CITAZIONE
narrato
pensato
parlato
parlato sconosciuto
Aaron era arrivato veramente presto ed era costretto ad aspettare, la qual cosa non era affatto positiva perché era conscio che questo l'avrebbe un po innervosito. D'altronde era colpa sua se era arrivato presto e non poteva far tornare indietro il tempo. A un certo punto senti un rumore di passi di qualcuno che si avvinava correndo.
E' il sensei?... Non credo che sia lui perché non verrebbe mai all'appuntamento correndo, di qualsiasi pasta sia fatto... Innanzitutto perché è ancora un po presto ed inoltre non credo che allenare degli studentelli sia così eccitante da giustificare tutta questa foga... Sicuramente sarà solo un altro studente come me...Allora incrociò le braccia e si preparò a conoscere il suo nuovo compagno che ormai sopraggiungeva. Appena arrivato lui iniziò a guardare il campo di addestramento in cui si trovavano e disse che quel posto gli sembrava bello. Dopo notò anche la presenza di Aaron ma sembrò un po titubante come se qualcosa lo trattenesse ad andarlo a salutare subito oppure no. Però quel dubbio gli durò meno di un secondo e si avvicinò presentandosi.
Come mai non si è fatto avanti subito?... Forse il mio atteggiamento gli ha fatto pensare che fossi arrabbiato... Sarà meglio presentarsi immediatamente così da evitare incomprensioni perché non ho proprio bisogno di sembrare un isterico agli occhi dei nuovi compagni... Anzi se sono gentile con loro potrò trarre vantaggio da un loro possibile aiuto nelle varie fasi delle prova di oggi...Così l'aspirante genin tirò fuori il miglior sorriso che aveva dal suo repertorio per sembrare il più cordiale possibile con il nuovo arrivato e disse
Si, sono anch'io uno studente che oggi deve fare la prova per diventare genin. Mi chiamo Aaron e sono felice di conoscerti. Però ti chiedo di aspettare con le presentazioni perché le faremo meglio quando saranno tutti presenti, insegnante compreso, così da evitare di ripetere più volte le stesse cose.A quanto detto, il ragazzo aggiunse un sorriso calmo e sereno, così da nascondere quella ansia che gli faceva tenere tesi tutti i muscoli del suo corpo. Nonostante le sue parole e il suo viso esprimevano una certa attenzione verso l'Uchiha che aveva davanti, in realtà il futuro ninja né pensava a lui né lo guardava veramente. I suoi occhi verdi erano ovviamente fissi su Mello ma la sua mente era lontana, perché pensava che era quasi l'ora dell'arrivo del sensei e l'inizio delle prove si avvicina sempre di più, inesorabile e implacabile. Quando il sorriso svanì, Aaron ritornò al suo stato mentale di massima attenzione notando che era arrivato un altro ragazzino. Si trovava a solo un paio di metri di distanza da lui ma non aveva in alcun modo percepito la sua presenza. Era stato distratto dai suoi pensieri e i suoi occhi vuoti gli avevano impedito di notare che, proprio alle spalle dell'Uchiha, si era avvicinato un potenziale compagno di squadra. Però a differenza del precedente lui non si era presentato rimanendo un poco in disparte.
Sicuramente sarà un ninja un po più esperto di quest'altro poiché, senza aver ascoltato le mie parole di prima, è arrivato al mio stesso ragionamento... Speriamo che la sua perizia nel comportamento sia pari alla sua forza in combattimento così da avere un valido alleato nelle prove... Lo studente aspettò che lui lo guardasse e, appena ci fu l'occasione, lo salutò con un cenno della mano senza pronunciare neanche una parola. Vedendolo sbadigliare sorrise e pensò
Se però il sensei ci proporrà di combattere fra noi, spero proprio che sia uno shinobi scarso... sono un tipo egoista?... forse si ma non importa, perché l'unica cosa che mi interessa è che riesca a raggiungere il mio scopo...L'aspirante ninja guardò in alto e notò che il sole aveva cominciato a farsi sentire insieme all'umidità, che persisteva dai giorni precedenti, preannunciando che di lì a poco l'afa avrebbe iniziato a farsi sentire. Quando riabbassò la testa vide un altro ragazzino che avanzava abbastanza sicuro di se. Mentre camminava esaminava tutti i presenti ma a un certo punto si fermò e guardò le sue scarpe, che si erano leggermente sporcate di fanghiglia. Anche lui aveva sperimentato quell'effetto e per questo motivo non era sorpreso ma quando sentì, essendo lui abbastanza vicino, delle parole che sembravano delle imprecazioni, gli venne un piccolo risolino che soffoco immediatamente per non farsi accorgere dagli altri. In quel momento lo sentì presentarsi e chiedere informazioni riguardo al maestro.
Ma bene... molto bene... Ecco qui un altro Uchiha e siamo già a quota due... Anche se questo sembra un po diverso dall'altro perché il suo tono freddo e distaccato testimonia la sua volontà di dimostrarsi superiore a tutti... Non lo so se lo sei veramente ma ti lascio volentieri il titolo di più forte perché a me interessa tutt'altra cosa...Con tono asciutto allora gli rispose
No, non si è ancora visto il sensei... Io sono Aaron ma le presentazioni preferiamo farle dopo quando ci saranno tutti...Appena finito di parlare arrivò un altro aspirante shinobi che si presentò e gli chiese del sensei. Adesso Aaron era proprio scocciato dalla situazione e, nonostante si ripetesse dentro di se l'importanza di formare un gruppo compatto con i nuovi compagni, ripeté la stessa frase pronunciata poco prima con un tono piuttosto scocciato. Quando ebbe finito senti uno strano rumore provenire dagli alberi lì vicino, il tipico rumore che si sente muovendosi tra le fronde di un albero. La sua testa scattò immediatamente verso quella parte.
Dannazione lì c'è qualcuno... qualcuno che si è nascosto, ci ha aspettato per tutta la mattinata e si è divertito a osservarci finché non eravamo arrivati tutti... Sicuramente sarà il sensei che voleva analizzarci e poi uscire allo scoperto... Sono sicuro che sia lui poiché chi altri poteva sapere del luogo, di quanti e quali aspiranti ninja si sarebbero presentati qui?...Cominciarono a cadere delle foglie e il fracasso tra le i rami aumentò sensibilmente tanto che anche il più scarso combattente al mondo sarebbe riuscito ad accorgersi che lì c'era qualcuno. La prima cosa che Aaron fece era di iniziare a impastare il chakra nella sua bocca. Le cose non sembravano proprio andare secondo i suoi ragionamenti.
Prima si nasconde così bene che nessuno di noi riesce a scoprirlo e dopo si muove fra le foglie come una qualsiasi persona... vuole sicuramente farsi notare, ma perché?... se fosse il sensei sarebbe uscito subito dal suo nascondiglio, invece questo tizio si sta divertendo a stuzzicarci alla nostre spalle... Con una velocità al quanto folle apparve poco davanti a lui un uomo accovacciato per terra con la testa rivolta verso il basso. Non sembrava neanche interessarsi a loro finché non disse
Quant'è buono il sapore del sangue.. e mostrò a lui e a Mello il suo volto.
Vi ucciderò tutti, mocciosi.Adesso che lo vedeva era ancora più sbalordito di prima, perché quel tipo spuntato dagli alberi non sembrava affatto un'insegnante.
Ma chi può mai essere?... Non si riesce a vedere quale coprifronte abbia ma se lo nasconde cosa significa?... Che sia un ninja di un villaggio avversario?... No altrimenti non sarebbe uscito subito allo scoperto ma ci avrebbe eliminato velocemente senza che noi ce ne potessimo neanche accorgere, perché la sua superiorità è notevole e basta guardarlo negli occhi per capire l'elevato numero di persone che ha ucciso lui in confronto alla mia totale inesperienza...Il ragazzo incominciò a sentire quella energia infuocata nella bocca.
Potrebbe essere il maestro che vuole verificare le nostre capacità oppure un pazzo ninja di Konoha che vuole divertirsi a fare un massacro... E poi quelle parole contrastano troppo con il suo comportamento poiché non ci ha attaccato subito ma ci sta lasciando il tempo di fare la prima mossa... o è il sensei o vuole regalarci una orribile agonia, però chiunque sia lo sconosciuto dovremmo combattere perché non credo proprio che riusciremo a fuggire... la sua superiorità è troppo netta... L'unica possibilità è combattere e sperare di riuscire a sopraffarlo, essendo noi in netta superiorità numerica... Ma è anche certa un'altra cosa... In queste condizioni non possiamo metterci d'accordo neanche per la più stupida strategia... Devo intervenire subito e sperare che dopo abbia l'appoggio di tutti gli altri altrimenti farò veramente una brutta fine... Ma se oggi è il giorno in cui dovrò morire lo voglio fare da ninja e non dà vigliaccoLa sua prima idea era stata di attaccare un eventuale nemico colpendolo con il fuoco quando era tra le foglie ma adesso la situazione era notevolmente cambiata. Non era un avversario alla sua portata e la sua agilità era notevole. Cercò di analizzare rapidamente la situazione ma gli sembrava impossibile utilizzare qualsiasi taijutsu visto la posizione del nemico e la sua velocità enormemente superiore alla sua. Lanciarsi addosso lui sarebbe stato molto simile a mettere la mano nelle fauci di leone. Doveva attaccarlo subito, di questo ne era certo, per impedirgli di attuare una strategia che gli permettesse di eliminarli tutti in meno di cinque minuti. Ma quel chakra, che era racchiuso nella sua bocca, e la distanza, così ridotta tra l'avversario e lui, erano un incentivo troppo forte. Come un diluvio che alimenta un fiume e lo costringe a distruggere la diga, così il suo attacco fu deciso più dalle condizioni favorevoli che dalla sua mente. Però se un diluvio è imponente ed è impossibile non notarlo, invece per Aaron era stato un qualcosa di nascosto e interno. Il pazzo assassino aveva smesso da poco di parlare e ora aveva sfoggiato una perfetta dentatura in un ghigno terribile. Il kunai era sempre nella sua mano ma si era capito ormai che, più che per un'offensiva, quello serviva a far capire a tutti i presenti che li non si scherzava affatto. Fu in quel momento che il giovane allievo ancora immobile sembrò riprende vita e, senza aver pronunciato alcuna parola o fatto un gesto o lanciato uno sguardo ai propri compagni e tanto meno al nemico, compose velocemente i sigilli e una enorme palla di fuoco uscì dalla sua bocca.
Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no JutsuPosizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Se dalle sue fauci uscì solo fuoco, dalla sua mente venne lanciato un grido, impossibile da sentire e per questo disperato, a tutti i suoi compagni.
Ho bisogno di tutti voi perché da solo non ce la faccio... o lo tenete fermo lì dove si trova oppure sfruttate il fracasso di questa palla di fuoco per colpirlo... A quel punto, cosa ormai al quanto paradossale, gli attraverso nella mente un altro pensiero, che poco centrava con la situazione attuale ma che ora come ora era saltata fuori dal suo cervello.
Avremmo fatto meglio a fare conoscenza prima e parlare un po delle nostre capacità... Adesso non possiamo neanche chiamarci tra di noi perché non sappiamo neanche il nome di molti di noi...CITAZIONE
stato fisico: ottimo
stato mentale: ottimo
chakra: 100 - 20 = 80
PS. x -TheKing-: attento che m hai messo la frase con cui t presenti a me in red (pensato) ma io l'ho considerato come se fosse stato parlato altrimenti nn attenderesti nessuna risp. da me
x Shin Rukawa: avendo tu bocciato immediatamente Vincent Uchiha prima ancora di incontrarlo con il tuo pg l'ho semplicemente eliminato dal mio post facendo finta che non sia mai esistito... spero di essere riuscito a evitare tutte quelle ripetizioni di prima e di aver usato bene le virgole...