allenamento genin energia verde, Alexander Normalce

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angelo azrael
view post Posted on 9/1/2010, 17:14




SPOILER (click to view)
narrato pensato parlato


ALLENAMENTO SETTIMANALE PER ENERGIA VERDE

LUNEDI’

Il solo era sorto e un alba stupenda si stagliava all’ orizzonte. Alexander era già sveglio da tempo. Dopo aver finito l addestramento con il sensei di Konoha il ragazzo era tornato a Kiri per completare il suo addestramento. Ora si trovava davanti alla finestra del primo piano, quella della sua camera e osservava l alba alzarsi all orizzonte. Un nuovo giorno indicava l inizio della sua vita da ninja.
Ma ora era tempo di allenarsi e non di meditare. Ci sarebbe stato tempo anche per quello ma dopo, dopo l allenamento. Cosi scese le scale e dopo una colazione frugale si portò nel mezzo del grande giardino di casa sua. Non c era problema di svegliare qualcuno. In casa non c era nessuno, ormai era tempo che Alexander viveva solo.
Chi lo sa… magari un giorno non sarò più solo. Ma per ora la mia vita è pieno di ombre e poche luci…
Ma rimurginare era inutile. Era tempo di allenarsi. L allenamento di oggi comprendeva l uso dei kunai, doveva migliorare la sua mira e la sua precisione. Ogni colpo doveva essere mortale, ogni kunai una promessa di morte o quanto meno doveva infliggere un danno sufficiente a bloccare il nemico. Nel giardino erano presenti 10 bersagli per i suoi dieci kunai, velocità e precisione erano il suo obiettivo. 4 bersagli erano davanti a lui messi in fila, mentre 3 sulla sua sinistra a 3 mt di altezza e altri 3 bersagli sulla sua destra a 3 mt da terra. Gli ultimi due bersagli si trovavano dietro di lui, a 7 e 10 mt di distanza. Alexander si mise in mezzo ai suoi bersagli. Inserì due kunai nelle maniche e chiudendo gli occhi si concentrò. Pochi attimi di riflessione e subito dopo si librava in volo, a 3 mt del terreno. Durante la spinta iniziale Alex estrasse 4 kunai dalla tasca porta-kunai e li lanciò contro due bersagli sulla sinistra e due sulla destra. Il tiro era stato veloce e preciso, purtroppo non così preciso, un kunai lanciato contro il bersaglio sulla sinistra non colpì il centro perfetto ma 10 cm dal centro. Gli altri 3 kunai almeno presero i bersagli nel centro perfetto
Buono ma non abbastanza, 10 cm possono significare il mancato bersaglio…
Ora si trovava al massimo della sua altezza ed estrasse altri 4 kunai, al massimo dell’ altezza Alexander effettuò un giro completo su se stesso e durante il giro lanciò i kunai contro i due bersagli centrali inizialmente davanti a se e contro i due bersagli inizialmente dietro di se. Tutti e 4 i kunai raggiunsero i loro bersagli, chi più chi meno vicino al centro dell’ obiettivo.
Bisogna migliorare, non basta

La concentrazione imperlava di sudore la fronte di Alexander e tutta la sua concentrazione era su quegli obiettivi. Alexander terminò la sua ascesa e appena toccato terra estrasse i due kunai nascosti nelle maniche
Questi due non se li aspetta mai nessuno…
Subito lanciò i due kunai contro i rimanenti contro gli ultimi due obiettivi uno sulla destra e uno sulla sinistra. Le braccia tese, la mano ferma e la velocità di lanciò permise due centri perfetti.
Alexander non aveva guardato gli ultimi due bersagli. Aveva individuato nei suoi primi 4 lanci la posizione degli ultimi due, cosi quando lanciò i kunai il suo sguardo freddo e deciso era rivolto in avanti
Perfetto. Ora dobbiamo migliorare, la prossima volta dovranno essere tutti centri perfetti
L allenamento era finito, e Alexander era stanco. La concentrazione e la precisione richiedevano uno sforzo fisico, per non parlare il fatto di lanciare i kunai con forza.
Tornato in casa Alexander si spogliò ed entrò nella doccia. Con la luce spenta e completamente al buoi Alex si sedette sul fondo della doccia con l acqua che gli scorreva addosso. La meditazione era importante, meditava sull allenamento appena fatto

MARTEDI’
Altro giorno altro allenamento.
L allenamento di oggi riguardava il controllo del chackra. Era vitale migliorarlo se voleva diventare un grande ninja. Quindi si portò fuori dal villaggio, nel bosco ad ovest. Era una zona che conosceva bene e velocemente si portò ai piedi di un albero secolare.
Alexander guardò l albero di fronte a lui che si stagliava verso l alto e incominciò a pensare
allora se ci provo con solo la forza fisica, posso anche morirci su quest albero ma non andrò mai in cima... devo imparare ad utilizzare il chackra al meglio, in ogni situazione
Alexander quindi si mise davanti all albero che con la sua altezza e imponenza sembrava sfidarlo. ma Alexander era ben motivato e pronto a tutto per migliorare
perfetto. cominciamo.
detto ciò Alexander concentrò una leggera quantità di chakra nei piedi e poggiò il piede sull albero, mentre l altro era ben piantato a terra.
proviamo
quando mollò il piede a terra (il sx) il destro, che era sull albero scivolò verso il basso e Alexander dovette prontamente mettere l altro piede a terra per non cadere... Alexander non era abbattuto, era normale che non ci riuscisse subito però almeno sapeva che doveva mettere più chakra...
ora proviamo a fare l opposto...
Alexander concentrò una quantità decisamente superiore di chakra nei piedi, voleva vedere cosa succedeva se ne metteva di più, forse anche troppo.
come prima mise un piede sull albero mentre l altro rimaneva fermo ma appena il piede sull albero toccò la corteccia quest ultima si spezzò
perfetto, se ne metto poca scivolo, se ne metto troppa la spezzo e cado...alla fine cado comunque... non mi resta che trovare la via di mezzo e poi rendere naturale la concentrazione della giusta quantità per potermi muovere con disinvoltura...
giunto a queste conclusioni Alexander prese un kunai nella mano destra e concentrò quella che a suo parere era una via di mezzo tra il primo esperimento e il secondo... e mise un piede, poi l altro. Alexander aveva due piedi sull albero ed era gasatissimo.
e che problema c'è?? dai che ce la faccio...
allora tutto entusiasta fece un altro passo... peccato che appena mise il piede la corteccia si spezzò, Alexander non pensava potesse succedere e colto alla sprovvista perse un attimo la concentrazione e scivolo con l altro piede...
perfetto... quindi non è solo trovare la giusta quantità, ma anche riuscire a cambiarla velocemente per adattarsi alle condizioni dell albero... praticamente non devo decidere prima la quantità da usare ma nell istante in cui tocco la corteccia capire quale sia la giusta quantità per non scivolare o cadere o rompere la corteccia...
Alexander mentre pensava ciò guardava dove aveva rotto la corteccia col terzo passo e aveva notato che era un pò più secca, un po’ più fragile...
sarà proprio una lunga giornata...

Alexander aveva provato, e riprovato e riprovato innumerevoli volte a salire sul quel dannatissimo albero ed era giunto ad una conclusione...ormai riusciva a salire quasi fino a metà dell albero senza problemi, o meglio, un problema c era, e non era da poco... Alexander infatti era riuscito a raggiungere così presto la metà dell albero per il semplice fatto che ogni passo che faceva lo faceva molto, molto lentamente. praticamente quando faceva un passo il piede d appoggio rimaneva saldamente attaccato all albero, avendo precedentemente capito qual era la quantità adatta di chakra per quel punto, mentre il piede che stava effettuando il passo rimaneva a un filo di distanza dalla corteccia mentre Alexander cercava di immettere il più velocemente possibile la giusta quantità di chakra...
tanto vale che mi dipinga un bersaglio sulla schiena se questa è la mia velocià negli scontri...
pensò Alexander... egli infatti faceva questo esercizio per imparare a immettere la giusta quantità di chakra, e stava imparando, peccato che il tempo di acquisizione non era sempre lo stesso e poteva capitare di metterci 2 secondi o 30 secondi o addirittura di spezzare la corteccia e dover riprendere facendo un altro passo in un altra direzione...
no... devo diventare più veloce... con questo metodo riesco anche ad arrivare in cima ma il tempo che impiego è tale da permettere al mio nemico di abbattere l albero con un colpo, figuriamoci poi se usasse una tecnica... potrebbe prendersi un caffe e una briosches...
no... non va proprio bene cosi.

non aveva ancora finito di pensarlo che fece una capriola all indietro atterrando sulla erba... aveva deciso di cambiare strategia, avrebbe preso una rincorsa puntando verso l albero per poi correre sopra di esso. non importava ad Alexander se anche fosse caduto ma sapeva che doveva abituare il suo corpo ad adattarsi velocemente.
proviamoci...
e cosi Alexander prese la rincorsa e si fiondò sull albero, i primi passi furono facili. era passato su quel punto decine di volte prima e si ricordava la quantità di chakra che doveva usare ma quando si avvicinò alla metà dell albero, terreno ancora nuovo, perse la presa con il piede sinistro e dovette fare una capriola all indietro per non cadere di sedere...
beh dai sempre meglio che farsela a due all ora...
però l albero che stava usando ormai lo conosceva, almeno la prima parte e lui aveva bisogno di migliorare l istinto e la velocità e usare un albero che conosceva, in parte, sembrava poco utile... cosi si avvicinò all albero di fianco e fece lo stesso tentativo... e avrebbe continuato finche il camminare sugli alberi, anche non essendo uno scoiattolo, sarebbe diventato naturale come camminare sulla terra ferma...
le ora passavano e la notte era sopraggiunta. Ma Alexander non era ancora riuscito a salire su quel dannatissimo albero. Cosi come punizione per il suo mancato raggiungimento nella giornata decise di autopunirsi. Avrebbe trascorso la notte li fuori, al freddo, come monito di non fallire più un esercizio prestabilito.

MERCOLEDI’

Un uccello si levò dal suo albero. Un nuovo giorno era iniziato e lui andava in cerca del cibo che l avrebbe sfamato. Anche Alexander era molto affamato, avendo dormito sull’ erba non era infreddolito e affamato. Ma questa era la punizione che si era imposto e, seguendola alla lettera, aveva dormito fuori
È tempo di riprendere l allenamento e completarlo stavolta.
Alexander aveva occhi solo per l albero avanti a se... esso portava su di se i segni del suo tentativo, tagli, per lo più creati usando il kunai per valutare i suoi miglioramenti ma anche pezzi di corteccia ancora faticosamente attaccati con un minuscolo lembo alla loro casa mentre altri pezzi, come foglie morte, circondavano la base dell albero. ma anche Alexander portava i segni dei suoi tentativi, graffi su braccia e gambe, botte per le cadute improvvise. Alexander non demordeva e anche l albero sembrava spronarlo con la sua altezza e con la sua immobilità davanti ad un essere talmente giovane (rispetto all età dell albero) e curiosamente ostinato a salire su di se...
ci sono quasi, non manca molto...

pensò Alexander. ormai i segni si avvicinavano sempre più alla cima. dove c era un grosso ramo su cui aveva deciso di sedersi. Alexander fece un altro tentativo, ormai i piedi erano sempre più sicuri e decisi e non aveva attimi di esitazione. era felice perchè il suo corpo stava iniziando istintivamente ad adattarsi. era quasi arrivato... un passo dopo l ultimo segno perse la presa sull albero. forse era solo stanchezza, forse la minuscola crepa che si era formata ma scivolò, ma non prima di intaccare per l ennesima volta quell albero che tanto lo faceva sudare... fece una capriola e atterrò in piedi, ormai si era abituato anche a quel movimento...
Alexander guardò l albero, concentrato e attento, e partì
sali velocemente, sempre più velocemente... 4... 5... 6 metri aveva già percorso
stavolta ce la faccio...
8... 9... 10 metri e già sentiva più forte l odore delle foglie del albero...
gli ultimi 5 metri quasi li divorò, era smanioso di arrivare in cima e...
infine ce l aveva fatta. ora era seduto su quell albero, su quel tronco che tanto aveva agoniato.
Tuttavia Alexander era stanco ed affamato. Non aveva dormito bene ne mangiato alcunché, così decide di tornare a casa.
Facendolo però Alexander volle tentare di correre sopra un laghetto che si trovava sul suo cammino. Avendo perfezionato il controllo del chackra Alex era molto fiducioso e quindi si diresse di corsa su di esso. Inizialmente la difficoltà era maggiore, l acqua aveva infatti una densità completamente diversa dall albero ma con la sua ostinazione riuscì velocemente ad adattarsi anche ad esso (chiedo venia per aver descritto poco)
Perfetto… ora casa, doccia e un lauto pranzo.
Alexander poteva dirsi soddisfatto dell allenamento intrapreso la mattina. Aveva scalato un albero, migliorando di molto il suo controllo e grazie ad esso aveva appreso come correre sull acqua. Si era stata una mattinata produttiva e il pomeriggio l avrebbe dedicato a dormire.

GIOVEDI’
Oggi allenamento con le tecniche.
Oggi sarebbe stato un gran giorno. O quanto meno un giorno un po’ diverso dagli altri, infatti invece di correre, saltare altri esercizi fisici Alexander si sarebbe allenato con le sue tecniche preferite.
Perfetto iniziamo con il gayser respingente.
Nel frattempo in cui pensava che esercizi fare o che bersagli colpire Alexander si era spostato nell’ immenso giardino alle spalle della sua casa. Fortunatamente i bersagli erano già stati predisposti il pomeriggio del giorno prima, in un momento di veglia dal suo “pisolino” a seguito del pesante allenamento. Prese quindi quei pochi che ancora non erano stati posti e li mise da parte, sarebbero serviti dopo. Quindi Alexander si mise di fronte ad un manichino di paglia e concentrò il suo chackra. Una aurora azzurra circondava il ragazzo, simbolo che il suo controllo del chackra e il medesimo stavano aumentando.
Perfetto. E ora… salta!
E con questo pensiero in mente attivò la tecnica del gayser respingente

CITAZIONE
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Ariete; (molto veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di dare vita ad una piccola colonna d'acqua, da un punto a terra a meno di cinque metri dall'esecutore.
Dopo l'esecuzione dei seals, si sbatte con forza un piede a terra, così da smuovere la quantità d'acqua presente nel sottosuolo, comprimendola.
La tecnica è preannunciata da una piccola pozzanghera, dalla quale sghorgherà un getto acquatico che avrà un doppio ruolo.
L'utilizzo del getto è doppio: è possibile tentare di respingere il bersaglio, con la pressione creata dalla colonna. Nel caso in cui la colonna colpisse l'avversario esso verrebbe sbalzato nella direzione opposta al getto per un totale di metri dettati dal grado, e risulterà inoltre leggermente stordito fino al termine del turno, per l'impatto;
Oppure è presente un uso difensivo, è possibile utilizzare il getto d'acqua per bloccare un attacco con armi, che non abbiano potenza superiore a quella d'un kunai.
Ciònonostante la tecnica non ha proprietà offensive, e non è in grado di infliggere alcun danno. La tecnica è di rapida esecuzione, ottima se usata in combinazione con armi a distanza.
[Distanza max. d'allontanamento: Reclute 2 Metri, Studenti 4 Metri, Genin 6 Metri]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 - Consumo: Basso)

una pozzanghera preannunciava la sua tecnica e immediatamente si presentò ai piedi del manichino, il tempo di battere le ciglia che un potente getto d acqua scaturì dal terreno colpendo in pieno l innoquo manichino che saltò a 4 mt di distanza. Per rendere la tecnica ancora più letale Alexander lanciò 2 kunai contro le braccia del manichino. Se fosse stata una persona reale sarebbe rimasta confusa dal colpo e difficilmente avrebbe schivato o deviato i kunai. Con infallibile e letale precisione il manichino cadde distante dal ragazzo e con due kunai conficcati nelle braccia
perfetto… ora vediamo la prossima tecnica.
Concentrato Alex decise di utilizzare la tecnica della moltiplicazione acquatica.

CITAZIONE
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: 3 (veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)

Cosi facendo creò tre copie di sé. Le copie distavano dall’ originale 6 mt e lo circondavano.
Ora… attaccatemi…
I tre cloni partirono al massimo della loro velocità, erano si lenti ma comunque erano tre e in rapida sequenza arrivarono contro Alex. Il primo clone cercò di effettuare un pugno con la mano destra al viso del giovane, il secondo avrebbe tentato un calcio circolare esterno-interno con la gamba destra contro il busto dell originale mentre il terzo si sarebbe spostato alle spalle di Alex per coglierlo di sorpresa con un calcio al volo.
Il primo clone arrivò a portata di tiro e cercò di effettuare il suo pugno ma Alex era attento e pronto. Inoltre aveva osservato la posizione e i movimenti dei cloni e quindi sapeva cosa fare. Afferrando il pugno del suo aggressore Alex lo deviò ma ancora meglio, afferrando il braccio del clone, lo ribaltò contro il secondo clone che si trovava alla sua sinistra. Questi infatti stava cercando di effettuare un calcio con la gamba destra ma venne preso in pieno dal primo clone lanciato in questo modo da Alex. Colpendosi i due cloni scomparvero in un cumolo d acqua. Ma ancora uno rimaneva, ed era alle spalle di Alex.
Alex l aveva visto muoversi prima alle sue spalle ma non poteva sapere che attaccò avrebbe fatto. Con la coda dell occhio, essendo più veloce del suo clone, Alex vide che stava caricando le gambe per effettuare un salto. Allora istintivamente Alex decise di abbassarsi completamente, quasi in ginocchio, e la cosa funzionò. Infatti il calcio al volo del suo clone passò sopra la sua testa e, appena passato il calcio, Alex si alzò girandosi su se stesso. In questo modo il suo clone stava dando le spalle ad Alex, avendo appena effettuato un calcio a giro e Alex ne approfittò per infilzarlo con un kunai. Il kunai che solitamente nasconde nella manica destra.
E così anche il terzo clone scomparve.
Uff… non erano forti ma è stato comunque un buon allenamento…
E con questo pensiero in mente Alex si diresse verso casa, dove si sarebbe rilassato sul divano leggendo un libro


CITAZIONE
Stato fisico: illeso
Stato mentale: concentrato
Chakra: 45/100
Armi: Kunai x 10

VENERDI’
Come tutti sanno la vita di un ninja è piena di pericoli, rischi e la morte è una compagna costante di ognuno di essi. Non si sa mai cosa possa capitare da un giorno all altro ma loro, eroi dei loro villaggi, si battono e si allenano per sopravvivere un giorno di più per salvare il villaggio.
Certamente questa è una visione idilliaca del mondo ninja. Ma vi è sempre una realtà dietro tutto questo e in questo caso la realtà entra anche nella vita di Alexander: il bucato. (XD)
Venerdì mattina Alex si sveglio dal suo sonno ristoratore ma mentre scendeva le scale per raggiungere la cucina, ove avrebbe fatto colazione prima di uscire ad allenarsi, si imbattè in un cumolo di vestiti. Talmente assopito dai suoi allenamenti Alex aveva completamente dimenticato di fare i mestieri di casa, tra i quali spiccava urgentemente il bucato.
Ah già. Vivere da soli ha il suo prezzo. Avrei fatto meglio a prendere una donna delle pulizie, decisamente da settimana prossima devo assumerne una. Magari anche bella. Hahaha…
ma ormai il danno era fatto e in qualche modo bisognava rimediare. Quindi Alex, con grande sacrificio personale, decise di fare il bucato
si ma se devo proprio farlo, quanto meno alleniamoci un po’.
Così Alex, tanto per cambiare, decise di usare la tecnica della prigione acquatica per lavare i panni. Quindi, avvicinandosi ai panni sporchi e maleodoranti, si concentrò ed usò la tecnica

CITAZIONE
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: ???
Descrizione: Questa tecnica permette di imprigionare un nemico che sia a contatto con una discreta quantità di acqua (almeno un'equivalente di 10 litri entro un metro dal bersaglio). Il ninja crea una sfera d'acqua imprigiona l'avversario immobilizzandolo (all'interno quindi non è possibile respirare, inoltre muovere braccia e gamba sarà impossibile per un pari energia, difficile per un energia superiore e mediamente complesso per un energia 2 volte superiore). Finchè l'utilizzatore mantiene il contatto con la sfera con almeno una mano è molto difficile che l'avversario riesca a fuggire; altrimenti il jutsu sarà annullato in pochi istanti. La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio)

Inglobando all’ interno della prigione tutti i vestiti sporchi. Il lavoro era di una noia mortale ma almeno cosi si sarebbe allenato almeno un po’. Peccato che la cosa duro due min appena. Dopo aver dato un paio di energici scossoni, facendo in modo che almeno un po’ si pulissero, Alex li appese ad asciugare nel giardino. Dopo averlo fatto Alex mangiò qualcosa per recuperare il chackra così speso inutilmente.
E così facendo mi gioco la possibilità di allenarmi in giardino. E poi oggi non ne avevo così tanta voglia.
Quindi Alex optò per un allenamento un po’ meno consono ma sicuramente più divertente.
Uscì di casa e si diresse verso la strada. Dopo aver camminato una decina di minuti Alex aveva pianificato il suo “allenamento”.
In pratica Alex aveva scelto una via mediamente frequentata in cui diverse persone, coppie, nonni, ecc, passeggiavano e con un piccolo viottolo messo in ombra da due alte case.
Perfetto
L idea di Alex era molto semplice. Appena passava qualcuno lui avrebbe usato la tecnica del geyser respingente per fargli prendere un coccolone e farli magari scappare via urlando. Quindi Alex si acquattò nell ombra con un sorriso sul volto, una delle poche volte che esprimeva le sue emozioni.
Peccato che prima che arrivasse qualcuno passarono diversi minuti prima di poter attuare il suo piano. Quanto meno il suo rimorso per l attesa fu mitigato dal fatto che le persone che stavano arrivando erano un giovane con la sua probabile ragazza.
Vediamo cosa fa il ragazzo per la sua bella.
E con questo pensiero in mente attese. Attese e quando la coppia fu vicina effettuò la tecnica
In un attimo una colonna d acqua comparve velocemente dal suolo a 30 cm dalla coppia che ormai era quasi di fianco ad Alex, sebbene non lo potessero vedere. Il risultato era prevedibile ma una sorpresa avvenne. Due urla si levarono verso il cielo ma quello che colpì il ragazzo fu che entrambe le urla erano molto acute, femminili. Una ovviamente era della ragazza e quello che stupì Alex fu che anche il ragazzo aveva un urlo femminile
Dopo l urlo i due giovani si girarono scapparono via nella stessa direzione da cui erano venuti e Alex ebbe quindi la possibilità di accasciarsi al suolo e scoppiare dal ridere. Un'altra nota positiva, oltre al riso per l urlo femminile del ragazzo, fu che lo spruzzo d acqua generato dalla colonna aveva alzato leggermente la gonna dell avvenente ragazza.
Hahaha. Sto morendo. Ed era anche una bella ragazza, peccato che abbia abbassato le mani istintivamente tenendo bassa la gonna. Hahaha
E il divertimento sarebbe continuato, almeno nel pensiero di Alex. Peccato qualcun altro avesse idee ben diverse. Un chunnin del villaggio, incuriosito del fatto che una colonna d acqua si era alzata inspiegabilmente da terra, decise di muoversi alle spalle di Alex osservando il suo scoppio di gioia. Non ci mise molto per capire che era stato Alex e così silenziosamente attuò la stessa tecnica che il giovane aveva attuato pochi secondi prima.
Alexander stava ridendo e non si accorse di nulla. Non si accorse infatti che una pozzanghera si stava formando velocemente sotto di se e quando venne colpito in pieno dal getto d acqua, sul volto aveva uno sguardo tra lo sbalordito e il confuso, non capendo come mai stesse volando a 4 mt dalla sua posizione precedente.
Ma cosa … ??
Cadendo a terra in posizione di guardia. Sebbene fosse stato colpito a sua insaputa Alex era sempre stato un ragazzo attento e quindi riuscì a mettersi in guardia appena a terra.
Ma mentre guardava la sua posizione precedente Alex vide il chunnin che gli disse
CITAZIONE
- bene. Vedo che rimani sempre pronto a tutto. Ma te sei un ninja. Non è giusto che te faccia scherzi stupidi a chi non è pronto. Anche te sei stato colpito dal tuo stesso scherzo. Ti diverti ora? Io molto ma te non credo. –

Alex si sentiva un po’ in colpa per quello che aveva fatto ma era almeno un po’ felice dei complimenti ricevuti, anche se non proprio nel momento migliore. Inoltre aver subito il suo stesso scherzo l aveva fatto un po’ incazzare piuttosto che divertire. Quindi rispose
No, effettivamente ora non mi diverto. Però devi ammettere anche te che è stato divertente. Eh dai. Un po’ di comprensione.
Alexander mostrava una faccia divertita, sperando che il chunnin mostrasse empatia, ma in verità ormai il ragazzo non era più divertito, ormai era concentrato e deciso. In questo momento stava usando un emozione, il divertimento, per cercare di manipolare i sentimenti del chunnin. E parve riuscirci, in quanto il chunnin fece un gran sorriso e disse
CITAZIONE
Si è stato divertente, ma non devi farlo più. Altrimenti la prossima volta non sarò così compassionevole.

Perfetto, diciamo che anche questo è stato un allenamento.
Grazie mille. Prometto che non lo faccio più. Ci si vede.
Quindi Alex si girò e corse verso casa. Una piccola corsa e finalmente era in casa. Il tempo di prendere il bucato che ormai si era asciugato e dopo averlo messo a posto si mise a leggere come di consueto.

SABATO
Oddio già sabato?
Alexander era stravolto. Durante la settimana si era allenato moltissimo e ora il suo corpo esigeva riposo. Un meritato riposo. Quindi Alex, alzandosi dal letto e stiracchiando le braccia e le gambe decise che quel giorno non si sarebbe allenato, almeno non la mattina.
Visto che ci sono vado a fare la spesa. Almeno mi muovo altrimenti mi addormento di nuovo.
Quindi Alex, dopo una veloce colazione e una vestizione altrettanto veloce, uscì di casa richiudendola con la chiave.
Due ore dopo Alexander stava tornando a casa passando per un strada più lunga, ma molto più bella e, all’insaputa di Alex, più interessante. Infatti il giovane aveva deciso di fare una passeggiata nel bosco vicino casa e, mentre godeva della luce del sole e della fresca brezza del mattino si imbattè in una scena che avrebbe voluto evitare. 3 giovane, delle sua stessa età stavano malmenando un vecchio che, indifeso, era a terra sanguinante. I 3 si trovavano in una posizione leggermente sopraelevata rispetto al giovane e distavano una decina di metri ma Alexander reagì distinto
Ehi voi, bastardi. Volete qualcuno? Provateci con me!
Alexander era nero di rabbia e, gettandosi la giacca alle spalle assieme alle borse della spesa incominciò a correre verso i tre. I tre ragazzi erano evidentemente dei bulli, null’altro e Alexander contava molto sulle sue capacità da ninja e sul suo duro addestramento.
Il nemico che si trovava in mezzo al trio si lanciò verso Alexander dalla sua posizione sopraelevata cercando di effettuare un pugno con la mano sinistra. Ma Alexander era già pronto. Si spostò velocemente verso la sua sinistra di mezzo metro uscendo così dalla trattoria del pugno e contemporaneamente afferrò con la mano destra il polso sinistro del suo avversario che cercava il colpo. Essendo in volo non poteva spostarsi e così Alexander poteva farne ciò che voleva.
Quindi, dopo aver preso il polso sinistro, Alexander effettuò un giro su se stesso di 180° in senso antiorario (facendo scorrere il pugno sinistro dell’avversario afferrato davanti al suo busto e arrivando quindi schiena a schiena con il suo avversario.)
Il suo avversario si trovava ovviamente confuso, il giovane ninja era schiena a schiena con lui senza che se ne fosse accorto e, quindi Alex, usando il kunai nella mano sinistra, trafisse il polpaccio destro del suo avversario che si trovava vicino alla sua mano armata. Tutto questo fu eseguito guardando dritto negli occhi gli altri due che erano rimasti fermi nella loro posizione, increduli della velocità di quel ninja.
Alexander voleva intimorirli ma a quanto pare non sarebbe stato così facile. infatti il primo avversario, che si trovava schiena a schiena con lui, strattonando la mano sinistra verso il suo busto, si liberò dalla presa di Alexander e, una volta libero, cercò di effettuare una gomitata contro la testa del genin.
Prevedibile e lento...
Alexander, infatti, si limitò ad abbassarsi sulle ginocchia evitando così la gomitata e, estraendo velocemente un altro kunai con la mano destra, trafisse senza alcuna pietà anche la coscia sinistra del suo avversario.
Ormai il suo avversario non poteva più muoversi e se il suo cervello riusciva ancora a pensare nonostante il dolore che sicuramente pativa, avrebbe capito che era il momento di smetterla e lasciarsi andare.
E pare che ciò accadde. L'avversario, cadendo sulle ginocchia mugugnando di dolore, svenne per lo shock nervoso ricevuto dal dolore causato da due kunai nei polpacci.
Fuori uno, vediamo che fanno gli altri due.
Gli altri due avevano assistito impotenti davanti a quell’azione tanto veloce quanto mortale. Il loro compagno non aveva avuto la minima chance.
Alexander sperava che questo bastasse a far fuggire quei due ma a quanto pare ancora si sbagliava. Dopo essersi guardati dritto negli occhi e aver annuito entrambi si lanciarono contro Alexander nel tentativo di abbatterlo. Alex quindi effettuò un salto all’indietro allontanandosi di 2 mt. I due, atterrati, fecero uno scatto in avanti di 2 mt per cercare di raggiungere il genin e colpirlo rispettivamente, uno con un calcio circolare destro esterno - interno, mentre l altro con un gancio sinistro.
Patetici... pensano di fregarmi in questo modo?
Certamente nella loro mente si aspettavano di assestare un duro colpo al ninja che tanto velocemente aveva abbattuto il loro compagno, ma evidentemente avevano fatto i conti senza l oste.
Alexander non si scompose davanti ad un attacco combinato e quindi, piegando lievemente le ginocchia, si preparò a muoversi. La sua velocità era superiore grazie al duro allenamento da ninja e i suoi avversari non sapevano ancora quanto. Usando tutta la sua velocità Alexander saltò verso l'alto evitando così entrambi i colpi. In aria Alexander effettuò una capriola su se stesso trovandosi così con la faccia verso il suolo. Da quella posizione particolare Alexander prese con entrambe le braccia la mano dell’avversario che aveva effettuato il gancio e, sfruttando la sua presa e la sua posizione, si portò alle spalle di quel nemico.
La faccia straniata dei due era motivo di orgoglio per Alexander e la sua velocità. I suoi allenamenti davano i frutti sperati.
Ora che si trovava alle spalle del secondo nemico poteva giocarsela molto meglio con quei due.
Quindi Alexander prese, con la mano sinistra, l’avambraccio sinistro del suo avversario e, con la mano destra, effettuò un potente colpo di palmo contro il gomito sinistro del malcapitato. Lo scricchiolio che segui il colpo fu coperto dall’urlo di dolore del suo avversario che ora si trovava con il gomito sinistro rotto.
Inoltre effettuando quel colpo Alexander spostò leggermente il suo avversario verso sinistra aprendosi così una maggiore prospettiva sull’ultimo avversario. L'avversario con il gomito rotto cadde poco più in la urlando ancora di dolore.
in fondo è solo una persona normale, non è un ninja... forse sto esagerando...
Ma questi pensieri vennero interrotti dall’ultimo avversario che, avendo estratto un kunai mentre Alex si occupava del secondo, con un urlo, carico di tutta la sua rabbia e disperazione, cercò di effettuare un fendente discendente contro la testa del genin.
possibile che ancora non l abbia capita?
Alexander quasi provava pietà per questi malcapitati che avevano incrociato la sua strada ma ormai non doveva avere pietà.
il colpo discendente era ormai prossimo e quindi Alexander decise di non spostarsi. semplicemente alzò le sue braccia e, incrociandole, bloccò il colpo andando a colpire l avambraccio armato del suo avversario.
una sola parola venne pronunciata dalla voce di Alex
arrenditi.
subito dopo aver effettuato la parata Alexander, senza spostare le sue mani da quella posizione, afferrò saldamente l avambraccio del suo ultimo avversario e, ruotando su se stesso, effettuò una proiezione del suo avversario che venne sbalzato ad un paio di metri di distanza. ad un metro di distanza dal secondo avversario.
quindi con voce sicura Alexander disse
fatti un favore personale. vattene e porta con te i tuoi due compagni. e non fatevi più vedere altrimenti la prossima volta non sarò così clemente.
detto questo si diresse verso il tizio con il gomito spezzato e lo colpì dietro la nuca con un colpo secco e deciso. in questo modo svenne. l ultimo avversario era dubbioso di quello che Alexander stava facendo e quindi glielo spiegò
se non gli rimetto subito il gomito nella posizione giusta rischia che si calcifichi male
e quindi prendendo in mano il gomito sinistro, che ora aveva un angolazione sbagliato, lo rimise nell’angolazione giusta con un altrettanto sinistro scricchiolio.
Alexander si girò verso l unico ancora sveglio e gli disse
Prendili e vattene, malmenate qualcun altro e verrò io a malmenare voi. La prigione sarà un desiderio tanto agoniato rispetto a quello che vi farò
Detto questo. Senza più guardare i 3 ragazzi si diresse verso il povero vecchietto che ancora rimaneva raggomitolato nella sua posizione fetale, spaventato dal recente combattimento
Non si preoccupi signore. È tutto finito e quegl’esseri non le daranno più fastidio. Se mai avesse bisogno io abito nella casa all’angolo, seguendo questo sentiero fino al paese.
Il vecchietto era palesemente spaventato ma capì le parole di Alexander e, dopo averlo ringraziato calorosamente si mise seduto. Alexander non aveva alcuna pietà per i tre malviventi ma il vecchietto aveva bisogno di aiuto. Alexander si rimise la sua giacca nera, raccolse le borse della spesa e, mettendosi il suo braccio sulle spalle, lo accompagnò fino all’ ospedale dove lo lasciò nelle mani esperte di medici e infermieri
E per fortuna non dovevo allenarmi. Va beh. Torniamo a casa.
Dirigendosi così verso casa.

DOMENICA
Giorno di riposo. Finalmente Alexander poté godersi un giorno di riposo. Il bucato era fatto e il frigorifero pieno. Alexander quindi decise di passare la giornata chiuso in casa leggendo i suoi amati libri e cucinandosi gustose bistecche al sangue.
Finalmente un giorno in cui non faccio nulla.


CITAZIONE
chiedo venia per la domenica ma non sapevo più che inventarmi... XD

 
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angelo azrael
view post Posted on 13/1/2010, 11:45




up... (è la prima volta che lo scrivo spero di nn aver sbagliato... XD)
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 13/1/2010, 12:58




Te lo controllo nel pomeriggio.
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 13/1/2010, 14:34




CITAZIONE
Allenamento sufficiente per ricevere l'energia verde, sia come qualità che come quantità. Gli errori più frequenti sono la mancanza di accenti e apostrofi, per il resto qualche errore ortografico. In generale hai comunque una buona visione del gdr. Mano a mano si nota come da un inizio superficiale si passi a un qualcosa di migliore nei giorni successivi.

Ricevi l'energia verde e 60 punti esperienza.

 
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angelo azrael
view post Posted on 13/1/2010, 14:52




thanks!! cercherò di migliorare sempre più!!
 
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4 replies since 9/1/2010, 17:14   105 views
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