Sfida di abilità, cerco uno sfidante

Stavo per bloccarlo, stavo per riuscirci. Flettei il ginocchio sinistro verso la sua testa, mentre allungavo il braccio sinistro...
Si ce l'ho fatt..
Kirashi si era mosso, anzi mi aveva letteralmente fregata. Stava rotolando verso la mia sinistra, e nel movimento tentò di darmi un calcio, debole ma inaspettato. Lo vidi appena in tempo per pararmi con la mano destra. Alzai il braccio, impugnando saldamente il pugnale, portai la mia mano destra proprio alla gamba dell'avversario, per evitare che mi colpisse l'altro braccio, disteso. Ma non mi limitai solo a parare l'attacco, ma tentai di disfarmi di quella gamba continuando il movimento repentino del mio braccio verso l'alto, in modo da spingergli la gamba verso l'alto. In quel movimento il mio kunai avrebbe trovato lo spazio e il tempo per affondare nel suo polpaccio e tranciarlo non indifferentemente. Una ferita abbastanza profonda che non gli avrebbe più permesso movimenti scattanti e veloci come prima.
Dovresti essere al mio pari adesso? Ma, non saprei. Non mi devo fermare, devo sfruttare questo momento!
Dopo aver "scansato" la sua gamba, dovevo averlo minimamente sbilanciato nel movimento, quindi decisi di sfruttare quegli istanti per afferrare 3 shuriken dalla tasca e lanciarglieli 3 contro contemporaneamente. Uno alla sua destra, uno alla sua sinistra e uno sopra la sua testa. Subito dopo iniziai a comporre sigilli per per la mia tecnica:

Era impossibilitato a scansarla, i kunai lanciati poco prima servivano a limitargli le vie di fuga, e, se il mio kunai aveva fatto il suo dovere, era impossibilitato a fare movimenti velocissimi.
Non persi l'occasione, nascosta dalla mia immensa palla di fuoco, iniziai a concentrare il chakra alle gambe. Nell'eventualità che il mio avversario riusciva a evitare la mia tecnica, lo avrei colpito con un calcio potente, ovunque si trovasse. Ero pronta, tutti i 5 sensi all'erta, per cogliere un qualsiasi movimento, un qualsiasi suono.

Una sensazione di caldo salì dalla gola. Era come se dovessi vomitare con una sola differenza: non provavo dolore ne disgusto, ma solo una piacevole sensazione di caldo che saliva e saliva, bloccando le vie respiratorie, fino ad arrivare alla bocca. Qui venne letteralmente soffiato fuori dalla bocca, proprio verso il nemico.
Beccato!
Sorridevo dentro. Ero contenta d'essere riuscita a colpirlo almeno una volta. Era un ninja di grado superiore al mio, difficile da colpire, ancora di più da sconfiggere, ma il danno che gli avrei riportato non sarebbe stato sicuramente trascurabile. Ero contenta e soddisfatta del ninja che ero diventata.
Un bagliore metallico provenne dalla mia palla di fuoco, un bagliore che mi fece tornare immediatamente seria, e consapevole del fatto che avevo fatto male a rilassarmi quel qualche secondo essendo piena di me stessa per aver colpito soltanto una volta u n ninja.
Il kunai che fuoriuscì dalla palla mi venne in contro, io non mi potevo muovere, non potevo evitarlo, mi avrebbe colpito proprio nel punto in cui avevo giunto le mani, verso il centro del petto. Il kunai mi recise la parte superiore della mano destra, rallentando la sua velocità e potenza. La sua traiettoria si concluse nel mio petto, conficcandosi proprio lì, dietro alla mano destra.
Ca**o!
Portai a termine la tecnica, e subito dopo portai la mano sana al petto per togliere il kunai. Fortunatamente la mano e il soffio lo avevano rallentato, sennò il danno sarebbe stato estremamente grave.
Ahi! Fa male...
Estrassi dal petto il kunai, e subito dopo lo rilanciai dietro alla palla di fuoco, sfruttando il fumo creatosi, nella posizione dove si doveva trovare il mio avversario.
Restituito il favore, maledetto!
Effettuando il lancio la ferita si faceva sentire. Non poteva essere trascurata.
Il kunai intraprese un tragitto veloce, rapido. Non sarebbe stato rallentato da nessun tipo di palla di fuoco, o quant'altro, sarebbe andato dritto al suo obbiettivo.
Non aspettai che l'avversario si riprendesse.
Concentrai il chakra nelle gambe, ed aspettai il momento propizio per vedere dove esattamente si trovava il mio avversario. Appena iniziai ad intravedere la sua sagoma mi lanciai all'attacco: