Era arrivato il momento dell'ultima prova:
<<dopo questa, se tutto procede secondo quanto mi prefiggo, diventerò genin>>.
La prova era ardua, il sensei ci fece uscire dall'aula e dinnanzi a me vidi un enorme labirinto, che probabilmente era l'edificio nel quale ci saremmo dovuti imbattere.
Nakamaro sensei ci spiegò che all'interno di esso, piu precisamente a metà tra l'uscita e l'entrata, egli ci avrebbe aspettato con la fascia da genin in mano. Ovviamente arrivare dove ci aspettava non era una banalità: eravamo completamente da soli e le trappole che c'erano all'interno del labirinto erano state costruite in modo strategico e bisognava procedere con cautela, ma soprattutto con la massima concentrazione.
<<ce la devo fare..non devo mollare, anzi una volta all'interno troverò la strategia adatta per giungere il prima possibile dal sensei>>Feci il primo passo in avanti: il cuore mi batteva all'impazzata, avevo paura, temevo che mi succedesse qualcosa. Procedendo verso la porta di entrata vidi una luce abbagliante: sembrava un faro che mi puntava dritto in faccia ma nonostante ciò decisi di entrare.
Immediatamente all'interno la porta dell'edificio si chiuse di scatto e vidi che da quella luce cominciarono a piovermi addosso dei kunai; la prima trappola era scattata.
Di istinto dal mio porta oggetti estrassi due kunai per difendermi il più possibile: riuscii a schivarli quasi tutti, ma purtroppo due mi colpirono in pieno e venni ferito sul braccio sinistro. Il dolore mi possedeva e in contemporanea dalle ferite riportate mi usciva un pò di sangue . Lasciai cadere come segno di debolezza il kunai che impugnavo nella mano sinistra:
<<non posso arredermi alla prima trappola, io sensei le prometto che la raggiungero!>>Con grande forza di volontà raccolsi il mio kunai e li riposi entrambi (compreso quelllo che impugnavo nell'altra mano)nel porta oggetti. In seguito con fatica mi tamponai il sangue strappandomi un pezzo di vestito e legandomelo al braccio. Il dolore mi era quasi passato, ma prima di proseguire decisi di soffermarmi a pensare una strategia che poteva essermi utile per le trappole.
Il kage bunshin no jutsu era secondo me la tattica migliore: dunque composi i seal ed evocai due copie; con loro avanzai cautamente, tutto sembrava normale fino a quando non venni attaccato da due marionette che puntavano a danneggiare il mio corpo. Fortunatamente riuscii a vederle: dunque saltai, andai dietro le loro spalle e le distrussi con due potentissimi pugni: i pezzi delle marionette saltarono a destra e a sinistra insieme agli oggetti con le quali erano state costruite(un coltello ciascuno e un kunai ) e, che per equipaggiare al meglio il mio porta oggetti decisi di raccogliere.
Immancabilmente però, mentre raccoglievo gli oggetti, notai che in pochi secondi una terza marionetta era comparsa alle mie spalle: le mie copie si trovavano ancora vicino a me, decisi dunque di rompere la strategia prima attuata, il tutto per riuscire perlomeno a salvarmi la pelle: la marionetta comincio ad aprire la bocca, dal suo cavo orale cominciò ad accumularsi una cosa rossa...Mi voleva sicuramente attaccare ma con cosa??
<<ma certo!E' il fuoco!!>>Riuscii a malapena a spostarmi sulla mia destra, ma le mie copie erano(come avevo preventivato)state completamete distrutte e di conseguenza la mia tecnica svanì. Approfittai della situazione, dato che la marionetta oramai aveva capito chi ero, e con il coltello appena raccolto mirai all'interno della sua bocca, dalla quale fuoriusciva il fuoco, distruggendo l'apparecchio che lo riproduceva; in questo modo lo resi indifeso, e con i seal e gli abbondanti kunai di cui disponevo citai:
<<scia di vento!>>.
un imponente scia di kunai impressi di chackra si andò ad impattare contro la marionetta distruggendola completamente.
Ero a corto di chackra oramai, se non una piccola goccia che poteva servire in casi estremi. Ciò significava che se avessi incontrato nuovi avversari non ne sarei uscito incolume. Dunque feci due passi, la testa mi girava come non mai: ma il fatto era che il terreno cominciò improvvisamente a tremare come se un terremoto mi stesse investendo. Ma non era un terremoto, bensì il terreno si stava aprendo pian piano formando un burrone.
Non feci in tempo a sfuggire dall'ennesima trappola e perciò rimasi appeso con una mano al bordo del precipizio: avevo paura, vedevo la morte in faccia e soprattutto temevo di non resistere dato che quel braccio era quello ferito. Inoltre bisognava salire in superficie prima che il vuoto si aprisse del tutto. Dal burrone(profondo all'incirca 2m) a mia insaputa spuntarono un sacco di shuriken che procedendo velocemente contro il mio corpo mi ferirono gravemente.
Urlai moltissimo, e man mano che urlavo il mio braccio cedeva:
<<sto malissimo, e probabilmente sopporterò ancora per poco, devo reagire>>. Con enorme fatica concentrai l'ultima goccia di chakra sulla mano e salì in superficie, dopodichè mi alzai con fatica, riuscendo a malapena a saltare nella parete successiva, ma caddi per terra a causa del troppo sforzo .
Quando mi rialzai ero tutto rotto e addolorante, ma non potevo aspettare ancora, Nakamaro mi attendeva con il coprifronte!.
Mi alzai dunque, camminai velocemente, sforzando ancora per un minimo il mio corpo, finchè non vidi una figura nera all'orizzonte che prendeva sempre di più la forma del mio sensei: era lui,
<<finalmente sono arrivato maestro..>> e detto ciò gli caddi dinnanzi sfinito totalmente.
Edited by dragonbest - 25/7/2008, 13:06