Un senpai è per sempre, Un allievo è per l'eternità.

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¬ I t a m æ «
view post Posted on 31/10/2009, 11:13




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato





Welcome to the world.



Kiri, 7:46.

Il posto è questo.

Disse fra sè il ragazzo Kiriano. Si trovava alle porte del suo villaggio di prima mattina, aveva un appuntamento importante, e non voleva essere l'ultimo. Un buon insegnante doveva dare il buon esempio, sempre. Si girava intorno spesso, mentre la sua schiena poggiava sulla parete delle mura con le braccia conserte.
Non era ancora arrivata nessuna persona che gli interessasse. Quel giorno aveva un compito importante: insegnare a dei bambini come camminare.


Ok, è ora. Dovrebbero arrivare a momenti.




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Benvenuti, qui tutti gli studenti di Kiri avranno l'occasione di poter diventare genin. Chi vorrà partecipare dovrà semplicemente fare un post narrato come ho fatto io. Descrivete le emozioni del vostro pg e provate ad immedesimarvi nel vostro alter-ego senza essere troppo irreali. Valuterò anche il modo di scrivere quindi spero di non vedere troppi "orrori" grammaticali; ovviamente, più scrivete meglio è senza andare troppo fuori tema.
Mi troverete, come detto su, alle mura di kiri in attesa del vostro arrivo.
Buon divertimento.
 
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{Nanaho Senpai~
view post Posted on 1/11/2009, 18:26





~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato

»Tra un incubo e la realtà«


~Il caos dominava la scena, le immagini della lotta seguivano lente e sfuocate nella sua mente. Il tintinnio prodotto dalle armi di metallo che si incrociavanole rimbombava nella testa. Il cielo presentava una scala di colori che andava dal nero al grigio e le nuvole vorticavano sulle loro teste.
Lei era lì, al centro, incapace di muoversi, vedeva i suoi compagni combattere, ferirsi, morire, mentre lei non poteva muoversi. Cercava di raggiungerli, ma rimaneva ferma . Si sentiva inutile.
La azioni divennero man mano più veloci, il rumore divenne più intenso, fino a diventare insopportabile, come un grido acutissimo. Jade si coprì le orecchie con le mani e serrò i denti, cercando di reprimere il dolore. ~

~Era mattina. La sveglia che suonava le spaccava quasi i timpani.
Senza tanta voglia, Jade si alzò dal letto, spense la sveglia e andò in cucina. Fece una colazione veloce e leggera, per poi lavarsi e vestirsi. Prese tutto il necessario.
Uscì dalla porta e percorse le scale impaziente, facendo attenzione a non cadere. Voleva iniziare il prima possibile.
Percorse la bella Kiri velocemente, salutando con fretta le persone che incontrava.
Era diretta verso le mura, lì doveva incontrarsi con il suo Senpai, si aspettava un duro allenamento.~


~Ce la posso fare, devo. Questo sforzo mi renderà più forte.~

~Rifletteva ancora sul suo incubo, vedeva ancora quelle scene sconvolgenti di battaglia. Su di lei sentiva una colpa, come se tutto fosse successo realmente. No. La sua era solo esigenza. L' esigenza di poter essere migliore.~

~Non succederà mai, perchè sono una Normalce e non mi arrendo. Salirò di grado e sarò d' aiuto a chi ne avrà bisogno~

~Aveva uno scopo chiaro, ma non altrettanto semplice. Ma la determinazione non le mancava, uno dei suoi migliori pregi era proprio quella.
Dopo dice minuti le grandi mura si ergevano davanti a lei. Rimase un attimo a fissarle, la loro imponenza dava protezione agli abitanti. òa òluce del sole le sorpassò.
Jade si affrettò a raggiungere il punto di incontro.
Lì c' era già un ragazzo, il senpai.
Non c' era nessuno oltre a lui.
Con un sorriso gli corse incontro, lieta di non essere in ritardo, impaziente di potersi mettere alla prova.
Cancellò dalla testa quel sogno terrificante, che inizialmente aveva condizionato lei nel profondo. ~


Edited by {Nanaho Senpai~ - 1/11/2009, 19:46
 
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view post Posted on 6/11/2009, 20:55
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Bijuu 6 Code: Raijuu

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1. Kiri's Accademy - Il gioco della Classe ha inizio !





I dispiaceri più grandi sono quelli che minormente ci si aspetta .. Un vecchio saggio diceva "la vita è solo e unicamente il preludio lunatico della morte", e questo, il giovane stronzetto della nebbia lo sapeva molto bene .. Lo aveva sperimentato sulla sua stessa pelle !
Lui, che aveva tradito la sua stessa famiglia, lui che potrebbe uccidere chiunque non gli sia a genio .. Lui, il dio dell'acqua !




Un'altra pessima e noiosissima giornata iniziava a Kirigakure No Sato, il villaggio della nebbia !
Il sole era oscurato dalle nuvole, come al solito.
In cielo nemmeno il canto di un uccellino, come al solito.
Il sangue per le strade, come al solito.
I bambinetti del palazzo vicino che rompevano le finestre, come al solito.
E Toki, che venendo disturbato del suo sonno, si alzava, e bucava il pallone ai bambini .. Come al solito !

Stupidi bambini ! La prossima volta li prendo a calci nel culo !

Prese una sigaretta e l'accese, sporgendosi sul davanzale della finestra ..
Quel giorno aveva intenzione di fare qualcosa di diverso dal normale, se normale si può dire del ragazzo ..
Eppure, proprio non gli veniva in mente nulla.
Fece una doccia, per rilassarsi, dopodichè fece colazione e si vestì con degli abiti scuri ed un impermeabile, con il suo attrezzamento ninja, davvero scarso dati i pochi fondi .. Fece per uscire di casa, quando alla porta, qualcuno bussò.
Il giovane kiriano aprì e innanzi a lui vi era un ninja, uno di quei soliti ninja che portano lettere, ricevute e quant'altro di giuridico - didattico. Porse la mano al Fujikawa, che prese subito la busta ch'egli aveva in mano.
Era di colore rosso, e con il marchio del consiglio impresso sopra ..
Velocemente, scartò la busta e lesse il contenuto.

Oh .. Mio .. Dio !
Non possono farmi questo !
Consiglio di bastardi !


Intanto la guarda era gia andata via ..
Ma avete capito qual'era il contenuto della busta ? No ? Semplice ! La richiesta di frequentare un corso per giovani studenti ninja !
T'oh !
Era proprio un piccolo studente ninja, quello a cui avevano mandato la lettera ! Suvvia, piccolo Toki, anche i più cattivi bambini vanno ammaestrati !
Si chiuse la porta alle sue spalle, non sapendo null'altro se non il luogo dell'incontro ..
Le mura della città.
Non erano molto distanti dalla casa del giovane Kiriano, tutt'altro .. Le strade erano vuote e per via della nebbia una normale persone non avrebbe visto un bel niente, ma per chi ormai vi era abituato, non era altro che abitudine .. In fondo, il titolo di genin poteva tornare molto utile al ragazzo, che fino ad ora, doveva svolgere i più infimi lavori per il villaggio ..
Almeno ora avrebbe potuto lavare il corridoio, anzichè i bagni ..

Cheeeee palleeee !

Qualche minuto di cammino e il Fujikawa era gia alle mura indicate dalla lettera.
Vi erano due persone ad attenderlo.
Un uomo, non molto grande, ma con lo sguardo sicuro e fiero, come quello di una persona che ne ha passate tante e che sa assumersi le proprie responsabilità .. Che sciocchezza !

Che sia quel ragazzo il nostro maestro ? Il coprifronte lo affermerebbe ..

Poi, una ragazza. Sguardo meno sicuro, ma comunque deciso. Altezza nella media, capelli violacei, setosi e alquanto lunghi, probabilmente una ragazza che avrebbe dovuto sostenere l'allenamento con il giovane kiriano, che intanto si aggiustava i capelli, guardando scioccamente entrambi ..
Che c'è, piccolo Toki ? Hai forse perso la lingua ?

Toki Fujikawa, onorato di conoscerla signorina.

Anche se non lo dava a vedere, era un gran gentiluomo il ragazzo ..
Eppure, il suo comportamento meschino e scontroso non si fece attendere oltre ..

Lei è lo sfigato di turno che ci ammestrerà ? Bhe .. Facciamo in fretta, di grazia.

Finì con un sorrisetto più finto di lui.
Ahia ahi ahi, Toki ! Sai che si danno le botte ai bambini cattivi ?





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Pg: Toki Fujikawa
Note: Non è un granchè, come post ._.
 
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¬ Riku
view post Posted on 6/11/2009, 23:34




Sempai is Forever

_ Narrato
_ Pensato
_ [Parlato]

Grande e onnipresente, quella grande scamorza giallognola chiamata luna vegliava su quella parte di emisfero incessantemente, perlomeno fino al mattino; e questa era una delle cose che più lo infastidiva: tutto mutava, compreso il clima, le popolazioni abitanti della terra e, a poco a poco, perfino i continenti stessi. Il sole e la luna no. Cavolo, una volta diventato Dio avrebbe dovuto cambiare pure quello... che palle. Ma in fondo a Stein piaceva fare questi discorsi tra se e se, perché lo facevano sentire meno solo. Sotto quel viso quasi inespressivo si celava un ragazzo forgiato dal dolore, provocato dalla morte di suo padre e dalla fuga di sua madre; ma una volta abbandonato il suo figlio, ormai unico superstite della sua ristretta cerchia di parenti, come si sentiva? Più libera?! Se ma ne avesse avuto l’occasione, Stein non avrebbe mai abbandonato delle persone a lui care. O forse per sua madre lui non contava nulla? Alla fine di tutte queste domande senza risposta gli restava solo un senso di impotenza e un grande vuoto allo stomaco; probabilmente quest’ultimo era dovuto al fatto che non mangiava in maniera decente da circa due giorni. Alla fine non aveva guadagnato soldi nel corso della sfida dalla quale era scappato, nonostante ne avesse preso intenzionalmente parte. Aveva capito che quei Genin erano troppo per lui, almeno per adesso, e quel Zack era stato così gentile, ed allo stesso tempo bastardo, da farglielo capire. Bé, non che un possente calcio mirato alla mandibola sia un modo gentile di far capire qualcosa, ma non osava pensare come lo avrebbero ridotto gli altri sfidanti se scoperto il furto. In fin dei conti se lo meritava. Adesso la destinazione del Normalce era nuovamente il Paese dell’Acqua, aveva bisogno di prendersi un lungo periodo di riposo e far riprendere quella povera mascella; per il resto non c’era problema: le due ferite avevano già incominciato a rimarginarsi e il chakra si stava “riprendendo”. Durante pochi minuti di viaggio aveva percorso un consistente tratto di Paese del Fuoco e stava per raggiungere il Grande Ponte Naruto... ora lo pova vedere nuovamente da vicino: non era cambiato di una virgola. Troppo estasiato a godersi per una seconda volta il paesaggio dato dal Paese delle Onde, il ragazzo notò solo dopo diversi attimi una figura familiare in lontananza.
[Mamma?!] Stein guardò sbigottito la donna con aria sorpresa.
[Che bello avere un figlio che si scandalizza quando ti vede, comunque si, sono io. Ti aspettavi Babbo Natale?]
[Bando alle ciance, donna. Che ci fai in questo paese?]
[É sbalorditiva la dolcezza con cui ti rivolgi a tua madre... ma con chi credi di parlare? Adesso sono Mukenin di livello A, ovvero sono una ricercata internazionale. Figo, no?]
[Che hai fatto di così terribile per essere giudicata al livello di un membro della squadra speciale?]
[Ho solo assassinato il Daimyo di un piccolo paese, a ovest di Iwa, e ammazzato qualche centinaio di sue guardie, però non é per vantarmi che mi sono mostrata a te; volevo avvertirti in primis che ho pagato in anticipo un appartamento in centro, per il mio figliolo prediletto, poi che é arrivata una missiva che informa che, non essendo possibile farti partecipare ai comuni corsi accademici a causa della mancanza di Jonin, sei stato assegnato ad un sempai. Lo incontrerai vicino le mura del villaggio, nei pressi della Porta Est, in bocca al lupo!]
Così si defilò dalla scena con un rapido gesto delle mani, probabilmente una posizione per una tecnica, ma Stein non se ne curò, piuttosto decise di riprendere il cammino per una ragione specifica: il corso che avrebbe tenuto il sempai non poteva essere tenuto in tarda mattinata, quindi essendo le dieci e mezza circa non poteva permettersi ritardi, quindi aumento la velocità. Per sicurezza spostò i vari oggetti nelle tasche posteriori del pantalone, più imbottite ma allo stesso tempo aderenti. A dirla tutta, nonostante non fosse da lui fare il sentimentale, iniziò a pensare al corso che di li a poco avrebbe frequentato; magari si sarebbero create tensioni o legami di rivalità nei confronti dei compagni, o forse stava andando incontro ad una amara delusione: una bocciatura. Dipendeva tutto da lui e questo li faceva provare un senso di responsabilità abbastanza infantile, come quando un bambino per la prima volta porta con se le chiavi di casa. Soprappensiero il ragazzo aveva percorso in fretta e furia il Ponte di Nick e si era immesso nel villaggio dalla Porta Ovest; ora gli toccava percorrerlo tutto per arrivare a destinazione, ma non ci pensò due volte e si avviò ancor prima di ragionarci su. L’adrenalina nel sangue si faceva sentire. [...] E adesso era lì, sotto le grandi mura, testimoni di anni di battaglie e sofferenze, dove era programmato l’incontro con il sempai; infatti c’era ed era lo stesso ragazzo che Stein aveva incontrato diversi giorni addietro, Aidro Normalce, il presunto parente. Lo stupore non fu poco, ma si trattenne per creare una leggera sospense. Infine la resa dei conti ovvero la prima impressione, quella più importante. Il nostro eroe non voleva fare figuracce come quella del ragazzo che aprì bocca un attimo prima di lui per dire una frase presuntuosa, inopportuna per giunta. Non sapendo se il sempai se la sarebbe presa per quelle parole, Stein non proferì parole e rimase leggermente indietro rispetto al ragazzo incriminato.

 
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Yumi~Chan
view post Posted on 7/11/2009, 21:30









SPOILER (click to view)
Parlato
Pensato
Narrato


Era quasi ora di andare ad un'appuntamento con Aidro il mio cugino, che da come ho sentito dire da mia sorella Asami è gentile e bello. O almeno così speravo, anche se era anche molto presto mi cominciai a preparare. Non avendo mai visto Aidro non sapevo se ci andavo d'accordo, così mi preparai ad essere il più buona possibile. Naturalmente non aveva la mia stessa età ed era molto più grande, era anche più grande di Asami che finalmente era stata promossa all'accademia. Presto anche io dovevo andarci, o così credevo, tutti mi avevano detto così. Ero sola in casa non c'era nessuno, Asami la mia sorellona con cui vivevo era ad allenarsi, e mi aveva raccomandato di stare attenta e mi aveva anche detto che ero grande oramai per stare sola in casa. Andai nel bagno e cominciai a riempire la vasca per fare un bel bagnetto, nel frattempo andai a scegliere i vestiti. Guardai e guardai nell'armadio pieno di vestiti e, in fondo in fondo finalmente trovai un bel vestitino bianco e rosa miei due colori preferiti. Dopo aver preso in mano il vestito ed averlo guardato per bene lo misi sul letto, poi andai a prendere le scarpe che in quel momento non avevo. E poi le altre cose principali, prendendo tutte le cose andai in bagno dove l'acqua era sia calda che fredda. Appoggiai le cose su di un piccolo mobiletto dove poggiavamo sempre le cose, e pan pianino levandomi i vestiti mi immersi nell'acqua calda. Sospirai di gioia, dopo di chè finito il bagno mi rivestii e vedendo l'ora avevo ancora qualche minuto per pulire velocemente il bagno. E così feci, finito di pulire era finalmente ora di andare all'appuntamento. Presi le chiavi di casa e le misi nella saccoccia che avevo nel vestito, aprii la porta di casa e facendo un sospiro di gioia richiusi con le chiavi e mi avviai verso le mura fuori di Kiri. Arrivata vidi Aidro, finalmente il mio adorato cuginetto che non avevo mai visto, mi avvicinai tanto e vidi molta altra gente che non sapevo chi era. Cercai di ricordarmi come mi aveva detto che era Aidro, e infatti vidi subito gli occhi azzurri e i capelli neri Aidro. Dopo essermi avvicinata cercai di abbracciarlo.






Edited by Yumi~Chan - 7/11/2009, 21:56
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 7/11/2009, 22:21







Walking




Il tempo passava, ed il ragazzo stava quasi per addormentarsi dalla noia quando arrivò, finalmente, la prima persona di cui nutriva interesse ad incontrarla. Era la sua piccola cugina che portava il suo stesso cognome, i suoi stessi occhi gelidi e il suo stesso destino. Notò con piacere che fece la prima, segno che ci teneva davvero all'impegno.

Sei venuta, come vedo. Mi fa piacere.

Dopo tanta attesa, almeno ora non era più solo. Anche se si scambiarono solo un saluto amichevole sentiva fortemente la compagnia dell'imparentata. Oltre che all'apprendista kunoichi, aveva dato un appuntamento anche ad altri ragazzi studenti del villaggio.
Non aveva intenzione di fare allenamenti estenuanti, prove che portavano un essere umano ai confini della vita, o qualsiasi tipo di esercizio all'insegna del dolore.
Semplicemente voleva chiacchierare con loro, analizzarli per bene e donare loro una chance per un futuro migliore sia per il villaggio che per loro stessi. Al massimo avrebbe testato il loro taijutsu e ninjutsu, oltre che al loro modo di pensare.

Passò ancora del tempo quando si distinse fra la massa un individuo piuttosto singolare, soprattutto nei modi di fare. Era anche lui uno dei prescelti da Aidro, lui poteva diventare qualcuno. O meglio, era ciò che sperava il Normalce, che fu salutato, a differenza della ragazza, in modo a dir poco irrispettoso. Il ragazzo avrebbe potuto ucciderlo senza problemi, ghigliottinarlo all'istante con una delle sue katane, o magari affogandolo con le sue acque. Ma questi modi di fare non rientravano nel carattere del chuunin, no. Si limitò a rispondere in tono educato e con un sorriso forzato almeno quanto quello del suo interlocutore.


Eh si, mi sa che sono proprio io lo sfigato che ti ammaestrerà per benino, problemi? Se non ti sta bene puoi benissimo andartene, qui le regole le faccio io.

Il ragazzo era un tipo piuttosto strano, ma il chuunin non si stupì molto, dopotutto ne aveva conosciuti di pazzi quasi quanto lui. Passò ancora una mezz'ora quando si fece avanti un altro, stavolta proveniente da fuori il villaggio. Il ragazzo sorrise di gusto prendendola con filosofia.

Anche questo mi sa di anormale, bene.

L'aveva già visto pochi giorni fa anche se non si parlarono affatto. L'ora prefissata ormai era passata da molto, e anche se in ritardo, decise di iniziare quando una figura da lontano iniziò a correre proprio verso di lui, come una fan impazzita che corre verso il suo idolo. Si tuffò verso il ragazzo che non potè far altro che prenderla tra le sue braccia.

Oh no, non ditemi che questa ragazzina è... sarà una vera noia mi sa, pazienza. Non credevo venisse anche lei.

Quando la ragazzina Normalce uscì dalla sua presa iniziò a parlare cercando di dare l'idea di ciò che aspettava ai suoi "discepoli".

Benissimo, inizieremo con il farci un giro per la via principale, che collega, come sapete, queste mura con il palazzo del mizukage. Mentre ci muoviamo perchè non vi presentate uno alla volta per bene come solo un vero ninja sa fare? Chi può, mi faccia il piacere di raccontare qualche barzeletta per rompere il ghiaccio, dobbiamo divertirci dopotutto. Questa non è mica l'accademia.

Si mise in piedi con entrambe le gambe poste al suolo tramite i piedi, allegramente. Un senpai era una guida, una guida turistica per ora. Andò lui avanti per primo aspettando la compagnia.




CITAZIONE
Bene o male siete complessivamente nell'ottica del genin, ed è questa la cosa che mi interessa maggiormente. Ora passerò all'analisi dei vostri post uno ad uno, in ordine di turni:

Nanaho: Ci sono pochi errori ortografici e anche se la storiella dell'incubo mi piace poco, perchè odio troppi giri di parole per allungare il brodo, tutto sommato è un buon post. Forse sei stata l'unica che è entrata nella nuova ottica di corso.

Yuu: Il tuo modo di narrare mi piace, ma credo tu abbia un pò frainteso la cosa. Non è un corso accademico, non arrivano lettere e non ci sono cose ufficiali. Questa sarà semplicemente una ruolata dove io vi introdurrò in questo gioco spiegandovi ON gdr le solite cose retoriche e perdendo un pò di tempo, ed off gdr provare a migliorarvi qualitativamente come sto "provando" a fare ora. Kiri comunque non è un villaggio sanguinario a differenza della storia del manga. Per ora di guerre ne ha fatte poche e di certo non sono tutti delinquenti, prendila come una konoha più silenziosa e "nebbiosa".

Riku: Anche il tuo stile mi incuriosisce, apparte la scena della tua madre il tuo post è abbastanza buono anche se ci sono errori qua e là, che non mi piace approfondire solitamente.

Yumi: Il tuo post è leggermente breve ed in più perdi metà della narrazione a fare un bagno e un altro quarto a parlare di me. Dal prossimo turno in poi prova ad evitare troppa concentrazione su azioni inutili come queste, si rischia di perdere l'argomento principale come hai fatto ora. Ti consiglio vivamente di rileggere il post prima di postarlo senza trascurare nessun errore che ti viene all'occhio. Ce ne sono moltissimi di sintassi.

Detto questo, continuiamo. Presentatevi nel modo che volete e liberate la vostra fantasia. Ah, quasi dimenticavo: Iscrizioni Chiuse xP
Ognuno di voi che ha postato può aggiungere l'energia gialla in scheda.



Edited by ¬ I t a m æ « - 8/11/2009, 21:30
 
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{Nanaho Senpai~
view post Posted on 8/11/2009, 14:47






~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato

»Inizia il corso«


~Non appena Jade ebbe di fronte Aidro, fece la sua comparsa un altro studente dall' aspetto particolare.
Quando fu vicino a loro ignorò il chuunin e si presentò gentilmente alla ragazza, per poi girarsi verso il meastro e rivolgersi a lui con "noncuranza".Il suo cugino Aidro non si faceva certo trattare così da un novellino, gli rispose pacatamente, con aria da superiore e un sorriso forzato.
La giovane si trattenne dal ridere e si limitò a sorridere a Toki. era il suo primo compagno in quell' allenamento, il secondo non si fece attendere, comparve dall' entrata del villaggio, anche lui le sembrava avesse del bizzarro.
Ormai era tardi, quindi il chuunin decise di cominciare. Jade era pronta, ma qualcosa le fece distogliere lo sguardo dal gruppo. Una grande nuvola di terra seguiva una ragazzina che correva con un grande sorriso stampato in faccia. La scena, più che comica, la sembrò inquietante, anche perchè quella furia era diretta verso loro. Si fermò poi davanti ai loro sguardi interragativi e dedicò un vivace abbraccio al senpai.~


~Ma sono l' unica normale qui?

~ Finalmente cominciarono a muoversi, Jade si presentò per prima:~

~Sono Jade Normalce, ho 15 anni e sono qui per poter salire di grado.~

~Si fermò dopo aver detto quattro parole in croce, non se la cavava con le presentazioni... Gli altri attendevano che aggiungesse qualcos' altro, quindi si costrinse ad approfondire la descrizione: ~

~Ehm... mi piace passeggiare per il villaggio, allenarmi o leggere per i fatti miei... non mi piace...~

~Gli sguardi fermi dei ragazzi la facevano irritare.
Tagliò corto dicendo semplicemente che non le piacevano le persone invadenti, e con soddisfazione notò che tutti si girarono a guardare altrove.
Ascoltò in silenzio le presentazioni degli altri... Aidro aveva detto di raccontare qualche barzelletta per ammazzare il tempo~


~Io non ne conosco... Jade Jade, meglio che esci dal guscio.~

~Decise, come sempre, di stare zitta, non era mica un dovere! Continuarono ad avanzare per la via principale. In lontananza si stagliava la dimora del mizukage.~



 
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¬ Riku
view post Posted on 21/11/2009, 22:22




_ Narrato
_ Pensato
_ [Parlato]

Durante quel momento di conversazione che precedeva un probabile allenamento, Stein doveva recepire il maggior quantitativo di informazioni possibile da quelle due parole che i compagni ed il sempai avrebbero spiaccicato circa loro stessi. Riflettendoci ad Aidro non occorreva presentarsi, a differenza del resto dei presenti, poiché la missiva lo aveva preceduto l’incontro con lui; infatti il presuntuoso che aveva preferito fare il Don Giovanni invece che presentarsi in maniera decente si chiamava Toki Fujikawa, stando a quanto aveva detto. A prima vista pareva un ventenne e la prima cosa che gli saltò all’occhio, dopo i capelli di un biondo abbagliante, furono gli occhi di colori differenti; per un attimo il Normalce pensò: Che ragazzo strano! ...ma dovette “rimangiarsi” quella frase pensando alla proprio stato fisico. Questo lo demoralizzava e gli faceva provare un complesso di inferiorità, praticamente da sempre. Non é di sostegno avere una vite conficcata nel cranio e andare pazzo per il vestiario medico; questi fattori avrebbero probabilmente reso difficile l’approccio con le reclute assieme a lui. In primo luogo non gli andava in particolar modo di introdurre discorsi a proposito della sua diversità, anzi, Stein avrebbe gradito conoscere un po’ gli altri ragazzi.
Questo non era che l’inizio, poiché con un intervallo di pochi attimi rispetto ai due ragazzi si presentò una ragazza particolare, senza troppo contegno. Infatti appena giunta dove era previsto il meeting, senza prima presentarsi, saltò al collo del sampai senza pensarci due volte e questi non sembrava molto d’accordo, più che altro sembrava prigioniero della biondina. Appena libero dalla morsa, Aidro esposte il suo discorso, probabilmente elaborato in precedenza; Stein ne fu soddisfatto poiché lui mise subito in chiaro che non erano all’Accademia e che quindi, invece di estenuanti allenamenti, avrebbero fatto una passeggiata seguendo le mura del villaggio. Chiese inoltre scacciare l’aria pesante che tirava con barzellette o simili. Purtroppo per lui il nostro eroe non era particolarmente loquace e non conosceva una vasta gamma di interventi divertenti, però a questi sarebbe piaciuto sentire come i compagni avrebbero tentato di rompere il ghiaccio. Così, ai primi movimenti del sempai, il gruppo si mosse verso Sud; inspiegabilmente da quel momento non vide più il presuntuoso Toki nei paraggi, ma se ne fece una ragione: il ragazzo aveva provocato il boss e ora voleva svignarsela per non subirne le conseguenze.
La prima intraprendente fu la pallida ragazzina Normalce già vista in precedenza, che informò i presenti di avere 15 anni e di chiamarsi Jade. Quindici anni?! Formosa com’é glene avrei dati almeno diciassette... però nemmeno io posso dire di averne ventitre, se no mi prendono per pedofilo. In seguito mise insieme due parole e formò una descrizione dei suoi gusti che pareva un ammasso di parole venute in mente sul momento. Forse aveva ridotto i tempi per far parlare qualcun altro, ma Stein aveva lo sguardo fisso in aria mentre analizzava il suo enunciato e pareva non aver intenzione di presentarsi. Soltanto dopo diversi imbarazzanti secondi prese parola.
[Salve a tutti, sono Stein Normalce e ho... 23 anni... Immagino che la maggior parte di voi abbia subito pensato che io abbia un che di anormale, ebbene é mio dovere spiegare per rendere un po’ più “intimo”, e non fraintendetemi, il legame che ci lega dal momento in cui avete deciso di frequentare questo corso.]
Ecco che come al solito Stein si era dilungato in un discorso che non voleva, ma soprattutto non era necessario affrontare. Ormai l’argomento era stato toccato e il ragazzo non poteva più fare a meno di spiegare per filo e per segno il perché di un corpo tanto inusuale, benché questo gli facesse provare non poco rammarico. Una pausa di diversi secondi fece da intervallo tra l’introduzione del discorso, già esposta, ed il chiarimento che avrebbe messo fine agli interrogativi dei compagni.
[In tenera età a causa di un incidente mi sono ritrovato conficcata nel cranio questa vite, non posso più estrarla perché ormai é diventata tutt’uno con la testa.]
Il Normalce abbassò lo sguardo e sospirò con aria affranta; aveva vuotato il sacco, ma non si sarebbe sentito meglio fino a che non avrebbe verificato la reazione degli altri.

 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 26/11/2009, 15:11




CITAZIONE
Yumi viene espulsa dal corso dato che sono passati 5 giorni, posterò quanto prima per continuare il nostro corso alternativo.

 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 27/11/2009, 15:45







Water




I membri della passeggiata ora si erano ridotti a tre, tutti appartenenti allo stesso clan. Oltre a presentarsi, la ragazza non aveva detto molto di più, a differenza del giovane di ventitre anni che aveva rivelato un suo dettaglio sul suo passato piuttosto buffo. Nessuno dei due allievi aveva intenzione di dire di più, erano entrambi un pò tesi probabilmente.

Pazienza, si abitueranno con il tempo.

Arrivato al palazzo del Mizukage il chuunin iniziò a spiegare le nozioni base da conoscere se si vuole diventare genin. Passarono circa quindici minuti, e al ragazzo non piaceva troppo la burocrazia nè la retorica, quindi decise di cambiare un pò aria, portando entrambi al lago fuori il villaggio.

Bene ragazzi, che ne dite di distrarci un pò mentre contemporaneamente vi insegno qualcosa?

Controllò l'acqua del lago formando delle colonne d'acqua. Spiegò le regole del "gioco" agli allievi: chi veniva toccato dall'acqua perdeva, ovviamente non potevano allontanarsi per un massimo di 10m2. Il ragazzo non ci sarebbe andato leggero, ma pensava prevalentemente a divertire se stesso e gli altri due Normalce.

Bene, pronti? Via!



CITAZIONE
Bene, ora sta a voi provare ad evitare le colonne d'acqua. Per precisione sono lunghe un 80 cm e larghe 20. Aidro ne può controllare solo 3 alla volta, ma non ci mette più di un secondo a sostituire il posto di una delle tre colonne con una nuova. Fate capriole, correte, arrampicatevi, volate (non proprio xD) ma evitate l'acqua come se potesse uccidervi.

 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 9/12/2009, 16:37




CITAZIONE
{Nanaho Senpai~ bocciata dal corso, tocca a Riku postare.

 
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¬ Riku
view post Posted on 18/1/2010, 22:59




_ Narrato
_ Pensato
_ [Parlato]

Niente dubbi, niente chiarimenti, nessuna risposta: ciò poteva essere interpretato in modo negativo o in modo positivo; ma talvolta non é sufficiente affidarsi alle parole, quindi Stein scrutò attentamente le espressioni dei compagni. Essi parevano piuttosto annoiati e delusi della passeggiata, tanto che una delle due ragazzine uscì dalla visuale di Stein e del sempai Aidro; probabilmente non aveva preso la cosa sul serio, o almeno non quanto avrebbe fatto nei confronti di un corso accademico ufficiale. Nel frattempo il Normalce, noncurante di ciò, iniziò ad elencare nozioni su nozioni, come ad esempio l’importanza della cooperazione in un gruppo o delle responsabilità delle quali uno shinobi si deve far carico durante lo svolgimento di una missione. Ogni regola o convenzione dava inizio a riflessioni personali e discorsi sulla burocrazia. In realtà nemmeno l’oratore sembrava molto convinto di tali concetti, quasi per lui fosse un obbligo esporli al gruppo. Alle sue spalle si ergeva l’imponente palazzo del Mizukage, che si guadagnò l’attenzione di Stein grazie alle sue decorazioni particolareggiate e alla sua forma inusuale; praticamente era una torre con più piani e salendo questi diventavano sempre più stretti. Era una sottospecie di Torre di Babele poiché più vicina al cielo rispetto a qualsiasi altro edificio nel villaggio, proprio come ci si potrebbe aspettare dalla residenza di un Kage.
Notato un laghetto nelle vicinanze, il sempai interruppe il discorso e presentò un simpatico gioco, allo scopo di passare il tempo: esso consisteva nell’evitare delle colonnine d’acqua che lui avrebbe creato usufruendo della Manipolazione Acquatica. Tutto questo senza uscire da un’area di 10x10 metri. L’esercizio non era particolarmente facile, anzi, richiedeva nervi saldi e buoni riflessi, poiché il Normalce non ci sarebbe andato troppo piano.
Dall'espressione del sempai pareva proprio che sarebbe toccato a Stein incominciare, piuttosto che a Jade; come prima cosa bisognava che Stein camminasse sull’acqua, proprio lui che astento sapeva arrampicarsi sugli alberi senza l’uso delle mani. Dato che non poteva fare brutta figura davanti al sempai, tantomeno difronte alla dolce ragazza, tentò l’impresa concentrando sulla pianta del piede circa la quantità di chakra necessaria a costituire una Prigione Acquatica, però, mentre si apprestava a camminare, l’eccessivo quantitativo di chakra respinse l’acqua. In un primo momento pensò che non ce l’avrebbe mai fatta senza più e più prove, ma in seguito rimembrò che le reali capacità di un Ninja di mostrano solo nelle situazioni di necessità. E quella era una situazione di necessità. Probabilmente centinaia di persone prima di lui avevano imparato sul campo ed ora era il suo turno: concentrò un basso quantitativo di chakra sulla pianta dei piedi e provò a camminare; notò subito che tendeva ad affondare, così aggiunse chakra a poco a poco, fino a mantenersi sul pelo dell’acqua.
Nonostante quello fosse un momento storico per Stein, non c’era tempo per i festeggiamenti. Infatti quasi immediatamente sentì un rumore sospetto: una colonna d’acqua si stava venendo a creare sotto di lui. La evitò istintivamente, ma nel frattempo iniziarono a formarsi altre come la prima. Una gli spuntò da dietro ed fu schivata con un balzo nella direzione opposta; poi un susseguirsi di colonne lo costrinsero ad indietreggiare. Stein notò che il massimo di colonne che il sempai poteva controllare contemporaneamente era tre alla volta, ma non ci metteva più di un secondo a sostituirne una.
A forza di camminare all’indietro, Stein rischiava di uscire dai dieci metri prestabiliti; mentre si accorgeva di ciò una colonna lo prese alla sprovvista e lo costrinse a compiere una schivata di fortuna. Il suo controllo del chakra non era ancora perfetto, quindi si fermò un attimo per concentrarlo; conseguenza: venne colpito da due di queste incrociate e finì in acqua... Ed ecco che il grande Stein che aveva imparato a camminare sull’acqua in soli due tentativi, era stato umiliato.
Con stampato in faccia un sorriso allo scopo di far pietà al sempai, Stein riemerse e si grattò la nuca in segno di innocenza. In realtà sperava anche nell'aiuto della dolce Jade per rialzarsi, ma non lo dette a vedere.


EDIT: correzioni grammaticali, correzzioni al contenuto.

Edited by ¬ Riku - 29/1/2010, 23:34
 
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{Nanaho Senpai~
view post Posted on 29/1/2010, 17:10





~ Narrato
~ Parlato
~ Pensato

»Playing With Water«


~La camminata si faceva via via sempre più monotona e alcuni allievi rinunciarono al corso... Forse perchè c' era solo da dire e poco da fare, ma dopotutto la pazienza è la virtù dei forti.
Jade ascoltò con stupore, senza farsi notare, l' infanzia bizzarra del compagno Stein, e non potè che provare una leggera compassione per il giovane. Nel parlare sembrava puttosto imbarazzato. Meglio non commentare. Dopo non molto furono al palazzo del Mizukage dove gli furono spiegate dal chuunin, le nozioni base che ogni genin deve fare proprio.
In seguito Aidro guidò i due Normalce presso un lago fuori dal villaggio. Un luogo semplice, circondato dalla natura.
La superficie liscia dell' acqua disegnava una scisa di cerchiolini man mano che i tre avanzavano sopra ad essa. Per camminare sull' acqua, Jade concentrò il chakra sulla pianta dei piedi. I primi passi furono un po' difficili, ma alla fine riuscì a andare fluidamente.
Aidro presentò ai due un gioco d' acqua che consisteva nello schivare le colonne d' acqua che egli creava. e sarebbe stato semplice se l' area di movimento non fosse stata di 10 metri quadrati.
La superficie dell' acqua vacillò, nonostante i tre fossero fermi. Le colonne d' acqua non si fecero attendere. ~


~Si comincia

~Jade socchiuse gli occhi per riuscire a focalizzare meglio l' area circostante.
Vide una delle colonne dirigersi verso Stein. Altre due comparvaro improvvisamente dietro di lei. Si girò di scatto e per poco non si fece prendere.
Subito dopo fu distratta da un tonfo d' acqua. Stein aveva perso il controllo del chakra.
La giovane cominciò a trovare quel gioco antipatico:~


~che cavolo!Non mi va di cadere e di bagnarmi tutta...~

~Non c' era tempo di lamentarsi però. Jade guardò Stein~

~Forse dovrei aiutarlo ad uscire...~

~Jade si chiedeva se sarebbe riuscita ad uscirne asciutta.
Mentre quello era solo un gioco, la Normalce ne faceva un' apocalisse. Era uno dei suoi difetti.~


 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 29/1/2010, 17:26




CITAZIONE
Siccome non mi andava di continuare il corso con un solo studente e Nanaho era tornata attiva, le ho detto di postare. Riku edita la parte dove dici che rimani solo dunque, che vediamo di finire questo corso è_é

 
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¬ Riku
view post Posted on 29/1/2010, 23:37




Corretto, comunque sei tu Ita che devi porre fine al corso promuovendoci eccezzionalmente Jonin energia Verde!
 
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21 replies since 31/10/2009, 11:13   435 views
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