio accademico per sedersi e canticchiare un motivetto. Appena i cancelli si spalancarono si avviò alle scale, piano numero due diceva la lettera, aula 219. Percorse tutto il corridoio scrutando i numeri sull’infisso di ogni porta, fino a quando trovò quella esatta. Bussò tre volte e aprì, al suo interno una figura adulta attendeva l’arrivo degli studenti. Pur interrompendo il silenzio del momento l’allievo pronunciò un’unica parola: Buongiorno… E si sistemò nel primo banco che vide, quello vicino alla porta. Inizialmente era emozionato, ma pochi attimi dopo tutto tacque nuovamente e si calmò attendendo l’arrivo degli altri. Non osava esprimere un giudizio sul figuro che era dinnanzi a lui, visto che di lui non sapeva nulla.
 
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antocar
view post Posted on 27/7/2008, 19:37




SPOILER (click to view)
narrato
pensato
parlato
parlato da altri



Erano le 5 e 30 del mattino,era una splendida giornata il sole gia illuminava tutti i prati, il cielo era azzurro, senza nemmeno una nuvola che portava mal tempo,quando Rayan come al solito si alzò per la sua corsa mattutina aaa che sonno..uff uff, e meglio se mi vado a preparare la colazione.pero prima nn resistì al profumo che emettevano i fiori nel suo giardino,quando si affacciò e vide un cielo stupendo era avvero un bel panorama.Dopo un pò che rimase a guardare quello stupendo e raro panorama,Rayan scese al piano di sotto prese il fornetto e si riscaldò una brioche ma che buona!!!! chissa dove le avra prese!! prima non c erano questi tipi di brioche...mha sarà....Dopo salì sopra e si vestì in pantalocini e in canotta neri , poi si portò una bottiglietta d acqua naturale e ghiacciata, scrisse il biglietto come sempre hai genitori che avvertiva di essere andato a fare il suo solito allenamento e iniziò a correre fuori.Dove andrò? mmmmm....non saprei,ci sono molti posti belli tra cui un bel prato il parco ecc....ecco!!!!deciso!!!!andrò ad addestrarmi un po!!, menomele che mi sono portato 2 kunai e 2 shuriken altrimenti non mi potevo allenare come si deve!!![color] Dopo un pò di tempo finalmente arrivò nel luogo scelto.Tirò fuori prima due kunai mettendoli tra le dita della mando destra poi tirò fuori due shuriken mettendoli nelle dita della mano sinistra, andò vcino ad un albero e fece un cerchio con il kunai.Si allontanò per 10 metri ed inizio a fare tiro al bersaglio.Dopo un oretta e passo vide l orologio [color=blue]accidenti oggi sto impiegando di piu del previsto! e meglio scappare a casa non vorrei che i miei genitori si proccupino,e poi mi inzizino a fare la lamentela!. Riprese i kunai e gli shiriken se li infilò in tasca e inizio a scappare verso casa.Erano le 8 in punto quando rayan entrò in casa. ciao figliolo.Ho una sorpresa per te cosa?cosa?cosa?!?!?! Bhe se lo vuoi proprio sapere te lo dirò....Mezz ora fà mi e arrivata una lettera, e indovina che cera scritto? hehe figliolo tra una settimana iniziera l' accademia!!!!!!!!!! nnnnnnooonnn ci posso credereeee!!!! non vedevo l ora che arrivasse questo momento! finalmente potrò dimostrare la mia vera potenza! Si era proprio cosi era la lettere per l accademia dove cera scritto tutto ora luogo eccc...Dopo questa notizia Rayan da quel giorno non fece altro che allenarsi e allenarsi perche non voleva andare all' accademia e fare una figuraccia.
1 settimana dopo

Questo era il giorno che Rayan doveva presentarsi all' accademia, finalmente l atteso momento stava per arrivare.Quella mattina si alzò tre quarti d'ora prima dell appuntamento.Si alzò si lavò si vestì con il suo abbigliamento nuovo una maglia e un pantalocino nero,con delle gomitiere ai gomiti Wau stupendo questo completo.Penso proprio che me lo rimettero piu spesso!, fece colazione come al solito riscaldandosi la brioche ,ed era rimasto solo un quarto d'ora all inizio dell incontro.Rayan presa una fascia se la legò ai capelli e si avviò per l accademia.Arrivato lì i cancelli gia erano aperti,si guardò un attimo in torno per vedere l'amata accademia, e poi dopo averla vista con molta attenzione non gli aspettava altro che entrare .Entrato dinanzi a lui cera un corridoio enorme, lui però sapeva che doveva salire sopra quindi non esitò ad andarci anche perche a lui non piaceva presentarsi in ritardo.Salì le scale e trovò la sua aula la cosidetta aula 219.Bussò con tre tocchi, poi entrò, di fronte a lui trovò un aula abbastanza grande, poi notò un ragazzo seduto ad un banco e un uomo difronte hai banchi,probabilemnte sarà il mio sensei però....non sò. Buon giorno Disse rayan con aria seria,e subito dopo si sedette in un banco.Chissà,se sarà veramente o no lui il mio sensei, e poi chissa che capacità avrà, spero che si uno dei sensei migliori se non il migliore perche non mi piacerebbe molto allenarmi con un incapace altrimenti non sarei venuto,e quello al banco?...mm... sara uno degli studenti....ma gli altri? non ancora arrivano....strano....pensavo che fossi io in ritardo..... Dopo detto questo rayan non si smosse piu dalla sedia,l unica cosa che faceva era osservare quella stanza, che era abbastanza grande ma pero per lui andava bene perche sapeva che alla fine non erano poi cosi tanti in quell aula quindi aveva tutto lo spazio necessario per fare ciò che doveva.

Edited by antocar - 27/7/2008, 21:44
 
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-bigboss-
view post Posted on 27/7/2008, 22:09




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato dalla dottoressa Clark

Il momento che aspettavo
Non sono un ragazzo qualunque, già la mia nascita è stata un evento particolare; provengo infatti da un misterioso esperimento di clonazione, partito con cellule dei cadaveri della casata degli Uchiha, raccolte, dopo lo sterminio del clan da parte di Itachi, e selezionate in modo da dar vita a ninja formidabili.
Il progetto ”Les enfants terrible”, mi aveva donato la vita, per preservare il nome degli Uchiha e tramandare la loro potentissima innata, lo Sharingan, ma l’operazione era segretissima, e nessuno, a parte i medici specializzati nell’operazione e la dottoressa Clark, sapevano della mia reale provenienza; secondo tutti ero uno dei sopravvissuti allo sterminio di quell’anbu impazzito, ed ero ben voluto fra gli abitanti di Konoha.
Subito dopo la mia nascita sono stato affidato ad una famiglia benestante, commercianti, niente di più; la mia mamma adottiva si chiama Eva e il mio padre adottivo Ocelot, ci tengo molto a loro alla fin fine mi hanno cresciuto, sono stati i pilastri della mia vita e devo essergli molto riconoscente per tutto quello che hanno fatto per me.
La mia infanzia e la pre-adolescenza, sono trascorse nell’ignoranza delle mie origini, per colpa delle fandonie che mi erano state raccontate, in modo da preservare la mia stabilità mentale, ma un giorno arrivò una notizia che sconvolse la mia vita serena.
Quel giorno la dott.sa Clark in persona, mi dese appuntamento nel suo ufficio per parlarmi, ma appena entrai un dubbio mi assalì: Che cosa dovrà dire una scienziata ad un ragazzino quattordicenne desideroso come tutti di una carriera ninja? Mi ritrovai fermo ad aspettare uno sguardo di colei che a mia insaputa, fino a quel momento, mi aveva dato la vita.
Era indaffarata come sempre dalle solite scartoffie che circondavano la sua scrivania, io ero teso come non mai, ogni respiro era sempre più veloce a causa del dubbio che avvolgeva l’argomento di quel dialogo così importante, ma tutto d’un tratto, senza che proferissi parola, udii con voce forte e sicura:
Siediti Snake, dobbiamo parlare della tua vita. Obbedii senza fiatare, le sue parole erano oro per me.
Conosci la storia dei tuoi reali genitori vero?
Certo,purtroppo sono morti a causa di Itachi che eliminò quasi tutto il nostro clan, mi sono salvato solo io e pochi altri.Certo mio caro, questo è quello che ti hanno fatto credere i tuoi genitori adottivi, ma la storia è un'altra, e visto che sei abbastanza maturo da prendere decisioni importanti come frequentare l’accademia è bene che tu sappia la verità.
Tu Snake non sei figlio di nessuno, o meglio sei derivato da poche cellule prelevate dai ninja più forti della casata Uchiha, ed io ti ho dato la vita, quindi tu mio piccolo studente, sei uno dei più forti Uchiha in circolazione e possiedi un potenziale enorme.
Il progetto è iniziato subito dopo la stravolgente notizia, ho chiamato i migliori ninja medici in circolazione ed ho dato il via all’operazione “Les enfants terrible”;l’esperimento era quello di prelevare i geni dei migliori Uchiha in circolazione e innestarli in un unico corpo.
Ma il progetto diede vita a due cloni, tu Solid Snake e tuo fratello Liquid Snake; purtroppo Liquid è stato rapito mentre era insieme a vostra madre Eva.
Rimasi sbalordito. Proprio la mia madre adottiva? Chiesi alla dottoressa.
Si caro Snake, tua madre è sempre stata la tua vera madre. Quel dialogo aveva completamente stravolto(in meglio)la mia vita; ora non aveva più bisogno di ricercare la verità, la mia vera madre era lì con me, e lo era sempre stata per proteggermi e insegnarmi proprio come una vera madre sa fare, e poi l’idea di essere uno degli Uchiha più forti in circolazione mi aveva fatto venire una voglia di combattere immensa, volevo crescere, volevo diventare sempre più forte e vedere quali erano le mie reali possibilità, ero così emozionato.
Ora sei pronto, puoi frequentare l’accademia, se vuoi. Ti invieranno la lettera nei prossimi mesi. Buona fortuna e un’altra cosa...Allenati, l’accademia è tosta anche per un Uchiha come te. Grazie, seguirò il suo consiglio!!!Arrivederci!
Urlai mentre uscivo da quel meraviglioso ufficio, pieno di felicità e ambizioni, non avevo mai provato quei sentimenti prima d’ora.
Due mesi trascorsero e gli allenamenti di mio padre si facevano sempre più duri ma, in una mattina come tutte le altre, tornai a casa prima di mio padre, che di solito rientrava con me, e trovai nella cassetta della posta, la lettera che un ragazzo come me desiderava come non mai.
Mamma!!! Mamma!!! È arrivata!!! Ero emozionatissimo, finalmente la lettera che mi apriva le porte dell’accademia era arrivata; mia madre era orgogliosa che quel momento fosse finalmente arrivato, potevo finalmente percorrere la mia strada e farmi un nome in tutti i villaggi, le mie avventure iniziavano finalmente.
La lettera indicava che il mio primo incontro, sarebbe stato fra una settimana, al secondo piano dell’accademia, nell’aula 219.
La mia ultima settimana la trascorsi riposandomi e pensando a quali prove mi aspettavano, a chi avrei conosciuto, e soprattutto a chi sarebbe stato il mio sensei.
La mattina del fatidico giorno mi alzai presto, intorno alle 6:00, insieme a mio padre che, quel giorno, invece di andare a lavorare, mi accompagnò all’entrata dell’accademia.
Quel palazzo era immenso, ed appena mio padre mi salutò augurandomi buona fortuna, l’emozione divampò in me.
Finalmente era da tanto che aspettavo questo momento. Varcai l’entrata, ed alcuni cartelli indicativi mi indirizzavano verso una rampa di scale che portava al secondo piano, seguendo i cartelli, andai a finire in un corridoio lunghissimo, la stanza 219 era quasi in fondo ed appena vidi la targhetta, l’emozione crebbe ancor di più che all’entrata dell’edificio, ma mi feci coraggio e bussai.
Il silenzio nell’aula fu interrotto dal mio timido Buongiorno che attirò l’attenzione su di me del sensei e di altri due ragazzi che non avevo mai visto; mi diressi verso il banco in prima fila di fronte al sensei e aspettavo l’arrivo degli altri pronto ad eseguire qualsiasi ordine del mio maestro.

Edited by -bigboss- - 4/8/2008, 00:07
 
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mangekyou90
view post Posted on 28/7/2008, 21:59




Legenda:

Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altrui

La mia vita...un insieme di fatti, emozioni e forti rancori che veleggiano nella mia mente in ogni frazione di tempo, linee di memoria che mi fanno ricordare in ogni situazione della mia vita quotidiana quanti momenti brutti abbia passato, tra violenza, menzogne, tradimenti e slealta, ma che mi fanno tornare alla mente anche momenti piacevoli e beati, come un abbraccio affettuoso di un familiare oppure una pacca sulla schiena ricevuta da un buon amico in segno di affetto. Sin dall'età di quattro anni come membro del clan Uchiha ho sempre dovuto rispettare le rigide normative di esso, senza mai avere la possibilità di esprimere il mio parere in un qualsiasi contesto, prevenendo possibili conseguenze sia personali, che familiari. Ogni membro del clan da sempre si era attenuto alle regole e cosi mi misi l'anima in pace, frenando in seguito dentro di me ogni possibile protesta. Ma poi all'età di sei anni arrivò il giorno della valutazione delle mie capacità da parte dei maggiori esponenti del clan, dalla quale né risulto un grande carenza.
Da quel giorno tutti i miei incubi si avverarono, ero lo zimbello dell'intero villaggio, ed assieme a me tutta la mia famiglia di conseguenza, quando camminavo per le vie del mio villaggio gli occhi dei cittadini si soffermavano a lungo su di me senza distogliere mai lo sguardo, e quando mi allontanavo da loro, di rimando sentivo sonore risate e brevi commenti di cattivo gusto, che mi rendevano sempre più avvilito. Quando tornavo a casa l'atmosfera era molto triste e sconsolata, di rado parlavo con i miei genitori, oramai era tutto cambiato, le risate dei ninja del villaggio mi perseguitavano anche nel sonno, la nostra vita era diventata impossibile, e tutto questo a causa mia, a causa della mia poca destrezza nell'uso delle arti ninja. La mia famiglia però sperava che con il passare del tempo tutti i pregiudizi su di noi sarebbero svaniti dalla mente dei membri del clan, proprio come il lento scorrere del fiume cancella per sempre le scorie appartenenti ad esso. Tre mesi dopo, in un pomeriggio afoso, nel momento della giornata dove il sole era più alto nel cielo, mio padre si trovava sulla strada principale del villaggio, intento a tornare a casa dopo una faticosa giornata di lavoro passata in missione, quando ad un certo punto venne assalito da quattro ninja. I quattro malfattori colsero mio padre di sorpresa, e lo spinsero in un angolo della strada, accerchiandolo. Lui provò a reagire , attivando anche lo sharingan, ma fu tutto inutile, loro erano in troppi, cosi venne picchiato e torturato, e scaraventato in fine al centro della strada, sulla terra arida e bollente, senza neanche avere più la forza di muovere ogni singolo muscolo del corpo per alzarsi in piedi e combattere. Nel frattempo attorno alla pietosa scena, pian piano si veni a formare una grande folla di quasi venti persone, a quel punto i banditi incominciarono ad agitarsi, incerti se fuggire oppure restare ad attendere il corso degli eventi, quando un uomo si divincolò dalla massa di gente e si diresse verso mio padre senza preoccuparsi minimamente di un eventuale reazione del gruppo maligno. Così si avvicinò al mio amato genitore e tentò di rialzarlo per poi poterlo condurre verso un posto più sicuro per poterlo curare, ma venne bloccato per un braccio da uno degli assalitori, e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso...infatti dieci ninja del clan scattarono verso il gruppo di banditi, quando uno di essi lanciò verso loro una bomba soporifera, il filtro contenuto in essa era molto potente, ma soprattutto aveva effetto immediato al solo contatto, così il gruppo dei ninja si fermò di colpo, ignaro delle caratteristiche dell'oggetto lanciato, e dopo poco meno di tre secondi il veleno ebbe effetto, annebbiando l'area circostante, e facendo perdere i sensi a più della metà dei ninja coinvolti, mentre il resto di essi riuscì a fuggire indenne. Nel frattempo io ero andato a comprare nuove armi che servivano a mio padre, e in quel medesimo momento stavo tornando a casa, quando mi bloccai perché dalla lunga distanza avevo visto una grande nebbia, cosi mi rimisi in cammino con passo più svelto per riuscire a capire cosa stava succedendo, arrivai ad appena dieci metri di distanza dalla scena di disordine, quando mi resi conto che molta gente era stesa a terra, senza mostrare alcun segno di vita, facendomi per un momento pensare al peggio. Guardai con acuta attenzione lo spazio circostante oscurato dalla nebbia accorgendomi della presenza di qualche persona in piedi al centro della scena di desolazione, e successivamente girando lo sguardo intravidi tra le vittime, il corpo di mio padre. In quel momento non saprei definire con certezza cosa provavo, ma sicuramente non era nulla di buono, mi scivolarono dalle mani i kunai e gli shuriken, e il mio istinto
prese il sopravvento sulla ragione, mi misi a correre in direzione di uno di quei maledetti ninja, e quando arrivai alla distanza di un metro da uno di essi, costui mi guardò, ma neanche il tempo che potesse pronunciare una parola, io l'avevo colpito con un montante, il colpo era forte ma non abbastanza per un ninja di grado cosi elevato. Appena subito il colpo, dalla bocca di costui ne usci una risata provocatoria, e poco dopo mi colpì facendomi barcollare e successivamente cadere a terra, a quel punto egli prese dalla sua tasca un kunai dalla punta acuminata, ed incominciò ad avanzare a passi lenti verso me, quando improvvisamente venne colpito alla schiena da uno shuriken. Il ninja cadde in ginocchio facendosi scivolare dalla mano il kunai estratto dalla tasca in precedenza, incominciando ad emettere gemiti di dolore a causa della ferita subita, nel frattempo i suoi compagni si misero all'erta pronti a difendersi da un eventuale attacco nemico, quando dalla nebbia oramai quasi svanita ne uscì un ninja misterioso coperto in volto da una maschera, a quel punto i malvagi buttarono a terra le armi e abbassarono lo sguardo in segno di rispetto, egli era il capo del clan Uchiha arrivato giusto in tempo per colmare la difficile situazione venuta a crearsi. Passato un po di tempo il ninja con la maschera in volto si guardò in torno con sguardo allibito
, poi dopo aver fissato con sguardo serioso e minaccioso i ninja colpevoli della situazione,
mi guardò, si avvicinò al mio corpo steso a terra , e mi aiutò ad alzarmi, poi guardandomi dritto negli occhi mi disse:"ragazzo questa sera hai dimostrato veramente del fegato e mi hai stupito, perché non me lo sarei veramente mai aspettato, se le voci su di te fossero state vere non avresti mosso un dito, e ti saresti messo in disparte in attesa che i colpevoli se ne fossero andati,
ma non è andata così, e questo mi rasserena, perché io non ho mai creduto a nessuna delle voci che circolavano per il villaggio...l'unica cosa che mi preme di chiederti in questo momento è di frequentare l'accademia quando crescerai, essa ti servirà per crescere sia come ninja che come uomo, oggi hai dimostrato a tutti il tuo valore, ed io adesso ti faccio le scuse a nome di tutto il clan, e mi raccomando, quando sarai in accademia, dimostra il vero valore che possiedono gli Uchiha ".
A queste parole io risposi annuendo, guardando fisso negli occhi l'uomo che mi aveva salvato la vita...il capo del clan Uchiha. Da quel momento passai anni tranquilli nel villaggio, senza essere più oggetto di derisione, anzi la gente finalmente mi guardava con occhi diversi, con sguardi che ho sempre desiderato, e che non ho mai ricevuto. Poi arrivò finalmente il giorno dove mi sentivo pronto per dare una svolta alla mia vita, per intraprendere il primo passo verso il mio futuro, cosi decisi di partire per Konoha ed iniziare la mia carriera ninja. Salutai la mia famiglia, nella quale intravidi finalmente sguardi di ammirazione, e mi incamminai verso il villaggio della foglia, praticai dieci giorni di strada per arrivare, mangiando e bevendo poco, e ad ogni giorno che passava il mio corpo perdeva forze ed energie. All'ottavo giorno persi i sensi , e restai quasi quindici ore senza svegliarmi, poi quando avevo riaperto finalmente gli occhi mi resi conto di ciò che mi era successo, cosi mangiai l'ultima scorta di cibo che mi era avanzata, e ripresi a camminare. Passarono gli ultimi due giorni, e mi ritrovai finalmente davanti alle porte di Konoha, cosi mi dissi:" ci sono finalmente, ecco le porte che mi renderanno la persona, che ambisco da anni di essere", attesi qualche secondo, e si aprirono le porte del villaggio, entrai e vidi di fronte a me tantissime case, ognuna di colore diverso, e poi guardando attentamente di fronte a me, in lontananza, riconobbi le enormi statue degli Hokage scolpite sulla montagna, in quel momento mi vennero i brividi, e le restai a guardare con sguardo ammaliato per enorme tempo. Nei giorni che seguirono feci molte amicizie all'interno del villaggio, conobbi persone di ogni genere, bizzarre, scontrose, estroverse, introverse, ma ne conobbi una in particolare, con cui legai un rapporto speciale, era uno studente come me, l'unica differenza era che lui arrivò nel villaggio prima di me, e appunto per questo mi diede i giusti consigli per ambientarmi al meglio in questo luogo a me nuovo
e misterioso. Poi passò una settimana e mi resi conto che non potevo ciondolare a lungo all'interno del villaggio senza fare nulla di producente, cosi decisi di incominciare ad allenarmi, di modo che all'apertura prossima dell'accademia sarei stato allenato e prestante, pronto ad affrontare le difficoltà che si sarebbero create dinanzi a me. Cosi, detto fatto, mi allenai per due settimane senza sosta, e poi in un pomeriggio freddo e piovoso presi la decisione di sospendere l'allenamento e tornare a casa, cosi per prevenire una possibile influenza, e non perdere altri giorni di allenamento. Percorsi cosi la strada di brecciolino che conduceva alla mia modesta casa , e quando mi trovai davanti al cancello, guardai curioso la mia cassetta delle poste, e dissi con tono moderato:"ma guarda che strano di solito non mi scrive mai nessuno, chi sarà mai questa volta?", cosi mi accinsi a varcare la soglia di casa, ansioso di conoscere il contenuto della mia lettera. La busta presentava un colore rosso all'esterno, con uno sigillo blu al centro, aprii la lettera e la lessi..."ma questa è la lettera di iscrizione all'accademia...cè scritto il mio nome sopra...Simone Uchiha...finalmente...è da tanto tempo che la aspettavo, ed ora è arrivata!!!" , lessi tutte le indicazioni scrupolosamente e senza neanche pensarci sopra, preparai la borsa per partire, mi ricordavo che in questo periodo mio padre era in missione nei pressi di Konoha, ed alloggiava in una casa insieme ad altri ninja, ci avrei messo due giorni ad andare e due a tornare, sarei tornato in tempo, si poteva fare, cosi senza pensare ad altro mi misi in viaggio. Passai due giorni saltando da un ramo ad un altro in gran velocità, ed attraversai anche il lungo fiume sulla strada, concentrando il chakra sui piedi, e poi finalmente arrivai in questo piccolo villaggio...mi misi a correre lungo la grigia strada mattonata in cerca di qualcosa che potesse farmi intuire dove si trovasse mio padre, quando ad un certo punto da una casetta alquanto diroccata, nascosta dietro una grande quercia, notai un ninja con la stessa divisa della squadra di mio padre, cosi mi diressi verso essa, bussai ed entrai subito dopo in seguito ad una voce di accettazione."Per caso qui dentro alloggia mio padre, io sono Simone", ed un ninja mi rispose:"Sei tu...Simone, tuo padre ti è venuto a trovare a Konoha, ti voleva fare una sorpresa...", a quel punto salutai e mi scusai del disturbo e corsi al villaggio. Passarono altri due giorni, e poi finalmente arrivai a casa, dove trovai mio padre che mi aspettava con due tè caldi, uno di fronte a lui, ed uno per me, "Papà, papà, finalmente..." e lui di rimando: "figliolo ma come sei cresciuto, non ti riconosco quasi più" ed io senza perder tempo mostrai lui la lettera...Il suo viso si illuminò di gioia, non ebbe parole, e l'unica cosa che fece in quel momento fù un abbraccio, forte, che non sentivo ormai da molto tempo. Cosi passai in sua compagnia gli altri due giorni mancanti all'inizio dell'accademia, e poi finalmente suono la sveglia delle sei e mezza del lunedì mattina, ero eccitato, e non vedevo l'ora di sedermi in aula per conoscere il mio nuovo sensei, che conoscevo soltanto di nomina, e gli alti cinque compagni del mio corso. Cosi mi preparai in gran fretta, ed arrivai in accademia alle sette e venti, entrai dentro essa e tirai fuori dalla mia tasca la lettera e seguii le sue indicazioni, codi mi diressi con gran foga al secondo piano, diretto nell'aula duecentodiciannove, l'aula era già aperta, entrai e vidi seduti ai loro posti tre persone , del mio corso ovviamente, e poi con un misto di timidezza e curiosità guardai seduto nella sua cattedra il mio sensei, lo guardai per due secondi al massimo, accorgendomi solamente dei suoi occhi chiari, caratteristica spiccata degli Hyuga, poi abbassai lo sguardo e mi diressi ad uno dei posti, precisamente il secondo banco della terza fila, e mi misi seduto in attesa dell'arrivo degli altri due studenti

Edited by mangekyou90 - 4/8/2008, 22:51
 
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view post Posted on 3/8/2008, 19:15




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

Giudizi:
CITAZIONE
Vega Inuzuka: Decisamente un buon post. La realizzazione stilistico/grammaticale è il punto fondamentale su cui si basa la correttezza del post, e già di per sé costituisce un'ottima presentazione. I difetti rilevati sono stati i seguenti: eccentricità marcata, inusuale per una semplicissima recluta, e la notevole dimenticanza nell'inserire gli apostrofi. Continua così, ciò che valuterò di più in seguito sarà il grado di esaltazione sulle potenzialità del PG e l'attenzione nella strategia.

Rayan Uchiha: Errori grammaticali, ortografici e nel codice. Contenuto abbastanza banale e poco creativo, non narrativo sulla storia del PG. Continue ripetizioni di caratteri, quali punti esclamativi ed altre graziose "composizioni" nabbe, che servono a tutto fuorché dare una qualche enfasi alle manifestazioni di stupore.
Prima di continuare, devi assolutamente correggere gli errori grammaticali ed ortografici, e possibilmente eliminare le ripetizioni (se non è chiaro, parlo di quei "!!!!!!!!!!" e "nnnnnnooonnn.

Snake Uchiha: Quando parli dell'Hokage, parli del PG Shikamaru Nara presente in scheda. Hai commesso autoconclusivismo esplicito, dandogli la completa responsabilità di una clonazione e per di più manovrandolo nelle azioni e nel parlato. Errore non grave, gravissimo. Vedi di moddare.
Gli altri errori che ho constatato sono sull'uso delle virgole, messe un po' alla rinfusa, e il mancato inserimento della legenda in citazione o spoiler.

Simone Uchiha: "Sin dall'età di quattro anni come membro del clan Uchiha sono sempre dovuto sottostare alla rigide normative di esso, senza mai aver potuto avere la possibilità di esprimere il mio parere in un qualsiasi contesto, prevenendo possibili conseguenze sia personali, ma anche in ambito familiare."
Che cavolo di scena è quella di tuo padre che viene assalito, e tu colpisci senza neanche un minimo di impegno uno di loro, stendendolo a terra? E poi che la folla deride tuo padre e non lo soccorre? Quel ninja poi che ti dice di frequentare l'accademia :fermosi: Ma chi sei.. Rambo? ... Patetico è a dir poco.
Poi è un po' surreale dire a un passante "sa per caso dove si trova una casa abitata da molti ninja in incognito?" e quello te la indica :femosi:
Qualche accento no? Ne hai mancati un bel po' :sese:
Tutto sommato però non hai scritto male, puoi fare buoni progressi se presti un po' attenzione a quello che narri. Se puoi modda le illogicità che a mio parere hai scritto.

Incarichi:
CITAZIONE
Mi alzo e mi metto appoggiato davanti la cattedra, vi saluto tutti in modo assolutamente serio e formale, e vi chiedo come vi chiamate, dato che non vi siete presentati, esprimendo dettagliatamente anche perché volete essere dei Genin. Dopo che avrete parlato, io vi dirò "Piacere di conoscervi ragazzi. Bene, dato che volete così tanto essere Genin, vi sarete sicuramente immedesimati qualche volta nel cogitare a occhi aperti azioni di battaglia o situazioni di particolare complessità, in cui potreste trovarvi una volta esser diventati ninja. Facciamo ora un gioco. Supponete di trovarvi nel bel mezzo di un combattimento, davanti ad un avvesario alla vostra portata, a 5 metri da voi. Egli compie un'azione d'attacco ben precisa: da posizione normale ed eretta, afferra uno shuriken per mano e si dirige diagonalmente verso la vostra destra avvicinandosi. Durante lo scatto, con la destra effettua un lancio mirato alle vostre gambe, continua ancora di pochissimo a correre, si gira di schiena e con un movimento rotatorio scaglia l'altro shuriken in direzione della vostra testa. Fermatosi poi di colpo, sferra un devastante Konoha Senpuu. Allora? Come vi comportereste in questa situazione assolutamente realistica?".
Dovete essere molto fedeli alla realtà e descrivere una vera e propria azione. Se avete difficoltà a capire, visionate altri miei corsi, quali l'O-8, l'S-13 e l'S-11 ad esempio.

 
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..::RaInBoW::..
view post Posted on 4/8/2008, 21:16




CITAZIONE
Legenda:
Parlato
Pensato
Parlato Altrui

Il silenzio pervadeva la stanza in cui erano il giovane studente e la figura severa che imponente si erigeva dinanzi la cattedra. Con il trascorrere dei minuti iniziarono ad arrivare, uno ad uno, gli altri studenti della classe. Essi presero i loro posti in vari banchi sparsi per l’aula e attesero in silenzio, probabilmente rimuginando sulle persone presenti, che il sensei proferisse parola. Appena terminato di posizionarsi, lo shinobi salutò gli alunni con aria severa e chiese di presentarsi, senza trascurare il motivo per il quale sarebbero voluti divenire ninja della Foglia con il grado di Genin. Dopo attimi di stupore e sorpresa il ragazzo attendeva che il coraggio iniziasse a pervaderelo così da iniziare ad esporre le sue ragioni. Nel momento in cui fu pronto si alzò in piedi e schiarendosi la voce disse:

Ok, vediamo… Io mi chiamo Vega Inuzuka, come potete intuire faccio parte del Clan che riesce ad avere una particolare affinità con gli animali. Che dire di più, sono un ragazzo deciso che punta sempre più in alto e sono davvero felice di far parte di questa classe. Ho deciso di intraprendere questa carriera per vedere fin dove posso spingermi, ho voglia di superare i miei limiti e non voglio arrendermi mai. Per di più è anche l’unico mestiere che vorrei fare per guadagnre il denaro che mi serve per vivere.

Detto questo, si sedette lasciando spazio anche agli altri alunni di esporre le loro ragioni e di presentarsi con tutta calma, senza mettere fretta a nessuno. Sedutosi pensava a quale impressione avesse destato ai suoi copagni e al sensei. Per quanto l’opinione altrui non gli interessasse, era nervoso temendo di aver detto qualcosa di insensato o inappropriato. I dubbi si dissiparono poco dopo ascoltando anche gli altri aspiranti guerrieri, assorto com’era nell’ascolto. Svariati minuti passarono, e le descrizioni degli allievi si ammassavano nella mente del sensei, che immobile ascoltava con aria seria e formale. Finalmente anche l’ultimo arrivato finì di raccontarsi e, alcuni istanti dopo, il sensei proferì illustrando agli allievi una situazione tipo, nella quale si sarebbero dovuti immedesimare e cercare una soluzione. L’azione si sarebbe svolta tra i due contendenti, l’avversario sarebbe stato un pari energia studente che correndo in diagonale si sarebbe avvicinato all’allievo lanciando due shuriken in due diversi momenti e in due diverse direzioni. Per poi terminare fermandosi e scagliando un temibile e potente Konoha Senpuu, temibile combo di calci molto forti, costitutivi della tecnica. Il sensei voleva testare le capacità degli allievi nel districarsi da situazioni realistiche e spinose che sarebbero potute accadere sul serio. Contava sul fatto che gli apprendisti avessero già provato da soli ad immaginarsi situazioni del genere. Vega si mise subito d’impegno nell’immedesimarsi in quella situazione, pensando a varie e diverse soluzioni. Inizialmente ogni idea pareva stupida e inutile, non era ancora abituato a muoversi nei meccanismi mentali dei ninja. Infatti ci mise un tempo relativamente lungo per studiare la giusta mossa da fare. I dubbi attanagliavano la sua mente, i timori, le speranze erano racchiuse in quella risposta. Di botto si levò dalla sedia, e chiese parola iniziando a descrivere la sua impotetica scena.

Vega versus avversario sconosciuto. Il nemico si stava lanciando in digonale verso di lui, alla sua destra. Senza perdere tempo avrebbe corso in modo parallelo, ma in verso opposto. In modo da non essere fermo e quindi un bersaglio facile. L’oppositore con due shuriken correva e ne lanciò uno per primo, verso le gambe e a ditanza di qualche secondo ne lanciò un altro, diretto verso il capo dello studente però con moto rotatorio. Così facendo però l’avversario si sarebbe dovuto mettere di spalle. Quello era l’attimo in cui agire, prese tre spiedi e ne lanciò uno verso la nuca del nemico, uno alla sua sinistra e l’altro alla destra all’altezza dell’addome; in modo tale che se si fosse voltato seppur schivando sarebbe stato forse colpito dagli altri spiedi. Intanto però lo shuriken numero uno era già stato lanciato e andò parzialmente a segno, visto che Vega non fece in tempo a spostarsi del tutto per via del contrattacco. Lo shuriken provocò un taglio non molto profondo sul polpaccio destro. Sia se lo shuriken numero due fosse partito o meno con una capriola si sarebbe portato vicino al nemico, schivando l’eventuale shuriken. Utilizzando lo slancio della capriola in avanti avebbe eseguito una tecnica chiamata Entrata dinamica. Sperando nell’effetto sorpresa cosi da anticipare l’eventuale Konoha Senpuu vista la rapidità del alcio e scagliare il nemico molto lontano mirando al volto. In tal modo forse avrebbe sconfitto o perlomeno stordito l’avversario. Appena terminò di esporre la sua teoria si risedette attendendo nervoso e impaziente l’esito del sensei. La sua mente vagava, evitando di pensare agli altri alunni, e alla sua strategia. Voleva solo restare calmo.

SPOILER (click to view)
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Concentrando parecchio chakra sulle gambe, lo shinobi è in grado di velocizzare enormemente tutti i movimenti che compongono un perfetto calcio volante. Difficilissimo da contrastare se non si ha un'idea chiara della posizione di partenza del ninja, questo attacco è in grado di provocare un "knock down" del bersaglio anche se quest'ultimo dovesse essere molto superiore fisicamente. Inoltre grazie alla sua incredibile velocità è un buon modo per iniziare uno scontro in corpo a corpo. Il contrattacco è possibile solo alle energie superiori.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
[Solo se si ha in scheda la Raffica della Foglia]


<<edit X AGGIUNGERE DESCRIZIONE TECNICA>>

Edited by ..::RaInBoW::.. - 4/8/2008, 22:47
 
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.:Black Fire:.
view post Posted on 5/8/2008, 21:20




Capitolo 1: Come tutto ebbe inizio

Fu quel giorno che gli cambiò la vita. Quel giorno, all’ inizio così tanto banale, monotono, ma coma avrebbe potuto immaginarlo. Tutto iniziò così… Come ogni giorno lo Hyuga si stava mettendo alla prova, mettendo alla prova la propria tonicità muscolare e la propria resistenza psichica . Era alle prese con uno dei suoi soliti allenamenti strazianti. Un’ allenamento che avrebbe coinvolto la fascia degli addominali, ma specialmente i muscoli delle breccia. Tra flessioni corse ed addominali, non aveva un momento di svago, i raggi del sole si rifrangevano sul sudore che colava a picco dalla fronte del ragazzo, creando un’ effetto di luce assai inconsueto. Il ragazzo, alto pressappoco 180 centimetri , dai corti capelli di un inconsueto verde e dal fisico ben scolpito, iniziava a risentire dei dolori al fisico derivati da un’ intera settimana di allenamento intensivo. Voleva smettere, ed andare in giro con le ragazze come facevano i ragazzi della sua età, ma dopo una vita di solo allenamento nessuno lo conosceva, e i pochi che lo avevano incontrati lo definivano ‘pazzo’ o ‘ lunatico ’. Eppure lui non aveva fatto niente per meritarsi quei soprannomi , forse era proprio questo il problema, non aveva fatto niente, in tutti quegli anni non aveva compiuto azioni per costruire rapporti umani. Per questo non gli rimaneva altro che sputare sangue e sopportare il dolore.

§ Ma perché cazzo faccio tutto questo in tutti questi anni invece di allenarmi solamente, potevo farmi qualche amico… invece no sto qua solo come un cane a provare un dolore straziante, come se sfregassero del sale su una ferita ancora aperta §

Difatti non vi era altro modo per descrivere lo strazio che provava, ma non solo per il dolore fisico, ma anche per il fatto di non aver mai condiviso niente con nessuno. Si magari lo si poteva definire debole, patetico, ma chi poteva vivere solo? Chi non avrebbe voluto parlare con qualcuno di fatti negativi? O semplicemente chi non avrebbe voluto qualcuno con cui comunicare le proprie gioie? Questi punti interrogativi non facevano altro che ronzare nella mente di Zoro. Eppure era stato educato che avere amicizie era per deboli , il potere si raggiungeva da soli e con il duro sforzo quotidiano, e se cera qualcosa che interessava al ragazzo sino al tal punto da non fargli fare amicizie, bhè quello era il potere. Quindi ogni giorno si faceva forza e continuava imperterritò, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche , dal corpo, o da qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto ostacolarlo. Ma era troppo, Zoro voleva fare qualcosa di anormale per lui, voleva rompere gli schemi e per questo finito l’ allenamento si lavò, si cambiò e uscì dalla casata. Per chiunque questa sarebbe stata una cosa banale, ma per lui era una totale rivoluzione, un membro del villaggio della foglia che non aveva mai visitato il proprio villaggio. Aveva uno scarso senso dell’ orientamento, quindi gironzolando per il paese si smarrì varie volte , ed altrettante finì in vicoli ciechi. ‘ Cazzeggiando ’ in giro, si ritrovò in un posto a dir poco magnifico: In una foresta, bagnata dalle tiepide acque di un lago, notava una fauna composta da incredibili animaletti molto strani e curiosi.

§ Certo che sono proprio messo male, da quando in qua uno shinobi si meraviglia per tali cretinate, eppure ho potuto vedere questi animali solamente illustrati sui libri... mi sto rincoglionendo, parlo addirittura da solo, cavolo §

Con un’ affermazione a dir poco assurda interruppe l’ assordante silenzio che regnava indisturbato nella foresta, spaventando, e facendo ritirare le bestiole. Intanto si sviluppò una leggera brezza che gli accarezzava i capelli, ed anche se non proprio lunghissimi, con un moto regolare Zoro se li riordinava, ma era tutto inutile. Intanto quel venticello portò all’ attenzione di Zoro fragranze sublimi, e notò il fitto sottobosco composto da fiori di ogni genere. Così si buttò sulla soffice e candida erba e collassò per almeno 3 ore. Al risveglio era molto confuso, il sole era già quasi calato, ed il cielo era dipinto di tonalità rossastre, di tanto in tanto si notavano uccelli che in fretta e furia facevano ritorno ai propri nidi. Era stata una giornata piacevole. Fu così che il ragazzo si alzò e si diresse a casa, come al viaggio di partenza , si perse un paio di volte, ma dopo vari sforzi riuscì a trovare la propria casata. Si stava dirigendo nella propria abitazione quando notò una lettera nella sua casella postale, si avvicinò con il suo moto lento e regolare prese la busta e la osservò. Vi notò il marchio della foglia impresso su della cera ancora calda. Così ruppe l’ involucro esterno e lesse il contenuto. All’ improvviso si dipinse sulla faccia dello Hyuga uno strano sorriso, era stato finalmente preso per l’ addestramento che forse gli avrebbe permesso finalmente di passare di grado, quindi saltando il contenuto lesse

§ Co….Co…. Cosa? Ma siamo impazziti? Avvisare uno shinobi con così poco preavviso domani alle 7.30 dovrò essere in aula . Bhè non mancherò. §

Manifestava la sua gioia mangiando svuotò quasi completamente il frigo anche perché sapeva che il giorno dopo non avrebbe potuto mangiare. Quindi si buttò a letto direttamente vestito per il giorno seguente, è sì era molto pigro per essere uno shinobi. Durante la notte :

§ Chissà cosa mi accadrà domani, chissà come sarà il mio sensei, calmo e gentile o uno strano dittatore? Ed i compagni di corso ? Quanti ? Ma soprattutto saranno degni di essere chiamati shinobi ? §

Non si stava vantando anche perché non lo poteva fare dato che non li conosceva, e pensare di essere superiori agli altri era il classico errore che faceva sbagliare, nessuno , per quanto scarso possa sembrare va preso troppo alla leggera. Comunque era ora di dormire. Il sole sorse e la luce prese il sopravvento sulle ombre presenti nella stanza del ragazzo. Come se non bastasse all’ improvviso un fastidioso rumore ruppe il silenzio quasi da funerale. Erano le 6.45, era già pronto ma si era alzato così di buon ‘ ora perché sapeva di avere una spiccata abilità nel perdersi ed avrebbe fatto una brutta figura, presumeva , se avrebbe ritardato il primo giorno. Prese le proprie armi ed iniziò ad avventurarsi. Come sospettava si perse, era finito vicino ad un negozio di alimentari. Inseguito si ritrovò in uno dei più malfamati quartieri del paese. Ad un certo punto il gong di un’ orologio svegliò il paese. Sapeva bene che ore fossero era l’ ora di inizio della lezione. Per questo iniziò con lo spostarsi sopra i tetti ad maggior velocità, intanto, quando veniva a contatto con il suolo alzava della polvere che gli rimaneva attaccata per via del sudore . All’ improvviso intravide una struttura con il simbolo del fuoco e vi si diresse, era la tanto bramata accademia. Anche se era in ritardo, arrivato là cercò di pulirsi e di rendersi presentabile, ed entrò in aula molto lentamente aprì la porta, sentendo quello che il sensei aveva chiesto. Come ci saremme comportai nel caso di un’ attacco, nel quale uno shinobi ci avrebbe lanciato un kunai alle gambe uno alla testa ed ci avrebbe attaccato con un konoha sempuu . Il primo a parlare fu un biondino dai capelli molto lunghi e sciolti, francamente Zoro non badò molto a ciò che disse Vaga ( aveva sentito il suo nome, mentre stava entrando in aula )

§ Ma che cavolo non siamo in un concorso per fotomodelli, è inutile che tiene quei capelli sciolti come se volesse fare il più figo della terra. Tornando a quello che ha chiesto il sensei, bhè un test di senjutsu , non male come inizio il sensei ci darà un giudizio iniziale in base a quello che gli risponderemmo in questo momento §

Quando il ragazzo ebbe finito di esporre la propria teoria, seguirono gli altri compagni, uno che sembrava essere abbastanza anzianotto, mentre vi erano altri due molto simili. La loro unica differenza risiedeva nel camice: uno era rosso mentre un’ altro era bianco. Inseguito quando finì anche l’ anzianotto seguì il ragazzo. Prese un gran respiro ed iniziò ad elaborare una strategia …

§ Allora, bene, innanzitutto dato che è uno scontro se non inizio ad attaccare prima o poi qualcuno lo deve fare quindi mi aspetto che il mio avversario iniziasse una fase offensiva. Quando inseguito lo vedo lanciare i kunai cerco di contrastarli con altre armi da lancio, in questo caso lo shurichen. Ancor dopo accorgendomi del konoha sempuu dell’ avversario faccio esplodere un flash, ovviamente prima chiudo gli occhi, il mio avversario rimanendo stordito per uno o due secondi ( dato che è stato sottoposto ad una luce intensiva di tale potenza ) rallenta i propri movimenti quindi io ne approfitto per poter contrastare la mossa con un attacco concatenato del leone. §

Il ragazzo non era il solito vanitoso che pensava di aver sempre, ragione… Pensava di aver esposto una buona teoria ma tutto dipendeva dal freddo sensei, e solo lui avrebbe potuto giudicare


Edited by • F í z s • - 12/8/2008, 16:46
 
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mangekyou90
view post Posted on 5/8/2008, 21:59




Narrato
Parlato
Pensato


Mi ero appena accomodato nel mio posto a sedere dell'aula duecentodiciannove, dove avrebbero avuto inizio le mie prime lezioni di accademia con il sensei Kaimetsu Hyuga, ero il quarto arrivato, e attendevo con enorme curiosità l'arrivo degli ultimi due studenti, all'interno dell'aula. Passò
molto tempo, ma non si vide arrivare nessuno, in quel momento non riuscivo proprio a capire quale fosse il motivo della loro assenza, ma subito dopo pensai che non era affatto un problema mio, perché in fondo erano stati loro stessi a gettare al vento una così importante opportunità. Rimasi assorto nei miei pensieri per parecchi minuti, quando un rumore mi fece ripiombare bruscamente nel mondo reale, esso era lo spostamento del mio sensei, che si alzò dalla sedia per mettersi appoggiato davanti la cattedra, cosi mi distaccai da tutti quei pensieri che attanagliavano la mia mente, e mi concentrai, in attesa del discorso iniziale di egli. Così alcuni secondi dopo ci salutò tutti, in un modo molto serio e formale, e ci chiese di parlargli di noi stessi. Ci fu un lungo momento di silenzio, nessuno osava proferir parola, forse per timidezza, oppure per paura di deludere il sensei in qualche modo, io non lo potevo sapere, ero consapevole solamente di come mi sentivo io stesso, temevo di non essere all'altezza degli altri miei compagni ed ero intimidito dal cupo sguardo del mio maestro. Ma il silenzio venne spezzato da Vega Inuzuka, che espose tutte le sue ragioni al nostro maestro, ero molto curioso di sentire cosa aveva da dire questo shinobi a me misterioso, il suo conversare era per me un ottima scusante sia per imparare a conoscere uno dei miei probabili rivali, ma allo stesso tempo anche un esempio da seguire per il mio discorso oramai prossimo. Quando lo shinobi concluse il suo monologo, si sentì bussare la porta, cosi mi dissi:"Chi potrà mai essere a quest'ora, farà sicuramente infuriare il sensei", quando dall'uscio entrò un ragazzo dall'aria saputella che si mise subito al centro della situazione rispondendo alle richieste del nostro insegnante...Quando anche quel ragazzo fini di parlare decisi che era arrivato il momento di presentarmi..."Mi chiamo Simone Uchiha, e sono membro del grande clan da cui porto il mio cognome, sono un ragazzo timido ed introverso, con molta voglia di apprendere le arti ninja, e sono molto orgoglioso di affermare che possiedo un grande spirito di competizione. Talvolta sono molto egocentrico e tendo a mettermi spesso al centro dell'attenzione, perché credo fermamente nelle mie capacità, contando solamente sulle mie forze, ma quando si tratta di collaborare con i miei compagni, metto da parte il mio orgoglio e dedico tutto il mio impegno per il lavoro di gruppo. Io ambisco a diventare genin perché innanzitutto vorrei possedere l'abilità innata del mio clan d'origine, poi perché ho il desiderio di apprendere
più tecniche per riuscire a diventare più forte e temibile, ma il motivo più importante è che voglio imparare a combattere nel modo migliore, aumentando la mia strategia a pari passo con il mio bagaglio tecnico".
A quel punto mi rimisi a sedere attendendo che il resto dei miei compagni si presentasse nel modo migliore...Di seguito il sensei ci assegnò un incarico strategico da risolvere nel medesimo momento egli ci illustrò una scena di combattimento assolutamente realistica, dove un nostro avversario compie un'azione d'attacco ben precisa... da posizione normale ed eretta, afferra uno shuriken per mano e si dirige diagonalmente verso la nostra destra avvicinandosi. Durante lo scatto, con la destra effettua un lancio mirato alle nostre gambe, continua ancora di pochissimo a correre, si gira di schiena e con un movimento rotatorio scaglia l'altro shuriken in direzione della nostra testa. Fermatosi poi di colpo, sferra un devastante Konoha Senpuu...Cosi emisi un sospiro e sempre dopo Vega Inuzuka e il nuovo allievo decisi di illustrare al mio sensei il mio modo di reagire a tale attacco..."Mi trovo a cinque metri dal mio avversario, quando egli muovendosi diagonalmente verso destra lancia uno shuriken verso le mie gambe, io prontamente afferrò dalla mia tasca un kunai, e riesco a respingere con la mia arma lo shuriken nemico , ma purtroppo mi rendo conto solo all'ultimo momento del secondo shuriken diretto verso la mia testa, cosi d'istinto mi copro il viso con il braccio destro, ferendomi alla spalla, causando un danno lieve... A questo punto il ninja avversario si blocca, ritrovandosi di fronte a me alla distanza di tre metri, e decide di utilizzare un Konoha Senpuu...


SPOILER (click to view)
Vento della Foglia - Konoha Senpuu
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Grazie a questo taijutsu il ninja è in grado di sferrare un attacco in più rispetto al massimo concesso dal suo grado. Tutti questi attacchi, portati con gli arti inferiori, saranno leggermente più forti e più veloci rispetto allo standard dettato dell'energia dello shinobi (come se si fosse concentrato bassissimo su ogni colpo). Ovviamente ripetere questa combinazione vari volte nello stesso combattimento la rende prevedibile, e quindi facilmente contrastabile.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)



... ma nel momento in cui egli è fermo tra di me sussurro:"Tigre, Cinghiale,Bue, Cane", utilizzando:


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Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)



creando esattamente due copie di me stesso. A quel punto lo shinobi incomincia il suo attacco portato con gli arti inferiori, avvicinandosi a gran velocità verso me e sferrando un calcio diretto alle gambe, cosi mi nascondo dietro i miei cloni, e nel momento in cui le copie vengono colpite, svanendo entrambe, effettuo un potente salto in alto per evitare di essere colpito dal devastante tajiutsu, e lancio allo shinobi nemico tre shuriken, uno verso il suo torace, e gli altri due ai suoi lati, prevenendo un suo eventuale spostamento... "
...A quel punto mi rimisi a sedere, essendo consapevole di aver sbagliato la risposta al quesito già una volta in precedenza, ma con la speranza che in questa mia seconda possibilità, grazie ai consigli e alle indicazioni del mio sensei, il mio incarico sia portato a termine.

Edited by mangekyou90 - 23/8/2008, 19:23
 
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-bigboss-
view post Posted on 6/8/2008, 00:18




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Prima prova.
Il nostro sensei appariva serio e formale, e secondo la mia opinione lo sarebbe stato per tutta la durata dell'accademia.
La dottoressa Clark mi aveva avvertito, l'accademia è dura anche per chi proviene dal migliore sangue Uchiha ed era proprio il mio caso visto che l'esperimento da cui provengo è unico nella storia del mio clan.
Attendevo con ansia i quesiti del sensei, i miei pensieri in quei minuti erano focalizzati sul mio possibile futuro, fantasticavo sulle mie abilità e sull'innata che avevo dentro di me, su come usarla, come potenziarla e sopratutto a che livelli sarei arrivato.
Avevo sentito parlare della strage di Itachi, anche i miei genitori me ne avevano accennato, ma le informazioni più scottanti le avevo sentite dal padre di un mio amico, diceva che Itachi avesse sviluppato un nuovo tipo di sharingan e grazie ad esso sarebbe riuscito nell'impresa.
Più ci pensavo e più mi veniva voglia di averla, al solo pensiero di quell'innata capace di distruggere un clan come gli Uchiha rabbrividivo, volevo averla.
Ma ritornato con la mente in accademia, vedevo il mio sensei sempre impassibile, nell'attesa di coloro che sarebbero stati i miei compagni.
Quando tutti gli studenti furono arrivati si alzò dalla cattedra e vi ci si appoggiò, mantenendo il suo temperamento formale.
Le sue prime parole che sentii, furono la richiesta di esplicitare il nostro nome e la motivazione per cui volevamo tanto essere genin.
Il primo a presentarsi fu Vega Inuzuka che proveniva dall'omonimo clan e voleva diventare genin principalmente per guadagnarsi dei soldi.
Per fortuna aveva rotto il ghiaccio, io non sapevo cosa dire
Pensai dopo la presentazione del ninja della famiglia Inuzuka.
Dopo Vega presero in mano la situazione Zoro Hyuga, arrivato in ritardo e un altro Uchiha che conoscevo poco.
Durante i minuti discorsivi degli altri shinobi, nella mia testa preparavo le parole per non apparire impreparato di fronte al sensei.
Quando l'Uchiha finì di parlare mi alzai con sicurezza e declamai il mio discorso al sensei:
Buongiorno, io sono Snake Uchiha e finalmente ho realizzato uno dei miei sogni, quello di entrare in accademia per poter mettere alla prova le mia abilità.
Miro a salire di grado perchè vorrei dare una svolta nel mondo dei ninja e inventare nuove tecniche più potenti ed innovative, ed è per questo che punto a sviluppare le mie capacità.

Finito il mio discorso mi sentivo liberato e più sicuro di me, era l'ora di iniziare l'apprendimento e quando tutti ebbero finito i preliminari il sensei ci disse:
CITAZIONE
"Piacere di conoscervi ragazzi. Bene, dato che volete così tanto essere Genin, vi sarete sicuramente immedesimati qualche volta nel cogitare a occhi aperti azioni di battaglia o situazioni di particolare complessità, in cui potreste trovarvi una volta esser diventati ninja. Facciamo ora un gioco. Supponete di trovarvi nel bel mezzo di un combattimento, davanti ad un avvesario alla vostra portata, a 5 metri da voi. Egli compie un'azione d'attacco ben precisa: da posizione normale ed eretta, afferra uno shuriken per mano e si dirige diagonalmente verso la vostra destra avvicinandosi. Durante lo scatto, con la destra effettua un lancio mirato alle vostre gambe, continua ancora di pochissimo a correre, si gira di schiena e con un movimento rotatorio scaglia l'altro shuriken in direzione della vostra testa. Fermatosi poi di colpo, sferra un devastante Konoha Senpuu. Allora? Come vi comportereste in questa situazione assolutamente realistica?".

Aspettando che tutti gli altri parlassero, misi a punto una strategia ed arrivato il mio turno la espossi con precisione al mio maestro:
Il nemico che ho di fronte a me è dello stesso grado ed energia, lo scontro si preannuncia intenso, i 5 metri che mi separano da lui sembrano troppo pochi per un'eventuale difesa ed inizio a concentrare il chakra, quindi prendo istintivamente un kunai nella mia mano destra aspettando il giusto momento per spedirlo a chi di dovere.
Vedendo il ninja correre diagonalmente sulla mia destra con in mano uno shuriken, mi focalizzo sui suoi movimenti e proprio come mi aspettavo, lancia l'arma in direzione delle gambe.
Lo shuriken stà per colpirmi, ma con destrezza tento di colpire l'arma con un calcio, il mio tentativo va a vuoto, ma per fortuna il danno causato è solamente un taglietto sul polpaccio destro, nulla di preoccupante, ma nell'effettuare tale manovra i miei occhi non riescono a vedere l'altro shuriken in arrivo verso la mia testa, così proprio quando questo si trova a due metri da me, il mio campo visivo entra in contatto con l'arma e con un singolo movimento del capo riesco a limitare i danni ad un taglio leggero sulla clavicola.
Il ninja si ferma immobile, giusto per concentrare il chakra e utilizzare una devastante konoha seempu, ma in quell'istante decido di utilizzare il chakra accumulato per una contromossa degna di tale nome:

SPOILER (click to view)
Vento Ascensionale della Foglia - Konoha Shoufuu
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa tecnica si compone di un unico calcio, dal basso verso l'alto. Ha un raggio molto elevato (ben 4 metri) che viene raggiunto tramite un'alta concentrazione di chakra e ovviamente un salto adeguato alla distanza che si vuole raggiungere. Oltre ad avere un chiaro valore come tecnica offensiva, questo taijutsu può essere utilizzato molto efficacemente per contrastare qualsiasi tipo di attacco di fonte tangibile, che non ecceda un consumo energetico o un potenziale offensivo troppo elevato. Questo perchè, ad accompagnare il calcio volante, inteviene quella corrente di vento ascensionale che dà il nome alla tecnica.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
[Solo se si ha in scheda il Vento della Foglia]

Effettuo la tecnica con un precedente balzo di un metro per ritrovarmi di fronte al nemico.
Il contrasto andò a buon fine e mi ritrovo a tre metri da lui con un kunai nella mano destra.
Adesso è tempo di attaccare, con la mano sinistra prendo un flash che nascondo dietro la schiena e con la destra lancio il kunai dritto in petto al mio avversario poi, copiando il gesto che egli fece prima, roteo di 360° per scagliare il flash a tutta forza davanti a lui.
Sfruttando la mia rotazione lascio che il mio corpo giri altri 180° per coprirmi dalla luce e nel frattempo prendere uno shuriken che successivamente scaglierò in direzione o traiettoria, nel caso il nemico si muova, della sua testa.


Edited by -bigboss- - 14/8/2008, 16:14
 
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• F í z s •
view post Posted on 12/8/2008, 17:15




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

Giudizi:
CITAZIONE
Vega Inuzuka: Scorrevole come il precedente, ma con 8 errori ortografici, per quanto riguarda la scrittura. Ciò che però era più rilevante esporre era senza dubbio la risposta al quesito strategico.
Come legenda mi pare tu abbia usato il narrato, ma per come ho capito doveva essere un parlato.
Veniamo all'aspetto gdrristico. La costruzione della strategia ha ampiamente fatto notare la completa intenzione di scavalcare i tempi avversari, facendo partire il timer della narrazione all'inizio dell'azione del tuo avversario. Questo in un gdr non è molto corretto, sebbene non esista alcun regolamento a riguardo. Facendo così infatti, nulla vieterebbe a chiunque di scansare qualsiasi tecnica ninja soltanto con uno spostamento casuale avvenuto prima del lancio della stessa da parte dell'avversario. Inoltre, c'è l'aspetto della difesa-attacco: se un ninja mi colpisce con un'Alzata della Foglia, io non posso dire semplicemente che lancio due shuriken e faccio restare sospeso l'attacco dell'altro shinobi.
Quindi proprio per evitare ciò, si dovrebbe costruire l'azione seguendo questa semplice regola non scritta: ad un attacco segue una difesa, e conclusasi si può attaccare. E' evidentemente ridicolo infatti vedere nel tuo post che colpisci il tuo avversario con un'Entrata Dinamica annullando tempisticamente lo stesso suo Senpuu, togliendogli la possibilità di farla e conseguentemente togliendogli quindi anche il consumo, che ha però già speso nel suo post (supponendo che sia ovviamente un altro partecipante al gdr), il che è assurdo.
Modifica tutti gli errori prima di realizzare l'altro post.

-> EDIT: Escluso per non aver modificato entro 3 giorni.

Rayan Uchiha: Escluso per non aver postato.

Zoro Hyuga: Sei stato aggiunto. Ho ripristinato il primo post che hai scritto e che avevo spostato nel Cestino perché ancora non eri iscritto, e in pratica però ho sostituito i testi del primo col secondo e viceversa, dato che penso avessi aggiornato meglio e dato anche che gli altri due tuoi compagni ti avevano citato. Ho notato poi che hai anche tu però citato loro, quindi dovresti togliere quella parte visto che hai sentito solo Vega.
Ci sono molti errori ortografici, ma il testo è scorrevole e va bene. Evita assolutamente parolaccie esplicite nei post, poiché oltre ad essere completamente evitabili debbono essere censurate con opportuni caratteri, ad esempio: "ca*zo" :). Se continuerai rischi non solo la bocciatura, ma anche il ban.
Venendo alla stretegia, innanzitutto si scrive "Shuriken" con la K e non ti sei presentato e nemmeno hai detto quello che avevo richiesto in aggiunta.
Non c'è alcun particolareggiamento nella strategia, ed inoltre i flash non rallentano i movimenti e dicendo "cerco di contrastarli con altre armi da lancio, in questo caso lo shurichen", primo, non esponi chiaramente come li pari, e secondo, se te lo tieni in mano e cerchi di pararli tutti non ci potrai mai riuscire dato che non hai una velocità superiore al tuo sfidante. In sostanza, lui ti colpisce comunque in pieno con il Senpuu, e quando deciderai di fare l'attacco concatenato sarà troppo tardi, poiché non avrai dalla tua l'effetto sorpresa e la vicinanza.
Cerca di moddare tutti gli errori citati.

-> EDIT: Escluso per non aver modificato entro 3 giorni.

Simone Uchiha: La moddatura del post precedente va bene.
Per quanto riguarda in nuovo post.. per la scrittura ci siamo, ma per il resto no affatto. Sostanzialmente hai evitato tutto senza sprecare chakra e hai anche attaccato. Queste azioni di attacco le definisco "alla Superman". Non puoi, e ripeto non puoi schivare come se fosse acqua tutto. Gli shuriken non si possono evitare con spostamenti se non si ha rispetto all'avversario almeno 2 energie in più, e questo per le tecniche non varrebbe neppure.
Modda tutta la parte difensiva e quindi tutta la risposta al quesito.

-> EDIT: Non puoi evitare il primo shuriken con uno spostamento. Devi inoltre descrivere qual è la dinamica dell'azione da quando crei i cloni a quando il ninja avrebbe dovuto colpirti, e specificare bene anche come fai ad evitare la tecnica. La tempistica cmq non ti favorisce per nulla, poiché un taijutsu è molto più veloce di un ninjutsu visto che chi lo esegue non deve formulare i sigilli. Ma quest'aspetto posso trascurarlo, anche se è cmq molto mediocre.
Modifica, e poi, dopo che l'avrai detto e che avrò ricorretto, al mio via potrai continuare. Puoi, se lo desideri, aggiungere anche qualche riga per dire che hai dovuto modificare il tuo quesito, per giustificare poi nel prossimo post ciò che vi ho detto tra gli Incarichi.

Snake Uchiha: Il post non presenta il numero minimo di righe consentito (non si contano né tecniche né citazioni).
Per il resto ci sono errori ortografici, e in più la strategia manca completamente della difesa sul Sempuu avversario. Da quando un flash para da un taijutsu? :fermosi:
Modda.

-> EDIT: Ti sei beccato 2 shuriken in un modo assurdo, procurandoti due ferite che sicuramente ti danno un fastidio notevole per lo scontro, dato che una di queste addirittura taglia di poco il muscolo sopra la clavicola, ma completamente parabili anche solo con 2 shuriken lanciati per intercettarli in volo. Anche se avessi voluto conservare gli slot per un successivo attacco, avresti almeno dovuto farlo in un modo più devastante, cosa che non hai fatto. Deludente. Ma può almeno andare.

Incarichi:
CITAZIONE
Dopo aver moddato tutto, continueremo.

-> EDIT: Gli altri vostri compagni sono stati tutti bocciati perché non sono riusciti a fare il quesito. Siete rimasti solo voi due, e per questo decido di farvi cambiare aria. Ma c'è Simone che ancora ha qualche problema, quindi dopo aver discusso delle problematiche con lui, porto Snake al campo d'addestramento 9, dicendo a Simone di modificare il compito e di arrivare al campo per consegnarmi lo scritto (o espormelo oralmente).
Arrivo quindi con Snake lì, un campo esteso circa un ettaro con un poca di vegetazione e qualche albero di medie dimensioni, tra cui anche qualcuno da frutto. Mi posiziono a circa 10 metri di distanza da lui, e creo un Kage Bunshin. Mi allontano un po', sempre restando nel campo dei 6 metri per non farlo dissolvere, e ordino a Snake di cercare di farlo secco nel modo secondo lui migliore possibile. Il clone resta immobile in posizione eretta.
Dopo che Simone modda e io gli do l'ok per continuare, lui, ruolando, può entrare nello scontro aiutando Snake.
Animo ragazzi, dovete ancora mostrarmi una ruolata da Genin.

-> EDIT2: Il nuovo iscritto Shiro Nara, dopo essersi presentato incontrando me e Snake davanti all'Accademia (che stiamo andando al campo d'addestramento), riceve le istruzioni di andare in aula e redigere su un foglio tutti e due i quesiti proposti agli altri per poi portarlo al campo d'addestramento, oppure può anche seguirmi da prima non andando in aula e dicendomi tutto oralmente. Solo dopo che avrà postato le risposte ai quesiti e io le avrò corrette, potrà continuare sullo stesso post la parte relativa all'attacco. Dato che si tratta di fare in realtà 2 post in 1, il limite di righe per lui sarà di 80.



Edited by • F í z s • - 19/8/2008, 17:46
 
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.Shiro.
view post Posted on 20/8/2008, 13:00




CITAZIONE
Legenda

Narrato
Pensato
Parlato altrui
<< Parlato pg >>

Preludio



Questa è la vita di un sedicenne discendente da una stirpe di famosi ninja di kiri. Il nome di costui è ‘ Shiro ‘forse l’unico sopravvissuto ad una delle guerre più cruente e sanguinose della terra della pioggia. Questo nome ‘Shiro’, gli fù dato all’ età di appena nove anni dal secondo capostipite dei Nara in persona dopo che quest’ultimo lo raccolse con se innanzi l’entrata del bosco di Konoha quando ancora il piccino gli arrivava alle ginocchia, era denutrito, infreddolito e sapeva parlare quel poco che bastava. Shiro crebbe così sotto l’egida attenta e scrupolosa di una famiglia ninja che lo volle bene e gli insegnò non solo a leggere e a scrivere ma anche le tecniche basilari del villaggio della foglia e i rudimenti per divenire un buon shinobi. Tuttavia egli non era un Nara di nascita e col tempo emersero alcune cose come: il carattere cinico, freddo e glaciale e l’aspetto fisico esotico che distingueva gli abitanti della nebbia da quelli della foglia. All’ età di sedici anni, secondo usanza il padre adottivo decise che suo figlio fosse finalmente pronto per l’accademia e fu così che una settimana prima dell’ evento,arriva in casa Nara la lettera d’invito all’esame prova per essere genin. Shiro per una settimana intera si prepara a fondo mettendoci impegno e perseveranza. Fatica, sudore e allenamenti continui furono la priorità della settimana. Di mattina si alzò presto e allenò mente e corpo alternandoli fino al vespro. Oh si se ricorda la concentrazione a occhi chiusi vicino al lago per percepire al meglio i suoi punti migliori di apertura del chakra. passò così la settimana, fra prove di tiro coi kunai e ore intere di concentrazione e le lotte allenamento con gli altri fratelli Nara.


L’accademia


La luce era discesa presto al villaggio della foglia. La sera precedente vi fù una piccola dose di rugiada estiva e oggi l'ambiente e il paesaggio umido riscaldato dagli intensi raggi solari concesse agli shinobi un dolce e sospirato risveglio, almeno quasi a tutti !
Questa si trattava senza dubbio di una splendida mattinata di sole, molto raggiante e non del tutto torbida, tuttavia l'umore di shiro Nara apparve come sempre nero, il volto del ragazzo era invece molto cupo quasi fosse velato da un inquietante alone di tristezza e malinconia messe insieme. Dagli occhi segnati da occhiaie traspariva qualcosa di poco normale, quasi oscuro.
Ma c’era da aspettarselo. Come ogni notte Shiro non riuscì a prendere un sonno tranquillo e i frequenti attacchi d’ ansia seguiti da forti spasmi, assaltavano la serenità del giovane trasformandolo nella veglia in una persona insensibile e chiusa, niente a che vedere con la riservatezza o essere introversi e timidi. Le ombre del suo funesto passato dovevano essere piuttosto vivide in se o almeno a livello inconscio cioè durante la notte quando i ricordi e i sogni non possono essere controllati dalla volontà.
Quel giorno doveva essere importantissimo per lui, già, rappresentava una sorta di prova con se stesso soprattutto, però c’era dell’ altro. Shiro si sentiva in ogni circostanza sempre solo e profondamente emarginato . Non apparteneva a nessuno tranne che a se stesso e il bisogno di possedere e avere una patria tutta sua per cui combattere lealmente lo pervadeva da dentro peggio di una malattia.
Sciacquatosi in fretta la faccia sorseggiò del buon latte preso cautamente nel frigo e poi si vestì coi pochi vestiti puliti che aveva nella casa dei Nara.
Shiro mentre camminava a passi lenti per i vivi vicoli di Konoha, apparve agli altri abitanti come un pesce fuor d'acqua. I suoi passi fieri, la chioma platinata e setosa, la pelle bianchissima, diafana, l'incredibile mole superiore al metro e ottanta e ogni centimetro del suo corpo lo etichettavano come un forestiero e non un guerriero della terra del fuoco.
Il sangue di kiri torreggiava in lui più di una bandiera avversaria sventolata di fronte agli occhi di un nemico e pur essendo un Nara adottato per chi non lo conosceva riserbava a Shiro soltanto occhiatacce di diffidenza e ostilità ricambiate da una completa freddezza.
Ad un certo punto però, il sentiero principale si divise in una biforcazione e lo allontanò dal mercato. I brusii e le voci dei ciarlatani si fecero via via più lontane e solo allora Shiro fu pienamente convinto che la sua meta fosse oramai vicina.
L’abbigliamento semplice fatto da una magliettina aderente di colore blu scuro e dei pantaloni bianchi elasticizzati, risaltava la sua muscolatura tonica e scolpita. Come previsto in poco tempo il nuovo studente si ritrovò innanzi all'accademia del villaggio e pur non dimostrando stupore, davanti la soglia dell’accademia incontra due figure interessanti e inaspettate. La prima a occhio e croce doveva avere più di venti cinque anni e parlandovi shiro comprese chi fosse, la seconda invece più o meno aveva la propria età. Senza volerlo si ritrovò innanzi al suo sensei. Il piccolo shinobi aveva avuto la fortuna di essere stato riconosciuto come un suo studente, in realtà però non sapeva come quel ninja ci fosse riuscito. Dopo la presentazione del maestro e aver ricevuto delle istruzioni chiare e dettagliate, decise che era il momento di presentarsi.

<< Shiro Nara. Sono Onorato ! >>

Disse shiro accompagnando con naturalezza la sua voce fluente a un cortese saluto fatto sia da un mezzo inchino che dai pugni chiusi incrociati. Si rivolse a entrambe le sagome e la conversazione era già stata aperta pian piano prima che il ragazzo rispondesse. I due: studente e sensei pareva avessero sicuramente parecchia fretta poiché altri incarichi spettavano l’interesse di quel misterioso jonin, se di un jonin si trattava.
Shiro dal canto suo fu Tacito e silenzioso per tutto il tempo. Era del parere che bisognava parlare poco per ascoltare tanto e fù così del resto che degnandoli di sguardi indagatori seguì il maestro e l’altro studente senza dire niente. Tenne il loro passo e non seppe se fra loro dialogavano o meno. Lui però sembrava così fuori dal mondo con quegli occhi color cenere e un aria d’apparente superficiale.
Giunti finalmente in un ampio spiazzale nella foresta vicina si avvicinò accanto all’istruttore e aspettò che gli ponesse il quesito in maniera orale. Ascoltata la domanda, shiro rispose diretto al suo sensei senza correre troppo fra una frase e l’altra.

<< Lo sguardo e l’udito sono concentrati sul mio avversario e ogni centimetro del mio corpo è pronto per scattare. Il nemico in corsa si porta rapidamente a destra e sferra uno shuriken diretto alle gambe. Le mie gambe però rispondono al mio comando di muoversi e con una mezza torsione laterale del busto, mi giro appena con velocità, il piede sinistro teso per saltare indietro sempre verso sinistra e quello destro che lo accompagna. Si vede lo shuriken piantarsi al terreno mentre balzo indietro schivandolo con parsimonia seguendo ancora la sequenza d'attacco nemica che continua con una rotazione aerea più completa della mia. Con i piedi piantati al terreno, ora assumo una posizione difensiva: la schiena mezza china, i piedi che strisciano sulle zolle d' erba. L'azione adesso si fa frenetica e il secondo shuriken diventa imprevedibile e difficile da schivare. Preso ancora dall' impeto mi abbasso con rapidità. Le ginocchia si flettono all' istante come un riflesso incondizionato e i polpastrelli delle dita toccano il terreno umido. L'arma sfiora la chioma platinata tagliando varie ciocche di capelli e così non riesco a vedere con esattezza l'avversario che si è inchiodato a una distanza ravvicinata. Mi rialzo quando d'un tratto mi ritrovo l'avversario con un aumento di velocità sproporzionato. Cerco di chiudere il pugno sinistro e di mettere il braccio lateralmente intercettando così il calcio del nemico. L'urto però è impressionante e una smorfia di dolore segna il mio volto. Non ho il tempo di riflettere se il calcio all' avambraccio ha fatto danni gravi o meno perché un altro kick devastante sta per arrivare verso il mento dal basso verso l'alto. Indietreggio anche se l'equilibrio è ormai molto friabile. Questo secondo attacco va a vuoto ma sbilanciato e col braccio sinistro intorpidito ricevo un forte e terzo calcio all' addome che mi spezza il fiato e mi lancia lontano quasi in piccole rotazioni a circa tre metri e mezzo di distanza. Invece di cadere scompostamente , con il braccio che posso utilizzare bene, poggio il palmo della mano a terra mentre sono balzato via, per riprendere una sorta di equilibrio e rialzarmi.. Ancora a caldo il dolore non si è propagato del tutto e inizio dei sigilli. Raccolgo tutte le energie mentre anche il braccio intorpidito si sforza di mantenere la velocità d'esecuzione dell'altro. Serpente, tigre,cinghiale, cavallo, tigre. Dalla bocca fuoriesce una vampata di fuoco davvero notevole e inaspettata che sta per inghiottire l'avversario. Le fiamme arrivano a oltre i cinque metri e l'avversario si trova a tre e mezzo. Tuttavia, le costole adesso iniziano a fare male sul serio come tutto il torace. >>



CITAZIONE
Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu

Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

Bha, ho parlato troppo per i miei gusti.

Pensò shiro fra se e se. Finita la sua esposizione restò infine a braccia conserte per aspettare la valutazione della sua strategia.

Edited by .Shiro. - 21/8/2008, 15:59
 
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• F í z s •
view post Posted on 20/8/2008, 15:36




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

Giudizi:
CITAZIONE
Shiro Nara: Se leggi ciò che ho scritto a Vega nell'ultimo post di giudizi, potrai già più o meno capire in cosa consiste il tuo errore. Attacco e Difesa mischiati tra loro possono comporre attacchi strategicamente efficaci, ma in un gdr come questo ingarbugliano soltanto la situazione. Hai lanciato un kunai nel bel mezzo della sua azione d'attacco, e in più hai anche attaccato, addirittura prima del Senpuu, con un Attacco Concatenato del Leone. Se il tuo avversario fosse stato un utente del Gdr, avresti scritto sopra la sua stessa azione, obbligandolo a difendersi addirittura nello stesso arco temporale del post precedente. Quindi, cerca di ruolare costruendo sempre prima la fase esclusivamente difensiva, e poi realizzi quella d'attacco.
Inoltre, come puoi ben notare, non hai neppure descritto come va a finire l'attacco del Senpuu avversario. Il tuo sfidante non potrebbe quindi neanche continuare l'azione, poiché commetterebbe autoconclusivismo (anche se giustificato, per via della tua mancata descrizione), ma dato che non gli rimane altro da fare che descrivere la sua azione, egli avrà anche la facoltà di dire che il suo colpo ti prende in pieno (sempre considerando cmq il tuo attacco).
Modifica l'azione in modo da non cadere nello stesso errore.

 
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-bigboss-
view post Posted on 21/8/2008, 14:58




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

Seconda prova.
Avevo appena finito di esporre la mia soluzione al quesito posto dal sensei, mi misi seduto con aria di superiorità, ero l'unico ad essere riuscito a rispondere abbastanza correttamente, anche se con qualche correzione del maestro.
Gli altri avevano tutti fallito o non ci avevano nemmeno provato facendo scena muta.
Si vede che non si erano preparati ad un eventuale test teorico, ma si aspettavano solo la pratica; tranne Simone Uchiha che aveva avuto un'altra possibilità essendosi avvicinato di più alla soluzione.
Dopo aver dato l'esito del compito a tutti, il sensei diede alcune dritte a Simone su come correggere il compito e fatto questo mi disse di seguirlo al campo d'addestramento lasciando Simone a ripensare e successivamente raggiungerci quando ebbe finito.
A quel punto il mio maestro si avviò verso l'uscita della classe, io mi alzai molto silenziosamente per non arrecare disturbo al mio compagno e seguii il sensei; nel tragitto rimase sempre in silenzio ed io sempre impassibile per non rovinare quell'atmosfera di superiorità che lo avvolgeva, ma sopratutto pensavo a quanto fosse forte ed abile e a quanto avrei potuto imparare da lui.
Eravamo appena usciti dall'accademia quando un giovine che sembrava avere la mia stessa età si fermò dinanzi a noi ed il sensei lo riconobbe come un suo studente, fornendogli le stesse istruzioni che aveva dato a noi e dandogli la scelta di seguirci ed esporre tutto oralmente, oppure andare in aula e scrive tutto su carta che avrebbe consegnato successivamente al maestro nel campo d'addestramento.
Dopo la discussione del sensei egli si presentò:
CITAZIONE
Shiro Nara. Sono Onorato !

Le presentazioni erano state fatte così decise di seguirci nel luogo della mia prova e di fare il test oralmente.
Il campo d'addestramento era il numero 9, mentre il maestro e lo studente dialogavano, io mi diressi verso il centro del perimetro ed attesi il mio sensei osservando il luogo.
Era un campo molto grande, sarà stato all'incirca un ettaro cosparso di alcuni alberi da giardino ed altri da frutto.
Quando il mio insegnante finì di testare il nuovo arrivato si dedicò completamente alla mia prova; arrivò a dieci metri da me ed eseguii il:
SPOILER (click to view)
Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Una
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono creando una piccola nuvoletta di fumo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica.
Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema:
[Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Sp Jonin: consumo Elevato per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto]
Solitamente le copie possiedono solamente il 20% delle armi base dell’originale, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo: Variabile)

Creò una copia di se stesso che si affiancò al suo creatore in attesa degli ordini.
Il sensei si allontanò di qualche metro da quello che in un prossimo futuro sarebbe stato il luogo del mio test e mi disse di attaccare la copia e farla fuori nel modo migliore possibile.
Sarà difficile colpirlo! Pensai dentro di me.
Sapevo che il maestro era molto abile e che la sua copia non era da meno, quindi sfruttai quei pochi secondi per creare nella mia testa una strategia d'attacco che avrebbe messo in difficoltà quell'odioso clone.
Iniziai a camminare verso il mio prossimo obiettivo prendendo dal mio equipaggiamento due kunai che avrei tenuto nella mano destra e nella sinistra senza lanciarle, ma sfruttandole come armi in un attacco corpo a corpo.
Mentre esaurivo la distanza dal mio avversario concentravo il chakra per una futura tecnica che sicuramente mi sarebbe stata utile per attaccare o eventualmente difendermi da esso.
Arrivato a due metri dalla copia, misi l'impugnatura dei kunai tra medio e anulare in modo da infilzarli se avessi colpito con un pugno il mio nemico, e scattai verso di lui tentando di assestare un dritto con il destro proprio in pieno viso, con l'arma che avrebbe causato ingenti danni in caso di riuscita.
Molto probabilmente però il mio avversario avrebbe schivato il mio attacco o addirittura bloccato il pugno per il polso, ma in quest'ultimo caso avrei subito attivato il:
SPOILER (click to view)
Simulacro di Spine (Marin Jijizo - Underworld Spines)
Tipo: Ninjutsu-TaiJutsu
Villaggio: N/A
Descrizione: Impastando chakra nei capelli, essi diventano come una coperta munita di spine molto appuntite che lo avvolge completamente tranne la faccia e i piedi. I capelli non sono tuttavia solidi, quindi pur essendo in grado di difendere da proiettili e infliggere danni ad un eventuale attaccante in corpo a corpo, non attenueranno quasi per nulla gli effetti di un colpo subito in corpo a corpo.
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
che avrebbe inflitto abbastanza danni al clone.
Qualora ciò non fosse accaduto, ovvero il mio avversario avesse schivato il colpo o, cosa molto improbabile, l'avesse subito, avrei continuato la mia combo effettuando un movimento rotatorio e lanciando il kunai che avevo nella sinistra in pieno petto per poi effettuare una seconda rotazione e attaccare ancora con il destro, stavolta tentando di colpirlo nell'addome, ma se come prima avesse tentato di afferrarmi,avrei subito attivato il simulacro.
Se invece fosse stato il simulacro ad avere successo sarei balzato all'indietro scagliandogli il kunai che avevo nella destra verso la sua spalla sinistra e con una rotazione di 360° avrei lanciato l'altro kunai, quello che tenevo nella sinistra verso la sua testa.
Dopo questa successione di colpi, mi sarei abbassato e avrei tentato una spazzata alle gambe, tentando di far roteare il nemico, ma se l'attacco non fosse riuscito sarei balzato all'indietro, afferrando dal mio equipaggiamento un kunai che avrei tenuto stretto nella mia mano destra, in modo da avere una pronta difesa in caso di lancio di armi.
Dopo la sequenza serratissima di colpi e di lanci di armi mi ritrovai abbastanza affaticato, ma la mia attenzione non ne risentì visto l'importanza della prova che stavo affrontando.
Guardai il sensei per comprendere dal suo sguardo se la mia esecuzione fosse degna di un genin oppure se sarei dovuto ancora migliorare.
SPOILER (click to view)
Chakra: 100-20=80
Armi ed equipaggiamento: Kunaix4; Shurikenx4; Flashx1
Stato fisico: Illeso
Stato mentale: Concentrato


Edited by -bigboss- - 29/9/2008, 14:15
 
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view post Posted on 27/8/2008, 22:12




CITAZIONE
Modalità Off-Gdr

Giudizi:
CITAZIONE
Simone Uchiha: Il post è di poco più accettabile del precedente. Ti lascio fare il prossimo, ma per la promozione ci vorrà sicuramente di più. Puoi continuare da dopo che la mia copia evita tutti gli attacchi di Snake.


Shiro Nara: Mi sorprendo di vedere un errore così evidente e già discusso forse più di una volta. Hai schivato le armi con dei semplici movimenti fisici, uscendone anche illeso. Complimenti, ma qui non è ammesso. La parte difensiva mi ha deluso, in pratica non c'è proprio stata poi, ma poteva comunque andare.
Modifica.


Snake Uchiha: Va benone la strategia, bene il resto. Forse hai un po' troppo agito sulle possibilità e hai posto diverse soluzioni di attacco, cosa non bella sotto il profilo del gdr, dato che ti spinge su problemi quali il numero di lanci di armi e slot consentiti che vengono applicati sul post, ed altre cose evitabili. Però contro un avversario di grado più alto è normale far così, quindi non ho nulla di concreto da obiettare.
Alla tua prima azione, banalmente, la mia copia indietreggia con uno spostamento da te non visibile, schivando così il colpo, ed inoltre devia a terra tutte le armi inviategli utilizzando un solo kunai. All'attacco successivo si sposta verso la sua destra, schivando ancora una volta senza problemi il semplice attacco fisico. Non si capisce poi bene se attaccheresti poi dopo oppure no, cmq se attacchi alle gambe essa salta, e se colpisci con altri kunai li devia ancora. In sostanza quindi, non mi hai fatto alcunché, semplicemente perché le mia caratteristiche di velocità sono paurosamente superiori, e non puoi pensare di farmi qualcosa solo con questi insignificanti attacchi.

 
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26 replies since 26/7/2008, 14:57   814 views
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