allenamento per qualche ryo e un po' di esp

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moltak
view post Posted on 17/2/2010, 20:19




narrato
<<parlato>>
&parlato da altri&


ho gia avuto conferma da itamae che il mio ex post sia cancellato e quindi ho avuto il permesso di aprirne uno nuovo fatto da me per la prima volta....




Lunedì


La sera prima avevo preparato il necessario per poter cominciare l'addestramento, come al solito avevo indossato uno dei miei vestiti a due colori, infatti adoravo il bianco e il nero, forse perchè ero nato con i capelli e gli occhi di colori diversi, quindi ora avevo la ossessione di indossare sempre quei due colori; avevo a disposizione solo 10 kunai con me, dovevo farmeli bastare poichè non avevo neppure cominciato a combattere e a svolgere missioni per il paese del vento, solo allora avrei cominciato a guadagnare uno stipendio, cambiando discorso consultando la cartina delle terre esterne a Suna l'unico posto utile dove allenarsi sarebbe stato nell'oasi di Akino, un posto protetto e riparato da delle pareti rocciose, che proteggevano il luogo dalle frequenti tempeste di sabbia.
Lunedì mi svegliai verso le 5 e mezzo del mattino, l'oasi era lontana, e per comodità preferivo restare li per tutta la settimana, lasciai un messaggio per mia nonna sul tavolo con cui le spiegavo dove andavo e per quale motivo, senza neppure consumare la colazione uscii di casa e mi diressi verso il luogo prestabilito, l'oasi era piuttosto lontana, e solo due ore dopo due ore di marcia riuscii a raggiungerla; non avevo tempo da perdere, quindi decisi di consumare rapidamente la colazione al sacco e cominciare a fare sul serio.
Nel mio equipaggiamento avevo incluso pure dei pesi, che mi avrebbero accompagnato per tutta la durata dell'addestramento, dato che ero piuttosto scarso nel taijutsu, avevo pensato di fortificare il mio corpo sottoponendolo ad un costante sforzo fisico, che avrebbe certamente accresciuto la mia stamina; come primo esercizio mi dedicai al controllo del chakra, una dei miei punti di forza, percio comincio a saltare da un albero all altro cercando di riuscire a mantenere il contatto con la palma e cercare di poter camminare sul tronco, ma purtoppo non riesco in questo intento, ma almeno ora riesco a controllare meglio il mio flusso di chakra, percio tento di concentrare il mio chakra sui piedi per poter saltare piu in alto, dopo alcuni tentativi riesco nel mio intento,dopo aver passato tutta la giornata a concentrare il chakra in vari punti del mio corpo noto con piacere che riesco a sentire meglio il mio chakra e riesco finalmente a controllarlo meglio, però, a causa del continuo utilizzo del chakra sono stanchissimo, ma volevo fare solo un'ultima cosa prima di dormire, dopo aver composto rapidamente i seals della bushin no jutsu, in una frazione di secondo apparvero ai miei fianchi 2 cloni perfettamente somiglianti e notai che ero riuscito a richiamare il chakra più velocemente, però quel piccolo test mi aveva prosciugato dell'ultima stilla di chakra che mi rimaneva, quindi decisi di consumare rapidamente la cena per poi riposarmi, dopotutto anche il riposo è una parte importante dell'allenamento.
Martedì


Anche il secondo giorno di allenamento mi svegliai presto, avevo deciso di concentrarmi unicamente sull'addestramento fisico, quindi mi legai di nuovo i pesi alle caviglie e cominciai la giornata con una corsetta prima di consumare la colazione, avrei dovuto percorrere solamente 5 chilometri e ritornare al campo, sapevo che sarebbe stato parecchio faticoso, ma non avevo scelta, il mio fisico era debole e la mancanzadi taijutsu a suna certamente non favoriva la cosa, quindi cominciai a correre cercando di liberare la mia testa da ogni pensiero, dovevo concentrarmi unicamente sul tragitto e i miei passi, all'accademia mi stanno insegnato a evitare distrazioni di qualsiasi genere, e ora avrei voluto avere il mio sensei a portata di mano per ringraziarlo di quei preziosi consigli che ci dava, ma che regolarmente ignoravo, poichè ritenevo queste cose solo delle sciocchezze.
Al termine della corsa ero già stremato, per recuperare fiato feci lo stretching e gli esercizi di respirazione, grazie a quelle pratiche ero riuscito a regolarizzare il respiro, e a far attenuare quel senso di pesantezza delle gambe che seguiva ogni sforzo fisico intenso, il mio corpo cominciava ad abituarsi ai pesi, e questo era un ottimo segno, poichè significava che il mio corpo era in grado di adattarsi facilmente ad ogni situazione.
Furono i morsi della fame a ricordarmi che non avevo ancora fatto colazione, e cominciai a pensare al prossimo esercizio da compiere, la risposta venne quasi immediatamente, dovevo incrementare il peso delle zavorre, ma soprattutto applicarlo anche al busto e alle braccia; l'operazione non richiedette più di 10 minuti, quando terminai decisi che dovevo correre come prima, ma con qualche salto, in modo da aumentare la mia elevazione.
Cominciai a di correre, ma a causa del peso eccessivo riuscii solo a camminare(e con difficoltà), percio, allo scopo di poter abituare i miei muscoli al peso decisi di evitare di saltare sin dall'inizio, ma a questo punto avrei dovuto correre fino a quando non mi sarei sentito pronto per poter sottoporre il mio corpo ad uno sforzo maggiore.
Dopo circa mezz'ora cominciai ad aumentare il ritmo, alternando brevi periodi di corsa blanda seguiti da rapidi scatti alla massima velocità consentita dal mio corpo.
Quando la lancetta corta dell'orologio era posizionata sul numero 11 capii che era il momento di saltare, senza alcun conteggio o forma di preparazione psicologica saltai, ero riuscito a staccare i miei piedi da terra, purtroppo avevo sottovalutato il fattore fatica, infatti quando le punte dei miei piedi toccarono di nuovo il suolo, le gambe non resistettero e finii con la faccia a terra e della sabbia in bocca.
Capii che necessitavo di riposo, quindi senza neppure levarmi i pesi mi sedetti e osservando le palme che rendevano l'oasi più gradevole, non ci volle molto per recuperare le forze, cosi riuscii a compiere diversi salti prima di mezzogiorno.
Come da usanza di suna, per un paio d'ore dormii in modo da recuperare le forze ed evitare una brutta insolazione dovuta alla prolungata esposizione con il sole del deserto, particolarmente forte in questo periodo dell'anno.
Finita la siesta e mangiato un boccone ripresi lo stesso addestramento dell'ultima parte della mattinata fino al tramonto, quando smisi di allenarmi e preparai la cena; la notte non tardò ad arrivare, e per quella notte decisi di dormire sotto il cielo stellato, uno spettacolo che adoravo assistere sin dalla tenera età.
Mercoledì


Il terzo giorno di allenamento era dedicato alle ninjutsu, in pratica durante l'arco della giornata avrei dovuto eseguire un'infinità di volte le mie tecniche fino ad eseguire i sigilli con scioltezza e repidità, dopo un abbondante colazione cominciai eseguendo le tecniche base, come la bushin e la henge no jutsu, conoscevo e utilizzavo quelle tecniche dall' età di 10 anni, composi moltissime volte i seals necessari per entrambe le tecniche, le alternavo e le spigevo ai loro limiti, creavo 2 cloni, poi mi trasformavo nella prima persona o l'animale che mi veniva in mente, cercavo di essere il più dettagliato possibile, poichè anche una sola imperfezione sarebbe potuta essermi fatale.
Stanco di eseguire delle tecniche cosi basilari cambiai accoppiata, infatti ora alternavo il scia di vento alla tecnca dell’afa terrestre, erano le mie tecniche preferite ,comunque anche in questo caso continuai ad utilizzare le tecniche cercando di sottoporle ai loro limiti estremi.
Come al solito a mezzogiorno mi fermai per una breve sosta e per il pranzo, stavolta non dormii, non volevo sprecare neppure un minuto della giornata, circa ogni ora facevo una piccola pausa consumando uno spuntino per poter recuperare il chakra speso con le tecniche.
Verso sera decisi di fare un test eseguendo ogni tecnica al massimo della velocità, notai che ora riuscivo a comporre più facilmente ogni ninjutsu che conoscevo, ma sapevo che in realtà potevo fare decisamente meglio.
Stanco e un po’ deluso tornai al mio piccolo accampamento per potermi riposare in pace escogitando un modo per migliorare ancora il mio ninjutsu.
Giovedì


A causa dello sforzo intenso prodotto durante l'allenamento del giorno precedente ebbi qualche difficoltà a svegliarmi, infatti quando guardai l'orologio erano già le 9 del mattino, e io ero in ritardo sulla tabella di marcia.
Terminata la colazione decisi di dedicare questo giorno al miglioramento della resistenza fisica, come avevo sempre fatto fino ad ora agganciai le zavorre alle gambe e alle braccia e senza indugiare cominciai a correre, questa volta avevo aumentato il peso delle zavorre, che pesavano complessivamente intorno ai 50 kg, sapevo che avrei avuto diversi problemi a muovermi, ma ero determinato a continuare.
Iniziai con lo stesso percorso di martedì, infatti avrei dovuto ripercorrere 5 chilometri, però questa volta non correvo, infatti dovevo compiere dei saltelli, per quanto fosse ridicolo come esercizio sapevo che era finalizzato a rendere le mie gambe più scattanti e resistenti agli urti, subito la fatica si fece sentire, la fronte era completamente coperta di sudore e stavo cominciando a perdere sensibilità nelle gambe, però volevo continuare, la fatica era solo un piccolo prezzo da pagare per poter spingere il proprio corpo oltre i propri limiti.
Quando finalmente riuscii a percorrere i 5 chilometri stramazzai a terra distrutto dalla fatica, sembrava che avessi i polmoni in fiamme, e la mia maglietta era completamente bagnata dal sudore, mi sdraiai incurante della sabbia rovente, dopo circa 10 minuti di pausa decisi di riprendere il percorso, questa volta sentivo meno la fatica, sembrava che il mio corpo si fosse adattato velocemente alla fatica, quindi ora lo sforzo era decisamente più sopportabile.
Impiegando meno tempo rispetto all'andata tornai al campo base, concedendomi solo una breve pausa per uno spuntino ripresi cominciando a fare delle flessioni, dovevo arrivare a mille senza mai cedere, anche qui la fatica non tardò a farsi sentire, infatti dopo circa 300 flessioni le braccia cominciavano a dolermi, però la determinazione era una delle mie doti, quindi dovevo assolutamente continuare, quando arrivai a mille stramazzai al suolo, avevo le braccia completamente fuori uso, e il solo pensiero di muoverle mi faceva male, aspettai una mezz'oretta cioè fino a mezzogiorno, non potevo rischiare uno stiramento o strappo muscolare, ci avrei messo troppo tempo per recuperare.
A mezzogiorno saltai il pasto e continuai con gli esercizi fisici, infatti mi imposi di fare un tragitto di un chilometro camminando unicamente sulle mani, anche questo poteva sembrare un esercizio alquanto inutile, ma in realtà era il più indicato per poter rafforzare le mie braccia, anche questa fu una prova di sofferenza, infatti ogni passo che facevo sentivo le braccia scoppiare, però alla fine con grande fatica riuscii a terminare il percorso.
Dato che non avevo in mente altri esercizi sarei tornato al campo correndo e li avrei fatto stretching, per poi terminare con dei piegamenti sulle ginocchia.
Quando calò il buio cucinai qualcosa andai a dormire, ero davvero provato dal continuo sforzo a cui stavo sottoponendo il mio corpo, ma era anche vero che mi sentivo più forte.
Venerdì


Appena mi svegliai consumai rapidamente la colazione e decisi che per terminare l'addestramento dovevo
cambiare luogo, infatti mi sarei spostato in un luogo non lontano da suna, ma per arrivarci avrei dovuto perdere almeno mezza giornata di marcia, quindi preparai di nuovo il bagaglio e partii verso una nuova oasi.
Verso le 3 del pomeriggio arrivai alla nuova oasi, e senza perdere tempo decisi di allenarmi su qualcosa di leggermente meno impegnativo rispetto allo sforzo fisico finalizzato ad incrementare la resistenza; infatti presi subito il mio esiguo equipaggiamento e cominciai ad allenarmi sul lancio delle armi, a differenza del campo di allenamento precedente questa oasi era stata creata apposta per permettere ai ninja di allenarsi in pace, ma era da almeno 2 anni che non veniva utilizzata, poichè il bacino idrico non poteva fornire acqua per molte persone, quindi il posto cadde in disuso come spesso succede quando qualcosa perde la sua utilità.
Per rendere l'allenamento interessante cercai di colpire in movimento i bersagli posti sulle palme, all'inizio ebbi qualche difficoltà, poichè non era facile prendere la mira mentre si correva, ma in poco tempo riuscii ad adattarmi e non fu difficile riuscire a colpire il centro del bersaglio.
Dato che oramai riuscivo a prendere la mira in movimento pensai che in volo sarebbe stato più complicato; infatti i miei timori si rivelarono subito corretti, infatti era davvero una impresa ardua riuscire a prendere la mira mentre si saltava; solo verso sera riuscii a colpire il centro del bersaglio, ma nonostante avessi ritenuto il lancio delle armi una abilità di seconda categoria dovetti ricredermi in fretta, perchè le braccia erano davvero indolenzite, e avevo difficoltà a muoverle.
Sabato


Il penultimo giorno di allenamento cominciò con la solita colazione e con una piccola sorpresa, infatti davanti alla tenda trovai mia nonna, ero completamente allibito, infatti non riuscivo a capire come avesse potuto raggiungermi, infatti non le avevo detto il luogo dell'allenamento; quindi non riuscendo a mascherare la gioia di rivederla la abbracciai e le dissi:

<<ciao nonna, che ci fai qui?
Pensavo di non averti detto dove mi sarei allenato.>>

Con il solito tono pacato che l'aveva sempre caratterizzata mi fissò e rispose:

& Sono venuta per portarti il ricambio e delle nuove provviste, probabilmente le avrai finite o sono in procinto di terminare, non sei mai stato bravo ad organizzarti su certe cose, ricordi?
Comunque mettendo ordine in camera tua ho trovato una mappa su cui avevi cerchiato due punti, quindi mi sono limitata a seguire l'indicazione.&

Aveva ragione, avevo quasi finito le provviste, però pensavo di procurarmi la cena cacciando, ma decisi di non dirlo, inoltre avevo addosso gli stessi vestiti da 4 giorni, e capii che puzzavo, ma quasi intuendo i miei pensieri la donna continuò:

& Fatti un bagno e poi cambiati, sono venuta a vedere come procede il tuo allenamento, dopotutto ho il diritto di vedere come si allena mio nipote, no? &

Abbozzai un sorriso e corsi al bacino idrico, dopo essermi lavato tornai alla tenda e mi cambiai, intanto Miko(mia nonna) avevo preparato la colazione, e si stava gia occupando del pranzo, però sapevo che se l'avessi avuta intorno il mio allenamento si sarebbe rivelato un fallimento, perchè non sarei riuscito a trovare il giusto equilibrio e la concentrazione necessaria per completare l'addestramento, quindi a malincuore dovetti cacciarla:

<<senti nonna, dovrei chiederti di andare, non è che mi dispiaccia la tua compagnia, ma è che non riuscirei a concentrarmi con te intorno che mi prepari i pasti, scusa ma devo crescere, ora sono uno shinobi di suna, e non posso ricevere un trattamento di favore, devo imparare ad arrangiarmi.
Comunque grazie per il cambio e le provviste.>>

Ovviamente Miko ci rimase male, ma mantenendo un autocontrollo che le avevo sempre invidiato accettò la cosa e disse:

&Un pò mi dispiace, ma hai ragione, anche io quando ero giovane non volevo l'aiuto di nessuno, quindi capisco perfettamente i tuoi sentimenti.
Comunque ti è arrivata una lettera da oto, te la lascio qui, comunque ti conviene aprirla dopo l'addestramento.&

Un pò incuriosito dalla notizia della lettera decisi di seguire il suo consiglio, quindi infilai la busta nel mio zaino e decisi di aspettare fino a domenica per poterne leggere il contenuto.
Dato che mi avanzava ancora gran parte della giornata e il tempo non era proibitivo decisi di concentrarmi su due tecniche che stavo imparando in accademia ma non avevo avuto il tempo di affinare, ovvero l'abilità di camminare sugli alberi.
Mi avvicinai ad una palma che a prima vista poteva dirsi robusta, prima di fare qualunque azione dedicai almeno 10 minuti alla meditazione, appena mi sentii pronto appoggiai un piede sul tronco e cominciai ad concentrare il chakra in quell'area, lentamente cominciai a camminare sulla corteccia, l'appiglio sembrava stabile, ma avrei avuto modo di verificare la mia bravura nel controllo del chakra solo quando sarei giunto in cima, dove la corteccia è più sottile, camminando non ebbi grosse difficoltà ad arrivare in cima, ma appena cercai di afferrare uno dei cocchi che stava in cima all'albero caddi, da idiota avevo perso la concentrazione, quindi dovetti comporre il sigillo della pecora per richiamare più in fretta il chakra e cosi riuscii a frenare la caduta.
Ripetei la scalata per tutta la mattinata, e a mezzogiorno ormai ero in grado di salire e scendere senza alcuna difficoltà.
Durante il pomeriggio mi esercitai a camminare sull'acqua, anche se qualche volta a causa della mia solita distrazione caddi in acqua.
Alla fine della giornata ero provato a causa del dispendio continuo di chakra, ma anche piuttosto felice, poichè l'addestramento stava giungendo al termine e sentivo che stavo migliorando.
Domenica


Finalmente era giunto l'ultimo giorno di addestramento, invece di allenarmi ancora in qualche pratica decisi che era meglio aprire la busta e scoprire che cosa c'era scritto, appena cominciai a leggere capii che c'era qualcosa che non andava, infatti una persona che si chiamava Kanemori Kaitos mi aveva spedito una lettera in cui diceva di essere mio fratello e mi chiedeva di incontrarlo a suna, e l'appuntamento era per oggi.

<<che strano, non sapevo di avere fratelli, mi conviene fare cosi, lo incontro e se scopro che è una presa in giro lo sistemo>>

Raccolsi rapidamente la mia roba e mi diressi correndo verso suna al massimo della velocità .
Ci impiegai solo due ore a tornare a suna, lasciai la mia roba in casa e senza riposarmi mi diressi verso il luogo descritto nella lettera, in circa 10 minuti arrivai nell'arena di Suna, uno strano luogo per incontrare un fratello di cui non avevo mai sentito parlare.
Quando cominciai a cercarlo mi ricordai che nella lettera non aveva descritto il suo aspetto oppure qualcosa che mi potesse aiutare a trovarlo, ma per puro caso vidi la locandina del torneo Hurricane, un torneo molto importante che coinvolgeva i 4 villaggi, da quel che ne sapevo suna era rimasta fuori ai primi turni, ma ero sicuro che se avessero partecipato i studenti di Suna saremmo stati certamente in finale.
Però l'immagine della locandina riportava i nomi, e vidi la foto di Kaitos, finalmente avevo capito come riconoscerlo, ora dovevo solo trovarlo, avevo avuto un colpo di fortuna davvero impressionante, mi affacciai agli spalti e vidi che c'era una persona sul campo che assomigliava a Kaitos, quindi dato che ero a soli 2 metri da terra saltai e corsi verso di lui per salutarlo, ma una voce piuttosto squillante mi bloccò:

&Finalmente c'è qualcuno che ha il coraggio di sfidare Hammer, diamo il benvenuto a questo coraggioso sfidante, come ti chiami figliolo?&

Mentre proferiva quelle parole capii che quello non era Kaitos e io ero finito in un bel guaio, infatti senza volere avevo tacitamente accettato di combattere contro un colosso di 1.90cm, avevo un pò di paura, ma poteva anche essere un modo per farmi notare da Kaitos e constatare quanto ero realmente migliorato, quando il presentatore mi porse il microfono dissi cercando di fare una faccia piuttosto minacciosa:

<<mi chiamo kakuro, e ti batterò.>>

Subito il presentatore approfittando delle mie parole diede il via alla sfida; non sapevo molto del mio avvesario, ma ero certo che probabilmente avrebbe usato il taijutsu sfruttando il suo peso maggiore, tuttavia io mi ero allenato e in più conoscevo dei ninjutsu niente male, quindi quel Hammer o come diavolo si chiamava aveva le ore contate.
Senza proferire neppure una parola il sunese scattò e cercò di colpirmi con un pugno diretto al viso, grazie ai miei riflessi non fù difficile evitare il colpo, sapevo di essere in netto svantaggio sul piano fisico, quindi dovevo usare il ninjutsu e il genjutsu, senza indugiare composi rapidamente i seals necessari per eseguire la tecnica minore delle sabbie, un genjutsu utilissimo per intrappolare l'avversario, che sembrava in difficoltà.
Dovevo approfittare di quel momento, composi i 5 sigilli per la scia di vento, dalle mie mani si parti uno spiedo , per aumentare i danni aggiunsi 2 spiedi che avrebbero dovuto ferirlo gravemente e finirlo, ma contrariamente ad ogni mia previsione il bestione conosceva il Kai, l'unica tecnica per potersi liberare dai genjutsu, saltando a destra riuscii a deviare i kunai che avevo lanciato, anche il primo lo colpì provocandogli dei modesti danni; evidentemente hammer era un osso duro, quindi decisi di prendere tempo per elaborare una strategia e il modo migliore era parlare:

<<riconosco che tu sia davvero un valido avversario, ma per tè è finita, ora ti sconfiggerò.>>

Era la solita tattica provocatoria, ma come in pollo quello ci cascò, infatti corse verso di me, ma componendo un sigillo fin troppo conosciuto utilizzò il passo veloce, e disattivandolo a solo mezzo metro di distanza mi colpì con un pugno sullo stomaco, l'impatto era stato devastante, colò del sangue dalla mia bocca, sembrava che mi fosse esplosa una bomba nello stomaco, ma la cosa non era ancora finita, infatti il colosso mi colpì in viso, facendomi volare a diversi metri di distanza, ero stato un idiota, avevo sottovalutato il mio avversario e l'avevo pagata cara, ora più che mai dovevo tenermi a distanza, dovevo riprovare la stessa strategia di prima, ma solo che stavolta lo avrei colpito con tutto quello che avevo, composi ancora una volta i seals del genjutsu(tecnica minore delle sabbie) e senza neppure vedere se il mio avversario era caduto o meno nella tecnica continuai componendo i seal della scia di vento, dato che avevo solo tre spiedi a disposizione non potevo fallire, lanciai l'ultime armi con la scia di vento, incredibilmente Hammer fu colpito sia dalla tecnica che dagli spiedi, che lo ferirono sull'addome; ero stanco, ma dovevo dargli il colpo di grazia, cosi scattai e lo colpii con un calcio sulla fronte e il sunese cadde tramortito.
Avevo vinto, infatti il presentatore mi alzò la mano come si faceva negli incontri di boxe e mi strinse la mano, non prestai attenzione neppure ad una delle sue parole, ero demoralizzato, avevo combattuto, però non avevo trovato Kaitos, quindi tornai a casa, rattristato dagli ultimi eventi, ma consapevole di essere migliorato.


(p.s. scusate una domanda ma se ad esempio io con molti allenamenti arrivo a duecento punti esperienza… quando passo a genin sono direttamente genin(dopo aver avvisato un responsabile)???
 
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nakamura.666
view post Posted on 20/2/2010, 01:29




moltak davvero pensi di comportarti cosi qui??Sappi che facendo cosi tu prendi per il culo gli staffer,gli utenti che si impegnano veramente nel fare un post(tra cui anche io) e il forum.Questo allenamento è completamente copiato e adesso spedirò il link della copia ad Itame e Fizs che ti hanno dato la possibilità di rifarti,visto che anche il precedente lo avevi copiato e so anche da chi,da un mio amico xd,quindi.....


Edited by nakamura.666 - 20/2/2010, 02:40
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 20/2/2010, 12:17




CITAZIONE
Come ha detto nakamura, questa è una presa per il culo.
Moltak eliminato a tempo indeterminato dal gdr.

 
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2 replies since 17/2/2010, 20:19   67 views
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