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Gaara_Kazekage!
view post Posted on 11/12/2009, 14:33




Narrato
pensato
parlato
parlato altrui

Alex era a Konoha per via della festa celebrata per via della pace tra i regni e decise di frequentare l'accademia ninja proprio la a Konoha. Dopo aver passato una notte dormendo molto poco per via dell'ansia nella stanza di Alex filtrò un po di sole... Via via la stanza andava illuminandosi sempre di più fino a quando il ragazzo non si svegliò chiedendosi che ore fossero. Vide l'orologio della sua camera:era davvero tardi! Alex non capiva il motivo per cui non avesse sentito la sveglia e allora la prese vedendo che però era a terra rotta. <<Proprio oggi doveva capitarmi, devo andare all'accademia e mi presento come uno di quelli che arrivano sempre in ritardo ed anche indisciplinati... Inoltre questa mattina avevo puntato la mia sveglia più presto per eseguire degli esercizi mattutini per essere in forma ma a quanto pare il destino è contro di me oggi... Ma non concludo niente stando qui a frignare! Devo andare subito!>> Alex fece colazione velocemente, prese tutto l'occorrente e uscì molto di fretta. Alex non aveva idea di dove fosse l'accademia ninja, allora girava per Konoha andando a zonzo mentre pensava: <<Sono a Konoha solo da un giorno e ancora non conosco neanche una persona... Non ero mai uscito da Suna fino ad ora, e devo dire che Konoha è abbastanza bella, spero che sia anche piena di bravi sensei e sempai, in questo modo diventerò più forte qui a Konoha. Devo diventare Genin a qualunque costo e ci riuscirò dopo tutto l'allenamento che ho svolto in questi anni!>>infatti Alex si era allenato davvero tanto prima di quel giorno, diventare un ottimo ninja era il suo scopo nella vita, così come essere utile al villaggio e alle persone che amava. <<Molti sognano di diventare Kazekage ma il mio sogno non è questo,non del tutto:vorrei solo proteggere il villaggio ed aiutarlo, non per forza come Kazekage... Ma se poi mi dovessero proporre di diventarlo di certo non rifiuterei>> nella testa di Alex c'erano mille pensieri quando ad un tratto vide un bambino e gli chiese <<Sai per caso dove si trova l'accademia ninja? Devo incontrare un Sempai che dovrebbe essere insieme ad altri studenti.>> <<Si, il sempai è andato insieme a due sue allieve verso le mura di Konoha, avrai un po da recuperare, ma credo che tu non sia cosi tanto in ritardo!>> rispose il bambino intento a riprendere il suo pallone che era caduto a terra. Alex lo ringraziò e si incamminò verso le mura di quella città a lui ignota, ricominciando a pensare a cosa avrebbe fatto una volta arrivato li e a che livello sarebbero stati rispetto a lui i suoi compagni <<Spero di avere dei compagni alla mia altezza o addirittura superiori:non mi piace avere a che fare con i buoni a nulla... >>
Arrivato alle mura Alex vide un ragazzo a cui chiese<<Hai visto per caso degli studenti con un marstro?>> il ragazzo di Konoha gli rispose <<Si, il maestro aveva commissionato agli studenti di girare tutte le mura di Konoha>> rispose il ragazzo che aveva guardato per tutto il tempo gli allenamenti delle ragazze. Alex ringraziò il ragazzo e decise di iniziare a fare tutto il giro di Konoha <<Molto bene, il mio controllo del chakra non è male, dovrei tornare per ora di pranzo, forse un po dopo.>> poi Alex continuò <<Devo stare attento a non mettere ne troppo ne troppo poco chakra e anche a non stancarmi subito perchè altrimenti rischio di non farcela: devo dosare per bene il chakra: le mura ovviamente circondano tutta Konoha, quindi devo fare l'equivalente di una corsa usando il chakra, per tutta Konoha.>>. Alex partì con il giro delle mura ad una velocità leggermente superiore alla metà di quella che normalmente usava per scalare quei pochi alberi presenti a Suna, ovvero della sua massima velocità. Alex vedeva tutta Konoha con la sua bellezza ed allo stesso tempo semplicità: vedeva le persone che festeggiavano per strada e bambini che giocavano felici, e tutto questo riuscì a distrarlo abbastanza per non fargli sentire molto la stanchezza, ma arrivato vicino al palazzo dell Hokage, dal quale Alex fu colpito per via della diversità dal palazzo del Kazekage <<Così questo è il palazzo dell Hokage eh? Devo dire che è davvero bello:il palazzo del Kazekage sembra una botte di vino mentre questo ha la forma di un castello... Konoha è davvero diversa in tutto e per tutto da Suna. Però devo dire che, anche se preferisco questo come palazzo del Kage, preferisco il mio villaggio, forse perché sono molto attaccato ad esso...>> pensò Alex che però iniziò a sentire sempre di più la fatica ed anche a dubitare delle parole dette dal ragazzo incontrato sotto le mura <<Quanto manca ancora? Sono sfinito, non so quanto Konoha possa essere grande, potrebbero esserci ancora molti kilometri, non vedo più il punto di partenza... Non credo che il ragazzino mi abbia mentito...>>. Alex iniziò a sudare sempre di più ed iniziava a rafforzarsi l'idea che il ragazzino avesse potuto mentirgli. Dopo qualche metro Alex decise di smetterla di pensare al fatto che il ragazzino avesse potuto mentirgli e di continuare a dare il massimo. <<Non c'è traccia dei miei compagni, forse sono già arrivati, oppure sono andati saliti un po di più prima di iniziare il giro... Beh comunque anche se il ragazzino mi avesse dovuto mentire questo giro di mura mi servirà comunque anche se sono abbastanza stanco>> pensava Alex ormai a metà strada. Alex rallentò un po', non riusciva più ad andare avanti, ma riprese coraggio e riaccellerò superando la stanchezza ed anche la sua precedente velocità <<Non c è tempo da perdere, ormai più o meno vedo il punto da cui sono partito, quindi, anche se sono stanco ormai non è più così lontana la meta>>. Alex dopo qualche metro decise di andare a velocità massima in modo da arrivare il più presto possibile: Alex andava velocissimo, non riusciva neanche a vedere cosa succedeva per le strade. Ad un certo punto iniziò a sudare: i suoi calcoli erano sbagliati, dopotutto non aveva mai fatto una scalata simile:anche se vicino al punto di partenza Alex non era abbastanza vicino da mantenere la velocità massima per tutto il percorso ed in modo tale da arrivare comunque non troppo stanco. Nonostante tutto il giovane decise comunque di continuare a velocità massima e dopo qualche minuto vide finalmente un uomo che aveva visto prima vicino le mura. <<Finalmente è finita, ora spero di poter conoscere il sempai, sempre che quel bambino non mi abbia mentito...>> Alex ebbe solo la forza di dire questo dato che non riuscì a reggere la stanchezza e appoggiò sulle mura mentre si guardava intorno in cerca del maestro.

Edited by Gaara_Kazekage! - 12/12/2009, 18:12
 
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Naruto_Uzumaki!!!
view post Posted on 11/12/2009, 15:38




Narrato
Parlato
Pensato
Detto da altri
Dopo una notte passata a dormire Alex sentì la sveglia che suonava e si svegliò inconsapevole di essere in ritardo. Aprì la serranda e vide il sole che splendeva nel cielo <<Che bella giornata, ho giusto il tempo di mangiare, vestirmi ed andare all'accademia!>> fortunatamente Alex guardò l'orologio, cosa che di solito non faceva mai e vide l'orario <<è tardissimo, devo rinunciare alla colazione, mi dispiace stomaco mio>> disse Alex con tristezza. Alex fece una corsa per prendere shuriken e kunai e dopo uscì di corsa.
Mentre correva Alex pensava a suo padre e a sua madre, morti quando lui era molto piccolo e ripeteva dentro di se <<Diventerò Hokage!! Farò quello che per mancanza di tempo non ha potuto fare mio padre! Ma il primo passo è diplomarmi all'accademia e divenire Genin!>>. Ad un certo punto Alex vide un bambino che piangeva e gli chiese <<Ehi che c è che non va? Cosa è successo?>> il bambino rispose ansimando <<lo vedi quell'albero? Beh, li in cima è finito il mio shuriken, mio padre me l'ha regalato per gli allenamenti ma ora è li sopra e l'ho perso>>. Alex decise di aiutarlo e gli disse <<Nessun problema:ti aiuto io>> subito dopo fece un sorriso al bambino e provò, grazie al chakra concentrato sulla pianta del piede a scalare l'albero. Alex riuscì a riprendere lo shuriken e a ridarlo al bambino, poi disse <<Vedi? è stato facile. Ricordati che questo shuriken te lo ha ridato il prossimo Hokage del villaggio della foglia>> disse Alex sorridendo e ricominciando a camminare verso l'accademia. Arrivato al luogo prestabilito Alex trovò solo un vecchietto intento a leggere il giornale <<Scusi, ha visto per caso un Sempai con alcuni studenti qua in giro? disse Alex rivolto verso il vecchietto che sembrava non ascoltarlo. L'anziano signore rispose dicendo <<Si, erano qua sino a poco tempo fa, ora il Sempai e gli studenti sono andati verso le mura di Konoha>>. Alle parole del vecchietto Alex rispose con una smorfia mentre pensava <<Oh no, ancora da camminare>>, ma Alex ringraziò il vecchietto e si incamminò verso le mura. Dopo aver fatto alcuni metri Alex vide un ragazzo che stava salendo sulle mura di Konoha e allora decise di rincorrerlo <<Ehi tu aspetta!>> disse Alex che contemporaneamente stava iniziando a girare per le mura di Konoha. <<Se aumento la velocita e poi scopro che non è uno studente dell'accademia rischio di rimanere fregato... Meglio seguirlo mantenendo la mia velocità media>> pensò Alex che nefrattempo si stava godendo il paesaggio di Konoha. <<Konoha è davvero bella, ho avuto fortuna a nascere qui!>> pensava Alex mentre ammirava tutte le bellezze e la festosità di Konoha. <<Ecco qua la mia prossima residenza! Si, io presto vivrò qua, al palazzo dell'Hokage! Sarò il più forte Hokage di tutti i tempi, e supererò addirittura mio padre>> pensò Alex che riusciva a reggersi sul muro solo per la sua forza di volontà, infatti nonostante la stanchezza lui mirava dritto al proprio obbiettivo:diventare Hokage, e per farlo avrebbe dovuto superare quella banalissima prova. <<Bene, siamo arrivati vicino il piccolo ponticello, manca poco all'arrivo!>> pensò Alex che stava anche fissando, con un po' di tristezza, una madre ed un padre che abbracciavano il proprio figlio che si era appena diplomato all'accademia ninja. Alex dopo aver fissato per qualche secondo questa scena perse di vista quel ragazzo che stava seguendo e allora, nonostante la stanchezza, decise di aumentare la velocità del passo per recuperare. Alex riuscì a rivedere l'altro ragazzo solo quando lo vide accasciato al punto di partenza a riposarsi. Alex allora scese e gli andò accanto chiedendogli <<Hai visto un sempai?>>.

Edited by Naruto_Uzumaki!!! - 13/12/2009, 20:56
 
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luck9quattro
view post Posted on 11/12/2009, 16:42




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato
Parlato d'altri

Eichiro Kazekugi era nel villaggio di Konoha perchè era in corso una festa, ovvero la festa della pace tra i vari paesi, che avrebbe decretato almeno per qualche periodo la pace nei villaggi.
Eichiro passeggiava intanto nella strada principale del paese e vedeva molta gente di paesi diversi, facendo un piccolo sorriso pensò...Finalmente dopo tanti anni di guerra, si è giunta ad una pace che sarebbe durata per molto tempo, almeno spero, mi piace questa aria di festa e di pace, mi piace vedere la gente armoniosa e amichevole con gli altri, anche con persone che non si conosce. Intanto che pensava, alcune donne passavano vicino a lui e dissero...Guarda quel Genin laggiù, anche in questo giorno di festa deve stare attaccato ai bambini più piccoli di lui. Eichiro interessato alla esclamazione della donna, le domandò... Scusi signora ha detto che quello laggiù è un Genin? La donna gli rispose, con un sorriso... Si, è anche molto carino, ma tu ancora non puoi capire certe cose, bhe sei un giovanotto molto cordiale ed educato spero di rincontrarti. Il giovane Eichiro arrossi un pò sulle guance e poi girò lo sguardo verso il Genin che aveva addosso 4-5 studenti, cosi, interessato e curioso, andò dal Genin e gli disse... Salve sono Eichiro Kazekugi. Posso unirmi anche io al suo piccolo gruppo? Vorrei imparare di più di quello che so sulle 3 arti ninja, Taijustu, Ninjustu e Genjustu, cosi da diventare il più forte ninja del mio villaggio, cioè il Kazekage... Il giovanotto fece un piccolo inchino per rispetto e aspettò la risposta...

Edited by luck9quattro - 11/12/2009, 18:36
 
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†DarEDeviL†
view post Posted on 14/12/2009, 17:10




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
§pensato§


Mikashi si trovava a Konoha per questioni che nemmeno gli importavano,come al solito la sua famiglia lo aveva costretto a partecipare a noiose celebrazioni.Mikashi era sempre stato contro queste,a suo dire,inutili celebrazioni,ma qualcosa di più importante lo aspettava nel villaggio di Konoha:un sempai che gli avrebbe dato delle lezioni riguardo "il diventare ninja".
L'incontro era stato prefissato giorni prima,lui e un gruppo di ragazzi dovevano incontrarsi all'accademia ninja del villaggio dove ad aspettarli ci sarebbe stato il loro maestro.
Intento in una stanza abbastanza piccola con all'interno solo un piccolo letto e due o tre mobili c'era il futuro ninja di Kiri Mikashi steso sul letto con le mani congiunte dietro la nuca che pensava.Anche quella sera non aveva chiuso occhio.La sveglia era suonata già da parecchi minuti e continuava quel suo ticchettio fastidioso ma,assorto dai suoi pensieri,Mikashi non ci aveva fatto caso.
Finalmente si decise a spegnere la sveglia e prepararsi per la sua lezione.
Maglietta leggera e un cappotto con un cappuccio provvisto di pelliccia,pantaloni comodi e via per la lezione.
Passeggiò per quasi tutto il villaggio prima di arrivare alla meta,l'accademia di Konoha dove effettivamente un ragazzo era in compagnia di altri ragazzini più piccoli.
Mikashi ci avvicinò al gruppetto abbastanza numeroso e con la fronte coperta dai lunghi capelli blu cobalto disse.
Ehm...si scusate il ritardo...sono Mikashi...
stava camminando verso il gruppetto ma poi notò solo un paio di ragazzi era lì ad aspettare e altri erano andati ad allenarsi già,.Mikashi si guardò in giro e notò un bambino seduto su una panchina che probabilmente aveva visto tutto.
ehi tu bambino,sai dove sono andati gli altri?
e allora il bamibino un pò intimorito rispose.
Sono sulle mura...q-quel tipo parlava di al-allenare le gambe con una corsa sulle mura.
L'apprendista ninja di kiri si allontanò dal bambino e si guardo in giro ancora una volta.Notò le grandi mura del villaggio.
§sicuramente parla di quelle mura....va bene,sarà un bel allenamento per svegliarmi...§
Si avvicinò camminando alla parete e arrivato a circa 5 cm da essa la toccò con il palmo della mano.
mmm...
dopo questo gesto e questo "verso" si fletté sulle ginocchia,alzò di qualche centimetro i talloni e balzò verso la parete e iniziò a correre.
La sua velocità era abbastanza sviluppata ma vedendo gli altri studenti si accorse di dover dare il meglio di se.
Era dura e la fatica cominciava a farsi sentire,il movimento delle gambe si faceva sempre più lento e la vista di Mikashi non scorgeva ancora la fine di quell'interminabile parete.
§ma quando diavolo finisce...§
Pensò lo studente mentre ad un tratto il grigio della parete gli sembrò sempre più chiaro,simbolo che la fine era vicina.
Un ultimo scatto,piegò la schiena abbassando il baricentro si aiutò nel movimento con le braccia e cercò la massima velocità che poteva ottenere da quelle sue gambe che avevano già dato abbastanza.
dopo qualche minuto raggiunse la cima.La pianta del piede si staccò abbastanza da dargli,insieme all'ultimo sforzo del polpaccio,la forza necessaria a fargli fare un balzo in alto per raggiungere la cima una volta per tutte.
Una volta in alto mise le mani sulle ginocchia e si piegò sull'addome per poi fare un lungo respiro per riprendere fiato.
solo pochi secondi per riprendersi per poi affrontare la discesa.
Si lanciò con un tuffò nel vuoto di testa per poi aprire braccia e gambe per rallentare la discesa.Facendo così guadagnò molti metri ma se non avesse reagito subito si sarebbe sfracellato al suolo e quindi appoggiò con un pò di fatica i piedi sulla parete e al contrario della salita alzò il baricentro per non guadagnare troppa velocità e una volta arrivato ad una giusta posizione riunì tutto il chakra sulle piante dei piedi e spiccò un balzo per poi atterrare sul suolo con il fiato molto corto.

Edited by †DarEDeviL† - 14/12/2009, 19:11
 
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gaara_kazekage_94
view post Posted on 17/12/2009, 13:02




Dopo aver eseguito l’esercizio Rih decise di far fare un giro per la città alle due ragazze. Mentre camminavano le due ragazze continuarono a conversare e a fare amicizia.

< Sei del villaggio della sabbia anche te, ti alleni in famiglia come ho fatto io ? I miei sono molto severi in fatto di disciplina , da quando ho iniziato a camminare e a parlare mi hanno insegnato tutto sull‘arte ninja, per questo riesco a fare ora tutte quelle flessioni, anche il controllo del chakra lo so usare molto bene, certo per rimanere in piedi su varie superfici come il legno la roccia e l’acqua, non sono un genio ma mela cavo abbastanza bene, ho sentito che vuoi diventare la futura kazekage, quindi dovrò difenderti a costo della mia vita.> Disse Sayuki sorridendo < Io invece voglio diventare oh una ninja medica oh una ambu, anche se l‘ambu è la classe che più mi interessa maggiormente, se ti servirà in futuro una guardia del corpo fammi un fischio , sarò sempre pronta a proteggere la mia futura kage >

< Beh, io ho studiato con mia madre medicina, quindi non uscivo molto spesso. Tu sei molto brava per quando riguarda il controllo del chakra e le arti marziali, dove io sono del tutto negata. Ma sono qui per imparare dopotutto...> Disse Shizue con un leggero sorriso, un po’ afflitto ma allo stesso tempo aveva uno sguardo speranzoso mentre guardava il suo nuovo maestro.
< Ma comunque me la cavo in arti mediche, se non dovessi diventare kage seguirò le orme di mia madre… >

Passeggiando per konoha Shizue scorgeva degli strani sguardi tra gli abitanti del villaggio, non sapeva il perché ma forse era il fatto che due ragazze seguissero, come dei cagnolini un ragazzo del loro stesso villaggio, ma per lei non era di grande importanza, l’importante era imparare il più velocemente e meglio possibile l’arte dei ninja. Arrivati ad un muro Rhy si avvicinò ad un uomo ed incominciò a parlare.

<< Cosa avrà in mente ora? >> si chiese Shizue guardandosi attorno << Forse ora inizierà il vero corso>>

Poco dopo arrivò il loro senpai dicendo loro di dover fare un giro completo delle mura. Shizue lo gurdò quasi sbalordita, non aveva mai fatto un uso così notevole di chakra tutto una volta, guardò per qualche secondo il muro dopo di che rivolse lo sguardo alla sua nuova amica.

< Vuoi diventare la nostra kage ? Allora superarmi e diventa migliore di me > Shizue sapeva che era per spronarla a migliorare sempre di più, ma lei prendeva sempre tutto per una sfida. Così non appena Sayuki finì l’esercizio Shizue si apprestò a fare lo stesso. Ricoprì i piedi di chakra < Beh, fino a qui ci siamo>E con uno sguardo deciso iniziò a scalare la parete. Arrivata a un terzo di questa, scivolò leggermente, ma si aggrappò ad una sporgenza e continuò l’esercizio. Era arrivata alla cima con molta fatica, tale da farla respirare affannosamente. Restò lì per circa un minuto a prendere fiato dopo di che iniziò la discesa. Era decisamente più facile della salita ma non molto, se correva troppo rischiava di slogarsi una caviglia, mentre se andava troppo piano sarebbe caduta. Dopo aver trovato la giusta velocità, scese facendo attenzione ad ogni minimo ostacolo. Nella discese vidde un ragazzo correre sulla stessa parete.


Edited by gaara_kazekage_94 - 17/12/2009, 19:54
 
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angelo azrael
view post Posted on 17/12/2009, 19:56




Alexander si sveglio. era a konoha. in un squallido hotel che si trovava vicino alle mura del villaggio. vi era giunto qualche giorno prima.
la motivazione era semplice: aveva bisogno di un sempai, di un maestro, di qualcuno che lo iniziasse all arte ninja. il resto l avrebbe fatto da solo. come sempre. era da tempo ormai che era solo e da solo viveva. beh... forse non completamente solo... gli unici affetti che voleva li aveva addosso. 4 braccialetti e un tatuaggio che raramente vedeva la luce del sole. erano gli unici ricordi della sua famiglia.
l alba si alzava all orizzonte ma le ombre ancora dominavano la zona in cui lo studente era andato a rifugiarsi. e le ombre lo avrebbero protetto e celato.
è tempo di andare. in questo villaggio troverò quello che cerco...
cosi Alex si alzò e si diresse verso l armadio. il suo guardaroba era misero e cosi si mise il solito completo. camicia bianca, giacca nera, pantaloni scuri.
i vestiti non erano importanti. erano accessori, come le emozioni, potevano essere usati per confondere le persone ma quasi sempre Alexander le celava. non serviva mostrarle durante un combattimento. e lui si apprestava per andare ad allenarsi.
aprì la porta e usci. l hotel era veramente squallido. una porta mezza diroccata venne spostata per permettere ad Alex di avviarsi per strada. le ombre delle mura ancora dominavano e sovrastavo la zona. alcune persone uscirono dalle loro case per effettuare le normali commissioni
chissa magari un giorno avrò una vita normale... non si sa mai...
e cosi Alex incomminciò a correre verso l accademia.
ma era evidentemente in ritardo. un pauroso ritardo. infatti sopra di se vide diversi alcune persone che si dirigevano alle mura proprio sopra di se. uno era un ninja, gli altri forse studenti. una ruga di disappunto comparve sul suo viso. era molto scocciato di essere in ritardo. ma ormai era fatta. non poteva farci nulla.
cosi scattò al massimo della sua velocità verso le mura. ma erano eccessivamente alte. impossibili da scalare
per ora almeno...
così incominciò saltò su una cassa dalla quale si prese la spinta per raggiungere un asta che orizzontale attaccata a 3 mt dal suolo. agganciandosi ad essa Alex prese la spinta per raggiungere il primo tetto.
da li Alexander incominciò a correre da un tetto all altro per raggiungere la massima altezza possibile. arrivato al tetto piu alto vicino alle mura Alexander spiccò un salto verso di esse e contemporaneamente lanciò 2 kunai contro le mura.
questi si conficcarono in profondità nel muro e poggiando i piedi su di essi Alex effettuò un potente salto verso l alto raggiungendo cosi la sommità.
ora si trovava sulle mura e poteva ammirare il sole levarsi.
non ho tempo per queste cose...
così corsi il più velocemente possibile e raggiunsi i ragazzi, ma ancora piu importante raggiunsi il genin che gli avrebbe fatto da maestro.
 
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Phoenix-soul
view post Posted on 17/12/2009, 22:45




Narrato
"Pensato"
<<parlato>>
- Parlato altrui-

Finalmente un po' di libertà. Aveva due studentesse attraenti, non poteva negarlo, ma voleva anche vedere se erano leali e pronte a lavorare duramente. Sceso dalle mura grandiose, salì su una casa abbastanza lontana per non farsi vedere, e per seguire i spostamenti delle ragazze. Oltre alle ragazze iniziarono a scalare e fare il giro delle spoglie mura anche dei ragazzi, che spinti forse dalla voglia di allenarsi, o erano solo dei ritardatari, cominciarono a fare il giro come le due ragazze per finire tutti al punto d'inizio. Ormai era giunta l'ora di pranzo e Rih si era fatto una corsa fino a casa sua per prendersi i soldi, in tanto che gli studenti si facevano il giro di tutta Konoha, era ritornato al punto iniziale. "Bene, vedo che sono arrivati tutti, vediamo chi sono i nuovi arrivati"
Sceso dalla casa sopra la quale aveva osservato i suoi allievi disse <<allora, ho visto che voi avete fatto l'esercizio, siete cui per me? Per un Senpai che vi aiuti? Allora siete nel posto giusto. Avete fame suppongo, allora venite con me vi porto a mangiare.>>
Diede le spalle ai suoi allievi e si incamminò verso un ristorante abbastanza conosciuto a Konoha, che riusciva a soddisfare da sempre il palato del ragazzo.
Camminando per le vie di Konoha non poteva fare a meno che sorride, ricordando il suo allenamento all'accademia e i suoi compagni di corso. Il cielo si era riempito di piccole nuvolette bianche, e di rado queste si contrapponevano tra il sole e la terra in modo da non far arrivare i raggi agli abitanti di Konoha. "In fondo questa giornata non fa che portarmi nuovi allievi e buone speranze. Adesso li porto a mangiare, e più tardi faremo un po di allenamento e poi devo pensare a qualcosa, non mi va di farli camminare in una camera molto calda come ho dovuto fare io. Ci penserò più tardi."
Per le grandi vie di Konoha si incontravano solo persone felici, nonostante la guerra, nonostante la perdita della casa. Tutti si aiutavano e tutti si sentivano a casa e anche protetti. Rih voleva essere al fronte anche lui, per aiutare gli shinobi attualmente impegnati negli scontri. La guerra lo turbava nel profondo, essere un Uchiha e non essere in grado di dare una mano negli scontri, questo era veramente umiliante, sembrava voler dire che lui era come uno studente, che si doveva dedicare ad aiutare la gente. Purtroppo questa era una pecca del suo carattere, come ogni Uchiha, era troppo orgoglioso e sopravvalutava se stesso, ma sapeva di dover fare di più.
"Adesso devo rimanere sereno, tra un po' anche io darò veramente una mano, devo solo aspettare e aiutare questi studenti a migliorare."
Ormai stava camminando da una da una decina di minuti, e si era dimenticato di chiedere ai nuovi arrivati le cose essenziali. "Beh, faro dopo le domande."
Sperando che i suoi studenti non facessero troppo baccano, Rih si fermò, e varcò la soglia, entrando in un ambiente caldo. Salutando con un cenno della mano il proprietario e il suo aiuto cuoco, non che amico di Rih, si apprestò a indicare un tavolo in fondo al locale, adatto al gruppo. Lui invece andò verso il suo amico, e dopo un stretta di mano disse: <<oggi, mi vedi in veste di senpai, allora che ne dici?>>
-Che sei come un bebysitter intrappolato a questi ragazzini. No, dai scherzavo, adesso però mi tocca lavorare. Certo che potevi venire solo tu, è da un po' che non ti vedo, che fine hai fatto?-
<<niente di che, sono stato un po' per conto mio, dovevo capire cosa fare. Insomma una crisi esistenziale nella quale ho trovato la risposta che cercavo, adesso è tutto a posto.>>
Le ultime parole furono solo per rassicurare l'amico, ma in realtà un fuoco bruciava dentro di lui, era il fuoco della speranza che si era rinnovato.
Parlando del più e del meno, Rih andò a sedersi sull'unico posto libero che era rimasto. Le sedie erano tutte uguali, comode anche se di legno, erano ricoperte di pelle e con un po' di imbottiture per renderle confortevoli, soprattutto lo schienale.
<<per me il solito, e voi, che prendete? Pago tutto io, non vi preoccupate.>>
Con allegria l'amico cameriere disse: - Ragazzi, spennatelo e fate in modo che spenda tutto!- e dopo inizio a sorridere aspettando che i giovani iniziassero a scegliere e ordinare.
Dopo le ordinazioni Rih chiese: <<allora, quali sono i vostri voti e poi ditemi le solite generalità, cioè nome, cognome, eccetera eccetera.>>

CODICE
Bene, adesso le iscrizioni sono chiuse, e poi siamo in tanti e non posso accettare altri studenti.
Come posso dire, siete scadenti, tranne per le rare eccezioni. Prima di tutto, come consiglio principale, aggiungete sentimenti, aggiungete aggettivi o discorsi filosofici per abbellire i vostri post se volete, e poi, non dovete ricopiare le parole di altri per ingrandire i vostri post. Forse è stato un mio errore a portarvi per la via sbagliata, ma se vedete l'anime, naruto e sasuke ce ne mettono di tempo per scalare così bene le mura e il resto, quindi dovevate magari dire che le prime volte non ci riuscivate per poi riuscirci dopo un po' di tentativi. Adesso invece dovete stare attenti, perché l'esercizio non era scalare le mura e ritornare giù, bensì scalare fino a metà (per fare bella figura) e poi fare il giro, cioè farsi tutte le mura. L'esercizio era quasi impossibile, e per questo io avevo fatto appostare il mio pg per tenervi d'occhio.
Adesso, i post di naruto, gaara (lui) e luck vanno migliorati. Angelo, la maiuscola la devi inserire, non è tanto difficile, e poi il tuo problema più grande è il punto e la virgola. La virgola la sostituisci con il punto, oppure non la metti proprio, e poi scordi l'apostrofo. Gaara (lei) il tuo post non era come l'altro, ma posso chiudere un occhio per questa volta a causa del computer, ma esigo un post decente la prossima volta.
Consiglio generale: passate il testo su word e prendete nota degli errori. Anche io lo faccio, non vi dovete vergognare xD Scusate se non ho fatto le critiche approfondite, ma spero che vediate da voi cosa è sbagliato. Inoltre è gradita la legenda, per far capire meglio le cose che scrivete.
Kuripica, non ci siamo per niente, adesso spero che tu capisca come si deve postare.
L'ordine è: Darella, Gaara (lui), Naruto, Luck, Kuripi, Daredevil, Angelo e poi gaara (lei), ma solo per questo turno.


Edited by Phoenix-soul - 18/12/2009, 13:51
 
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Darella
view post Posted on 17/12/2009, 23:48




narrato
pensato
Parlato


L’esercizio era fatto, nuovi giovani si erano uniti a loro due, sayuki si era ritrovata per terra , sdraiata con le braccia aperte a respirare affannosamente, era un esercizio difficilissimo, distruttivo per chiunque, il celo era sereno qualche nuvola, ottime per bloccare i raggi solari cosi che qualche brezza leggera potesse accarezzare la sua candida pelle sudata , con difficoltà e fatica sollevò il braccio sinistro e cominciò a sbottonare il mantello per poi togliere la manica dal suddetto braccio, li , mentre fissava gli altri afferrò da una tasca un piccolo asciugamano portatile e cominciò a passarselo dappertutto per tamponare il sudore, poco a poco tutti stavano finendo l’esercizio, sayuki, finalmente capace di muoversi di nuovo, si mise seduta con la schiena rivolta ad un muro li vicino e fissava i nuovi arrivi, ora erano in sette, otto con il senpai, stava poco a poco riacquistando la normale respirazione visto che prima era affannata a causa della scalata impervia, pensava di non farcela e per poco non cela faceva veramente, loro sembravano stanchi quanto lo era lei, e voleva vedere bene, tra tutti quella col migliore controllo del chakra doveva essere lei visto che lo utilizzava da quando era una bambina.
Oramai era mezzo giorno, tempo perfetto per mangiare qualcosa, ma aimè non si era portata soldi dietro, la pancia un po’ le brontolava, cominciava a sentire i morsi della fame e mettere una mano sulla pancia non serviva a frenare quei gorgoglii insistenti.
Il loro senpai per fortuna tornò presto da loro, un ottima cosa forse avrebbe potuto offrire qualcosa da mangiare, rimettendosi la manica dello strano mantello-cappotto e chiuso con i bottoni quasi al altezza delle clavicole si indirizzò verso il maestro decisa a chiedergli quando si poteva mangiare, il tempismo fu brillante da parte sua che subito ci disse che li avrebbe condotti a mangiare dove sapeva lui, si leggeva la felicità nei suoi occhi quasi lucidi, passò la lingua sulle labbra bagnandole e massaggiandosi la pancia in segno di approvazione e con un sorriso lo seguì.
Mentre camminava si sciolse la coda che aveva fatto in cima alla sua testa per sistemare meglio i capelli oramai in disordine per via del esercizio, la bellezza e l’ordine per lei erano essenziali come l’addestramento e la potenza, non poteva stare giorno senza allenamento, non poteva stare giorno senza curare la sua bellezza.
In bocca mordeva il laccio elastico con cui legava i capelli e con le mani e una spazzola che teneva vicino all’asciugamano cominciò a spazzolarsi i capelli, era divisa a metà, metà del suo corpo era coperto di attrezzi ninja e l’altra metà di prodotti di bellezza.
Forse è meglio che non mi porti dietro tutta questa roba, potrebbe impicciarmi, l‘asciugamano la spazzola il trucco sono essenziali , il resto posso benissimo lasciarlo a casa la prossima volta,
Stava riflettendo su cosa portare e cosa non portare, nel frattempo lanciava occhiate verso coloro che erano i suoi compagni di addestramento
Chissà da quale villaggio provengono e che poteri hanno, voglio fare una lista delle tecniche dei vari villaggi per non rimanere spiazzata durante un duello
Cercò con il passo di rimanere affianco al unica ragazza del gruppo, primo perché del suo villaggio secondo aveva fatto con lei amicizia, passarono alcuni minuti e finalmente finì di pettinarsi riponendo la spazzola al suo posto e rifacendo la coda in cima ai capelli d’orati .
Non passò molto che il senpai si fermò in un ristorantino locale , dentro ci indicò un tavolo mentre lui andò a parlare con il proprietario, sayuki si diresse verso l’esterno del tavolo , toltasi il cappotto lo appoggiò alle spalle della sedia per poi sedersi, con un sorriso fece segno alla sua amica di sedersi al suo fianco , sul tavolo dinnanzi a loro ci stavano dei menù su cui scritti tutti i cibi e i vari costi, sebrava tutto così buono, poco a poco tutti presero posto e il senpai si mise seduto nel unico posto libero , disse loro di ordinare tutto quello che volevano che avrebbe pagato lui di persona e di presentarsi uno ad uno,
Allora io prendo dell‘acqua minerale, una ciotola di insalata con dei pomodorini dentro e un po’ di carne alla griglia se non le dispiace..
Finito di ordinare si alzò in piedi per farsi vedere meglio
Allora, il sensei già mi conosce ma per voi nuovi mi ripresento, piacere mi chiamo Sayuki Jashin e provengo dal villaggio della sabbia, sono una studentessa modello, conosco moltissime arti ninja di qualsiasi tipo ho una grande potenza fisica e resistenza, sono come tutti voi una studentessa intenta a diventare una genin e il mio sogno è di diventare una special jonin cosi da entrare nella squadra assassina del mio villaggio.
Per poi mettersi seduta ed aspettare tutti gli altri, le ordinazioni intanto arrivarono dopo un po’ di tempo, mentre gli altri si presentarono sayuki ne approfittò per bersi un goccio d’acqua in modo da idratare il suo corpo oramai quasi disidratato visto che le labbra le si stavano screpolando tutte
 
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Naruto_Uzumaki!!!
view post Posted on 18/12/2009, 16:04




Narrato
Parlato
Pensato

Erano ormai le dodici passate, Alex era stremato e, dopo essersi appoggiato al muro vide che c'erano sette ragazzi, compreso lui, che erano anch'essi molto stanchi, ed avevano appena finito lo stesso esercizio da lui fatto. Alex era molto contento di essere riuscito a finire l'esercizio, ma nel profondo era abbastanza insoddisfatto, dato che vedeva che c'erano persone che erano riuscite a fare l'esercizio con uno sforzo minore di quello compiuto da lui <<Alcuni di questi sembrano davvero forti, mentre altri sembrano essere meno forti di me. Ma credo che sia troppo presto per giudicare dato che ancora non li ho visti in combattimento... Starò a vedere...>> Pensò Alex che vide che un ragazzo poco più grande di lui si stava avvicinando sempre di più a tutti loro <<Sarà il Sempai? Spero proprio di si: prima finiamo gli esercizi prima mangiamo!>> Alex vide il ragazzo che disse di essere il Sempai, e anche di seguirli e che sarebbero andati a mangiare. Alex appena sentì che dovevano andare a mangiare subito iniziò a sprizzare gioia ed euforia da tutti i pori data la fame che aveva. Il cielo contemporaneamente si stava sempre più annuvolando, ma il sole splendeva ancora limpido in cielo <<Tutti gli altri sembrano essere davvero degli ossi duri... Non vedo l'ora di conoscerli per bene e magari anche di combattere contro qualcuno di loro!>> Alex contemporaneamente iniziò a scrutare bene i suoi compagni di allenamento: li osservava per cercare di capire da che villaggio provenissero, ma data la mancanza del coprifronte risultava molto difficile capirlo. Alex intravide per la strada un bambino che piangeva, dato che la guerra gli aveva portato via i genitori, e questo ricordò al ragazzo la sua infanzia tra mille lacrime, specialmente quando i suoi genitori adottivi gli raccontarono la storia dei suoi veri genitori <<Sono cresciuto anche io orfano, ed anche senza amici: nonostante io voglia molto bene ai miei genitori adottivi, loro non saranno mai come i miei veri genitori. Ma ormai ho smesso di piangere, non serve a nulla farlo... Preferisco puntare dritto al mio sogno: diventare l Hokage del Villaggio della Foglia! Se riuscissi a diventare Genin potrei potenziarmi sempre di più con il tempo, e dopo aver superato molte missioni io ci riuscirò: diventerò Hokage.>> Nonostante questi pensieri Alex lasciò uscire una lacrima dagli occhi, che però lui subito la asciugò con la manica pensando che eventualmente si sarebbe potuto giustificare dicendo che era una goccia di sudore. <<Non posso mostrare che piango davanti al mio Sempai ed ai miei nuovi compagni, farei una cattiva figura. Mi conviene stare attento a non fare cose troppo strane.>>
Alex vide che il Sempai era entrato in un ristorante a lui sconosciuto <<Chissà cosa si mangia qui... Forse potrei mangiare un buon piatto di ramen. Però non ho soldi, mi sa che rimarrò a digiuno...>> Il sempai, dopo aver scambiato due parole con il proprietario, disse ai ragazzi di sedersi e che avrebbe pagato tutto lui <<Si, allora vuol dire che mangerò bene oggi>> disse Alex ridacchiando.
<<Bene, io prendo dell'acqua ed una bella ciotola di Ramen all'uovo>>
Finito di ordinare Alex sentì la presentazione di una certa Sayuki Jashin, e subito dopo, molto sicuro di se, decise di presentarsi anche lui <<Io sono Alex Uzumaki di Konoha, sono un ottimo ninja e mi piacciono moltissime cose. Non mi piacciono quelli che si sentono superiori agli altri. Sono uno studente non molto bravo nella teoria ma abbastanza bravo nella pratica. Il mio sogno è essere il prossimo Hokage del villaggio della foglia e ci riuscirò senza alcun dubbio!>>
Dopo essersi presentato Alex si sedette e iniziò ad aspettare il proprio Ramen con l'acquolina in bocca. Nello stesso tempo Alex guardava una ragazza di cui ancora non sapeva niente, trovando nei suoi occhi qualche cosa di familiare.
 
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angelo azrael
view post Posted on 24/12/2009, 18:02




Narrato pensato parlato

A quanto pare Alexander era arrivato appena in tempo. Già altri ragazzi, altri studenti come lui sembravano stremati o comunque particolarmente affaticati.
Chissà come mai sono così stanchi. Magari è per via di un esercizio particolarmente duro. Spero che non siano stanchi solo per il fatto di essere arrivati qua.
Ma il giovane studente non aveva grande interesse verso questi allievi. Certo anche lui era un allievo al pari degli altri ma non si sentiva molto portato a far gruppo con loro. Un po’ perché non sapeva di che villaggio fossero, sebbene uno o due gli sembrasse di averli già visti, ma molto per via del suo carattere solitario e introverso. Anche in quel momento, sebbene fosse contento di aver trovato un maestro, la sua faccia rimaneva impassibile, due occhi di ghiaccio che silenziosi osservano e giudicato il mondo circostante.
E ora il giudizio era su questi allievi, sui suoi stessi compagni. 2 ragazze, 4 ragazzi e lui. Ma Alex non poteva formulare alcun giudizio per ora. Occorreva osservare prima e lo stava facendo da troppo poco tempo per avere un’idea sulle reali capacità di essi. Così attese sedendosi a terra chiudendo gli occhi.
Il cielo sopra di loro s’illuminava sempre più, illuminato da un sole che, continuando il suo cammino nella volta celeste, stava raggiungendo l’apice della sua altezza. Era mezzogiorno e tutti avevano fame. Soprattutto Alexander che la mattina aveva fatto in tempo a mangiare appena un boccone prima di uscire.
Pazienza. Ho superato di peggio. La fame non è nulla al confronto.
A che ricordi Alex stesse pensando rimasero solo a lui, infatti, pochi istanti dopo comparve il maestro. O almeno si sperava fosse il maestro. L’unico con il copri fronte della foglia era la persona più alta in grado e dalla reazione di alcuni era evidente che era stato lui a dare gli esercizi. Finalmente era arrivato. Un passo verso il suo destino era stato fatto.
Rivolgendo poche parole si fece seguire da tutti noi verso un ristorante. A quanto pare avrebbe offerto lui da mangiare a tutti.
Però, si tratta bene il ragazzo.
Alex non aveva problemi di soldi. Pur avendo abbandonato la casa e i genitori, la sua famiglia era molto facoltosa e Alex aveva ricevuto una cospicua somma, per non parlare del suo fondo nelle banche, prima di lasciare la casa. Il motivo per cui invece sceglieva alberghi di basso livello era perché voleva rimanere anonimo.
Mentre seguiva il maestro lungo le case di Konoha Alexander non poteva non notare la povertà o la tristezza che alcuni abitanti emanavano. La guerra non ha vincitori, ha solo un sacco di perdenti. Alex ne era conscio, esattamente com’era conscio del fatto che l’uomo non avrebbe mai smesso di farla.
Gli uomini mascherano la guerra sotto diversi nomi: sopravvivenza, necessità, per il bene di altri. Ma alla fine dei conti è solo un buco oscuro in cui chi comanda decide di sacrificare milioni di persone. Anch’io un giorno lotterò e morirò, ma solo per ciò in cui credo. Combatterò affinché la morte di pochi possa evitare la morte di molti.
intorno a lui bambini affaticati, stanchi o malnutriti scappavano in casa al loro passaggio. Per loro i ninja non erano eroi dalla splendente armatura. In noi i bambini vedevano la morte dei loro genitori. Morti si per proteggerli, ma comunque morti. Il viso dei bambini si mischiava di dolore e ammirazione. “il mio papà è morto” pensavano i bambini “ma è morto per proteggermi”.
Una magra consolazione.
Ucciderne pochi per salvarne molti. Questo sarà il mio credo ninja
Mentre Alex pensava e osservava tutto ciò, erano arrivati al ristorante e appreso che confermato che volesse offrire tutto il maestro si accomodò con gli altri studenti.
Seduto assieme agl’altri, ordinò per se una bottiglia d acqua e carne al sangue. Nel frattempo altri avevano fatto lo stesso e si erano messi a parlar di se come richiedo dal sensei.
La prima, la ragazza di nome Sayuki, disse di voler diventare un membro della squadra assassina. Da com’era vestita e da come si comportava Alex nutriva dubbi sulle sue possibilità ma non si doveva mai valutare le persone solo dall’aspetto.
Il secondo, un ragazzo tutto felice e sorridente di nome Alex, disse di voler diventare hokage.
Megalomane. Incomincia a superare l’addestramento, poi chissà. La strada è lunga.
Quando il “passaparola” raggiunse Alex, lui aveva ormai ben chiaro in mente cosa dire e cosa tralasciare.
Piacere, mi chiamo Alexander Normalce. Faccio parte dello stesso clan di Mikashi e provengo da Kiri. Non mi considero né buono ne cattivo. Sono. Io combatterò e ucciderò solo seguendo i miei valori. Non vi è nulla di più stupido che morire per i voleri di altri. Non aspiro a divenire Kage. Ma sono certo che entrerò nella squadra assassina. L’omicidio, per quanto ritenuto spregevole o sbagliato, è necessario. Ma mi dissocio da coloro che portano la guerra. Il mio credo ninja è: uccidere pochi per salvarne molti.
Cosi Alex parlò e la sua voce rimase per tutto il tempo immutata, sicura e decisa. I suoi occhi erano neri come la pece e freddi come il ghiaccio. Alexander sapeva cosa occorreva fare per mantenere la pace, o quantomeno una sua parvenza, e nulla l'avrebbe discosto dal suo obiettivo.




CITAZIONE
ho preso il posto di daredevil nella sequenza data da phoenix... luck9quattro e Kuripi sono fuori per mancata risposta entro i gg stabiliti... la sequenza per ora parrebbe: darella; naruto_uzumaki; angelo azrael; gaara (lei); gaara (lui); daredevil
spero che questa sequenza possa andare bene a tutti e a phoenix_soul.

 
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Phoenix-soul
view post Posted on 24/12/2009, 20:05




io pensavo che vi voleste scambiare, e non far passare uno al fondo. confido che voi abbiate eciso assieme in questa decisione, se no, angelo ti consiglio di mandare un mp a devil per sapere se gli va bene essere messo alla fine o vuole passare dopo di te.
 
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angelo azrael
view post Posted on 24/12/2009, 23:40




sinceramente ho messo daredevil in fondo xke sn alcuni gg che nn posta e inoltre non ha risposto ad un mp che gli ho mandato. quindi suppongo che nn sia venuto sul forum. l ho messo in fondo in modo tale da dargli qualche gg in piu x tornare e poter postare. se semplicemente avessi preso il suo posto e lui nn postava nei prox 3 gg giorni saltava... l ho fatto x lui.
 
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Phoenix-soul
view post Posted on 26/12/2009, 19:45




ok, allora tocca a gaara (lei)
 
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gaara_kazekage_94
view post Posted on 27/12/2009, 03:50




SPOILER (click to view)
Narrato
Pensato
Parlato


Non appena finì di scendere la parete si lasciò cadere su quel erba che le sembrava così soffice al tatto, vellutata come la seta, dopotutto lei non aveva mai fatto così tanti esercizi con utilizzo di chakra successivamente. Era quasi sfinita voleva solo mettere qualcosa sotto i denti per recuperare le energie perse. Mentre guardava per qualche minuto con spensieratezza le nuvole, vide che anche gli altri avevano finito l’esercizio.

<< 1,2…3…4…6 e 8. Non pochi per un semplice senpai… Beh speriamo bene…>>

Mentre Shizue pensava a cosa sarebbe successo, se dopo ciò si sarebbero riposati o meno, arrivò il loro senpai che invitò tutti a mangiare offrendo lui. Dopo di ché si girò ed incominciò ad incamminarsi. Shizue, leggermente sorpresa, si alzò dal suolo dov’era sdraiata e segui il maestro. Si pulì il vestito il più che poteva dal sudore e dalla terra e si pettinò i capelli in modo datarli sembrare decenti. Non era una che pensava che l’aspetto fosse l’unica cosa,ma non doveva nemmeno sembrare sciatta. Si pettinò quei suoi lunghi capelli rossi e fluenti mentre la sua nuova amica le si avvicinava. Erano ormai passati una decina di minuti da quando avevano abbandonato il luogo dell’addestramento e Shizue cominciava ad avere dei brontoli allo stomaco che cercò di coprire con dei colpetti di tosse, non voleva fare brutta figura con i compagni il primo giorno. Finalmente arrivarono in un locale e mentre Rih si fermò a parlare con il proprietario,invitagli allievi sedersi indicando un tavolo. Shizue si sedette vicino a Sayuki dato che era l’unica che conosceva meglio. Quando si sedette su quelle sedile sembrava di essere in paradiso. Erano così morbide e confortevoli che gli veniva quasi la voglia di non alzarsi più. Quando arrivò, Rih chiese a tutti di ri-presentarsi dato che prima eravamo di meno. Come si sarebbe aspettata, la prima a presentarsi fù proprio Sayuki. La conosceva da poco ma aveva quasi capito come era il suo carattere. Dopo di lei si presentò un ragazzo di Konoha, anche il suo sogno era diventare kage.

<< Forse il mio sogno è troppo banale… A questo punto non so se dirlo, forse mi prenderebbero in giro…>>

Shizue era così presa nei suoi pensieri che quasi non si accorse che era quasi arrivato il suo turno. Mentre Shizue pensierosamente aveva la testa china mentre si girava i pollici nervosamente, si presentò un altro ragazzo, questa volta di kiri. La sua presentazione fece risanare Shizue che lo guardò incuriosita ascoltando la presentazione. Questo ragazzo non voleva diventare kage tutt’altro, voleva entrare nella squadra assassina. Dopo che quest’ultimo si fosse presentato, Shizue prese un po’ di coraggio e, senza neanche alzarsi dalla poltrona, guardò verso il basso e si schiarì la voce.

< Hem ciao… Io mi chiamo Shizue Nakamura, vengo da Suna… per ora non sono molto abile nel corpo a corpo... ma lo sono di più nelle arti mediche e …> shizue si bloccò per qualche secondo arrossendo leggermente in viso e portò la mano destra dietro il collo,cosa che era solita a fare nei momenti in cui era imbarazzata, dopo di che prese un po’ di fiato e finì la frase < …un giorno vorrei diventare Kazekage…>

Appena finita la frase Shizue guardò di nuovo le sue mani che iniziarono astringersi l’una sull’altra. Non era abituata a parlare di fronte a così tante persone che non conosceva, con i colleghi di sua madre era diverso, anche se erano più grandi e anche di più,li conosceva tutti benissimo come una seconda famiglia. Mentre ascoltava le altre presentazioni con uno scatto fulmineo prese il menù e cominciò a leggere le pietanze lì scritte. Non appena il cameriere le se avvicinò scelse di ordinare una ciotola di tsukemen. Intanto cercava lo sguardo della nuova amica per avere conforto dopo la figura che aveva fatto prima.

 
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†DarEDeviL†
view post Posted on 1/1/2010, 12:40




SPOILER (click to view)
narrato pensato parlato


Dopo il faticoso esercizio richiesto dal sempai,Mikashi si era piegato sulle ginocchia per qualche istante per poi prendere un bel respiro ritornando in posizione eretta. Continuando a fare un paio di volte questo esercizio,riprese a respirare normalmente.
Fatto ciò si guardò intorno;tutti i suoi compagni di corso,8 in tutto,erano intenti a riprendere fiato come lui aveva fatto in precedenza,in fondo l’esercizio svolto non era una passeggiata:le mura di Konoha erano molto alte e per uno studente mantenere costante il chakra in un solo punto del corpo per molto tempo era al quanto faticoso per non dire stremante.
Finalmente arrivò il sempai e finalmente Mikashi poteva conoscere chi gli avrebbe dato l’opportunità di diventare un genin e quindi di diventare in futuro uno dei più grandi ninja di Kiri. Questo poi,dopo essersi “presentato” invitò tutti i suoi allievi a mangiare qualcosa,una ottima idea visto che dopo un allenamento abbastanza faticoso ciò che era più giusto fare era proprio mangiare un boccone.
Il sempai li portò quindi in un ristorante di sua conoscenza per offrire a loro un buon pasto rigenerante.
Attraversarono buona parte del villaggio,sembrava quasi una gita scolastica e per Mikashi e altri componenti di quel gruppo probabilmente lo era veramente visto che provenivano da villaggi diversi da Konoha.In quelle strade si riversava parecchia gente ma soprattutto donne e bambini:le prime per vie delle bancarelle e per le botteghe i secondi per giocare con i propri amici spensieratamente.
Tutta questa vivacità non l’avevo mai vista,questo villaggio è diverso da Kiri,ma tutto sommato penso di preferire il mio villaggio.
Girò velocemente la testa distogliendo lo sguardo da tutta quella vivacità riversatasi nelle strade del villaggio per poi guardare in avanti il suo sempai che come un grande comandante guidava la sua truppa all’obiettivo,in questo caso un ristorante.
Arrivati alla meta e entrati tutti,si sedettero ad un tavolo pronti ad ordinare.
Mikashi non era tipo che mangiava molto,ma non voleva dare l’impressione del solito ninija che per farsi notare fa cose diverse dal gruppo perciò decise di mangiare poco,ma di mangiare.
In seguito il sempai chiese ad ognuno dei presenti di presentarsi perciò a turno ogni studente si alzò e si presentò dicendo il suo sogno più grande.Il primo studente a presentarsi fu una ragazza che espresse la volontà di poter un giorno far parte della squadra assassina,fu poi il momento di un ragazzo di Konoha che diceva di voler diventare Hokage.
Stava per arrivare il suo turno ma non ci fece molto caso e intanto ordinò della semplice carne alla griglia,ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Il successivo ragazzo che si presentò era di Kiri e precisamente dello stesso clan di Mikashi,come mai non l’aveva notato fino ad ora?
Strano c’è uno del mio clan e io non me ne sono nemmeno accorto,sembra abbastanza deciso per il suo futuro...mmm,beh buon per lui.
Quel ragazzo che di nome faceva Alexander volle in primis sottolineare di non voler aspirare alla carica di Kage e poi espresse la volontà di voler far parte della squadra assassina.In seguito fu la volta di un’altra ragazza,proveniente sicuramente da Suna poiché era decisa a diventare un giorno Kazekage.
Fu quindi la volta di Mikashi che si alzò quasi a sforzo e iniziò la presentazione.
Mi chiamo Mikashi e come ha già accennato Alexander faccio parte del clan Normalce.Non ho obiettivi precisi per la mia carriera ninja,ma so con precisione che voglio diventare uno dei massimi esperti in campo di spade.Fin da piccolo mi hanno attratto queste armi particolarmente potenti e perciò voglio incentrare il più dei miei attacchi sul’uso di queste armi.
La sua presentazione era forse una delle meno eloquenti,si era espresso con termini poco consoni e abbastanza grezzi dal punto di vista tecnico ma questo era quello che pensava.
 
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34 replies since 1/12/2009, 18:59   370 views
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